Colamaria (Udicon): Creare percorso alternativo a SS 106 che unisca Pietrapaola e Mandatoriccio

«Creare un percorso alternativo alla SS 106, che metta in comunicazione tra loro i lungomare di Pietrapaola e Mandatoriccio, così da agevolare lo spostamento, anche a piedi, dei tanti giovani che nelle sere d’estate si recano da un centro all’altro via spiaggia, ma al buio e con la necessità di bypassare un torrente». È la proposta avanzata da Ferruccio Colamaria, presidente Provinciale dell’Unione per la difesa dei Consumatori, sottolineando come questo «sarebbe un modo per avvicinare tra loro le comunità e migliorare la fruizione del patrimonio dell’area del basso jonio».

«Per chi come me – ha aggiunto – è nato a Mandatoriccio, vive a Pietrapaola e lavora a Cariati, poter usufruire di infrastrutture e ponti consentirebbe di bypassare, soprattutto in estate, con l’aumento della popolazione residente, la strada statale 106 che soprattutto nelle ore di punta diventa impraticabile».

Colamaria ha colto, poi, l’occasione per complimentarsi con le amministrazioni comunali di Cariati, Mandatoriccio e Pietrapaola, guidate rispettivamente dai sindaci Cataldo Minò, Aldo Grispino e Manuela Labonia, per la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata che quest’anno non ha fatto registrare, nonostante le numerose presenze, disagi come gli anni precedenti e per la qualità delle programmazioni di intrattenimento socio-culturale proposte quest’estate insieme alle Pro Loco e alle associazioni come Piccola Italia.

«L’invito, per il prossimo anno, è a pensare ad una proposta integrata ed unitaria per evitare – ha aggiunto – che le iniziative e gli eventi si accavallino tra di loro.  Il territorio del basso jonio cosentino risulterebbe così più attrattivo con benefici e ricadute per tutte le comunità coinvolte». (rcs)

Le radici remote e storiche di Pietrapaola

di VITO SORRENTI – Nel corso degli anni Novanta, a seguito delle ricognizioni effettuate dal prof. A. Taliano Grasso, è stata individuata in località “Cerasello” del Comune di Pietrapaola (CS), una porzione di cinta muraria (circa 1200 m) attribuibile ad un più esteso sistema di fortificazione del territorio, costruito dalle popolazione brettie che, a partire dalla metà del IV secolo a.C. , sono presenti nella Sibaritide meridionale.

Successivamente (2019) a seguito dello scavo effettuato dalla Sabap-Cal è stata messa in luce un’altra porzione del sistema difensivo di cui sopra, databile tra il V ed il II sec. a.C.; inoltre, a seguito dei sopralluoghi effettuati dalla già citata Sabap-Cal, unitamente al Nucleo TPC di Cosenza, nell’area limitrofa alle mura, è stata individuata, lungo tutto il pendio, un’area di interesse archeologico, probabilmente un’area funeraria.

In pari tempo, dai sopralluoghi effettuati, è emersa la necessità di definire un’area di tutela indiretta affinché non vengano danneggiate la visibilità, la prospettiva, la luce e il decoro del contesto antico e ne siano salvaguardate le condizioni di ambientamento.

Ora, alla luce delle scoperte fatte e in considerazione del fatto che tali ritrovamenti hanno un interesse archeologico particolarmente importante, la Soprintendenza Archeologica delle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza ha comunicato all’Amministrazione comunale di Pietrapaola di aver avviato d’ufficio il procedimento di dichiarazione di interesse culturale del sito e della località menzionati, certificando così, che la cinta muraria e l’area funeraria portati alla luce hanno un grande interesse storico culturale che rende orgogliosa la comunità pietrapaolese, già fiera perché il sistema difensivo scoperto va ad aggiungersi ad un altro sistema difensivo brettio, risalente al III secolo a. C., di grande interesse archeologico-ambientale, denominato “Le muraglie di Annibale”, dove furono raccolti, nel secolo scorso, frammenti di ceramica a vernice nera e monete di Thurii, Crotone, Metaponto, Eraclea, nonché una placca in piombo riproducente una gorgone a bassorilievo e altro, tutti reperti antichi, tutti testimoni muti/e custodi sacri/di antichi segreti. (vs)

PIETRAPAOLA (CS) – Un momento di preghiera e riflessione per le vittime di Cutro

Venerdì 10 marzo, alle 9, nella Parrocchia Santa Maria delel Grazie, si terrà un momento di preghiera e fiflessione per le vittime del naufragio di Cutro.

L’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio diocesano per l’Apostolato del Mare diretto da don Giuseppe Ruffo, in sinergia con la Fondazione Migrantes diretta da Giovanni Fortino, la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Pietrapaola guidata da don Umberto Sapia e l’Istituto comprensivo di Mandatoriccio diretto dalla dirigente scolastica Mirella Pacifico.

L’appuntamento prevede due momenti. Prima il momento di preghiera nella parrocchia di S. Maria delle Grazie che sarà presieduto da S. E.  l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise. Saranno proprio gli alunni dell’istituto comprensivo di Mandatoriccio (plesso di Pietrapaola) ad animarlo con poesie, cartelloni e riflessioni suscitate nei loro cuori dalle terribili immagini della spiaggia di Steccato di Cutro. A conclusione del momento di raccoglimento si andrà verso la spiaggia dove verrà lanciata nel mare una corona di fiori in ricordo delle vittime del naufragio. La tragedia di Cutro non può e non deve lasciarci indifferenti. Le vite spezzate in un mare in tempesta interrogano ognuno di noi dal profondo. In questo triste e tragico momento di dolore irrompe con urgenza la necessità di fermarsi a riflettere e pregare. La Arcidiocesi di Rossano Cariati, in comunione con la preghiera e vicinanza di cuore e di intenti a quanto detto dal Card. Matteo Zuppi Presidente della CEI e in adesione al messaggio dei vescovi calabresi che invitano tutte le comunità cristiane a manifestare con la preghiera e la solidarietà, una concreta vicinanza alle vittime. (rcs)

PIETRAPAOLA (CS) – Torna “U Nannarellu”, il corteo di Carnevale

Domani, a Pietrapaola, in Via Roma, alle 17.30, partirà il “Nannarellu”, il Corteo di Carnevale.

Si tratta di una tradizione locale recuperata da un gruppo di cittadini, che consiste nell’inscenare un vero e proprio funerale ad un pupazzo raffigurante un vecchietto, detto il Nannarello (il nonno), che viene portato in processione, viene pianto e poi bruciato in un falò dove intorno si balla la quadriglia al suono della fisarmonica. La serata continuerà con il concerto gruppo di musica popolare del cosentino “All’uso antico”.

Il Nannarello a Pietrapaola è la maschera che simboleggia il vecchio anno che deve lasciar posto al nuovo, e viene bruciato per propiziare quest’ultimo. Durante il giocoso funerale la salma viene accompagnata dalla vedova e dalle sue comari le cui identità sono nascoste da paurosi travestimento. Piangendo confessano i segreti del defunto e …quelli degli altri rendendo quindi i partecipanti parte attiva e centrale della festa. Dopo il falò entra in gioco l’elemento del ballo e della musica, vi sarà infatti l’esibizione del gruppo di ballo locale che si esibirà con una quadriglia ed infine la serata verrà conclusa dagli “All’uso antico” che tra il loro repertorio vantano molti pezzi di musica popolare reinterpretati in modo molto interessante.

Sarà possibile apprezzare pietanze e vini locali. ν

Pietrapaola set del film “Il Monaco che vince l’Apocalisse”

Si sono concluse, a Pietrapaola, le riprese di alcune scene del film Il Monaco che vinse l’Apocalisse diretto da Jordan River, ispirato all’apocalisse descritta dall’esegeta biblico Gioacchino da Fiore, figura di spicco della nostra Calabria che Dante colloca fra gli spiriti sapienti del Paradiso.

Set delle riprese, La Grotta del Principe, scavata nella roccia detta “Rupe del Salvatore” che sovrasta l’entrata di Pietrapaola Centro,  che è stata resa agibile e arredata grazie all’impegno del presidente dell’Associazione Ricchizza PietrapaolaVincenzo De Vincenti e dei suoi collaboratori.

«Innanzitutto – ha detto De Vincenti – desidero ringraziare il regista Jordan River per aver accolto il nostro invito e a seguire gli amici Fullone e Amodeo che hanno dato il loro contributo per rendere accessibile la Grotta, mastro Ciccio Talarico che ha realizzato l’arredo, nonché le autorità che hanno accolto il Regista in occasione del primo sopralluogo. Un particolare ringraziamento lo voglio rivolgere al neo sindaco Manuela Labonia per l’accoglienza riservata al Regista e alla sua troupe e per aver fornito la massima collaborazione per la riuscita dell’evento. Un evento, mi piace ricordare a me stesso, che oltre a costituire un fatto storico per la nostra piccola comunità, potrebbe essere motivo di stimolo e di richiamo per visitare non solo il sito cinematografico ma l’intero paese e le tante grotte rupestri che lo caratterizzano».

«Perché l’ho fatto? – ha aggiunto –. Perché la nostra associazione ha a cuore la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, della sua arte e della sua cultura. Solo per questo? No, anche perché, come associazione, vorremmo dare un segnale forte alla nostra comunità, ossia che per migliorare le condizioni di tutti e per valorizzare i nostri “tesori” (vedi Muraglia di Annibale, scavi archeologici in località Cerasello ecc.) e la nostra località marina, è necessario passare dalle parole ai fatti e soprattutto è necessario che vi sia la collaborazione di tutti i residenti». (rcs)

 

L’Associazione “Ricchizza”: da Pietrapaola ai calabresi nel mondo

C’è un’associazione di calabresi dal nome particolare, “Ricchizza” che non ha bisogno di traduzione: è la ricchezza del senso di appartenenza a una terra meravigliosa e dell’orgoglio innato che caratterizza tutti i calabresi. Da Pietrapaola, in provincia di Cosenza, ha raggiunto non solo i pietrapaolesi sparsi in ogni angolo della terra, ma molti calabresi che sono stati attratti dall’intensa attività di un sodalizio che vive soprattutto in modo virtuale, collegando spiritualmente e verbalmente centinaia, migliaia di calabresi nel mondo. Abbiamo chiesto al suo fondatore e presidente Vincenzo De Vincenti di raccontarci la storia di “Ricchizza”.

«Dopo l’accorata, vibrante e dolente lettera della scrittrice Giusy Staropoli Calafati – dice De Vincenti –, sono felice di raccontare la storia del nostro sodalizio per illustrare quanto i calabresi possono fare a favore della loro terra. L‘associazione “Ricchizza” Pietrapaola (Cs) si è costituita per volontà di Vincendo De Vincenti e di un gruppo ristretto di suoi amici (oggi conta oltre 150 soci disseminati in ogni angolo del mondo).

Il sodalizio si sta distinguendo per un significativo e stimolante impegno finalizzato a promuovere lo svolgimento di attività culturali, benefiche, di assistenza familiare e sociale; intervenire contro lo svantaggio sociale; dare voce e visibilità a problemi concreti e promuovere il territorio.

Molti gli obiettivi realizzati nel corso degli anni a cominciare dal rifacimento della porta lignea principale della Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Pietrapaola; dal rifacimento del sagrato e della balaustra in ferro battuto antistanti la stessa chiesa; dall’organizzazione di “Cultura e Musica Sotto le Stelle” con numerosi artisti di spessore e ospite a sorpresa il manager Francesco Trebisonda; dall’organizzazione della mostra fotografica sulla prima Guerra Mondiale, esposta nel museo cittadino.

E poi, tante attività di volontariato a favore dell’arredo urbano con l’invasamento di piante e fiori per le vie del Borgo; la seconda edizione di “Cultura e Musica Sotto le Stelle” incentrata sulla silloge poetica “Vagando con la mente” di Vito Sorrenti con il ricavato devoluto al restauro conservativo dell’arco romanico in piazza Roma, una serata che ha avuto come ospite, tra gli altri, il “quasi concittadino” illustre (nativo di Scala Coeli, ma da sempre per ferie estive a Pietrapaola) Pasquale Tridico, Presidente dell’Inps. Quindi una serie di donazioni di denaro e beni a favore della Protezione Civile per l’emergenza Coronavirus; la donazione alla parrocchia Santa Maria Delle Grazie di circa 500 sedie da utilizzare per le messe all’aperto ed eventi vari; l’installazione del monumento in memoria delle vittime del Covid 19; la targa commemorativa in ricordo del partigiano Venanzio Giovanni Parrotta; la preparazione del percorso per favorire l’attività di trekking organizzata dal CAI di Castrovillari. Ultime iniziative, quella del ristoro con beni alimentari ai paesani in difficoltà. In questo contesto sono stati distribuiti ai più bisognosi anche un certo numero di PC dismessi da un grande Centro di ricerca mondiale che la nostra associazione è riuscita ad acquisire per il fine esposto.
Di recente nell’ambito della terza edizione di “Cultura e Musica Sotto le Stelle” è stato presentato il libro di Nicola Chiarelli, intitolato “Pietrapaola, manuale di lessico e cultura contadina”, pubblicato col sostegno dell’associazione.
Inoltre il sodalizio ha in programma l’installazione di una nuova opera pubblica, una scultura realizzata dal pittore e scultore Elio De Luca in collaborazione con il tecnico Giosuè Pizzuti.

Delle opere messe in campo dall’associazione si è più volte occupata la Voce, importante e storico magazine diffuso nelle Americhe (Canada e Usa in particolare) edito e diretto da Arturo Tridico, pietrapaolese anche lui, e oltre che editore, imprenditore assicurativo di successo a Montreal». (ig)

PIETRAPAOLA (CS) – Lunedì la presentazione del libro di Nicola Chiarelli

Lunedì 9 agosto, a Pietrapaola, alle 19, a Piazza Dema, la presentazione del libro Pietrapaola di Nicola Chiarelli.

L’evento è stato organizzato dall’Assiociazione Ricchizza in collaborazione con Tipografia GrafosudConSenso Publishing.

Introduce e coordina Assunta Scorpiniti, giornalista e scrittrice. Intervengono Vincenzo De Vincenti, presidente Associazione Ricchizza, Luciano Crescente, già dirigente scolastico, Vito Sorrenti, poeta, Giuseppe F. Zangaro, ceo conSenso Publishing, Luigi Zangaro, curatore editing del volume.

Relaziona Gianfranco Donadio, antropologo visuale e docente del laboratorio di Etnografia visiva all’Università della Calabria. Conclude l’autore. Intermessi musicali a cura di Father & Son di PinoAlessio Salerno(rcs)

PIETRAPAOLA (CS) – Raccolta di foto storiche 1900/1970 per mostra permanente

L’Associazione Calabresi nel Mondo di Pietrapaola (Cs) “Ricchizza” intende recuperare la memoria storica del borgo con una raccolta di fotografie del perido 1900-1970 relative a matrimoni, feste civili e religiose, nonché momenti significativi della vita cittadina.

L’iniziativa sta raccogliendo un vasto consenso, soprattutto tra i pietrapaolesi che vivono fuori della regione. Le foto dovranno essere trasmesse entro il prossimo 7 giugno. Le foto originali verranno scannerizzate e riprodotte a cura dell’Associazione e gli originali restituiti ai rispettivi proprietari. (rcs)

PIETRAPAOLA (CS) – Il 22 febbraio si festeggia il Carnevale 2020

Il 22 febbraio, a Pietrapaola, dalle 16.30, per le vie del centro storico, si festeggerà il Carnevale con il tradizionale Rogo del Nannarello.

I festeggiamenti cominceranno con il corteo che partirà da Piazza Mancini, per poi proseguire per le vie del centro storico, che faranno da cornice al suggestivo pianto della vedova. Alle spalle della Chiesa, invece, si accederà il falò e prenderanno il via le danze.

Quella riproposta da Pietrapaola, per il secondo anno consecutivo, è una tradizione molto antica: si tratta di una festa popolare, in cui si inscena un vero e proprio funerale ad un pupazzo “morto” per aver mangiato e bevuto troppo durante il pranzo di Carnevale. Questo funerale viene accompagnato dal pianto della vedova che è, in realtà, una presa in giro degli stessi partecipanti che componevano il corteo funebre, che era allegro e festoso. Alla fine, il pupazzo viene dato alle fiamme, dove dovrebbe trovare riposo e portare via con sé tutte le energie ed i pensieri negativi. E mentre il pupazzo brucia, cittadini, intanto, ballano sui ritmi della tarantella tra vino e cibo, uscendone rinvigoriti. (rcs)

PIETRAPAOLA (CS) – La mostra sulla Grande Guerra

Da visitare, a Pietrapaola, nei locali dell’ex frantoio Urso, la mostra fotografica, storico-documentaria sulla Grande Guerra allestita dall’Associazione Ricchizza con il patrocinio del Comune di Pietrapaola e la promozione della Casa di Marta.

Una mostra, il cui obiettivo è quello di «ravvivare la memoria dei concittadini che hanno partecipato, come militari, alla Grande Guerra, sacrificando, in molti casi, la propria vita senza essere del tutto consapevoli delle motivazioni alla base del proprio sacrificio, ma ubbidendo ad un profondo, atavico e indistinto senso del dovere e, in pari tempo, mostrare la drammaticità e le atrocità terrificanti della Guerra per sensibilizzare i giovani e creare in loro una coscienza pacifista».

«L’idea – ha spiegato Vincenzo De Vincenti, presidente dell’Associazione Ricchizza – è quella di fare una mostra in divenire, dove esporre non solo la documentazione attualmente in nostro possesso, ma anche quella che si riuscirà a reperire in seguito con il contributo di tutti i cittadini».

Ad accompagnare i visitatori, i relatori Giuseppe MaderaFrancesco Parrotta. (rcs)