San Ferdinando riabbraccia il suo Santo Patrono restaurato

L’effige di San Ferdinando Re, patrono della città di San Ferdinando, è tornata nella sua Parrocchia.

La sacra effige ottocentesca, risalente al 1851 e attribuibile alla scuola napoletana di metà Ottocento, è stata restaurata dopo aver subìto un danno significativo a seguito di una caduta che aveva provocato la frattura del basamento.

In seguito a un’accurata ispezione da parte dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Oppido-Palmi, il restauro è stato affidato alla ditta Desta di Catanzaro, sotto la guida della dott.ssa Anna Arcudi. Dopo l’approvazione del progetto da parte della Commissione di Arte Sacra della Diocesi, del Vescovo S.E. Mons. Giuseppe Alberti e della Soprintendenza, la statua è stata trasferita nei laboratori specializzati di Catanzaro.

La procedura  del restauro diretta dall’ing. Paolo Martino, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi con l’alta sorveglianza scientifica  della dottoressa Daniela Vinci per la Soprintendenza ha richiesto un impegno straordinario a causa delle condizioni critiche della scultura.

L’intervento ha riguardato il risanamento del legno, aggredito da insetti xilofagi, la ricostruzione del basamento e delle porzioni mancanti della corona, oltre alla rimozione di numerosi strati di ridipinture incoerenti che avevano alterato l’aspetto originale dell’opera. Grazie a un meticoloso lavoro di pulitura e reintegrazione pittorica, è stato possibile restituire alla statua i colori autentici voluti dall’artista, rispettando così la sua creatività e la profonda devozione del popolo di San Ferdinando.

Oltre ai trattamenti strutturali e di consolidamento, la statua è stata sottoposta a un processo di disinfestazione mediante trattamento anossico, fondamentale per garantirne la conservazione nel tempo. L’operazione ha richiesto pazienza e dedizione, ma ha permesso di preservare e tramandare alle future generazioni un’opera d’arte che rappresenta un pilastro della fede e della tradizione locale.

Il rientro della statua in Parrocchia è stato celebrato con una solenne cerimonia presieduta dal Parroco Don Domenico Rizzi che ha visto una grande partecipazione di fedeli. Presenti i sacerdoti Don Salvatore Giovinazzo, Don Federico Arfuso e i Sacerdoti Guanelliani, i quali hanno accompagnato con la preghiera questo momento di grande significato per la comunità. Don Domenico Loiacono, Arcidiacono della Concattedrale di Palmi, ha inviato il proprio saluto, mentre S.E. Mons. Alberti ha fatto giungere la sua benedizione.

Il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, ha preso la parola esprimendo la commozione e l’orgoglio dell’intera cittadinanza per il ritorno del Santo Patrono nella sua casa.

«La nostra comunità – ha dichiarato il primo cittadino – ritrova oggi non solo un’opera d’arte di straordinario valore, ma soprattutto un simbolo di identità, storia e fede».

«Questo restauro – ha concluso – rappresenta un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, tra arte e spiritualità ed è inoltre testimonianza della resilienza di questa comunità che anche in questa occasione ha dimostrato di saper affrontare le avversità e superare gli ostacoli con spirito cooperativo e unità di intenti». (rrc)

Da San Ferdinando l’urlo del riscatto

di CATERINA RESTUCCIA – Si alza da San Ferdinando l’urlo dell’ennesimo riscatto della terra di Calabria.

Il piccolo comune marino, fortemente attratto dalle politiche portuali e imprenditoriali che gravitano intorno al noto Porto di Gioia Tauro, si fa tavola rotonda per un incontro che dia ampio respiro a tutte le visioni intorno alla realtà ultradecennale del porto.

Ed è così che a San Ferdinando si è vista una sala consiliare incredibilmente stracolma e si è registrato un pubblico interessato e attento per un incontro – dibattito molto attrattivo dal titolo: Al centro del Mediterraneo – Porto e territorio, una sfida possibile.

Il convegno ha sintetizzato l’unione di numerosi enti compartecipanti per l’organizzazione dell’evento: Comune di San Ferdinando, l’Autorità di Sistema Portuale dei Due Mari Tirreno Meridionale e Ionio, M.A.S.K. ITS Academy, Automar, Callipo Group, Rubbettino, l’Accademia delle Belle Arti di Roma, il Partito Democratico.

Con la moderazione della giornalista Barbara Panetta la serata ha goduto di un susseguirsi di nomi insigni di relatori e relatrici, che hanno delineato sulla scorta del proprio ruolo, e soprattutto di tutti i compiti svolti negli specifici ambiti, una fisionomia completa della realtà portuale.

L’incipit è stato, come la regola vuole, istituzionale. Non sono mancati, difatti, i saluti istituzionali e i ringraziamenti del Primo Cittadino di San Ferdinando Luca Gaetano.

E lungo le direttrici del convegno sono emerse senza retorica sia tante criticità quante altrettante fiducie e prospettive future verso una realtà portuale che ancora ha molto da offrire e sviluppare.

È stata così una vera e propria batteria di interventi, che hanno manifestato varietà di intenti e soprattutto di stati d’animo. Ha immediatamente evidenziato la sua soddisfazione l’Ammiraglio Andrea Agostinelli, Autorità Portuale, che, pur manifestando un certo entusiasmo per i risultati raccolti dal lavoro svolto dal Porto, non ha taciuto qualche amarezza per le annose questioni di numerosi ettari di Retroporto in fase stagnante.

Infatti, il Porto di Gioia Tauro, che ha sempre attirato l’attenzione di autorità e di società, rimane al centro delle discussioni su apertura e chiusura di un territorio ancorato a retaggi e miti, ad angosce ed attese imprenditoriali ancora difficili da risolvere così come anche esprime la stessa Rosy Ficara di Automar S.p.a. La stessa, pur riportando dati importanti della società, ha oggettivamente denunciato le carenze strutturali e di servizio, che impediscono l’esplosione imprenditoriale del territorio. E lungo la stessa linea si sono trovati il grande imprenditore calabrese Pippo Callipo e il presidente di Confindustria di Reggio Calabria Domenico Vecchio, convogliando, criticamente insieme, sulle tortuosità burocratiche e politiche della questione “Porto di Gioia Tauro”.

Proprio per questo è Gregorio Pititto della CGIL che, con tono pacato e speranzoso, invita, invece, le forze politiche a incidere più positivamente sul caso Porto di Gioia Tauro, auspicando maggiore comunicazione tra le parti al fine di un ulteriore decollo territoriale.

«La Calabria è una terra che ha tutte le condizioni per superare ogni limite e ogni barriera», grida in chiusura e dirittura d’arrivo dell’incontro l’Onorevole Giuseppe Soriero, già Sottosegretario e autore del testo “Andata in porto”, cronistoria della questione portuale gioiese che racconta una sfida e ne celebra una riuscita.

Sono spettate, infine, ad Antonio Misiani, già Viceministro dell’Economia e delle Finanze, le conclusioni positive e costruttive del dibattito “Ai calabresi e alla Calabria non mancano le potenzialità e non mancano i numeri per un rilancio non solo di uno dei porti più importanti al mondo, ma anche per una ricostruzione territoriale, bisogna, pertanto, attirare investimenti e imprese” chiude sinteticamente e spinge ad altre riflessioni non meno importanti sulla storia del grande Porto di Calabria. (cr)

SAN FERDINANDO (RC) – Il 3 marzo una visita-presidio di Mimmo Lucano

Lunedì 3 marzo, il sindaco di Riace ed europarlamentare, Mimmo Lucano, farà una visita-presidio alla baraccopoli di San Ferdinando.

Lucano sarà accompagnato da monsignor Giancarlo  Maria Bregantini, arcivescovo emerito di Campobasso-Boiano, padre Alex Zanotelli e dall’ex  parlamentare e sindaco di Rosarno Peppino Lavorato.

L’iniziativa, che segue alla visita effettuata  lo scorso 24 gennaio, ha l’obiettivo di chiedere la chiusura della baraccopoli e l’adozione di  soluzioni alternative ai ghetti di Stato. 

«Bisogna chiudere la baraccopoli di San Ferdinando – ha detto Lucano –perché non possiamo più accettare il degrado e  le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere decine di braccanti, lavoratori sfruttati nel  silenzio quasi assoluto delle istituzioni».

«Quello che succede qui – le baracche di plastica e cartoni, il  cibo cucinato per terra, la vita quotidiana senza servizi essenziali – non è degno di un paese che si  definisce civile. Ma siamo consapevoli – ha aggiunto – che non basta chiederne la chiusura, è necessario anche  avanzare una proposta e in questo senso Riace rappresenta una speranza. Occorre trasformare il  dolore in una speranza».

«Sono passati più di 15 anni e non è cambiato niente, anzi questo “modello” di sfruttamento e disumanità – ha proseguito – è stato praticamente istituzionalizzato.  Questo è un impegno preso tempo fa, alla casa del popolo “Peppe Valarioti” di Rosarno, e che  intendo portare avanti con tutte le mie forze». 

La soluzione – secondo i promotori – è l’inserimento abitativo diffuso nelle centinaia di case sfitte  per migranti e autoctoni attraverso l’apertura di incentivi per i proprietari che intendono concedere  le case in affitto e l’investimento da parte delle istituzioni da destinare a uso abitativo.

«Quel che  sembrava un’utopia si è rivelata una possibilità concreta a Riace – ha detto ancora Lucano –Riace e la sua  “accoglienza dolce” costituiscono la risposta concreta ai ghetti e allo sfruttamento dei cittadini  migranti. La soluzione c’è ed è aprire le porte dei nostri paesi semideserti, delle nostre aree interne  scoraggiate, a chi viene in Europa per cercare un futuro migliore». 

A San Ferdinando, poi, insieme a Mimmo Lucano, Monsignor Bregantini e Peppino Lavorato, sarà  presente anche Padre Alex Zanotelli a nome del Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti. 

«Da sette anni, ogni mese, facciamo una giornata di digiuno, in solidarietà con i migranti, in fuga da  guerre, da fame, persecuzioni e cambiamenti climatici – ha detto Zanotelli –. In questo mese di  marzo faremo il Digiuno alla baraccopoli di San Ferdinando per protestare contro il modo in cui i  migranti vengono sfruttati in questi campi e costretti a vivere in condizioni disumane e degradanti  mentre tutto intorno centinaia di abitazioni restano vuote e abbandonate». 

Molte le adesioni già pervenute, si invitano le istituzioni e la cittadinanza tutta a partecipare.  (rrc)

Incontro a Roma per il Decreto Caivano-Bis e i progetti per il futuro di Rosarno

Il sindaco di Rosarno, Pasquale Cutrì, ha incontrato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, per un incontro di grande rilievo dedicato al  Decreto Caivano-Bis. 

All’incontro erano presenti, oltre al primo cittadino e al Sottosegretario Mantovano, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto,  il Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, il Commissario straordinario contro gli insediamenti  abusivi e la lotta al caporalato, dott. Maurizio Falco, e il Commissario straordinario per le aree ad alta  vulnerabilità sociale, dott. Fabio Ciciliano.

Durante l’incontro, il sindaco ha illustrato proposte progettuali importanti per il miglioramento del  nostro Comune. Tra le iniziative più rilevanti ha posto particolare attenzione sulle scuole di  Rosarno, con interventi volti a garantire strutture sicure e moderne per gli studenti, sulla nascita e  realizzazione di un centro polisportivo come punto di riferimento per i giovani e per la promozione  dello sport, e sulla riapertura del cinema per offrire uno spazio culturale fondamentale alla  comunità.  

Sono state, inoltre, avanzate tante altre idee progettuali mirate al benessere e allo sviluppo  collettivo. 

L’incontro ha rappresentato un momento decisivo per pianificare interventi strategici e concreti per  il futuro di Rosarno. Già dalla prossima settimana, si riuniranno i tavoli tecnici per iniziare a  concretizzare le varie proposte avanzate e per porre solide basi alla realizzazione dei progetti. 

L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco dott. Pasquale Cutrì, ha rinnovato il proprio impegno  a lavorare con determinazione e trasparenza per garantire risultati tangibili e miglioramenti reali per  tutta la comunità di Rosarno. (rrm)

L’OPINIONE / Luca Gaetano: Istituzioni unite per dignità e sicurezza dei migranti

di LUCA GAETANO –  In merito all’articolo pubblicato dall’Agenzia Giornalistica Italia (Agi) e ripreso da numerose testate, riguardante le presunte tensioni e il rischio di una nuova rivolta tra i lavoratori migranti nella tendopoli di San Ferdinando, l’Amministrazione Comunale di San Ferdinando precisa che il comunicato diramato a firma di diverse realtà del terzo settore descrive una situazione che non corrisponde alla realtà attuale e offre una visione distorta delle condizioni nella tendopoli e delle azioni messe in campo dalle istituzioni. 

Al contrario di quanto riportato, non si registrano tensioni né episodi critici che possano far pensare a una situazione fuori controllo.

L’Amministrazione Comunale, in stretta sinergia con la Prefettura di Reggio Calabria, la Regione Calabria e il Governo Italiano, è costantemente impegnata nella realizzazione di progetti e interventi concreti per garantire dignità e sicurezza ai lavoratori migranti. Questi sforzi includono:

Il miglioramento delle condizioni di vita all’interno della tendopoli, con interventi mirati sull’accesso ai servizi essenziali e alla sicurezza.

Progetti per l’inclusione sociale e lavorativa dei braccianti, al fine di sottrarli al rischio di sfruttamento.

Progetto per consentire una ospitalità responsabile e collaborativa, consentendo l’autoimpiego e promuovendo le attività di formazione e sostegno alla persona.

Collaborazione con le associazioni e gli enti del territorio, per garantire un approccio coordinato e sostenibile alle problematiche sociosanitarie.

È essenziale sottolineare che il contesto in cui operiamo è complesso e richiede uno sforzo collettivo, ma ciò non può giustificare la diffusione di notizie che creano allarmismo e danneggiano il lavoro che stiamo portando avanti con serietà e dedizione.

Tale lavoro vede la partecipazione attiva di tutte le articolazioni dello Stato e dei più autorevoli corpi intermedi come sindacato, organizzazioni datoriali ed enti bilaterali. 

L’Amministrazione di San Ferdinando ribadisce il proprio impegno a garantire condizioni di vita dignitose e opportunità concrete per tutti i lavoratori presenti sul territorio. Siamo certi che, attraverso il lavoro congiunto, sarà possibile raggiungere obiettivi comuni che promuovano giustizia sociale e sicurezza per tutti. (lg)

[Luca Gaetano è sindaco di San Ferdinando]

SAN FERDINANDO (RC) – L’incontro pubblico su “Lavoro, terra e dignità”

Domani pomeriggio, a San Ferdinando, alle 18.30, all’ostello solidale Dambe So, si terrà un incontro pubblico promosso da USB, SOS Rosarno e Dambe So, incentrato sui temi del lavoro agricolo e della lotta per i diritti dei lavoratori migranti.

Sarà un momento di confronto per riflettere su un modello di agricoltura alternativo, capace di coniugare sostenibilità ambientale e giustizia sociale.  

Al centro dell’incontro ci saranno le esperienze dei braccianti dell’associazione Terra e Libertà di Foggia, che racconteranno il percorso che li ha portati a occupare e coltivare le terre abbandonate di Torretta Antonacci, trasformandole in un simbolo di riscatto sociale e lotta contro lo sfruttamento. Presenteranno inoltre la passata di pomodoro “Terra e Libertà”, prodotta attraverso una filiera etica che restituisce dignità al lavoro agricolo.  

La vicenda di Torretta Antonacci, dove migliaia di lavoratori migranti vivono in condizioni precarie da decenni, è diventata emblematica. Con il sostegno di USB, questi lavoratori hanno avviato un progetto concreto per rivendicare il diritto alla terra e alla dignità, opponendosi al modello agroindustriale basato sullo sfruttamento e sulla marginalizzazione sociale. 

«È necessario, al contrario – si legge in una nota – costruire un’alleanza tra lavoratori, territori e comunità locali per un modello di sviluppo fondato sulla giustizia sociale e ambientale. Il recente episodio di violenza, registrato proprio nei confronti di un lavoratore ospite dell’ostello solidale Dambe So, si aggiunge a una serie di episodi simili che creano un clima di paura e insicurezza tra i lavoratori migranti».

«L’USB condanna fermamente queste violenze – continua la nota – e sottolinea l’importanza di superare la logica dei ghetti e delle tendopoli, che alimentano isolamento e discriminazione».

«È fondamentale – conclude la nota – garantire condizioni di vita dignitose per tutti i lavoratori, affinché episodi del genere non si ripetano. Anche questo sarà oggetto del confronto di venerdì, a cui invitiamo a partecipare tutti coloro che credono nella dignità del lavoro e nella difesa della terra come bene comune». (rrc)

A San Ferdinando gli artisti inglesi David Swift e Lynne Curran

A San Ferdinando sono arrivati gli artisti David Swift e Lynne Curran, che intendono promuovere a San Ferdinando laboratori di tessitura e d’arte rivolti alla comunità cittadina.

David Swift, pronipote di Jonathan Swift, celebre autore dei “Viaggi di Gulliver”, e Lynne Curran, rinomata tessitrice di arazzi le cui opere sono esposte alla prestigiosa Galleria degli Uffizi di Firenze, dunque, saranno al centro di una serie di eventi per celebrare l’arte e la creatività, arricchendo l’offerta culturale e artistica della città.

L’evento si inserisce in un più ampio programma di promozione culturale della città di San Ferdinando, volto a creare connessioni internazionali e a favorire l’inclusione di pratiche artistiche nel contesto locale. Con i loro insegnamenti, Swift e Curran intendono non solo trasmettere competenze tecniche, ma anche incentivare la sensibilità verso l’arte e l’importanza di preservare e reinventare antiche tradizioni, come quella della tessitura degli arazzi, che trovano ancora oggi grande risonanza.

La collaborazione di David e Lynne si inquadra nel più ampio progetto di realizzazione di un Centro Culturale finanziato con l’Avviso dei “Centri per la Creatività Contemporanea” del Ministero della Cultura, promosso dall’Associazione Culturale Disìo con la partecipazione del Comune di San Ferdinando, Kiwi, Scuole pubbliche, Dracma e Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria  

Durante la loro permanenza, David Swift e Lynne Curran offriranno workshop e laboratori di tessitura, un’occasione unica per la cittadinanza di apprendere e approfondire l’antica tecnica della lavorazione degli arazzi direttamente da una maestra riconosciuta a livello internazionale. Lynne Curran, infatti, vanta esposizioni permanenti presso le maggiori gallerie e musei nel mondo, tra cui un autoritratto presso il corridoio vasariano degli Uffizi di Firenze nel contesto Self-portraits of women in the Uffizi collections. Gli incontri non solo permetteranno ai partecipanti di avvicinarsi all’arte tessile, ma saranno anche un momento di scambio culturale, stimolando la creatività e l’espressione personale attraverso il contatto con artisti d’eccezione.

«L’iniziativa di ospitare artisti di questo calibro a San Ferdinando è un segno di apertura e valorizzazione della cultura – ha dichiarato il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano –. Accogliamo con entusiasmo David e Lynne, che con la loro esperienza e passione arricchiranno la nostra comunità e ispireranno cittadini di tutte le età».

«Questa iniziativa – ha aggiunto – si inserisce nel solco delle attività già intraprese grazie anche all’impegno delle associazioni cittadine e dell’assessorato alla cultura. Intervenire sui bisogni di bellezza e creatività è tanto importante quanto realizzare opere pubbliche o dedicarsi al decoro urbano. Oltretutto si incrementa la reputazione della città nel contesto territoriale e non solo».

«Siamo profondamente colpiti dalla bellezza autentica e dall’atmosfera accogliente di San Ferdinando – hanno dichiarato gli artisti britannici –. Questo luogo, con il suo patrimonio e la sua serenità, offre un ambiente ideale per la creatività e l’ispirazione artistica. La comunità ci ha accolto con calore e siamo entusiasti di poter condividere la nostra passione per l’arte qui, contribuendo a valorizzare le straordinarie potenzialità culturali e artistiche di questa città».

 

 

 

Il Comune di San Ferdinando fa chiarezza sulle emissioni odorigene moleste

L’Amministrazione comunale di San Ferdinando, guidata dal sindaco Luca Gaetano, si è attivata, in collaborazione con la cittadinanza e le autorità competenti, per mettere in atto le misure necessarie per risolvere il problema delle emissioni odorigene moleste che, da tempo, affliggono il centro abitato, compomettendo gravemente la qualità della vita quotidiana.

Numerose segnalazioni sono state inoltrate al Comune da parte di residenti e imprese, sia in forma scritta che verbale, lamentando l’impossibilità di condurre una vita normale a causa degli odori persistenti che, in alcuni casi, hanno costretto le persone a chiudersi in casa per sfuggire alla puzza, e gli imprenditori a dover respingere clienti o affrontare l’abbandono dei dipendenti. Il fenomeno sta arrecando un grave danno non solo alla salute pubblica, ma anche al tessuto economico locale e alla reputazione del luogo.

In risposta a queste problematiche, una petizione con circa 700 firme è stata presentata al Comune e al Comando dei Carabinieri, segnalando l’ampia diffusione e la pervasività del fenomeno. La partecipazione massiccia alla raccolta firme è il segno tangibile della sofferenza collettiva che la comunità sta vivendo.

Le indagini, attualmente in corso, hanno permesso alle Forze dell’Ordine e alla Polizia Municipale di individuare come probabile fonte delle emissioni un impianto di compostaggio situato nell’area industriale. Questa ipotesi è al vaglio degli enti competenti, e nel frattempo ha portato alla sospensione della pratica di raddoppio della produzione richiesta dalla società che gestisce l’impianto, durante una recente conferenza dei servizi presso la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

L’amministrazione comunale conferma il proprio impegno a monitorare da vicino la situazione e a intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelare la salute e il benessere dei cittadini. Confidiamo nel lavoro delle autorità competenti e continuiamo a sollecitare risposte concrete per porre fine a questo sgradevole fenomeno.

«Va detto – si legge in una nota del Comune – che la società che produce compost nella zona industriale di San Ferdinando comunicato l’avvio di una campagna di monitoraggio delle emissioni odorigene nel contesto urbano di San Ferdinando in collaborazione con Lenviros, spin-off tecnologico dell’Università di Bari al fine di determinare l’entità del fenomeno “confidando che tale iniziativa possa contribuire a dissipare eventuali preoccupazioni della cittadinanza e degli enti territoriali, restando a disposizione per ulteriori chiarimenti e per ogni necessità di collaborazione”».

L’amministrazione comunale accoglie con favore l’iniziativa della società ma, allo stesso tempo, ha rimarcato che il tema non sono le «eventuali preoccupazioni» ma un conclamato degrado della qualità dell’aria che impatta negativamente sulla vita delle persone e confida in una chiara assunzione di responsabilità e di attuazione di tutte le misure utili a risolvere definitivamente il problema.

«Non siamo alla ricerca di capri espiatori  – ha dichiarato il sindaco Gaetano  – ma non possiamo neanche accettare la negazione dell’evidenza da parte di chi sta – con ragionevole certezza – compromettendo il benessere della popolazione e non ci fermeremo di fronte a elementi difensivi meramente formali finalizzati solo a riprendere l’iter di raddoppio superando la sospensiva della Conferenza dei Servizi». 

«Speriamo davvero  – ha concluso – che la dichiarata volontà di collaborazione si traduca in atti concreti, nella consapevolezza che la responsabilità sociale di impresa riguarda anche l’attenzione verso tutti gli stakeholder rappresentati in primis dalle comunità locali». (rrc)

SAN FERDINANDO – Sabato la Festa dello Sport senza Frontiere

Sabato 24 agosto, a San Ferdinando, dalle 18, sul Lungomare lato nord, si terrà la Festa dello “Sport senza frontiere”, organizzata dal Coni e l’Associazione Foto 21.

Le discipline sportive presentate in occasione della giornata “Sport senza Frontiere” sono numerose e comprendono Yoga, Calcio, Danza, Ginnastica, Tiro a Segno, Carabina, Arti Marziali, Basket, Pet Therapy e molte altre. La dimensione sociale e inclusiva dello sport sarà dimostrata da istruttori esperti che consentiranno la partecipazione attiva anche ai portatori di handicap, evidenziando come lo sport sia uno strumento fondamentale per abbattere le barriere e superare le divisioni fisiche e sociali.

Musica, street food e animazione allieteranno l’evento con la partecipazione, tra gli altri delle Distillerie Caffo, main sponsor con stand dedicato.

Carmela Pedà, nota campionessa di equitazione e fiduciaria territoriale Coni, nonché responsabile del Dipartimento Sport e Disabilità in seno alla Regione Calabria, ha dichiarato come sia «motivo di orgoglio per me ogni iniziativa intrapresa a favore dell’inclusione, il mio obiettivo ŕlè stato sempre vedere praticare lo sport abbattendo ogni tipo di barriera e per questo ho deciso di inaugurare la prima giornata sportiva targata Coni sul lungomare di San Ferdinando ribattezzandola “sport senza frontiere” dove nel più bello dei miei sogni bambini normodotati e bambini disabili si divertiranno insieme, guidati da istruttori esperti, inoltre sarà presente un circolo reggino che praticherà pet therapy con i nostri amici a quattro zampe, che sono sicura apriranno un mondo ancora a tanti sconosciuto sui benefici che può avere questo tipo di terapia».

«Ringrazio il sindaco Luca Gaetano che ha saputo cogliere – ha concluso – l’occasione per dare il giusto valore allo sport, il nostro presidente Coni Calabria, Maurizio Condipodero e la delegata provinciale, dott.ssa Marisa La Nucara, sempre attenti e propositivi rispetto a queste iniziative».

Il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, si è detto «orgoglioso e onorato di ospitare per la prima volta in città un evento di tale portata. Questa iniziativa conferma la vocazione di San Ferdinando quale centro ideale per la pratica sportiva e il benessere, come dimostrato dai numerosi appassionati di fitness che scelgono San Ferdinando per le pratiche sportive, grazie alla conformazione del territorio, agli ampi spazi e al gradevole paesaggio. Ringrazio sentitamente il Coni, Carmela Pedà e Foto21 per aver scelto la nostra cittadina come palcoscenico di una manifestazione così prestigiosa che, oltretutto, promuove i valori educativi e sociali legati allo sport e alla salute».

Anche il delegato allo Sport del Comune di San Ferdinando, Domenico Rizzo, ha espresso soddisfazione per l’imminente evento che «costituisce un’occasione unica per valorizzare San Ferdinando e la sua vocazione di città del benessere, grazie anche ai recenti interventi come l’area fitness installata sul lungomare, le aree ludiche con minibasket e l’ambizioso progetto del nuovo stadio comunale che presto verrà realizzato».

Oltre agli speaker, DJ e vocalist, saranno presenti gli inviati dalla testata sportiva “RC Sport” per realizzare interviste e riprese video, in aggiunta alle riprese foto-video a cura di Foto21.

Nel corso dell’evento l’associazione sanferdinandese “Foto21” premierà i vincitori del Contest Fotografico che quest’anno ha per tema l’acqua e darà l’opportunità ai fotografi amatoriali di scattare immagini della festa sotto la guida esperta dei professionisti che, a fine giornata, premieranno la foto più riuscita. (rrc)

SAN FERDINANDO (RC) – Da lunedì al via “Visioni Collettive”

Lunedì 5 agosto, a San Ferdinando, prende il via Visioni Collettive, il festival proposto da DISìO in collaborazione con Kiwi di Rosarno e lo studio Architensions che riunisce creativi, designer e professori della Columbia University di New York e in programma fino al 7 agosto. 

L’evento è patrocinato dalla Regione Calabria, dal Comune di San Ferdinando, dall’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio e dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.

In questa tre giorni si svolgeranno seminari, talk, proiezioni e workshop aperti a tutti e durante i quali il comune calabrese diventerà un laboratorio di visioni con l’obiettivo di attivare la comunità, promuovendo valori comuni e sviluppando il capitale umano e sociale attraverso il miglioramento del patrimonio civico.

Il 5 agosto, giorno di inizio del festival,  alle 18, nella Piazza della città, saranno gli architetti Alessandro Orsini, Nick Roseboro e Anna Laura Pinto di Architensions a guidare la comunità in una visione urbana che connette San Ferdinando a New York mentre Giuseppe Pizzimenti e Michelangelo Pugliese racconteranno le esperienze sanferdinandesi di rigenerazione urbana pubblica.

Il secondo giorno lo sguardo sarà focalizzato sul tessuto urbano e sociale a partire dai patrimoni culturali identitari come l’arte tutta calabrese della tessitura, metafora del tessuto urbano e sociale, con un talk di Emilio S. Leo dell’omonimo storico lanificio, per concludere con una riflessione sul tema della coesione del tessuto sociale e dell’attenzione ai giovani con Clara Vaccaro, prefetto di Reggio Calabria, e Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio Calabria e Fondazione Mask.

L’ultimo giorno, che si svolgerà a Piazza Convento, sarà Francesco Barbalace, sociologo, a focalizzare l’attenzione sull’impegno sociale come architrave di ogni coabitazione e cittadinanza attiva, mentre Sandro Repaci, sindaco di Campo Calabro, racconterà la sua esperienza di rigenerazione sui forti umbertini e Andrea Muratore, regista, presenterà un suo lavoro inedito che evidenzia le fragilità distopiche della società contemporanea a confronto con le speranze che nascono dalle relazioni comunitarie virtuose; gli studenti e i professori dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, invece, indagheranno sul rapporto tra arte e cura dello spazio urbano donando, anche quest’anno, una installazione diffusa. (rrc)