Domani sera, al Teatro Politeama di Catanzaro, in scena lo spettacolo di Stefano Bollani per il suo Piano solo tour.
L’artista è pronto ad offrire un altro viaggio fra i generi e le epoche, dalla musica classica al jazz ai ritmi sudamericani, da Poulenc a Lucio Dalla passando per Frank Zappa. Un grande gioco musicale dove a condurre sono improvvisazione e creatività, per uno spettacolo che rinasce ogni sera con un repertorio sempre inaspettato in cui il flusso musicale è governato dall’estro del momento. A rendere uniche le sue performance è la grande chimica con il pubblico, ogni volta chiamato a comporre insieme all’artista il programma della serata con le proprie imprevedibili richieste.
Bollani a Catanzaro regalerà anche delle incursioni nel mondo del cinema a cui è profondamente legato: al festival di Venezia 2022 è stato insignito del prestigioso premio della critica Soundtrack Stars Award per la sua attività di compositore per i film, premiata anche con un Nastro d’argento nel 2021 (per Carosello Carosone) e con il David di Donatello nel 2023 (per Il pataffio).
«Sono appassionato di musiche da film – spiega – quando posso lavorare insieme all’immagine è sempre un incontro suggestivo con la narrazione. I miei compositori preferiti? Ovviamente Nino Rota che si porta appresso tanti altri da Morricone a Trovajoli, anche Fiorenzo Carpi, insieme ad altri nomi, meno soliti, che sono stati dei riferimenti di gusto, intelligenza musicale ed eclettismo, nel portare le loro conoscenze acquisite dal classico. Penso a Bernard Herrmann, Leonard Bernstein o Previn. Dei contemporanei Desplat mi piace moltissimo, anche Marianelli molto bravo, mi rivedo nel gusto di utilizzare l’orchestra e la forma della dolcezza».