Il Consiglio dei ministri, riunitosi oggi, ha approvato l’attestazione dei motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (Iropi) relativi alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, «opera strategica per il Paese».
Lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sottolineando di come «si tratta di un passaggio rilevante e che avvicina l’approvazione al Cipess e il conseguente via libera ai lavori. Grande soddisfazione da parte di Matteo Salvini».
«L’approvazione del report Iropi è un altro passaggio fondamentale e consentirà di perfezionare le previste comunicazioni alla Commissione Europea per il completamento della Valutazione di Incidenza Ambientale», ha detto con soddisfazione Pietro Ciucci, ad di Stretto di Messina.
«A questo – ha spiegato – seguirà l’esame del progetto definitivo e del piano economico finanziario da parte del Cipess, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile. Dopo l’approvazione del Cipess, nella seconda metà del 2025, saranno avviati i primi lavori e la progettazione esecutiva dell’intera opera».
«Il Ponte sullo Stretto è opera prioritaria per il Paese – ha ricordato – e si avvicina l’apertura dei cantieri». Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini in un video nel quale, commentando la decisione del Cdm sul riconoscimento di opera prioritaria, ne ha indicato alcuni aspetti: «Significa 120mila posti di lavoro, diretti e indiretti, creati in tutta Italia; significa meno inquinamento con 200mila tonnellate di Co2 non immesse nell’aria; significa risparmiare un’ora e mezzo in macchina e 2 ore in treno; significa dare lavoro a tantissime imprese su tutto il territorio nazionale».
«È un’ottima notizia l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dell’attestazione dei motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (IROPI) relativi alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina», ha commentato Filippo Mancuso, commissario regionale della Lega.
«È un atto rilevante – ha sottolineato – che merita di essere segnalato, perché è propedeutico per l’approvazione al Cipess con il conseguente via libera ai lavori. Il dinamismo del ministro Salvini ha finalmente tolto dalle nebbie il sogno di un’opera avanguardistica che contribuirà a cambiare profondamente l’attuale condizione di marginalità fisica e sociale di questa parte del Sud, collegandola stabilmente all’Italia e all’Europa».
Per il deputato calabrese della Lega Domenico Furgiuele, «dal Cdm arriva un passo avanti fondamentale per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Un’ottima notizia, frutto del grande lavoro che Matteo Salvini sta profondendo al Mit: il Ponte sullo Stretto è un’opera strategica non solo per Calabria e Sicilia ma per tutto il Paese. Avanti così, per lo sviluppo delle infrastrutture italiane e per il rilancio del nostro Mezzogiorno».
Per la senatrice della Lega, Tilde Minasi, è «un importante risultato per l’intero Paese l’ok che arriva dal Consiglio dei ministri che ha approvato l’attestazione dei motivi imperativi di rilevante interesse pubblico relativi alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Prossimo step sarà, quindi, l’approvazione al Cipess e il conseguente via libera ai lavori».
«Si tratta di una grande opera – ha aggiunto – che valorizzerà il Mezzogiorno, l’Italia e non solo. Con il ministro Matteo Salvini al Mit garantiamo finalmente sviluppo al Sud, umiliato per troppi anni da certa sinistra irresponsabile».
«Il ponte opera di rilevante interesse strategico? Per chi? Per Salvini e per chi intascherà 14 miliardi di euro di soldi pubblici per un’opera la cui fattibilità non è mai stata analizzata da alcun organismo tecnico dello Stato?», chiede Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde.
«Il Governo punta a dichiarare per legge gli Iropi – ha spiegato – ma gli Iropi non vanno semplicemente dichiarati (neppure per legge): devono essere dimostrati, e devono essere coerenti con l’articolo 6.4 della Direttiva Habitat. In caso contrario, anche la legge che li dichiara è nulla, perché in contrasto con la normativa europea».
«Mentre l’Italia subisce le conseguenze economiche dei dazi– ha concluso – e la premier vuole spostare risorse dai fondi per lo sviluppo e la coesione – che servono per costruire scuole, ospedali e strade nel Sud – il Governo continua con l’insensato progetto di spendere 14 miliardi di euro per il ponte. Risorse che andrebbero invece destinate ad affrontare l’attuale crisi economica».
«Aspettiamo di leggere il fantasmagorico passaggio approvato in Cdm che porterà all’apertura del cantiere del ponte sullo Stretto», hanno detto i parlamentari M5s in commissione Trasporti e Infrastrutture di Camera e Senato, Antonino Iaria, Roberto Traversi Giorgio Fede, Ilaria Fontana, Patty L’Abbate, Daniela Morfino, Agostino Santillo, Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Luigi Nave.
«Sta di fatto – hanno concluso – che anche questa volta, a tre giorni dai capricci bambineschi di Salvini sul Viminale, Meloni usa quest’opera come contentino, facendo credere al leader della Lega che si partirà a brevissimo coi lavori quando non è così. Non è un governo quello italiano, ma un asilo Mariuccia». (rrm)