Tragedia Roccella, Irto (PD): Governo si attivi al più presto a livello europeo

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha evidenziato come «la recente tragedia avvenuta vicino Roccella Ionica, in cui hanno perso la vita decine di migranti» è l’ennesima, dolorosa vicenda che ci spinge a ribadire la necessità e l’urgenza di una soluzione europea per evitare che si ripetano fatti del genere, nello specifico anche caratterizzati dalla mancanza di notizie e, a quanto pare, da una volontà di non darle».

«Raccogliamo l’appello dei vescovi calabresi – ha sottolineato il senatore del Pd – affinché non resti inascoltata la voce di queste vittime del mare, che risuona tramite i sentimenti e le paure dei loro familiari, e affinché il valore dell’accoglienza, proprio del popolo calabrese, non sia messo da parte o dimenticato».

«Al governo italiano – conclude Irto – chiediamo di agire senza perdere il senso di umanità e di attivarsi al più presto perché nelle sedi dell’Unione europea si trovino misure condivise di soccorso e protezione dei migranti, che sfidano il mare per sperare in una vita di libertà».  (rp)

Minasi (Lega): Appello dei sindaci «tristi giochi di propaganda»

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, ha commentato l’appello contro l’Autonomia differenziata lanciato dal primo cittadino di Catanzaro, Nicola Fiorita, seguito a ruota dai colleghi di Cosenza, Reggio, Crotone, Vibo Valentia e altre decine di sindaci calabresi, denominato “Una sola Italia”, definendolo «triste gioco di propaganda sulla pelle dei cittadini», per poi invitare i sindaci «a un confronto pacato sul tema dell’Autonomia, per il quale mi dichiaro, come sempre, disponibile. Incontriamoci e discutiamone, per il futuro e lo sviluppo della nostra amata Calabria!».

«Al di là dell’esercizio di democrazia, che non contesto – ha detto la senatrice – relativo alla raccolta firme e alla presentazione legittima di una qualsivoglia petizione, mi chiedo: ma questi Sindaci hanno letto il testo? Questi Sindaci stanno agendo davvero nell’interesse dei loro concittadini o stanno solo usando questo pretesto per fare opposizione strumentale ai loro avversari politici? E, infine, questi Sindaci, prevalentemente di area Pd, a partire dal promotore dell’iniziativa Nicola Fiorita, hanno perso la memoria circa chi ha introdotto l’autonomia differenziata in Costituzione o fanno solo finta di non ricordare, per attaccare, appunto strumentalmente e faziosamente, il Governo? Si facciano un esame di coscienza, piuttosto, e pensino davvero al bene del Sud, anziché alle loro poltrone!».

«Un Amministratore serio, che davvero vuole il bene dei suoi amministrati – prosegue la Senatrice – di fronte a una legge come questa si porrebbe con un atteggiamento molto diverso, capendo quali sono le enormi opportunità offerte al territorio, anziché nascondersi dietro lo spauracchio, sventolato di fronte al popolo, delle penalizzazioni che, a dire dei detrattori, alcuni settori si troverebbero a subire (la sanità in primis)!

«Non è così – ha ribadito – questa riforma è solo l’inizio di un percorso da costruire insieme che consentirà a tutti di partecipare e di partire da posizioni paritarie, garantite dai Lep che dovranno essere fissati, e, da quelle posizioni, di sviluppare e sfruttare al meglio le proprie caratteristiche peculiari, le proprie potenzialità, pur nel rispetto dell’unità del Paese e con vincoli di solidarietà sempre ben presenti per le Regioni più svantaggiate, creando però delle nuove basi, serie, di crescita e sviluppo. Peraltro, ricordo, la legge non prevede alcun obbligo a scegliere e chiedere l’Autonomia. Dunque, se mai la Calabria non volesse prendere questa strada, potrà farlo. Anche se sarebbe, a mio avviso, un’opportunità sprecata».

«In ogni caso, sarò io la prima a vigilare – ha sottolineato – perché tutto sia fatto rispettando i nostri diritti al pari del resto d’Italia, affiancando in questo cammino proprio gli Amministratori del territorio. Perché, dunque, continuare a mentire ai calabresi e agli italiani del Sud, spaventandoli, anziché mostrare loro la realtà dei fatti? Qual è il vero interesse di questi Sindaci, se non cavalcare l’onda di dissenso che è stata costruita e alimentata proprio da una disinformazione strumentalmente voluta dalla sinistra?».

«Quella sinistra, peraltro – ha ricordato Minasi – che è proprio la prima artefice della riforma! È la sinistra, infatti, ad aver voluto modificare, nel lontano 2001, il Titolo V della Costituzione introducendo proprio l’autonomia differenziata, che questo Governo ha semplicemente attuato! In quegli anni, e nei seguenti, andava bene, sol perché era un’iniziativa appunto da ascriversi al Partito democratico (allora Ds) e adesso invece non va bene, perché l’ha attuata la Lega?».

«I fatti – ha concluso la senatrice – parlano chiaro e smascherano la doppia faccia mostrata da una certa politica. E dispiace davvero assistere a questi tristi giochi di propaganda sulla pelle dei cittadini».  (rp)

Autonomia, Irto (PD): Occhiuto ingiustificabile

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha evidenziato come «sull’autonomia Roberto Occhiuto è politicamente ambiguo e dunque ingiustificabile, perché il senatore Mario Occhiuto, del suo stesso partito, ne aveva già votato il testo al Senato e ora il presidente della Regione parla, senza alcun imbarazzo, di errore del centrodestra nazionale rispetto alla recente approvazione del provvedimento alla Camera».

«La bramosia di potere all’interno di Forza Italia crea cortocircuiti comunicativi imbarazzanti, ma oggi è impossibile ingannare i cittadini. Noi continueremo a lottare – ha proseguito il senatore dem – per impedire questa torsione autoritaria a opera del centrodestra e per difendere l’unità dell’Italia e i princìpi costituzionali di eguaglianza e libertà».

Con l’autonomia differenziata e con il premierato, che martedì è passato a Palazzo Madama, «il centrodestra – ha scritto Irto sulla propria pagina Facebook – vuole spaccare il Paese e governare a Roma senza limiti e controlli, mettendo da parte il Parlamento, il presidente della Repubblica e i necessari equilibri costituzionali tra i poteri dello Stato».

«È ormai chiaro – ha poi precisato sul social il senatore dem – il baratto tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Avevamo scritto e detto tanto a questo proposito, sia al Senato che nelle piazze. Avevo denunciato a chiare lettere gli scopi di potere che si nascondevano dietro a questo patto politico, riprovevole, a danno dell’unità nazionale, della democrazia, della Costituzione e del Mezzogiorno». (rp)

Ferrari, Occhiuto (FI): Vittoria di Antonio Fuoco è orgoglio per la Calabria

Per il senatore di Fi, Mario Occhiuto, «la straordinaria vittoria della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans 2024 ci riempie di gioia. Un trionfo ancora più speciale, che rende orgogliosa tutta la Calabria da dove arriva il pilota Antonio Fuoco, che ha portato la Ferrari sul gradino più alto del podio».

«Il successo di Antonio, giovane figlio della nostra terra – ha detto – è la dimostrazione che con la passione, la determinazione e la tenacia si possono raggiungere obiettivi straordinari. La sua impresa è un vero esempio per tanti giovani calabresi che, animati da valori positivi, si impegnano ogni giorno con coraggio per costruirsi un futuro». (rp)

Migranti, Irto (PD): Serve soluzione europea

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha evidenziato come «non si può restare fermi, indifferenti, muti e rassegnati davanti alla continua perdita di vite umane a due passi da casa nostra. Serve una soluzione europea verso cui spingiamo, ma il Governo italiano è chiamato, ora più che mai, alla responsabilità, alla serietà, alla ragionevolezza e al confronto senza pregiudizi con le opposizioni».

«Siamo addolorati e attoniti per il ribaltamento di un’imbarcazione carica di migranti a poco più di 100 miglia dalle coste calabresi, a quanto pare avvenuto in acque Sar italiane», ha detto il dem, aggiungendo come «si tratta di una tragedia che ha colpito persone afghane, iraniane e curde, che ci tocca nel profondo e con la memoria e la coscienza ci riporta al naufragio di Cutro del 26 febbraio 2023, per cui è stata appena chiesta proroga delle indagini. Finora, in questo più recente caso di cronaca, ci sarebbero 64 dispersi in mare, mentre una donna è deceduta e 11 sono i superstiti recuperati dai soccorritori. È un quadro raggelante, cui si aggiungono i dieci morti da poco trovati all’interno di un barchino in acque Sar maltesi, a sud di Lampedusa».

«Non possiamo permettere che il Mediterraneo – ha concluso Irto – resti un cimitero di migranti e non possiamo limitarci a scuotere le spalle, a rinviare ogni volta il problema, che è anzitutto di umanità e civiltà». (rp)

Minasi (Lega): Lunedì al via demolizione vecchio ponte di Longobucco

«Lunedì inizieranno i lavori per la demolizione del vecchio ponte di Longobucco, indispensabili per procedere poi alla costruzione del ponte nuovo». È quanto ha annunciato la senatrice della Lega, Tilde Minasi, spiegando come si tratta di «lavori che saranno seguiti con attenzione e in ogni fase dallo stesso Salvini. Ennesima dimostrazione della sua attenzione al nostro territorio e della fruttuosità del suo impegno al Ministero».

«Voglio rimarcare l’impegno del Ministro – ha proseguito – al servizio dei cittadini calabresi e che non si ferma qui.  Accanto alla notizia sulla demolizione del ponte di Longobucco, infatti, ce n’è un’altra che riguarda la SS 106 Jonica, dove sono già in corso di esecuzione i lavori del terzo megalotto e dove giovedì si chiuderà la conferenza dei servizi per il lotto Sibari-Rossano, che di questo megalotto fa parte e che sarà finanziato con 1 miliardo stanziato proprio da Matteo Salvini nella legge di bilancio 2023».

«Anche questa – ha continuato Minasi – un’ulteriore conferma della concretezza e della celerità con cui dal Governo si interviene nell’interesse del nostro territorio. Rivolgo dunque al Ministro il mio personale grazie, ma credo che a lui debba andare la gratitudine di tutti i calabresi, la gratitudine di una Regione che dai governi passati era stata dimenticata e lasciata ai margini e che, invece, adesso può dirsi davvero, nei fatti, centrale nelle politiche governative». (rp)

Orsomarso (Fdi): Bene Regione, centrodestra non litighi

«La giunta regionale ha fatto una cosa buona prorogando le concessioni balneari fino a fine anno», per il senatore di Fdi, Fausto Orsomarso, sottolineando come fosse «il massimo possibile e Fratelli d’Italia ha contribuito fortemente all’adozione di questa misura».

«Analogamente – ha aggiunto – è importante che il centrodestra sia unito intorno a questi temi. Grazie al governo Meloni i concessionari degli stabilimenti balneari sono stati difesi ma è naturale che di fronte a una direttiva europea che ha valore di priorità nel rango giuridico l’unica cosa possibile da fare è avere un’Europa diversa che cambi le norme volute da socialisti e popolari».

«Le schermaglie tra partiti della stessa coalizione – ha concluso – seppure alla vigilia di un voto proporzionale, non servono a niente e nascondono le responsabilità della sinistra europea dinanzi a migliaia di imprenditori che, soprattutto in Calabria, hanno fatto investimenti considerevoli per attività che ancora oggi hanno una bassa stagionalità. Giorgia Meloni sta dimostrando, da Caivano al Piano Mattei, una credibilità che è garanzia per realizzare davvero una nuova Europa».

Per Alfredo Antoniozzi, deputato di Fdi, «il collega Fausto Orsomarso ha ragione: la giunta Occhiuto ha operato bene sulla direttiva Bolkstein facendo il possibile rispetto a una direttiva sbagliata che, però, ha una valenza giuridica sovranazionale».

«Il centrodestra deve essere unito – ha sottolineato – come è sempre stato contrastando gli effetti di una direttiva che penalizza chi ha investito ingenti somme su stabilimenti che , specie in Calabria, lavorano a volte per due mesi. La delibera Occhiuto è positiva e Fratelli d’Italia ha contribuito, con i suoi assessori, a farla approvare».

«Fausto Orsomarso – ha ricordato – si è opposto alla Bolkstein sia da consigliere di opposizione che da assessore regionale al turismo. Questo è un regalo che ci ha fatto la sinistra europea e il centrodestra deve rimanere unito». (rp)

Minasi (Lega): Sciocche insinuazioni che Salvini abbia evitato Reggio per non parlare del Ponte

La senatrice della Lega, Tilde Minasi,  ha risposto alle insinuazioni giornalistiche circa la mancata presenza di Salvini nella città di Reggio Calabria, in occasione del suo tour elettorale per le europee.

Per la parlamentare «chi scrive è evidentemente molto male informato, dal momento che, proprio sullo Stretto, il Ministro Salvini ci andrà, eccome, e precisamente a Messina per una cena elettorale e un evento incentrati esattamente sul Ponte. Dunque, salvo a voler dire che Messina non fa parte dell’area dello Stretto e non ha a che fare con la grande opera di collegamento tra le due sponde che il Ministro e la Lega considerano strategica, chi scrive ha preso un grossissimo abbaglio. E dispiace che si tratti di un giornalista, che dovrebbe fare informazione, anziché campagna elettorale per il Pd».

«Il Ponte si farà e continua ad essere una priorità per Matteo Salvini e il nostro partito – ha proseguito la Senatrice –. Insinuare che il Ministro abbia saltato la nostra città perchè il ponte potrebbe “trasformarsi in un boomerang” è sciocco, oltre che non corrispondente al vero, come dimostra la tappa, cui accennavo prima, a Messina. Semplicemente, in questa tornata elettorale Reggio non esprime un candidato diretto del territorio, ed essendo tantissimi gli impegni del Ministro, ha giustamente dovuto dare precedenza alle città di Catanzaro e Cosenza».

«Quanto alle dichiarazioni rilasciate da Elly Schlein dopo aver attraversato lo Stretto con il traghetto – ovvero “avendo messo appena venti minuti con la nave” questa sarebbe “la dimostrazione del fatto che il Ponte non serve” – quelle dichiarazioni – ha continuato Minasi – sono piuttosto la dimostrazione che la Segretaria del Partito Democratico farebbe bene a parlare delle cose che conosce. Probabilmente è la prima volta che si reca in Sicilia partendo da Villa San Giovanni a bordo di una nave e non sa, dunque, cosa significhi dipendere dagli orari dei traghetti, dalle code agli imbarchi nei periodi soprattutto di punta, non conosce la vita dei pendolari dello Stretto, dunque può permettersi di fare considerazioni semplicistiche a scopo unicamente propagandistico».

«E chiudo dicendo che la presenza del Ministro Salvini oggi – ha detto ancora – sui cantieri della SS106 jonica dimostrano quale e quanta sia la sua e nostra attenzione proprio verso le altre Infrastrutture sul territorio, che servono a collegare la Calabria e la Sicilia al resto d’Italia e quindi anche il Ponte alle arterie di comunicazione che lo renderanno un grandioso strumento di sviluppo del territorio».

«Matteo Salvini, peraltro – ha concluso la Senatrice – tornerà a breve in Calabria, smentendo ulteriormente ogni superficiale illazione». (rp)

Irto (PD): Mons. Savino ha ragione, serve unità contro ‘ndrangheta

Per il senatore del Pd, Nicola Irto, «ha ragione mons. Francesco Savino, vicepresidente della Cei: contro la ’ndrangheta non ci si può dividere. Sarebbe un grave errore, se la politica e i vari attori sociali si muovessero isolati, cercando visibilità piuttosto che coinvolgere, come chiedeva Paolo Borsellino, tutte le coscienze, soprattutto i giovani».

«In linea con la visione di Papa Francesco, monsignor Savino e tutta la Chiesa calabrese – ha proseguito il parlamentare dem – ci spronano da tempo a superare, sui temi della libertà e dell’eguaglianza, divergenze e limiti, a guardare insieme alle priorità del Sud. La lotta alla ’ndrangheta è una priorità assoluta per la Calabria, che richiede investimenti politici, culturali e sociali, oltre alla meritoria azione repressiva dello Stato».

«Dobbiamo testimoniare e insegnare alle nuove generazioni – ha sottolineato Irto – che la ’ndrangheta crea enormi diseguaglianze e gravissime ingiustizie sociali, che la criminalità organizzata inquina l’economia e determina il progressivo peggioramento della qualità dei servizi pubblici, a partire dalla sanità. Dobbiamo anche respingere e combattere la cultura ’ndranghetista, altro grosso problema, che si sostanzia nell’aggiramento sistematico delle regole, nell’utilizzo di rapporti personali per finalità private, nella prevaricazione a ogni livello, a cominciare dai luoghi dell’infanzia».

«Bisogna creare alleanze culturali e sociali per sostenere e diffondere una pedagogia antimafia che, sulla scia dell’insegnamento di don Lorenzo Milani, trasmetta, soprattutto ai più giovani, il valore insuperabile della democrazia e dell’impegno pubblico volto a garantire parità di condizioni ai più poveri e deboli. Come Partito democratico calabrese, continuiamo a lavorare – ha concluso Irto – proprio in questa direzione». (rp)

Irto (PD): Prevenzione crimine, rafforzare e non accorpare Vibo e gli altri Reparti della Calabria

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha presentato una interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendogli «quali tempestive azioni di competenza intenda intraprendere al fine di scongiurare la chiusura del presidio di Vibo Valentia, garanzia di legalità, ordine pubblico e sicurezza».

Secondo il parlamentare dem, che nella propria interrogazione ha ricordato i timori già espressi dai sindacati della Polizia, «la paventata scelta della soppressione o del trasferimento di alcuni di questi reparti costituirebbe un segnale pericoloso per i cittadini calabresi che si aspettano, invece, segnali di vicinanza e sostegno sul tema della sicurezza».

Il senatore Irto, cui sta molto a cuore l’affermazione della legalità e la sicurezza dei cittadini, ha osservato che sono evidenti gli ottimi risultati ottenuti dai Reparti territoriali di prevenzione del crimine, fin dalla loro istituzione, motivo per cui in Calabria occorrerebbe «consolidare questi presidi ed eventualmente anche estenderli in altri territori».

«La strada che può garantire tenuta democratica, crescita civile e sviluppo diffuso – ha significato il senatore del Pd – è la presenza di questi avamposti fondamentali, la cui esistenza rafforza la fiducia nei confronti delle istituzioni».

«Sarebbe assurdo – secondo Irto – penalizzare il territorio vibonese e gli altri della Calabria in cui sono attivi questi reparti indispensabili». (rp)