L’Associazione Petrusinu: Un referendum per dire no alle pale eoliche

L’Associazione Culturale Petrusinu Ogni Minestra ha proposto un referendum per «dire no ai nuovi impianti eolici in Calabria; al proliferare delle pale che stanno devastando il territorio calabrese senza portare nulla all’economia calabrese. E gli impianti realizzati dovranno essere smontati e smaltiti in tempi brevi (massimo 20 anni)».

Inoltre, il sodalizio ha chiesto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, «di tutelare il territorio calabrese e, soprattutto la volontà dei cittadini, siamo, infatti, certi che la maggior parte dei calabresi sono contrari alle pale eoliche. E mentre al nord dicono no al proliferare degli impianti, al sud continuano ad alzarsi pale come di recente avvenuto tra Squillace e Borgia. È bene ricordare che la Calabria produce più energia elettrica di quanto necessario. La nostra regione ha un surplus energetico e non necessita di ulteriori impianti (non chiamateli parchi)».

«La Calabria produce il triplo dell’energia di cui ha bisogno 16mila gigawattora a fronte dei 5mila richiesti – ha ricordato l’Associazione –. Il 6% dell’energia prodotta in Italia è calabrese. A differenza della Lombardia che, invece, non è autosufficiente. Eppure i calabresi pagano più dei lombardi per il fattore “omega” che, paradosso dei paradossi, è il più alto d’Italia. Dalla serie “cornuti e mazziati”. Non solo ci ritroviamo con un territorio devastano ma non abbiamo nessun vantaggio neanche sulla bolletta, tutt’altro!»

«È chiaro che dietro questa situazione – ha detto l’Associazione – c’è una speculazione da parte di multinazionali ai quali nulla importa della Calabria e della malavita locale. A tal proposito vorremmo sapere che fine hanno fatto le diverse indagini delle procure calabresi. Solo fumo e niente arrosto? Ma la cosa grave che nei prossimi mesi saranno alzate 500 torri eoliche in tutta la provincia di Catanzaro e persino nel nostro splendido mare. Una devastazione che va fermata con un referendum ad hoc che ponga finalmente fine a questo scempio». (rcz)

 

 

Il sindaco di CZ rilancia proposta di referendum sul Ponte sullo Stretto

Un referendum consultivo in Calabria sull’utilità del Ponte sullo Stretto e, di riflesso, sulla possibilità che la Regione contribuisca al finanziamento dell’opera rinunciando a parte del Fondo di Sviluppo e Coesione. È la proposta lanciata dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ospite di Radio24.

«Se c’è la volontà politica si può votare anche assieme alle Europee della prossima primavera – ha detto il primo cittadino –. Qualcuno, terrorizzato da questa ipotesi, sostiene che il referendum consultivo non è contemplato. Non è così. Il referendum consultivo su questioni di interesse regionale è previsto dall’art.12 dello Statuto e a farne richiesta possono essere il 10% del corpo elettorale o il 40% dei Consiglieri regionali. Manca, è vero, la legge attuativa e la Calabria, se non erro, è una delle tre Regioni che non lo hanno fatto, assieme a Basilicata e Molise».

«Cosa impedisce al Consiglio regionale – ha aggiunto – di varare in due mesi la legge attuativa e consentire così lo svolgimento del referendum? Io credo sia interesse dello stesso presidente Occhiuto e dello stesso ministro Salvini conoscere la volontà popolare della Calabria su un tema così serio».

«È l’unico strumento democratico – ha concluso – per sapere se davvero la Calabria, come sostiene Salvini , è favorevole al Ponte e se è disposta ad ogni sacrificio pur di averlo. Se la Calabria si pronuncerà per il ponte, allora il ragionamento di Salvini di una compartecipazione della nostra Regione, potrebbe anche avere una logica. Si faccia dunque senza paura il referendum». (rrm)

CATANZARO – Molto interesse per gli incontri per i referendum con il sen. Paolo Arrigoni

Ha raccolto entusiasmo e tanta affluenza l’incontro sui referendum con il senatore Paolo Arrigoni, svoltosi a Catanzaro e organizzato dalla Lega.

Dopo i saluti del responsabile provinciale Giuseppe Macrì e quelli del commissario regionale Giacomo Francesco Saccomanno, è intervenuto il Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, il quale, nel ringraziare il gradito ospite, ha chiesto maggiore collegamento con il partito centrale ed ha evidenziato le difficoltà di operare in Calabria.

A seguire il responsabile del Dipartimento Energia Guido Nardi ha consegnato al Consigliere Regionale Pietro Raso due proposte di legge sulla materia in questione, commentandone brevemente le ragioni. Le conclusioni al sen. Arrigoni che ha illustrato le ragioni dei referendum, la necessità che si vada a votare e si convincano le persone ad andarci, il tentativo di non informare i cittadini degli stessi e, comunque, la necessità che si riprenda il percorso di ascolto dei territori. Un breve cenno poi all’emergenza energetica ed alla necessità che si proceda celermente a trovare soluzioni alternative, ribadendo l’impegno della Lega a difendere famiglie ed imprese per diminuire i rincari esistenti.

Tappa successiva a Palmi, ove nella oltremisura gremita sede della Lega, vi è stato l’incontro con il candidato sindaco del centrodestra Giovanni Barone, con i candidati della lista della Lega e con i tantissimi militanti e dirigenti del partito. Dopo i saluti del responsabile locale Giovanni Saffioti, del responsabile provinciale Franco Recupero, del commissario regionale Giacomo Francesco Saccomanno, del candidato sindaco e del consigliere Giuseppe Gelardi, le conclusioni al sen. Paolo Arrigoni che ha evidenziato l’importanza dei referendum e si è congratulato con tutti per essere riusciti a comporre una coalizione con i simboli dei partiti. (rcz)