Prestigioso incarico per l’avvocato Giovanna Francesca Russo, che è stata nominata Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.
La dott.ssa Russo succede a Luca Muglia, che lo scorso 8 novembre ha rassegnato le «le dimissioni dall’incarico di Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, attesa la sussistenza di difficoltà operative e di ragioni di natura personale».
Già Garante dei detenuti al Comune di Reggio Calabria, è stata designata nella seduta del Consiglio regionale, dopo che l’assemblea ha preso atto delle dimissioni del suo predecessore.
«Con la designazione dell’avv. Giovanna Francesca Russo a nuovo ‘Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale’, il Consiglio regionale ribadisce la volontà di procedere nell’azione di monitoraggio e di proposte puntuali per contribuire alla risoluzione dei numerosi problemi che affliggono il mondo carcerario», ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.
«Tutto ciò – ha aggiunto – nella prospettiva di rendere rispettosa della dignità della persona la restrizione anche temporanea della libertà alla luce dell’ art 27 della Costituzione, secondo cui ‘la pena non deve essere afflittiva, ma tendere alla rieducazione del condannato ed al successivo reinserimento nella società».
«La tutela dei diritti delle persone detenute o private della libertà e il benessere dell’intera comunità penitenziaria – ha concluso – necessitano in Calabria di energie e risorse urgenti al fine di poter essere garantiti ed attuati».
«Il settore penitenziario sta attraversando un delicatissimo periodo – ha dichiarato a LaCNews24 – Come già nella esperienza maturata al Comune di Reggio Calabria, metterò in campo tutte le energie e le competenze acquisite interfacciandomi con rispetto ed equilibrio di tutti gli attori, nessuno escluso».
«Un settore così delicato – ha sottolineato – necessita di un continuo confronto interistituzionale consapevole che la difesa dei diritti umani e delle persone private della libertà personale corrisponda oggi sempre più anche allo stare accanto alle esigenze dell’intero mondo penitenziario e quindi anche della polizia penitenziaria e a tutti gli operatori penitenziari, a cui da sempre va la mia vicinanza istituzionale, consapevole dei sacrifici che compiono quotidianamente all’interno dei nostri istituti». (rcz)