OCCHIUTO (FI): con ddl Fi su stadi salto di qualità soprattutto al Sud

«Con il disegno di legge che Forza Italia presenterà in Senato nei prossimi giorni ci aspettiamo un salto di qualità sulla costruzione e ristrutturazione degli impianti calcistici italiani». È quanto ha dichiarato il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, sottolineando come si tratti di «una proposta che porterà vantaggi soprattutto al Sud Italia, dove la maggior parte degli impianti realizzati più di sessant’anni fa si trova oggi all’interno dei nuovi perimetri urbani».

«Grazie alla nostra proposta – ha spiegato – potremo finalmente rigenerare parti importanti delle nostre città. Per questo auspico che siano ripresi anche i progetti di realizzazione degli stadi di Cosenza, di cui il progetto era già stato aggiudicato durante il mio mandato da sindaco, e di Catanzaro».

«Vogliamo dotare le nostre città – ha concluso – di impianti sportivi all’avanguardia, che possano diventare luoghi multifunzionali di aggregazione anche dal punto di vista sociale e culturale». (rp)

Irto (PD): Ritardi e confusione confermati anche dalla Corte dei conti su Zes unica

Il senatore del Partito Democratico, Nicola Irto, ha evidenziato come «sullo stato della Zes Unica, la Corte dei conti ha confermato criticità che a parte avevamo già sollevato».

«In particolare, noi avevamo accusato – ha spiegato Irto – grossi ritardi imputabili alla confusione del governo Meloni, poca trasparenza nei dati, scarsa chiarezza nelle procedure autorizzative e, soprattutto, la mancata approvazione definitiva del Piano strategico della Zes, fatto che rallenta gli investimenti e frena lo sviluppo del Sud».

«Proprio di recente, nell’analisi sullo stato di avanzamento del “Piano strategico Zes unica”, la Corte dei conti – ha sottolineato il senatore dem – ha raccomandato alla Struttura di missione di approvare al più presto e in via definitiva questo documento indispensabile. Ancora, la Corte ha evidenziato la necessità di prevedere e attuare i controlli sull’andamento del Piano, dopo aver definito gli appositi indicatori. Non solo, la Corte dei conti ha scritto che va migliorata la pubblicità e la completezza dei dati ufficiali e ha chiesto di distinguere con chiarezza le funzioni degli organismi coinvolti nella gestione del Piano sulla Zes, al fine di evitare sovrapposizioni e dunque nuove lungaggini. La Corte ha inoltre rimarcato l’esigenza di raccordare gli interventi in fase di autorizzazione unica con il Piano strategico non ancora adottato».

«È dunque evidente – ha concluso – lo stallo creato dal governo, che si è reso sordo e cieco sin dalla nascita della Zes unica». (rp)

Minasi (Lega) replica al PD: Ponte opera straordinaria che proietterà l’Italia nel mondo

«Il Pd dimostra, così, per l’ennesima volta, di quanto poco a cuore abbia le sorti del Sud e dell’Italia in generale e di come in realtà l’unica cosa che interessi ai suoi esponenti è la strumentalizzazione politica di ogni tema, fondata su convincimenti ideologici che nulla hanno a che vedere con il bene pubblico». È quanto ha detto la senatrice della Lega, Tilde Minasi, replicando all’interrogazione parlamentare, a prima firma dell’eurodeputata Annalisa Corrado, rivolta alla Commissione Europea contro il Ponte sullo Stretto.

«Il Ponte è un’opera straordinaria che porterà lavoro, occupazione, sviluppo e proietterà l’immagine del nostro Paese nel mondo – ha ricordato la Senatrice – ma soprattutto rispetta i criteri di priorità e urgenza, maturità, qualità, impatto ed effetto catalizzatore del bando per il co-finanziamento europeo.

«È, inoltre, un’infrastruttura essenziale per completare il corridoio Ten-T scandinavo-mediterraneo – ha spiegato – e la Commissione ha rilevato l’alta qualità del progetto. Avrà enormi ricadute socio-economiche, compreso il taglio delle emissioni inquinanti delle navi traghetto e dei tempi degli spostamenti, soprattutto per i pendolari e, non ultimo, ha ricevuto il placet di fior di scienziati, che lo hanno studiato e ne hanno valutato positivamente i benefici».

«Il Pd, dunque – ha concluso Minasi – farebbe bene a convogliare le sue energie su altro, anziché continuare a perdere tempo (e la faccia) ancora dietro a questa sterile battaglia. I cittadini sono stanchi dell’Italia del No. E anche noi, che proseguiremo sul nostro cammino, nel solo interesse degli italiani». (rp)

Rapani (Fdi): Estendere il Frecciarossa da Milano a Sibari

Il senatore Ernesto Rapani sollecita la Regione a intercedere con Trenitalia e Rfi per superare la logica del profitto, garantendo servizi essenziali per il Sud e migliorando la mobilità interregionale con il collegamento Sibari-Metaponto.

Il sistema dei trasporti in Calabria, nonostante i progressi degli ultimi anni, necessita di un ulteriore sforzo per diventare veramente funzionale e competitivo. In questo contesto, l’impegno dell’assessorato regionale, che ha recentemente acquisito nuovi convogli per migliorare la rete ferroviaria, è un passo positivo, ma il Senatore Ernesto Rapani ritiene che non sia ancora sufficiente. La Calabria, e in particolare la sua fascia ionica, ha bisogno di essere collegata in modo più efficiente con le principali arterie del Paese.

Il parlamentare ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessorato regionale, che ha portato all’acquisizione di nuovi convogli utili ad efficientare il sistema trasportistico. Un passo che, pur importante, non può considerarsi conclusivo.

«L’impegno per migliorare la rete ferroviaria in Calabria è fondamentale, ma dobbiamo spingerci oltre e garantire collegamenti diretti con le altre regioni, in particolare con le tratte che conducono verso il nord del Paese», ha dichiarato il senatore.

Uno dei punti cruciali che Rapani solleva riguarda la necessità di creare un collegamento ferroviario diretto tra Sibari e Metaponto, da cui parte il Frecciarossa per Milano Centrale. Questo collegamento sarebbe essenziale per unire la costa ionica alla dorsale adriatica, creando un corridoio di mobilità che risponde a esigenze concrete, soprattutto per i cittadini delle aree meno servite.

In particolare, Rapani plaude alla sinergia e al supporto dell’assessorato regionale nell’attuazione del collegamento tra la stazione ferroviaria di Crotone e l’aeroporto Sant’Anna, un passo che, secondo il Senatore, non solo contribuirà a migliorare la mobilità nell’area, ma avrà anche un impatto positivo sul turismo e sull’economia locale. Tuttavia, l’obiettivo del Senatore va oltre: è fondamentale anche il collegamento tra la Sibaritide e il Crotoniate, un’area che attende con urgenza una metropolitana leggera tra Crotone e Sibari, che consentirebbe di collegare le due aree in modo rapido e diretto.

«Il successo del Frecciarossa Sibari-Bolzano rappresenta un esempio tangibile di come interventi mirati possano migliorare significativamente la mobilità e incentivare lo sviluppo economico», ha detto Rapani, sottolineando l’importanza di iniziative di questo tipo per il Sud. Il progetto di collegamento, descritto come una vera e propria “metropolitana di superficie”, dimostra la capacità di Rfi e Trenitalia di rispondere alle esigenze del territorio.

Ora, secondo Rapani, è essenziale programmare la tratta Sibari-Metaponto, così da essere pronti con il servizio all’ultimazione dei lavori di elettrificazione, previsti per giugno 2026. L’obiettivo è creare un collegamento diretto che faciliti l’accesso del Sud alla rete ferroviaria ad alta velocità, con un impegno coordinato da parte delle istituzioni regionali e delle principali aziende di trasporto ferroviario.

Una delle problematiche sollevate dal Senatore riguarda la risposta di Trenitalia e Rfi, che, di fronte alla richiesta di estendere il frecciarossa Milano Centrale- Metaponto fino a Sibari, hanno evidenziato la scarsità di utenza come ostacolo principale. Tuttavia, Rapani ribadisce che il sistema dei trasporti non può basarsi esclusivamente su calcoli numerici. Le popolazioni del Sud, infatti, partono da una posizione svantaggiata rispetto a quelle del Nord, e questo gap deve essere colmato con politiche che garantiscano servizi efficienti, indipendentemente dalla densità di utenza.

«Le popolazioni del Sud non hanno la stessa disponibilità di servizi come quelle del Nord – ha spiegato il parlamentare – e questo non può essere un motivo per negare il diritto alla mobilità. L’area jonica, per volontà e responsabilità storiche, è un territorio dalle grandi potenzialità ma sprovvista di università, di grandi ospedali o insediamenti industriali, il che riduce naturalmente la presenza umana».

«Ma questo non giustifica il fatto – ha aggiunto – che i nostri cittadini siano penalizzati da un sistema di trasporti inadeguato. Non possiamo più ignorare che le persone, ovunque risiedano, devono avere gli stessi diritti e la stessa qualità di servizi, soprattutto considerando che tutti sono sottoposti alla medesima pressione fiscale».

Infine, il Senatore Rapani ha sottolineato come, in questo contesto, la riforma dell’autonomia differenziata rappresenti una chiave fondamentale per riequilibrare il divario tra Nord e Sud. La possibilità di decidere direttamente a livello regionale su materie cruciali, come i trasporti, permetterebbe di rispondere in modo più mirato alle esigenze del territorio e di garantire pari opportunità a tutte le regioni italiane. Il Senatore Ernesto Rapani conclude affermando che la questione dei trasporti non è solo una questione di numeri, ma di diritti e pari opportunità per tutti i cittadini.  (rp)

 

Vertenza Abramo, Orrico (M5S) e Irto (PD): Chiediamo di partecipare al Tavolo convocato da Occhiuto

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico e il senatore del PD, Nicola Irto, hanno invitato una lettera, a nome di tutti i deputati e senatori, calabresi e siciliani, del M5S e del Pd, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ed alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone , «nella quale chiediamo di poter partecipare al tavolo sulla vertenza Abramo Customer Care annunciato sui social media dal Presidente Occhiuto che si dovrebbe tenere il prossimo 5 novembre».

«Siamo fortemente preoccupati – hanno detto i parlamentari – dal destino dei mille lavoratori di Abramo Customer Care, dislocati tra Calabria e Sicilia, i quali, in passato e nelle ultime ore, ci hanno trasmesso la drammaticità della vicenda che stanno vivendo ormai da troppo tempo segnata dall’incertezza e dalla paura di perdere definitivamente la propria occupazione».

I Commissari straordinari hanno comunicato ieri ai lavoratori che, dal 1° novembre, saranno tutti in Cassa integrazione per il 100% delle ore. Mentre, da tre mesi, gli stessi lavoratori non ricevono la Cassa integrazione straordinaria. Manca, inoltre, il decreto che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è tenuto ad emanare.

«Una situazione difficile – prosegue la nota – cui fanno da corollario le dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria Occhiuto che annuncia una soluzione di fatto conosciuta nello specifico da nessuna delle parti sociali e dei rappresentanti dei lavoratori».

«Ecco perché – hanno concluso Anna Laura Orrico e Nicola Irto – ci auguriamo che la nostra richiesta sia accolta in modo da poter partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione degna di questo nome per una vertenza che, visto il numero di lavoratori interessati, deve assumere carattere nazionale». (rp)

 

Naufragio Roccella, Irto (PD): Governo riferisca immediatamente in aula

Il senatore del Pd, Nicola Irto,  ha chiesto che «il Governo riferisca immediatamente in Aula sul tragico naufragio di Roccella Ionica. Il presidente della Regione Calabria chiarisca che cosa sa su quella triste vicenda».

Una richiesta che arriva dopo il servizio di domenica scorsa su Report, dedicato al caso.

«Quell’accaduto, che inchioda il governo alle proprie responsabilità politiche per i silenzi e le omissioni emersi nella ricostruzione giornalistica, ha condotto alla morte – ha continuato Irto – di decine di esseri umani, tra cui tanti bambini. Da subito il Pd nazionale e quello calabrese si erano pubblicamente interrogati sugli interventi che lo Stato italiano avrebbe dovuto attivare davanti a quel naufragio, rispetto al quale per cinque giorni nessuno si era mosso, lasciando in balia della disperazione donne, uomini e minori in fuga da persecuzioni, conflitti, violenze e violazioni dei diritti umani».

«Anche i media della Calabria – ha aggiunto – si erano interrogati, insieme alla Diocesi di Locri-Gerace, cui va dato il merito di aver cercato di scuotere gli animi, organizzando una veglia di preghiera e di riflessione proprio a Roccella Ionica».

«La ribalta nazionale che Report ha offerto a quei corpi senza vita, nel tentativo di dare giustizia, ci aiuta a riaprire la discussione e a chiedere al governo Meloni – ha spiegato Irto –di finirla con il becero ideologismo e di agire, invece, secondo i princìpi della Costituzione antifascista».

«Il presidente Roberto Occhiuto – ha concluso il senatore del Pd – non metta la testa sotto la sabbia, come se non sapesse o come se il problema non lo toccasse». (rp)

Occhiuto (FI): Rievocazioni come Varia di Palmi o Festa di Madonna memoria vivente

Per il senatore di FI, Mario Occhiuto, «il patrimonio immateriale è ciò che fa sì che un luogo non sia semplicemente uno spazio geografico, ma un’esperienza culturale viva. Le rievocazioni storiche, le tradizioni orali, le botteghe artigiane non sono semplici spettacoli: sono memoria vivente».

«Pensiamo alle grandi manifestazioni – ha aggiunto – come il Palio di Siena, la Varia di Palmi o la festa della Madonna della Consolazione a Reggio Calabria, che, ogni anno, attirano migliaia di visitatori, dimostrando che il nostro patrimonio immateriale è anche un motore per l’economia e il turismo culturale. Il valore di questo ddl è nel riconoscere che queste tradizioni non sono solo eredità del passato, ma risorse vive per il nostro presente e per il futuro».

«Non possiamo permettere – ha proseguito – che scompaiano ed è nostro compito sostenerle. Anche perché la promozione della cultura ha un impatto economico significativo: ogni euro speso in cultura ha un moltiplicatore importante sul PIL del territorio. E poiché molte di queste manifestazioni sono alimentate dal volontariato, l’impatto economico è ancora maggiore. Per questi motivi Forza Italia esprime il proprio voto favorevole». (rp)

Irto (PD): Governo non ignori sulle priorità indicate da Ance

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha evidenziato come «non possono passare nel silenzio le recenti istanze dell’Ance sull’attuazione del Pnrr. Il governo deve rimediare ai propri gravi ritardi, specie per quanto riguarda la progettazione delle grandi infrastrutture, a partire dalle ferrovie».

«L’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha spiegato – dovrebbe essere una priorità del governo, che invece perde molto tempo, spesso su questioni personali di singoli ministri. L’esecutivo di centrodestra è tutto impegnato a spaccare il Paese con l’autonomia differenziata, a definire i Lep in base al costo della vita nei singoli territori, a mantenere gli equilibri interni e a svendere all’estero beni e servizi nazionali strategici».

«Il governo – ha proseguito Irto – non ci vede né ci sente. Perciò gira lo sguardo davanti alle continue lungaggini nei pagamenti dei costruttori e alla necessità di rivedere alla svelta i prezzi dei materiali edili. Eppure, le imprese del settore, che resistono con enormi sforzi, stanno dando un contributo importante alla realizzazione delle opere previste dal Pnrr, all’occupazione e alla crescita dell’economia. Il governo continua a ignorarne le ragioni e i bisogni e, ad oggi, non ha un vero piano rispetto al finanziamento e all’avvio di nuove opere infrastrutturali al termine del Pnrr».

«So bene – ha concluso il parlamentare dem – che parlo di argomenti che non piacciono affatto al centrodestra, incapace di ascolto e di programmazione. Ora, però, è in gioco buona parte del futuro dell’Italia. Se a Palazzo Chigi continuerà a mancare una visione della realtà e la coscienza delle urgenze, il Paese continuerà a sprofondare nell’incertezza e nella crisi». (rp)

Frecciarossa Sibari, Rapani (Fdi) replica a Tavernise: Una posizione «disinformata e superficiale»

Il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, ha replicato al consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, in merito alla problematica dei ritardi del servizio navette nella tratta ferroviaria Sibari-Crotone.

Tavernise, in un intervento pubblico, aveva espresso critiche riguardo la gestione della situazione chiamando in causa il parlamentare di Fdi, ma la sua presa di posizione ha innescato una replica dura e senza sconti da parte del senatore calabrese, che non ha esitato a definire la posizione del consigliere «disinformata e superficiale».

«Tavernise ha sprecato un’ottima occasione per stare zitto e scongiurare una brutta figura», ha dichiarato il senatore Rapani, con tono fermo e deciso. «Lui, che si presenta come il paladino di ogni cosa che si fa sul territorio, ha dimostrato di non conoscere nemmeno i fondamentali delle competenze degli enti coinvolti nella gestione delle infrastrutture ferroviarie. Tavernise parla di cose di cui non ha alcuna conoscenza, e questo è un atteggiamento irresponsabile, soprattutto per chi ricopre un ruolo istituzionale come il suo».

Rapani ha puntato il dito sull’ignoranza in materia di Tavernise riguardo le responsabilità specifiche di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e Trenitalia: «È sorprendente che un consigliere regionale come Tavernise non sappia nemmeno che Rfisi occupa della gestione delle reti ferroviarie, mentre Trenitalia ha il compito di gestire i servizi passeggeri. Eppure, ha parlato con una sicurezza che solo uno sprovveduto e disinformato potrebbe avere». Un’affermazione che lascia poco spazio all’interpretazione, sottolineando quanto, secondo Rapani, Tavernise abbia trattato la questione in modo superficiale e poco professionale.

Ma il senatore di Fratelli d’Italia non si è limitato a evidenziare le mancanze del consigliere pentastellato: «Non è la prima volta che vediamo il Movimento 5 Stelle fare questo tipo di ingerenze. Tavernise ha preso una posizione che non gli compete, sollevando questioni che non rientrano nel suo ambito di responsabilità. Un parlamentare nazionale, così come un consigliere regionale, ha il compito di legiferare e di occuparsi delle grandi questioni di governance, non certo di problematiche che devono essere gestite, orari di navette o turnazioni, per competenze che spettano alla burocrazia o organismi di gestione. Una cosa è informarsi su questioni ordinarie, altra cosa è intercedere bypassando ruolo e funzioni».

Un’affermazione, quella di Rapani, che mira a evidenziare una netta distinzione di ruoli e a rimarcare l’approccio del Movimento 5 Stelle, spesso accusato di ingerenza nelle faccende locali senza possedere le competenze, né l’autorità per farlo, aprendosi a forme di abuso di potere. Ma Rapani non si ferma qui: «Tavernise si è fatto trascinare in una polemica inutile e fuori luogo, dimostrando solo nervosismo e incompetenza».

Comunque sia, il senatore, poiché chiamato in causa, ha poi deciso di entrare nel merito della questione per chiarire alcuni punti fondamentali: «Approfitto per informare il consigliere Tavernise, che evidentemente ignora i fatti, che dal 7 ottobre scorso è attivo un bus navetta che parte da Sibari alle ore 23, con transito a Corigliano-Rossano e fermate in entrambe le aree urbane. Questo servizio è stato previsto proprio per venire incontro alle esigenze del territorio. E non solo: Trenitalia aveva persino previsto un collegamento fino a Crotone, ma purtroppo la proposta non è stata accettata da ArtCal, l’Azienda Regionale dei Trasporti della Calabria. Mi stupisco che Tavernise, che si presenta come il difensore degli interessi del territorio, non conosca neanche questi dettagli».

L’affondo di Rapani è netto e preciso. Il senatore accusa Tavernise non solo di non conoscere i dettagli tecnici, ma anche di non aver utilizzato il suo ruolo istituzionale per cercare soluzioni concrete: «Se Tavernise fosse davvero capace di svolgere il suo ruolo di consigliere regionale, soprattutto di opposizione, si sarebbe già fatto promotore di una soluzione presso ArtCal per far approvare la richiesta di Trenitalia. Se fosse in grado di risolvere la questione, io sarei il primo a plaudire e a complimentarmi con lui. Ma la verità è che preferisce sollevare polemiche senza fondamento piuttosto che lavorare seriamente per il bene del territorio».

Rapani invita Tavernise a mettere da parte le polemiche e di concentrarsi su azioni concrete a favore della Calabria e dei suoi cittadini. «Fino a quando continuerà a parlare di questioni che non conosce, continuerà a fare solo brutte figure. E la sua reazione spropositata dimostra solo una cosa: nervosismo. Tavernise è nervoso perché sa di non essere in grado di affrontare la situazione in modo adeguato. In Calabria abbiamo bisogno di politici seri, preparati e pronti a lavorare per risolvere i problemi reali del territorio, non di personaggi che sollevano polveroni mediatici senza avere alcuna competenza. Quando si dicono le verità, i nervi si scoprono, e Tavernise ha dimostrato di avere molti nervi scoperti. Il Movimento 5 Stelle ci ha abituati a questo tipo di atteggiamenti, ma il territorio calabrese merita molto di più». (rp)

Irto (PD): C’è discriminazione tra regioni per il vaccino contro la bronchiolite dei neonati

«Il ministro della Salute assicuri a tutti i neonati la somministrazione del vaccino contro la bronchiolite, che è un’infezione virale molto insidiosa, specie nei primi mesi di vita del bambino». È quanto ha chiesto il senatore del PD, Nicola Irto, denunciando come «il Dipartimento ministeriale del farmaco ha fermato la campagna vaccinale anti-bronchiolite, rivolta ai neonati, nelle regioni obbligate a rientrare dal disavanzo sanitario».

«Qui siamo davanti – ha osservato Irto – a un atto gravissimo, a una discriminazione intollerabile. Da un lato, infatti, si blocca la campagna vaccinale in argomento nei territori, come la Calabria, più sguarniti e svantaggiati a livello sanitario. Dall’altro lato, invece, si consente l’utilizzo del vaccino in questione nelle regioni più ricche, a carico dei rispettivi bilanci. Ciò significa differenziare i diritti dei bambini appena nati, la cui salute deve essere una priorità di ogni governo, a prescindere dalle sigle politiche. Oltretutto, la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza impone, per ogni decisione delle istituzioni pubbliche, di considerare sempre il superiore interesse del fanciullo».

«Mi auguro – ha concluso il senatore del Partito democratico – che il ministro della Salute si attivi subito, perché lo Stato ha sempre l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini, soprattutto quando sono tanto piccoli di età, dunque più fragili». (rp)