CATANZARO – Inaugurata la mostra “L’ellisse del disegno”

Fino al 30 giugno nello spazio espositivo della Banca Montepaone di Catanzaro si potrà visitare la mostra “L’ellisse del disegno” di Omar Galliani.

L’inaugurazione della mostra L’ellisse temporale del disegno comprova l’idea vincente del presidente della Fondazione Banca Montepaone, Giovanni Caridi, che ha affermato «stiamo cercando di democratizzare l’arte, oltrepassando le porte dei musei. Portiamo le opere d’arte all’interno del nostro istituto di credito, dove solitamente si lavora e si prestano servizi finanziari, avvicinando la cittadinanza e contribuendo allo sviluppo del territorio».

Altrettanto entusiasta l’assessore comunale alla cultura, Donatella Monteverdi, che ha ribadito «la collaborazione tra pubblico e privato è essenziale per far crescere un territorio. È un interscambio importante per disseminare la bellezza che spesso, distratti, non vediamo o diamo per scontato».

Ad illustrare le 16 opere, grafite su tavola, che esplorano vari universi, dalla natura alla bellezza, dalla vita all’arte, è stata la curatrice della mostra, il critico d’arte Teodolinda Coltellaro.

«Il tempo è la traccia della matita di Galliani che affonda le radici nella storia ma è figlio della contemporaneità, contraddistinto da una duttilità di tratto ed espressione», ha spiegato, soffermandosi sulle 5 opere nate pensando e vivendo la Calabria, precisamente ispirate da alcuni reperti custoditi all’interno del Museo Archeologico e Numismatico (March) di Catanzaro.

I disegni di Omar Galliani sono intrisi di emozioni e frammenti di memoria che traduce su tavola, perpetuando il legame profondo tra materia e spirito. Elemento che li contraddistingue è la grafite che, come ci ha tenuto a sottolineare l’artista, è un minerale costituito dal carbonio prodotto dalle stelle. “Le mie opere, infatti, brillano. Nascono da un’esigenza fisica, rappresentano una forma di controllo che mi permette di resistere al tempo” ha confidato Galliani, ben lieto di questo viaggio artistico che proseguirà portando Catanzaro in altre sue mostre, in giro per il mondo.

«Giunti alla quarta esposizione, siamo fieri di vedere riconosciuto il valore di questo spazio espositivo dalla comunità. Speriamo che l’eco della bellezza artistica attiri sempre più persone. Infatti, stiamo programmando visite guidate sia all’interno della filiale che presso il March», ha concluso Caridi. (rcz)

REGGIO – I Walk the line fa “strike” al bowling

I ragazzi e le ragazze coinvolti nel percorso “I Walk the line”, il progetto di inclusione sociale promosso dalla Città Metropolitana e finanziato dal ministero dell’Interno nell’ambito del programma Pon Legalità 2014/2020, hanno passato ore liete grazie all’ultimo degli eventi inserito nel fitto programma destinato a sostenere le fragilità dei più giovani.

Così, tra una partita a bowling e momenti di formazione e condivisione delle proprie esperienze, anche il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace, ed il consigliere delegato al Welfare, Domenico Mantegna, si sono uniti ai ragazzi, al gruppo di formatori, coordinati da Rita Leuzzi, ed alla dirigente di settore di Palazzo Alvaro, Domenica Catalfamo.

«Questo impegno – ha detto il vicesindaco Versace – rientra fra le linee programmatiche del sindaco Giuseppe Falcomatà e noi rinnoviamo il nostro lavoro seguendo quel solco e mettendo in sinergia un mondo che, spesso e volentieri, viene un po’ messo da parte dalle istituzioni. La Città Metropolitana, invece, attraverso il contributo ministeriale, sta provando a realizzare delle iniziative che possano avere un respiro successivo. I walk the line sta dando risultati e riscontri estremamente positivi e vorremmo prolungare il progetto oltre la sua naturale scadenza così come chiedono le famiglie ed i tanti ragazzi coinvolti».

«Vivere la Pasqua tutti insieme – ha spiegato – divertendosi e stando gli uni accanto agli altri è un motivo in più affinché i ragazzi e le ragazze possano confrontarsi, sostenersi, combattere l’isolamento. E’ davvero un grande momento di crescita non soltanto per loro, ma soprattutto per noi che, attraverso queste esperienze, impariamo a comprendere meglio come vadano affrontati i problemi della vita».

Per il consigliere delegato Domenico Mantegna diventa «molto importante provare a regalare un sorriso ai giovani del comprensorio anche attraverso una giornata dedicata allo svago e al divertimento».

«La socialità che si respira in questi momenti – ha aggiunto – riempie il cuore e infonde consapevolezza di quanto sia fondamentale fermarsi ad ascoltare e comprendere, specialmente in un periodo dell’anno particolarmente sentito come quello pasquale».

«Questi – ha concluso – sono giorni in cui la parola famiglia assume un valore elevato all’ennesima potenza ed è, dunque, importantissimo stare assieme, unirsi, condividere sentimenti e umanità. Abbiamo voluto stare vicino ai ragazzi e alle ragazze anche attraverso queste attività sociali».

REGGIO – Giovedì si ricorda Matteo Paviglianiti

Giovedì 17 aprile, a Reggio, alle 17, nella Sala “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro, si terrà una iniziativa pubblica dedicata a Matteo Paviglianiti, socialista e antifascista che  esercitava la sua attività in una bottega (salone) che spesso era frequentata da intellettuali, antifascisti, tra i  quali il giovane Nicola Giunta, oggi conosciuto come il maggior poeta dialettale reggino. Anche Matteo Paviglianiti compose molte poesie in dialetto reggino e fu in qualche modo “maestro” di  Nicola Giunta.

L’evento, organizzato da Ampa venticinqueaprile nell’ambito delle iniziative per la Festa della Liberazione, sarà coordinato dalla prof.ssa Mattia Milea, autrice del libro sul partigiano “Malerba” ed introdotta da Antonio Casile, che dialogherà con Salvatore Marrari, pronipote del poeta Matteo Paviglianiti. La prof.ssa Francesca Neri relazionerà sugli  aspetti culturali, letterari e poetici del poeta reggino. Seguiranno gli interventi dal pubblico e le conclusioni  di Sandro Vitale, Presidente di Ampa venticinqueaprile.

Ricorre quest’anno l’80° anniversario della Liberazione che in Italia diede avvio alla nascita della democrazia  ed al successivo percorso che portò al referendum istituzionale del 2 Giugno 1946, alla scelta della Repubblica  ed alla elezione dell’Assemblea Costituente ed infine all’approvazione della nostra Costituzione nata  dall’antifascismo e dalla Resistenza.

La storiografia ufficiale ha dedicato poca attenzione all’antifascismo  meridionale, anche in conseguenza di carenza di documentazione relativa alle regioni del Sud Italia. Negli  ultimi anni numerosi ricercatori, storici e scrittori hanno pubblicato studi, libri e articoli sia sull’antifascismo  nel meridione, sia sui partigiani del Sud Italia. (rrc)

A Reggio celebrata la Giornata mondiale dell’Arte

Al Castello Aragonese di Reggio Calabria si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Arte con un incontro culturale, promosso da Elena Carbone, opinionista culturale reggina.

Hanno partecipato il dott. Salvatore Timpano, presidente nazionale di AiParC, l’attrice Teresa Timpano e il pittore Natino Chirico, che sono tre grandi protagonisti della seconda edizione della “Primavera della bellezza”, il Festival delle Arti nella stagione del risveglio svoltasi in questi giorni al Castello.

L’avv. Eliana Carbone, introducendo l’incontro, ha detto che questa Giornata che è la Giornata Mondiale dell’Arte è stata proclamata dall’Unesco nel 2019 proprio per stimolare il contributo culturale tramite le forme espressive delle Arti.

«L’Arte – ha detto Carbone – unisce i popoli perché crea uno scambio delle identità culturali e innalza il livello qualitativo dei rapporti fra tutti».

Carbone ha, quindi, chiesto al dott. Salvatore Timpano, organizzatore con l’A.I.Parc.C. della “Primavera della Bellezza”, che è una rassegna artistica in programma fino a oggi al Castello Aragonese e che riguarda la Primavera e la Bellezza della Primavera e l’Arte in tutte le sue forme, qual è il contributo che ritiene di aver dato con questa grandiosa rassegna alla città di Reggio Calabria. Il dott Timpano, prendendo la parola, ha sottolineato come con questo Festival delle Arti nella stagione del risveglio si è voluto dare un grande apporto alla condivisione della cultura a Reggio Calabria attraverso mostre, simposi scultura, pittura, oreficeria, conio di monete cercando di declinare la bellezza secondo tutte le sue forme e l’Arte come rappresentazione che si avvicina quasi al metafisico, perché la bellezza è un ideale che l’uomo può rappresentare attraverso la sua attività.

L’attrice Teresa Timpano è stata la protagonista della performance teatrale  “Persefone”, che è importante dal punto di vista artistico, essendo Persefone anche il mito della rinascita.

L’attrice ha, quindi, spiegato che l’esecuzione teatrale di questa performance artistica “Persefone” è nata in seno ad un grande progetto di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne costruito insieme al centro antiviolenza Angela Morabito di Reggio Calabria e che il messaggio che desidera trasmettere al pubblico in generale ed al nostro territorio è proprio quello antiviolenza.

«Ho immaginato di raccontare il mito di Persefone – ha spiegato Timpano – per esprimere tutte le possibilità che hanno le donne di essere indipendenti, di rinascere continuamente, di resistere in modo positivo, di esprimersi attraverso la propria identità perché Persefone è proprio un simbolo fornitoci dalla mitologia greca».

A conclusione dell’incontro e scambio culturale, c’è stato l’intervento del Maestro Natino Chirico, che ha esposto alcune delle sue opere al Castello Aragonese per la rassegna artistica e che ha evidenziato che lui è nato a Reggio Calabria e, infatti, per questo il titolo della sua mostra, in cui espone circa venti opere che sono un piccolo spaccato del suo lavoro, è “Via Zara, 16 89100 Reggio Calabria”.

E, in risposta alla domanda dell’avv. Carbone su che cosa sia l’Arte per lui e come possa incidere sul sociale, il Maestro Chirico ha spiegato come «senza Arte non c’è vita. Io poi amo l’Arte e la vita e quindi mi sembra una cosa per me molto naturale e sono sicuro che non ci può essere crescita sociale se non c’è Arte, se non c’è cultura».

Grande è stata la soddisfazione dei partecipanti per lo scambio di crescita culturale avvenuto con questo incontro celebrativo della Giornata Mondiale dell’Arte. (rrc)

MESORACA (KR) – L’iniziativa “Made in Italy: Il Cuore della Nostra Cultura”

Questo pomeriggio, a Mesoraca, nella sezione del Liceo “Raffaele Satriani”, si terrà l’iniziativa “Made in Italy: Il Cuore della Nostra Cultura”, promossa dal Coordinamento nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della Giornata del Made in Italy.

In questa occasione, gli studenti presenteranno alcune idee imprenditoriali ispirate alle possibilità e risorse territoriali alla presenza di ospiti illustri e rappresentanti delle istituzioni. Un plauso particolare ai giovanissimi “imprenditori” e progettisti che hanno con entusiasmo immaginato un futuro dinamico e luminoso per la loro terra.

Valorizzare il Made in Italy significa investire nel futuro dei nostri giovani e nel futuro dell’Italia. 

Il Made in Italy rappresenta non solo un’eccellenza economica riconosciuta a livello globale, ma anche un patrimonio di valori, competenze, creatività e saperi che affonda le radici nella storia, nell’arte, nella tradizione manifatturiera e nel rispetto dei diritti umani e del lavoro. 

Il Made in Italy continua a rappresentare un pilastro fondamentale dell’economia italiana, con le esportazioni che nel 2024 hanno superato i 550 miliardi di euro, registrando un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente. Le previsioni indicano che entro il 2025 le esportazioni potrebbero raggiungere i 679 miliardi di euro, trainate da settori chiave come l’agroalimentare, la moda e la tecnologia. 

I principali comparti del Made in Italy includono la moda (30%), l’alimentare (20%), l’arredamento (15%), l’automobilistico (10%) e la tecnologia e innovazione (25%). In particolare, l’export agroalimentare italiano negli Stati Uniti ha visto una crescita significativa, con aumenti nelle vendite di olio d’oliva (+67%), pasta (+193%) e vino (+63%). 

Le piccole e medie imprese (PMI) e l’artigianato costituiscono il 75% delle realtà identificate con il Made in Italy, evidenziando l’importanza di questi attori nel panorama economico nazionale. Tuttavia, solo il 35% delle medie e grandi aziende italiane utilizza attivamente il marchio Made in Italy nei mercati esteri, indicando un potenziale ancora inespresso. ​ 

Un aspetto rilevante riguarda la proprietà delle imprese: un terzo del fatturato delle aziende italiane è controllato da soggetti stranieri, con una presenza significativa nei settori ad alta tecnologia. Le imprese a controllo estero sviluppano il 61% del loro fatturato in attività ad alta tecnologia, superando il 46,7% delle aziende a proprietà italiana.

Il Liceo del Made in Italy, attraverso un’offerta formativa integrata che valorizza la cultura d’impresa, il diritto, l’etica del lavoro e la cittadinanza attiva, si propone come un laboratorio educativo capace di coniugare sapere e saper fare, innovazione e tradizione.

In un momento storico in cui è fondamentale offrire ai giovani strumenti concreti per affrontare con consapevolezza le sfide globali, questo percorso liceale diventa un’opportunità preziosa per formare cittadini responsabili, creativi e pronti a contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese.

Il CNDDU sottolinea inoltre l’importanza di integrare maggiormente nella formazione del Liceo del Made in Italy lo studio dei Diritti civili, per garantire che la promozione del nostro patrimonio produttivo sia sempre accompagnata da un forte senso di responsabilità etica, inclusione e legalità.

Invitiamo pertanto le istituzioni scolastiche, le famiglie e il mondo delle imprese a sostenere e promuovere attivamente tale percorso, che rappresenta una nuova frontiera dell’istruzione italiana, in grado di costruire ponti tra scuola, società e mondo del lavoro. (rkr)

BOVALINO (RC) – Le opere finaliste al Premio Mario La Cava

Sono “Sparring partner” di Andrea Caterini (Editoriale Scientifica), “Il fuoco che ti porti dentro” di Antonio Franchini (Marsilio) e “I giorni di vetro” di Nicoletta Verna (Einaudi) le opere finaliste dell’ottava edizione del Premio “Mario La Cava”,

promosso e organizzato dal Comune di Bovalino, in collaborazione con il Caffè Letterario La Cava e con il patrocinio della Regione Calabria. Il Premio Letterario “Mario La Cava” è realizzato con il contributo della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione e Pari Opportunità – Settore Cultura – con risorse PAC 2014/2020 – Az. 6.8.3 – Avviso Attività Culturali 2023, del Comune di Bovalino e della BCC Calabria Ulteriore.

A indicare la terna in finale è stata la giuria composta da Andrea Carraro, scrittore, Arnaldo Colasanti, critico e scrittore, Alessandro Moscè, critico e poeta, Caterina Verbaro, docente di letteratura all’Università Lumsa di Roma, e Pasquale Blefari, assessore alla Cultura del Comune di Bovalino.

La stessa giuria indicherà l’opera vincitrice, che sarà resa nota nella cerimonia di premiazione che si terrà a Bovalino il 10 maggio 2025 nelle sale dell’Istituto di Istruzione superiore “Francesco La Cava”.

Anche quest’anno sarà conferito il “Premio dei lettori”, assegnato dai soci del Caffè Letterario “Mario La Cava”, mentre è alla prima edizione il “Premio Giovani scrittori di La Cava”, destinato agli studenti delle scuole superiori della Locride, per l’anno scolastico 2024/25, che hanno inviato racconti ora in valutazione della giuria composta dai docenti Cristina Briguglio, Francesco Giordano e Giovanna Alma Ripolo.

Il Premio letterario “Mario La Cava” nelle precedenti edizioni ha visto premiati Claudio Magris, Maria Pia Ammirati, Nadia Terranova, Donatella Di Pietrantonio, Alessandro Zaccuri, Gian Marco Griffi e Maria Grazia Calandrone.

Il Premio speciale “La Melagrana”, assegnato dal Comune di Bovalino e dal Caffè Letterario “Mario La Cava” a illustri personalità del mondo culturale che dedicano particolare attenzione ai temi meridionalisti, sarà consegnato quest’anno a Luigi Tassoni, critico, semiologo, e comparatista, autore di oltre 40 volumi e numerosi saggi in varie lingue, uno dei maggiori esperti di letteratura europea contemporanea. Professore emerito dell’Università di Pécs, dove ha diretto per trent’anni il Dipartimento di Italianistica e l’Istituto di Romanistica.

Membro dell’Accademia ungherese delle Scienze, ha insegnato negli USA e in numerose Università in Europa. Noti a livello internazionale i suoi saggi di filologia moderna, sui poeti italiani contemporanei, sul romanzo europeo di oggi, e sulla filosofia, pubblicati in diverse lingue. Da oltre un decennio firma la fortunata trasmissione “Leggìo” a Radio Capodistria.

Nelle precedenti edizioni, il Premio “La Melagrana” è stato assegnato a Raffaele Nigro, Raffaele La Capria, Walter Pedullà, Piero Bevilacqua, Luigi Maria Lombardi Satriani, Massimo Onofri e Salvatore Silvano Nigro(rrc)

CATANZARO – Giovedì la mostra “Es e materia”

Giovedì pomeriggio, a Catanzaro, nelle Gallerie del Complesso Monumentale del San Giovanni, alle 17.30, s’inaugura la mostra “Es e materia” di Maurizio Fulginiti e Rosalba Russo.

L’evento sarà presentato dalla dott.ssa Donatella  Monteverdi,  assessora alla Cultura  del Comune di Catanzaro, e dall’avv. Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro. Ad introdurre il pubblico verso le opere e gli artisti saranno il prof. Vittorio Politano teorico dell’arte, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, e lo storico dott. Nando Castagna.

È con gioia che la Presidenza del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, per voce di Luigi Stanizzi, saluta questa nuova mostra, evidenziando come la Calabria pulluli di artisti impegnati, nella pittura, scultura, musica, canto, poesia, letteratura, in ogni espressione dell’arte.

«Se venisse condotta un’indagine statistica – ha precisato Luigi Stanizzi – sono certo che la  popolazione calabrese risulterebbe fra le più creative al mondo. E questo è un primato lusinghiero, perché l’arte in ogni sua forma è nutrimento essenziale dello spirito».

L’artista Maurizio Fulginiti ama definirsi un “espressionista eclettico” che sostanzia la sua ricerca in un rigoroso uso del colore, al quale chiede di emergere prepotentemente dal supporto che lo contiene, mentre  Rosalba Russo non si esprime con un linguaggio univoco in quanto, precisa l’artista, «per me fare arte è una continua ricerca in una costante manifestazione di eterna libertà espressiva».

L’esposizione si può visitare fino al 20 aprile.  (rcz)

CARDINALE (CZ) – Martedì il workshop sulla Tonda di Calabria bio

Martedì 15 aprile, a Cardinale, alle 9, alla Fattoria didattica “Rotiroti”, Località Chiusella, si terrà il workshop “La Tonda di Calabria bio, risorsa di eccellenza per la gastronomia”.

L’evento sarà l’occasione per illustrare le innumerevoli possibilità di declinazioni delle qualità organolettiche della nocciola Tonda di Calabria bio nelle preparazioni salate e dolci, si svolgerà martedì 15 aprile a Cardinale (Cz) un workshop al quale prenderanno parte attiva l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (Ipsseoa) di Soverato (CZ) e l’Istituto d’Istruzione superiore “Einaudi”, indirizzo (Ipseoa) di Serra San Bruno (VV).

L’evento-laboratorio sarà preceduto dai saluti dei rappresentanti istituzionali di un ampio territorio, la presenza dei quali è stata voluta proprio per evidenziare il ruolo della nocciola per lo sviluppo locale e l’importanza di un’azione sinergica. Si registreranno anche gli interventi di esperti del settore corilicolo e si parlerà di ricerca scientifica condotta sulla cultivar locale.

Il workshop prevede degli show cooking, duranti i quali docenti e studenti dei due istituti scolastici coinvolti presenteranno due menù: “Mare”, curato dall’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Soverato, “Monti”, curato dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Einaudi” (Indirizzo Ipseoa) di Serra San Bruno. 

A Paolo Caridi, food innovator, brand ambassador Tonda di Calabria bio, il compito di tenere lo show cooking finale, con le sue proposte di sapori sempre originali.

«L’evento – ha spiegato Giuseppe Rotiroti, presidente dell’Associazione dei Produttori Tonda di Calabria bio e del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria –avrà anche finalità didattiche e formative, per far conoscere la Tonda calabrese e indirizzare nel suo impiego gli chef di domani».

Con questo evento che è rivolto anche a ristoratori, a consumatori e stampa, intende promuovere l’uso della nocciola Tonda di Calabria bio nella gastronomia regionale e italiana. Si vuole sensibilizzare, inoltre, i ristoratori locali a proporre piatti con l’ingrediente caratteristico, quale tocco distintivo, la nocciola del territorio, in chiave di turismo esperienziale».

Presentata la Primavera dei Teatri di Castrovillari

Dal 26 maggio al 1° giugno si terrà, a Castrovillari, la 25esima edizione di Primavera dei Teatri, il festival dei nuovi linguaggi della scena  contemporanea ideato e diretto da Dario De Luca, Saverio La Ruina, Settimio Pisano.

Un traguardo importante per una manifestazione che in un quarto di secolo ha saputo trasformare  una città del sud Italia in uno dei più vivaci laboratori di sperimentazione teatrale a livello nazionale  e internazionale. Con oltre 35 eventi tra spettacoli teatrali, performance, danza, musica, residenze  artistiche, mostre, workshop e incontri, il festival si conferma come un crocevia di visioni, linguaggi  e creatività con 9 Prime Nazionali, 1 anteprima nazionale e 4 residenze artistiche. 

Nato nel 1999, Primavera dei Teatri è oggi un punto di riferimento nel panorama culturale italiano,  grazie a una programmazione audace e rigorosa che mette al centro l’innovazione artistica e il  rinnovamento generazionale. In una regione spesso esclusa dai circuiti culturali dominanti, il festival  si fa portavoce di una progettualità dal forte impatto sociale e culturale, contribuendo alla crescita  di un pubblico consapevole, curioso e partecipe. 

In un momento storico in cui la cultura è chiamata a rinnovare la propria funzione sociale e politica, Primavera dei Teatri ribadisce la propria missione: promuovere il teatro come strumento di  riflessione critica, contaminazione artistica e sviluppo locale, puntando sui nuovi linguaggi, le  giovani generazioni e la multidisciplinarità. 

La direzione artistica ha saputo costruire, nel tempo, una progettualità culturale articolata e  coerente, capace di innestare nel Sud Italia processi virtuosi di rigenerazione territoriale attraverso  l’arte. La Calabria, grazie a Primavera dei Teatri, si è affermata come crocevia per la nuova  drammaturgia e punto di riferimento per le reti culturali nazionali e internazionali. 

«25 anni di festival sono un piccolo traguardo – hanno dichiarato Dario De Luca, Saverio La Ruina e  Settimio Pisano – 25 anni di festival a Sud, in Calabria, sono un piccolo miracolo. Un percorso fatto  di sogni e visioni, scommesse e lotte, politica e poesia. Un tempo lungo di teatro vissuto, progettato,  attraversato. Di pubblico fedele, di artisti coraggiosi, di comunità costruite giorno dopo giorno. 25  anni di spazi aperti alla città, di formazione e relazioni, di cambiamenti e ritorni». C

«on l’acqua alla gola – ha aggiunto – e le ali di cera, ma con i piedi saldi a terra e lo sguardo rivolto al futuro. 25 anni appassionati,  contraddittori, vitali. Un festival che ha mantenuto il cuore intatto e ha saputo crescere grazie a chi  lo ha abitato, pensato, vissuto. Un festival che ha formato persone, generato traiettorie, lasciato  segni. Senza le tante donne e uomini che lo hanno animato, oggi non saremmo qui. È anche grazie  a loro se Primavera dei Teatri può festeggiare questo compleanno».

Cuore pulsante della manifestazione, le residenze artistiche  rappresentano uno spazio privilegiato per la creazione, il confronto e la crescita delle nuove  generazioni di artisti. Il festival ospita e sostiene giovani compagnie emergenti, offrendo loro la  possibilità di sviluppare progetti in un contesto fertile e multidisciplinare, dove linguaggi diversi  dialogano e si contaminano. Un impegno che si rinnova di anno in anno con l’obiettivo di generare  nuove traiettorie artistiche e favorire la circuitazione delle opere, anche attraverso la collaborazione  con numerosi network nazionali. Primavera dei Teatri 2025 è realizzato con il sostegno di enti  pubblici e partner culturali. 

Il 26 maggio il festival prende il via con una restituzione artistica: Cani Lunari di Francesco Marilungo al  Polifunzionale, seguita dalla performance in prima nazionale Lo Spazio Occupato della Nuova  Compagnia del Balletto di Calabria, con la coreografia di Luca Signoretti, al Teatro Vittoria. La serata  si chiude con Nobody Nobody Nobody. It’s ok not be ok di Daniele Ninarello al Teatro Sybaris. 

Il 27 maggio è prevista la presentazione del libro Altrimenti il carcere resta carcere. Nel corso della giornata, Muna Mussie condivide la restituzione della sua residenza artistica. In  serata si tiene la restituzione di Rise di Daniele Ninarello, seguita da Stuporosa, coreografia intensa  di Francesco Marilungo. La giornata si chiude con Alla ricerca di una rosa ancora rossa una libera  interpretazione di Renata Antonante, del lavoro scritto e messo in scena nel 1998 da Antonello  Antonante e Franco Dionesalvi, sui versi del poeta Franco Costabile.

Il 28 maggio, il Polifunzionale ospita Il grande spavento di Valentina Diana con Principio Attivo  Teatro, mentre a seguire Iaia Forte interpreta Mia nonna e i Borboni, testo di Emanuele Trevi, che  a seguire converserà con il pubblico circa le sue radici calabresi e il suo rapporto con la Calabria. La  serata si conclude con Out of Blue del giovane autore Chicco Dossi. 

Il 29 maggio la scena si apre con Alienate di Francesca Ritrovato, un assolo al femminile della giovane autrice e  attrice calabrese. Segue in prima nazionale Crick, un sentito omaggio a Francesco Silvestri;  Topolino Crick – oggi Crick – visto da Dario De Luca e Saverio La Ruina nell’interpretazione dello  stesso Silvestri negli anni ‘90, viene riproposto per ricordare un drammaturgo tra i più significativi  della nuova scena napoletana di recente prematuramente scomparso. Chiude la programmazione  Polmoni di Duncan MacMillan, prima produzione della giovane compagnia Mar Giomitch di Michele  De Paola, Marisa Grimaldo, Giovanni Malafronte.

La mattina del 30 maggio sarà presentato Autoritratto sentimentale per inviluppo di Claudio Facchinelli, critico  teatrale recentemente scomparso, storico amico del festival. In prima serata va in scena Incontro,  una prima nazionale firmata dal Collettivo lunAzione. A seguire ancora una prima nazionale con Ivan  e i cani per la regia di Federica Rosellini, e La Verma, altro debutto nazionale a firma di Rino Marino  con musiche dei Fratelli Mancuso.  

La giornata del 31 maggio inizia con la presentazione del libro La non scuola di Marco Martinelli di Francesca Saturnino. Cecilia Foti presenta La questione dell’imbuto, esito della sua residenza artistica. In programma in anteprima nazionale Molly, con Letizia Russo diretta da Girolamo  Lucania. Atteso in prima nazionale Danio Manfredini con il suo Cari Spettatori, mentre Rosario  Palazzolo presenta Tiger Dad, interpretato da Salvatore Nocera. 

Il 1° maggio, in prima serata debutta in prima nazionale Io sono verticale di Francesca Astrei. A seguire ancora  una prima nazionale, Emma B. vedova Giocasta, monologo di Alberto Savinio con Marco Sgrosso.  Chiude il festival Goodbye Horses, prima nazionale di Dalila Cozzolino.

Durante tutta la settimana, dal 26 maggio al 1° giugno, si terrà il laboratorio teatrale R.A.C.cordi! cura del collettivo R.A.C., ispirato al film Fitzcarraldo

La giornata conclusiva del festival si apre con il laboratorio di cucina calabrese M’a mpari? T’a  mparu!, condotto da Giulia Secreti. 

Cinque i momenti musicali nelle varie serate con Altea, Daniele Moraca, Fablo Seed, Gianfranco  De Franco con Massimo Russo e gran finale il primo giugno con Sasà Calabrese. (rcs)

 

LAMEZIA – Lunedì incontro con la senatrice a vita Elena Cattaneo

Lunedì, alla Libreria Ubik di Lamezia, sarà presentato il libro “Scienziate. Storie di vita e di ricerca” della senatrice a vita Elena Cattaneo.

L’evento è stato organizzato dalla Ubik, dal Sistema bibliotecario Lametino presieduto da Giacinto Gaetano, dal Soroptimist club di Lamezia Terme guidato da Luigina Pileggi e dal Rotary Club di Rende guidato da Flora Ritacca.

A dialogare con la neuroscienziata sarà Luigina Pileggi, giornalista e presidente del Soroptimist Club, insieme alla ricercatrice lametina Alessandra Mascaro, conosciuta a livello internazionale grazie a una scoperta straordinaria: l’utilizzo di insetti, da parte degli scimpanzè, per curare le ferite, non solo le proprie ma anche quelle dei loro compagni. Mascaro da 5 anni vive in Germania, ma ha vissuto per molto tempo nel Gabon per studiare gli scimpanzé.

Elena Cattaneo è la senatrice più giovane nominata – nel 2013 dal Presidente Giorgio Napolitano – nella storia della Repubblica. È farmacologa e biologa, è Accademica dei Lincei e docente all’Università di Milano, dove dirige il laboratorio di biologia delle cellule staminali e farmacologia delle malattie neurodegenerative. Neuroscienziata di fama internazionale, nota per il suo lavoro pionieristico nella ricerca sulle malattie neurodegenerative, in particolare sulla malattia di Huntington, sulla quale lavora con l’obiettivo di rallentare il decorso o bloccarne l’insorgenza, pubblicando oltre 200 articoli scientifici.

Ma è anche una fervente sostenitrice della valorizzazione del ruolo delle donne nella ricerca e nella scienza: in  un settore tradizionalmente dominato dagli uomini, Elena Cattaneo rappresenta quindi una voce autorevole che invita a riflettere sull’importanza della diversità e dell’inclusione.  (rcz)