di COSIMO SFRAMELI – Reggio Calabria, in assemblea i Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana presso “Terrazze Le Rose”. Durante il raduno, coordinato da me, in qualità di presidente, sostenuto dal segretario Sebastiano Germanà e dai Consiglieri Americo Della Valle (Vice Presidente), Paolo Del Giudice, Matteo Donado e Letterio Sciliberto, è stato consegnato il “Diploma di Benemerenza Mauriziano” a personalità distintesi per eccellenza in campo culturale, artistico, sociale, militare, religioso.
New entry di soci nel “Nastro Verde”: 1 Lgt (MM) Francesco Catalano, Donatella Roberta Neri e Rosa Maria Scolaro; di Dame Mauriziane: Tiziana Clara Macrì.
Il Presidente Nazionale del “Nastro Verde”, Amm. D. Francesco De Biase, ha insignito del titolo di Cavaliere Mauriziano i seguenti decorati: Lgt c.s. (CC) Salvatore Todaro, Brig. Capo q.s. (CC) Rosario Trimarchi, 1^ Lgt (EI) Demetrio Zema, Lgt c.s. (GdF) Consolato Sangri, S. Ten. (GdF) Antonino Saccà, Mar. “A” (GdF) Luigi Nardone, Lgt (GF) Pasquale Rivieccio.
Sono stati assegnati, altresì, gli Attestati di Fedeltà: Medaglia d’Argento a 1^ Lgt (EI) Mario Giuseppe D’Amanti. Medaglia di Bronzo a S. Ten (CC) Salvatore Bombara, Lgt (CC) Francesco Antonio Caligiuri, Lgt c.s. (CC) Domenico Mercurio, Brig. Capo (CC) Luigi Miracco, Lgt c.s. (CC) Salvatore Nucifora, Magg. (CC) Carmelo Pioggine, Lgt (EI) Vincenzo Ricciardi, Mar. cpl (CC) Salvatore Romeo.
Unificare e trasportare l’eco del coraggio e della speranza alla gente contro chiunque si ritenga una sorta di legibus solutus.
Si continuerà a custodire la memoria, impegnando le proprie energie all’avvio di politiche sociali ispirate al dettato costituzionale in cui la valorizzazione dei talenti e della dignità degli associati possa avviare un percorso che richiami e testimoni verità e speranza in un mondo spiritualmente di rovine.
Snodo strategico d’incontro di diverse correnti di pensiero e di culture pronte ad accendere la fiaccola che consenta di illuminare e combattere autentiche battaglie di libertà del riscatto dell’onore militare, nel senso indicato dalla Costituzione per espellere l’illegalità, metafora di agonia in un processo di decomposizione della società che mai si vorrebbe. (cs)