Convenzione tra Comune di Reggio e Autorità Portuale dello Stretto per il Museo del Mare

È stata firmata, a Messina, la convenzione tra il Comune di Reggio e l’Autorità di Sistema Portuale per l’utilizzo delle aree dove sorgerà il Museo del Mare, la mega opera ideata dall’archistar Zaha Hadid che andrà ad impreziosire l’area a nord del Lungomare Falcomatà, immediatamente a ridosso del porto cittadino, costituendo un importante attrattore culturale di livello internazionale per la città dello Stretto.

La convenzione, sottoscritta dal Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Ammiraglio Antonio Ranieri e dall’assessore con delega al Museo del Mare Carmelo Romeo, per conto del Comune di Reggio Calabria, determina di fatto il passaggio di consegne sull’area, atto propedeutico alla firma definitiva dei contratti con le imprese che si occuperanno di realizzare l’opera.

Oggi è avvenuta la consegna dell’area all’impresa che si occuperà di avviare, nel giro di qualche giorno, la bonifica bellica dell’area, già interessata da numerosi rilievi, sia in mare che a terra, per il completamento della fase progettuale. A valle della concessione delle aree, la firma del primo contratto, costituisce impegno giuridicamente vincolante per l’avvio del cantiere, in linea con il cronoprogramma che prevedeva, rispetto ai due finanziamenti ottenuti dall’Amministrazione comunale reggina guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, di concludere entro la fine di marzo le attività propedeutiche al cantiere.

«Ringrazio in maniera sentita e non rituale l’Ammiraglio Ranieri per la proficua collaborazione – ha affermato l’assessore Romeo a margine dell’incontro – siamo lieti di poter annunciare questo ennesimo decisivo passo in avanti verso l’avvio dei lavori di una infrastruttura che consideriamo strategica nello scacchiere cittadino e di grande rilievo anche nelle dinamiche complessive di sviluppo del Mezzogiorno e dell’Italia nel contesto euromediterraneo».

«Da mesi ormai – ha aggiunto Romeo – insieme al sindaco Falcomatà lavoriamo a questo obiettivo, mettendo allo stesso tavolo tutti gli enti che hanno competenza sull’area del futuro cantiere ed ottenendo, passo dopo passo, tutti gli atti propedeutici all’avvio dei lavori. Un risultato conseguito quindi grazie ad un proficuo lavoro di squadra, per il quale mi sento di ringraziare gli uffici amministrativi del Comune e naturalmente i tecnici dell’Autorità Portuale e degli altri enti coinvolti».

«Conclusa la fase concessoria – ha spiegato ancora Romeo – già domani incontreremo i rappresentanti dell’impresa che si occuperà della bonifica bellica dell’area per firmare il contratto ed avviare le operazioni. Di fatto già un’attività di cantiere, con la delimitazione delle aree, cui seguirà l’avvio delle demolizioni e l’inizio della realizzazione della nuova opera».

«Nel frattempo – ha specificato ancora Romeo – sta proseguendo il dialogo con il legale della società attualmente titolare della concessione per il cantiere nautico che era stato oggetto di una controversia giudiziaria per la quale si sta lavorando alla ricollocazione, che comunque non influirà sulla fase di avvio del cantiere, in linea con il cronoprogramma previsto».

«Si realizza, quindi – ha concluso – l’ennesimo obiettivo concretizzando ogni giorno di più gli indirizzi di un’amministrazione che pur tra mille difficoltà in questo ultimo decennio, è riuscita a chiudere i conti col passato, pur lavorando su attività di programmazione in grado di intercettare i fondi necessari alla realizzazione dell’opera che ora assume un ruolo strategico per il futuro del nostro territorio». (rrc)

Museo del Mare, il consigliere Romeo: L’opera non è a rischio nonostante sentenza del Tar

Il Tar della Calabria – sezione staccata di Reggio Calabria, ha disposto la ricollocazione del Cantiere Nautico Reggio s.a.s. di Rosmini Ernesto & C., oggi R. Marine Group s.r.l., oggi ubicato nel quartiere Candeloro, interessato dall’imminente avvio delle attività di cantierizzazione per il Museo del Mare.

Un fatto che, come ha specificato il consigliere comunale Carmelo Romeo, non mette «assolutamente a rischio» l’opera, né la tempistica di avvio del cantiere e, prendendo atto della sentenza del Tar «chiaramente ci muoveremo di conseguenza».

«Abbiamo fatto già questa mattina un focus con i tecnici apicali dell’Amministrazione comunale e con l’Avvocatura civica per sviscerare tutti gli aspetti della questione. Nei prossimi giorni – ha spiegato Romeo – incontreremo i rappresentanti dell’impresa del cantiere nautico e individueremo la soluzione migliore da percorrere».

«Ma, già da adesso – ha concluso – intendo sgomberare il campo da qualsiasi rischio sulla realizzazione dell’opera del Museo del Mare, che è un obiettivo strategico dell’Amministrazione e che grazie al lavoro politico di questi anni ha ottenuto importantissimi finanziamenti, nè tantomeno sulle scadenze previste per l’avvio del cantiere».

Nel mese di gennaio, infatti, alla Conferenza dei Servizi per la conclusione dell’iter autorizzatorio per la realizzazione dell’opera, tutti gli Enti avevano espresso parere favorevole.

Come già spiegato da Romeo, una volta ricevuto il via libera dalla Conferenza, si sarebbe dato l’incarico alla Cobar Spa per iniziare i lavori del lotto 0 che, essendo ricompresi al 50% all’interno del  Pnrr,  c’è l’obbligo di iniziare le lavorazioni prima del  31 marzo 2024.

«Il cantiere vedrà la prima fase nel  lotto zero – aveva spiegato Romeo – con la predisposizione delle opere a mare, la cantierizzazione delle aree e l’inizio delle lavorazioni che vedranno la luce con il lotto Uno, la vera costruzione del Museo del mare». (rrc)

Museo del Mare a Reggio, eseguiti i rilievi geofisici al porto

Nei giorni scorsi sono stati eseguiti i rilievi fisici nello specchio di mare antistante il molo di sopraflutto del porto di Reggio Calabria, relativi alla realizzazione del Museo del Mare di Zaha Hadid.

«Siamo contenti di poter dare seguito a quest’azione che era iniziata parecchi mesi fa tra lo scetticismo generale – ha spiegato Carmelo Romeo, assessore comunale per la realizzazione del Museo – perché si pensava che fosse un’opera troppo mastodontica e grande per poter essere realizzata. Invece, un metro alla volta e col lavoro quotidiano, ci stiamo avvicinando alla posa della prima pietra e siamo fiduciosi di riuscire a realizzarla».

Nell’ottica della prosecuzione delle azioni per la stesura del progetto definitivo esecutivo che sta preparando lo Studio di Zaha Hadid:  «Sono stati eseguiti i rilievi geofisici – ha dichiarato l’assessore – di fronte all’area del porto in cui sorgerà il museo. Inoltre, nei giorni scorsi, abbiamo indetto la Conferenza dei servizi decisoria, che si concluderà  a fine mese. In estate avevamo fatto una pre-conferenza dei servizi per dare la possibilità a tutti gli attori delle parti in causa di eccepire le valutazioni al fine poi, in sede di conferenza decisoria, di avere le indicazioni nero su bianco, per poter dare l’ok».

«Successivamente alla conferenza decisoria – ha spiegato ancora l’assessore Romeo – daremo l’incarico alla ditta Cobar Spa per iniziare i lavori del  lotto Zero. Ricordo che, essendo i lavori ricompresi al 50% all’interno del Pnrr, c’è l’obbligo di iniziare le lavorazioni prima del  31 marzo 2024. Siamo tranquillamente nei tempi e riusciremo a superare questo check. Speriamo di farlo anzi con più di qualche settimana di anticipo rispetto alla scadenza».

«Il cantiere vedrà la prima fase nel  lotto zero – ha concluso Romeo – con la predisposizione delle opere a mare, la cantierizzazione delle aree e l’inizio delle lavorazioni che vedranno la luce con il lotto Uno, la vera costruzione del Museo del mare». (rrc)

Firmato il protocollo per la legalità per il Museo del Mare di Reggio

È stato sottoscritto, alla Prefettura di Reggio Calabria, il Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione del “Museo del Mare”, tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi,  dal prefetto di Reggio Massimo Mariani, dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, dal presidente dell’Ance di Reggio Michele Laganà e dall’amministratore unico della società incaricata di realizzare l’opera, la Cobar Spa, Vito Matteo Barozzi.

«Il protocollo firmato oggi qui a Reggio Calabria riguarda un progetto importantissimo e che ha richiesto una certa gestazione. Vogliamo che questa opera sia realizzata nel massimo rispetto della legalità. I protocolli di intesi ci sono in tutto il territorio nazionale e sono fondamentali», ha dichiarato Piantedosi, che è stato insignito del Premio Luigi De Sena, dedicato al prefetto di Reggio Calabria Luigi De Sena e giunto alla quarta edizione.

«Dopo aver realizzato il waterfront della città – ha detto Barozzi – è un onore e una responsabilità contribuire allo sviluppo di Reggio Calabria con la costruzione di un’opera ambiziosa come il Museo del Mare. Vogliamo operare al meglio e riteniamo che il protocollo per la legalità che abbiamo sottoscritto oggi con Ance Calabria, Prefettura di Reggio Calabria e Ministero dell’Interno, alla presenza del ministro Matteo Piantedosi, possa rappresentare un alleato fondamentale per affrontare questa prova, oltre che un modello virtuoso e una esperienza pilota da adottare anche in altri cantieri».

«La prevenzione nel momento in cui si affronta un’opera di questa portata diventa fondamentale – ha ribadito –. Rafforzare i presidi di governance finalizzati a creare un sistema di regole, un tracciamento puntuale e una rete di controlli rigorosi in ogni fase dei lavori, anche nel rapporto con i fornitori, può risultare decisivo per abbattere qualunque ostacolo che possa condizionare o rallentare il normale svolgimento delle attività imprenditoriali».

«La collaborazione e il dialogo costante con le istituzioni e con Ance Calabria – ha concluso – possono davvero contribuire a rafforzare chi vuole lavorare nel Sud, creare ricchezza in maniera sana e trasparente senza che possa essere offeso o limitato il principio della libertà di impresa e di mercato».

«Questa è la prima esperienza di una grande opera che finanziamo con due linee di intervento con Pnrr e Pon Metro», ha detto Brunetti, assicurando «da parte nostra c’è tutto l’interesse ad iniziare i lavori, ma soprattutto a completarli».

«Ci sono troppe esperienze, sul nostro territorio – ha ricordato – di opere iniziate con tutti i buoni propositi, e poi non completate. Purtroppo Reggio Calabria ha molta esperienza in questo senso, molte dovute soprattutto a ditte che hanno subito interdittive antimafia senza aver potuto continuare il lavoro. Quindi ben venga questo protocollo».

«Cercheremo di dare il nostro contributo – ha aggiunto Brunetti – seguendo costantemente ogni passaggio. Il Comune farà la sua parte. La raccomandazione che facciamo è che nessuno si sogni, anche tra i nostri dipendenti, di essere ‘leggero’ nei confronti di questa opera. Sono orgoglio di aver apposto la firma e sono sicuro che anche per altre attività di questo genere, per la mole di risorse che stanno arrivando, anche grazie all’intercessione del prefetto, si possa ripetere questo tipo di protocollo».

Il consigliere comunale delegato al Museo del Mare, Carmelo Romeo, presente alla firma, ha evidenziato l’importanza della giornata: «un altro passo importante verso la costruzione del Museo del mare, quest’opera tanto attesa dalla nostra città e dalla regione».

«In questi mesi – ha ricordato – abbiamo continuato a lavorare sia come Amministrazione comunale, sia con lo studio di progettazione Zaha Hadid, stiamo procedendo a fare tutte le verifiche, sia a mare che a terra, stiamo entrando nelle aree dove sorgerà fisicamente il Museo del mare».

«In questo mese di ottobre – ha evidenziato Romeo – chiuderemo anche la conferenza dei servizi e faremo quella decisoria, dopo averla avviata a luglio, raccogliendo tutte quelle che sono le indicazioni dei vari soggetti che partecipano a quest’opera».

«Stiamo andando molto bene – ha aggiunto – e siamo fiduciosi che riusciremo a far partire il cantiere, per quello che riguarda il lotto zero, quindi la delimitazione delle aree, già a fine anno, massimo inizio anno nuovo. Si tratta di un’opera straordinaria che comprenderà quattro macro aree: una sarà l’acquario, un’altra che sarà l’auditorium, con tutti servizi annessi ristoranti, bar; e poi – ha concluso – ci saranno le aree espositive, con un museo permanente, e una zona per le mostre temporanee». (rrc)

Museo del Mare, oggi la firma del “protocollo per la legalità” tra Cobar Spa e Piantedosi

Dopo aver completato il progetto di riqualificazione del Regium Waterfront, una delle operazioni urbanistiche più importanti del Mezzogiorno, la pugliese Cobar Spa si è aggiudicata la gara d’appalto per la costruzione di un altra opera prestigiosa: il Museo del Mare, sempre a Reggio Calabria.
L’azienda di Altamura guidata da Vito Matteo Barozzi è diventata nel tempo una solida realtà nel settore delle opere monumentali, una eccellenza che può vantare tra le sue commesse veri e propri simboli della cultura e della storia italiana come Palazzo Barberini, l’Anfiteatro Flavio, il Teatro San Carlo, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.
Ora Cobar Spa si appresta ad affrontare una nuova grande sfida, quella del Museo del Mare, progetto firmato dalla archistar Zaha Hadid, pensato per la riqualificazione degli spazi tra il Lungomare Falcomatà e il Porto e per rimarcare l’identità e lo storico legame di Reggio con il mare.
Questo pomeriggio alle 16.30 a Reggio Calabria, Vito Matteo Barozzi, amministratore delegato di Cobar Spa, società capofila del raggruppamento temporaneo di imprese con la lucana Mancuso Spa, sottoscriverà con Ance Calabria, Prefettura di Reggio Calabria e ministero dell’Interno, alla presenza del ministro Matteo Piantedosi, il protocollo per la legalità per la realizzazione del Museo del Mare.
Il documento, nei suoi punti salienti, impone di stipulare contratti e subcontratti esclusivamente con soggetti iscritti nelle “white list” o nell’Anagrafe Antimafia degli esecutori e prevede apposite condizioni risolutive in caso di successiva interdettiva. Prevede la possibilità di chiedere ad Ance Reggio Calabria di accedere alla Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia. Con questo protocollo, inoltre, Cobar, si impegna, ad acquisire l’espressa accettazione, da parte di ciascuna società o impresa affidataria e subaffidataria, dell’obbligo di denunciare all’Autorità Giudiziaria o agli Organi di Polizia qualsiasi interferenza illecita, in qualsiasi forma essa si manifesti.
«È un onore e una responsabilità contribuire allo sviluppo di Reggio Calabria e del Sud d’Italia con la costruzione di un’opera ambiziosa come il Museo del Mare», commenta Vito Matteo Barozzi.
«Riteniamo che il protocollo per la legalità possa rappresentare un alleato fondamentale per affrontare questa prova. La prevenzione dei rischi di infiltrazione – continua Barozzi – di fronte a un’opera di questa portata diventa un fattore fondamentale. Creare un tracciamento puntuale e una rete di controlli rigorosi in ogni fase dei lavori può risultare decisivo per abbattere qualunque ostacolo che possa condizionare o rallentare il normale svolgimento delle attività imprenditoriali».
«Il protocollo prevede un dialogo costante con le istituzioni e con Ance Calabria – ha concluso – e può diventare un modello virtuoso e una esperienza pilota da replicare anche in altri cantieri. Uno strumento con cui rafforzare e rassicurare chi vuole investire e lavorare al Sud, creando ricchezza in maniera sana e trasparente, senza che nessuno possa offendere o limitare il principio della libertà di impresa e di mercato». (rrc)

IL MUSEO DEL MARE SIA DELLO «STRETTO»
PER VALORIZZARE DAVVERO I TESORI DI RC

di FRANCESCO ARILLOTTA – Come è noto, il governo Draghi, nel 2021, ha inserito, nel nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il finanziamento del «museo del Mare» cioè della magnifica struttura museale, progettate nel 2009 dalla arch-star iraniana Zaha Hadid su richiesta dell’amministrazione comunale reggina, gestione Scopelliti, e riproposta dalla gestione Falcomatà. Il progetto è stato inserito tra i 14 progetti strategici per il rilancio nazionale, con un finanziamento complessivo di 113 milioni di euro. Nei mesi scorsi, l’amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con lo studio di architetti inglese.

Zaha Hadid, per la stesura del progetto esecutivo e direzione dei lavori. Quindi, il grande complesso edilizio, che comprende un Centro Polifunzionale e il Palazzo Museale, straordinario sotto tutti i punti di vista, in tempi accettabili, si farà. E Reggio Calabria si doterà di impianto architettonico di grande pregio, che, è facile ipotizzare, una volta realizzata, diventerà richiamo culturale di altissimo valore, pari al Museo Archeologico Nazionale.

Un dibattito si è aperto negli ambienti e nei circoli culturali cittadini, soprattutto su ciò che in esso dovrebbe essere presentato. L’Associazione “Amici del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria” si è posta da tempo il problema, alla ricerca di una soluzione che consenta la massima e migliore utilizzazione di questo doppio edificio, per ottenere un alto ritorno sulla immagine culturale della Città proiettata a livello internazionale. 

Da qui una riflessione articolata, complessiva, che viene elaborata nell’intento duplice di contribuire nella maniera migliore possibile e con argomentazioni certamente sostenibili, alla definizione di un progetto al quale è indubbiamente legato lo sviluppo futuro della Città, nonché di testimoniare l’attenzione continua con la quale l’Associazione guarda ai fenomeni sociali e culturali che investono la città stessa.

Partiamo dalla titolazione con la quale il progetto viene attualmente identificato: «Museo del Mare»: assolutamente anodina, priva di caratterizzazione, del tutto insufficiente per dare un forte segnale culturale, e per costituire già di per sé stessa motivo di interesse e di curiosità. Escludendo ipotesi di informazioni riguardanti più o meno lontani mondi acquatici, si dovrebbe lasciare il posto ad un preciso indirizzo promozionale della realtà territoriale nella quale questo nuovo Museo si andrà ad innestare significativamente. «Museo del Mare dello Stretto»: questa dovrebbe essere, secondo le valutazioni dell’Associazione, la sua denominazione più consona.

Se così si facesse, l’edificio museale dovrebbe essere destinato ad accogliere tutte le cartografie e tutti gli studi sullo Stretto, una ricca biblioteca di scritti sullo Stretto, tutte le rappresentazioni artistiche – quadri, stampe, fotografie, video, cortometraggi, filmati – che presentano lo Stretto, le rappresentazioni subacquee dello Stretto, gli studi sul microclima dello Stretto, quelli sul moto ondoso inteso come efficace produttore di energia, gli studi sul fenomeno della Fata Morgana, i maremoti. E ancora: i suggestivi Miti dello stretto, Scilla e Cariddi come ce li offrono i versi del cantore greco Omero, ed anche Glauco, perdutamente innamorato della maliosa Sirena.

Si ricorderanno i ritrovamenti archeologici avutisi nello Stretto, a cominciare dalle bronzee ‘testa del Filosofo’, e ‘testa di Basilea’, nonché la storia delle battaglie navali combattute nello Stretto, compreso quella svoltasi tra le flotte spagnola e francese nel 1675. Non mancherà una preziosa raccolta dei fossili marini restituiti dalle sabbie delle colline che caratterizzano le due rive dello Stretto. Si proporrà il racconto dell’attraversamento miracoloso dello Stretto da parte di San Francesco da Paola; e, doverosamente: la documentazione delle attività sportive legate allo Stretto.

In una vasta e appropriata sala dell’edificio museale, andrebbe sistemato il ‘plastico animato dello Stretto di Messina’. Per ‘animato’, si vuol intendere un plastico che presenti, in animazione, vari momenti della vita dello Stretto: lo Stretto all’asciutto, per evidenziare i suoi fondali; i movimenti delle correnti dello Stretto; i fenomeni sismici ed i conseguenziali effetti di maremoto, quali si presentano nello Stretto; lo scontro navale del 1675, fra le flotte francese e spagnola, conclusosi con l’affondamento, davanti la spiaggia di Cannitello, di due navi dei rispettivi schieramenti: un galeone spagnolo e un brulotto francese, incastrati fra di loro; il movimento di navi-traghetto tra Messina e Villa San Giovanni, e di aliscafi tra Reggio Calabria e Messina; San Francesco da Paola e il suo compagno che solcano lo Stretto su un semplice mantello. Infine, potrebbe essere mostrato il Ponte dello Stretto, che si erge dalle acque – fra gli applausi degli astanti…–.

In un’altra sala andrebbe attivato un ‘Museo Virtuale’ dai precisi contenuti scientifici, nel quale, utilizzando le più moderne ed avanzate tecnologie, si presentino le varie sezioni nelle quali il Museo si articola, fornendo così una fruizione totale delle singole raccolte  

Tutto questo prevede la costituzione di una organizzazione gestionale congrua e rispondente alle esigenze del Museo, intendendo per ‘congrua’ un qualificato Consiglio di Amministrazione, integrato da un Comitato Scientifico che comprenda anche espressioni nazionali ed internazionali del settore, con studiosi di tutto quello che, nei diversi rami dello scibile mondiale, lo Stretto di Messina rappresenta.

Fondamentale sarebbe anche, la istituzione, sotto l’egida del Ministero competente, e con l’ovvio coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e culturali reggine, di un Centro Studi, che curi e incrementi le ricerche sulla vasta, complessa realtà naturalistica, ambientale, storica e archeologica del nostro Stretto.

L’impostazione data al problema dall’Associazione “Amici del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria” ha un evidente scopo: costituire un sistema che, avendo uno straordinario contenente, e arricchita di un altrettanto straordinario contenuto, diventi un forte attrattore culturale, capaci di richiamare in Reggio Calabria flussi di visitatori da ogni parte del mondo.

Perché di questo la nostra Città ha bisogno: forti motivazioni culturali che, unite al vasto patrimonio naturalistico e storico di cui già godiamo, possa costituire richiamo permanente; come abbiamo constatato con le due meravigliose statue bronzee greche ritrovate 50 anni fa nel mare di Riace. (fa)

[Francesco Arillotta è presidente dell’Associazione Amici del Museo di Reggio Calabria]

Si punta a cantierizzare il Museo del Mare di Reggio entro fine anno

È, in via di ultimazione, il progetto esecutivo del Museo del Mare a Reggio Calabria, che si punta a cantierizzare entro la fine dell’anno. È quanto è emerso dall’ultimo sopralluogo del consigliere comunale Carmelo Romeo insieme ai tecnici del Comune, della società Ales del Ministero della Cultura e del direttore dello studio Zaha Hadid, Filippo Innocenti.

L’opera pubblica sarà realizzata all’interno dell’area portuale di Reggio Calabria e, secondo gli obiettivi dell’Amministrazione comunale, punta a riqualificare e ridisegnare, completandolo, il nuovo fronte a mare cittadino.

Il museo di Zaha Hadid, rientra tra le opere dei 14 attrattori nazionali culturali italiani e finanziati con fondi del Pnrr. La delega alla sua realizzazione è seguita dal consigliere comunale Carmelo Romeo, indicato dal sindaco Giuseppe Falcomatà e poi confermato dall’attuale sindaco facente funzioni Paolo Brunetti.

«Le attività per la realizzazione del Museo del Mare proseguono con grande intensità» ha sottolineato Romeo, parlando dell’incontro avvenuto a Palazzo San Giorgio, insieme al sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, al dirigente Francesco Barreca e agli altri  funzionari dell’ufficio tecnico, con i tecnici della società Ales del Ministero della Cultura e il direttore dello studio Zaha Hadid, Filippo Innocenti.

«Abbiamo fatto il punto sull’andamento delle attività preliminari svolte in questi ultimi mesi, ribadendo – ha aggiunto Romeo – che questa opera per noi è strategica, cofinanziata dal Pnrr con 53 milioni di euro e altre risorse esterne».

«Oggi – ha evidenziato – abbiamo registrato un altro passo significativo rispetto alle attività marine che già erano partite nelle settimane precedenti nel mese di agosto, compiendo una seconda parte di indagini, sotto terra, entrando nel cantiere dove sorgerà gran parte della struttura del Museo del Mare. Si tratta di un’area posta sotto sequestro giudiziario e abbiamo potuto avviare queste attività grazie ad un’autorizzazione dell’autorità giudiziaria».

«Sono verifiche – ha precisato Romeo – che si estenderanno nuovamente anche in mare e che sono propedeutiche al progetto definitivo/esecutivo che ci verrà consegnato in questi giorni».

L’iter finora portato avanti da Palazzo San Giorgio ha seguito un crono programma ben definito e dettagliato.

«Vorrei ricordare – ha detto il consigliere Carmelo Romeo – che nel mese di agosto abbiamo anche iniziato una pre conferenza di servizi che si chiuderà entro il mese di settembre, allo stesso tempo sarà indetta la conferenza dei servizi decisoria relativa al Lotto Zero relativo alle aree dove verrà realizzato il museo del mare».

Sui successivi passi Romeo ha ricordato che «puntiamo entro fine anno a riuscire a cantierizzare le aree, per far iniziare il primo step dei lavori. Parallelamente lo studio Zaha Hadid sta lavorando anche al definitivo-esecutivo del Lotto 1, relativo alla vera e propria realizzazione dell’opera».

«Anche in questo caso – ha concluso Romeo – indiremo una pre conferenza dei servizi, tra fine mese e il mese di ottobre, puntando ad avere una conferenza dei servizi decisoria per far partire realmente la costruzione». (rrc)

Al via i rilievi in mare e a terra per la progettazione esecutiva del Museo del Mare a Reggio

Proseguono, al Porto di Reggio Calabria, le indagini e i rilievi delle opere a mare relativi alla progettazione esecutiva del ‘Museo del Mare’, progettato dalla compianta archistar Zaha Hadid, che sorgerà nell’area tra il Lungomare Falcomatà e il porto cittadino.

L’Amministrazione comunale sta seguendo ogni passo necessario alle attività propedeutiche e a quella della realizzazione, avendo affidato al consigliere comunale, Carmelo Romeo, una delega specifica. Nelle scorse settimane un primo incontro tecnico, convocato a Palazzo San Giorgio, ha messo a confronto lo studio Zaha Hadid che si occuperà della realizzazione, il committente ossia il Comune di Reggio Calabria e tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti per i rispettivi ambiti di responsabilità.

Entrando più nello specifico le attività avviate in questi giorni riguardano tutte le opere a mare e a terra.

«Le attività continuano, non stiamo sprecando neanche un giorno, nonostante nel mese di agosto, spesso capiti che le procedure siano in qualche modo rallentate. Sul fronte Museo del Mare si prosegue senza soste, lo studio Zaha Hadid, con il quale ci confrontiamo quotidianamente, sta continuando il progetto esecutivo e parallelamente ha iniziato le attività di indagine e verifica che sono essenziali per eseguire il progetto».

«In questi giorni – conclude – si stanno effettuando rilievi sia a terra che a mare. Si tratta di un’opera alla quale teniamo molto e stiamo seguendo con attenzione tutti i passaggi».

Entro settembre si terrà un nuovo incontro tecnico preparatorio alla conferenza dei servizi. Nello specifico le attività di indagine condotte in questi giorni sono divise in due settori. Lungo il tratto di mare prospiciente il litorale in esame sarà eseguito un rilievo batimetrico dalla linea di riva fino ad una profondità massima di 10 metri, lungo 60 linee di navigazione ortogonali alla linea di costa. Il rilievo andrà eseguito con ecoscandaglio in continuo su una superficie di circa 50 ha, per un tratto di costa da rilevare ampio all’incirca 1 km, con una lunghezza media delle sezioni di misura pari a circa 500 m.

Il posizionamento dei fix batimetrici sarà effettuato mediante l’utilizzo di una stazione topografica fissa a terra ed un’altra in movimento lungo il profilo della spiaggia emersa, al fine di consentire la migliore rettilinearità al profilo topo-batimetrico. Saranno rilevati tutti gli elementi eventualmente presenti lungo il tratto di costa siano essi emersi che sommersi. In particolare, dovranno essere esattamente determinate le sagome reali di manufatti come pennelli, moli, scogliere emergenti, scogliere sommerse, condotte sottomarine, scarichi a mare, muri di qualunque genere, canali artificiali di qualsiasi natura, canali o foci naturali. Il rilievo sarà effettuato con un sistema Multi Beam Echo Sounder, sull’intera area oggetto di indagine.

Sul tratto di spiaggia emersa, invece, sarà eseguito un rilievo topografico della fascia costiera, dalla linea di battigia fino alla prima struttura rigida sulla terraferma inclusa. Tale rilievo sarà agganciato al rilievo topografico necessario per le opere da eseguirsi a terra. Il rilievo andrà inoltre eseguito in continuità con i fix del profilo di spiaggia individuati precedentemente. La superficie di interesse ha una dimensione pari a circa 2 ha. Dal rilievo dovranno emergere chiaramente qualunque tipo di struttura fissa o temporanea che al momento delle operazioni sono presenti nella zona di interesse. (rrc)

Entra nel vivo iter per realizzare il Museo del Mare di Reggio Calabria

Si è svolta, a Palazzo San Giorgio, una prima riunione in preparazione della conferenza dei servizi, che porterà all’avvio dei lavori del Museo del Mediterraneo di Zaha Hadid, previsto nel tratto terminale del lungomare Falcomatà a ridosso dell’area portuale. Un momento di confronto tra tutti i soggetti coinvolti, promosso dal consigliere comunale di Reggio Calabria, Carmelo Romeo, delegato alla realizzazione dell’opera.

Erano presenti l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Città metropolitana, Comune di Reggio Calabria, soprintendenza Bap, Regione Calabria, Direzione marittima di Reggio Calabria, Agenzia del Demanio, Comando Vigili del Fuoco, Agenzia delle Dogane, la società Zaha Hadid LTD, le Opere pubbliche Calabria e Sicilia. Nel corso della riunione, coordinata dal dirigente del Comune di Reggio Calabria e Responsabile unico del procedimento, Francesco Barreca, si sono presi in esame gli aggiornamenti del progetto definitivo, denominato ‘Lotto zero’.

Il Museo del Mare si avvale di un finanziamento complessivo di 113 milioni di euro, a valere sui fondi del Pnrr e Pon Metro plus 2021-2027.

«È molto importante questa pre conferenza dei servizi – ha detto il consigliere comunale Carmelo Romeo – ci sono intorno a un tavolo tutti gli attori che hanno voce in capitolo su quest’opera maestosa. Per l’Amministrazione comunale è davvero strategica, ed il primo a crederci è stato proprio il sindaco Giuseppe Falcomatà, che ormai due anni fa ha ottenuto l’inserimento dell’opera tra i 14 attrattori culturali del Ministero, circostanza che ha dato il via alle procedure per l’avvio del cantiere».

«Lo scopo di questo tavolo – ha evidenziato – è quello riunire tutti gli attori coinvolti, per raccogliere eventuali indicazioni e non rischiare di avere lungaggini temporali nel caso in cui possano sorgere, successivamente eventuali difficoltà».

«Vorrei ringraziare lo studio Zaha Hadid per la sua presenza con il direttore Filippo Innocenti e tutti gli altri collaboratori, che – ha concluso Romeo – hanno illustrato il progetto e tutto quello che stanno producendo per l’avvio del Lotto zero».

Presente a Reggio Calabria anche il direttore dello studio ‘Zaha Hadid’, Filippo Innocenti, che ha seguito tutte le fasi ideative e creative del progetto realizzato.

«C’è una grandissima soddisfazione – ha detto Innocenti – abbiamo seguito il progetto fin dall’inizio del concorso internazionale del 2007. E’ un’opera legata al lavoro di Zaha Hadid. Purtroppo lei non è più con noi, ma adesso rimane chiaramente la sua memoria in questo progetto, che diventa importantissimo realizzare nel suo concetto originale».

«Il rapporto dell’architettura con il mare – ha aggiunto – è sempre particolarmente interessante, è una fonte ispirazione per tutti i nostri progetti. In particolare per quello di Reggio Calabria, abbiamo la possibilità di ridisegnare un tratto della costa, rinaturizzarlo, e trarre questa occasione per restituire alla città una parte importante che è stata dimenticata nel tempo, andata degradandosi, e che invece rappresenta una bellissima destinazione. Nello specifico questo Museo sarà il punto terminale della passeggiata che è un elemento fondamentale della città di Reggio Calabria».

In chiusura dei lavori, alla riunione di preconferenza dei servizi, è intervenuto il Sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, che ha ringraziato tutti gli attori coinvolti nella riunione per la proficua sinergia sviluppata. (rrc)

CARIATI (CS) – Museo del mare, Assunta Scorpiniti nominata direttore

«Continuare a fare del Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni (Mu.M.A.M.) un presidio culturale e strumento strategico e creativo di promozione del patrimonio materiale ed immateriale della destinazione Cariati oltre il perimetro comunale. Era e resta, questa, una delle principali priorità dell’Amministrazione Comunale che già dal primo consiglio comunale utile ha votato per la sua istituzionalizzazione e pochissimi giorni dopo, ha firmato insieme a quattordici comuni della Sibaritide-Pollino, dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e dalla Diocesi di Cassano Jonio e ad altri enti del territorio l’accordo che ha sancito la nascita della Rete dei Musei della Sibaritide».

È quanto dichiara il sindaco Cataldo Minò informando con la presidente del Consiglio e delegata alla cultura Alda Montesanto che con apposito decreto e come previsto dal Regolamento nel solco di questo impegno, è stata nominata direttore del Museo Civico Comunale Assunta Scorpiniti, attuale responsabile del presidio culturale.

«Si tratta di un atto dovuto e di un riconoscimento alla scrittrice ed antropologa cariatese, ideatrice e curatrice del percorso museale – sottolinea la Montesanto – che con impegno, dedizione e professionalità ha saputo accompagnare la crescita di una realtà che, nata da pochissimo tempo, ha fatto registrare già numeri e presenze importanti, a partire dalle comunità educanti dell’hinterland e che ha tutte le carte in regola per continuare ad essere punto di riferimento culturale nel territorio».

Dalla definizione del progetto culturale e istituzionale del Museo all’elaborazione dei programmi annuali e pluriennali delle attività scientifiche, culturali ed educative; dal coordinamento delle attività di monitoraggio e valutazione delle attività e dei servizi, passando dalle attività di informazione, promozione e comunicazione all’esterno.

Conservazione, ordinamento, esposizione, studio delle collezioni e delle attività educative. Tra le mansioni assegnate al Direttore del Mu.M.A.M vi è anche l’aggiornamento degli inventari e la catalogazione; la cura dei rapporti con le Soprintendenze statali e con le altre istituzioni pubbliche; la redazione, in collaborazione con il suo staff, della Carta dei Servizi che identifica, nell’ambito di quanto previsto dal Regolamento, gli specifici servizi erogati con indicazione dei livelli di qualità e delle modalità di tutela dei diritti degli utenti. (rcs)