SAN FERDINANDO (RC) – L’incontro pubblico su “Lavoro, terra e dignità”

Domani pomeriggio, a San Ferdinando, alle 18.30, all’ostello solidale Dambe So, si terrà un incontro pubblico promosso da USB, SOS Rosarno e Dambe So, incentrato sui temi del lavoro agricolo e della lotta per i diritti dei lavoratori migranti.

Sarà un momento di confronto per riflettere su un modello di agricoltura alternativo, capace di coniugare sostenibilità ambientale e giustizia sociale.  

Al centro dell’incontro ci saranno le esperienze dei braccianti dell’associazione Terra e Libertà di Foggia, che racconteranno il percorso che li ha portati a occupare e coltivare le terre abbandonate di Torretta Antonacci, trasformandole in un simbolo di riscatto sociale e lotta contro lo sfruttamento. Presenteranno inoltre la passata di pomodoro “Terra e Libertà”, prodotta attraverso una filiera etica che restituisce dignità al lavoro agricolo.  

La vicenda di Torretta Antonacci, dove migliaia di lavoratori migranti vivono in condizioni precarie da decenni, è diventata emblematica. Con il sostegno di USB, questi lavoratori hanno avviato un progetto concreto per rivendicare il diritto alla terra e alla dignità, opponendosi al modello agroindustriale basato sullo sfruttamento e sulla marginalizzazione sociale. 

«È necessario, al contrario – si legge in una nota – costruire un’alleanza tra lavoratori, territori e comunità locali per un modello di sviluppo fondato sulla giustizia sociale e ambientale. Il recente episodio di violenza, registrato proprio nei confronti di un lavoratore ospite dell’ostello solidale Dambe So, si aggiunge a una serie di episodi simili che creano un clima di paura e insicurezza tra i lavoratori migranti».

«L’USB condanna fermamente queste violenze – continua la nota – e sottolinea l’importanza di superare la logica dei ghetti e delle tendopoli, che alimentano isolamento e discriminazione».

«È fondamentale – conclude la nota – garantire condizioni di vita dignitose per tutti i lavoratori, affinché episodi del genere non si ripetano. Anche questo sarà oggetto del confronto di venerdì, a cui invitiamo a partecipare tutti coloro che credono nella dignità del lavoro e nella difesa della terra come bene comune». (rrc)

A San Ferdinando gli artisti inglesi David Swift e Lynne Curran

A San Ferdinando sono arrivati gli artisti David Swift e Lynne Curran, che intendono promuovere a San Ferdinando laboratori di tessitura e d’arte rivolti alla comunità cittadina.

David Swift, pronipote di Jonathan Swift, celebre autore dei “Viaggi di Gulliver”, e Lynne Curran, rinomata tessitrice di arazzi le cui opere sono esposte alla prestigiosa Galleria degli Uffizi di Firenze, dunque, saranno al centro di una serie di eventi per celebrare l’arte e la creatività, arricchendo l’offerta culturale e artistica della città.

L’evento si inserisce in un più ampio programma di promozione culturale della città di San Ferdinando, volto a creare connessioni internazionali e a favorire l’inclusione di pratiche artistiche nel contesto locale. Con i loro insegnamenti, Swift e Curran intendono non solo trasmettere competenze tecniche, ma anche incentivare la sensibilità verso l’arte e l’importanza di preservare e reinventare antiche tradizioni, come quella della tessitura degli arazzi, che trovano ancora oggi grande risonanza.

La collaborazione di David e Lynne si inquadra nel più ampio progetto di realizzazione di un Centro Culturale finanziato con l’Avviso dei “Centri per la Creatività Contemporanea” del Ministero della Cultura, promosso dall’Associazione Culturale Disìo con la partecipazione del Comune di San Ferdinando, Kiwi, Scuole pubbliche, Dracma e Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria  

Durante la loro permanenza, David Swift e Lynne Curran offriranno workshop e laboratori di tessitura, un’occasione unica per la cittadinanza di apprendere e approfondire l’antica tecnica della lavorazione degli arazzi direttamente da una maestra riconosciuta a livello internazionale. Lynne Curran, infatti, vanta esposizioni permanenti presso le maggiori gallerie e musei nel mondo, tra cui un autoritratto presso il corridoio vasariano degli Uffizi di Firenze nel contesto Self-portraits of women in the Uffizi collections. Gli incontri non solo permetteranno ai partecipanti di avvicinarsi all’arte tessile, ma saranno anche un momento di scambio culturale, stimolando la creatività e l’espressione personale attraverso il contatto con artisti d’eccezione.

«L’iniziativa di ospitare artisti di questo calibro a San Ferdinando è un segno di apertura e valorizzazione della cultura – ha dichiarato il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano –. Accogliamo con entusiasmo David e Lynne, che con la loro esperienza e passione arricchiranno la nostra comunità e ispireranno cittadini di tutte le età».

«Questa iniziativa – ha aggiunto – si inserisce nel solco delle attività già intraprese grazie anche all’impegno delle associazioni cittadine e dell’assessorato alla cultura. Intervenire sui bisogni di bellezza e creatività è tanto importante quanto realizzare opere pubbliche o dedicarsi al decoro urbano. Oltretutto si incrementa la reputazione della città nel contesto territoriale e non solo».

«Siamo profondamente colpiti dalla bellezza autentica e dall’atmosfera accogliente di San Ferdinando – hanno dichiarato gli artisti britannici –. Questo luogo, con il suo patrimonio e la sua serenità, offre un ambiente ideale per la creatività e l’ispirazione artistica. La comunità ci ha accolto con calore e siamo entusiasti di poter condividere la nostra passione per l’arte qui, contribuendo a valorizzare le straordinarie potenzialità culturali e artistiche di questa città».

 

 

 

Il Comune di San Ferdinando fa chiarezza sulle emissioni odorigene moleste

L’Amministrazione comunale di San Ferdinando, guidata dal sindaco Luca Gaetano, si è attivata, in collaborazione con la cittadinanza e le autorità competenti, per mettere in atto le misure necessarie per risolvere il problema delle emissioni odorigene moleste che, da tempo, affliggono il centro abitato, compomettendo gravemente la qualità della vita quotidiana.

Numerose segnalazioni sono state inoltrate al Comune da parte di residenti e imprese, sia in forma scritta che verbale, lamentando l’impossibilità di condurre una vita normale a causa degli odori persistenti che, in alcuni casi, hanno costretto le persone a chiudersi in casa per sfuggire alla puzza, e gli imprenditori a dover respingere clienti o affrontare l’abbandono dei dipendenti. Il fenomeno sta arrecando un grave danno non solo alla salute pubblica, ma anche al tessuto economico locale e alla reputazione del luogo.

In risposta a queste problematiche, una petizione con circa 700 firme è stata presentata al Comune e al Comando dei Carabinieri, segnalando l’ampia diffusione e la pervasività del fenomeno. La partecipazione massiccia alla raccolta firme è il segno tangibile della sofferenza collettiva che la comunità sta vivendo.

Le indagini, attualmente in corso, hanno permesso alle Forze dell’Ordine e alla Polizia Municipale di individuare come probabile fonte delle emissioni un impianto di compostaggio situato nell’area industriale. Questa ipotesi è al vaglio degli enti competenti, e nel frattempo ha portato alla sospensione della pratica di raddoppio della produzione richiesta dalla società che gestisce l’impianto, durante una recente conferenza dei servizi presso la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

L’amministrazione comunale conferma il proprio impegno a monitorare da vicino la situazione e a intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelare la salute e il benessere dei cittadini. Confidiamo nel lavoro delle autorità competenti e continuiamo a sollecitare risposte concrete per porre fine a questo sgradevole fenomeno.

«Va detto – si legge in una nota del Comune – che la società che produce compost nella zona industriale di San Ferdinando comunicato l’avvio di una campagna di monitoraggio delle emissioni odorigene nel contesto urbano di San Ferdinando in collaborazione con Lenviros, spin-off tecnologico dell’Università di Bari al fine di determinare l’entità del fenomeno “confidando che tale iniziativa possa contribuire a dissipare eventuali preoccupazioni della cittadinanza e degli enti territoriali, restando a disposizione per ulteriori chiarimenti e per ogni necessità di collaborazione”».

L’amministrazione comunale accoglie con favore l’iniziativa della società ma, allo stesso tempo, ha rimarcato che il tema non sono le «eventuali preoccupazioni» ma un conclamato degrado della qualità dell’aria che impatta negativamente sulla vita delle persone e confida in una chiara assunzione di responsabilità e di attuazione di tutte le misure utili a risolvere definitivamente il problema.

«Non siamo alla ricerca di capri espiatori  – ha dichiarato il sindaco Gaetano  – ma non possiamo neanche accettare la negazione dell’evidenza da parte di chi sta – con ragionevole certezza – compromettendo il benessere della popolazione e non ci fermeremo di fronte a elementi difensivi meramente formali finalizzati solo a riprendere l’iter di raddoppio superando la sospensiva della Conferenza dei Servizi». 

«Speriamo davvero  – ha concluso – che la dichiarata volontà di collaborazione si traduca in atti concreti, nella consapevolezza che la responsabilità sociale di impresa riguarda anche l’attenzione verso tutti gli stakeholder rappresentati in primis dalle comunità locali». (rrc)

SAN FERDINANDO – Sabato la Festa dello Sport senza Frontiere

Sabato 24 agosto, a San Ferdinando, dalle 18, sul Lungomare lato nord, si terrà la Festa dello “Sport senza frontiere”, organizzata dal Coni e l’Associazione Foto 21.

Le discipline sportive presentate in occasione della giornata “Sport senza Frontiere” sono numerose e comprendono Yoga, Calcio, Danza, Ginnastica, Tiro a Segno, Carabina, Arti Marziali, Basket, Pet Therapy e molte altre. La dimensione sociale e inclusiva dello sport sarà dimostrata da istruttori esperti che consentiranno la partecipazione attiva anche ai portatori di handicap, evidenziando come lo sport sia uno strumento fondamentale per abbattere le barriere e superare le divisioni fisiche e sociali.

Musica, street food e animazione allieteranno l’evento con la partecipazione, tra gli altri delle Distillerie Caffo, main sponsor con stand dedicato.

Carmela Pedà, nota campionessa di equitazione e fiduciaria territoriale Coni, nonché responsabile del Dipartimento Sport e Disabilità in seno alla Regione Calabria, ha dichiarato come sia «motivo di orgoglio per me ogni iniziativa intrapresa a favore dell’inclusione, il mio obiettivo ŕlè stato sempre vedere praticare lo sport abbattendo ogni tipo di barriera e per questo ho deciso di inaugurare la prima giornata sportiva targata Coni sul lungomare di San Ferdinando ribattezzandola “sport senza frontiere” dove nel più bello dei miei sogni bambini normodotati e bambini disabili si divertiranno insieme, guidati da istruttori esperti, inoltre sarà presente un circolo reggino che praticherà pet therapy con i nostri amici a quattro zampe, che sono sicura apriranno un mondo ancora a tanti sconosciuto sui benefici che può avere questo tipo di terapia».

«Ringrazio il sindaco Luca Gaetano che ha saputo cogliere – ha concluso – l’occasione per dare il giusto valore allo sport, il nostro presidente Coni Calabria, Maurizio Condipodero e la delegata provinciale, dott.ssa Marisa La Nucara, sempre attenti e propositivi rispetto a queste iniziative».

Il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, si è detto «orgoglioso e onorato di ospitare per la prima volta in città un evento di tale portata. Questa iniziativa conferma la vocazione di San Ferdinando quale centro ideale per la pratica sportiva e il benessere, come dimostrato dai numerosi appassionati di fitness che scelgono San Ferdinando per le pratiche sportive, grazie alla conformazione del territorio, agli ampi spazi e al gradevole paesaggio. Ringrazio sentitamente il Coni, Carmela Pedà e Foto21 per aver scelto la nostra cittadina come palcoscenico di una manifestazione così prestigiosa che, oltretutto, promuove i valori educativi e sociali legati allo sport e alla salute».

Anche il delegato allo Sport del Comune di San Ferdinando, Domenico Rizzo, ha espresso soddisfazione per l’imminente evento che «costituisce un’occasione unica per valorizzare San Ferdinando e la sua vocazione di città del benessere, grazie anche ai recenti interventi come l’area fitness installata sul lungomare, le aree ludiche con minibasket e l’ambizioso progetto del nuovo stadio comunale che presto verrà realizzato».

Oltre agli speaker, DJ e vocalist, saranno presenti gli inviati dalla testata sportiva “RC Sport” per realizzare interviste e riprese video, in aggiunta alle riprese foto-video a cura di Foto21.

Nel corso dell’evento l’associazione sanferdinandese “Foto21” premierà i vincitori del Contest Fotografico che quest’anno ha per tema l’acqua e darà l’opportunità ai fotografi amatoriali di scattare immagini della festa sotto la guida esperta dei professionisti che, a fine giornata, premieranno la foto più riuscita. (rrc)

SAN FERDINANDO (RC) – Da lunedì al via “Visioni Collettive”

Lunedì 5 agosto, a San Ferdinando, prende il via Visioni Collettive, il festival proposto da DISìO in collaborazione con Kiwi di Rosarno e lo studio Architensions che riunisce creativi, designer e professori della Columbia University di New York e in programma fino al 7 agosto. 

L’evento è patrocinato dalla Regione Calabria, dal Comune di San Ferdinando, dall’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio e dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.

In questa tre giorni si svolgeranno seminari, talk, proiezioni e workshop aperti a tutti e durante i quali il comune calabrese diventerà un laboratorio di visioni con l’obiettivo di attivare la comunità, promuovendo valori comuni e sviluppando il capitale umano e sociale attraverso il miglioramento del patrimonio civico.

Il 5 agosto, giorno di inizio del festival,  alle 18, nella Piazza della città, saranno gli architetti Alessandro Orsini, Nick Roseboro e Anna Laura Pinto di Architensions a guidare la comunità in una visione urbana che connette San Ferdinando a New York mentre Giuseppe Pizzimenti e Michelangelo Pugliese racconteranno le esperienze sanferdinandesi di rigenerazione urbana pubblica.

Il secondo giorno lo sguardo sarà focalizzato sul tessuto urbano e sociale a partire dai patrimoni culturali identitari come l’arte tutta calabrese della tessitura, metafora del tessuto urbano e sociale, con un talk di Emilio S. Leo dell’omonimo storico lanificio, per concludere con una riflessione sul tema della coesione del tessuto sociale e dell’attenzione ai giovani con Clara Vaccaro, prefetto di Reggio Calabria, e Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio Calabria e Fondazione Mask.

L’ultimo giorno, che si svolgerà a Piazza Convento, sarà Francesco Barbalace, sociologo, a focalizzare l’attenzione sull’impegno sociale come architrave di ogni coabitazione e cittadinanza attiva, mentre Sandro Repaci, sindaco di Campo Calabro, racconterà la sua esperienza di rigenerazione sui forti umbertini e Andrea Muratore, regista, presenterà un suo lavoro inedito che evidenzia le fragilità distopiche della società contemporanea a confronto con le speranze che nascono dalle relazioni comunitarie virtuose; gli studenti e i professori dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, invece, indagheranno sul rapporto tra arte e cura dello spazio urbano donando, anche quest’anno, una installazione diffusa. (rrc)

Il sindaco di San Ferdinando Gaetano accoglie con favore le nuove opere al Porto di Gioia Tauro

Il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, ha espresso soddisfazione per il completamento del collegamento ferroviario tra la stazione di San Ferdinando e quella di Rosarno e la nuova banchina di ponente al Porto di Gioia Tauro.

Due significative opere infrastrutturali, che fanno parte di un lungo elenco di obiettivi centrati e di progetti in fase di sviluppo tra cui il cold ironing in banchina o la nuova “Casa del Portuale.

La prima opera riguarda l’operatività ferroviaria del porto grazie alla connessione tra le stazioni di San Ferdinando e Rosarno e la possibilità di assemblare convogli di 750 metri, realizzando un collegamento utile a rafforzare l’intermodalità e a migliorare la logistica del Mezzogiorno, visto il raccordo con la Campania – che è l’hub centrale dell’intermodalità al Sud – e l’inserimento  nel corridoio Ten-T Core Scandinavo-Mediterraneo. La possibilità di operare anche in orari notturni, inoltre, favorisce la produttività e l’efficienza grazie a una ottimale flessibilità operativa.

«Il collegamento ferroviario tra la stazione di San Ferdinando e quella di Rosarno – ha detto il sindaco Gaetano – rappresenta un passo avanti cruciale per la nostra comunità. Questa infrastruttura migliora l’efficienza del trasporto merci e dà un nuovo impulso all’intermodalità accrescendo tale vocazione dell’area. È un chiaro esempio di come la cooperazione tra enti possa portare a risultati concreti e benefici diffusi, visto che la stazione di San Ferdinando costituisce un impianto di appoggio per i raccordi terminali a servizio del porto di Gioia Tauro: questo nuovo, strategico asset introduce nuove opportunità economiche e occupazionali per il distretto portuale-industriale definito “Città del Porto”».

Parallelamente, è stata inaugurata la nuova banchina di ponente a San Ferdinando realizzata grazie a un finanziamento di 12 milioni e mezzo di euro erogato dalla Regione Calabria attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione. Questa infrastruttura diversifica i servizi portuali del più grande hub di transhipment del Paese e apre nuove possibilità per il rimessaggio e le attività manutentive delle navi, aumentando così i livelli occupazionali e aprendo scenari ottimistici per la crescita economica del territorio.

«L’apertura della nuova banchina di ponente è un ulteriore sviluppo positivo per il nostro porto – ha sottolineato il primo cittadino –. Questa infrastruttura incrementerà le attività di gestione del traffico marittimo, rendendo il porto di Gioia Tauro ancora più competitivo a livello internazionale. Siamo orgogliosi di vedere come questi progetti, che San Ferdinando ospita orgogliosamente, stiano già portando benefici concreti dimostrando ancora una volta l’importanza degli investimenti nelle infrastrutture per lo sviluppo del territorio».

«È, inoltre – ha aggiunto – doveroso, da parte di chiunque abbia a cuore le sorti delle città incluse nel distretto portuale-industriale e sia dotato di uno sguardo oggettivo, riconoscere il monumentale lavoro svolto dall’Autorità di Sistema Portuale guidata dall’Ammiraglio, Andrea Agostinelli. Egli, assieme alle eccezionali competenze tecniche dei suoi più stretti collaboratori, ha garantito prima la salvezza e in seguito una crescita senza precedenti di questo porto». 

«A lui vanno i sentimenti di gratitudine della comunità sanferdinandese, dell’amministrazione comunale e miei personali – ha proseguito il sindaco –: è indiscutibile l’apporto decisivo dell’ammiraglio Agostinelli per rendere il Porto di Gioia Tauro una realtà attrattiva nello scenario globale e player di primo livello nel comparto della logistica internazionale. In assenza dalla sua determinazione, caparbietà e visione, oggi non potremmo parlare di infrastruttura strategica che sta suscitando grande interesse presso i governi, le istituzioni e gli imprenditori di tutto il mondo. Alla politica resta il compito di realizzare l’agognato obiettivo di creare quelle relazioni economiche, urbanistiche, sociali, culturali e produttive tra territorio e infrastruttura, per trasformare il porto da “non luogo” a elemento organico del tessuto urbano e produttivo».

«Il prossimo, fondamentale passo da compiere – ha detto ancora – è quello di impegnare tutte le migliori energie per passare  dalla logistica pura, ovvero l’agire esclusivamente sugli attributi delle merci nello spazio e nel tempo, alle trasformazioni intrinseche e qualitative di queste ultime, facendo planare sul territorio una nuova fetta della catena del valore»

San Ferdinando, insieme con Rosarno e Gioia Tauro, ospita un distretto portuale-industriale che ospita l’infrastruttura e tutte le sue pertinenze e attività collaterali, quali le sedi dei terminalisti , delle Istituzioni e delle Autorità, gli scali ferroviari e le aree industriali a essa connesse. 

Il Comune di San Ferdinando continuerà a collaborare con le autorità portuali, locali, regionali e governative per promuovere lo sviluppo e la modernizzazione delle infrastrutture, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e sostenere la crescita economica dell’intera area. (rrc)

 

San Ferdinando rifiuta le accuse di Gioia Tauro, il sindaco Gaetano: Collaboriamo per il bene comune

Il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, ha dichiarato la «nulla quaestio (nessun problema ndr) sulle determinazioni del Consiglio Comunale di Gioia Tauro che ha bocciato la variazione urbanistica utile a istituire il nuovo “Ecovillaggio” per l’ospitalità ai braccianti stranieri, né tantomeno intendiamo esprimerci sul ribaltone che ha colpito il sindaco Alessio; farlo sarebbe una gravissima interferenza rispetto al supremo organo di governo cittadino».

«Non è possibile, tuttavia, – si legge in una nota del Comune – accettare supinamente ingerenze altrui o, peggio, l’uso strumentale di un dramma umanitario coinvolgendo impropriamente le comunità limitrofe perché, contrariamente a quanto affermato, San Ferdinando non intende “risolvere” i propri problemi scaricando le responsabilità su altri né, tantomeno, ha mai richiesto interventi diretti al Comune di Gioia Tauro poiché il progetto in questione è di competenza regionale. La nostra comunità è fermamente intenzionata a risolvere i problemi locali in maniera autonoma e le questioni di territorio in maniera collaborativa e inclusiva, senza ricorrere a richieste unilaterali».

«Espressioni come «San Ferdinando risolva da solo i suoi problemi» risultano inappropriate e fuori luogo perché il Comune di San Ferdinando lo ha fatto e continuerà a farlo, come testimoniato dai progetti Su.Pr.eme.2 e Pnrr M5C2-15», continua la nota, sottolineando come «quest’ultimo progetto, a valere sui fondi Next Generation UE, prevede l’impiego di 4.728.000 Euro per la realizzazione di infrastrutture abitative e di servizio quali un ostello per lavoratori stagionali, una rete di trasporto pubblico, laboratori professionali, sportelli di orientamento e di una fattoria solidale mentre con Su.Pr.eme.2 si punta ad ampliare la rete dei poli sociali e il rafforzamento di servizi».

«Stupisce, quindi – si legge – questa improvvisa contrapposizione tra Comuni, visto che i progetti che stiamo realizzando sono caratterizzati dalla cooperazione e dalla sinergia con le città di Rosarno e Taurianova, esempio di una visione complessiva del territorio che chiama tutti a farsi carico delle responsabilità comuni con spirito di servizio. Sono inoltre rivolti alla globalità della popolazione, quindi senza discriminare i fruitori in base a criteri etnici: chiunque potrà godere i benefici di tali iniziative e questo aiuterà anche a superare le divisioni e a condividere diritti e doveri di cittadinanza attiva».

«È importante sottolineare – viene ribadito – che il Comune di San Ferdinando ha sempre operato in stretta collaborazione con  il Governo, la Regione, la Prefettura e i comuni della Piana e in questo contesto il progetto dell’Ecovillaggio, finanziato con dieci milioni di euro di fondi comunitari dalla Regione Calabria, è una testimonianza dell’impegno congiunto delle istituzioni».

«Invitiamo – dice la nota – chi ha pronunziato parole quali «San Ferdinando ha un problema che può risolvere all’interno del suo territorio, dotato di tanti spazi» ad astenersi dal fornire consigli non richiesti e a informarsi sul fatto che le aree industriali di San Ferdinando sono indisponibili perché occupate dalla Zes e dal progetto rigassificatore e che da questo nasce la necessità – oltre che da motivi squisitamente umanitari – di attuare il superamento definitivo della Tendopoli». 

«Esortiamo, pertanto – si legge ancora – il consigliere D’Agostino a rivolgere i propri strali e le proprie preoccupazioni al Governatore Occhiuto e agli organi di governo che vigilano su queste vicende, evitando di coinvolgere la comunità di San Ferdinando nella dialettica politica del suo Comune. Riteniamo lesive queste dichiarazioni perché distorcono la realtà e minano gli sforzi di cooperazione tra le comunità: sembrano mirate a solleticare sentimenti di disunione e a creare divisioni non necessarie, piuttosto che a lavorare per il bene comune. Le persone non sono “problemi” e sostenere il contrario significa negare i diritti universali dell’uomo e venir meno ai doveri di solidarietà tra individui e tra popoli.  Rifiutiamo categoricamente tali attacchi, che consideriamo non solo ingiustificati, ma anche dannosi per il tessuto sociale e la collaborazione regionale». 

«Continueremo a gestire, tra molte difficoltà – viene detto – gli insediamenti informali nel nostro Comune e a partecipare a ogni azione per superare disumanità e degrado e ringraziamo, doverosamente e con sentimenti di sincero apprezzamento, tutti coloro che si sono impegnati e si stanno impegnando nello sviluppo di iniziative utili al territorio: dalla senatrice Tilde Minasi che ha fortemente voluto il progetto dell’Ecovillaggio, all’assessore Emma Staine che lo prosegue con impegno e determinazione a nome del governo regionale». 

«È d’obbligo – conclude la nota – indirizzare sentimenti di riconoscenza alle Forze dell’Ordine e al Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro che sostiene gli sforzi della comunità e si spende in prima persona per garantire le migliori condizioni di vivibilità.  Infine, ultimi ma non meno importanti, ai tanti volontari e alle realtà associative come i sindacati, Caritas, Medu, Mediterranean Hope ed Emergency per non parlare del  Vescovo Mons. Giuseppe Alberti e di don Pino De Masi. Grazie anche ai sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e Taurianova per la visione collaborativa e a tutti i funzionari ingaggiati nelle fasi operative di sviluppo delle progettualità. Confidiamo nella comprensione e nel supporto di tutti i cittadini e delle comunità vicine per continuare a lavorare insieme verso soluzioni che rispettino e valorizzino il benessere collettivo». (rrc)

A San Ferdinando nascerà il Museo d’Arte Diffusa

A San Ferdinando nascerà il Mad – Museo d’Arte Diffusa, un’istituzione innovativa e dinamica che promuove un forte legame con i luoghi della memoria cittadina che si propone di valorizzare e promuovere il patrimonio storico, artistico e culturale della città.

La sua istituzione è stata approvata, all’unanimità, dal Consiglio comunale che ha anche approvato il regolamento che include il “Piano di Sviluppo e Gestione del Museo d’Arte Diffuso”, disciplinando la governance del Museo e includendo la mappatura dei siti e dei luoghi da inserire nel percorso museale, nonché le modalità di coinvolgimento della cittadinanza e degli operatori culturali. 

Il  Mad – Museo Diffuso di San Ferdinando non si esaurisce nei suoi spazi espositivi ma si estende nei luoghi della città e invita il pubblico a proseguire la visita nel tessuto urbano, esplorando piazze, vie, quartieri che raccontano la storia e l’identità della comunità. Questo percorso unico fra opere d’arte e luoghi della memoria, intrecciati con i segni dell’arte di oggi, rappresenta un punto di partenza per una storia minore, capace di ricollegarsi con la Storia con la maiuscola, offrendo significativi richiami alle vicende storico-culturali di San Ferdinando e la sua apertura al contemporaneo.

Il Comune di San Ferdinando è impegnato ad accreditare il Mad nel Sistema Museale Nazionale e a sviluppare collaborazioni con enti pubblici e privati. Questo impegno si tradurrà in investimenti mirati per garantire la crescita e lo sviluppo del museo nel tempo. Verrà inoltre istituito un Comitato Scientifico e Culturale composto da esperti del settore, incaricato di supportare e consigliare il Comune nella gestione e nello sviluppo del Museo Diffuso. Questa equipe multidisciplinare contribuirà a garantire l’eccellenza e la qualità delle attività del museo.

Il Mad promuoverà iniziative di sensibilizzazione e divulgazione volte a coinvolgere attivamente la cittadinanza e i visitatori nel percorso museale. Eventi, mostre, laboratori e altre attività culturali saranno organizzati per stimolare la partecipazione e favorire il dialogo intorno alla cultura e alla storia della nostra città.

Tra le opere e i siti di interesse già catalogati figurano le installazioni di arte contemporanea come The Other Face di Nelson Carrilho, Filo Rosso di Paola Grossi Gondi e le formelle realizzate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, oltre al murale dedicato al 50° dei Bronzi di Riace realizzato dai giovani artisti Iozzo e Neri. 

Spiccano tra le opere di interesse storico la statua bronzea dedicata a Vito Nunziante, realizzata da Francesco Jerace la cui opera Azione fa parte della collezione del Vittoriano di Roma, la Chiesa del perdono con il suo prezioso contenuto di tombe monumentali e altri elementi di pregio, l’affresco absidale La Conversione di San Ferdinando di Giuseppe Armocida e molti siti di interesse come il restaurando Convento, le Chiese cittadine, la Colonia Nunziante o la via Dogana, sede degli uffici di Finanza già nel XIX secolo. 

«Il Mad – Museo d’Arte Diffusa di San Ferdinando è pronto a diventare un punto di riferimento per la cultura, la memoria e il futuro della città», ha dichiarato l’assessore alla cultura Francesco Barbieri che, soddisfatto per l’accoglimento all’unanimità della sua proposta in Consiglio Comunale, ha ribadito «che custodire e preservare la memoria e diffondere la conoscenza della storia locale è una questione di consapevolezza sociale, non meramente nostalgica».

«Aprirsi al presente con saldi riferimenti identitari – ha concluso – significa rendere la comunità cosciente di se stessa e del suo ruolo nel contesto territoriale e siamo convinti che la funzione dell’arte sia fondamentale in un siffatto processo». (rrc)

SAN FERDINANDO (RC) – Il Comune avvia incontri per la vertenza tirocinanti

L’amministrazione comunale di San Ferdinando ha promosso una serie di incontri sindacali e istituzionali per affrontare la delicata vertenza relativa alle procedure di assunzione e stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (Tis) che prestano servizio in diversi enti pubblici della Regione Calabria.

La questione coinvolge direttamente circa 4.000 persone nella regione calabria, che attendono con legittima aspettativa una risoluzione che possa garantire loro stabilità lavorativa e certezza per il futuro.

Il primo incontro si è svolto il 9 aprile 2024 presso la sede dell’amministrazione comunale, con la partecipazione dei rappresentanti regionali e provinciali del sindacato Cisl tar cui Vincenzo Musolino, segretario confederale Cisl Calabria e Gianni Tripoli, segretario generale Felsa Cisl Calabria. Durante la riunione sono stati affrontati i temi cruciali legati alla vertenza Tis, con particolare attenzione alle strategie da adottare per ottenere un sostegno finanziario che permetta di regolarizzare la situazione di questi lavoratori.

L’amministrazione comunale si impegna a proseguire questo percorso di confronto e collaborazione con le rappresentanze sindacali e le istituzioni regionali e nazionali, al fine di trovare soluzioni concrete e durature per risolvere la questione Tis e garantire dignità e sicurezza occupazionale a tutti i tirocinanti di inclusione sociale coinvolti.

Si chiede al governo nazionale di allocare le risorse necessarie per procedere all’assunzione e alla stabilizzazione di questi lavoratori, riconoscendo l’importanza del loro contributo e l’urgenza di una risposta concreta a una situazione che richiede soluzioni immediate.

Il prossimo incontro è previsto per giorno martedì 16 aprile con i rappresentanti della Cgil. Verrà diffuso il calendario con i successivi appuntamenti.

Il sindaco Luca Gaetano a nome dei delegati e dell’intera amministrazione comunale, dichiara che «”i Tirocinanti di Inclusione Sociale” sono l’ultima riserva indiana di lavoratori precari cui è preclusa una rassicurante visione del domani. Oltre ai motivi di natura esistenziale, che sono legati ala autorealizzazione, alla sicurezza nel futuro e al superamento della condizione di precariato, va detto che senza questi lavoratori molti Enti Pubblici andrebbero incontro a una paralisi organizzativa. Questa amministrazione, consapevole del valore e della funzione di queste donne e questi uomini, si batte per il riconoscimento dei loro diritti, senza dimenticare l’irrinunciabile e prezioso contributo che essi apportano alle comunità di riferimento». (rrc)

Alla ricerca della casa di Stromboli dalla Calabria

di GREGORIO CORIGLIANO – Mia nonna era nata a Stromboli, la più coinvolgente delle Isole Eolie. Come l’avesse conosciuta il padre di mio padre non l’ho mai saputo o, forse, col passare di tanti anni l’ho dimenticato.

Una delle poche cose che ricordo, e che mi ha raccontato mio padre, è che dall’isola veniva in barca a remi a trovare il padre di mio padre che poi avrebbe sposato. So che remava lei e si dava il cambio con suo padre.

Ricordo ancora che portavano capperi, nient’altro. Sei ore di barca a forza di remi. Evidentemente, gioventù a parte, doveva essere una donna energica, visto che poi ha concepito ed allevato ben dieci figli.

Ha sempre vissuto a San Ferdinando, dove mio nonno si era trasferito lasciando Laureana di Borrello. E qui ha sempre fatto il falegname. Era la fine del 1800, attorno al 1870. Mio padre, ultimo di dieci figli era infatti del 1916. E’ stato verso il 1960, mia nonna vivente, che mio padre e mio zio Frank, venuto dagli Stati uniti ebbero l’idea di andare a Stromboli per verificare lo stato delle cose, anzi della casa.

Fece loro compagnia un parente diretto di mia nonna, venuto apposta da Napoli, di cui non ricordo il nome. Era un signore alto e robusto che venne a San Ferdinando per una settimana, ospite di mio padre, con il figlio quindicenne. Non ho ormai nessuno a cui poter chiedere per sapere notizie di questo signore, il cui aspetto ho impresso nella memoria, come quello del figlio che ha dormito nel mio stesso lettino, pe mancanza di posti-letto.

Fino a qualche anno fa, ricordavo anche il cognome. Adesso il galoppare della vecchiaia mi impedisce il ricordo. Forse verrà, come spesso accade. Mio padre, mio zio ed il napoletano con ferry boat da Reggio andarono a Stromboli. La cosa che fecero, però, è stata solo la scoperta dell’isola, della casa di mia nonna neanche l’ombra, nessuna traccia. In casa abbiamo la foto della traversata sulla nave.

Tornato che fu un’altra volta mio zio dall’America, io ero già grande, ricordò il caso della casa di nonna. Ed invitò me ad andare a compiere una ulteriore verifica, aggiungendo stavolta di compiere una salto anche a Filicudi, perché, in quest’altra isoletta, ci sarebbe stata la casa di uno zio, marito di una sorella di mio padre, Maria, di cui ricordo bene il nome anche se non l’ho mai conosciuto: Peppino Taranto. In men che non si dica, organizzo il viaggio da Reggio. Aliscafo fino a Milazzo, poi Lipari, quindi Stromboli. Con me Luigina, impareggiabile ed impagabile compagna di vita.

Alla ricerca della casa smarrita. Domanda di qua e domanda di là, trascorriamo una piacevole giornata all’isola. Niente da fare. Solo un signore giudizioso ci ha detto di andare al catasto. Noi non ci avevamo, colpevolmente, pensato. Marcia indietro, aliscafo pe Lipari. Un’oretta di verifiche a registri e scartoffie varie, ma di case intestate a Mariangela De Simone, questo il nome di mia nonna o di Giuseppe Taranto, nulla di nulla. Chiediamo di un geometra, lo troviamo. A pagamento, ci aiuta, ma non veniamo a capo di nulla.

Avevamo visto a Stromboli molti ruderi, forse anche quelli della casa dei genitori di mia nonna, ma vattelapesca. In quegli anni era fiorente il mercato dei ruderi. Così sarebbero, poi, nate le ville dei benestanti italiani. L’acquisto di case abbandonate dai proprietari, diventate res nullius, hanno fatto la fortuna degli audaci.

Delusi e sconsolati perchè non saremmo mai diventati ricchi da avere una casa alle Isole, torniamo indietro ed anziché rientrare nelle Calabrie, come dicono gli isolani, ci fermiamo a Taormina. Telefonata al professor Lello Galluzzo per un consiglio turistico-alberghiero, cena di grande livello al ristorante le Batracomiomachie, pernottamento al San Domenico, per festeggiare la delusione.

E l’indomani, felici e (s)contenti torniamo sulla terra ferma. Il sogno di una villa eoliana, o della shakesperiana notte di mezza estate, era svanito, come dei parenti si è persa ogni traccia, né De Simone, né Taranto. Siamo stati ricchi di un sogno. E non è poco. (gc)