Sabato 15 e domenica 16 maggio, la Delegazione Fai di Catanzaro ha organizzato una visita guidata alla Grangia di Sant’Anna e al centro storico di Montauro, dalle 9.30 alle 13, dalle 16 alle 18.30.
Due magnifiche giornate da trascorrere all’aria aperta a contatto con la natura, la storia e l’arte. Si potranno ammirare i maestosi resti del complesso monumentale, che si staglia tra il mare color cobalto e le verdi colline, ripercorrendo mille anni di storia. Infatti l’origine della Grangia si può datare tra la fine dell’XI sec. e l’inizio del XII sec. quando Ruggero d’Altavilla donò a San Bruno un territorio comprendente i casali di Montauro, Oliviano e Aurunco.Il termine grangia indicava inizialmente un luogo dove si conservava il grano (granarium) ma, successivamente, assunse il significato di azienda agricola che gestisce terreni e pascoli appartenenti soprattutto ad enti ecclesiastici. Il terremoto del 1783, che sconvolse la regione provocando circa 30.000 vittime, distrusse e danneggiò gran parte degli edifici tra cui anche la Grangia le cui strutture murarie vennero lesionate in maniera irreversibile ma, malgrado i danni subiti, il complesso esercita ancora una particolare forza evocativa.
Si prosegue poi per Montauro a piedi, attraverso una stradina tra i campi, o in macchina. Montauro è un piccolo e antico paese della provincia di Catanzaro abbarbicato ai fianchi scoscesi di una collina. Le case sono addossate l’una all’altra quasi a difendersi, i vicoli stretti, le botteghe piccole e anguste affacciate sull’unica strada, ma dovunque si giri lo sguardo si resta affascinati da una vista stupenda che va dalla punta di Stalettì fino a Soverato. Arrivati al borgo si potrà passeggiare nelle caratteristiche viuzze e ammirare gli imponenti palazzi e i portali in granito locale finemente decorati. Tappa imperdibile la Chiesa Fortezza di San Pantaleone, posta su uno sperone roccioso per controllare visivamente il territorio circostante, per “paura dei turchi”. Notevole al suo interno il soffitto ligneo a cassettoni, il coro e preziosi affreschi.
Il percorso delle GFP è particolarmente interessante e allettante non solo per la bellezza ed il fascino dei luoghi ma anche per l’eccezionalità dei curatori e accompagnatori. Saranno organizzate, inoltre, alcune manifestazioni a cura del Comune.
In considerazione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 il Fai, conformemente a quanto previsto dalle attuali normative vigenti sul territorio nazionale, ha deciso di adottare misure specifiche volte a prevenire il rischio di contagio per i visitatori. Per garantire il distanziamento sociale saranno formati gruppi di massimo 15 persone che partiranno scaglionati seguendo un percorso di visita a senso unico, al fine di non far incontrare i gruppi. E’ pertanto necessario prenotarsi sul sito fai.prenotazioni o Giornate Fai di Primavera, digitare Montauro e, una volta entrati nel sistema, scegliere l’orario della visita.
Essendo l’evento finalizzato alla raccolta fondi è richiesto un contributo libero a partire da € 3,00. Chi deciderà di partecipare oltre a poter apprezzare e approfondire l’affascinante e lunga storia della nostra regione, contribuirà ad aiutare la Fondazione, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, a portare avanti la sua missione e a compiere altri “miracoli” di cui essere orgogliosi. (rcz)