Salvini oggi a Santa Trada (RC) per illustrare il Ponte che verrà
Stamattina al Pilone di Santa Trada, da cui si gode un incantevole e straordinario panoran+ma dello Stretto, il ministrro delle Infratsruttture Matteo Salvini illustrerà in un incontro pubblico come verrà realizzato il Ponte, dopo l’approvazione di ieri da parte del Cipess del progetto definitivo. «Sarà il ponte a campata unica più lungo del mondo» ha gia detto il ministro nella conferenza stampa seguita all’approvazione del Cipess e oggi, con grande soddisfazione, illustrerà le fasi esecutive del progetto, con i primi cantieri che apriranno tra settembre e ottobre.
Particolarmente significativa la partecipazione alla riunione del Cipess della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Una tappa fondamentale dell’azione di questo governo.– ha detto – Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la nazione. “Non è un’opera facile ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia: sarà un’Italia più connessa e coesa.
Alla conferenza stampa Salvini, con a fianco il sottosegretario al Mit Alessandro Morelli, ha voluto sottolineare l’emozione: «Non si era mai arrivati alla approvazione del progetto definitivo con l’intera copertura economica e la condivisione dei territori. Le risorse sono quelle garantite dalla manovra del 2024: 13,5 miliardi. Un risultato frutto di “un lavoro a più mani».
Il via libera del del Cipess, però, non è l’ultimo tassello di questa lunga procedura autorizzativa. Bisogna attendere la pubblicazione della delibera in Gazzetta Ufficiale e la registrazione della Corte dei Conti: solo a quel punto il ponte entrerà nella fase realizzativa. Sui tempi Salvini ha mostrato ottimismo: «Tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri. Per l’attraversamento invece l’obiettivo è tra il 2032 e il 2033». (rr)
Occhiuto lascia la Presidenza
ma rimane Commissario alla Sanità
L’opposizione – spiazzata – insorge
Roberto Occhiuto anche ieri alla seconda giornata degli Stati generali del Sud promossi da Forza Italia, ribadendo che formalizzerà le dimissioni nei prossimi giorni, ha ricevuto attestazioni di solidarietà dalla coalizione di centro-destra che appare compatta nel sostenere la decisione del Governatore. Ma le dimissioni da Presidente non comportano anche quelle da Commissario alla Sanità: la nomina proviene dal Consiglio dei ministri e può essere revocata solo dalla Presidente Meloni (cosa che la premier si guarderà bene di fare). Del resto da mesi Occhiuto aveva annunciato la fine del commissariamento con l’accettazione del ripianamento, ma il provvedimento ancora tarda ad arrivare. E le opposizioni insorgono anche per questa incongruità (che tale non è) del mantenimento dell’incarico di Commissario alla Sanità. Anzi attaccano ancora una volta Occhiuto sul nodo Sanità ancora da sciogliere con troppe criticità da risolvere. E sulla sanità, c’è da prevedere, ci impernierà la prossima campagna elettorale. La sinistra, spiazzata dalle dimissioni improvvise – ha poco tempo per decidere su chi puntare: Falcomatà o Tridico, o su outsider come il consigliere regionale Ernesto Alecci (già sindaco di Soverato) o Flavio Stasi (sindaco di Corigliano-Rossano)
Oggi terza e ultima giornata della assise azzurra, in diretta sulla rete: https://youtube.com/@forzaitalia?si=rTibNa8Ux1ZBuxXE
A Reggio gli Stati Generali di Forza Italia
Si conclude il tour “Le radici del Sud”
Da oggi, primo agosto, al Kalura di Villa San Giovanni (RC) una tre giorni di Forza Italia a conclusione del tour “Le radici del Sud, la Forza dell’Italia”. Previsto un parterre d’eccezione con la partecipazione di oltre 50 tra parlamentari e dirigenti nazionali, 4 eurodeputati e 5 presidenti di Regione. Aprirà i lavori il ministro degli Esteri Antonio Tajani, col il Presidente Roberto Occhiuto e il vicecapogruppo azzurro alla Camera on. Francesco Cannizzaro.
SI potrà seguire la diretta su:
L’assessore Capponi: Al Salto Calabria raccontata senza stereotipi
«La Calabria è stata raccontata senza stereotipi, senza filtri, con autenticità». È quanto ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Caterina Capponi, nell’ultimo giorno della 37esima edizione Salone del Libro di Torino, chiusasi lunedì.
La Regione Calabria, nei 5 giorni della kermesse, in uno spazio espositivo con due sale meeting di 200mq, ha ospitato 217 tra autori e relatori e 24 Case editrici, e circa 25 eventi giornalieri, riconoscimenti speciali per Nuccio Ordine, Saverio Strati, Corrado Alvaro, Gioacchino da Fiore, Mario La Cava.
Il Centenario di Saverio Strati è stato celebrato con un evento dal titolo “Saverio Strati fra radio e televisione”, promosso dal Comitato 100Strati, in collaborazione con la Regione Calabria, la Fondazione Calabria Film Commission e Rubbettino editore.
Un incontro per riflettere sul lascito culturale di uno degli scrittori più significativi del Novecento italiano, attraverso le tracce della sua voce e delle sue opere negli archivi della radio e della televisione italiana.
Un’occasione preziosa quella di Torino, al quale hanno partecipato Luigi Franco, presidente del Comitato centenario Strati e direttore editoriale Rubbettino, lo scrittore Gioacchino Criaco, la scrittrice e nipote di Strati, Palma Comandè, e Vanessa Roghi, autrice Rai, per riportare al centro della discussione nazionale l’opera di un autore che ha saputo trasmettere messaggi di valenza universale sui travagli dell’uomo moderno, attraverso il costante racconto della sua Calabria, con storie di emigrazione, identità e riscatto.
In cantiere il documentario “Saverio Strati fra radio e televisione” prodotto da Calabria Film Commission e Rai.
Nello stand Calabria anche l’antropologo e scrittore Vito Teti, il quale, insieme all’assessore Capponi, agli scrittori Angela Bubba e Demetrio Paolin e alla giornalista Annarosa Macrì, ha presentato il suo progetto politico-culturale “Ricominciamo da Alvaro.
«Il progetto – ha spiegato Teti – era incominciato all’Università La Sapienza di Roma quando, insieme al Centro di antropologia “Raffaele Lombardi Satriani” celebrammo i 130 anni dalla nascita dello scrittore e, in vista del 2026, il 70esimo anno dalla sua morte. C’era anche il presidente Roberto Occhiuto e, quel giorno, si formò un gruppo di letterati, antropologi, giornalisti culturali e studiosi di tutte le discipline che abbracciano i tanti interessi di Alvaro».
«Il progetto è ambizioso – ha aggiunto – perché vogliamo restituire Alvaro all’Europa e al mondo che ha raccontato, da Berlino a Parigi da Mosca a Istambul, anticipando temi attualissimi come lo spopolamento, la crisi climatica e l‘intelligenza artificiale. Quindi: ripartire da Alvaro per riportarlo nella sua San Luca ma anche in tutte le citta italiane e straniere; ricominciare da Alvaro per riprendere e rinnovare una nuova politica che parta dalla conoscenza di luoghi, persone e realtà».
La storia vera di un sopravvissuto alla ‘ndrangheta è stata raccontata in prima persona dall’imprenditore e collaborare di giustizia, Antonino De Masi con la presentazione del libro “Inferi”.
«Ho scritto un libro che racconta gli inferi che ho attraversato ma che dice anche che io ho vinto, non da eroe ma da persona normale che ha fatto solo il suo dovere con la dignità di uomo libero. Queste cose oggi io le posso dire perché ho avuto anche sostegno da parte della classe politica e dal presidente Occhiuto al quale ho parlato della legge che ho scritto – che è stata approvata all’unanimità – che stabilisce che gli imprenditori che denunciano possono avere corsie privilegiate nelle gare pubbliche. E la Calabria è la prima Regione ad aver approvato la legge ‘De Masi’. Spero che diventi una normativa nazionale».
All’incontro sulle Minoranze linguistiche (occitana, arbëreshë, grecanica), con il professor Francesco Cuteri e il giornalista Raffaele Nisticò, l’assessore Capponi ha affermato che «le minoranze linguistiche e la diversità culturali che sottendono sono oggetto di attenzione e cura da parte del Governo e del Consiglio regionale, per come d’altra parte contemplato nella Costituzione e nello Statuto della Regione Calabria».
Sono tre le comunità che usano correntemente una loro lingua, la Grecanica in alcuni comuni, segnatamente Bova Roghudi e Condofuri, della fascia jonica meridionale della provincia di Reggio, l’occitanica a Guardia Piemontese, l’arbëreshë, la più diffusa, in molti centri delle province di Catanzaro Cosenza e Crotone. Manifestata nel corso dell’incontro anche l’opportunità di salvaguardare il ricco patrimonio dialettale regionale, come suggerito dall’intervento della maschera calabrese Giangurgolo.
Dell’ “Essere autori in Calabria” ha parlato Domenico Dara, l’autore nato a Girifalco, il contemporaneo calabrese oggi più letto in campo nazionale, in classifica con il suo ultimo romanzo “Liberata”.
«La scrittura autentica – ha sottolineato – non può sottrarsi dall’imprinting ricevuto nei momenti e nelle situazioni vissute fin dal periodo della prima formazione, della scoperta del mondo circostante nell’infanzia e nella prima giovinezza, dei primi apporti culturali, dei personaggi anche minuti che si incontrano in casa e nelle strade del proprio quartiere. Solo da questo approccio e dalla successiva elaborazione il particolare si apre all’universale». (rrm)
Da Commissione EMPL via libera sulla transizione giusta
La commissione per l’Occupazione e gli affari sociali (EMPL) del Parlamento Europeo ha dato via libera al file elaborato dall’europarlamentare del PPE, Giusi Princi, sul “Ruolo della politica di coesione a sostegno della transizione giusta”.
Il parere sarà ora trasmesso alla Commissione Regi che lo integrerà nella relazione finale.
«Una transizione giusta esige una dimensione sociale robusta. Questo lavoro mette al centro i territori, il capitale umano, lo sviluppo delle competenze e le prospettive lavorative dei cittadini europei», ha dichiarato l’eurodeputata di Forza Italia, relatrice del parere per la commissione EMPL.
«Desidero ringraziare tutti i colleghi degli altri gruppi politici per l’approccio collaborativo che ha permesso di raggiungere un consenso così ampio», ha continuato l’eurodeputata azzurra, sottolineando anche che «lo spirito durante le negoziazioni, sia a livello tecnico che a livello politico, è stato assolutamente costruttivo».
Il lavoro ha evidenziato la centralità delle aree periferiche e rurali che affrontano svantaggi strutturali sistematici, deficit infrastrutturali, investimenti insufficienti, declino demografico ed esodo di competenze.
«È imperativo che queste regioni non siano relegate ai margini della transizione verde», ha sottolineato l’eurodeputata.
I punti chiave del testo includono anche il rafforzamento del principio che la politica di coesione deve fungere da volano per l’inclusione sociale, l’accesso al mercato del lavoro e la creazione di condizioni di lavoro dignitose. La relazione sottolinea l’importanza dell’investimento strategico in istruzione e formazione, riconoscendo insegnanti e formatori come facilitatori primari della transizione giusta, e promuovendo un ecosistema educativo che integra tecnologie digitali, risorse aperte e partenariati pubblico-privati.
Prevede inoltre misure specifiche per affrontare le disuguaglianze regionali nell’accesso all’istruzione, con particolare attenzione ai giovani, alle donne sottorappresentate nei settori verdi emergenti e ai lavoratori anziani. Il testo ribadisce inoltre l’importanza di mantenere una forte componente sociale e demografica nei futuri strumenti di transizione.
«L’obiettivo del Fondo per la transizione giusta deve essere la creazione di posti di lavoro di qualità e di alternative economiche sostenibili per i lavoratori interessati dalla trasformazione delle industrie ad alta intensità di carbonio – ha aggiunto Giusi Princi –. Questo parere ribadisce che la politica di coesione deve rimanere il pilastro per una crescita inclusiva e sostenibile, capace di promuovere la convergenza verso l’alto tra tutte le regioni europee». (rrm)












