REGGIO – Al Planetario conversazione con il chimico Giuseppe Alonci

Domani sera, a Reggio, al Planetarium Pythagoras, si parlerà di chimica e astronomia con l’incontro dal titolo “L’universo è un posto semplice, almeno chimicamente. O forse no?” con il dottor Giuseppe Alonci, chimico e direttore di Ricerca e Sviluppo.

«All’inizio – scrive lo staff scientifico nella presentazione dell’evento – l’Universo conteneva idrogeno, più due o tre altri elementi. Oggi siamo circondati da una moltitudine di elementi chimici ed innumerevoli composti che sono riusciti a organizzarsi fino a costruire forme di vita complesse come gli esseri umani».

«Come è avvenuta questa evoluzione? – continua la nota –. Dove nascono gli elementi e cosa tiene insieme i «mattoni della vita»? Perché sono così concentrati sul nostro pianeta e non ugualmente distribuiti nello spazio? Dietro alla nascita della vita sulla Terra, cosa si nasconde? Cosa può dirci la chimica sulla composizione di una cometa? Qual è il legame tra astronomia e chimica? Due scienze apparentemente distanti, eppure così connesse. Da questa domanda, il dottor Alonci intraprenderà un viaggio appassionante e misterioso tra chimica, astronomia, fisica e vita quotidiana accompagnando il pubblico in un viaggio tra molecole e pianeti, offrendo una comprensione più profonda dei meccanismi che regolano l’Universo, evidenziando come la chimica riesce a connettere lo studio sulla nascita della vita allo studio della natura nei suoi componenti assolutamente fondamentali».

Se le condizioni metereologiche lo consentiranno, lo Staff del Planetario guiderà il pubblico all’osservazione del cielo con gli strumenti. L’ingresso è libero e gratuito. (rrc)

CORIGLIANO ROSSANO – Si presenta il libro “Riabitare i classici”

Domani pomeriggio, a Corigliano Rossano, alle 17, a Palazzo Madre Isabella De Rosis, sarà presentato il libro “Riabitare i classici, Levia itinera tra letteratura e vita” di Alessandra Mazzei.

L’evento, patrocinato dal Comune, sarà condotto da Giuseppe De Rosis ed Erminia Madeo e vedrà la partecipazione, insieme all’autrice, di Giuseppe Trebisacce, Franca Pinto Minerva, Loredana Giannicola, del Vice Sindaco e assessore alla Cultura, Giovanni Pistoia, nonché della Presidente del Consiglio Comunale della città, Rosellina Madeo. Gli intermezzi musicali dell’affermata e giovane cantautrice Bambina renderanno ancora più piacevole un pomeriggio che si preannuncia di grande bellezza e coinvolgimento.

Il volume disegna in venti capitoli un percorso cronologico e concettuale che parte dalla definizione stessa di classico e attraversa i più alti autori della letteratura latina, da Virgilio, Seneca, Catullo, fino ad arrivare ai grandi nomi del canone letterario italiano, da Dante, su cui – anche per la specializzazione in filologia dantesca dell’Autrice – si soffermano più capitoli, a Petrarca, Boccaccio, il Galateo, Alfieri, Leopardi, Montale, Pirandello, Calvino e tanti altri, in una struttura ad anello che si apre con una significativa citazione tratta dalle Memorie di Adriano della Yourcenar, per concludere con un’articolata analisi di questo stesso grande romanzo della letteratura internazionale del Novecento. (rcs)

SERSALE (CZ) – Sabato la proiezione gratuita del film “Figli del minotauro”

Sabato pomeriggio, a Sersale, alle 17.30, al Nuovo Cinema Aurora, sarà proiettato gratuitamente il film-documentario Figli del minotauro di Eugenio Attanasio.

Il film ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale. Peraltro,  un mese addietro la dott.ssa M. Gabriella Tigani Sava, ricercatrice dell’Università di Malta e membro dell’Asmi, traendo ispirazione proprio dal docu-film “Figli del Minotauro/Storie di uomini e animali” del regista Eugenio Attanasio, prodotto dalla Cineteca della Calabria, ha presentato all’Università di Londra una relazione sulla transumanza, una millenaria pratica economico-sociale e culturale della pastorizia.

Preceduta dalla proiezione del trailer del film di Attanasio, l’analisi, che ha adottato gli strumenti della metodologia culturale e delle emozioni, ha affrontato la ricostruzione storica nazionale e locale della transumanza, dall’età preromana ai giorni nostri, il suo patrimonio immateriale (miti, leggende, tradizioni e know-how) e materiale (cibo, attrezzatura), nonché la relazione uomo-natura, posta al centro di un’economia zootecnica più sostenibile e razionale, che ancora sopravvive in Calabria e in altre zone del Mediterraneo. Fra gli attori del film, figurano Mattia Isaac Renda, Francesco Stanizzi, Gianluca Cortese, Salvatore Gullì, Alessandra Macchioni, Franco Primiero.

In Italia, a sostegno e promozione del film ma anche del libro pubblicato con lo stesso titolo, si è formato un gruppo di sostenitori, “figli del Minotauro” appunto, composto fra gli altri da Salvatore Tozzo, Domenico Levato, Luigi Stanizzi, Giuseppe Gallucci, Elisabetta Grande, Elia Panzarella.

Il territorio di Sersale è da sempre interessato alla transumanza, le mandrie seguono da secoli i tradizionali percorsi. (rcz)

CARIATI (CS) – La mostra fotografica “Tempo di semina, tempo di raccolto”

Fino al 2 febbraio 2025 è possibile visitare, al Civico Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati la mostra fotografica “Tempo di semina, tempo di raccolto” sulla cultura contadina cariatese, curata dalla direttrice Assunta Scorpiniti.

L’esposizione – visitabile nei giorni di normale apertura del museo (sabato e domenica dalle ore 17.00 alle 21.00) e tutti i giorni dal 1° al 6 gennaio – è stata inaugurata lo scorso 13 dicembre nell’ambito della tre giorni di convegni e masterclass promossa, presso il Museo, dall’Amministrazione Comunale e dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria (Arsac), e dedicata all’Olio Evo di Calabria.  

A tagliare il nastro sono stati, infatti, insieme all’autrice, il sindaco di Cariati, Cataldo Minò e il Commissario Arsac Fulvia Caligiuri

Inserita nel più ampio progetto di ricerca e racconto della stessa autrice, denominato “Vita nei campi”, l’esposizione, frutto di un’accurata indagine tra le famiglie contadine del luogo, è costituita da scatti che documentano il lavoro agricolo e la vita quotidiana nelle campagne di Cariati dagli anni Trenta fino a circa i Novanta del Novecento. 

Il titolo “Tempo di semina, tempo di raccolto” pone in rilievo due importanti momenti della “vita nei campi”, i quali, spiega la Direttrice del Museo, possono essere metafora della vita umana, che presuppone fiducia, capacità di prendersi cura, di attendere e di gioire per i prodotti ottenuti.

Tra la semina e il raccolto, inoltre, è racchiusa una fatica incessante, per il ritmo incalzante delle colture, l’avvicendarsi delle stagioni e le incertezze determinate dal clima; soprattutto per la percezione che il contadino aveva della terra, considerata parte essenziale della propria esistenza, curata e costantemente seguita perché potesse dare i suoi frutti.  

Ma non è solo questo. «Il progetto culturale ‘Vita nei campi’, di cui la mostra è un’espressione – ha spiegato l’autrice – mira a colmare un vuoto di ricerca e di racconto sul mondo contadino locale, predominante per millenni, che ha segnato il cammino, la storia e le radici della comunità, eppure quasi cancellato nelle sue memorie dai percorsi storici, a partire dalla grande frattura sociale causata dall’emigrazione». 

La potenza delle immagini (in bianco e nero e con didascalie volutamente essenziali), è la modalità scelta per raccontare il vissuto collettivo di un mondo popolare perduto, ancora necessario per capire da dove veniamo e per i tanti valori sottesi; ma anche «per poter conoscere e interpretare elementi del nostro patrimonio culturale con nuovi sguardi di lettura, in un confronto critico con il presente». 

Fotografie, dunque, come tracce di memoria «che uniscono le generazioni sul grande tema del lavoro» e danno voce, riconoscimento, consapevolezza «a quanti nel silenzio della storia hanno portato avanti la società e le famiglie». 

Su questa scia Assunta Scorpiniti ha realizzato, negli anni passati, altre due mostre documentarie, che sono in esposizione permanente presso il Salone Polifunzionale del Porto, visitabili su richiesta: “Storie e immagini della Calabria altrove”, sull’emigrazione calabrese in Germania, e “Famiglie e barche della comunità marinara di Cariati”. (rcs)

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR)- Venerdì si presenta il libro di mons. Staglianò

Venerdì 3 gennaio, a Isola Capo Rizzuto, alle 17, nella Sala Consiliare del Comune, sarà presentato il libro Zibaldone della Pop-Theology. Teologia dell’immaginazione per comunicare la sapienza della fede”, scritto da Monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, rettore della Basilica di San Maria in Montesanto di Roma e Vescovo emerito di Noto.

L’evento, organizzato dal Comune di Isola Capo Rizzuto in collaborazione con il Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) della Prociv Arci e il Caffè Letterario dell’Associazione Actaa, si inserisce nel calendario natalizio presentato ad inizio dicembre e rappresenta un momento importante per la comunità, che vede protagonisti due illustri figli della sua terra: oltre all’autore, infatti, sarà presente anche Monsignor Fortunato Morrone, Arcivescovo della diocesi di Reggio Calabria – Bova.

La presentazione sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco Maria Grazia Vittimberga, seguiti dagli interventi del parroco Don Francesco Gentile e dell’assessore Antonella Pagliuso, che offrirà un’introduzione culturale all’evento. La moderazione sarà affidata a Marianna Barillari, referente del progetto SAI, mentre il maestro Mario Leotta, anche lui figlio di questo territorio, curerà gli intermezzi musicali.

Il libro di Monsignor Staglianò, edito da Mimesis-Santocono nel 2024, è un’opera imponente che mira a rendere il messaggio cristiano accessibile e rilevante nel contesto contemporaneo. Diviso in due sezioni principali, il volume affronta, nella prima parte, la teoria e la pratica della Pop-Theology, illustrandone il metodo e gli obiettivi. La seconda parte propone un percorso di riflessioni su temi centrali del magistero episcopale dell’autore. Monsignor Staglianò, noto per il suo impegno nel superare una religiosità sterile e formale, presenta una teologia che parla al cuore della gente, promuovendo una fede vissuta autenticamente attraverso il linguaggio quotidiano. Si tratta di un contributo significativo al dialogo tra fede e cultura, con l’obiettivo di riportare Dio al centro della vita umana come fondamento per un futuro di amore e pace. (rkr)

A Locri il talk su Igp e prospettive future per il Bergamotto di Reggio C.

Si è parlato de Il Bergamotto di Reggio  Calabria – Prospettive future con l’Igp nel corso del talk promosso dalla Città di Locri nell’ambito delle manifestazioni di promozione e valorizzazione delle filiere agricole e agroalimentari di eccellenza sostenute dall’Arsac.

Imprenditori, addetti al settore e appassionati hanno partecipato all’incontro, moderato dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino: dopo i saluti del sindaco Giuseppe Fontana, che ha sottolineato l’importanza di valorizzare le produzioni d’eccellenza in chiave di sviluppo concreto per il territorio, sono intervenuti l’agronomo Rosario Previtera, presidente del “Comitato Promotore per il Bergamotto di Reggio Calabria Igp e la sua tutela e valorizzazione (ATS)”, il prof. Filippo Arillotta, autore del libro “Storia fantastica del bergamotto di Reggio Calabria” (Kaleidon editrice), Giuseppe Falcone, tecnico e coordinatore del “Comitato dei bergamotticoltori reggini”, Denis Nesci, parlamentare europeo e membro, tra le altre, della “Commissione per lo sviluppo regionale”.

Si va ormai verso la conclusione dell’iter per l’approvazione dell’Igp “Bergamotto di Reggio Calabria”, iniziato il 5 giugno 2021: il 28 gennaio 2025 alla Cittadella regionale di Catanzaro si terrà la riunione di Pubblico Accertamento convocata dal Ministero dell’agricoltura.

I relatori, da diverse angolazioni hanno evidenziato l’importanza del bergamotto per il territorio e il valore dell’IGP per dare nuova forza a un prodotto d’eccellenza riconosciuto. Il prof. Arillotta ha approfonditi elementi storici e tante curiosità sul bergamotto di Reggio Calabria e la sua presenza in Europa e in Italia già prima del 1750, tracciando la vita di un prodotto prezioso per l’economia da tre secoli ma che oggi deve essere innovato a livello culturale e colturale.

«Il bergamotto, inizialmente destinata all’industria profumeria e alla farmacopea, a partire dagli anni Novanta diviene un prodotto riconosciuto per il suo potere antiossidante, nutraceutico e vero cibo funzionale, per cui oggi possiamo parlare di un elemento gastronomico a tutti gli effetti e un fattore di attrazione turistica. L’ottenimento dell’IGP rappresenta una vera svolta e consentirà ai produttori di superare l’attuale crisi del comparto, proiettandolo verso il mercato nazionale e internazionale del prodotto fresco e dei derivati del food», ha affermato Rosario Previtera.

«Il prezzo del frutto viene stabilito da pochi trasformatori oligopolisti e non dalle regole di mercato. Sin dall’800 l’essenza veniva adulterata e tagliata: ancora oggi con una produzione di 160.000 Kg di olio essenziale di bergamotto all’anno,  in Italia, se ne commercializzano circa 2 milioni di chilogrammi. Le grandi catene della distribuzione organizzata ci chiedono il bergamotto con un marchio di certificazione come l’IGP: speriamo per ottobre prossimo di poterle accontentare», ha detto Giuseppe Falcone.

L’europarlamentare Denis Nesci, poi, ha ripercorso l’iter burocratico, annunciando il proprio sostegno a Bruxelles l’iter successivo all’approvazione dell’IGP in Italia: «Il bergamotto di Reggio Calabria rappresenta l’identità storica del territorio e lavoreremo per un ulteriore valenza: quella ambientale, come fattore di resilienza contro la desertificazione e il cambiamento climatico e potrà essere strumento di valorizzazione e reddito green ulteriore per i bergamotticoltori».

A seguire, l’intervento del presidente di Copagri, Francesco Macrì, che ha sottolineato: «Siamo giunti alla conclusione di un iter travagliato, che poteva essere meno lungo, più veloce, ma che rappresenta comunque un traguardo molto significativo per il comparto».

«L’Igp non è solo un riconoscimento formale – ha sottolineato – ma è un passaggio importante che tanti produttori attendono da tempo per dare nuova forza alla produzione e meglio posizionarsi su mercati più ampi. Un’occasione per consolidare l’identità economica e culturale del nostro territorio e un’opportunità per tutto il comparto agricolo della nostra regione, che potrà beneficiare di un modello di sviluppo più sostenibile e competitivo».

A concludere, l’assessore all’Agricoltura del Comune di Locri, Giuseppe Arone che ha dichiarato: «Tra le produzioni di eccellenza sostenute dal progetto dell’Arsac per la valorizzazione dei prodotti agricoli del territorio, il bergamotto di Reggio Calabria ha un posto di rilievo».

«L’iter per il riconoscimento del marchio di qualità Igp – ha concluso – è stato sostenuto sin dall’inizio e con forza dall’amministrazione comunale di Locri e da tantissimi sindaci della Locride e dell’area grecanica, è molto importante che si sia giunti alla conclusione in maniera positiva. Sempre per la valorizzazione della produttività, il 14 gennaio avremo la manifestazione sull’olio e il 20 gennaio sul caciocavallo di Ciminà».

Un gustoso buffet a base di prodotti al bergamotto di Reggio Calabria è stato curato da “La Cascina”. (rrc)

A Corigliano Rossano successo per l’incontro del M5S sui fondi Ue

È stato molto partecipato l’incontro organizzato a Corigliano Rossano dal Movimento 5 Stelle – su iniziativa dell’eurodeputato Pasquale Tridico – sui problemi più gravi della Calabria e sulle opportunità di sviluppo della regione.

Oltre a Tridico, all’iniziativa sono intervenuti il sindaco della città, Flavio Stasi, e alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle: i parlamentari nazionali Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico ed Elisa Scutellà, il consigliere regionale della Calabria Davide Tavernise, la consigliera comunale di Corigliano-Rossano Lidia Sciarrotta e Giuseppe Giorno, coordinatore dei pentastellati della provincia di Cosenza.

Alla manifestazione hanno preso parte anche numerosi professionisti, rappresentanti dell’impegno civile e cittadini, accomunati dal desiderio di determinare una nuova visione politica per il futuro della Calabria.

Durante il dibattito, sono stati affrontati temi fondamentali per il territorio regionale, tra cui l’importanza di garantire risorse essenziali e infrastrutture adeguate. È stato denunciato che il governo di centrodestra continua a ignorare le priorità del territorio e a tagliare milioni di euro indispensabili per lo sviluppo economico e sociale della Calabria, allo scopo di finanziare opere irrealizzabili come il ponte sullo Stretto.

La Calabria merita rispetto, investimenti e un futuro all’altezza delle sue potenzialità, è stato rimarcato nel corso della serata. Tridico ha ribadito il proprio impegno a lavorare in sinergia con le rappresentanze politiche e istituzionali, per portare soluzioni efficaci nella regione.

Tra le iniziative già in atto, si è parlato del corso di alta formazione organizzato dai parlamentari europei del Movimento Cinque Stelle per l’impiego produttivo dei fondi strutturali. Si tratta di un intervento concreto che mira a offrire strumenti utili, soprattutto ai Comuni e alle associazioni, per far crescere il Sud e tutta l’Italia.

L’incontro, che ha rappresentato anche un’occasione per uno scambio di auguri di buon 2025, è valso a lanciare un segnale netto: la Calabria non può più pagare il prezzo di decisioni calate dall’alto, contrarie ai bisogni delle comunità locali. Soltanto attraverso il dialogo, l’ascolto e la condivisione delle idee, è stato sottolineato, sarà possibile costruire una regione più forte e valorizzata. (rcs)

REGGIO – Successo per l’incontro su “La Natività di Gesù nella Storia dell’Arte”

Ha riscosso successo l’incontro svoltosi lo scorso 18 dicembre, nella Sala Giuffrè della Villetta De Nava di Reggio, sul tema La Natività di Gesù nella Storia dell’Arte.

L’evento rientra nell’ambito del nuovo ciclo di incontri “I Simposi del Mercoledì” ideato dal Presidente nazionale A.I.Par.C. dott. Salvatore Timpano e realizzato in collaborazione con la Città di Reggio Calabria, l’Associazione Culturale Anassilaos e la Biblioteca Pietro De Nava.

La serata ha avuto inizio con i saluti istituzionali rivolti al pubblico presente dal dott. Stefano Iorfida, presidente Associazione Culturale Anassilaos e dalla dott.ssa Daniela Neri, responsabile della Biblioteca Pietro De Nava. 

Nel suo intervento la dott.ssa Neri si è dimostrata entusiasta di questo nuovo ciclo di incontri rivolgendo il suo personale ringraziamento ai dipendenti della Biblioteca per la disponibilità manifestata, a conclusione ha rappresentato anche i saluti da parte del sindaco della Città di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, impossibilitato a partecipare per imprevisti impegni istituzionali.

Quindi è stata la volta del dott. Salvatore Timpano che, con il supporto di slides e, attraverso la lettura di Testi Sacri, ha condotto i presenti in un affascinante viaggio nella storia dell’arte attraversando quindi secoli di rappresentazione dei temi legati alla Natività di Gesù.

Opere insigni, quali il Polittico dell’Annunciazione di Simone Martini, le Storie Francescane di Giotto o il Presepe Scultoreo di Arnolfo di Cambio, nelle quali prevale il carattere funzionale e decorativo.

Il Presidente Timpano ha svolto una vera e propria indagine iconografica di temi quali L’Annunciazione, la Nascita di Gesù, l’Annuncio ai Pastori e l’Adorazione dei Magi interpretati dai più grandi artisti di ogni tempo, dal Beato Angelico a Gentile Da Fabriano, da Bonifacio Bembo al Perugino, dal Caravaggio a Luca Signorelli, nei modi più diversi, svelandone gli intenti più profondi ma al contempo finalizzati a soddisfare le ricche e raffinate committenze.

Il dott. Salvatore Timpano, a margine del suo intervento, si è particolarmente soffermato sulla Brattea Aurea di Siderno, un raffinato gioiello d’arte, consistente in una lamina d’oro di forma circolare lavorata a sbalzo, rinvenuta nel 1886 a Siderno in una sepoltura cristiana, dal 2010 presso il Museo Nazionale di Locri Epizefiri.

Il delicato rilievo leggibile sulla superficie della lamina, di soli cinque centimetri di diametro, raffigura l’Adorazione dei Magi che offrono i loro doni al Bambino seduto in grembo alla Madonna.

Il Presepe di Cuciniello realizzato nel Diciottedimo secolo ed esposto nella Certosa di San Martino a Napoli ha concluso questo primo appuntamento del ciclo “I Simposi del Mercoledì”.

Il Presidente Timpano ha così rivolto i suoi più sinceri ringraziamenti al personale della Bublioteca, alle Associazione e all’Amministrazione comunale che con il loro sostegno e supporto hanno permesso la realizzazione di questo nuovo progetto.

Con la formulazione dei più sinceri auguri di Buon Natale e Buone Feste ai soci e sostenitori A.I.Par.C. ed alle loro famiglie si conclude un anno ricco di avvenimenti, un anno molto importante che ha visto tra l’altro annoverare L’A.I.Par.C. nel Registro del Terzo Settore.

Appuntamento così al nuovo anno ormai alle porte, un 2025 già ricco per L’A.I.Par.C.di un importante calendario di eventi culturali programmati e ideati dal suo Presidente Nazionale. (rrc)

Il Comune di Cassano allo Ionio celebra il 50 anni dalla tragedia di Schiavonea

Domani mattina, alle 9.30, sulla Spiaggia dei Laghi di Sibari, nei pressi dell’ultimo lido, il Paradise beach, sarà commemorato il 50esimo anniversario della tragedia del mare di Schiavonea, dove persero la vita Francesco, Rocco, Nicola, Carlo, Angelo e Cosimo tutti appartenenti alla famiglia Celi e Stefano, Luciano, Salvatore, Antonio, Marino e Giuseppe della famiglia Curatolo.

È la prima volta che il Comune di Cassano allo Ionio, su proposta del sindaco Giovanni Papasso, ricorda le 12 vittime del 1974.

Al Paradise Beach, dunque, sarà posata una targa con incisi sopra i nomi dei pescatori della famiglia Curatolo – avverrà proprio nel luogo in cui è stata ritrovata l’imbarcazione dei Curatolo coinvolta nella tragedia.

Alla celebrazione saranno presenti, tra gli altri, anche il Vescovo di Cassano e Vicepresidente della Cei Monsignor Francesco Savino e il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi. Successivamente, proprio nella cittadina ausonico-bizantina sono previste altre celebrazioni.

I pescatori erano andati per mare il 30 dicembre con l’auspicio di fare una buona battuta di pesca che speravano di rivendere per i cenoni di Capodanno in preparazione. I pescherecci, Nuova Sant’Angelo e Maria Santissima, avevano preso il largo prevedendo di fare ritorno il giorno dopo.

Il tempo era buono e non lasciava presagire nessun tipo di inconveniente. All’alba del 31, mentre i due pescherecci stavano rientrando, il mare si era ingrossato a causa del vento che era aumentato nella notte. Un’onda del mare, che aveva raggiunto forza 9, ribaltò il Nuovo Sant’Angelo scaraventando in acqua il suo equipaggio e frantumando e inghiottendo l’imbarcazione stessa. Del Maria Santissima, che si era diretta verso Policoro, e dei suoi uomini, si perse inizialmente, invece, ogni traccia. Unico superstite della tragedia fu Cosimo Marghella, nipote dei Curatolo, che era a bordo di una scialuppa.

I dodici pescatori furono inghiottiti dalla furia del mare e perdettero la vita. Proprio i resti del Maria Santissima, che portava a bordo i pescatori della famiglia Curatolo, finirono sulle spiagge ricadenti tra i lidi dei Laghi di Sibari e, per questo motivo, per la prima volta nella storia, l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Papasso, ha deciso di ricordarne i membri che perirono in quella tragedia di cui parlò e per la quale si commosse l’Italia intera.

«Per ricordare questa immane tragedia il cui pensiero è vivo ancora oggi – ha commentato il primo cittadino sibarita – abbiamo voluto, insieme alla famiglia Curatolo e in accordo con la famiglia Celi e l’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano guidata da Flavio Stasi, abbiamo organizzato la posa di una targa in memoria del 50mo anniversario del triste episodio. L’abbiamo voluta anche per ricordare tutte le altre vittime del mare per le quali ancora non esiste una giornata apposita». (rcs)

A Corigliano Rossano si commemorano i 50 anni dalla tragedia del mare di Schiavonea

Domani, a Corigliano Rossano, si commemoreranno i 50 anni dalla tragedia del mare di Schiavonea, dove persero la vita 12 persone.

Il programma prevede alle ore 10.30 il raduno nei pressi della “Madonnina”, che sarà seguito dai saluti istituzionali del primo cittadino di Corigliano-Rossano Flavio Stasi.

Alle ore 11.30 è prevista la Santa Messa celebrata da sua eccellenza il vescovo.

Alle fine della celebrazione verso le ore 12 sono previsti alcuni momenti per rendere omaggio alle vittime della tragedia di cinquant’anni prima: un intermezzo musicale, la lettura di una poesia da parte della poetessa Anna Lauria, a cui farà seguito il lancio in aria di dodici lanterne, accese poco prima, che simboleggiano i caduti in mare. Alle ore 12.30 verrà posta una corona in mare. A termine del programma della mattinata sarà scoperta una targa commemorativa in Piazza Celi-Curatolo.

Era l’alba di San Silvestro di mezzo secolo fa quando dodici pescatori furono inghiottiti dalla furia del mare e persero la vita, lì, a pochi metri dalla spiaggia, sotto gli occhi impotenti dei congiunti e dell’intera popolazione del borgo marinaro. 22 bambini restarono senza padre. Unico superstite di quella tragedia fu Cosimo Marghella. Fu una tragedia nazionale che riportò l’attenzione sulle gravissime condizioni dei pescatori calabresi e della pesca.

Proprio a mezzo secolo di distanza da quella notte terribile, il borgo marinaro di Schiavonea e l’intera Città di Corigliano-Rossano non dimenticano la tragedia che il 31 dicembre 1974 portò via, tra le onde, 12 uomini del nostro territorio. Francesco, Rocco, Nicola, Carlo, Angelo e Cosimo Celi, Stefano, Luciano, Salvatore, Antonio, Marino e Giuseppe Curatolo, furono strappati all’affetto delle loro famiglie e di un’intera comunità, ma rimangono vivi nel ricordo di chi, ancora oggi, ne custodisce la memoria.

«Quella del 31 dicembre per la nostra marineria – ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi – è una data ricordiamo e celebriamo ogni anno per stare vicino e sostenere le famiglie che in quel giorno di 50 anni fa persero un proprio caro, dimostrando che la città non dimentica i propri figli, però è anche una occasione per riflettere sulle condizioni di lavoro della marineria ed in generale sulle condizioni di lavoro in Calabria».

«La città di Corigliano-Rossano – ha concluso – affonda le proprie radici anche nella secolare tradizione marinara, e per questo conserva il ricordo vivo di quella tragedia come una ferita ancora aperta sulla pelle di Schiavonea e di tutta la città». (rcs)