Sabato, alle 10.30 presso la Pontificia Accademia Mariana Internationalis di via Merulana 124/b a Roma, tavola rotonda e presentazione del volume Trattato della Concuranza di Mauro Alvisi (edito da Media&Books), con il Patrocinio del Dipartimento Benessere Integrale dell’Academia coordinato dalla Prof.ssa Filomena Maggino.
Concuranza è un termine coniato dal prof. Alvisi che rappresenta l’opposto della noncuranza ed è una parola che entrerà facilmente nella vita di tutti i giorni, anche alla luce della guerra in Ucraina, su cui sono puntati gli occhi di tutto il mondo e che sta suscitando nuovi sentimenti di solidarietà e fratellanza, appunto “concuranti”.
I Principi dell’Intelligenza Connettiva contenuti nel libro di Alvisi sono molto affini al pensiero di Papa Francesco, esposto nell’Enciclica Laudato si’. Scienza, Tecnica, Finanza ed Economia possono diventare quattro cavalieri dell’Apocalisse, distruttivi e autodistruttivi se non governati da un paradigma di intelligenza collettiva cooperante, all’altezza di noi Sapiens, ormai a metà strada tra Ludens e Demens.
Se il lavoro, la sicurezza, il bene ambientale, la formazione, l’educazione civica, la partecipazione culturale, l’etica del governo, la ridistribuzione equa delle risorse, la meritocrazia, la valorizzazione dei talenti, la cura e salvaguardia attiva dei patrimoni territoriali, la capacità delle idee di attrarre investitori, la solidarietà non di facciata e infine la pace sono in bilico, allora evidentemente occorre mettere in discussione l’intero paradigma capitalistico, culturale e geo-politico che ne tracciano ancora la via.
La scienza può e deve provare il cambio di paradigma. Cercandolo nell’Intelligenza Collettiva Cooperante, ovvero nel nuovo “Paradigma Misurabile” di Concuranza.
In caso contrario il vuoto di fraternità continuerà ad originare l’individualismo sfrenato, la noncuranza che tanti danni arreca a livello sociale, ambientale, economico, causando disuguaglianze apocalittiche, povertà diffusa, migrazioni di massa o deportazioni indotte come andrebbero chiamate, carestie e guerre di memoria biblica come quella che stiamo vivendo in questi giorni, lacerazioni della bio diversità con avvelenamento degli ecosistemi.
Il quotidiano testimonia in ogni istante come siano le relazioni e le associazioni reticolari e cooperanti le forze più potenti in campo. Lo sguardo della complessità, la visione del noi, è lo sguardo concurante. Lo stesso che Alce Nero può apprezzare salendo sulla collina. Lo sguardo grandangolare dell’aquila che non si ferma al dettaglio. Quello dell’insieme e della complessità. Di casa in casa, di cosa in cosa, di testa in testa, di terra in terra, di vita in vita. Un mondo di micro sistemi connessi tra loro, per il bene comune. Il mainframe azionato dal socialware della concuranza di tutti noi unità periferiche, frattali d’una intelligenza connettiva. Se scegliamo la ConCuranza, il modello performante dell’Intelligenza Collettiva Cooperante e perdiamo possiamo sopravvivere ancora, se vinciamo allora vinciamo per sempre.
Alla Tavola rotonda con l’autore, moderata dal giornalista Santo Strati, parteciperanno numerose autorità accademiche, religiose, istituzionali e culturali.