REGGIO CALABRIA – Il Rotary salvaguarda la salute

Il Rotary Club di Reggio Calabria Est, con spirito di servizio che contraddistingue, continua a salvaguardare il benessere della gente.

Nella giornata mondiale della salute, a Bova Marina, Caterina Imbalzano, specialista diabetologa; assistita da Elena Villa, tirocinante c/o l’Ospedale di Melito Porto Salvo; con la partecipazione di Maria Assunta Perri, rappresentante della società Wellion, che ha offerto i materiali sanitari; al cospetto di Attilio Tuscano, ginecologo consulente per le donne in gravidanza; hanno eseguito lo screening per prevenire il diabete.

I professionisti, a titolo gratuito, hanno offerto le proprie competenze a tante persone che, visitate all’interno dell’ambulanza concessa per l’attività di prevenzione dall’Avis di Reggio Calabria, hanno gradito e apprezzato il tempo e l’amore offerti.

Cosimo Sframeli, presidente del club, afferma con forza che il Rotary non è un’oasi nel deserto, al contrario, è intessuto di servizio e ad esso modellato come un riflesso della vita e, viceversa, la vita è la prova della sincerità del servire. (rrc)

REGGIO – Successo per la due giorni dedicati alla Poesia

Si è conclusa con successo, al Castello Aragonese di Reggio Calabria, la due giorni di eventi dedicati alla Poesia, organizzata nell’ambito del format La Primavera della Bellezza,  promosso da A.I.Par.C Nazionale e ideato dal suo presidente, dott. Salvatore Timpano e realizzato  in partnerariato col Comune di Reggio Calabria.

Due gli eventi che hanno caratterizzato l’iniziativa: i due reading 10 personaggi in cerca di autori e sui generis, organizzati nell’ambito della Poesia della Bellezza, e la Cerimonia conclusiva del Premio Chirico, intitolato al poeta, scrittore e giornalista reggino Francesco Chirico.

Lo scorso 18 aprile, infatti, sulla macchina del Tempo sono tornati in visita ai nostri giorni grandi poeti del Passato: Nosside (Vittoria Onesto), Emily Dickinson (Carmen Schembri Volpe), Giacomo Leopardi (Antonino Cotroneo), Gilda Trisolini (Pina De Felice), Grazia Deledda (Carmen Sottilotta), Nicola Giunta (Salvatore Marrari), Elsa Morante (Raffaela Condello), Giovanni Pascoli (Arturo Cafarelli), Alda Merini (Marina Neri), Federico Garcia Lorca (Giovanni Suraci) accompagnati musicalmente da Luigi Pirandello  il cantautore Mario Taverriti).

I Poeti, giungendo nel nostro Tempo si sono presentati con le loro biografie rese in maniera poetica ed originale, declamando i loro testi più rappresentativi accompagnati dalle musiche inedite del bravo cantautore reggino. L’evento, 10 personaggi in cerca di autori, ideato e diretto da Marina Neri e condotto da Caterina Manti, ha visto, un surreale dialogo fra passato e presente, sapientemente introdotto da Francesca Neri, brillante relatrice,  con interventi improvvisi da parte di poeti ed attori, ad arte posizionati fra il pubblico, per creare un effetto sorpresa che ha incuriosito ed incantato gli astanti.

Nancy Calabrò, Pina Calabrò, Mimma Creaco, Salvatore Cucinotta, Maria Ielo, Giuseppe Intravaia, Domenico Nobile, Giuseppe Pizzimenti, Giuseppe Sergi, e i ragazzi del Vento Nuovo (Claudio Cappuccio e Carmine Mottola), hanno creato l’effetto stupore declamando le loro suppliche, sottoforma di versi, scritti dai poeti stessi,  ai Poeti del Passato affinché la Poesia non lasci il nostro mondo. Di grande impatto emotivo l’intera rappresentazione arricchita dalle musiche create da Mario Taverriti,  che ha visto commossi i presenti nella sala del Castello gremita e coinvolta. 

Salvatore Timpano, Presidente Nazionale di Aiparc, artefice del più grande evento, La Primavera della Bellezza, all’interno del quale si è declinata anche la Poesia, felice per la risposta della cittadinanza ad un evento non scontato quale il ” fare poesia in maniera sui generis”, ha spiegato il senso della due giornate: un libro da leggersi in due tomi con un prologo ed un epilogo. 

Il testimone, infatti, è passato giorno 20 aprile, alla Cerimonia di premiazione Premio di Poesia Francesco Chirico.

«Un testimone ideale – ha dichiarato Marina Neri, coordinatrice del premio e anima delle due giornate – fra il Passato ed il Presente con i poeti contemporanei che hanno saputo lasciare, con testi di grande impatto emozionale, un messaggio di rinnovamento, speranza e Memoria».

La declamazione dei versi a cura dell’attrice Teresa Timpano, capace di emozionare emozionandosi, ha creato un rapporto empatico con il pubblico attento e numeroso. Dopo i saluti Istituzionali del Presidente Aiparc nel ricordo di Irene Tripodi, i saluti delle autorità cittadine nelle persone del sindaco, Giuseppe Falcomatá, del vicesindaco Paolo Brunetti, e dell’assessora al welfare Anna Lucia Nucera.

La Giuria era composta dal Presidente Nazionale di Aiparc, dott Salvatore Timpano, dal prof. Beniamino Quintieri, docente Università Torvergata, Roma, presidente Credito Sportivo, presidenti del Premio, dal giornalista vaticanista di Rai 2 dott. Enzo Romeo, presidente di Giuria, dai poeti Pina De Felice, Giovanni Suraci, Raffaela Condello, Daniela Scuncia, dallo scrittore Daniele Zangari, dalla pittrice Carmen Schembri Volpe, dall’avv. Caterina Manti, dalla critica letteraria Francesca Neri.

La cerimonia di premiazione è stata condotta da Marina Neri e dalla cerimoniera di A.I.Par.C., Maria Rita Mallamaci. Le canzoni del Maestro Mario Taverriti hanno scandito ogni momento della cerimonia che ha visto protagonista l’Artista Internazionale, il maestro Natino Chirico. Tre sue grandi tele campeggiavano nella sala del Castello a testimonianza del viscerale legame che lo lega alla sua terra natale.

Il satiro danzante”, “voglio vederti danzare” e “danza” sono i dipinti che assieme alle bellissime mostre presenti al Castello Aragonese, hanno fatto da scenografia al Premio. Palesemente commosso il maestro Natino Chirico si è lasciato intervistare da Marina Neri e, nel ricordo del padre, ha dato il via alla kermesse.

Primo classificato Vincenzo Mascolo con la poesia Tutte le cose visibili e invisibili, secondo classificato Paolo Landrelli con la poesia Oltre a ogni suono, terza classificata Anna Rosa Nucera con la poesia Ti cercavo. Menzione di merito al poeta Pat Porpiglia con la Poesia La partenza della figlia“.

Menzione speciale “Arte” del Maestro Natino Chirico al poeta Cristofaro Zuccalà con la poesia Il Piacere dell’Arte. Le poesie vincitrici hanno toccato svariate tematiche, fra queste la Memoria, le partenze dei giovani dalle nostre latitudini, la consapevolezza del sé, l’eterna dualità del vivere, l’Arte. 

I poeti vincitori hanno commentato entusiasti e felici per la valorizzazione delle loro opere attraverso la declamazione di Teresa Timpano con il sottofondo musicale di Mario Taverriti. I premi, espressione del genio del maestro Chirico, avevano quale protagonista assoluto ed indiscusso: il principe degli agrumi,il Bergamotto di Reggio Calabria. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Celebrata la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore

Presso la sede di Reggio Calabria della casa editrice Città del Sole è avvenuto un importante meeting per la celebrazione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore anno 2024, in cui sono intervenuti il prof. Vincenzo Guerrisi presidente dell’associazione culturale Domenico Rocco Guerrisi di Polistena, la dott.ssa Bruna Siviglia presidente dell’associazione culturale Biesse di Reggio Calabria, la dott.ssa Antonella Cuzzocrea titolare della casa editrice Città del Sole, da remoto l’avv. Massimo Serranò vicepresidente del Club Lions Reggio Calabria Rhegion e l’avv. Eliana Carbone presidente del Satellite Diritti Umani del Lions Club Carate Brianza Cavalieri che è stata anche organizzatrice dell’evento.

L’ avv. Eliana Carbone ha subito ricordato che la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore è stata istituita dalla Conferenza Generale dell’Unesco nel 1995 e celebrata dall’anno successivo ogni 23 Aprile di tutti gli anni in memoria della scomparsa di tre famosi scrittori: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega e con il fine della valorizzazione del libro come strumento di informazione e di cultura e protezione della proprietà intellettuale attraverso il Diritto D’autore.

Inoltre, l’avv. Carbone ha anche riferito che la Conferenza Generale dell’Unesco ha istituito la nomina annuale di una città come Capitale mondiale del Libro in riconoscimento degli sforzi fatti e dei risultati ottenuti nella promozione del Libro e della lettura, città che quest’anno è Strasburgo in Francia. A questo punto ha preso la parola l’editrice dott.ssa Antonella Cuzzocrea, la quale ha affermato che il Libro ha un ruolo nell’Editoria da quando è stato stampato con i caratteri di Gutenberg il primo Libro e ha inoltre sottolineato che il Libro è un bene fondamentale ed è un oggetto che ci dona libertà di pensiero, di espressione in un panorama come quello italiano in cui a differenza dell’Europa, dove ancora l’indice di lettura è abbastanza consistente, l’italia resta sempre fanalino di coda in questo ambito.

«Pertanto ben venga – ha proseguito poi la dott.ssa Cuzzocrea – una Giornata come il 23 Aprile che è una Giornata che mette in primo piano il valore del libro e che si celebra in ben 100 paesi in Europa e nel mondo ed è una Giornata dedicata anche alla festività di San Giorgio, che è un Santo che è Patrono di parecchie città e nazioni».

È subito dopo intervenuto il prof. Vincenzo Guerrisi che ha dichiarato: «I libri per noi studiosi, ricercatori e storici sono molto importanti. Dobbiamo ringraziare gli antichi studiosi e ricercatori che ci hanno tramandato negli anni delle fonti storiche, che ci sono servite per tracciare gli avvenimenti del passato della Calabria e non solo. La mia Associazione è riuscita negli anni a raccogliere moltissimi libri, una parte di questi libri li abbiamo usati come fonte per dare alla stampa il libro di storia “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti” un libro documento. Dobbiamo ricordare inoltre che grazie alla famiglia normanna Altavilla, la storia dell’Italia si collega all’ Inghilterra, Irlanda e Francia. Questa famiglia arrivò nel Regno dei Morgeti nell’ anno 1000 nel territorio di Altanum, Tauriana e Reggio Calabria. Ora stiamo lavorando ad un nuovo libro inedito dal titolo “Re Italo e il Regno dei Morgeti” dai documenti di archivio e dai libri scritti in latino. I libri sono fondamentali, conoscere le origini di questi eventi storici è conoscere il nostro posto nel mondo».

C’è poi stato il momento del contributo al meeting della dott.ssa Bruna Siviglia la quale ha affermato: «Il Libro è l’anima del nostro impegno associativo perché un libro può cambiare l’umanità ed i libri hanno cambiato la vita di tante persone ed anche di tanti giovani e noi come associazione stiamo portando avanti nelle scuole di tutta Italia un progetto straordinario che è Giustizia ed Umanità Liberi di scegliere che io ho ideato sei anni fa e che si ispira all’operato del giudice Roberto Di Bella partendo proprio dal suo libro, dalle storie di vita vera di tanti giovani calabresi per cui i libri sono fondamentali e ci fanno vivere un viaggio straordinario nonché sono anche amici di coloro che vivono reclusi all’interno delle case circondariali».

Ha concluso l’incontro l’avv. Massimo Serranò che ha dichiarato: «Il socio di un’associazione di servizio come il Lions International o il Rotary International, è portato spontaneamente a perseguire con determinazione il bene comune. Tale scelta etica induce anche la necessità di acquisire ed approfondire livelli di conoscenza e di cultura sempre più attuali e considerevoli. I Soci – Cittadini Attivi per tale spontanea inclinazione sono sentinelle poste a tutela di uno spiccato senso di appartenenza alla comunità in cui vivono e testimoniano con il loro vivere quotidiano un modello di cittadinanza responsabile. Tutto ciò risulta possibile attraverso la cultura e l’abitudine all’approfondimento, attraverso una continua ricerca di conoscenze ed informazioni che consentono al Socio – Cittadino attivo di diventare protagonista del tempo presente. Ciò accade solo coltivando adeguatamente la cultura, il senso del bello, l’empatia, la solidarietà, il reciproco rispetto…Tutti valori che non si imparano sulla rete del Web, né attraverso gli altri mezzi di comunicazione di massa, ma quasi esclusivamente sui libri e anche attraverso il portato educativo e familiare e da qui emerge l’enorme rilevanza del Libro come mezzo di cultura ed informazione».

Il meeting si è concluso con la massima soddisfazione dei partecipanti per avere trattato un tema culturale così importante come quello del Libro e del Diritto d’Autore, celebrandone la Giornata mondiale. (rrc)

REGGIO CALABRIA – La città celebra il culto di san Giorgio

Sabato 20 aprile 2024 si è svolto nella chiesa di San Giorgio al Corso, Tempio della Vittoria, chiesa degli artisti di Reggio Calabria il convegno: “Il culto di San Giorgio a Reggio”.

Ha coordinato l’evento Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, con il contributo di un powerpoint hanno relazionato: don Antonio Cannizzaro, parroco di San Giorgio al Corso, chiesa degli artisti di Reggio Calabria; Paola Radici Colace, già professore ordinario di Filologia classica, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del Cis della Calabria; Daniele Castrizio, professore ordinario di Numismatica, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina, componente del Comitato Scientifico del Cis della Calabria.

Ci sono storie che hanno tutti gli ingredienti per risultare subito affascinanti, infatti, dalle relazioni è emerso che la narrazione di San Giorgio è uno degli esempi più eclatanti per tutto il medioevo, e oltre, dominando nei secoli l’immaginario collettivo con la sua immediata e potente carica simbolica. Il santo dalla scintillante armatura continua instancabile la sua giusta lotta sulle pareti delle nostre chiese, difendendo i deboli e salvando gli oppressi, mettendo tutta la sua energia, ma confidando innanzitutto nell’aiuto di Dio. San Giorgio è un personaggio realmente esistito.

Fu un militare romano vissuto in Palestina nel III sec. d. C. (275/285), probabilmente martirizzato sotto Diocleziano, intorno al 303. Una lapide del 368 proveniente da Eraclea di Betania ricorda la «casa dei santi e trionfanti martiri Giorgio e compagni». L’ipotesi avanzata dallo storico don Nicola Ferrante che «forse furono i bizantini, sbarcati sotto il comando di Belisario nel 536, a portare a Reggio dall’Oriente la devozione a San Giorgio». Secondo altri storici l’origine dell’antichissimo culto reggino a San Giorgio risalirebbe agli inizi dell’XI sec.. Al santo furono dedicate molte chiese della città: San Giorgio de Gulpheriis, detta più tardi intra moenia (la più antica); San Giorgio de Sarteano en La Judeca (1306); San Giorgio de Lagonia, detta a volte San Giorgello; San Giorgio extra moenia.

Nelle fonti, le notizie su tali chiese risalgono ai primi anni del Trecento, tutte e quattro risultano distrutte alla fine del Cinquecento. San Giorgio de Lagonia e San Giorgio de Sarteano non si ripresero mai più, una fu parrocchia, mentre l’altra, di ridotte dimensioni, sorgeva all’interno della Giudecca. Entrambe erano edificate all’interno delle mura spagnole. L’attuale chiesa di San Giorgio al Corso costruita su progetto dell’architetto palermitano Camillo Autore, fu inaugurata definitivamente nel maggio 1935 dall’arcivescovo dell’epoca, monsignor Carmelo Pujia, con l’illustre presenza del principe Umberto di Savoia e altre nobili famiglie reggine.

Durante la manifestazione è stato proiettato un video con dei disegni di San Giorgio, patrono di Reggio, a cura degli allievi della quinta A della scuola primaria “Giuseppe Moscati” di Gallina. Una icona di San Giorgio realizzata da padre Sergej è stata donata alla parrocchia San Giorgio al Corso dalla famiglia Arcidiaco-Di Natali. (rrc)

REGGIO CALABRIA – San Giorgio D’Oro Foundation propone Giacomo Battaglia per il premio

La San Giorgio D’Oro Foundation, un’organizzazione senza fini di lucro dedicata alla promozione e al sostegno delle personalità di spicco della comunità reggina, propone al sindaco Giuseppe Falcomatà un nome meritevole per il conferimento del “San Giorgio D’Oro 2024”.

Dopo un’attenta valutazione delle diverse personalità cittadine che nel corso degli anni hanno contribuito a elevare il prestigio di Reggio Calabria, il consiglio direttivo della fondazione ha deciso all’unanimità di segnalare l’artista Giacomo Battaglia come candidato ideale per questo prestigioso riconoscimento alla sua memoria.

Giacomo Battaglia, una figura iconica della nostra comunità, è stato un talentuoso attore comico che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello spettacolo e nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Nato e cresciuto a Reggio Calabria, ha dedicato la sua vita all’arricchimento culturale e sociale della città, portando in alto il nome di Reggio Calabria in Italia e nel mondo.

La sua partnership artistica con il collega e amico Luigi Miseferi ha dato vita a una serie di successi che li hanno resi tra i più amati e riconosciuti nel loro genere. Attraverso sketch comici e imitazioni memorabili, hanno intrattenuto il pubblico sia sul palco che sullo schermo, diventando una presenza familiare nei programmi televisivi e teatrali.

Ma oltre al suo talento artistico, Giacomo Battaglia è stato anche un uomo di straordinaria umanità e sensibilità, sempre vicino agli ultimi e ai più bisognosi. Il suo amore per la sua terra natale, Reggio Calabria, è stato evidente in ogni suo gesto e azione, dimostrando un attaccamento profondo alla comunità e ai suoi valori.
Nonostante la sua scomparsa prematura nel 2019, Giacomo Battaglia continua a essere ricordato e celebrato attraverso eventi come “Chi non ride è fuori moda”, una serata tributo che rinnova la tradizione e mantiene vivo il suo spirito.

La Fondazione auspica che la sua proposta venga accolta positivamente, considerando Giacomo Battaglia un candidato meritevole del premio “San Giorgio D’Oro 2024”. Il suo eccezionale contributo all’arte, alla cultura e al benessere della comunità reggina lo rende degno di tale riconoscimento. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Raffaello Pio Marino del Liceo “Campanella” vola alle Internazionali di Astronomia

La passione, l’impegno, lo studio possono portare lontano. Nella giornata di giovedì, Raffaello Pio Marino ha vinto il XXII Campionato italiano di astronomia-Premio Margherita Hack, nella categoria Senior, entrando a far parte della squadra che rappresenterà l’Italia alla finale Internazionale.

Raffaello è stato insignito anche del premio “Livio” perché vincitore di quattro finali nazionali e di una finale Internazionale. Le fasi conclusive si sono svolte presso il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci “ della nostra città dove i 90 finalisti nazionali si sono cimentati nelle prove previste.

Massima la soddisfazione della Dirigente Scolastica Carmen Lucisano: «Raffaello continua a stupirci con i suoi successi straordinari, è positivo e gratificante che la dedizione venga premiata».

Ripercorriamo in breve il suo percorso: alla XXII edizione dei campionati italiani di astronomia hanno partecipato 12427 alunni, provenienti da 395 scuole del territorio nazionale. Il 6 dicembre 2023 Raffaello ha superato la fase di preselezione, affrontando un questionario di 30 domande a risposta multipla, con tre i livelli di difficoltà previsti.

Le giurie delle dieci sedi interregionali hanno selezionato 1136 studenti (411 per la categoria Junior 1, 303 per la categoria Junior 2, 231 per la categoria Senior e 191 per la categoria Master), dichiarandoli ammessi alla gara interregionale 2024.

Superata una prova della durata di due ore e mezza in data 8 febbraio Raffaello è tra i 90 studenti che accedono alla finale nazionale. In data 18 aprile 2024 affronta brillantemente la gara ed è vincitore nella categoria Senior. Il regolamento prevede l’assegnazione, ai diciotto vincitori individuati, della medaglia “Margherita Hack” per l’edizione 2024 della manifestazione. Raffaello è ufficialmente nella squadra che rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia (Iao) 2024. (rrc)

GALATRO (RC) – Le Terme alla prima giornata del Made in Italy di Replanet energy

L’amministratore delle Terme di Galatro, Domenico Lione, ha giocato un ruolo significativo durante la partecipazione alla Prima Giornata del Made in Italy celebrata a Cosenza presso Replanet Energy, un evento di rilievo in Calabria dedicato alla valorizzazione del patrimonio nazionale.

L’incontro ha offerto l’opportunità di approfondire il tema delle Terme sostenibili, un ambito cruciale in cui il relax termale si sposa con la responsabilità ambientale.

Durante la sua esposizione, l’amministratore Lione ha illustrato con precisione e passione l’impegno delle Terme di Galatro verso la sostenibilità ambientale. Ha discusso delle varie iniziative e pratiche adottate dalla struttura per ridurre l’impatto ambientale, dall’utilizzo di energie rinnovabili, all’adeguamento degli impianti, all’adozione di materiali eco-sostenibili nelle strutture.

La sua presentazione ha evidenziato l’importanza di un approccio olistico alla gestione delle Terme, dove il benessere dei visitatori si integra armoniosamente con la conservazione e il rispetto dell’ambiente circostante. Questo connubio tra benessere e sostenibilità ha suscitato grande interesse e ha contribuito a promuovere l’immagine delle Terme di Galatro come un esempio di eccellenza nel settore termale italiano.

Presente anche il sindaco di Galatro Sandro Sorbara e l’architetto Michele Politanò responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune.

Sia il sindaco Sorbara che l’architetto Politanò hanno illustrato il progetto realizzato proprio da Replanet Energy alle Terme di Galatro, con un contributo della Regione Calabria, che ha previsto interventi di ristrutturazione, adeguamento impiantistico ed efficientamento energetico verso un’economia a basse emissioni di carbonio dello stabilimento termale Fonti S. Elia. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il 4 maggio torna il Premio Guerrieri

Officina dell’Arte e Pietà del Pellicano pronti per la terza edizione del “Premio Guerrieri” in programma il 4 maggio al teatro “Francesco Cilea”. Anche quest’anno, Peppe Piromalli con la preziosa collaborazione dell’avvocato Nino Aloi, ha scelto di premiare due personaggi che si sono distinti e contribuiscono quotidianamente nel sociale, nell’ambito sanitario, associazionistico, nell’arte, nel teatro e si occupano di tutto e tutti (anziani, indifesi, ultimi e disagiati, bambini, giovani).

Per questa nuova edizione, il direttore artistico dell’Oda, ha scelto di omaggiare il professore Giovanni Corso di Bagnoli Irpino considerato uno dei migliori studiosi a livello internazionale nell’ambito della ricerca dei tumori ereditari dello stomaco e della mammella e Filomena Iemma, madre della sedicenne Elisa Claps scomparsa da Potenza il 17 settembre 1993 e il cui cadavere fu ritrovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità.

«Filomena è una donna agguerrita, forte, presente. Non ha mai mollato le ricerche per ritrovare sua figlia e nonostante i silenzi, le omissioni, i depistaggi, è andata avanti per scoprire la verità – afferma Piromalli – Il premio Guerrieri è un riconoscimento al coraggio di una mamma che ha lottato per quella giustizia negata, è andata oltre la paura. Un’altra battaglia, la porta avanti ogni giorno il medico chirurgo Corso che, nonostante le lusinghe americane, svedesi, portoghesi, ha preferito rimanere e lavorare in Italia. Il dottor Corso è entrato a far parte dello staff della Breast Cancer Surgery dell’Istituto Europeo di Oncologia, dopo la formazione all’Università degli Studi di Siena ed un periodo di lavoro oltreoceano, negli Stati Uniti. Inoltre, è suo un progetto di ricerca triennale sul carcinoma al seno ereditario finanziato dal Ministero della Salute per 450mila euro: uno dei pochissimi selezionati su tutto il territorio nazionale. Di entrambi, non possiamo mettere in risalto lo spirito di sacrificio e la dedizione per la ricerca: Giovanni per la medicina e Filomena per la verità, per il suo impegno contro la violenza di genere e per la legge sulle persone scomparse».

«Il premio Guerrieri infonde il messaggio che ognuno può contribuire alla crescita e al benessere comune, ognuno nel suo piccolo può fare la differenza e dimostrare che non c’è bisogno di gesti eclatanti nella quotidianità – aggiunge l’avvocato Aloi – Se lo si vuole, ciascuno di noi può essere quella goccia nell’Oceano necessaria a cambiare il mondo».

Dopo la premiazione, condotta dalla giornalista Eva Giumbo, sempre al teatro “Cilea” andrà in scena alle ore 20,45 la divertente commedia “Un piano perfetto” con gli attori Alessandro Sparacino che ne firma anche la regia, Peppe Piromalli, Angelo Abela, Evelina Fidone, Donata Minardo e Magda Foti. (rrc)

REGGIO CALABRIA – La testimonianza: «Per una ecografia al Gom ci vuole dicembre»

di CARLO RANIERI – Come molti anziani devo controllare la prostata e per farlo serve un’ecografia transrettale. Unico posto a Reggio dove la fanno in convenzione è il reparto urologia del Gom.

Munito di prenotazione il 19 aprile (cioè ieri) mi collego con il sistema di prenotazione online Cup regionale. Prima data utile lunedì 23/12/2024 a Palmi. Altro appuntamento accettato, dopo sette giorni in urologia del Gom di Rc per martedì 31 dicembre 2024.

Forse nessuno intuisce che per persone anziane, ammalati (esenti per patologia), dare prenotazioni distanti decine di km crea molti problemi e in ogni caso sempre dopo otto mesi.

Serve implementare da subito il sistema e dare la precedenza per esami e visite a malati esenti per patologia da fare in città. Un esame celere può salvare una vita ed evitare costosi interventi, in maggioranza fatti fuori regione, come i dati sulla mobilità oncologica calabrese del 2022 dimostrano: il 58% dei malati oncologici fa gli interventi fuori regione (ma a chi interessa)?

Nel 2022 dei pazienti oncologici necessari di ricovero: il 42,9% in mobilità a grande distanza, il 9,1% mobilita in regioni vicine e solo il 48% viene ricoverato nella Regione Calabria.

Sentiti ringraziamenti alla Sanità pubblica reggina del Grande Ospedale Metropolitano.
A voi lettori le considerazioni. (cr)

REGGIO – Con le Muse si parla della “Fontana Vecchia: nascita della prima filanda a Villa San Giovanni”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella sede de Le Muse, si terrà l’incontro Fontana Vecchia: nascita della prima filanda a Villa San Giovanni. Dalla storia del regio decreto alle filande di fine Ottocento.

L’incontro, che rientra nell’ambito delle manifestazioni domenicali organizzate dall’Associazione Culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere”, vedrà la partecipazione del sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, dell’architetto Cinzia Basile, progettista e direttore dei lavori del restauro conservativo di Fontana Vecchia.

«Le nostre manifestazioni domenicali – ha ricordato il presidente de Le Muse, prof. Giuseppe Livoti – hanno un grande valore divulgativo, poiché vogliono creare un rapporto diretto con il pubblico informando ed al tempo stesso promuovendo il bello che ci circonda e/o le personalità che con passione, ruoli e metodologie diverse si battono per la promozione».  

«Con l’argomento Fontana Vecchia: nascita della prima filanda a Villa San Giovanni. Dalla storia del regio decreto alle filande di fine Ottocento” – ha proseguito – si vuole porre al centro il problema della gestione e della conservazione dei beni culturali, il loro mantenimento, restauro e su come le amministrazioni cercano di promuoverli, poiché da sempre il “bene culturale” che presenta interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico è una importante testimonianza avente valore di civiltà».

L’arch. Basile, appassionata da sempre alla storia del suo territorio e dei beni architettonici, da circa 30 anni, ha iniziato a ricercare numerosi documenti, circa 600, presso l’Archivio di Stato di Reggio Calabria, in particolare su Fontana Vecchia. Ha ripreso la ricerca in occasione dell’incarico di accertamento della proprietà di questo bene storico che le è stato conferito nel 2013 e ne ho ricostruito la storia ed il profondo legame alla nascita della prima filanda e della scuola reale delle seterie.

Nel 2014 le è stato conferito l’incarico di progettare il restauro conservativo e la direzione lavori insieme alla collega Maria Tripepi. Dai documenti d’archivio: «…Il Re Ferdinando IV volendo introdurre nelle provincie del Regno la cavatura della seta alla piemontese inviò sin dal maggio 1790 un direttore ed una maestra vicino Reggio Calabria per impiantare a Villa San Giovanni una scuola. Questa che prese il nome di Scuola Reale fu sottoposta alla protezione del governatore di Messina che allora era il maresciallo Danero…».

La storia ha proprio inizio quando un Regio permesso nel 1792 diede l’opportunità a Rocco Antonio Caracciolo di avviare la prima filanda, in zona Fontana Vecchia. La famiglia Caracciolo di Villa San Giovanni (detta inizialmente Fossa San Giovanni, perché risiedeva nella parte bassa del territorio) si fece inviare i macchinari dall’Inghilterra, precisamente da Manchester, dopo aver visto personalmente la lavorazione della seta in quella terra lontana.

Don Rocco Antonio Caracciolo era proprietario con il fratello Innocenzio della filanda e del filatoio, ovvero le Scuole reali autorizzate con Reale dispaccio. Necessitando la filanda di acqua per cavare la seta, il 24.05.1792 con Reale dispaccio fu disposta l’erezione di una fontana in Villa San Giovanni, a spese del Comune (3/4) e dei Caracciolo (1/4), il tutto suggellato con Atto Notarile del 22 Maggio 1792 tra l’Università di Fiumara di Muro (Sindaci di Villa San Giovanni) e i fratelli Roccantonio e Innocenzio Caracciolo. 

«Questo e tanta storia – ha concluso Livoti – verrà racconta nel corso della serata con l’ausilio di immagini e di fonti storiche utili a capire come questi beni oggi vengono riscoperti, conservati e promossi».

Nel corso della serata un momento dedicato al Coro delle Muse diretto dai maestri Enza e Marina Cuzzola che eseguiranno brani della tradizione collegati, in questo caso, al ruolo delle donne ed al lavoro in fabbrica tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. (rrc)