REGGIO – Gli eventi di luglio al Parco “Griso Laboccetta”

Proseguono, a Reggio, gli eventi culturali nell’area archeologica sacra “Griso Laboccetta”, bene della Città Metropolitana gestito dall’Associazione Ulysses. Domani, alle 17.30, sarà la volta di “Invito alla danza” e l’approfondimento sul testo “Baby Mine. La danza delle emozioni”, scritto da Mariarosa Verduci. Un evento a cura dell’Asd Centro studi Danza di Gabriella Cutrupi con l’introduzione affidata alla professoressa Ines Calafati, alla presenza del maestro Pietro Gorgone, direttore della Compagnia Balletto di Sicilia. Alle 18.30 è prevista l’esibizione del corso “Formazione inclusione” per il progetto regionale a cura dell’Asi di Reggio Calabria e le coreografie del maestro Giovanni Battista Gangemi.

Venerdì 5 luglio, invece, per la Rassegna libri al Parco, alle 19, è in programma la presentazione del libro Un nuovo Sud di Giuseppe Gangemi, edito da Città del Sole. All’introduzione dell’editore Franco Arcidiaco seguiranno le relazioni di Gianfranco Cordì e Domenico Rosaci.

Giovedì 18 luglio, alle 18, l’attenzione sarà tutta per “Il Gigante Sansone Barbalunga e il misterioso Piccolo Popolo”, libro di Serena Palermiti (ed. Apodiafazzi) illustrato da Federica e Letizia Veneziano. La traduzione in Calabrogreco è a cura di Salvino Nucera. Lo stesso giorno, alle 21, il sipario si aprirà sulla rappresentazione teatrale “Come le onde del mare. Valori e Passioni di eroine mitiche”, a cura del gruppo Armonia in collaborazione con il Circolo “Rhegium Julii”. Autrice dei testi è Florinda Minniti per le voci recitanti di Ludovica Delfino, Tania Calafiore e Giuseppe Licordari, cui è affidato anche il commento musicale.
“Musica al Parco”.

Il venerdì successivo (19 luglio), sarà tutta per i successi dei Beatles interpretati dai “The Beat Shop – Un tramonto anni ‘60”. Chitarra e voce saranno affidati a Tiziano Franco e Gino Pirozzo, il basso a Fabrizio Bortolami e la batteria a Michele Franco.
Il mese si concluderà sabato 20 luglio, alle ore 20.30, con “L’incanto” – canti, mito e immagine del Mare Nostrum con Fulvio Cama, Francesco Turano, Serena Palermiti, Maria Cavallo e la partecipazione di Domenico Colella(rrc)

TIRIOLO (CZ)- Ad agosto torna “Bacchanalia”

Il 16 e 17 agosto, a Tiriolo, si terrà la decima edizione di Bacchinalia, il Festival ispirato ai riti misterici in onore di Bacco, il dio del vino e delle danze sfrenate realizzata dalla Pro Loco Tiriolo “Terra dei Feaci”, dall’’Associazione Culturale Musicale “Chiave di Sol” – responsabile della direzione artistica dell’evento – e dall’Associazione Culturale “Teura”.

Bacchanalia, 2200 anni dopo”, dunque, tornerà ad offrire l’imperdibile viaggio tra cultura, musica, enogastronomia e percorsi turistici e naturalistici alla scoperta del territorio.

Quello del 2024 sarà un compleanno speciale e, per l’occasione, gli organizzatori hanno pensato ad un nuovo look per Bacchanalia, allestendo per la prima volta nuove location e promuovendo momenti di intrattenimento e di spettacolo in grado di coniugare il divertimento con la sensibilizzazione sociale e gli approfondimenti culturali. Ad ispirare il tutto, come sempre, l’idea della rievocazione storica che ruota attorno al ritrovamento a Tiriolo, nel 1638, del “Senatus Consultum de Bacchanalibus” datato 186 a.C., oggi esposto a Vienna e di cui l’Antiquarium Civico custodisce una copia. Un’antica tavoletta di bronzo contenente il testo del decreto con cui il senato romano bandì tutti i culti dionisiaci, comunicando la pena di morte per i trasgressori del decreto.

«Una decima edizione che per noi rappresenta un nuovo punto di partenza per un evento che è riuscito a resistere e a crescere nel tempo, pur senza contributi pubblici, diventando la vetrina più bella per Tiriolo anche dal punto di vista turistico», ha commentato Valentina Paone, presidente della Pro Loco Tiriolo Terra dei Feaci.

«La comunità è cresciuta insieme a Bacchanalia, basta vedere i numeri che gli alberghi, i B&B e le attività ricettive della zona registrano, in concomitanza del Festival – ha concluso – contribuendo a portare a Tiriolo migliaia di visitatori e promuovendo il nostro Borgo dalla “pendina”, Piazza Italia, a “lairta”, centro storico, in tutta la sua bellezza. Con la volontà e la tenacia di sempre, abbiamo scommesso su un programma ricco di sorprese, che sveleremo presto, alimentando quel senso di stupore e di meraviglia che Bacchanalia custodisce fondendosi con l’identità stessa di Tiriolo». (rcz)

A Siderno successo per la due giorni sugli “Amalfitani in Calabria”

di ARISTIDE BAVANotevole successo per la due giorni organizzata sotto il tema Amalfitani in Calabria. Scambi, legami, presenze  dal Circolo di studi storici “Le Calabrie” con il  patrocinato dalla Città di Siderno e del Centro di Cultura e Storia Amalfitana che si è tenuta sabato e domenica presso il Cinema Teatro Nuovo di Siderno.

L’incontro culturale, sabato, è subito entrato nel vivo sul ruolo che hanno avuto già nell’Ottocento gli Amalfitani nella società e nell’economia della Calabria e, soprattutto della Locride con il saluto inaugurale dell’assessore alla cultura Francesca Lopresti. La stessa  si è soffermata anche sull’influenza che gli Amalfitani hanno avuto a Siderno dove la loro permanenza non solo è stata foriera  di economia ma è stata talmente forte che molte famiglie si sono radicate sul territorio. Un discorso ampliato, poi, da Marilisa Morrone, presidente del Circolo di studi storici “Le Calabrie” che, con dovizia di particolari è “entrata” nella storia degli amalfitani a conferma non solo dell’indiscusso valore scientifico del convegno, ma anche mettendo a fuoco e rinsaldando ulteriormente il legame storico e ideale tra Amalfi e, appunto, Siderno.

Obiettivo del convegno d’altra parte era quello di focalizzare le linee di un fenomeno che ha interessato la Calabria, e particolarmente il territorio della Locride, dal medioevo fino all’età contemporanea coinvolgendo gli aspetti più salienti  della vita economica e sociale e culturale ed  evidenziando che la presenza degli Amalfitani si è concretizzata in tanti periodi con comunità che sono state capaci di dominare il traffico commerciale. Aspetti che si sono estesi anche ad altri ambiti come quelli culturali, religiosi, artistici. Nella prima giornata, con una sessione dedicata al medioevo è stata particolarmente interessante  la relazione di Vera Van Falkenhausen, docente dell’ Università Tor Vergata di Roma che si è dichiarata scherzosamente l’unica persona, presente in sala, a non avere sangue ne amalfitano, ne calabrese, a causa della sue origini straniere, e, quindi, certamente al di sopra delle parti.

Battuta a parte la prof.ssa Falkenhausen ha sviluppato una corposa relazione sul ruolo degli Amalfitani in Calabra nell’epoca bizantina e normanna. Quindi ha lasciato spazio a Giuseppe Caridi dell’Università di Messina  che ha ampliato il discorso soffermandosi sulla Calabria nel periodo dagli Svevi agli Aragonesi. C’è stato spazio, quindi, per un intervento dell’Arch. Pasquale Lopretone che ha parlato della diffusione florense nella costiera Amalfitana e nella penisola Sorrentina mentre Simone Lucibello ha relazionato  su Amalfi e la Calabria dall’alto medioevo all’età moderna. Poi Antonio Macchione si è soffermato sulla storia del matrimonio tra Franceschiello Brancia ed Elisa Ruffo.

La conclusione della prima sessione è stata affidata a Marilisa Morrone. Poi la prima giornata si è conclusa, dopo la pausa pranzo, con la visita guidata ai luoghi degli Amalfitani a Siderno Marina e con un’escursione a Siderno Superiore. Domenica mattina  il convegno è continuato  con una  seconda sessione di lavori che ha registrato la trattazione del periodo che va dal XVI al XX secolo. Significativi anche gli interventi di questa seconda giornata con lo storico Aurelio Musi dell’Università di Salerno che doveva trattare gli scambi e la dipendenza amalfitana in Calabria dal Cinquecento al Seicento, di Antonio Amatruda del Centro di cultura e studi amalfitani (periodo dall’800 al Novecento), del ricercatore Antonio Gargano, dello storico locale  Domenico Romeo, deputato di Storia Patria per la Calabria che ha affrontato una tematica più strettamente locale parlando delle famiglie amalfitane a Siderno.

Ed ancora di Gianfranco Solferino che si è soffermato sui riflessi dei commerci e degli scambi culturali nell’arte e nella tradizione. L’ultimo intervento prima delle conclusioni è stato di Pasquale Blefari, esponente del Circolo di studi storici “Le Calabrie” che si è soffermato sul ruolo degli Amalfitani nella società e nell’economia di Bovalino, altra cittadina della Locride fortemente interessata da presenze campane.

Uno degli aspetti più interessanti della due giorni è stato anche l’allestimento di una mostra, nel foyer del Cinema Teatro, con l’esposizione di documenti, ricordi e oggetti d’arte delle collezioni private di proprietà delle famiglie amalfitane radicate in Calabria. La mostra ha suscitato un interesse notevole, al pari del convegno che ha avuto un notevole successo. (ab)

Domani Mimmo Lucano a Catanzaro

Domani Mimmo Lucano, sindaco di Riace ed europarlamentare, sarà a Catanzaro, alle 17, per visitare la mostra fotografica Nega di Nino Bartuccio, attualmente allestita nello spazio “Coriolano Paparazzo” al civico 189 di Corso Mazzini.

L’esposizione rientra nell’ambito della rassegna Le grandi mostra di fotografia dell’umano, organizzata dalla Cine Sud di Francesco Mazza e patrocinata dall’Amministrazione comunale del capoluogo.

Lucano sarà a Catanzaro su iniziativa del presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, che ha commentato affermando che «l’invito a Lucano è sembrato del tutto naturale, visto il taglio dato alla rassegna dagli organizzatori e che Palazzo De Nobili ha condiviso sin da subito concedendole il suo patrocinio».

«Un taglio che è sicuramente anche nelle corde di Mimmo – ha concluso – che in tutta la sua vita ha sempre guardato all’elemento “umano” dal punto di vista degli ultimi, dei più deboli, delle vittime di ogni ingiustizia e di ogni guerra, spendendosi concretamente per la difesa dei loro diritti. Un messaggio che si sovrappone perfettamente a quello che lancia la rassegna invitando ciascuno a mettere da parte fretta e frenesie per fermarsi a riflettere per cercare di costruire una coscienza nuova». (rcz)

La Fidapa di Melito celebra l’arte dell’orificeria del Maestro Michele Affidato

Lo scorso 28 giugno, la Fidapa Bpw di Melito Porto Salvo, ha incontrato, al Centro Polifunzionale “Paolo Flachi” di Melito, il Maestro orafo Michele Affidato.

Un evento ideato e curato da Giulia Carerj che, come ha spiegato la presidente Annarita Foti, nel celebrare l’arte, ha esaltato il territorio, la tradizione, la storia, la cultura, la società, la valorizzazione delle eccellenze, di cui questa terra è generosa. Un’associazione di donne da sempre attiva sul territorio, operando una sensibilizzazione verso tutto ciò che è arte, cultura e lavoro, non poteva di certo esimersi di occuparsi anche di questo aspetto della bellezza e dell’arte.

Dopo i saluti del vicesindaco del Comune di Melito di Porto Salvo, Daniela Demetrio, la conduzione dell’evento è stata di Tosca Pizzi, talento artistico della Bpw di Melito.

Il Maestro Michele Affidato ha incantato la nutrita platea con la sua storia e le sue preziose creazioni indossate dalle nostre socie che hanno sfilato con gli abiti di Madame Chic. Trucco e parrucco sono stati, invece, curati rispettivamente dall’Istituto di Bellezza di Francesca Santoro e da Carmen Vitale. Ha concluso l’evento l’esibizione della cantante MariaGurnari,. (rrc)

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Successo per il Premio Cassano Cultura

È a Giancarlo Giannini, mostro sacro del cinema italiano, che è stato assegnato il Premio Cassano Cultura, un riconoscimento promosso dall’Amministrazione comunale cassanese, in collaborazione con la Creativa del direttore artistico Andrea Solano (a cui è stata affidata anche la direzione del Premio Cassano Cultura) e la Pro Loco Magna Graecia.

L’evento, che si è tenuto nella splendida cornice di Piazza Sant’Eusebio di fronte alla Basilica Minore Cattedrale di Cassano centro, è stato presentato dalla giornalista Serenella Chiodi. Presenti la giunta comunale al gran completo con in testa il sindaco Gianni Papasso e il presidente del consiglio Lino Notaristefano, la Polizia Locale con il vicecomandante Marcello Papasso, oltre a tantissimi cittadini arrivati per omaggiare e consacrare la cultura e il personaggio di Giancarlo Giannini. L’iniziativa ha vista la partecipazione musicale di Marco Zurzolo e il coordinamento tecnico di Liborio Salerno.

Dopo i saluti istituzionali affidati all’assessora alla Cultura, Annamaria Bianchi, è andata in scena una intervista-spettacolo sul percorso artistico del maestro Giannini. Sono stati proiettati alcuni spezzoni dei suoi film importanti e i momenti significativi della sua carriera artistica. Giannini, dal canto suo, ha raccontato ai presenti di vivere secondo la massima Socratica del “so di non sapere” perché l’attore non deve sentirsi mai arrivato ma, anzi, deve rimanere sempre umile, avere sempre voglia di scoprire cose nuove e sperimentare.

«Il compito dell’attore – ha ribadito – deve essere quello di raccontare la semplicità, lo stupore, ragionando secondo il fanciullino di Pascoliana memoria che permette di scoprire l’intima essenza del mondo facendosi continuamente domande».

Dopo l’intervista Giannini ha letto poesie e monologhi che hanno reso ancora più suggestivo lo scorcio del borgo antico di Cassano centro. A consegnargli subito dopo il premio sono stati l’assessora Bianchi, il sindaco Papasso e il direttore artistico Solano.

«Siamo nel cuore pulsante di Cassano centro – hanno commentato il sindaco Papasso e l’assessore Bianchi nei loro interventi – un territorio meraviglioso che si trova al centro dell’abbraccio tra il massiccio del Pollino e il mare di Sibari e che non è solo, come la definiscono in tanti, una “città cantiere”. Sono in corso decine di cantieri che porteranno nei prossimi mesi tante nuove opere pubbliche ma la nostra amministrazione comunale non ha mai trascurato altri aspetti come l’accoglienza, il sociale, l’intrattenimento e, soprattutto, la cultura».

«Qui la Grecia è diventata “Magna” – hanno concluso – e noi siamo qui per prendere figuratamente la mano dei nostri antenati e valorizzare il nostro territorio. Lo stiamo facendo e questo premio, che abbiamo intenzione di storicizzare, ne è un chiaro esempio». (rcs)

REGGIO – Il convegno “Sport e formazione per la realizzazione di un sogno”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, all’Hotel Torrione, si terrà l’incontro-dibattito Sport e formazione per la realizzazioe di un sogno, organizzato dal Premio Internazionale “Marco & Alberto Ippolito” in collaborazione con Asi – Associazione Sportive Sociali Italiane.

Oltre alla Presidente del Premio Internazionale “Marco & Alberto Ippolito” Prof.ssa Natina Cristiano e alla Prof. Paola Radici Colace, già docente di Filologia Classica all’Unime che illustrerà la relazione di base, all’iniziativa parteciperanno il Presidente Regionale del Coni, Maurizio Condipodero, il presidente Regionale di Asi Giuseppe Melissi, il Presidente del Panathlon di Reggio Calabria Irene Pignata, il Presidente Regionale Cip Antonello Scagliola; porteranno la loro testimonianza di personalità sportive due bandiere del calcio reggino e nazionale Francesco Cozza e Francesco Marino, l’atleta paralimpica Irene Esabotini e il decatleta Riccardo Lavino. L’incontro, coordinato dal Vicepresidente del Consiglio Nazionale Asi, Giuseppe Agliano, vedrà le conclusioni del Segretario Generale Asi, Achille Sette.

Il Premio, di cui è Presidente la professoressa Natina Cristiano Ippolito, nasce in ricordo dei suoi figli, due giovani reggini amanti dell’arte e della letteratura, grazie anche al determinante apporto del professore Leo Pangallo

Il progetto, al quale partecipano in un rapporto sinergico scuole, università e istituzioni italiane ed europee, nasce dal desiderio di fondare una agorà in cui i giovani di diverse nazioni possano confrontarsi e dibattere tematiche inerenti alla loro condizione esistenziale, alla situazione politico-sociale del villaggio globale, cioè del mondo che sta costantemente dinanzi ai nostri occhi. A tal fine, seguendo un iter graduale, i giovani  ogni anno scolastico, realizzano un percorso  didattico-sociologico riguardante la loro condizione adolescenziale ed il loro rapporto con la famiglia, con la scuola  e con la società.

Ogni tematica è intesa nel suo più ampio significato, come coagulante, o meglio come “valore da coltivare”, indispensabile per una corretta convivenza civica, per affermare i principi ed i valori della democrazia, della solidarietà e dell’amicizia.

 Per dare più incisività, ogni edizione del Premio propone ai giovani, oggi quasi privi di riferimenti positivi nel mare magnum di deprivazione di principi morali ed etici, alcune personalità come esempi di professionalità che si siano distinti per l’eccellenza nei loro ambiti, e ancor più per la onesta perseveranza nel seguire la loro passione, senza trascurare l’afflato umano che rende ogni persona Unica.

La consegna dei riconoscimenti dell’edizione 2024 si è svolta a Genova, città europea dello sport, dal 15 al 19 Maggio ed ha avuto come tematica, ovviamente, lo sport. Una sfida per i giovani ma anche una sana forma di aggregazione, un elemento fondamentale per garantire la salute ed il benessere psicofisico di ogni individuo di tutte le età. Lo sport concorre allo sviluppo del carattere e della personalità e, quindi, è un mezzo potente per lo sviluppo fisico e mentale. Attraverso la pratica sportiva, i nostri giovani imparano il valore della perseveranza, dell’integrità, dell’umiltà e sviluppano il senso del gioco di squadra, il senso di appartenenza, una sana competizione, il rispetto delle regole, la capacità di accettare una sconfitta, il rispetto dell’avversario. (rrc)

REGGIO – Giovedì tre riunioni per la Casa di riposo Don Orione

Giovedì 4 luglio, a Reggio, si terranno tre appuntamenti organizzati da alcuni familiari degli ospiti della Casa di Riposo Don Orione di Sant’Antonio – Collina degli Angeli, in merito alla grave situazione che sta vivendo la struttura. Il primo è alle 10.30 con le organizzazioni sindacali, e nel pomeriggio, prima con il personale, e poi, alle 17:00 con gli ospiti, le famiglie ed i tutori.

«Ancora una volta – si legge in una nota – nella nostra città si distrugge quello che funziona, e ancora una volta a pagarne il caro prezzo sono i più fragili. Stavolta è il turno della casa di riposo Don Orione, sita in rione Sant’Antonio – Collina degli Angeli. Chiunque abbia avuto occasione di visitarla, non può non riconoscere che si tratti di una struttura di eccellenza sia dal punto di vista logistico che sotto il profilo delle risorse umane. Già lo scorso anno la struttura ha messo in atto un forte ridimensionamento del numero degli ospiti e del personale. In quell’occasione abbiamo sia chiesto formale incontro con il Prefetto di Reggio Calabria che interessato la stampa, purtroppo senza sortire gli effetti sperati. Abbiamo quindi dovuto assistere impotenti all’esodo di parte degli ospiti e del personale infermieristico».

«Abbiamo ragione di temere – continua la nota – che si arriverà alla chiusura definitiva della struttura e siamo pronti a combattere affinché questo non avvenga. Riteniamo che il problema sia non solo dei 25 ospiti e delle famiglie, ma di tutta la città che, già povera di servizi socio-sanitari, subirà un ulteriore grave impoverimento. È per questo che auspichiamo l’intervento delle autorità preposte, delle associazioni, degli organi di stampa e dei cittadini tutti. (rrc)

CATANZARO – Lunedì la sottoscrizione dell’accordo “Catanzaro città che studia”

Lunedì 1° luglio, alle 15.15, a Palazzo De Nobili di Catanzaro, sarà sottoscritto l’accordo quadro Catanzaro città che studia.

Un accordo che sarà firmato tra il Comune di Catanzaro, rappresentato dal sindaco Nicola Fiorita, l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, rappresentata dal rettore Giovanni Cuda, la Fondazione Università “Magna Graecia”, rappresentata dal presidente Geremia Romano, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, rappresentata dal direttore Virgilio Piccari, il Conservatorio Statale di Musica “Pyotr Ilyich Tchaikovsky”, rappresentata dalla direttrice Valentina Currenti, la Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, rappresentata dal presidente Pietro Falbo.

Alla base dell’accordo che verrà sottoscritto, c’è la visione di una città che consenta ai giovani impegnati nei percorsi universitari e dell’alta formazione di svolgere le loro attività nelle migliori condizioni possibili, divenendo nei fatti una realtà urbana attrattiva per un numero sempre maggiore di studenti. Secondo le motivazioni dell’intesa, lo sviluppo di una sempre più profonda collaborazione fra le Istituzioni coinvolte è la strada maestra per accrescere la proiezione internazionale del “Sistema Catanzaro”, per la crescita di una società della conoscenza, per la valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico, per l’attrazione di capitali e talenti. (rcz)

La Consulta Assetto del Territorio di RC incontra il vicesindaco Brunetti

Le associazioni della Consulta comunale Assetto del Territorio hanno incontrato Paolo Brunetti, vicesindaco e assessore con delega all’ambiente, per discutere la situazione del Verde in città.

L’incontro sull’argomento è il terzo promosso dalla Consulta con rappresentanti dell’Amministrazione comunale dopo quelli svoltisi quest’anno il 22 febbraio e dell’8 maggio in III commissione.  

All’incontro, hanno partecipato il presidente della Consulta, Gerardo Pontecorvo per Club Unesco, Lidia Liotta, Legambiente, Antonio Iannì, Ampana, Rossella Agostino, Italia Nostra, Concetta Papaianni, Fare Ambiente, Morabito, Maestri del Lavoro, Francesca Polimeni, Comitato Centro Storico, Alessandro Gioffrè, Kronos, e Cafarelli quale consulente storico.

Il presidente Gerardo Pontecorvo ha introdotto i lavori manifestando al vice sindaco Brunetti le principali criticità riscontrate dalle associazioni nella gestione e tutela del Verde urbano pubblico e privato. Lidia Liotta ha sottolineato, tra l’altro, la necessità nelle fasi di progettazione del Verde di coinvolgere le associazioni ambientali e di quartiere per una partecipazione attiva dei cittadini alle scelte per come previsto anche dal regolamento comunale vigente.

Rossella Agostino ha suggerito che si dovrebbe procedere a un censimento del verde urbano così da poter programmare efficacemente gli interventi. Concetta Papaianni, Francesca Polimeni, Antonino Iannì e Alessandro Gioffrè hanno sottoposto all’attenzione del vice Sindaco abbattimenti di alberi ornamentali senza un apparente motivo e alcune situazioni di abbandono del verde nei quartieri della città. Il presidente della Consulta e gli altri rappresentanti delle associazioni hanno chiesto che la riqualificazione delle aree a verde debba rifarsi sempre alle disposizioni del regolamento, tra cui la sostituzione degli alberi tagliati secondo il principio di compensazione. Hanno, quindi, sottolineato che i progetti di riqualificazione dovrebbero in primo luogo puntare a una rinaturalizzazione dei luoghi incrementandone il verde che costituisce elemento essenziale per la vita dei cittadini e il decoro della città.

È stata pure rappresentata la necessità di abbattere gli alberi soltanto in caso di grave pericolo per l’incolumità pubblica e dopo che sia stato accertato e certificato da tecnici specializzati. Pure per la potatura sono state espresse perplessità quando viene effettuata in modo contrario alle norme che mirano a preservare le chiome degli alberi e la presenza dei nidi di avifauna. È stato per questo raccomandato di sensibilizzare gli incaricati dei lavori. 

Il vice Sindaco ha preso la parola per ribattere alle osservazioni iniziando a precisare che l’abbattimento degli alberi da parte del Comune è circoscritto a reali situazioni di pericolo. Ha quindi elencato una serie di azioni intraprese con l’obiettivo di migliorare il Verde urbano. In particolare, si è soffermato sul progetto di censire il verde urbano e su quello di riqualificare le alberature stradali. Ha pure evidenziato che i lavori di riqualificazione dell’area ex Tempietto sono un esempio virtuoso della volontà dell’Amministrazione di puntare a un aumento degli alberi e alla diminuzione degli spazi pavimentati.

La Consulta si augura che quest’ultimo incontro istituzionale possa sancire una sorta di “patto per il Verde” tra Ente e associazioni così da migliorare la situazione e rendere la città più vivibile e accogliente. (rrc)