CATANZARO – L’evento “La gioia della libertà”

Domani pomeriggio, a Catanzaro, alle 17.30, al Centro di Aggregazione Giovanile “Maurizio Rossi”, si terrà l’iniziativa “La gioia della libertà”, un incontro dedicato alla Giornata Internazionale della Donna. Promosso da Cgil Area Vasta, Anpi Catanzaro, Asd Calabrificando e il Circolo di Lettura Palomar, l’evento si propone come un momento di riflessione collettiva sul ruolo delle donne nella società, intrecciando memoria, cultura e impegno civile.

Tre le direttrici tematiche attorno a cui si svilupperà il dibattito. Prima di tutto Donne e Resistenza, senza fucile: la forza delle donne nella lotta per i diritti, senza armi, ma con determinazione e coraggio.

Quindi, “Grano, Terra, Lotta, Lavoro”: il legame tra femminilità e lavoro, tra radici e futuro, tra emancipazione e sfide quotidiane.

Ed infine “Creatività, Arte, Cura”: le donne come custodi e innovatrici della cultura, dell’arte e della cura intesa nel senso più ampio.

Un intreccio di temi che raccontano il contributo determinante delle donne, ieri e oggi, nella costruzione di una società più giusta.

Il confronto vedrà la partecipazione di un ricco parterre di relatrici: Ivana Bevacqua, Antonella Bertuzzi, Terri Boemi, Lucia Bonacci, Raimonda Bruno, Mariagraziosa Costa, Christiane Dejace, Elvira Iaccino, Felice Izzi, Francesca Labonia e Angelica Perrone. Voci autorevoli che offriranno spunti di riflessione sulla condizione femminile, il lavoro, la creatività e il valore dell’impegno quotidiano.

Ad arricchire l’evento, le incursioni sonore di Francesca Prestia, cantautrice calabrese da sempre impegnata nel raccontare, attraverso la musica, storie di donne, di resistenza e di identità.

Un appuntamento imperdibile, quindi, per chi vuole vivere l’8 marzo non solo come celebrazione, ma come un’opportunità di consapevolezza, condivisione e partecipazione attiva. (rcz)

CATANZARO – Sei consiglieri comunali si schierano per mantenimento sede del Pugliese

I consiglieri comunali di catanzaro, Antonio Corsi, Rosario Lostumbo, Rosario Mancuso, Francesco Scarpino, Raffaele Serò Stefano Veraldi si sono schierati per il mantenimento della sede attuale del “Pugliese” e per l’apertura di un secondo pronto soccorso a Germaneto.

«Dopo l’impegnativa sessione di Consiglio comunale – hanno detto in una nota – ci siamo dedicati alla rilettura sia della nota del dipartimento regionale della Salute sulle prestazioni cardiologiche, sia (seppur sommariamente, ma tanto è bastato) dell’Accordo di programma sulla costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro».

«Ora – hanno aggiunto – a parte il fastidioso silenzio a qualsiasi livello politico fino alla nostra prima nota di denuncia, ci sembra assurdo che anche l’opposizione regionale sia genuflessa verso lo strapotere del commissario alla Sanità. Ed è stupefacente come si voglia nascondere la polvere sotto al tappeto trincerandosi dietro pseudo campanilismi, che in realtà non ci sono! Nessun becero campanilismo ma una lotta che almeno noi abbiamo il coraggio di portare avanti nell’interesse dell’area centrale della Calabria».
«La nota del Dipartimento Salute è quantomeno aleatoria – hanno rilevato –. L’incertezza manifestata nella risposta la dice lunga sulla incapacità (voluta) di spiegare alla città di Catanzaro strategie sanitarie risibili che confermano la volontà (poco celata) di ridimensionare le strutture presenti nel capoluogo. È del tutto pleonastico far passare il mantenimento della Emodinamica del “Pugliese” come se fosse un favore fatto alla città, quando tutti sono a conoscenza di quanta richiesta di prestazioni cardiologiche vanta il nosocomio e quante ne riesce a soddisfare. Tutte scuse che lasciano il tempo che trovano».
«I Ministeri, infatti – hanno proseguito – danno sì indirizzi e anche prescrizioni da almeno vent’anni ma sta alla politica Regionale dimostrare, con atti concreti, la capacità di approntare una pianificazione sanitaria del territorio a misura di cittadino. In questo senso, un esempio del passato è il decreto dell’allora commissario Massimo Scura (Dca 64 del 2016), per la riorganizzazione della rete ospedaliera in Calabria, dove le due emodinamiche sono ben presenti a Catanzaro. E non eravamo pure allora in piano di rientro? Non eravamo anche allora in pieno commissariamento? Alla fine la responsabilità programmatoria spetta alla Regione, quindi la pezza giustificativa non regge per niente in quanto con i ministeri sì è sempre e comunque dialogato ed è proprio su quei tavoli che la Regione dimostra la capacità strategica o meno di programmazione in relazione alle esigenze e alle richieste dei bisogni di salute».
«Come ma, allora, il Dipartimento Salute – continua la nota dei consiglieri – dopo vari titoloni apparsi sulla cardiochirurgia a Cosenza, scrive che nulla è stato ancora deciso? Come mai il dipartimento (che fa finta di non sapere) non parla della figuraccia che è stata fatta con il decreto farsa di blocco dell’accreditamento al S. Anna Hospital? Si è forse trattato di un atto confezionato ad arte per revocare l’accreditamento stesso e aprire la strada per Cosenza?
Noi non siamo contrari ad una eventuale quarta cardiochirurgia in quella città; noi chiediamo solo certezze e che venga applicato il dispositivo giuridico che mantiene l’accreditamento al S. Anna Hospital».
«E, giusto per chiudere, dicendola tutta: che fine hanno fatto – hanno chiesto – i budget destinati alla cardiochirurgia accreditata di Catanzaro? Forse sono stati già distribuiti ad altre strutture, tanto da poter dire che i fondi sono ormai limitati e impedire di fatto la riapertura del S. Anna a Catanzaro? Ancora aspettiamo risposte!
Altra questione scottante è la costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro, cui è legata la vicenda del secondo pronto soccorso, che una testata giornalistica regionale definisce oggi precipitata nelle sabbie mobili della burocrazia della Cittadella».
«Noi pensiamo – hanno detto ancora – che la soluzione ideale sia quella di garantire equità nell’accesso al pronto soccorso o ad altro reparto su tutte le porzioni di territorio comunale. Ma con profonda meraviglia abbiamo letto che probabilmente il nuovo ospedale andrebbe costruito in località Germaneto a fianco dell’attuale policlinico. Siamo veramente al ridicolo. Vorremmo sapere chi è stata la mente eccelsa che ha pianificato il tutto! E vorremmo sapere tutti i milioni di euro spesi per ristrutturare, giustamente, i vari reparti del “Pugliese” a cosa siano serviti. Chi ha concepito il piano, si è chiesto o no quali conseguenze avrebbe avuto nei confronti di realtà territoriali e di quartiere che subirebbero enormi danni in termini di salute che in termini economici e sociali?».
«Noi però non dimentichiamo che il Pugliese – hanno sottolineato – era considerato uno dei migliori del Mezzogiorno d’Italia e aggiungiamo che la nascita dell’AUO Dulbecco non possa in alcun modo ridimensionarne ruolo e buona fama. Noi siamo convinti che la realtà “Pugliese” debba necessariamente essere  mantenuta, secondo quanto stabilito nel 2016 dal Consiglio comunale e anzi completamente avviata a ristrutturazione e utilizzata insieme all’area dell’Ospedale Ciaccio per creare quella completezza dipartimentale corretta ed esaustiva di risposte ai cittadini. Bando alle scuse di creazione di una Casa della salute che rappresenta ben altra cosa. Si pensi piuttosto a tirare fuori dalle sabbie mobili il secondo pronto soccorso per togliere il presidio Mater Domini dalla imbarazzante situazione di ospedale a mezzo servizio».
«Rimarremo attenti e fermi sulle nostre posizioni – hanno concluso –. Nessuna spoliazione del “Pugliese-Ciaccio”, sperando che la politica nella sua interezza e a tutti i livelli possa comprendere, una volta per tutte, che assecondando indiscriminatamente il manovratore, non si va da nessuna parte e si crea solo confusione nei cittadini, che peraltro sarebbero i soli a subire i danni. Riteniamo che sia arrivato il momento di prendere posizione per il bene della Città, altrimenti il rischio di essere coinvolti nella disfatta non risparmierà nessuno». (rcz)

La consigliera Palaia: Ci sono condizioni perché Catanzaro sia indicato come sede Soprintendenza Archeologica

Per la consigliera comunale di Catanzaro, Daniela Palaia, «l’ordinanza con cui il Tar del Lazio ha chiesto al ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo “notizie aggiornate e documentati chiarimenti” a proposito della scelta fatta a suo tempo di indicare Crotone e non Catanzaro come sede della soprintendenza archeologica competente per le due province, ha il merito, se non altro, di riaccendere i riflettori su una vicenda che sembrava finita nel dimenticatoio».

«I fatti risalgono al 2020 – ha ricordato – quando il ministero emise il decreto che indicava come sede dell’ufficio dirigenziale la città di Pitagora e non il capoluogo. Atto contro il quale la Provincia di Catanzaro propose ricorso, mentre il Comune, con una scelta quantomeno singolare, non ritenne di costituirsi in giudizio anche se l’ordinanza emessa ora dal Tar lo richiama in causa come Istituzione oggettivamente interessata alla materia».
«La giustizia amministrativa, come suol dirsi – ha proseguito – farà il suo corso. Tuttavia l’occasione potrebbe essere utile anche per indurre il ministero a tornare sui suoi passi. Tanto più che i suoi uffici dirigenziali di livello non generale sono stati di recente oggetto di riorganizzazione, con la soppressione di alcuni e la rimodulazione delle competenze di altri. Riconoscere il rango del capoluogo di regione e indicarlo quindi come sede della soprintendenza archeologica competente per le provincie di Catanzaro e Crotone sarebbe quantomeno opportuno».
«L’auspicio – ha concluso – è che il ministero approfitti del giudizio pendente davanti al Tar per rivedere la decisione presa del 2020 e in questo senso ci permettiamo anche di rivolgere l’invito alla sottosegretaria Ferro, autorevole rappresentante catanzarese nel governo nazionale, a spendersi, al di là delle sue dirette competenze, per cogliere un risultato che appare possibile ma anche plausibile». (rcz)

SOVERATO – L’evento “Conoscere Prevenire Contrastare”

Domani mattina, a Soverato, alle 10.30, al teatro Comunale, è in programma l’evento Conoscere Prevenire Contrastare promosso dalla Fondazione Città Solidale in occasione della Festa della Donna per continuare a sensibilizzare sulla discriminazione e la violenza di genere.

Grazie all’evento, finanziato con un progetto della Regione Calabria, Dipartimento Lavoro e Welfare, Settore 2 e Patrocinato dal Comune di Soverato, gli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado potranno assistere ad una Mostra Fumettistica, rappresentante tre storie brevi sulla violenza di genere e ad uno Spettacolo Teatrale dal titolo “Te la sei cercata!”, Storie di resilienza e rinascita, messo in scena magistralmente dall’Acli Catanzaro “Nuova Scena”.

Un appuntamento, dunque, che prosegue il lavoro di informazione e sensibilizzazione che il Centro Antiviolenza “Centro Aiuto Donna”, dell’ente guidato da Padre Piero Puglisi porta avanti ormai dal 2009 e che ha visto negli anni la stabilizzazione di alcuni servizi in favore delle donne vittime di violenza e non solo.

Una festa della Donna allora celebrata attraverso la rete tra pubblico e privato, tra scuola e terzo settore, tra formazione e sensibilizzazione, dove l’arte diventa comunicazione e lancia messaggi di rispetto della dignità della persona, di uguaglianza e di parità di genere in ogni settore ed ambito. (rcz)

CATANZARO – Il Comitato Imprenditorialità femminile presenta il bando “WOMEN4ME-NTORING”

Domani mattina, a Catanzaro, alle 11, nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, il Comitato Imprenditorialità Femminile presenta il bando Women4me-ntoring.

Un incontro promosso dalla presidente del Comitato, Antonella Mancuso, a cui parteciperanno gli stakeholder istituzionali e Associativi per presentare la programmazione delle attività del C.I.F. per il 2025 in modo da acquisire, attraverso un confronto ampio e costruttivo, direttamente dal mondo del lavoro, delle professioni delle associazioni dedicate, contributi qualificati per meglio finalizzare operativamente interventi ed azioni. 

Il bando, di prossima pubblicazione, vuole promuovere l’autoimprenditorialità femminile con strumenti e attività di sostegno alle aspiranti imprenditrici per meglio conoscere l’ambito produttivo in cui intendono cimentarsi, le procedure amministrative da osservare per l’avvio delle attività, e ogni altro aspetto operativo per una governance aziendale efficiente, orientata all’innovazione e alla competitività. (rcz)

GIZZERIA – Giornata dimostrativa del progetto Accelerating growth

Domani mattina, a Gizzeria Lido, all’Hotel Marechiaro, si terrà la giornata dimostrativa dedicata ai progetti del “programma di accelerazione Tech4You Accelerating growth”.

L’evento è stato organizzato dall’Ecosistema per l’innovazione di Tech4You in collaborazione con Entopan Innovation.

L’evento, che costituirà un prezioso momento di confronto e sinergia tra ricercatori e professionisti dell’innovazione e della trasformazione digitale, imprenditori, investitori e istituzioni, sarà un’occasione unica per conoscere i progetti che hanno completato con successo il percorso di accelerazione, con l’obiettivo di trasferire l’innovazione alle imprese calabresi e lucane e renderle maggiormente competitive sui mercati.

Nel corso della giornata di lavori, si analizzeranno i progetti di ricerca che puntano a costruire un’economia a impatto zero, basata su un uso sostenibile e rinnovabile delle risorse naturali, potenziando la bioeconomia e promuovendo la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, al fine di generare un impatto positivo sul tessuto economico e sociale delle due regioni. 

Tech4You è un ecosistema che conta 14 soci, tra i quali i tre atenei calabresi, Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea, l’Università della Basilicata ed il Consiglio Nazionale delle ricerche.

Il progetto di Tech4You nasce per rispondere alle sfide della sostenibilità e dello sviluppo tecnologico. Gli obiettivi principali sono quelli di trasformare i risultati della ricerca in applicazioni concrete, promuovendo la creazione di startup, il potenziamento della open innovation, il trasferimento tecnologico e la crescita di imprese e servizi, favorendo la trasformazione ecologica, energetica e tecnologica della Calabria e della Basilicata.

Attraverso soluzioni innovative, dunque, la ricerca si apre alle aziende e al territorio per il miglioramento della qualità della vita delle comunità, in un’ottica di sostenibilità economica ed ambientale e di impatto sociale sul territorio, partendo dalla consapevolezza della necessità di dover contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. 

 

CATANZARO – Libera presenta il progetto “Da beni confiscati a beni comuni”

Venerdì 7 marzo, alle 15.30, a Catanzaro, nella sala riunioni “Casa del Terzo Settore”, Libera Calabria e il Centro Servizio per il Volontariato (CSV) Calabria Centro presentano il progetto “Da Beni confiscati a Beni Comuni. I beni confiscati alle mafie come opportunità di sviluppo culturale, sociale ed economico”.

L’evento è stato organizzato in occasione del 29esimo anniversario dell’approvazione della Legge 109/96, sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.

Il progetto, realizzato da Libera Calabria, in condivisione e collaborazione con il Coordinamento regionale CSV Calabria, intende promuovere un percorso di formazione sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata rivolto agli enti del terzo settore della Calabria.

La finalità di questo percorso è quella di condividere informazioni ed esperienze per creare una giusta consapevolezza: i beni confiscati costituiscono una straordinaria opportunità da cogliere per salvaguardare il bene comune. Dalla restituzione alla collettività di un bene confiscato si riparte, ribaltando la logica della criminalità: dove si annidavano illegalità, violenza, omertà, sopraffazione, nascono comunità, bellezza, riscatto morale. 

Nell’ambito dello stesso incontro verrà, inoltre, presentata la nuova edizione del dossier di Libera “Raccontiamo il bene”, sulle pratiche di riutilizzo sociale e pubblico dei beni confiscati, con un focus particolare relativo ai dati sulla nostra regione. Un racconto collettivo capace di dimostrare, una volta di più, che riutilizzare i beni confiscati per finalità pubbliche e sociali non solo ha un valore etico, culturale, politico e simbolico insostituibile, ma anche un importante valore economico, che si traduce in esperienze di imprenditorialità sociale, in contratti di lavoro, in un grande sistema di welfare, soprattutto in un contesto regionale come il nostro caratterizzato da elevati tassi di disoccupazione in particolar modo tra i giovani. (rcz)

LAMEZIA – In scena “Mi hanno gettata in mezzo ai lupi e non ne sono uscita capobranco”

Giovedì sera, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, alle 21, in scena Michela Giraud con Mi hanno gettata in mezzo ai lupi e non ne sono uscita capobranco.

La tappe calabrese è coordinata dalla Show Net di Ruggero Pegna.

Dopo la sua prima esperienza al cinema con Flaminia, in questo show Michela Giraud smantella la retorica dei vincenti, che ci vuole sempre pronti ad affrontare ogni sfida che la vita ci mette davanti, ammettendo con ironia i propri limiti, e proiettandoci in una realistica verità dei fatti: non sempre si riesce quando ci si trova ad affrontare le grandi sfide della vita come una separazione, un trasloco, o il cammino di Santiago in Birkenstock, metaforicamente “i lupi”. E chi meglio di Michela Giraud può esorcizzare le piccole sconfitte quotidiane che tutti affrontiamo?

Grazie al suo umorismo brillante e sarcastico, nel 2015 Michela Giraud è approdata alla tv per poi, nel 2018, unirsi al cast de La tv delle ragazze – Gli Stati Generali, reboot di un vero e proprio cult della tv italiana. Nel 2019 è stata il volto che ha lanciato in Italia l’ultima stagione della serie di Amazon Prime Video The Marvelous Mrs Maisel, con alcuni suoi stand up dal titolo The Marvelous Mrs Giraud. Nel 2020 è diventata la conduttrice di CCN – Comedy Central News per due stagioni, vincendo il Premio Satira Forte dei Marmi come migliore Stand Up Comedian dell’anno. (rcz)

LAMEZIA – Al Museo Lametino “Omaggio a Pina Majone Mauro”

Giovedì pomeriggio, a Lamezia, alle 17, nelle sale del Museo Archeologico Lametino, si terrà l’incontro “Dentro la poesia. Omaggio a Pina Majone Mauro”.

L’incontro letterario – organizzato dal Museo Archeologico Lametino in collaborazione con l’assessorato alla Cultura Commissione pari opportunità del Comune di Lamezia Terme, il Sistema Bibliotecario Lametino e Soroptimist Club Lamezia Terme – conferma il ruolo socio/culturale dell’Istituzione museale di Lamezia Terme nel contesto territoriale per una comunicazione sempre più attenta del patrimonio che diffonda la consapevolezza dei valori culturali.

Il nuovo appuntamento della rassegna “Incontri letterari. Luoghi e memorie” avrà come protagonista la poesia di Pina Majone Mauro, poetessa e scrittrice nata a Gioiosa Ionica nel 1929 e scomparsa nel 2023 a Lamezia Terme.

Dopo i saluti iniziali della direttrice del Museo Archeologico Lametino Simona Bruni, dell’avvocato Jenny Mauro e dell’assessore alla cultura del Comune di Lamezia Terme Annalisa SpinelliCostanza Falvo D’Urso coordinerà l’incontro che vedrà gli interventi di Anna Stella ScerboGiovanna Villella e Giovanni Orlando Muraca.

Alla conversazione seguirà l’installazione dedicata alla poetessa Rivoglio indietro la mia anima di Giovanni Orlando Muraca.

Pina Majone Mauro è stata “instancabile promotrice del patrimonio culturale regionale e costantemente attiva anche nella vita culturale nazionale, critica letteraria e collaboratrice di periodici. (rcz)

LAMEZIA – Successo per la tavola rotonda “Il Cibo della tradizione popolare”

È stato un incontro di grande rilevanza che ha  messo in luce l’importanza del cibo tradizionale come leva strategica per il turismo sostenibile in  Calabria, la tavola rotonda “Il Cibo della  Tradizione Popolare – Supporto per lo Sviluppo Turistico”, svoltosi nei giorni scorsi al Polo Tecnico  Professionale Statale “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme.

L’evento, promosso dal Consorzio Pro Loco del Golfo (Pro Loco Lamezia Terme, Pro Loco  Terina, Pro Loco Gizzeria Caposuvero), dallo Sportello dei Servizi al Viaggiatore di Lamezia Terme e  dall’Accademia delle Tradizioni Popolari Calabresi, ha riscosso un enorme successo, attirando un  pubblico attento e qualificato, desideroso di approfondire il tema del turismo delle radici e della  valorizzazione delle tradizioni gastronomiche calabresi.

Moderato e introdotto dal giornalista Pietro Melia, l’incontro  ha visto numerosi interventi e una partecipazione attiva da parte delle istituzioni, dei professionisti  e degli esperti del settore. Tra i saluti istituzionali, quelli della Dirigente Scolastica Rossana  Costantino, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme Annalisa Spinelli, e del  Vicepresidente del Consiglio Comunale di Gizzeria, Saverio Maida. L’evento ha inoltre visto  l’intervento in videochiamata dell’Avv. Gianluca Gallo, Assessore della Regione Calabria, che ha  portato il suo prezioso contributo al dibattito.

Sono intervenuti Vincenzo Ruberto, presidente  della Pro Loco Lamezia Terme e Commissario Nazionale delle Sagre di Qualità Unpli; Pietro Mercuri, accompagnatore Turistico Internazionale per conto di una delle più importanti società di turismo Americane; Francesco Antonio Fagà, esperto di turismo delle radici e profondo conoscitore del  territorio; Manuela Filice, responsabile comunicazione Unpli Calabria; e Franco Capalbo, cultore  della materia in ambito Turismo Formazione e Lavoro, hanno contribuito con le loro esperienze e le  loro visioni sull’integrazione tra tradizione culinaria e turismo sostenibile.

Un’importante componente internazionale ha arricchito la tavola rotonda, con i collegamenti da  diverse parti del mondo. Sam Sposato, presidente del Calabria Club e Padre Domenico Pudia dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola (in Australia per i festeggiamenti in onore del Santo Paolano che si sono tenuteo il 2 marzo a Melbourne) da Melbourne, Enzo Pellico, chef finalista di  MasterChef America, collegato da Las Vegas, Giuseppe Cabiddu, chef da Dublino, Antonino (Nino) Businelli, imprenditore calabrese da San Paolo – Brasile, e Sandro Isabella, chef da Sydney, hanno  portato il loro saluto e la loro testimonianza sull’importanza di portare la cucina calabrese nel  mondo.

La partecipazione è stata arricchita anche dalla presenza di alcuni rappresentanti dell’Unpli Calabria  e di alcune delle Pro Loco più importanti della regione, che hanno confermato l’importanza di  un’azione collettiva per promuovere la cultura e la gastronomia calabrese.

Un importante contributo all’evento è stato dato dalla presenza dall’imprenditore Eraldo Barletta,  titolare di diversi ristoranti italiani a New York, che ha manifestato il suo interesse per le iniziative  che collegano la Calabria al panorama gastronomico internazionale.

La tavola rotonda ha visto anche la partecipazione degli chef Critelli, Notaro e Astorino, e del maitre Marinaro che insieme agli alunni dell’indirizzo alberghiero del Polo Tecnico Professionale “Luigi  Einaudi”, hanno realizzato e servito un pregevole coffee break e aperitivo offerto dalla dirigente Scolastica. Il servizio impeccabile degli alunni del ricevimento, sotto la direzione del professore Alfonso Rizzo, ha reso l’evento ancora più speciale.

Gianfranco Caputo, organizzatore dell’evento e Presidente della Pro Loco Terina, ha espresso grande  soddisfazione per la riuscita dell’incontro, sottolineando come questo sia solo il primo passo di un  lungo percorso volto a valorizzare la tradizione gastronomica e culturale di Lamezia Terme,  promuovendo il turismo delle radici come pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e  culturale della nostra terra.

«La cucina tradizionale non è solo un piatto, è la storia, la cultura, l’identità di un popolo. Questo  evento è stato il primo di una serie di appuntamenti che continueranno a portare le eccellenze di  Lamezia Terme e della Calabria al centro del dibattito internazionale», ha concluso Caputo. (rcz)