REGGIO – Al Planetarium aspettando il Solstizio d’inverno

In occasione del Solstizio d’inverno, il Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria ha organizzato due iniziative.

La prima, domani, alle 17, nella sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale, con la conversazione Il Cielo del Solstizio d’Inverno tra Scienza, Mito e tradizioni. Dopo i saluti istituzionali del dott. Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, relaziona la professoressa Angela Misiano.

La scienza è un’esperienza molto umana, dove le passioni umane sono una parte ineliminabile. Aristotele aveva già compreso che il pensiero filosofico nasce da quell’emozione profonda dell’animo umano, che è la “meraviglia” suscitata dall’esperienza del mondo e della sua complessità.
Sabato 21 dicembre alle ore 21.00, il Solstizio sarà celebrato al Planetarium Pythagoras.

Dopo i saluti istituzionali, il dottor Fabrizio Mazzucconi, astronomo dell’osservatorio Astrofisico di Arcetri, intratterrà il pubblico su un argomento intrigante quanto affascinante: quando è nato veramente Gesù?

La nascita di Gesù è un evento cardine per i cristiani, uno dei misteri più solenni per l’umanità. Ogni anno, a Natale, si festeggia questa ricorrenza. Ma che cosa sappiamo davvero della Natività?

L’istituzione della festa liturgica del Natale, come ricorrenza annuale del giorno di nascita di Gesù, e la sua collocazione al 25 dicembre è certamente legata alla festa denominata: Dies Natalis Solis Invicti, ovvero il Giorno di nascita del Sole Invitto. Non rimane che ascoltare la relazione del dott. Mazzucconi per saperne di più. Gli eventi sono inseriti all’interno del programma: “Sotto le stelle del Natale”. Entrambi gli eventi sono liberi e gratuiti. (rrc)

LOCRI (RC) – Al Liceo Zaleuco un evento sulla Giornata contro la violenza sulle donne

Si è svolta, nei giorni scorsi, al Polo liceale Zaleuco–Oliveti-Panetta–Zanotti di Locri, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino, un evento sulla “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

L’iniziativa è stata patrocinata dall’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni e dal Comune di Locri, in particolare dall’Assessorato alle Pari Opportunità. Dopo i saluti iniziali della Dirigente Serafino, del prof. Pietro Siclari, Presidente Associazione Piccola Opera Papa Giovanni, della Dott.ssa Ornella Monteleone, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Locri, che ha portato, anche, i saluti del sindaco Giuseppe Fontana, gli interventi di diversi esperti: la Dott.ssa Vincenza Cattolico, psicologa Sportello d’Ascolto di Ardore CAV A. Morabito – Associazione Piccola Opera Papa Giovanni; l’Avv. Vincenza Corasaniti, legale Sportello d’Ascolto di Ardore CAV A. Morabito – Associazione Piccola Opera Papa Giovanni; la Dott.ssa Anna Curcuruto, Sovrintendente Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Calabria; Istruttori di Tecniche di Difesa Personale Polizia di Stato, Questura di Reggio Calabria.

Ogni relatore, per la sua competenza, ha esposto su una tematica, quanto mai scottante, che non finisce mai di essere attuale. Prevenzione e informazione su ciò che legalmente una donna può fare, per difendersi dai soprusi fisici, psicologici e digitali. A supporto dei relatori anche una rappresentazione teatrale, messa in scena dalla Compagnia “Ad Maiora” di Locri, di cui fa parte l’allieva del Liceo Zaleuco, Cusenza Ester, classe II A, dal titolo “La veste del mio vissuto”, che ha offerto un eccellente lavoro interpretativo su un tema di grande attualità e coinvolgimento: la donna nel tempo, che, fin dalle origini, è stata considerata diversa e poco apprezzata, La regista Maria Beatrice Mollica, ha affrontato la tematica da un punto di vista molto originale, utilizzando gli strumenti della recitazione, del canto, del ballo, della musica, ma principalmente del coinvolgimento emotivo. Infatti, a caso, sono stati chiamati ragazzi della platea a partecipare nelle scene della rappresentazione.

«Eventi come questo vanno supportati – ha detto l’assessore Monteleone – perché rappresentano un arricchimento per la nostra comunità locrese e per tutto il territorio, in quanto riuniscono il mondo delle associazione e della scuola in un intento formativo comune. La scuola è il luogo, per eccellenza, dove seminare la sensibilizzazione contro le varie forme di violenza, soprattutto quella verso le donne. Un retaggio culturale che ci portiamo dietro, e che colpisce la cellula fondamentale della nostra società: la famiglia».

«Questo tipo di violenza, spesso e volentieri – ha proseguito – si consuma dentro le mura domestiche da persone che dovrebbero dimostrare affetto. Purtroppo la violenza sulle donne viene subita anche dai figli, presenti in famiglia, con disastrose conseguenze a livello personale e sociale. Un sentito ringraziamento alle Forze dell’Ordine, sempre presenti in queste occasioni, con dimostrazioni di mosse di difesa contro casi di aggressione. L’importante, però, è giungere prima della difesa personale. La legge, riguardo le diverse forme di violenza, è chiara ed esaustiva, ed è stata presentata a dovere ai ragazzi, che sono stati partecipi e molto interessati all’iniziativa».

«È importante avere, sempre più, eventi di questo tipo – ha concluso – perché la voce sia unanime, coesa e ferma contro il femminicidio. Una giornata, quindi, che lascerà il segno nei ragazzi che hanno partecipato, facendoli riflettere e maturare sul senso del rispetto e sul ruolo della donna, in famiglia e nella società. “Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità” (Papa Francesco). (rrc)

REGGIO – Successo per il Villaggio della Solidarietà

Grande successo, al Chiostro di San Giorgio al Corso di Reggio Calabria, il “Villaggio della Solidarietà”, un evento promosso dall’Associazione Reggio Cresce, impegnata da tempo nella cittadinanza attiva .

L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose associazioni del territorio che quotidianamente si dedicano con passione a tematiche di grande rilevanza sociale.

Protagonisti della giornata sono stati i volontari delle associazioni che operano nei settori della donazione di organi e sangue, del supporto ai bambini con disabilità, oltre ai Lions, agli scout laici e a tutti coloro che dedicano il proprio tempo al prossimo. La manifestazione ha rappresentato un’occasione unica per mettere in rete queste realtà e far conoscere le loro attività alla cittadinanza.
La presenza istituzionale ha dato ulteriore valore all’evento: il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Caterina Capponi e il Presidente della Reggina Calcio, Virgilio Minniti, hanno portato il loro saluto, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra per affrontare le sfide sociali del territorio.
Le loro testimonianze hanno evidenziato come il supporto congiunto tra istituzioni, associazioni e cittadini possa generare un cambiamento positivo.
«Il Villaggio della Solidarietà non è solo un evento, ma un segnale forte di comunità e partecipazione», ha dichiarato Rosy Perrone, presidente  di Reggio Cresce, sottolineando l’impegno collettivo che ha reso possibile questa iniziativa.
Reggiocresce devolvera il ricavato della vendita di un set di matitine, al “mantello di San Martino, parrocchia Candelora”dedito a  sostenere i senzatetto della città.un gesto concreto che conferma la missione di Reggio Cresce nel prendersi cura delle fasce più vulnerabili della società.
«L’Associazione – si legge in una nota – ringrazia tutti coloro che hanno contribuito al successo della manifestazione: dai volontari ai partecipanti, passando per le istituzioni e gli sponsor. Questo evento rappresenta un passo significativo verso una città più inclusiva e solidale». (rrc)

SAN FERDINANDO (RC) – L’incontro pubblico su “Lavoro, terra e dignità”

Domani pomeriggio, a San Ferdinando, alle 18.30, all’ostello solidale Dambe So, si terrà un incontro pubblico promosso da USB, SOS Rosarno e Dambe So, incentrato sui temi del lavoro agricolo e della lotta per i diritti dei lavoratori migranti.

Sarà un momento di confronto per riflettere su un modello di agricoltura alternativo, capace di coniugare sostenibilità ambientale e giustizia sociale.  

Al centro dell’incontro ci saranno le esperienze dei braccianti dell’associazione Terra e Libertà di Foggia, che racconteranno il percorso che li ha portati a occupare e coltivare le terre abbandonate di Torretta Antonacci, trasformandole in un simbolo di riscatto sociale e lotta contro lo sfruttamento. Presenteranno inoltre la passata di pomodoro “Terra e Libertà”, prodotta attraverso una filiera etica che restituisce dignità al lavoro agricolo.  

La vicenda di Torretta Antonacci, dove migliaia di lavoratori migranti vivono in condizioni precarie da decenni, è diventata emblematica. Con il sostegno di USB, questi lavoratori hanno avviato un progetto concreto per rivendicare il diritto alla terra e alla dignità, opponendosi al modello agroindustriale basato sullo sfruttamento e sulla marginalizzazione sociale. 

«È necessario, al contrario – si legge in una nota – costruire un’alleanza tra lavoratori, territori e comunità locali per un modello di sviluppo fondato sulla giustizia sociale e ambientale. Il recente episodio di violenza, registrato proprio nei confronti di un lavoratore ospite dell’ostello solidale Dambe So, si aggiunge a una serie di episodi simili che creano un clima di paura e insicurezza tra i lavoratori migranti».

«L’USB condanna fermamente queste violenze – continua la nota – e sottolinea l’importanza di superare la logica dei ghetti e delle tendopoli, che alimentano isolamento e discriminazione».

«È fondamentale – conclude la nota – garantire condizioni di vita dignitose per tutti i lavoratori, affinché episodi del genere non si ripetano. Anche questo sarà oggetto del confronto di venerdì, a cui invitiamo a partecipare tutti coloro che credono nella dignità del lavoro e nella difesa della terra come bene comune». (rrc)

A Rosarno i presepi artigianali

di CATERINA RESTUCCIADomenica scorsa, 15 dicembre, è stata la domenica delle Associazioni di Rosarno.

È bastata l’iniziativa dell’anno scorso cioè l’apertura della Via del Natale Rosarnese a cura delle Associazioni A.Fe.Ro. e NuovaMente per riaccendere gli entusiasmi, moltiplicare le forze, unificare le parti.

Momento storico incancellabile e senza precedenti, erano tutte insieme le Associazioni per avviare l’atmosfera sì magica, ma soprattutto familiare, ospitale, avvolgente e cordiale.

Ogni dettaglio ha parlato della Rosarno attiva, di quella dinamica e sensibile.

Insieme all’inaugurazione del percorso natalizio chiamato “Via del Natale Rosarnese 2024”, che ha ricamato due viuzze leggendarie della cosiddetta “Americhicchja” di Rosarno, è stata la volta di altre due splendide e ammalianti iniziative, le quali hanno rappresentato al meglio il senso del Natale.

Si parla di presepi.

Due le idee per due realtà associative diverse, ma accomunate dallo stesso amore e dalla stessa dedizione alla propria terra attraverso, in quest’occasione, l’immagine della Santa Natività per la realizzazione di due esposizioni di intensa narrazione.

La prima idea nasce e si pianifica in seno ad una delle Associazioni più identificative dei giovani e delle giovani rosarnesi, oggi ormai uomini e donne, ossia il Fibi Royal Club, che ha una longevità importante, poiché fondata dal 1993 e presieduta da Domenico Romeo.

Si tratta della prima edizione di Esposizione di Presepi in stile popolare e orientale, organizzata dalla Fibi Royal in stretta collaborazione e gentile concessione dell’Arcipretura San Giovanni Battista, con la guida del Vicario Vescovile Don Pino Varrà e il supporto tecnico di Pietro Costantino per la costruzione dell’insieme espositivo.

Location d’eccellenza per questo puzzle di presepi è la Chiesa della Madonna del Rosario, anche detta di San Rocco per il Santo molto venerato. 

All’ingresso su un piano predisposto sono adagiati ben 24 Presepi, che sono stati donati per l’allestimento temporaneo da artisti, da collezionisti e collezioniste. Di materiale di riuso e dal gusto remoto quelli di Lino Licari, esploratore, guida escursionista, di grande eleganza quelli dell’artista, rosarnese d’adozione, Ambra Miglioranzi, dal bel gusto orientale e singolari per fattura anche quelli di Don Pino Varrà, ex parroco di Rosarno.

Ve ne sono ancora di singolare bellezza, proseguendo con quelli dello scenografo presepista Giuseppe Morabito di Cittanova, quelli di materiali originali e di manuale fattura locale dell’artista rosarnese Maria Grazia Spataro e infine di Verio Sirignano, calabrese d’adozione, con i suoi presepi in polistirene e gesso scagliola in stile palestinese e gusto napoletano.

Ammiratori ed ammiratrici di questo complesso multicolore e multiforme di Presepi ne potranno osservare ogni aspetto, con ogni mirabile curiosità, tutti i giorni dalle 17 alle 20 e la domenica con l’apertura eccezionale mattiniera dalle 08.30 alle 10.30.

Ed un angolo a sé per una lettura più attenta e sognatrice, con gli occhi innocenti di una piccola creatura, è il Presepe “Angeli”, dalla collezione del presepista Giuseppe Morabito, che da una propria immaginazione e da un sogno realizza un unicum nelle tipologie del presepe. Ed ecco una bella e ancora fanciulla Maria Vergine e l’operoso San Giuseppe, dormienti e stanchi, sfiniti dalle fatiche del loro peregrinare prima della Nascita del Bambinello, che affidano ad Angeli puri e sorridenti il piccolo Gesù a lor custodia.

L’opera è la sintesi della sceneggiatura del Morabito con la scultorea realizzazione dei personaggi per mano di una nota artista spagnola di Barcellona, Elsa Monteserrat Ribes, la quale per l’ordine ed il pensiero del cittanovese ha scolpito, lavorato e dipinto pezzi unici per un Presepe dormiente in quiete e pace, donando così allo spettatore e alla spettatrice una serenità interiore unica.

La seconda esposizione vede protagonista non solo il Presepe come riproduzione, ma anche la sede di ospitalità. La scelta della Pro loco di Rosarno è andata per la Chiesa della Trinità, localmente nota anche come Chiesa del Purgatorio, testimone tra le più antiche dell’architettura e dell’arte religiosa rosarnese.

«L’iniziativa del Presepe nella Chiesa del Purgatorio è nata in collaborazione con il parroco Don Salvatore Larocca, per dare lustro a questa spettacolare chiesa e per dare inizio a tutto il percorso che poi è stato realizzato». Parla così Michele Borgese, presidente della Pro loco, che si è prodigata per la messa in opera di tutto il capolavoro.

Il presepe, realizzato tutto a mano, eccetto che i pastori, è stato costruito con materiali diversi, che vanno dal sughero alla corteccia di albero, dal muschio alla juta e tanto altro materiale anche di riuso nel pieno rispetto dell’ambiente. Tutti i particolari più significativi case, fiumi, fontane sono stati interamente lavorati in modo artigianale. Al fine di completare l’opera in tempo utile previsto, i lavori erano già iniziati ai primi di Novembre. Per poter ammirare questa impresa di ben 30 metri quadri la Chiesa sarà aperta tutti i giorni dalle 17 alle 22.

Tutto ciò risulta un vero e proprio trionfo di coesione sociale senza precedenti e potrà essere visitato gratuitamente dedicandosi piacevolmente del tempo insieme a famiglie ed amici in piena ospitalità rosarnese. (cr)

REGGIO – Successo per il libro “Da verso a verso”

Successo, a Reggio, per la presentazione del libro Da verso a verso” della poetessa Mimma Scibilia, svoltasi al Circolo del Tennis “Rocco Polimeni” e promosso dal Circolo Culturale Rhegium Julii, guidato da Giuseppe Bova.

Presenti per i saluti il dott. Alfredo Vadalà, dirigente del Circolo, il prof. Marco Schirripa e Igino Postorino per il Circolo tennis Polimeni, l’assessore al Welfare Lucia Nucera per l’Amministrazione comunale, la Vice Presidente della Fidapa, Prof. Rosalba D’Agostino, la serata ha avuto inizio con la proiezione di un corto prodotto da VideiBixio cui ha fatto seguito un intervento della poetessa ospite.

L’autrice ha inteso soffermarsi sulla poetica che l’accompagna da diversi anni e la scelta di campo che le consente di lanciare il suo sguardo oltre l’ostacolo per mettere al centro della sua riflessione i perseguitati, gli scartati, quelli che per la società sono considerati gl’invisibili.

Sui contenuti del volume si è soffermato approfonditamente il primo relatore della serata: l’ing. Vincenzo Filardo, scrittore e poeta particolarmente attivo sul territorio, il quale ha evidenziato come «un filo rosso percorre la vita e le opere» di Mimma Scibilia.

Il relatore ha evidenziato come l’opera poetica dell’autrice «scaturisce da un’acuta sensibilità sociale accompagnata da uno spirito anticonformista, a tratti ribelle e scomodo, che ama penetrare la ruvidezza del mondo reale con i suoi conflitti e affida alla poesia la missione salvifica della liberazione e della speranza».

Molto puntuale anche l’approfondimento svolto dalla prof. Rosellina Falduto, che ha ricordato come l’umanità presente nel libro, gli ebrei della Shoah, gli emigranti, gli sfruttati, i Rom, gli anziani, appartengono a quel mondo sempre attenzionato dalla poesia, che mai ha assistito indifferente alla conculcazione dei diritti degli ultimi.

Molti gl’interventi della serata che hanno sottolineato il valore simbolico dell’opera della Scibilia che, con i suoi versi di denuncia, cerca di riparare a tutti i vulnus del presente che ci si presentano con le diverse facce di una inaccettabile disumanità. (rrc)

Taurianova Capitale del Libro, crocevia di idee e valori

Si è concluso, con successo, il ricco weekend di eventi che hanno animato Taurianova Capitale Italiana del Libro, confermandola come un crocevia di idee e valori che intrecciano tradizione e innovazione.

Diversi gli eventi che hanno animato la biblioteca comunale “Antonio Renda”, offrendo al pubblico momenti di confronto su temi centrali quali l’identità linguistica, la promozione della cultura come impresa e la narrazione contemporanea.

La presentazione del libro “Comu Diciva Me Nonnu” di Antonio Castellano (Imma Arti Grafiche editrice, 2022) ha rappresentato un omaggio alla ricchezza linguistica e storica della Calabria.

Il testo, che raccoglie oltre 5.000 proverbi e modi di dire dialettali, si propone come un manifesto per recuperare il dialetto calabrese e trasmetterlo alle nuove generazioni. Castellano, dialogando con l’ex parlamentare Angela Napoli, ha ripercorso le tappe della sua ricerca, nata dal primo incontro con il celebre glottologo tedesco Gerhard Rohlfs e sviluppata nel corso degli anni attraverso un lavoro capillare sul territorio.

L’autore ha lanciato l’idea di includere ore di studio del dialetto nei programmi scolastici calabresi e di creare una biblioteca dedicata ai dialetti regionali. L’assessore alla Cultura, Maria Fedele, ha accolto con entusiasmo la proposta, sottolineando come l’iniziativa si inserisca perfettamente nella visione di Taurianova Capitale del Libro: «Non solo memoria del passato, ma anche ponte per affrontare le sfide della globalizzazione».

Il weekend ha visto protagonista anche Flavio Pagano, giornalista e filmmaker napoletano, che ha dialogato con il collega Valerio Giacoia davanti a un pubblico attento, tra cui le studentesse del Liceo “Rechichi di Polistena” Alice Morabito, Lucia Pinto, Eleonora Giuliano e Gaia Albanese.

L’incontro, partito dalla presentazione del romanzo “Un milione di giorni” (Fuorilinea, 2024), vincitore del Premio Carlo Levi 2024, è stato un viaggio tra letteratura, cinema e arte sociale.

La serata si è aperta con la proiezione del cortometraggio In principio era il canto, interpretato da Katia Ricciarelli, e ha toccato temi di grande profondità, come la bellezza della narrazione e l’importanza di sensibilizzare sulle questioni sociali. Pagano ha raccontato il processo creativo che lega il suo romanzo a un intreccio autobiografico di eventi e personaggi, dalle saghe familiari agli scorci di Napoli. Il pubblico ha così potuto scoprire la maestria narrativa dell’autore, capace di intrecciare realtà e finzione con grande intensità emotiva.

Importante momento di riflessione anche sabato 14 dicembre, grazie al convegno dal titolo “La Cultura è un’impresa”, un evento che ha posto al centro il ruolo della cultura come motore di sviluppo e impresa sociale, organizzato in collaborazione con l’associazione Calabria Condivisa. I lavori sono stati aperti da Andrea Casile, Presidente di Calabria Condivisa, Roy Biasi, sindaco di Taurianova, Giuseppina Ierace, Presidente Epli Calabria e Pasquale Ciurleo, Presidente Promozione Italia ETS.

Un momento simbolico e significativo è stato dedicato alla donazione di libri con gli interventi dei rappresentanti delle librerie locali – Mondadori Point – Palmi, Libreria Accardi e Libreria Frassati di Taurianova. Il convegno ha proseguito con una presentazione dedicata al percorso che ha portato Taurianova a ricevere il titolo di Capitale Italiana del Libro 2024, con gli interventi di Maria Fedele, anche direttore di TCIL, e della bibliotecaria Serafina Grillo.

Moderato da Vincenzo Furfaro, il dibattito ha coinvolto i partecipanti in una riflessione collettiva sul valore della cultura come elemento strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio.

«La nostra città sta dimostrando che la cultura è un terreno fertile dove possono convivere tradizione e modernità, alimentando il senso di appartenenza al proprio territorio e aprendo nuove prospettive di sviluppo – ha dichiarato l’assessore Fedele –. Un successo che rilancia l’importanza di continuare a investire nella conoscenza come strumento di crescita e dialogo». (rrc)

SIDERNO (RC) – Si conclude il progetto “La voce di Antigone”

Domani mattina, alle 11, a Siderno, all’IIS Marconi, si concluderà il progetto La Voce di Antigone”, realizzato dal Centro Antiviolenza “A. Morabito” della Piccola Opera Papa Giovanni, organizzazione partner dalla Fondazione “Una Nessuna Centomila”, e da Living Camera, agenzia di comunicazione.

L’incontro vedrà come ospiti Giovanni Tizian, giornalista del quotidiano “Domani” già inviato del settimanale “L’Espresso”, Piero Sorrentino, giornalista, autore e conduttore di Rai Radio 3, e Jennifer Guerra, scrittrice di successo di libri quali “Il corpo elettrico”, che si confronteranno con gli studenti sull’importanza della sensibilizzazione, dell’educazione a scuola relativamente alla cultura di genere e l’uso del mezzo mediatico per promuovere un linguaggio più inclusivo e gentile, per saper riconoscere e affrontare le avversità se si è vittime di violenza di genere.

L’incontro vedrà il lancio, e quindi la pubblicazione su Spotify e altre piattaforme, del podcast dal titolo “Lezioni di Genere”, composto da 6 puntate tematiche.

Un progetto iniziato più di un anno fa, che ha visto esperti di podcast, di marketing, di sound designer, di giornalismo avvicendarsi e riflettere su quanto sia necessaria una narrazione appropriata, ma soprattutto promuovere una cultura della parità e del rispetto di genere tra i giovani e nelle scuole. La conoscenza genera coscienza ed è leva per costruire un cambiamento culturale e sociale.

Dopo un lungo percorso di formazione e di studio di progettazione di un podcast con i differenti esperti, gli studenti hanno dato voce alle loro idee, pensieri, preoccupazioni, desideri, all’interno dei diversi script.

Nella 1° puntata dal titolo “Per un ciuffo di capelli” si è parlato della questione femminile attraverso un viaggio che dall’Iran ha condotto i ragazzi in India, negli Stati Uniti e in Calabria; nella 2° “Non è solo un gioco” hanno approfondito la questione della disuguaglianza di genere nello sport; nella 3° puntata “Facciamo Schermo” si sono occupati del linguaggio dei media, dalla tv al cinema, e di come a volte rendano la narrazione femminile sterotipata; nella 4° puntata “Onlife: relazioni sicure” il tema approfondito è stato quello della violenza di genere online, con ospite il garante della protezione dei dati personali, il Dott. Guido Scorza. Le ultime due puntate sono state invece dedicate alle molestie di strada e quindi al Catcalling, attraverso interviste a ragazzi e ragazze di diverse fasce d’età, e a consigli di lettura mirati a target di lettori diversi. (rrc)

REGGIO – Mercoledì l’evento “La Natività di Gesù nella Storia dell’Arte”

Mercoledì 18 dicembre, a Reggio, alle 16.45, nella Sala Giuffrè della Villetta De Nava, si terrà l’incontro La Natività di Gesù nella Storia dell’Arte, organizzato da AiParC in collaborazione con la Città di Reggio Calabria, l’Associazione Culturale Anassilaos e la Biblioteca Pietro De Nava.

L’evento, che rientra nell’ambito del Ciclo di Incontri “Il Simposio del Mercoledì” ideato dal Presidente nazionale A.I.Par.C., dott. Salvatore Timpano, è una conversazione arricchita da  supporto video del  Dott. Salvatore Timpano, esperto e studioso d’Arte.                                 

Saluti istituzionali  dell’avv. Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città di Reggio Calabria, della dott.ssa Daniela Neri, Responsabile della Biblioteca Pietro De Nava, del dott. Salvatore Timpano, Presidente nazionale A.I.Par.C., del dott. Stefano Iorfida, presidente Associazione Culturale Anassilaos.

In questo primo incontro che inaugura il ciclo de “I Simposi del Mercoledì” verrà tracciata, dal relatore dott. Salvatore Timpano, una vasta panoramica sull’arte tra il IV ed il XVIII secolo.

I temi dell’Annunciazione, della Natività e dell’Adorazione dei Magi hanno stimolato la fantasia di pittori e scultori che, su commissione o liberamente ispirati, interpretarono gli episodi sacri nei modi più diversi.

Un viaggio affascinante nell’arte dei maggiori autori europei quali Giotto, Simone Martini, il Beato Angelico, Giorgione, Perugino, Botticelli, Correggio, fino a Caravaggio e Edward Coley Burne, il tutto supportato anche dalla lettura dei testi sacri. Un’indagine sull’iconografia dei temi legati alla  Natività per scoprire gli intenti  più profondi degli artisti, ora rivolti a stimolare intime riflessioni nell’osservatore, ora intenzionati a soddisfare committenti raffinati desiderosi di farsi ritrarre nelle vesti di Madonne e Re Magi. (rrc)

A Siderno successo per il premio Letterario ” Città di Siderno”

di ARISTIDE BAVAEnnio Tomaselli con il romanzo “Uno come tanti” ha vinto la 20esima edizione del Premio Letterario ” Città di Siderno” per la sezione narrativa.

La città  ha celebrato in maniera decisamene positiva il ventennale della fondazione del Premio con una manifestazione che ha richiamato presso l’aula magna dell’Istituto “ Marconi” il pubblico delle grandi occasioni con la presenza di uomini e donne di cultura dell’intero territorio della Locride. Il primo premio per la sezione narrativa, dunque, è stato assegnato all’ex giudice e pubblico ministero torinese Ennio Tomaselli, fiorentino di nascita e torinese di adozione, per il romanzo “Uno come tanti”, edizioni Manni, libro in parte ambientato anche  in Calabria. Il libro come riporta la motivazione con cui è stato assegnato il premio «invita a riflettere su un recente passato storico della nostra Italia. Gli anni ’70/’80, anni in cui la magistratura ha dovuto fronteggiare le sfide del terrorismo e della criminalità organizzata».

Al secondo posto si è classificata Camilla Ugolini Mecca con “Tu sorgerai di nuovo” (ed. Fara). Il podio è stato completato con l’assegnazione del terzo premio a Francesco Carofiglio con “La stagione bella” (edita da Garzanti). Tre scrittori di notevole spessore che hanno impreziosito questa ventesima edizione del premio letterario. I premi delle altre due sessioni previste dal città di Siderno sono stati assegnati a Mirko Grasso per la “saggistica – Aldo De Leo” per il libro “L’oppositore Matteotti contro il fascismo” edito da Carroccio – un volume frutto di una certosina ricerca  sui principali aspetti dell’uomo e del politico Matteotti –  mentre per la sezione speciale “Premio dei ragazzi”  è stato premiato Pietro Criaco con “L’idea che ci univa”, un romanzo che narra una vicenda di popolo ambientata in terra di Calabria  che ha come epicentro Africo e l’eterna lotta per i diritti della gente.

Il libro è stato selezionato dagli studenti del Polo Tecnico Professionale “Marconi-Ipsia” coordinati dalla docente Rita Commisso, presenti alla manifestazione che hanno spiegato, con soddisfazione, il perché della loro scelta. La serata, ben coordinata da Gianluca Albanese è stata impreziosita dalla voce di Manuela Cricelli, ben nota artista di Roccella che con alcuni intermezzi canori ha deliziato il pubblico.

Ospiti della serata anche i poeti Franco Futia, Maria Capece e Martino Ricupero, anch’essi moto applauditi. I lavori sono stati introdotti dal presidente del Premio Letterario Domenico Catalano che ha ripercorso i suoi vent’anni di storia da quando il compianto Aldo De Leo ideò il premio che nel corso degli anni ha acquisito una notevole valenza culturale anche a livello nazionale, testimoniata, peraltro, dalla partecipazione di tanti scrittori molto noti al grande pubblico e di case editrici di primo piano.  

Accanto a Catalano anche la vedova di De Leo, Graziella Multari, che ha voluto fortemente continuare a mantenerlo in vita sino ad arrivare a questo importante traguardo. Presente anche la sindaca della città, Mariateresa Fragomeni, che nel corso del suo intervento ha parlato di una importante iniziativa che unitamente all’assessora alla Cultura Francesca Lopresti è in corso di valutazione, ovvero costituire all’interno della biblioteca comunale uno spazio per raccogliere tutti i volumi che hanno caratterizzato la vita del premio letterario. Iniziativa non facile – ha precisato la sindaca – ma che si cercherà di attuare in maniera decisa.

Nel corso della manifestazione sono anche intervenuti, per colloquiare con i premiati la seconda e il terzo classificato della “narrativa”, Camilla Ugolini Mecca e Francesco Carofiglio, collegati in videochiamata,  Pina Cappelleri e Vincenzo Naymo, componenti della giuria nonché  il dirigente scolastico Gaetano Pedullà che ha espresso il suo apprezzamento per il coinvolgimento degli studenti  e il presidente dell’Anpi, Giuseppe Oppedisano che ha colloquiato con Mirko Grasso. Sono stati consegnate anche delle targhe ricordo al presidente dell’Associazione Pro Piazza Cavone, Aldo Caccamo, autore di un libricino sulla Chiesa di San Carlo Borromeo di Siderno superiore il cui ricavato sarà devoluto a favore della Chiesa che quanto prima sarò oggetto di un importante restauro, e al poeta Martino Ricupero per la sua ormai costante partecipazione annuale al premio letterario. (ab)