LAMEZIA – Venerdì si presenta il libro “Col buio me la vedo io”

È con la presentazione del libro Col buio me la vedo io di Anna Mallamo, in programma venerdì 11 aprile, alla Libreria Tavella di Lamezia, che prende il via la rassegna Aspettando Trame 14.

La presentazione si inserisce nel percorso di avvicinamento alla quattordicesima edizione di Trame. Festival dei libri sulle mafie, in programma a Lamezia Terme dal 17 al 22 giugno 2025.

L’autrice dialogherà con Maria Francesca Gentile in un incontro organizzato in collaborazione con Fondazione Trame Ets. L’incontro sarà animato dalle letture di Angelica Ventura e Ari Anello.

Il romanzo, ambientato nella Reggio Calabria dei primi anni Ottanta, scava nel cuore oscuro della storia recente del Sud Italia, in un tempo sospeso tra la prima e la seconda guerra di ‘ndrangheta. Protagonista è Lucia Carbone, una sedicenne inquieta e risoluta, che compie un gesto tanto estremo quanto simbolico: rapisce Rosario, figlio di un boss, e lo rinchiude nella cantina della nonna. Un atto che mescola vendetta, amore e ricerca di verità, mentre tutto intorno il mondo si muove tra tensioni politiche, matriarcati nascosti e violenze invisibili.

Con uno stile originale, ricco di tensione, Mallamo offre un affresco potente del femminile in un contesto patriarcale e mafioso, dando vita a una protagonista che sfida gli archetipi e tenta, con ogni mezzo, di riscrivere il proprio destino.

“Col buio me la vedo io” è un romanzo di formazione che attraversa il mito e la cronaca, l’interiorità e il paesaggio sociale, restituendo una voce autentica e coraggiosa a un Sud troppo spesso raccontato da fuori. (rcz)

PALERMITI (CZ) – Venerdì si parla di castanicoltura

Venerdì 11 aprile, a Palermiti, alle 18, nella Palestra comunale della Sciola Secondaria di I grado, si terrà un incontro sulla castanicoltura, organizzato dal Gal Serre Calabresi.

All’evento si confronteranno autorità istituzionali locali, i rappresentanti del Gal, produttori e operatori del settore.

Le potenzialità che offre, ancora oggi, un frutto antico quale la castagna, per lo sviluppo del territorio saranno al centro dell’appuntamento che rientra nell’ambito del progetto di cooperazione interterritoriale “Sviluppo dell’Associazionismo fra le aree castanicole calabresi” (Misura 19.3) e  che punta al recupero del sistema agro-economico tradizionale, attraverso l’introduzione di elementi innovativi nei processi e nei prodotti, con un’azione integrata di cura e valorizzazione delle risorse ambientali, enogastronomiche e storico-culturali, quale fattore di reale sviluppo sostenibile per il territorio delle Serre.

A Catanzaro l’ostensione della riproduzione fotografica della Sacra Sindone

Da domani e fino al 18 aprile, la Parrocchia Santa Barbara – Chiesa di San Francesco di Catanzaro ospiterà un evento di grande valore spirituale e culturale: l’ostensione della riproduzione fotografica della Sacra Sindone. Nel contesto delle iniziative giubilari, l’appuntamento rientra nell’ambito dell’ostensione nazionale promossa in collaborazione con l’associazione Othonia e con l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Apra).

L’iniziativa offrirà alla comunità non solo un momento di contemplazione, ma anche un’occasione di approfondimento e riflessione, grazie a un programma ricco di incontri, celebrazioni e momenti di catechesi.

L’evento, alle 17.30, si aprirà con una video conferenza della professoressa Emanuela Marinelli, sindonologa e docente presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, dal titolo “La Sindone tra scienza e fede”, moderata dalla giornalista Maria Rita Galati.

Venerdì 11 aprile, la giornata si aprirà con la Santa Messa alle 8.30, seguita alle 17.30 dalla Via Crucis. Alle 18.15 don Edoardo Palma, biblista, guiderà una meditazione dal titolo “Le originalità di San Luca nel racconto della Passione”.

Sabato 12 aprile sono previste l’Adorazione Eucaristica alle ore 17.00 e la Santa Messa alle 18.00. Domenica 13 aprile, in occasione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, saranno celebrate due Messe (alle 8.30 e alle 11.00), e alle 10.00 si terrà “La Sindone spiegata ai ragazzi”, a cura dei catechisti.

Con il filo conduttore della domanda evangelica “E voi chi dite che io sia?”, il percorso proposto intende offrire una riflessione profonda sul mistero pasquale, attraverso l’immagine che più di ogni altra evoca la Passione di Cristo.

Un’occasione di fede e conoscenza per vivere ancora più intensamente lo spirito stesso del Giubileo.

Gli studenti del Gatti-Manzoni-Augruso di Lamezia incontra la Polizia e Anps

Si è parlato del rispetto delle regole, delle leggi e anche della sicurezza stradale, nel corso dell’incontro tra gli studenti  delle classi quarte e quinte della scuola Primaria dei plessi “Teresa Augruso” e “Santa Maria della Pietà” di Lamezia Terme e Polizia di Stato e l’Anps.

L’evento è il quarto della serie di incontri dedicati alla legalità promossi dalla Polizia di Stato e dall’Anps all’Istituto comprensivo “Gatti Manzoni Augruso” di Lamezia Terme diretto dalla dott.ssa Antonella Mongiardo.

Il progetto “Incontri di legalità”, organizzato dalle referenti alla legalità della scuola le insegnanti Giovanna Folino e Marianna Sena, con il supporto della parte tecnologica curata dal prof. Vittorio Viscomi, ha l’obiettivo di informare i ragazzi sui rischi e i pericoli che si possono correre, ma anche sensibilizzarli sull’importanza della prevenzione e del rispetto delle regole, oltre che promuovere la cultura della legalità tra i giovani.

Dopo i saluti del presidente Anps, Gennaro Pileggi, ispettore superiore in quiescenza, che ha spiegato il significato dell’inno di Mameli che tutti gli alunni hanno cantato con la mano sul cuore, l’ispettore Antonio Villella, in servizio all’ufficio anticrimine del commissariato di Lamezia Terme, ha portato alla comunità scolastica i saluti del Questore di Catanzaro, Giuseppe Linares e del Capo del commissariato lametino Antonio Turi.

Il commissario in quiescenza, Gianfranco Molinaro, ha spiegato quali sono i servizi svolti dalla Polizia e quali compiti svolgono per garantire sicurezza e legalità ai cittadini. In particolare, Molinaro ha parlato di “Una stanza tutta per sé”, la prima stanza realizzata in Calabria in un Commissariato e destinata ad accogliere le vittime dei reati di genere, realizzata dal Soroptimist club di Lamezia.

È, poi, intervenuta Maria Gaetana Ventriglia, commissario capo in quiescenza, che ha trattato i temi delle regole e delle conseguenze per chi viola le leggi, spiegando che chi compie un reato viene portato subito in commissariato in attesa dei provvedimenti del giudice. È seguito un dibattito con gli alunni su regole, sanzioni e procedimenti, per poi parlare delle regole all’interno della famiglia, a scuola, sulla strada e in tutti gli ambienti.

Ventriglia ha ribadito che bisogna invitare chi non rispetta le regole a rispettarle. Bisogna dire agli adulti se qualcuno fa il prepotente con gli altri e se subisce atti di bullismo e cyberbullismo.

In conclusione Francesco Manzo, sostituto commissario in quiescenza, ha trattato le regole della strada e le conseguenze degli incidenti stradali. Presente all’incontro anche Francesco Mercuri, ispettore in quiescenza. Gli studenti hanno partecipato con attenzione, dimostrando grande interesse per tutti gli argomenti trattati.

«L’educazione alla legalità – ha detto la dirigente scolastica Antonella Mongiardo – è uno dei capisaldi dell’offerta formativa della nostra scuola, che ha intrapreso negli ultimi anni un importante percorso di collaborazione e partenariato con le altre agenzie educative presenti sul territorio al fine di sensibilizzare i ragazzi al rispetto delle regole e, in particolare, per dare una risposta adeguata alle emergenze educative presenti nella scuola soprattutto in alcuni contesti periferici».

«Questi incontri  – ha concluso – mirano a sensibilizzare i ragazzi sull’importanza del rispetto delle norme e dei diritti, promuovendo una cultura di responsabilità e giustizia, valori fondamentali della convivenza civile. Così come aiutano a comprendere il ruolo che ciascuno di noi gioca nella costruzione di una società più equa e rispettosa». (rcz)

A Gasperina successo per “Sguardi dal mondo”

Grande successo, a Gasperina, per la manifestazione “Sguardi dal Mondo” promossa da Fondazione Città Solidale e dal Comune di Gasperina, in rete da tempo per la gestione di un progetto Sai, finanziato dal Ministero degli Interni.

Il Ramadan è terminato il 30 marzo scorso con le preghiere rituali al mattino e con l’interruzione del digiuno, ma “Sguardi dal Mondo” ha inteso celebrare e diffondere l’idea che siamo tutti fratelli e sorelle al di là della provenienza e della religione professata.

La manifestazione, svoltasi a Palazzo Manni, ha previsto un itinerario tra alcuni scatti fotografici di Saveria Melina, a cui ha dato voce l’operatore per l’integrazione del Sai Antonio Marinaro, con protagonisti i ragazzi che vivono proprio nel Sai di Gasperina. Gli scatti sono stati strutturati attraverso tre temi: la nebbia e dunque l’incertezza, l’arrivo in Italia e l’accoglienza da parte di Fondazione Città Solidale e della comunità di Gasperina e infine il momento in cui si iniziano a realizzare i sogni, il lavoro, le relazioni sociali.

Le persone accolte hanno prestato i loro volti per la mostra ma anche le loro competenze culinarie per offrire ai partecipanti all’evento piatti tipici della loro terra di origine. A presenziare, per Padre Piero Puglisi, il responsabile del SAI Nostra Signora di Guadalupe, dott. Domenico Torcia, che ha portato i suoi saluti insieme al parroco don Alessandro Iannuzzi e al Sindaco di Gasperina, dott. Gregorio Gallello, il quale, nel suo intervento, ha citato passi del Corano, del Nuovo e Vecchio Testamento.

Ha, inoltre, parlato dei cinque pilastri dell’Islam dimostrando una grande sensibilità sul tema, successivamente è intervenuta Meloni Roberta, responsabile comitato donne dell’Associazione Dar Assalam della Moschea di Catanzaro che a sua volta ha fatto riflettere su questo ponte che esiste tra le idee monoteiste e le religioni ebraica e cristiana sottolineando le analogie e il significato profondo del digiuno e della rinascita. Un chiaro messaggio di fratellanza fra i popoli per questa manifestazione molto partecipata che si è conclusa a suon di canti, balli africani e con degustazione di piatti tipici preparati dagli ospiti del Sai. (rcz)

SOVERATO – La bellezza della DiversAbilità

Domani mattina, al Teatro Comune di Soverato, alle 9, si terrà una  matinée per le scuole per far vivere agli studenti la bellezza della DiversAbilità, sensibilizzare sul concetto di Diversità, valorizzando la Persona in quanto tale, a prescindere dalle etichette che si tendono a mettere addosso.

L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Rai Calabria e Comune di Soverato, con partner, Fondazione Banca Montepaone, Camera Commercio CZ,KR,VV, Oikos-Centro per lo sviluppo Umano Integrale dei Giovani, Arcidiocesi Catanzaro Squillace, Ufficio Catechistico Diocesano, Organizzazione di volontariato, Ali d’Aquila Fondazione Città Solidale Ets, Team Calabria Special Olympics Italia e rientra nell’ambito di “Aspettando la II edizione del Festival delle Diversabilità”.

Sul palco si susseguiranno esibizioni e racconti con ospiti che vivono e affrontano la Diversabililtà nel modo più bello e profondo possibile, con il cuore e il sorriso: Ali d’Aquila insieme agli studenti dell’Istituto Maria Ausiliatrice, i ragazzi dello Special Olympics diretto da Francesco Miscioscia, Agustina Guadalupe Aznarez, Maila Ricca, Manuel Sirianni, Fondazione Città Solidale, Centro Oikos, Nathan Falsetta.

«C’è molta attesa per questa seconda edizione – ha raccontato la presidente dell’associazione Afrodite, Annarita Palaia, che condurrà la matinée –. Lo scorso anno abbiamo dato un importante scossone sul territorio, perché, spesso, si parla in modo non adeguato di disabilità. Noi abbiamo voluto fare un passo indietro, portando avanti le storie, i volti, la voce di chi ha trasformato le difficoltà in opportunità».

«Questo progetto – ha spiegato – è stato un dono per tantissime persone che si sono sentite veramente ascoltate e valorizzate e questo ci ha spinto a proseguire nel nostro percorso. Non abbiamo molti sostegni economici ma, in compenso, grande collaborazione e supporto morale. Tra questi, la straordinaria sensibilità della scuola Arte Danza guidata dal Maestro Giovanni Calabrò, con il quale abbiamo riavviato in queste settimane un corso di danza per persone con disabilità».

«Il 2 aprile saremo a Soverato – ha concluso – per parlare alle nuove generazioni ma, sopratutto, per coinvolgere i giovani e far capire loro che, grazie alla diversità, possiamo imparare gli uni dagli altri, crescere come individui e costruire un mondo più inclusivo, creativo e armonioso». (rcz)

LAMEZIA – Al Museo Lametino la mostra “Scultura Dipinta”

Il 5 aprile al Museo Archeologico Lametino di Lamezia Terme, alle 17.30, s’inaugura la mostra “Scultura Dipinta. Trasposizioni su carta vetrata” dell’artista Antonio Saladino.

L’evento sarà anticipato da una conferenza di presentazione. Il viaggio artistico tra passato e presente proseguirà sino al 5 maggio.

Promossa dalla Direzione Regionale Musei Calabria, e realizzata in collaborazione con il Museo Archeologico di Lamezia Terme, con il Patrocinio del Comune di Lamezia Terme e il coordinamento dell’Associazione Castalia, la mostra ha un valore anche intimo, in quanto avviene nel luogo in cui Saladino ha mosso i primi passi da artista.

«Per me è un onore esporre nella mia città natale e in questo prestigioso museo. Proprio in questo complesso monumentale, agli inizi degli anni ‘70, ho esordito con la mia prima personale», ha dichiarato il ceramista, scultore e pittore lametino.

L’esposizione si snoda in tre nuclei essenziali – ludico, introspettivo e spirituale – percorrendo il filo conduttore della creatività nonché le varie possibilità di intersezione che si creano tra un ambito tematico e l’altro, sollecitate da simboli, forme metaforiche e geometrie concrete.

Associazioni visive che non rifiutano l’ingerenza della parola come ulteriore veicolo del senso, lasciando che anche il titolo, mai didascalico ma certamente molto indicativo, partecipi al gioco delle rivelazioni. 

«Nell’arco della sua produzione artistica, Saladino ha messo in atto una rottura semantica attraverso le sue ceramiche, in una presenzialità oggettuale reinterpretata, dove non è soltanto la figurazione tridimensionale ad occupare il primo piano del senso e dello spazio, ma anche la capacità di coordinamento sintattico della superficie, della pelle materica, delle cavità e quindi della capienza», ha spiegato Elisabetta Longo, curatrice della mostra in cui oggetti scultorei vengono catapultati nel presente dal repertorio archeologico, assumendo forme razionali o metaforiche di un’altra realtà.

Come recita il titolo della mostra, avviene una vera e propria trasposizione: lo scultoreo viene trasferito sulla carta vetrata che raddoppia la sua forza ieratica perché disattende e si affida all’utilizzo originale del supporto e della vivida essenza materica che traspare con naturalezza.

«L’artista esprime la sua ricerca linguistica in una raffinata narrazione ricca di suggestioni in bilico tra arte e archeologi – ha aggiunto Longo – in un’interessante esperienza visiva ed estetica, evocando le origini magnogreche della cultura calabrese».

Pertanto, l’esposizione della più recente produzione pittorica di Saladino non poteva che avvenire nella struttura museale lametina che, come ha evidenziato la direttrice Simona Bruni, «solca il fil rouge del suo percorso artistico, tra la ricerca e l’espressione di un’identità che dialoga con il suo tempo, la sua storia e il suo territorio».

Si tratta di un’operazione culturale che intende contribuire ad accrescere, soprattutto nel pubblico dei non addetti ai lavori, la consapevolezza di una familiarità con i linguaggi e gli strumenti dell’arte del proprio tempo.

«Miriamo a creare nuovi modi di fruire il museo, archeologico per vocazione ma che si pone come hub culturale in cui invitare artisti e professionisti della cultura a collaborare all’interno di un quadro interdisciplinare, consolidando la sinergia con le istituzioni locali e il mondo associazionistico», ha concluso Bruni. (rcz)

 

CATANZARO – All’Umg “Cardiochirurgia: dalle necessità del territorio alla formazione specialistica”

Domani mattina, alle 11, nell’aula G9 del Campus universitario “Salvatore Venuta” di Germaneto (Catanzaro), si terrà un incontro sul tema “Cardiochirurgia: dalle necessità del territorio alla formazione specialistica”.

L’iniziativa, promossa dalla Direzione della Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, offrirà un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo accademico e sanitario sulle attuali esigenze del territorio in ambito cardiochirurgico e sul ruolo fondamentale della formazione specialistica. Inoltre, sarà un momento di riflessione riflessione strategica sul futuro della sanità calabrese, con particolare attenzione al settore cardiochirurgico.

Sarà presentata alla stampa un’analisi approfondita che toccherà diversi aspetti: dalla normativa legislativa ai rilievi di economia sanitaria, fino ai dati nazionali e regionali relativi alle strutture cardiochirurgiche, con particolare riferimento al report Age.Na.S. 2024.

Previsti gli interventi del Prof. Pasquale Mastroroberto, direttore dell’Unità Operativa Complessa e della Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia dell’Umg e dell’AOU “Renato Dulbecco”; del Prof. Giovanni Cuda, Rettore dell’Università “Magna Graecia”; della Dott.ssa Simona Carbone, Commissario Straordinario dell’AOU “Renato Dulbecco”; e della prof.ssa Marianna Mauro, docente di Economia e Management Sanitario all’Umg. (rcz)

Da Giunta di CZ via libera a Piano strategico per le attività economiche

L’assessora alle Attività produttive di Catanzaro, Giuliana Furrer, ha reso noto che la «Giunta comunale di Catanzaro ha approvato un atto di indirizzo fondamentale per la definizione di un documento di pianificazione e programmazione strategica delle attività economiche sul territorio comunale».

Per Furrer «si tratta di un passaggio determinante per tracciare una visione a lungo termine dello sviluppo economico della città, basata su regole chiare, semplificazione amministrativa, sostegno alle imprese, attrazione di nuovi operatori e valorizzazione dell’economia di prossimità».

«Abbiamo ritenuto necessario avviare un percorso strutturato per accompagnare la crescita del tessuto economico della città, partendo dall’ascolto degli operatori e dalle esigenze reali dei quartieri, soprattutto quelli del centro storico – ha proseguito Furrer –. La Calabria, come altre regioni, ha vissuto negli anni un vuoto di programmazione nel settore del commercio, a causa della mancata adozione di strumenti aggiornati dopo le riforme nazionali ed europee. Con questa delibera colmiamo quel vuoto e mettiamo in moto un processo di visione condivisa che guarda all’attrattività, alla qualità urbana, al decoro e alla competitività».
Il documento – che sarà elaborato dal Settore Attività economiche, con il coordinamento della dirigente Benedetta De Vita e in collaborazione con tutti gli uffici comunali coinvolti – prenderà forma attraverso un tavolo tecnico e un confronto aperto con associazioni di categoria, enti di settore e operatori economici per la definizione di un piano di azioni a breve, medio e lungo termine. E proprio con le associazioni di Categoria si è svolto un primo incontro interlocutorio, nei giorni scorsi, e ne seguiranno altri con gli stessi operatori. Il percorso di concertazione sarà aperto anche alla Commissione consiliare Attività Economiche.
Il Piano si fonderà su quattro direttrici principali:
  • Regolamentazione e pianificazione: definizione di regolamenti aggiornati su commercio in aree pubbliche, dehors, hobbisti, decoro urbano, aperture festive e stagionali;
  • Sostegno economico e fiscale: attivazione di incentivi e agevolazioni attraverso Agenda Urbana, fondi europei e strumenti di finanza locale, con la possibilità di avviare partenariati pubblico-privati e azioni di sponsorizzazione;
  • Costruzione dei Distretti Urbani del Commercio (DUC): individuazione di aree omogenee in cui promuovere cooperazione tra imprese, valorizzazione culturale e identitaria dei luoghi, creazione di reti e filiere di vicinato;
  • Servizi e supporto amministrativo alle imprese: semplificazione delle procedure, accompagnamento all’accesso ai fondi, assistenza nelle fasi di avvio, sviluppo e ammodernamento delle attività economiche.
Tra gli obiettivi, anche l’utilizzo strategico degli spazi sfitti attraverso il progetto “Temporary store” e la valorizzazione delle eccellenze locali.
«Catanzaro ha bisogno di uno slancio nuovo, di occasioni concrete per chi fa impresa e crede nella città – ha concluso l’assessora –. Questo documento è il primo passo per costruire un ecosistema economico più vivace, sostenibile e attrattivo. Il commercio, l’artigianato, i servizi e il turismo sono leve decisive per far crescere la nostra comunità. E noi, come Amministrazione, vogliamo essere alleati di chi lavora e investe in questa direzione». (rcz)

LAMEZIA – Al Tribunale la mostra fotografica “Gli invisibili”

Domani mattina, alle 12, al Tribunale di Lamezia Terme, sarà inaugurata la mostra fotografica Gli invisibili Ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza”, a cura di Lavinia Caminiti. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati – Distretto di Catanzaro e dalla Fondazione Trame Ets, realtà impegnata nella sensibilizzazione culturale contro le mafie.

Forte della consolidata sinergia tra le due associazioni, la mostra rappresenta un viaggio nella memoria di uomini e donne vittime della violenza mafiosa, troppo spesso dimenticate, e dei luoghi in cui si sono consumate le loro tragedie.

Il progetto, già ospitato con successo a Cosenza e Catanzaro, si conclude a Lamezia Terme, sottolineando la coesione territoriale e l’importanza dei Palazzi di Giustizia non solo come luoghi istituzionali, ma anche come centri culturali di promozione della legalità.

Le immagini esposte, attraverso un forte impatto visivo ed emotivo, mirano a scuotere le coscienze, a preservare la memoria collettiva e a rafforzare il senso civico delle nuove generazioni.

«La mafia non uccide solo con la violenza, ma anche con l’oblio e l’indifferenza. Questa mostra è un monito per tutti noi: ricordare, e mantenere viva la memoria tra i più giovani, è il primo passo per costruire un futuro fondato sulla giustizia e sulla responsabilità collettiva», fanno sapere gli organizzatori.

Attraverso immagini che confrontano passato e presente, l’esposizione ricostruisce infatti un itinerario della memoria dimenticata, evidenziando come anche le tragedie più dolorose siano state, in alcuni casi, relegate all’oblio. La fotografia diventa così un linguaggio narrativo che racconta fatti, luoghi e persone, restituendo loro il giusto valore.

L’obiettivo è sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni, fornendo strumenti di consapevolezza critica e rafforzando la cultura della giustizia e della legalità, che non conosce confini regionali o nazionali.

Una parte della mostra, intitolata “Le Rose Spezzate”, è dedicata ai 28 magistrati assassinati dalla mafia e invita a umanizzare la figura del magistrato, spesso percepito solo attraverso il suo ruolo istituzionale.

Proseguendo l’impegno nella valorizzazione dell’arte e della cultura come strumenti di resistenza civile, l’iniziativa si inserisce nel solco delle attività della Fondazione Trame ETS dedicate alla memoria del primo magistrato assassinato dalla ndrangheta in Calabria, Francesco Ferlaino – ucciso il 3 luglio 1975 a Lamezia Terme – nel Cinquantesimo anniversario dell’attentato. (rcz)