CITTANOVA (RC) – Il 16 novembre il concerto di “Alice”

È da Cittanova che parte il tour Master Songs di Alice, il progetto musicale che la vede sempre più orientata alla ricerca di contenuti esistenziali, culturali, spirituali e poetici

Partendo da Cittanova, dunque, l’artista si esibirà nei principali teatri italiani, accompagnata da talentuosi musicisti che arricchiranno l’atmosfera con il loro virtuosismo. Carlo Guaitoli al pianoforte e tastiere, Antonello D’Urso alle chitarre e Chiara Trentin al violoncello acustico ed elettrico. 

Dalla canzone leggera degli esordi al trionfo sanremese con Per Elisa. Dal sodalizio con Franco Battiato alla evoluzione internazionale che l’ha portata a collaborare con musicisti di rango mondiale, Alice, cantautrice forbita e sfuggente è sempre stata alla perenne ricerca della “realtà oltre l’apparenza”.

Conosciuta per la sua ricerca di significati esistenziali e poetici attraverso la musica, Alice promette uno spettacolo indimenticabile, un viaggio attraverso i brani più amati della sua carriera e una selezione di canzoni d’autore che hanno segnato la storia della musica italiana.

Con “Master Songs”, Alice porta sul palco una selezione dei brani della propria produzione musicale come cantautrice e interprete a lei più cari e significativi, con un momento speciale dedicato alle poesia di P. P. Pasolini (musicata da M. Di Martino), P. Cappello (musicata da Alice ) e M. Di Gleria (musicata da M. Liverani), e si fa interprete di grandi cantautori italiani quali Battiato, Camisasca, Dalla, De André, De Gregori, Di Martino, Fossati, Gaber e Guccini.

«Dopo quattro intensissimi anni in cui ho reso omaggio a Franco Battiato – ha spiegato l’artista –, attraverso un tour in continua evoluzione con moltissimi concerti e l’album ‘Eri con me’, realizzato con l’Orchestra I solisti Filarmonici Italiani e Carlo Guaitoli al pianoforte e direzione, interpretando e rivivendo sempre con immutata commozione e intensità le sue meravigliose canzoni, ho sentito il desiderio di poter condividere anche canzoni che hanno determinato e delineato il mio percorso musicale e artistico, che sento in modo speciale e che in questo momento storico e della vita considero molto significative, Master Songs».

«Oltre alle mie canzoni, in questo programma – ha spiegato Alice – riservo una particolare attenzione alla canzone d’autore, con brani di Battiato, Camisasca, De André, De Gregori, Di Martino, Fossati, Gaber, Guccini e dedico un momento speciale a poesie in musica di Pasolini, Cappello e Di Gleria. Come sempre per me è un privilegio condividere un frammento di vita e dar voce a musica e parole, poesie, canzoni che possono parlarci, vivificarci e unire, insieme ai musicisti straordinari Carlo Guaitoli pianoforte e tastiere, Antonello D’Urso chitarre, Chiara Trentin violoncello acustico ed elettrico, che saranno con me sul palco». (rrc)

COSENZA – Il 2 novembre il concerto dedicato al Belcanto

Sabato 2 novembre, alle 18, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, si terrà il concerto dal titolo “Il Belcanto italiano”, protagonisti il tenore siciliano Rosario Di Mauro e la pianista Michela Senzacqua.

L’evento rientra nell’ambito della stagione concertista internazionale Autunno Musicale, giunta alla 25esima edizione e promossa dall’Associazione “The Brass Collection” e patrocinata dal Comune di Cosenza.

Con questo attesissimo concerto la stagione dell’Autunno Musicale, curata dal direttore artistico Gino Santo, entra nel cuore dell’opera italiana. Un programma, quello di sabato 2 novembre, che passa in rassegna dei veri e propri tesori operistici : da celebri arie di Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti, ad altre pagine memorabili di Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi e dell’immancabile Giacomo Puccini nel centenario della nascita di quest’ultimo. Arie note e meno note, tratte da quelli che sono considerati capolavori assoluti della lirica, quali “Norma”, “Traviata” e “Rigoletto”. Ovviamente non mancheranno le solite sorprese ed anche delle autentiche rarità, come un Puccini da camera.

Calabria Sona: bilancio molto positivo per il suo ennesimo tour Australiano

È stato un bilancio più che positivo il tour in Australia di Calabria Sona della band formata da Ciccio Nucera, Emy Vaccari,Paolo Paviglianiti e Antonio De Filpo, che si sono esibiti in un festival durato quasi un mese in questa terra cara ai calabresi.

Tra musica e danza i nostri artisti hanno portato la vera cultura identitaria non solo tra le comunità di calabresi ma specialmente in eventi e appuntamenti multiculturali e multigenerazionali. Un’azione necessaria per poter trasmettere anche ai discendenti di 3° e 4° generazione la conoscenza e l’amore per la terra dei padri e dei nonni.

Nel corso dei concerti i musicisti hanno potuto inoltre incontrare tanti giovani che conservano il legame con la nostra terra proprio attraverso la musica, gli strumenti tradizionali e la danza, una piacevole sorpresa già riscontrata nei tour precedenti.

Non è difficile, infatti, imbattersi ad esempio in ragazzi che custodiscono organetti, zampogne, tamburelli e che hanno cercato giornalmente un’interazione con i nostri musicisti per apprendere o migliorare la loro cultura musicale e quindi per sapere di più di questa terra per loro lontana solo fisicamente.  

Ciccio Nucera e co. si sono esibiti in diversi contesti passando dalla grande “Italian Fest” al Royal Exhibition Building di Melbourne, al Calabria Club di Bulla, ai concerti di Shepparton, nella Mornington Peninsula presso Unica e Max’s original winery, all’Open Factory di Resevoir e durante l’annuale evento di Acca Melbourne che assegna il prestigioso riconoscimento di “calabrese dell’anno d’Australia”. 

Tutto questo grazie alla collaborazione con il Segmento Tarantella Festival, Italea, la Regione Calabria e il Co.AS.IT.  

Non sono mancate tante apparizioni mediatiche in diverse radio e tv tra cui SBS Italian cosi come tanti momenti “estemporanei” che hanno portato gli artisti ad interagire e coinvolgere in “improvvisati” flash mob luoghi inusuali e catapultando la nostra musica in contesti urbani e quotidiani della gente d’Australia. 

I musicisti di Calabria Sona hanno riscosso un enorme successo movimentando ogni location con uno show travolgente ed emozionante che ha colpito il numeroso pubblico internazionale. Non è stato difficile vedere la gente ballare, cantare ed entusiasmarsi su brani della tradizione ma anche del repertorio di Ciccio Nucera sfociando ogni volta in una grande festa di inclusione collettiva senza limiti di età e di provenienza.

In questo tour sono state coinvolte diverse “anime” artistiche della nostra regione, 4 musicisti che rappresentano questa terra da Reggio Calabria fino al Pollino “capitanati” da Ciccio Nucera, un’artista che incarna in pieno lo spirito verace e coinvolgente di questo genere musicale. Lui proviene da Gallicianò nell’area grecanica reggina dove si cresce a tradizioni, storia, cultura, organetto e tamburello. Emy Vaccari che arriva da Sant’Agata D’Esaro (CS): alla lira, tamburello e danza; Antonio De Filpo da Laino Borgo:  suonatore e costruttore di Zampogne e Pipite; Paolo Paviglianiti di Trunca (RC):  Chitarra battente, organetto e tamburelli, a “capo” della “delegazione” per Calabria Sona era presente Giuseppe Marasco. 

«L’esperienza in terra Australiana – si legge in una nota di Calabria Sona – continuerà con progetti ancora più ambiziosi e che prevedono nuove attività tra interazione e animazione culturale, conoscenza e integrazione, intrattenimento e animazione e che coinvolgeranno un pubblico sempre più vasto per portare e rimarcare la nostra identità e sostenere la narrazione positiva dell’immagine della nostra Regione. Le prossime azioni proporranno un percorso di divulgazione non solo musicale e mireranno inoltre ad invogliare i discendenti italiani e gli Australiani a tornare o visitare per la prima volta la nostra terra». (rrm)

CROTONE – Domenica il concerto della cantante lirica svedese Cecilia Hjortsberg

Domenica 27 ottobre, a Crotone, alle 19, all’Auditorium dell’Istituto Pertini, si terrà il concerto La vocalità nell’opera della cantante lirica svedese Cecilia Hjortsberg, accompagnata dall’Orchestra “O. Stillo”, diretta dal Maestro Fernando Romano.

L’evento rientra nell’ambito della 44° Stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia”, ideata da Maria Rosa Romano, presidentessa della Beethoven Acam, e dal direttore artistico, Maestro Fernando Romano, finanziata dal Ministero Mic – Dipartimento dello spettacolo, dalla Regione Calabria ad esito dell’Avviso “Eventi di Promozione Culturale 2024. DDG n. 3792 del 20/03/2024. PAC Calabria 2014-2020 ASSE VI Azione 6.8.3”, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Crotone.

La soprano Hjorstberg lavora al “Royal Theatre” di Copenaghen; negli ultimi anni, ha interpretato una serie di ruoli principali, come Desdemona nell’opera “Otello” di Verdi eseguita al Takkeloftet presso la Royal Danish Opera, Violetta ne “La Traviata” di Verdi, Giorgetta ne “Il Tabarro” di Puccini produzione dell’Opera i Provinsen e Michaela nella “Carmen” di Bizet, che ha rappresentato al St. Margherita di Vienna. Domenica, insieme all’orchestra calabrese, si esibirà in un programma ricco di brani tratti dai repertori di Giacomo Puccini, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi, Johan Svendsen e tanti altri.

L’ultimo concerto, svoltosi il 19 ottobre nella barocca Chiesa di Santa Chiara a Crotone, ha visto protagonista il “Trio Casella”, composto dal trombettista americano Michael Alexander Applebaum e dai maestri Claudio Di Massimantonio (organo) e Mauro Marcaccio (tromba). Il programma ha spaziato dalla polifonia del periodo rinascimentale e barocco alla musica contemporanea. (rkr)

COSENZA – Il 30 ottobre “La Cenerentola” di Rossini

Il 30 ottobre, a Cosenza, alle 20.30, al Teatro Rendano, andrà in scena La Cenerentola di Gioacchino Rossini.

L’evento apre la 59esima stagione lirica del Teatro Rendano, con la direzione artistica di Luigi Stillo.

L’opera, dal libretto di Jacopo Ferretti, venne rappresentata la prima volta il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. La replica de “La Cenerentola” al Rendano è prevista il 1° novembre, alle 17.

Sia la “prima” che la seconda recita saranno precedute, la mattina del 29 ottobre, alle 10,30, dall’anteprima per le scuole. L’opera è una coproduzione tra Teatro Rendano e Rete Lirica Marche, mentre l’allestimento è del “Rossini Opera Festival” e della Fondazione “Bernardo De Muro”.

Un allestimento che ha debuttato lo scorso anno (2023) e che è stato rappresentato a maggio di quest’anno anche in Perù. L’Orchestra è la Sinfonica Brutia che in “Cenerentola” sarà diretta dal maestro Francesco Di Mauro, bacchetta d’eccezione e con una notevole esperienza internazionale.

«Siamo particolarmente orgogliosi – ha sottolineato il sindaco Franz Caruso – di dare avvio il prossimo 30 ottobre al nuovo cartellone della stagione lirica del nostro Teatro di tradizione che, guardando sia ai melomani e agli appassionati, ma anche al pubblico più giovane, che è bene possa indirizzare il suo interesse verso la musica operistica e il melodramma, conferma la vitalità culturale della nostra città che riflette la storia stessa di Cosenza».

«Non mi stancherò di dire – ha aggiunto – che l’aver affidato le esecuzioni delle partiture delle due opere in cartellone alla Orchestra Sinfonica Brutia rappresenta un valore aggiunto perché completa quel percorso che abbiamo intrapreso tutti insieme verso l’affermazione di una compagine orchestrale che continua a riempirci di orgoglio e di soddisfazione e che è sempre più richiesta anche in contesti fuori regione».

La regia de “La Cenerentola” è di Matteo Anselmi, ripresa da Giulio Leone. Nelle note di regia, Matteo Anselmi presenta il personaggio di Cenerentola (Angelina) come «l’emarginata, la vittima, la bullizzata della nostra società contemporanea, colei cui attribuire colpe e odio. Vivendo in una condizione di conflitto, e di non accettazione – continua Anselmi – si presenta, di fronte ai suoi conflitti, in quello che sarà il suo personale viaggio interiore».

Come in un sogno l’ambientazione favolistica, diventa il viatico per raccontare un percorso che si tinge di quella leggera vernice di volgarità necessaria a delineare i personaggi che rappresentano il desiderio di voler apparire, a tutti i costi, esponenti principali del consumismo e dell’indifferenza. Il tema dell’amore e dell’immaginazione si fondono con l’elemento che più di tutti ci rende sognatori: i libri. Che con delicatezza e innocenza ci conducono in una storia nella quale la protagonista trionfa con la sua bontà e con l’accettazione di se stessa, indipendente dal proprio stato sociale”. Anche il cast artistico dell’opera rossiniana è formato, nei diversi ruoli, da cantanti che hanno una loro storia consolidata, in Italia e all’estero, a cominciare dal mezzosoprano italo-tedesco Anna-Doris Capitelli che interpreta il ruolo della protagonista dell’opera.

La Capitelli è un nome importante della lirica italiana ed anche internazionale. Si consideri che la cantante è appena rientrata dalla Cina dove ha affiancato in un recital il grande tenore spagnolo Placido Domingo. Presenza ricorrente negli allestimenti del Teatro alla Scala di Milano, la ritroviamo nel ruolo principale di Hänsel, nel 2017, che segna anche il suo debutto scaligero, nell’opera “Hänsel und Gretel”. Sempre alla Scala, si è esibita, inoltre, nel ruolo di Rosina nel “Barbiere di Siviglia”, ruolo che aveva rivestito anche al Teatro Rendano di Cosenza nel 2021. Sempre nel 2021, da solista, ottenne una grande affermazione nella prima mondiale di “Madina” di Fabio Vacchi. Di lei – scrive la critica – “conquista l’eleganza scenica, la seducente vocalità e la puntualità e la pulizia nei virtuosismi”. Non sono da meno anche le altre voci, come il tenore Enrico Iviglia (Don Ramiro) e William Hernandez (Dandini).

Completano il cast il Don Magnifico di Paolo Ingrasciotta, l’Alidoro di Matteo D’Apolito, la Clorinda dell’apprezzata cosentina Sarah Baratta e Giulia Alletto (Tisbe). Il Coro è il collaudatissimo Lirico “Francesco Cilea” diretto da Bruno Tirotta. Le scene sono di Lorenzo Mazzoletti e i costumi di Viola Sartoretto. Lightdesigner: Silvia Vacca e Massimiliano Prete(rcs)

MENDICINO (CS) – Il 27 ottobre in scena “Telepathy”

Il 27 ottobre, a Mendicino, alle 18, al Teatro Comunale, in scena lo spettacolo Telepathy di Gaetano Partipilo, sax alto e soprano, e del pianista Mirko Signorile.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della settima edizione della rassegna Sguardi al Sud della Compagnia Porta Cenere.

Un viaggio musicale aperto all’improvvisazione. In questo spazio di libertà creativa, ogni nota diventa un invito a esplorare nuove emozioni, creando un legame intimo e diretto con gli spettatori. Partipilo e Signorile si seguono e si ispirano reciprocamente, come se fossero dotati di poteri telepatici, dando vita a un dialogo sonoro che si evolve in tempo reale. Un’atmosfera avvolgente, capace di toccare le corde più profonde dell’anima. La magia del jazz, con la sua capacità di superare barriere e favorire connessioni profonde, renderà questa esperienza unica e irripetibile.

Mario Massaro, direttore artistico di “Sguardi a Sud”, ha dichiarato: «Siamo entusiasti di accogliere al Teatro Comunale di Mendicino due artisti di tale calibro. Questo evento rappresenta un momento significativo per la rassegna, che celebra non solo il teatro contemporaneo, ma le arti performative a 360°. Partipilo e Signorile ci inviteranno a esplorare nuovi orizzonti emotivi attraverso un dialogo vibrante e intimo».

Con “Sguardi a Sud”, Mendicino si riconferma crocevia di artisti internazionali, un luogo dove la cultura si nutre di diversità e creatività. Il 27 ottobre, la magia del jazz si fonderà con la bellezza del teatro, creando un dialogo intenso tra palco e pubblico. La serata promette di essere un vero e proprio salto nell’ignoto, un’ebbrezza di suoni e luci, dove il sax di Partipilo e il pianoforte di Signorile trasporteranno gli spettatori in un’avventura musicale indimenticabile. (rcs)

COSENZA – Al Rendano il concerto “Echi romantici”

Domani sera, a Cosenza, alle 20.30, al Teatro Rendano, si terrà il concerto Echi romantici dell’Orchestra Sinfonica Brutia, per i Grandi Concerti del Teatro Rendano.

Una serata che si preannuncia particolarmente interessante, anche e soprattutto perché l’Orchestra Sinfonica Brutia che il sindaco Franz Caruso ha definito più volte il «nostro gioiello di famiglia» ed anche «l’orgoglio della città», sarà diretta per l’occasione da una bacchetta d’eccezione come il maestro Alessandro Pinzauti. Per lui sarà la prima direzione a Cosenza e in Calabria. Formatosi con direttori d’orchestra storici come Franco Ferrara, all’Accademia musicale Chigiana e con Piero Bellugi alla Scuola di Musica di Fiesole, il maestro Alessandro Pinzauti, figlio del critico musicale Leonardo Pinzauti che negli anni ’90 era spesso al Rendano a seguire, come giornalista, le stagioni liriche del teatro di tradizione cosentino, ha debuttato nel 1981 con Luciano Berio ed è stato anche assistente musicale di Riccardo Muti. Dopo tre giorni di prova al Rendano, ha avuto parole di apprezzamento per l’Orchestra Sinfonica Brutia: «un’Orchestra giovane, molto volenterosa, piena di entusiasmo, con una grande duttilità e che recepisce con passione e volontà quello che un direttore gli offre. E poi ha dalla sua anche tanta voglia di crescere che, per un’orchestra giovane, credo sia la cosa più importante».

Il maestro Pinzauti ha per il primo concerto della nuova stagione dell’OSB proposto un repertorio per niente agevole.

«Intanto – afferma – la prima sinfonia di Mendelssohn, che scrisse a 15 anni e che è una sinfonia che ha già, in nuce, tutte le caratteristiche straordinarie di questo compositore e di tutto quello ha creato e inventato nelle altre sinfonie: la n. 4 in la maggiore, op. 90, nota anche come Italiana, nella “Scozzese” o nella Sinfonia n. 5 in re minore, Op. 107, conosciuta anche con il nome di Riforma».

«La prima sinfonia, che proponiamo in repertorio – ha aggiunto Alessandro Pinzauti – è una sinfonia apparentemente “giovanile”, ma che, invece, impegna molto l’Orchestra e che ha momenti di straordinaria bellezza. C’è ad esempio – spiega Pinzauti – un secondo movimento che ha già tutte le caratteristiche del grande Mendelssohn dell’età più matura».

L’altra scelta del direttore Pinzauti è la serenata per archi di Tchaikovsky.

«Un pezzo – sottolinea – che è uno dei più amati dal compositore che è notorio non fosse un grande estimatore di se stesso. La sua serenata, opera 48, è stata una serenata che lui ha sempre amato perché l’ha scritta in un periodo non particolarmente felice e luminoso della sua esistenza, angustiato com’era sia da problemi familiari che con il Conservatorio di Leningrado. È una serenata che può essere considerata come una sorta di testamento spirituale. Un pezzo assai complesso per gli archi, ma anche molto terapeutico. Il programma, se costruito in un certo modo, può dare un’impronta e una bella spinta in avanti soprattutto ad un’orchestra giovane come la Sinfonica Brutia».

Anche se è la sua prima volta a Cosenza e al Rendano, c’è un sottile fil rouge che lega Pinzauti al teatro di tradizione cosentino. Un legame rappresentato da uno dei suoi maestri, Piero Bellugi, una bacchetta che ha diretto diverse volte al Rendano.

»Non lo sapevo – ammette candidamente Pinzauti – e mi fa molto piacere. Certamente Bellugi è stato uno dei miei maestri cui ho voluto più bene e sono molto felice che abbia lavorato in questa città e in questo teatro».

A proposito della sua provenienza fiorentina (ha diretto anche l’Orchestra del Maggio musicale Fiorentino ed altre realtà della Toscana, in pratica tutto quel mondo musicale che girava intorno a Firenze e che ha cominciato a frequentare molto presto) Alessandro Pinzauti ha collaborato per diverso tempo con l’attore Paolo Poli.

«Con lui ho lavorato moltissimo – dice – anche in un memorabile “Pierino e il lupo” di Prokof’ev e che portammo in giro per l’Italia per molti anni. È stato un punto di riferimento per me, un personaggio straordinario ed uno degli uomini più colti che abbia conosciuto».

L’ultima riflessione il maestro Pinzauti la riserva all’intuizione dell’Amministrazione comunale e del Sindaco Franz Caruso di investire nella musica e nell’Orchestra che è espressione diretta del Comune di Cosenza, per averne il Sindaco guidato il percorso costitutivo.

«La trovo una cosa di grande intelligenza politica e culturale ed anche un’operazione straordinariaCredo che una città come Cosenza meriti un’Orchestra importante. Mi auguro che questo sia solo l’inizio e che porti ad un futuro luminoso, anche perché lo meritano questi ragazzi e musicisti che hanno una passione e una voglia di fare che è la chiave migliore per arrivare a risultati positivi». (rcs)

A Crotone doppio appuntamento con l’Hera della Magna Grecia

Sabato e domenica, a Crotone, è in programma un doppio appuntamento per la 44esima stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia”, ideata dal direttore artistico, Fernando Romano, e dalla presidentessa della Beethoven Acam, Maria Rosa Romano.

Domani, infatti, alle 20, nella Chiesa Santa Chiara, suonerà il “Trio Casella”.  Il trombettista Mauro Marcaccio – che ha suonato in Italia e all’estero con varie orchestre e complessi da camera, tra i quali: Rai di Roma, Santa Cecilia, Opera di Roma, Filarmonici della Rai di Torino, Sinfonica Abruzzese, Festival dei due Mondi di Spoleto, con Roma Sinfonietta diretta da E. Morricone, Newphonie Trumpets Ensemble – e il direttore del Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila, l’organista Claudio Di Massimantonio, accompagneranno Michael Applebaum, per un evento imperdibile. Sarà un’occasione per esplorare la musica barocca attraverso tre ospiti illustri. Michael Applebaum, uno dei trombettisti più famosi al mondo, come esecutore/arrangiatore ha collaborato con Andrea Bocelli, Natalie Cole, Gloria Gaynor, Thelma Houston, Zucchero Fornaciari, Giorgia, Neffa e Alex Britti. Ha inciso centinaia di dischi e colonne sonore cinematografiche, spesso richiesto da Ennio Morricone.

Domenica, invece, la rassegna si sposterà nell’Auditorium dell’Istituto Pertini dove, alle 19, si esibirà il giovane pianista Kristian Cvetkovic.

L’artista svizzero, classe 1991, già vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali, quali Grand Prize Virtuoso International Music Competition, Global Genius Music Competition, Gold Prize/IMKA International Music Competition, 1Best Classical Musicians Awards, Gold Award/ECM Mozart 2022 Concorso Pianistico Internazionale Mozart, a distanza di due anni torna a suonare con l’Orchestra da Camera “O.Stillo”. Dopo aver apprezzato le qualità dei giovani strumentisti calabresi, diretti dal Maestro Fernando Romano, Kristian Cvetkovic sarà accompagnato nuovamente dall’Orchestra con in programma brani di due giganti della Musica, Beethoven e Vivaldi.

A Cosenza la finale del Music for Change

Domani mattina, al Teatro Rendano di Cosenza, prenderanno il via le fasi finali della 15esima edizione del Music For Change, il più importante Premio musicale europeo a sfondo civile organizzato dall’Associazione Musica contro le mafie.Quella 2024 è una edizione caratterizzata dalla formula esclusiva dell’Augmented Residency che ha visto 16 artisti lavorare alla produzione di altrettanti brani incentrati sugli 8 temi cardine di Music for Change, mutuati da Agenda 2030 dell’Onu: “Resistenze E Democrazia”, “Ambiente Ed Ecologia”, “Cittadinanza Digitale E Cyber-Risk”, “Parità Di Genere E Diritti Lgbtq+”, “Lavoro E Dignità”, “Migrazione E Popoli”, “Disuguaglianze E Marginalità Sociale”, “Rigenerazione E Futuro”.

Sono otto gli artisti che, fino a sabato 12 ottobre, parteciperanno alle fasi finali live Boot-Up Stage”: Acquachiara (Piacere, Sofia) sul tema Disuguaglianze e Marginalità Sociale; Azi (Cromosomi) sul tema Parità di Genere e Diritti Lgbtq+; Belly Button e il Coro Onda (Credo) sul tema Rigenerazione e Futuro; Bluesex (Precipizio) sul tema Resistenze e Democrazia; Moà (Vedrai sarà bellissimo) sul tema Migrazione e Popoli; Margò (Senza fiato) sul tema Ambiente ed Ecologia; Putcare (Lavorare Stanca) sul tema Lavoro e Dignità e Valentina Tioli (L’Evoluzione) sul tema Cittadinanza Digitale e Cyber Risk.

La scelta degli otto artisti arrivati alla fase clou dell’intero concorso è stata decretata da una giuria formata da 5 membri: Francesco Vaccaro (direttore di TuttoRock), Doriana Tozzi (giornalista, critica musicale e scrittrice, giurata Targhe Tenco), Michele Monina (scrittore e autore, è il “critico più critico della musica italiana”). Duccio Pasqua (giornalista e conduttore radiofonico di Rai Radio 1, scrittore e storico conduttore di Notturno italiano, la trasmissione più longeva della Rai) e il direttore artistico di Music For ChangeGennaro de Rosa.

La finale di venerdì sarà presentata da Martina Martorano (conduttrice, autrice. Impegnata nella conduzione del programma “CaterEstate” su Rai Radio 2, dal 2018 cura la direzione artistica degli ospiti musicali del programma “Propaganda Live” su La7). 

Si tratta di uno spettacolo e di un talent a tutti gli effetti. Il live vedrà infatti gli 8 artisti esibirsi e presentare a pubblico e giudici gli 8 brani realizzati nella fase “Augmented Residency”.

Gli Artist Decider di questa edizione sono: Simona Molinari (Cantautrice Pop Jazz con 6 album all’attivo, ha duettato con i più grossi nomi del panorama internazionale, ha partecipato a Festival di Sanremo più volte sia come concorrente che come ospite; vincitrice di numerosi premi tra cui 2 targhe Tenco nel 2022 e 2024), Mauro Ermanno Giovanardi  (Cantautore raffinato e poliedrico, da più di 20 anni sulla scena musicale italiana come interprete, autore, performer, produttore discografico e direttore artistico.

Tra i creatori della scena underground in Italia, fondatore dei La Crus; band dirompente che cambia le regole della musica alternativa italiana). Federico Dragogna (Chitarrista, compositore, paroliere e produttore nato nel 1982 a Milano. Ha pubblicato sette album con i Ministri – band nella quale è autore e chitarrista – e ne ha prodotti altrettanti per Vasco Brondi, Paola Turci, Iori’s Eyes e Lucio Corsi, tra gli altri). Ulteriore novità di questa edizione l’introduzione dei Critical Decider: 3 giornalisti e critici musicali che aggiungeranno il loro giudizio e i loro pareri e consigli agli 8 artisti sul palco del Teatro Rendano di Cosenza. I critical decider sono: Michele Monina (il “critico più critico della musica italiana”. Scrittore, autore per teatro, cinema, radio e tv, ha pubblicato novantacinque libri, molti dei quali in ambito musicale come quelli scritti a quattro mani con Vasco Rossi, Cesare Cremonini, Caparezza o Cristina Donà); Silvia Danielli (dal 2020 condirettrice di Billboard Italia, ha lavorato per Max, Gazzetta dello Sport (Sezione musica), Rolling Stone Italia, Sony Music e Tim Music) e Paolo Talanca (Insegnante, docente formatore, critico musicale, scrittore di numerosi libri sulla canzone d’autore. Membro del Direttivo del Club Tenco di Sanremo, responsabile del format Il Tenco Incontra).

Sabato, invece, saranno consegnati i Words&Awards. Saliranno sul palco, insieme ai premiati tra gli 8 finalisti, i vincitori di 4 dei premi e concorsi aderenti alla rete di Music for Change: Malvax (vincitori dell’ultima edizione di Music for Change); Cristiano Cosa (vincitore del contest del Primo maggio Libero e Pensante di Taranto), gli Stain (vincitori dell’ultima edizione di Musica da Bere); Chiarè (vincitrice dell’ultima edizione del Premio Bianca d’Aponte).

Nella giornata del 12 ottobre l’annuncio del vincitore della 15esima edizione del premio Music for Change, che vincerà un importante montepremi e numerose opportunità: 10mila euro per realizzare un Tour, apertura del concerto dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto 2025mini tour nei festival partner di Music for Change: Musica da Bere (Brescia), Premio Bindi (Genova), Premio Bianca D’Aponte (Caserta), Puedes Festival (Ferrara), Sicily Music Conference (Palermo/Catania), BeAlternative Festival (Cosenza), Mo’l’Estate (Foggia), ritorno il prossimo anno come ospite main nell’edizione 2025 di Music for Change, esibizione a Casa Sanremo sul main stage nella settimana del Festival, opera realizzata dal maestro orafo Michele Affidato (l’orafo dei premio del Festival della canzone italiana).

Saranno, inoltre, assegnate due menzioni speciali e numerosi premi dei partner.  Menzione Speciale su segnalazione del Club Tenco ad uno tra gli 8 finalisti di questa edizione selezionato e scelto da Paolo Talanca per il Club storico partner della manifestazione. 
Menzione speciale su segnalazione di Musica contro le mafie, un riconoscimento al brano e all’artista che l’associazione organizzatrice riconosce come più vicino alla propria mission.

Numerosi anche i premi speciali dei Partner: Borsa di studio presso il C.E.T. – La Scuola di MogolPremio 1MNext con accesso diretto alle preselezioni finali del contest che porta al palco del Primo Maggio di Roma, Premio Rete Doc (1 anno di consulenza editoriale, fiscale, legale e previdenziale con i professionisti della Rete Doc), Premio Acep/Unemia Borsa di Studio/ProduzionePremio Polizia di Stato/Polizia ModernaPremio Musa Factory con la produzione di un singolo.

Infine i brani dei finalisti saranno distribuiti in esclusiva per l’assegnazione del “Premio Stream” di Believe Music Italia che porterà i vincitori ad ottenere un contratto di distribuzione artista con supporto promozionale sugli stores, 3 giorni in studio registrazione MAST (Milano) e la partecipazione a Casa Sanremo 2025 durante il 75° festival della Canzone Italiana. (rcs)