Filt Cgil Calabria: Richiesta di rimozione di Agostinelli «una cosa imbarazzante»

Per la Fil Cgil Calabria la richiesta del Comune di Gioia Tauro di rimuovere il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Andrea Agostinelli, «è una cosa imbarazzante per la stessa amministrazione che non ha giustificazione alcuna, anche per gli ottimi risultati raggiunti in questi anni».

«È superfluo ricordare – dice il sindacato –che il porto di Gioia Tauro ha raggiunto risultati eccezionali nel transhipment, con quasi 4 milioni di teus nel 2024 e con ottimi risultati negli anni precedenti, così come nel continuo rapporto che si è riusciti ad avere con Ministri di diverso orientamento politico, oppure ancora nella capacità di rapportarsi con grandi e piccoli armatori, allargando una rete di protezione utile a difendere e rafforzare l’occupazione generale delle aziende portuali».

«Anche nel 2016, quando il porto entrò in crisi, l’Ammiraglio Agostinelli – ha proseguito – si schierò con il Sindacato per dare garanzie occupazionali ai lavoratori portuali, sottoscrivendo assieme a noi ed al Ministro Delrio il protocollo che aprì la strada all’articolo 17, già vigente in altri porti di transhipment italiani. Certo, ci sono stati anche momenti in cui non siamo stati d’accordo, ma la diversità di vedute, anche per i diversi ruoli ricoperti, non ha mai oscurato il grande lavoro fatto per tutti i porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Meridionale».

«Abbiamo timore, infine – conclude la nota – che questo attacco forsennato ad Agostinelli abbia soprattutto l’obiettivo di aprire una discussione su un nuovo Presidente dell’Adsp.  Ci sono politici calabresi interessati a questo incarico di cui dubitiamo sulla loro capacità manageriale, in quanto la scelta deve ricadere su un soggetto con “comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”. Dio salvi il Porto!». (rcz)

L’Università della Calabria verso l’elezione del nono Rettore

di FRANCO BARTUCCI – Passata la tempesta dell’emendamento che prevedeva la proroga di due anni del mandato rettorale fino al 31 dicembre 2027, e poi ritirato dai senatori di forza Italia che lo avevano presentato; come anche il frangente rapido, durato il tempo di una fumata di sigaretta, delle dimissioni del pro rettore Patrizia Piro, con delega al Centro Residenziale, subito sostituita nelle stesse funzioni e mandato, per un periodo appena  di sette mesi, dal prof. Francesco Raniolo, Ordinario di Scienze Politiche, presidente del Cams (Centro Arti Musica e Spettacolo), nonché responsabile scientifico del corso Impact Calabria, parte integrante della “Scuola di Politiche”, ideata dall’Arel, Agenzia di Ricerche e legislazione fondata da Nino Andreatta, primo Rettore dell’Università della Calabria, del quale è ricorso il 18° anniversario della sua scomparsa (26 marzo 2007), che dal 2020 è pure operante presso il dipartimento di Scienze Politiche e Sociali della stessa università in collaborazione con la Svimez; dopo tutto ciò è ritornato, per modo di dire, la quiete nell’attesa di eleggere il nono rettore dell’Università della Calabria.

Ad inaugurarla venne l’on. Enrico Letta, attuale presidente dell’Arel, con il rettore Leone insediatosi da poche settimane.

Quanto descritto sopra sono fatti di cronaca noti all’interno, come all’esterno dell’università, dove i media sono già all’opera nell’ indicazione di possibili candidati (Greco o Piro al momento?), come anche nella descrizione addirittura delle date possibili di svolgimento delle operazioni di voto, che dovrebbero avvenire tra settembre e ottobre. Tutto questo mette in luce una non conoscenza delle norme e delle leggi che regolamentano tale materia in ambito universitario ed è bene attenersi a questi quanto approfondirli per una buona e corretta informazione.

Da considerare che la materia, legata al rinnovo degli organi di governo dell’Università, è regolamentata dallo Statuto ed in particolare dal comma 4 dell’art. 7, che così recita: «Nel sesto mese antecedente la scadenza del mandato del Rettore, dei direttori di Dipartimento e delle Scuole di Specializzazione e delle altre strutture… le elezioni sono indette dal decano dei professori di prima fascia rispettivamente dell’Università, del Dipartimento, della Scuola di Specializzazione, del Corso di Studi o della struttura interessata. Il Decano provvede alla costituzione del seggio elettorale e alla designazione del suo Presidente, nella persona di un professore di prima fascia».

Ciò significa di fatto, che dal prossimo 1° maggio 2025 inizia il “semestre bianco” in cui il rettore entrerà in un periodo di “vacatio” e sarà il Decano a calendarizzare tempi assembleari di dibattiti per il confronto fra i candidati e contestualmente stabilirà le date in cui dovranno svolgersi le elezioni in piena libertà e rispetto delle regole democratiche e di buona gestione, in serenità e perfetta convivenza sociale e culturale, tenendo in alta considerazione che l’Università della Calabria ha delle caratteristiche uniche da rispettare in campo nazionale. La sua caratteristica è quella di essere un Campus universitario e come tale si deve proiettare nei confronti della società.

Per il 1° maggio mancano poco più di 30 giorni e non si vede ancora l’emanazione del decreto rettorale di fissazione del semestre bianco con la nomina del Decano, che dovrebbe essere, in base a voci correnti, il prof. Francesco Altimari, Ordinario di lingua e letteratura albanese dal 1992. Membro onorario dell’Accademia delle Scienze d’Albania dal 2006 e dell’Accademia delle Scienze e delle Arti del Cossovo dal 2008. Presidente della Fondazione Universitaria “Francesco Solano” istituita nel 2009 dall’Università della Calabria per promuovere la lingua e la cultura albanese in Italia.

In questo frangente il clima in ambito universitario non è dei migliori circa l’andamento del tempo per la predisposizione del lavoro del Decano per il semestre bianco, anche perché in base a delle delibere approvate dal Senato Accademico lo scorso anno, utilizzando probabilmente la legge sull’autonomia universitaria art.7 legge 9 maggio 1989, n°168, è stato predisposto un atto amministrativo di proroga di un anno del mandato dei direttori di dipartimento in scadenza nel 2024, sovvenendo alla legge Gelmini del 30 dicembre 2010 n.240, che fissava la durata dei mandati in tre anni, facendo coincidere praticamente l’ elezione dei nuovi direttori di dipartimento con l’elezione dei loro rappresentanti in Senato Accademico, di fatto coincidente anche con le votazioni per l’elezione del nuovo rettore che dovrà rimanere in carica nel periodo 2025/2031.

Tutto questo rientra nella normalità e regolarità comportamentale o sopravvenendo invece a quanto prevede il semestre bianco e quindi il periodo di “vacatio” che dovrebbe avere inizio il prossimo 1° maggio 2025?

Lascio ai giuristi, come il prof. Francesco Raniolo, e ai tanti altri presenti nella stessa università, fare le giuste considerazioni e valutazioni in merito, sempre che quanto scritto in questo articolo corrisponda al pensiero del rettore o alla fantasia dell’autore del servizio, firmato come già sopra riportato con la sigla (euf). Se così è potrebbe essere materia di studio e considerazione nell’ambito della prossima edizione della “Scuola delle Politiche”, in programma nel prossimo mese di aprile.

C’è da chiedersi a questo punto, in base al deliberato del Senato Accademico di cui all’interno dell’articolo del “Corriere della Calabria” che fine e che ruolo avrà la figura del Decano prevista dallo Statuto? Un semplice scribacchino?  Se così sarà chiunque verrà eletto, su ricorso legale, temo che potrebbe trovarsi in una posizione di illegalità; come di fronte potrebbero essere molto pesanti i giudizi di un’opinione pubblica attenta alla buona immagine dell’Università degli Studi della Calabria.

A rafforzare la gravità del momento, dopo avere incassato la nota di apprezzamento per il lavoro svolto durante il periodo del suo mandato (5 anni e tre mesi), sono giunte le dimissioni del Prorettore Patrizia Piro con delega al Centro Residenziale che ha dichiarato, partendo dal fatto che alcuni giornali l’hanno indicata come possibile candidata: «Io non credo nelle candidature personalistiche, ma in quelle a supporto di un progetto culturale ampio e penso che in questo particolare momento non sussistono le condizioni necessarie per potere assumere fin da ora un impegno definitivo. Sento la responsabilità di fornire un contributo volto a individuare la figura di un rettore che consenta all’Ateneo di poter progredire in una crescita corale e armoniosa, con il coinvolgimento e la realizzazione di tutte le sue componenti».

«Ritengo – ha aggiunto – che tale figura debba avere un retroterra culturale e di intensa esperienza tale da garantire la piena valorizzazione di tutti i talenti e di tutte le competenze presenti nell’Ateneo consentendo lo sviluppo sinergico di tutte le aree del sapere riconoscendo loro pari dignità».

«Auspico che i decani dei Dipartimenti – ha concluso – favoriscano la conclusione delle elezioni in tempi brevi, perché solo a valle delle stesse si potranno creare le condizioni di stabilità politico-accademica per il concretizzarsi delle candidature a rettore. Questo è il momento della riflessione: se ci sarà un’assunzione di responsabilità condivisa, sarò pronta a dare la mia disponibilità o a valutarne insieme un’altra». (fb)

Masterplan, successo per l’incontro Una strategia condivisa per il futuro di Reggio

È stato un momento di confronto tra Istituzioni, esperti e rappresentanti del territorio per discutere il Masterplan di Reggio, il convegno Una strategia condivisa per il futuro di Reggio Calabria, promosso dall’assessorato alla “Città sostenibile ed accessibile”.

I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del Prefetto Clara Vaccaro, del Prorettore Massimo Lauria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dell’assessore regionale Maria Stefania Caracciolo.

L’assessore Paolo Malara, introducendo il convegno, ha sottolineato l’importanza di un confronto continuo con Enti, Organismi, Ordini professionali e soggetti operanti sul territorio per la realizzazione del Masterplan. Ha evidenziato che, pur essendo il Comune a pianificare le strategie, è fondamentale collaborare con Enti sovraordinati come Ferrovie dello Stato, Anas e l’Autorità di sistema per una progettazione efficace.

«Il ruolo della ferrovia, la gestione dei nodi stradali e l’intermodalità devono essere affrontati in sinergia, con il contributo di tutti i soggetti coinvolti», ha detto Malara, spiegando che il lavoro in corso punta a una visione sistemica centrata sulle persone e sulla qualità della vita.

«Il Masterplan – ha aggiunto – non solo immagina la città del futuro ma definisce anche le strategie concrete per realizzare soluzioni in termini di mobilità, sostenibilità e fruibilità dello spazio pubblico adesso. Vogliamo sottrarre spazio alle automobili per liberare e rendere vivibili gli spazi urbani e, oggi, parliamo di azioni già finanziate che porteranno miglioramenti concreti per la città».

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha sottolineato come il convegno rappresenti un’ulteriore tappa nel percorso di condivisione del Masterplan con la città. Ha ribadito il valore di questo strumento di indirizzo politico e strategico (non obbligatorio), aperto al contributo di Istituzioni, Associazioni di categoria, Ordini professionali e cittadini; fondamentali per definire il futuro sviluppo del territorio.

Falcomatà ha evidenziato l’importanza di rafforzare il rapporto della città con il mare e migliorare le connessioni con le aree interne, montane e collinari, ma anche per individuare spazi per nuove attività imprenditoriali. Ha inoltre posto l’accento sulla necessità di offrire ai giovani la possibilità di formarsi altrove, quale valore aggiunto, nel garantirgli comunque la scelta concreta di tornare e contribuire alla crescita della città con le competenze acquisite, rendendo Reggio una vera “città delle opportunità”

«Il Masterplan è questo – ha dichiarato il sindaco – insieme agli altri strumenti di pianificazione urbana vuole condividere insieme alla città quelle che saranno le scelte per un territorio che, come noi stiamo vedendo già adesso, sta recuperando il suo rapporto con il mare ma deve recuperare anche le altre connessioni con le aree interne, con l’area montana e collinare, deve recuperare anche quegli spazi per lo sviluppo delle nuove attività imprenditoriali».

«Insomma, una città delle opportunità – ha aggiunto – una città delle opportunità che deve avere quindi una cornice strategica politica che è proprio quella del Masterplan».

«I ragazzi e le ragazze che scelgono di andare via devono avere l’opportunità di scegliere: se decidono infatti – ha proseguito Falcomatà – di formarsi o specializzarsi altrove, devono poterlo fare con la possibilità concreta di rientrare e dare il proprio contributo alla città. Andare via non deve essere l’unica scelta, ma una possibilità alla pari di quella di poter tornare».

«Una città delle opportunità – ha chiuso il primo cittadino – deve garantire questa possibilità ai giovani, affinché il loro contributo, arricchito dalle esperienze scientifiche, professionali, lavorative e universitarie maturate fuori, diventi ancora più significativo per lo sviluppo del territorio».

L’assessore Carmelo Romeo ha sottolineato i progressi in corso a Reggio Calabria, grazie agli interventi finanziati con fondi europei. Tra i progetti principali ci sono la rigenerazione costiera, con il Museo del Mare, e la riqualificazione di luoghi pubblici come il Lido Comunale, il Tempietto e l’ex fiera Pentimele.

Il focus è sulla trasformazione strutturale e sociale della città, anche immateriale, con l’obiettivo di far vivere i luoghi che vengono rigenerati con iniziative socio-culturali mirate. Grazie al supporto dei fondi Pon 14-20 e Pon Metroplus 21-27, Reggio Calabria sta progredendo verso una città sostenibile e resiliente.

A seguire il convegno ha registrato gli autorevoli interventi di Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, che ha analizzato gli scenari economici e demografici di città ed area metropolitana indicando possibili obiettivi per rendere attrattivo il territorio attraverso un modello di sviluppo competitivo per Reggio Calabria; Salvador Rueda, direttore dell’Agenzia di Ecologia Urbana di Barcellona, che ha mirabilmente affrontato il tema delle trasformazioni urbane basate su nuovi modelli di mobilità trasponendoli alla nostra città e Saverio Mecca, professore emerito dell’Università di Firenze, che ha illustrato strategie per il rilancio dei borghi: tema caro rispetto alla storia ed alla morfologia del territorio comunale (un lavoro importante è stato già avviato su Podargoni ma nell’ottica di politiche precise per tutta l’area collinare e montana).

La seconda parte dell’evento ha visto protagonisti, in due tavoli tematici, gli attori territoriali (con la partecipazione di rappresentanti di Enti ed aziende locali) e gli Ordini professionali.

Il percorso del Masterplan prosegue, quindi, con la volontà di renderlo un processo sempre più partecipato e corale; con l’idea che solo questa modalità consente alla città di fare proprio uno strumento che definisce gli scenari futuri trasformando già quelli presenti.

Un obiettivo, questo, che è soprattutto socio-culturale e non meramente tecnico. (rrc)

Da Mit 33 mln per interventi alle infrastrutture idriche

Sono 32 milioni la somma dal Pnrr che il ministero delle Infrastrutture ha destinato alla Calabria per realizzare interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico.

Nello specifico, sono stati finanziati un intervento del Consorzio di bonifica Alto Ionio Reggino per la messa in sicurezza del pozzo d’accesso alla camera di manovra delle paratoie e di ripristino della corretta funzionalità dell’invaso diga del torrente Lordo; un progetto del Consorzio di bonifica Tirreno catanzarese che prevede la riparazione della traversa fluviale nel fiume Savuto in località Tribito nel comune di San Mango d’Aquino; un intervento del Consorzio di bonifica integrale dei bacini meridionali del Cosentino per il miglioramento ed adeguamento sismico della diga Redisole in agro del comune di San Giovanni in Fiore; un intervento del Consorzio di bonifica integrale dei bacini meridionali del Cosentino per la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della diga di Votturino(rrm)

Da Cosenza al via il tour di Sviluppo Lavoro Italia per avvicinare i giovani al mondo del lavoro

È da una Piazza dei Bruzi gremita di giovani che è partito, da Cosenza, il tour itinerante di Sviluppo Lavoro Italia “C’è Posto per Te” per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, con un’attenzione particolare a giovani e donne, spesso “distanti” dal mercato del lavoro.

«Vogliamo diffondere strumenti e opportunità per accompagnare le persone verso il mondo del lavoro», ha dichiarato Paola Nicastro, Presidente  e Ad di Sviluppo Lavoro Italia.

«I dati sull’occupazione – ha spiegato – salgono in maniera molto significativa nel nostro Paese e anche in Calabria, nel 2024 i dati Istat certificano una crescita dell’occupazione con un tasso che sale al 44,8%. La disoccupazione cala al 13,1% (-20.000 unità) positivo il trend dei giovani Neet attualmente 75.000 con una riduzione di 25.000 unità rispetto al 2021. In aumento il numero di inattivi. Su questo segmento di popolazione si rivolge principalmente la nostra azione».

«L’obiettivo – ha concluso – non è solo aumentare l’occupazione, ma contrastare il fenomeno  dell’inattività, con azioni di informazione orientamento e accompagnamento. Sempre con attenzione alle esigenze del mondo produttivo ed alle competenze richieste dalle imprese. Per il periodo 2024-2028, si stima in Calabria un fabbisogno di circa 88.000 lavoratori. Le opportunità e le occasioni non mancano».

Sulla stessa lunghezza d’onda, Massimo Temussi, direttore generale delle Politiche attive del Ministero del Lavoro, intervenuto via collegamento, sottolineando come «questa iniziativa va incontro anche agli inattivi per colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. I dati sull’occupazione sono straordinari, con la disoccupazione più bassa dal 2008 a oggi».

«Nell’ultimo anno – ha proseguito – abbiamo attivato 660 mila contratti a tempo indeterminato, il dato record degli ultimi 35 anni. E con i decreti attuativi del Dl coesione investiamo 3,5 miliardi di incentivi all’occupazione. Rimane preoccupante il fenomeno del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con una difficoltà di reperimento di professionalità».

«E, anche in Calabria – ha concluso – molte aziende non riescono a trovare le figure che cercano. Occorre quindi sostenere imprese e lavoratori nel trovare canali innovativi di incontro sul mercato del lavoro ‘C’è Posto per te nelle’ sue tappe consentirà sempre colloqui di lavoro con aziende e agenzie per il lavoro».

Presente anche l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, il quale ha sottolineato il grande ruolo rivestito dai Centri per l’Impiego che, anche attraverso il piano di potenziamento, stanno diventando sempre più punto riferimento concreto per aziende e lavoratori grazie all’operato dei Responsabili e degli operatori dei Cpi.

Calabrese, inoltre – nel ricordare le azioni messe in campo dal Dipartimento Lavoro in sinergia con il governo regionale per creare occupazione vera in Calabria e contrastare il lavoro sommerso – ha dichiarato: «Noi lavoriamo in questa direzione con il desiderio di dare ai calabresi la possibilità di poter realizzare il sogno di vivere e lavorare in Regione Calabria».

Per il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, «è importante per noi che un’iniziativa come questa parta dal Sud e da Cosenza in particolare, ringrazio la Presidente Nicastro per aver voluto avviare questa iniziativa nella nostra città che è anche la sua città natale».

Si tratta, infatti, di una iniziativa importante « per un territorio – ha sostenuto Caruso – che come il nostro soffre di una cronica carenza di opportunità di lavoro da cui si genera il drammatico fenomeno dell’emigrazione giovanile».

«Giovani – ha affermato Franz Caruso – che, dopo essere stati brillantemente formati, devono poter scegliere di rimanere nella loro terra a lavorare e vivere. Loro rappresentano il tessuto vivo e vitale sul quale possiamo pensare di edificare la città, i cittadini e la classe dirigente del futuro».
«La realtà calabrese e quella della nostra provincia – ha ricordato – che è la più grande della nostra regione e la quinta, per estensione, del Paese, è particolarmente difficile. Qui la disoccupazione non solo non si arresta, quanto cresce giorno per giorno. Per cui ogni opportunità o possibilità che viene offerta è da accogliere a piene mani e con gratitudine».
«Il Truck dei Servizi al Lavoro è sicuramente un’ottima azione posta in essere in questa direzione ed io mi auguro che per tutti i nostri giovani sia momento di partecipazione, di conoscenza  e, perché no, occasione di lavoro per il futuro», ha concluso.

A seguire, si è tenuto il workshop interattivo “Dove sono diretto?”, momento di approfondimento sul mercato del lavoro locale (settori in crescita, profili richiesti, percorsi per colmare i gap di competenza) a cura di Cna – Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, nel corso del quale Giovanni Cuconato, responsabile del Cpi di Cosenza è intervenuto illustrando il rinnovato ruolo dei Centri per l’Impiego come sia come presidio della Regione Calabria sul territorio che come attore principale della rete territoriale: “Educare all’occupabilità e promuovere l’iscrizione ai servizi pubblici per il lavoro è un supporto importante che diamo alle giovani generazioni”.

L’attività di Recruiting è stata il fulcro che ha animato il pomeriggio del 25 e tutta la giornata del 26. Nello Spazio Recruiting, allestito presso il palazzo “Sport e Salute” attiguo al truck, oltre 30 aziende hanno effettuato colloqui di selezione per circa 900 posizioni lavorative ricercate nei settori Turistico-Alberghiero, Grande Distribuzione e ICT (Informazione-Comunicazione-Tecnologia).

Contestualmente si sono svolti incontri dedicati ai giovani Neet delle scuole di Cosenza e provincia per presentare l’offerta formativa di Develhope con le relative borse di studio disponibili e quella proposta da IBM sul mondo digitale e l’intelligenza artificiale.

Parallelamente i Responsabili e gli operatori dei centri per l’Impiego hanno preso parte ai seminari tenuti da Sviluppo Lavoro Italia sulla modernizzazione dei servizi per il lavoro, in particolare dedicati a: beneficiari di ADI e SFL, collocamento mirato, giovani e strategie di outreach, misure per l’inserimento lavorativo delle donne (Lep J).
La carovana di “C’è Posto per Te” proseguirà il suo viaggio verso la Campania dove farà tappa a Caivano (Na) i prossimi 7 e 8 aprile. (rcs)

Bonforte, Nucera e Briante (PD): Parere negativo a fondi per prevenzione tumore al seno occasione sprecata

Per la segretaria cittadina del PD Valeria Bonforte e le assessore Lucia Anita Nucera e Anna Briante, il parare negativo del Ministero dell’Economia e delle Finanza all’emendamento presentato al disegno di legge sulle liste d’attesa sanitarie, che prevedeva lo stanziamento di 6 milioni di euro annui per tre anni destinati alla prevenzione del tumore al seno è «una ennesima disattenzione di questo governo nei confronti dei cittadini e dei loro bisogni, soprattutto riguarda la salute».

«Tale estensione – hanno detto – avrebbe permesso una diagnosi precoce in gruppi a rischio, migliorando le prospettive di trattamento e sopravvivenza. Siamo convinte che la salute dei cittadini debba essere una priorità e per questo, l’approvazione dell’emendamento avrebbe consentito di allargare la prevenzione per il tumore al seno permettendo a tante donne di poter accedere ai servizi sanitari in modi gratuito».
La decisione del Mef è stata motivata dalla mancanza di coperture finanziarie adeguate per sostenere la misura. La sottosegretaria all’Economia ha evidenziato che le risorse proposte non erano sufficienti a garantire il finanziamento previsto.
«Ci chiediamo – hanno aggiunto le donne del PD – come siano stati trovati fondi per un piano di riarmo da 30 miliardi di euro, mentre non si sono reperite risorse per la prevenzione sanitaria. Il Mef, inoltre, ha bocciato anche una proposta che prevedeva 5 milioni di euro annui per tre anni destinati alla prevenzione delle patologie oculari, sempre a causa della mancanza di coperture finanziarie».
«La mancata approvazione di questi fondi – hanno concluso – solleva interrogativi sulle priorità del governo in materia di salute pubblica e prevenzione, evidenziando la necessità di un dibattito più ampio sulle risorse destinate al settore sanitario». (rrc)

La Giunta di Gioia Tauro chiede la rimozione di Agostinelli dalla guida dell’Autorità Portuale

La Giunta comunale di Gioia Tauro, guidata dal vicesindaco Totà Parrello, ha approvato all’unanimità una delibera con cui chiede al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture la rimozione immediata del presidente dell’AdSP, l’ammiraglio Andrea Agostinelli, e il commissariamento dell’ente. La richiesta include anche l’annullamento del provvedimento disciplinare e la sospensione dei membri dell’Ufficio procedimenti disciplinari.

Una delibera che arriva come risposta a un’ulteriore contestazione arrivata a Simona Scarcella, sindaco di Gioia Tauro, attualmente in aspettativa dal suo ruolo di responsabile dell’area legale presso l’Autorità di Sistema Portuale, e che potrebbe portare al suo licenziamento.

Nella delibera tra le motivazioni – si legge – «gravissimo attentato alla Costituzione Italiana ed alle prerogative politiche e amministrative», «gravissimo attentato alla libertà delle istituzioni e un atto offensivo nei confronti del Sindaco di Gioia Tauro e dell’intera comunità vilipesa e oltraggiata, nel tentativo di intimidire il primo cittadino».

Per la Giunta «il Presidente dell’Autorità Portuale ha inteso esercitare un’attività di condizionamento illecita del componente del Comitato di gestione, minando all’autonomia, alla libertà e alla situazione familiare e personale del sindaco di Gioia Tauro e sottoponendolo ad una pressione ingiusta e contraria ad ogni disposizione di legge».

«Questa amministrazione mai chinerà il capo di fronte a tentativi di condizionamento illecito, di prevaricazione, di minaccia delle istituzioni e di violenza di fronte alla di tutelare gli interessi del territorio», si legge ancora nella delibera.

Muraca (PD): Non si utilizzino le Istituzioni per fini personali

«Esprimo il mio fermo sostegno ad Andrea Agostinelli – ha detto Giovanni Muraca – che sta svolgendo il suo lavoro con serietà e competenza. Le accuse mosse nei suoi confronti, che riguardano provvedimenti disciplinari che non fanno altro che rispondere a dinamiche interne dell’Ente, non devono diventare terreno di scontro politico».

«È preoccupante che una questione amministrativa – ha aggiunto – venga strumentalizzata per fini politici, mettendo a rischio la stabilità dell’Autorità di Sistema Portuale».

Muraca ha sottolineato come la vicenda sia frutto di un conflitto che si trascina da anni e che ha coinvolto, in passato, la Scarcella stessa, quando ricopriva il ruolo di responsabile dell’Ufficio Legale e Anticorruzione. Le denunce e le accuse che la stessa aveva presentato nei confronti dell’Autorità Portuale, però, sono state tutte archiviate dalla Procura di Palmi. 

«Eppure – ha specificato Muraca –, nonostante i provvedimenti disciplinari nei suoi confronti siano stati legittimi e giustificati, oggi assistiamo a un tentativo improprio e strumentale di mettere in discussione la legittimità dell’operato di Agostinelli. Le Istituzioni non possono essere utilizzate come strumento per risolvere conflitti personali».

Arruzzolo (FI): Procedura disciplinare contro Scarcella «un oltraggio inaudito»

Per il deputato di FI, Giovanni Arruzzolo, «l’avvio di una procedura disciplinare nei confronti del sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, all’atto dipendente in aspettativa dell’autorità portuale, avviata dal Presidente Andrea Agostinelli per atti e fatti riconducibili al primo cittadino nell’espletamento del mandato istituzionale che lei ricopre, rappresenta senza dubbio un oltraggio inaudito nei confronti della prima e più alta istituzione della città».

«Bene ha fatto la giunta comunale – ha detto – a richiedere con forza non soltanto alcuni precisi chiarimenti su atti e condotte del Presidente Agostinelli, ma anche un intervento del ministero competente». 

«Riteniamo Simona Scarcella – ha proseguito – rea di aver semplicemente svolto i propri compiti professionali con ferma scrupolosità, mentre Agostinelli la attacca per aver esercitato nell’ambito del Consiglio comunale di cui lei è sindaco – quindi al di fuori di ogni attività lavorativa dell’autorità stessa – le proprie funzioni e prerogative istituzionali riconosciute dalla costituzione italiana». 

«Un attacco così violento nei confronti di un primo cittadino nell’espletamento delle sue funzioni non lo ricordiamo. È molto grave. Pertanto – ha concluso – la nostra totale solidarietà al sindaco di Gioia Tauro, oltraggiato e vilipeso nelle sue funzioni istituzionali, è piena ed incondizionata. Metteremo in campo tutte le forze politiche e istituzionali necessarie affinché questa prevaricazione ingiusta non vada avanti». (rrc) 

 

Reggio Capitale Mondiale del Bergamotto di RC e del Profumo

È stata molto più di una semplice celebrazione, la Giornata internazionale del Profumo a Reggio Calabria: è stata una vera e propria dichiarazione d’amore per la città e per la sua capacità di trasformare il profumo in un’arte a 360°.

La manifestazione, svoltasi al Museo del Bergamotto, è stato un viaggio sensoriale tra tradizione, innovazione e cultura e promosso da About the Fragrance Day, con l’obiettivo di coniugare tradizione, innovazione, benessere e arte sensoriale.

Una tre giorni, quella svoltasi al Museo, che ha reso Reggio palcoscenico internazionale della profumeria con un ricco ventaglio di attività che hanno attratto turisti e appassionati da ogni angolo d’Italia e del mondo. La direttrice Karine Marguerite Thierry ha animato i laboratori interattivi, percorsi sensoriali e incontri culturali. Le manifestazioni hanno abbracciato ogni aspetto dell’arte profumiera, dalla storica Acqua di Colonia di Johann Maria Farina (1709) alle creazioni più innovative, attraverso workshop dedicati alla profumeria, all’aromaterapia e persino alla gastronomia “profumata”.

La serata clou, celebrata il 22 marzo, ha visto la partecipazione straordinaria di Salvatore Capizzi, noto Fragrance Evaluator, in collaborazione con l’Italian Perfumery Institute, che ha guidato il pubblico in un viaggio emozionale e storico alla scoperta dei segreti del profumo. Il prestigioso contributo di Exige Perfumes, guidato dall’imprenditore reggino e profumiere Michele Carpentieri, il quale ha ulteriormente arricchito la manifestazione, confermando l’impegno della città nel valorizzare il patrimonio olfattivo.

Tra le esperienze più apprezzate, il “Percorso Olfattivo: Dal Profumo all’Eau de Cologne” ha saputo trasportare i partecipanti attraverso epoche storiche e rivoluzioni artistiche: un affascinante itinerario che ha ricordato i riti e le abitudini olfattive dell’antica Roma, dove fragranze come l’unguentum e il kyphi erano simboli di lusso e benessere.

Un ulteriore momento di punta è stato rappresentato dal laboratorio “Profumo di Cucina – L’Olfatto Incontra il Gusto”, curato dalla Confraternita del Bergamotto e del Cibo di Reggio Calabria e dalla Confraternita della Frittola Reggina 2019. In un’atmosfera conviviale e sorprendente, il pubblico ha potuto degustare creazioni uniche ispirate alle note olfattive del bergamotto: dal fiore di zucca al bergamotto, al risotto alla zagara di agrumi, fino a una fonduta di cioccolato profumata e impreziosita da croccanti farine integrali.

Non sono mancati momenti dedicati al benessere, con interventi dell’Accademia Internazionale del Bergamotto, che ha sottolineato le proprietà benefiche dell’olio essenziale di bergamotto in campo neuropsichiatrico. Questa sinergia tra tradizione, salute e innovazione ha offerto al pubblico uno spaccato completo delle potenzialità di una città che da sempre celebra la propria identità attraverso l’aroma unico del bergamotto. (rrc)

Successo a San Giorgio Piano per l’evento dedicato alla Cucina calabrese

È stato un vero e proprio successo l’evento dedicato alla cucina calabrese organizzato dalla Wine and Food Academy, in collaborazione con il Rotary Club San Giorgio di Piano Giulietta Masina con il sostegno della Fellowship Rotary Gourmet Emilia-Romagna, Calabria Gourmet e dall’Accademia della Cucina Calabrese e svoltosi a San Giorgio di Piano (BO).

La serata è stata organizzata anche per fare una donazione liberale all’Ente “Le Domeniche del Sollievo per genitori di figli autistici District Grant”, contribuendo così a una nobile causa.

«Un ringraziamento speciale – si legge in una nota – va alle ditte che hanno offerto le loro merci e alla Regione Calabria per il patrocinio concesso».

L’avv. Gianluigi Mazzoni, presidente della Fellowship Emilia-Romagna Rotary Gourmet, ha esordito nel suo saluto alla platea con le parole «oggi è la Calabria che ci rapisce con i suoi sapori» per sottolineare l’entusiasmo che si respirava in sala. Aggiungendo: «La Calabria, quella bella, solidale, buona da bere e da mangiare, si ritrova qui oggi a San Giorgio di Piano».
L’evento ha visto la partecipazione entusiasta di numerosi ospiti che hanno potuto immergersi nei sapori autentici e ricercati della Calabria. Il programma ha incluso i saluti del sindaco di San Giorgio di Piano, portati da Valerio Gualandi, che ha ricordato come questo Comune alle porte di Bologna abbia già conosciuto la Calabria operosa e solidale, richiamando le imprese portate avanti dal compianto padre Paolino Tomaino, missionario comboniano originario di San Pietro Apostolo, piccolo comune calabrese in provincia di Catanzaro.
Elena Fogli, presidente del Rotary San Giorgio di Piano ha portato i saluti del Circolo che rappresenta a seguire l’intervento di Raffaele D’Angelo, Presidente della Wine and Food Academy, il quale ha spiegato le motivazioni dell’evento e le finalità dell’Associazione. A seguire lo Chef Agostino Facciuolo, presidente dell’Accademia della Cucina Calabrese, ha commentato il menù spiegando la storia degli ingredienti e dei piatti che ha creato ed elaborato per questa occasione, infine Michele Ruperto, miglior sommelier Ais Calabria 2022, ha commentato i vini raccontando storie affascinanti sui territori calabresi facendo riferimento alle antiche origini dell’enologia calabrese, spiegando come le radici di alcuni vitigni siano partiti da questa regione in quanto crocevia di popoli che l’anno popolata e occupata nel corso dei millenni.
Tra gli interventi, anche quello del giornalista e scrittore bolognese Giancarlo Roversi, profondo conoscitore e ammiratore della cucina e della storia della Calabria.
Signori della cucina gli chef Agostino Facciuolo e Mario Suriano, i quali hanno deliziato i presenti con una selezione di specialità regionali, elaborando prodotti e materie prime che sono stati accostati ai vini selezionati dal sommelier.
Tra le specialità presenti: formaggio pecorino della Casearia Crotonese Chiellino di Ippolito Chiellino, salumi misti offerti dai salumifici: Salcal, San Donato, Sila & Sila – Fratelli Falcone di Camigliatello, Olio evo offerto dall’Olearia Geraci. Per quanto riguarda i piatti elaborati: la cupulilla di patata gialletta IGP Sila, offerta dal Consorzio Patata della Sila Igp, riso salmastro della Piana di Sibari della Masseria Fornara, gli scialatielli del Pastificio Barillari “il Mattarello” di Crotone, cosciotto di maialino nero alle erbe silane sempre del Salumificio Fratelli Falcone, il Finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto e le patatine “le Montanine” di Antonio Paese.
I vini che hanno accompagnato le portate sono stati selezionati da Michele Ruperto: Zaleuco, Mantonico in purezza e Annibale da uve Greco nero della Cantina Le Moire, Caraconessa un Melissa DOC della Cantina Fezzigna Vignaioli dal 1957 e Libìci da uve Magliocco Canino di Casa Comerci di Nicotera
Regina conclusiva del pranzo è stata la “pitta ‘mpigliata”, dolce tradizionale di San Giovanni in Fiore, ma identitario di quasi tutta la Calabria, offerto dal Forno Parmella accompagnata dal celebre Amaro Milone e dal liquore alla liquirizia radicale Myia, dal nome evocativo della moglie di Milone e figlia di Pitagora.
Come ogni fine pranzo calabrese che si rispetti, alcune commensali non hanno resistito alle performance musicali dell’animatore del Magic Rotary Club e hanno improvvisato due salti di tarantella, rendendo la serata ancora più vivace e festosa. (rrm)

Mammoliti (PD): Serve indagine su patrimonio edilizio pubblico e piano per messa in sicurezza

«La fragilità del territorio, dovuta all’incuria insita nel nostro modo di costruire e di fare manutenzione in Calabria, impone un significativo cambio di passo soprattutto sul versante della prevenzione». È quanto ha detto il consigliere regionale del PD, Raffaele Mammoliti, sollecitando, «attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali, una indagine sullo stato del Patrimonio edilizio pubblico e privato al fine di predisporre un necessario Piano di messa in sicurezza».

«La Calabria – ha ricordato – è la regione italiana più esposta al rischio sismico, infatti, nella nostra Regione si sono concentrati più della metà dei terremoti catastrofici avvenuti in Italia negli ultimi 350 anni».

«Tra questi eventi, che hanno causato più di 200 mila vittime – ha aggiunto – si ricordano le sequenze sismiche del 1638 nella Calabria centrale, del 1783 che devastò la Calabria centro meridionale, del 1905 a Sant’Eufemia e infine quello del 1908di Messina e Reggio Calabria».

«Occorre sottolineare – ha detto ancora – come tutti i Comuni della Calabria risultano, infatti, in Zona 1 e 2 nelle quali la probabilità che capiti un forte terremoto è alta».

«Per tale ragione – ha proseguito – pur riconoscendo alla regione Calabria di aver approvato il Piano di Soccorso Simico al cui interno sono inseriti gli elementi conoscitivi, territoriali e operativi che occorre attuare in caso di eventi sismici, ho presentato un’apposita istanza al Presidente della Giunta regionale con la quale chiedevo di effettuare una ricognizione di tutte le risorse disponibili per la prevenzione del rischio sismico e idrogeologico».

«Alla luce del costante sciame sismico che sta generando legittime preoccupazioni nella popolazione è assolutamente prioritario conoscere lo stato dell’arte e gli interventi previsti e predisposti», ha detto il dem, che considera «fondamentale e risollecito, al Presidente, un’apposita relazione nel Consiglio regionale».

«Occorre, dunque, agire superando rallentamenti e ritardi nell’attivazione delle risorse disponibili. Solo attraverso la necessaria prevenzione si possono evitare: l’utilizzo di cospicui finanziamenti necessari per i danni della ricostruzione post evento, perdite di vite, danni economici consistenti e danni al patrimonio storico culturale», ha concluso Mammoliti, annunciando la presentazione di «una Interrogazione a risposta immediata per sapere quali utili e necessari provvedimenti il Governo regionale ha predisposto e/o intende mettere in atto».