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REGGIO CALABRIA – In consiglio metropolitano ok al dimensionamento scolastico

Il Consiglio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, riunitosi a Palazzo Alvaro, ha approvato il progetto di Dimensionamento scolastico che verrà proposto alla Regione Calabria per la sua attuazione. La seduta si è aperta con l’intervento del sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, che ha ringraziato l’intera assise, il consigliere delegato Rudi Lizzi ed il settore guidato dalla dirigente Maria Teresa Scolaro per «il lavoro, molto complesso, portato avanti su un tema che, in una certa misura, inciderà sul nostro territorio».

«Adesso – ha detto Versace – abbiamo l’obbligo morale ed istituzionale di accelerare sul riordino del sistema e sull’offerta formativa dell’intero comprensorio». Il sindaco facente funzione, quindi, ha sottolineato «la sensibilità dimostrata dai sindaci e dalle realtà chiamate a confrontarsi ed a contribuire all’elaborazione del miglior documento possibile».

Una richiesta, poi, l’ha rivolta direttamente alla Regione Calabria: «Nell’istituto comprensivo “Galilei-Pascoli” insiste la sezione ospedaliera del “Galileo Galilei” che garantisce la formazione, anche attraverso assistenza domiciliare, ai ragazzi più fragili. Gradiremmo, dunque, un’attenzione maggiore per questa realtà e la garanzia che il servizio possa proseguire senza neanche un secondo di interruzione. Bisogna tenere alta l’attenzione, infatti, quando parliamo di ospedali e assistenza domiciliare, già carente alle nostre latitudini». Il dibattito, successivamente, è entrato nel vivo con l’approvazione di un emendamento che conferma l’appartenenza al proprio circondario per la sezione scolastica di Roghudi.

A questo punto, è toccato al consigliere delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi, presentare l’iter e le scelte per che hanno portato all’elaborazione del Dimensionamento scolastico: «Questi ultimi – ha spiegato – sono stati mesi molto impegnativi, caratterizzati dal grande sforzo e dalla competenza dimostrati da tutto il settore, in particolare dalla dirigente Scolaro e dai funzionari Foti e Aricò. Ricordo a tutti, con vanto, che l’amministrazione metropolitana ha attuato ben quattro conferenze d’ambito con i sindaci ed i dirigenti scolastici, un’altra riunione ha coinvolto sindacati e stakeholders, ed infine un’altra ancora i Comuni interessati dal dimensionamento. Abbiamo davvero ascoltato tutti i territori e ogni persona coinvolta nel piano di razionalizzazione della rete scolastica».

«La Città Metropolitana – ha proseguito Lizzi – consta di 22 istituzioni scolastiche con meno di 600 alunni, articolate in 15 istituti comprensivi, una direzione didattica e sei istituti di secondo grado. Per formulare le decisioni di accorpamento degli istituti di primo e secondo ciclo, abbiamo seguito il criterio territoriale. Dopo aver ascoltato i sindaci, abbiamo attivato un ulteriore confronto a carattere intercomunale. Entro i termini stabiliti, quindi, sono pervenute agli uffici della Città Metropolitana 64 delibere comunali e dieci proposte di ampliamento o modifica dell’offerta formativa».

«In totale – ha continuato – sono stati previsti 11 accorpamenti per istituti comprensivi/direzione didattica e 6 di quelli secondo grado; di questi ultimi, tre hanno riguardato istituzioni dello stesso Comune e tre con aree di competenza degli istituti territorialmente contigui. In questo percorso, si è rivelato essere molto importante anche il confronto con il dirigente del settore Edilizia scolastica, Giuseppe Mezzatesta. A conti fatti, in base alle linee guida fornite dalla Regione Calabria, abbiamo dovuto accorpare o ridimensionare 17 istituti, divisi in cinque tra comprensivi e superiori nell’area Tirrenica, sei sulla fascia Jonica-Grecanica ed altri sei sulla città di Reggio Calabria».

In questo frangente, il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha ricordato come la stessa vicepresidenza della Regione «abbia sottolineato come la Città Metropolitana di Reggio Calabria sia stata l’unica, a differenza delle altre province calabresi, ad aver ottemperato ai target previsti. Questo dovrebbe determinare, stando alle interlocuzioni ad oggi in atto, che saremo i soli a scongiurare un’eventuale ipotesi di commissariamento». «Questo – ha affermato – è un risultato importante da ascrivere all’intero territorio ed alle parti chiamate in causa».

Proprio il carattere partecipativo e sinergico del piano di Dimensionamento scolastico predisposto dall’amministrazione metropolitana, è stato il punto che ha spinto anche la minoranza, con gli interventi in aula dei consiglieri Antonino Minicuci e Giuseppe Zampogna, «a promuovere l’attività portata avanti dal settore della dirigente Scolaro, dal sindaco facente funzioni Versace e dal consigliere Lizzi».

Per il consigliere Giuseppe Giordano, più in generale, «in Italia, il tema della formazione deve riacquistare quella centralità e quel punto di qualità indispensabili ad invertire alcuni trend per mettere in asse la necessità di recuperare spazi di competitività». «Solo così – ha proseguito – si potrà favorire l’ascensore sociale che, negli ultimi 50 anni, ha consentito al nostro Paese di avere progresso, sviluppo, garanzie di crescita e armonia sociale della comunità».

Infine, il consigliere Salvatore Fuda ha «notevolmente apprezzato la capacità degli uffici nel predisporre un’equa ripartizione territoriale nel riordino della rete scolastica metropolitana». «Sul piano dell’offerta formativa – ha concluso – nella Locride si è fatto un investimento con la creazione di un polo agroalimentare, turismo, agraria e alberghiero in grado di rispondere ai bisogni formativi. Servirà, d’ora in avanti, avviare un ragionamento sui plessi e, presso la Regione, una discussione sulla rivisitazione degli Slei, Sistemi locali dell’educazione e dell’istruzione, rispetto alla quale la Città Metropolitana potrà provare ad incidere offrendo il proprio contributo». (rrc)