Dal 24 al 26 settembre, a Catanzaro, è in programma la sesta edizione di Materia, tra i più importanti eventi sul design a livello nazionale, organizzato da Officine AD degli architetti catanzaresi Domenico Garofalo e Giuseppe Anania.
Partendo dalla Calabria, il Festival si è imposto con decisione a livello nazionale e ha attratto i migliori designer contemporanei italiani, catturati dal “saper fare artigianale calabrese”.
I dettagli sono stati presentati nel corso della conferenza stampa svoltasi nella sala concerti del Comune di Catanzaro, che patrocina l’evento.
Saranno tre intense giornate, tra esposizioni, talk ed eventi, con una formula fresca e frizzante, ma sempre nel rispetto delle normative Covid, e in una nuova e prestigiosa location nel cuore del centro storico di Catanzaro, Palazzo Fazzari.
Un’edizione che guarderà al passato, ripercorrendo tutte le entusiasmanti tappe degli anni trascorsi, ma proiettandosi verso il futuro che vede Materia come un importante strumento di marketing territoriale per la Calabria e la cultura mediterranea.
«Negli anni – hanno spiegato Domenico Garofalo e Giuseppe Anania – abbiamo fatto incontrare tra loro realtà apparentemente lontane o opposte, come l’artigiano di un piccolo paese dell’entroterra calabrese e il designer proveniente dagli ambienti griffati milanesi, oppure il personaggio creativo in fase di formazione con un’azienda tradizionalista e strutturata. Questa è la magia delle Contaminazioni di Materia, che guarda al Territorio, dando spazio ai Giovani, ispirandosi a figure Iconiche, che cerca e crea momenti di confronto e Socialità, tra Eventi e riflessioni. Abbiamo dato la possibilità a tanti giovani di esprimersi, di comunicare la loro creatività. Molti hanno realizzato o stanno per realizzare i loro sogni e noi, in questa edizione, vogliamo raccontarvelo».
Di grande interesse, saranno le esposizioni a Palazzo Fazzari. La Collezione Santa, realizzata nel 2020 e mai mostrata dal vivo al pubblico, dove simboli e arredi religiosi sono stati re-immaginati in una chiave non convenzionale e a volte ironica: l’inginocchiatoio progettato da Matteo Cibic e realizzato da Studio F Atelier; il trono super colorato, con le frange, ideato da Elena Salmistraro e realizzato dall’azienda Domenico Cugliari; l’ostensorio reinterpretato da Sara Ricciardi; l’altare meccanico progettato da Tommaso Spinzi e realizzato da Edilmarmi Mazzotta; infine, la misteriosa Madonna Viola, disegnata da Antonio Aricò e ricamata su tulle da Anna Battaglia.
Saranno presenti anche i due prodotti vincitori della call 2020 Miracoli di Design riservata agli under 40: Lanterna della romana Valentina Mancini e Segnacoli della siciliana Stella Orlandino.
Spazio importante, come sempre ai giovani, con le collezioni di Imma Matera e Tommaso Lucarini, alias i Tipstudio, il duo creativo nato tra Matera e Pietrasanta, vincitore di ben due edizioni di Materia.
Il Festival crede fortemente nella valorizzazione del territorio, forte della convinzione che vi possa essere un nuovo modo di narrare la Calabria, il Sud e il Mediterraneo, proprio grazie al design dove si combinano manualità, idee, intuizione e originalità. Seguendo questo pensiero, uno degli spazi espositivi di questa edizione sarà dedicato al progetto Designing Grand Tour promosso da Lanificio Leo, Rubbettino Editore e Torri Lana 1885, con la direzione artistica di Emilio Salvatore Leo e Studiocharlie.
Quest’anno, saranno tre i personaggi iconici celebrati, con la presenza di oggetti di design da loro progettati: uno dei più importanti maestri italiani della progettazione, del design inteso come progetto nel suo senso più ampio, Ludovico “Vico” Magistretti; uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del XX secolo, artista, designer e scrittore italiano, Bruno Munari; uno delle figure più emblematiche del design italiano, un Maestro, scomparso proprio un anno fa, Enzo Mari.
Un elemento che contraddistingue Materia sono i talk. Momenti di incontro e confronto con i protagonisti del design italiano e non solo. Gli incontri di quest’anno vedranno come ospiti: Emilio Salvatore Leo, architetto, titolare e direttore creativo del Lanificio Leo, la più antica fabbrica tessile della Calabria; Tip Studio, il duo creativo multidisciplinare nato tra Matera e Pietrasanta, con base a Firenze, vincitore di ben due edizioni del Festival; Mauro Bubbico, grafico professionista, che privilegia i temi dell’educazione ambientale e sociale, raccontando i territori con inconfondibile personalità; Carlo Martino, architetto e designer; Enzo Calabrese, architetto e industrial designer, Compasso d’Oro nel 2014; Gianluca Peluffo, architetto affermatosi nel panorama internazionale dell’architettura per la sua attività creativa e di costruzione architettonica.
La finale si svolgerà domenica 26 settembre, a partire dalle ore 19, nella Casa delle Culture. La serata sarà scandita da tanti momenti, fra i quali, la donazione di alcuni giocattoli di design di Enzo Mari e Bruno Munari, da parte del Leo Club Rupe Ventosa e dell’azienda Ambiente di Paravati all’Unità Operativa di Ematoncologia Pediatrica dell’A.O. Pugliese-Ciaccio di Catanzaro diretta da Maria Concetta Galati.
Durante la presentazione, sono intervenuti: l’assessore al Turismo e Spettacolo, Alessandra Lobello; il presidente del Consiglio Comunale, Marco Polimeni; il presidente dell’Ordine degli Architetti di Catanzaro, Eros Corapi, e la dottoressa Galati.
«Garofalo e Anania – ha dichiarato Lobello – sono dei talenti che hanno portato dei frutti importanti alla nostra Terra. Siamo contenti di averli sempre sostenuti ed aver fatto questo bel percorso insieme».
Ivan Cardamone, assessore alla Cultura: «Materia è entrata a pieno titolo negli eventi culturali di rilievo della città che danno lustro al nostro capoluogo a livello nazionale. Garofalo e Anania sono due giovani professionisti che hanno creduto nelle loro radici e molto stanno facendo per questo territorio. Siamo fieri, come Amministrazione, di essere al fianco di questo importante progetto che continuerà sicuramente a crescere, a rafforzarsi e a raccogliere consensi importanti».
Marco Polimeni, presidente del Consiglio Comunale: «Materia è una scommessa vinta, ci abbiamo creduto sin dall’inizio. Il Festival ha resistito alle difficoltà della pandemia, adeguandosi a tutti i cambiamenti imposti dal Coronavirus. Sono felice della location scelta, Palazzo Fazzari, che prosegue la volontà degli organizzatori di valorizzare gli angoli più belli del nostro centro storico»
Eros Corapi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Catanzaro ha dichiarato che «questo evento è necessario per far crescere il territorio. È stato portato avanti un progetto importante e come Ordine non potevamo che manifestare la nostra vicinanza e supporto». (rcz)