All’Aeroporto di Lamezia Ryanair celebra 15 milioni di passeggeri

«Ryanair è lieta di celebrare più di 15 milioni di passeggeri a Lamezia. Questo importante traguardo testimonia la  continua crescita e l’investimento di Ryanair a Lamezia». È quanto ha dichiarato Fabrizio Francioni, head of Communications Italy di Ryanair, da Lamezia Terme, nel corso della conferenza stampa allo scalo lametino.

«Quest’inverno – ha aggiunto – Ryanair implementerà un solido operativo con oltre 165 voli settimanali da/per Lamezia tra 12 rotte, tra cui il nuovissimo collegamento verso Tirana, e l’aumento delle  frequenze su 7 destinazioni già esistenti comprese Milano, Pisa, Torino, Venezia e Verona».

«Questo nuovo operativo è reso  possibile dall’impegno di Ryanair – ha proseguito – nei confronti di Lamezia, con un aereo basato che rappresenta un investimento dal valore di $100m, e supporta oltre 1.100 posti di lavoro. Ryanair è quindi lieta di offrire a Katarina D’Amato, passeggero  n. 15 milioni a Lamezia, un voucher per viaggiare da Lamezia verso qualsiasi destinazione, invitandola ad a accomodarsi  a bordo, rilassarsi e godersi i voli con Ryanair. Ci auguriamo di trasportare un numero sempre maggiore di passeggeri  sui voli low-fare di Ryanair da/per Lamezia nei prossimi anni». 

L’operativo di Ryanair per l’inverno 2024 a Lamezia prevede, infatti, 1 aereo basato – investimento dal valore di $100m (+1 nuovo aereo basato dalla S25), 12 rotte, comprese le nuove verso Tirana e Bruxelles; Oltre 1,5 milioni passeggeri all’anno; oltre 1.100 posti di lavoro.

La nuova rotta per Tirana, inoltre, opererà quattro voli a settimana.

Il viaggio di Ryanair con Lamezia è cominciato nel 2000 e, da allora, la compagnia è cresciuta in modo significativo,  aggiungendo collegamenti nazionali e internazionali e guidando il traffico aereo, fornendo posti di lavoro e sostenendo la crescita del turismo, anche grazie alla decisione strategica della Regione Calabria di eliminare l’addizionale  municipale, consentendo quindi a Ryanair di aumentare rapidamente la propria capacità e di sfruttare tutto il potenziale  turistico della regione.  

Ryanair ha effettuato ingenti investimenti a Lamezia, tra cui il posizionamento di un aereo basato della compagnia, che  rappresenta un investimento complessivo di $100m e che supporta oltre 1.100 posti di lavoro. Inoltre, Ryanair porta turismo in entrata tutto l’anno verso Lamezia implementando un solido operativo con più di 165 voli settimanali (+27%  rispetto all’inverno scorso) su 12 rotte, tra cui i nuovi collegamenti invernali verso Tirana e Bruselles, insieme a un  aumento delle frequenze verso 7 destinazioni popolari già esistenti, offrendo ai cittadini e ai visitatori della Calabria una  scelta imbattibile ai prezzi più bassi per le proprie vacanze invernali.  

«Da quasi 25 anni, Ryanair rappresenta un partner strategico fondamentale per l’aeroporto di Lamezia Terme e per  l’intera Calabria, contribuendo in modo sostanziale alla crescita del traffico aereo, al potenziamento del turismo  regionale e alla creazione di nuove opportunità economiche», ha detto l’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini.

«Con il raggiungimento della significativa milestone dei 15  milioni di passeggeri – ha detto ancora – l’aggiunta di nuove rotte invernali e l’arrivo del secondo aermobile basato per la stagione estiva  2025, questo impegno si rafforza ulteriormente. Ryanair continua a offrire ai viaggiatori calabresi e ai visitatori un  accesso sempre più ampio e competitivo verso numerose destinazioni nazionali e internazionali».

«Siamo lieti di celebrare  questi nuovi traguardi insieme a Ryanair, guardando al futuro», ha concluso Franchini.

Per celebrare i 15 milioni di passeggeri a Lamezia e il lancio della nuova rotta verso Tirana, la compagnia ha lanciato  una promozione con tariffe che partono solo da €21,99 per i viaggi fino alla fine di gennaio. 

Il consigliere Lo Schiavo: Accertare se controlli di sicurezza all’aeroporto di Lamezia rispondono a standard richiesti

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha ribadito la necessità di «accertare al più presto e senza margini di errore se i controlli di sicurezza all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme rispondano agli standard richiesti o se vi siano (o vi siano state) falle nel sistema».

Per questo ha presentato «un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, per sapere: «quali iniziative la Regione Calabria, in qualità di socio di maggioranza della Sacal attraverso la controllata Fincalabra, intenda assumere per verificare la veridicità delle informazioni diffuse riguardo alla presunta falla nei sistemi di sicurezza dell’aeroporto di Lamezia Terme; se la Regione intenda promuovere un’indagine interna o richiedere una relazione dettagliata alla Sacal sull’accaduto, al fine di garantire che le operazioni di sicurezza siano condotte in modo rigoroso e trasparente; se la Regione Calabria ritiene necessario convocare un tavolo di confronto con gli organismi di controllo competenti e la Sacal per discutere delle eventuali criticità emerse e delle possibili azioni correttive da adottare; quali azioni la Regione Calabria intende intraprendere per prevenire, in futuro, la fuga di notizie sui test di sicurezza condotti negli aeroporti calabresi».

«Le notizie che emergono dalla stampa in questi giorni, descrivono un quadro inquietante rispetto alla permeabilità dei controlli dell’area imbarchi del principale scalo calabrese, dove, nei giorni scorsi, un test effettuato da un agente infiltrato avrebbe evidenziato gravi carenze», ha detto Lo Schiavo, ricordando, in premessa, che  Sacal Spa, società di gestione degli aeroporti calabresi, è controllata dalla Regione attraverso Fincalabra Spa, che ne detiene il 51,96 per cento delle azioni; che l’attuale amministratore unico della Sacal è stato designato nel maggio 2022 dal presidente della Regione attraverso il rappresentante Fincalabra nell’assemblea della Sacal; che eventuali falle nei sistemi di sicurezza potrebbero avere gravi conseguenze non solo sulla sicurezza nazionale, ma anche sull’immagine e sulla credibilità dell’aeroporto di Lamezia Terme e della Sacal stessa; che la Regione Calabria, in qualità di socio di maggioranza della Sacal, ha il dovere di garantire la massima trasparenza e il rigoroso rispetto degli standard di sicurezza; che il Piano di sicurezza aeroportuale dell’aeroporto di Lamezia Terme, redatto dalla Sacal, è riservato per ragioni di sicurezza, quindi non è dato sapere come e quando si effettuano i test di sicurezza, ragion per cui la diffusione della notizia relativa al test tenutosi il 13 agosto costituisce un’anomalia nel sistema di sicurezza dell’aeroporto». (rcz)

A Lamezia inaugurata la nuova area partenze dello scalo aeroportuale

L’Aeroporto di Lamezia Terme ha la sua nuova area partenze. Uno spazio di 1.900 metri quadrati finanziato con i fondi Cis – ossia circa 200 milioni che sono destinati agli scali calabresi – e che è stato realizzato in sei mesi e che rappresenta «un record in Italia», come ha sottolineato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

«Abbiamo concluso un lavoro anche piuttosto complicato – ha detto –. Sono, quindi, molto felice che la Calabria si segnali come una regione di eccellenza, mentre in Italia diventa sempre complicato fare opere pubbliche velocemente. Si tratta del primo modulo, un primo e importante risultato di altri che andremo a conseguire».

«Abbiamo trovato le risorse non spese – ha specificato Occhiuto – per rifare tutti e tre gli aeroporti, ma siamo partiti da questo primo modulo dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme perché quella orribile tenda che si offriva ad immagine della Calabria doveva essere sostituita al più presto. Quella che inauguriamo oggi è una struttura rinnovata seguendo standard moderni e funzionali e più vicina alle strutture degli altri Paesi».

«Una costruzione in grado rilanciare uno scalo – ha aggiunto – che sia di impatto per una nuova immagine della Calabria nello scenario turistico internazionale. Un risultato concreto realizzato con un primo investimento di circa 5 milioni di euro, nell’ambito del progetto di ammodernamento finanziato con il Cis Calabria. Il sogno, quello vero, è completare l’intero rifacimento dello scalo internazionale entro la fine di questa legislatura».

Ma la nuova aree partenze è solo l’inizio della “rinascita” dello scalo lametino: A settembre, infatti, inizieranno ulteriori lavori, necessari per trasformare i gate di imbarco in area d’arrivo. Occhiuto, poi, ha riferito di aver chiesto a Trenitalia «di intensificare i collegamenti tra aeroporti e stazioni così come si fa in molti altri scali d’Italia» e che gli piacerebbe che Trenitalia potesse collegare continuamente l’aeroporto di Lamezia Terme, di Reggio Calabria e di Crotone con le rispettive stazioni, ma anche quelle di Villa San Giovanni e Sibari per potenziare l’intermodalitá. C’è ancora tanto da fare non è facile farlo velocemente perché nessuno ha la bacchetta magica ma stiamo dimostrando in Calabria di essere più veloci di quanto avvenuto in passato».

Nel corso dell’inaugurazione, alla quale è intervenuto anche l’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini, i primi passeggeri diretti a Roma si sono imbarcati dal nuovo gate 3. Presenti al taglio del nastro il Sottosegretario agli Interni, Wanda Ferro, gli assessori della Giunta della Regione Calabria, il sindaco di Lamezia Terme e altre autorità civili e istituzionali.

Franchini, invece, si è soffermato sul completamento dei lavori di ammodernamento dell’aeroporto lametino.

«Per quanto riguarda la ricapitalizzazione – ha spiegato – sarà fondamentale l’assemblea degli azionisti che si terrà nel prossimo mese di settembre. Avremo una dotazione finanziaria che ci servirà per corrispondere la parte Sacal relativa alla realizzazione di tutto il grande progetto e il grande programma Cis che il presidente Occhiuto ha portato a casa. Sono 225 milioni di euro di finanziamenti ai quali si aggiungeranno 75 milioni di Sacal».

«È qualcosa che va naturalmente a rafforzare – ha proseguito – quella che è la porta d’ingresso della Calabria, l’imprinting che uno può cogliere immediatamente appena arriva in questa regione. Per me è fondamentale non solo l’impegno ma anche la passione e l’entusiasmo per realizzare qualcosa di bello, che sia qualcosa di cui la Calabria vada orgogliosa. Questo è l’unico mio obiettivo».

Soddisfazione è stata espressa da Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria, sottolineando come «l’inaugurazione della nuova struttura aeroportuale è un importante passo in avanti».

«Un impegno – ha detto – che da tempo si è assunto il governatore Roberto Occhiuto insieme al governo regionale affinchè l’aeroporto principale della Calabria fosse nelle condizioni di accogliere tutti i visitatori, leisure e business. Un importante passo in avanti che va nella direzione auspicata dalla Confapi Calabria e quindi del mondo delle Pmi di rendere la nostra regione più attrattiva ed efficiente anche e soprattutto rispetto al trasporto pubblico».

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, ha plaudito «per l’ennesimo risultato ottenuto con la realizzazione del nuovo gate imbarchi all’aeroporto di Lamezia Terme».

«Il volto della Calabria – ha aggiunto – sta finalmente cambiando e il merito va tutto alla compagine di centrodestra da lui guidata, che sta davvero riuscendo a modernizzare la nostra regione e presentarla al mondo nei suoi aspetti migliori».

«Questo primo modulo rinnovato all’Aeroporto di Lamezia – ha proseguito – segna solo l’inizio di un’opera di rifacimento che riguarderà tutti e tre gli aeroporti calabresi.  Ci riempie d’orgoglio poter accogliere i passeggeri in arrivo nei nostri scali con la nostra migliore immagine ed è proprio su questo che si sta innanzitutto lavorando».

«Il Presidente Occhiuto, con la Sacal – ha detto ancora la parlamentare – è riuscito a portare a termine questo primo intervento in soli sei mesi, a tempo record per qualsiasi opera pubblica in Italia, come ha lui stesso sottolineato, dunque anche sotto questo aspetto possiamo vantarci di essere stati da esempio per il resto del Paese. Voglio congratularmi e ringraziare, dunque, anche la stessa Sacal e il suo Presidente, ing. Marco Franchini, per il loro impegno, che ha consentito di risolvere tanti intoppi, accelerare i lavori e centrare questo obiettivo in tempi così rapidi».

«Il Governatore –  ha ricordato – ha poi voluto sottolineare l’importanza dei collegamenti ferroviari con gli aeroporti, per un trasporto integrato che consenta ai calabresi e a chiunque venga sul nostro territorio di muoversi davvero con facilità e accessibilità, e ha detto di aver chiesto a Rfi di intervenire intanto con un aumento delle corse dei bus. Posso dire che al Ministero, con il Ministro Salvini, sempre pronto a rispondere alle nostre istanze – prosegue Minasi – stiamo già lavorando proprio per potenziare anche l’intermodalità nei nostri trasporti, oltre che sugli altri macro-obiettivi rappresentati dall’Alta velocità ferroviaria, dalla SS 106 jonica e dal Ponte sullo Stretto. E spero di poter presto comunicare nuovi risultati». (rcz)

Poco più di 5 mln per ampliamento e ammodernamento area imbarchi dell’aeroporto di Lamezia

Entro giugno saranno completato l’ampliamento e l’ammodernamento dell’area imbarchi dell’Aeroporto di Lamezia, per cui sono stati stanziati poco più di 5 milioni di euro.

È quanto hanno reso noto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e l’ad di Sacal, Marco Franchini, dopo il sopralluogo all’aeroporto lametino.

«Questo blocco – ha spiegato Occhiuto – è il primo e servirà a smantellare quella tenda orribile che mi ero ripromesso di togliere al più presto e di avere qui la possibilità dei nuovi gate che dovranno essere anche ulteriori rispetto a quelli che c’erano prima in aeroporto, perché come sapete stiamo incrementando il numero dei voli».

«Vorrei segnalarvi che per quella tenda, la società di gestione dell’aeroporto, la Sacal – ha ricordato – pagava da anni 19 mila euro al mese, quindi più di 220 mila euro all’anno. E secondo me era un modo di far conoscere la Calabria sbagliato rispetto a quello che la Calabria è».

Occhiuto, poi, ha precisato come entro la fine della legislatura  «contiamo di completare anche il rifacimento anche degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria».

Per Franchini, invece, parlando dello scalo lametino, ha evidenziato l’importanza di questi interventi, con cui si riuscirà a «ridare dignità all’infrastruttura aeroportuale», oltre che «la volontà dell’azionista di ridare decoro a un’infrastruttura che nel passato non era stata valorizzata. I tratti salienti che ha voluto il presidente sono stati linearità, luce, utilizzo delle materie prime, attenzione all’ambiente».

«E questo è quello che noi abbiamo tentato di fare con l’utilizzo di travi importanti – ha proseguito – con una luce di 30 metri che consentiranno di poter gestire funzioni diverse all’interno di questo spazio che in questo momento e alla fine di giugno potrà essere utilizzato come gate di imbarco ma che è stato ingegnerizzato perché questa sarà l’atrio della sala di arrivo della nuova aerostazione”.

«Si tratta di un elemento molto sobrio – ha detto ancora – che dà un impatto, che vuole rappresentare un segno nuovo della Calabria, un decollo, un input veramente forte che riusciamo a fare solo con le risorse di cui il nostro azionista ci ha dotato. Per la fine di giugno potremmo organizzare un bell’evento di inizio delle attività all’interno di questa sala che ospiterà una zona servizi, con la nuova sala bar-ristorante e che potrà essere utilizzare per il futuro come zona di arrivo».
«Abbiamo perso molto tempo per le autorizzazioni – ha concluso – e superato tutte le difficoltà anche con queste travi con l’orgoglio delle imprese calabresi e possiamo dire che c’è un pezzo di Calabria nella realizzazione di questo inizio. Il presidente ha fretta e io sono qui per dimostrare che i risultati che vuole raggiungere li portiamo a casa». (rcz)

Il principe Fulco Ruffo di Calabria: Intitolare aeroporto di Lamezia a mio nonno

Intitolare l’aeroporto di Lamezia Terme a Fulco Ruffo, «mio nonno». È questa la proposta che il principe Fulco Ruffo ha avanzato al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, nel corso di un colloquio.

«Mio nonno è stato una grande personalità del secolo scorso – ha spiegato – il cui cognome è intimamente legato alla storia della regione, da prima del Medioevo in avanti, pertanto, nutrendo per la Calabria un sentimento di profondo affetto, sarei felice se la proposta fosse accolta».

Fulco Russo, infatti, è nipote di Paola Ruffo di Calabria, regina dei Belgi e figlia dell’omonimo Fulco Ruffo di Calabria, aviatore medaglia d’oro nella prima guerra mondiale.

Accompagnato da Massimo Brescia, il principe nel corso dell’evento a Catanzaro Lido organizzato dall’Associazione Calabria, un mare d’amore, ha spiegato come l’idea «non nasce così all’improvviso, ma è frutto di un “percorso” legato alla mia famiglia che ha un importante legame con la regione, ritrovando personaggi che le appartengono nelle svariate province».

Una proposta, dunque, «non per autocelebrarmi – ha spiegato il principe – ma, significherebbe aggiungere alla regione una ulteriore immagine di “nobiltà”, quella nobiltà che per l’appunto ritroviamo nelle sue antiche origini». (rcz)

 

Il Coordinatore di Fi De Biase: Il nome dell’aeroporto di Lamezia non si tocca

Il «nome dell’aeroporto di Lamezia Terme non si tocca». È quanto ha ribadito Salvatore De Biase, coordinatore di FI a Lamezia, a seguito della proposta, da parte del principe Fulco Ruffo di Calabria, nipote di Paola Ruffo di Calabria, regina dei Belgi e figlia dell’omonimo Fulco Ruffo di Calabria, aviatore medaglia d’oro nella Prima guerra mondiale, al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, di intitolare l’aeroporto lametino al nonno omonimo, mantenendo rigorosamente la denominazione geografica. 

«È arrivato il momento di dire “basta” – ha sottolineato –. Abbiamo esaurito la nostra pazienza di fronte a proposte insistenti e raccolte di firme che aspirano a mutare l’antico nome dell’Aeroporto di Lamezia. Basta. Arrendetevi, poiché il nome che adorna l’aeroporto è già stato conferito ed è inequivocabilmente Lamezia».

«Ciascun individuo può – ha spiegato – con meriti apprezzabili in ambito culturale, storico, religioso o sociale, vantare titoli onorifici e riconoscimenti, ma perché volgere lo sguardo all’aeroporto lametino? “Aeroporto di Lamezia”, questa è la sua designazione completa e autentica! L’aeroporto ha portato questo nobile nome sin dalla sua nascita, e tale appellativo deve rimanere inciso nella memoria collettiva».

«È tempo di dichiarare un’enfatica fine a questo interminabile calvario che periodicamente affiora sulla stampa. L’aeroporto è una delle preziose doti di Lamezia, è insito nel territorio lametino, e il suo nome è un’eredità cittadina irremovibile. Così è stato, così deve restare, anche se ciò risulta scomodo a qualcuno!». (rcz)

L’OPINIONE / Filippo Mancuso: Attivazione nuove rotte grande slancio per gli scali

di FILIPPO MANCUSO – L’attenzione della Regione e del presidente Occhiuto sul sistema delle infrastrutture fondamentali, trova un’ulteriore importante conferma con l’attivazione di nuove rotte da e per la Calabria, dando impulso a un significativo arricchimento dell’offerta dei nostri scali aeroportuali. Con le otto nuove destinazioni, tre domestiche e cinque internazionali, il ‘Tito Minniti’ di Reggio avrà uno slancio senza precedenti.

Esprimo viva soddisfazione per la decisione di Ryanair di lanciare una nuova base operativa a Reggio Calabria, con un investimento di 100 milioni di dollari e l’opportunità di creare circa 200 nuovi posti di lavoro. Un investimento che consente di rafforzare lo scalo su cui c’è grande attenzione da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che, nelle settimane scorse, ha mantenuto la promessa di migliorare l’operatività del ‘Tito Minniti’, ottenendo l’autorizzazione alla nuova procedura di volo che ha eliminato le precedenti e penalizzanti limitazioni.

Importante, poi, il rafforzamento degli altri due scali. Quello di Lamezia Terme, che rimane il principale terminal della regione, avrà un nuovo volo internazionale, mentre quello di Crotone, fondamentale per assicurare al territorio prospettive di sviluppo, potrà contare su una nuova tratta nazionale. Questi sforzi – sottolinea – vanno nella giusta direzione di sostenere il diritto alla mobilità dei calabresi e delineano possibilità di ulteriore sviluppo turistico per una delle regioni più belle d’Europa che mette a disposizione dell’umanità un formidabile patrimonio di natura e cultura. (fm)

[Filippo Mancuso è presidente del Consiglio regionale]

 

Intitolare l’aeroporto di Lamezia a Fulco Ruffo di Calabria

Intitolare l’aeroporto di Lamezia Terme a Fulco Ruffo di Calabria, asso dell’aria della Prima Guerra Mondiale. È questa la proposta avanzata da Vincenzo Attisani, presidente dell’Associazione Radicando.

«Aeroporti di tutto il mondo – ha  spiegato Attisani – sono giustamente intestati a personalità legate al volo e all’aviazione, come per esempio quello di Lugo di Romagna, che porta il nome del grande Francesco Baracca. Anche in Calabria, quello di Reggio è intitolato a Tito Minniti, sottotenente della Regia Aeronautica e Medaglia d’oro al valor militare per la Guerra in Etiopia, dove morì tragicamente».

«A Ruffo di Calabria sono poi intestati – ha continuato – il viale che porta da Napoli all’aeroporto di Capodichino, una via vicino lo scalo di Roma Fiumicino, e un’altra in prossimità di quello di Palermo Punta Raisi».

«E comunque, anche al di là di questo riferimento specifico al tema dell’aviazione, il nome di Ruffo di Calabria con quel ‘di Calabria’ appunto al suo interno, e con il suo prestigio e blasone internazionale, costituirebbe una significativa opportunità per trasmettere e veicolare storia, valori, tradizioni e ‘nobiltà’ del nostro territorio – ha concluso – con una intitolazione credo generalmente condivisibile e scevra da quei campanilismi che finora hanno impedito una decisione consensuale per il nome del nostro principale scalo».

Una proposta avanzata in occasione della visita, in Calabria, del principe Fulco Ruffo di Calabria, nipote di Paola di Liegi, consorte di re Alberto II, regina dei Belgi il cui padre (e nonno del principe) era quell’omonimo Fulco Ruffo di Calabria eroe e asso del Servizio Aeronautico del Regio Esercito Italiano nella Prima guerra Mondiale, tra l’altro principe di Scilla e conte di Nicotera.

I Ruffo di Calabria sono una delle famiglie della nobiltà italiana più antiche e blasonate, già annoverata tra le sette più grandi casate del Regno di Napoli, e strettamente legata alla Calabria non solo per il suo “nomen omen”, ma per la sua presenza importante e determinante nel territorio sin dall’anno Mille, con probabili origini normanne, e con vari possedimenti tra cui lo spettacolare Castello di Scilla (Rc), antica fortificazione sul promontorio proteso sullo Stretto di Messina, che ospita il faro della Marina Militare.

Fulco Ruffo non ha fatto mai mistero del suo stretto e appassionato legame con la regione bruzia, e proprio in questi ultimi tempi lo si è visto attivarsi come spontaneo “ambasciatore” delle sue bellezze e ricchezze, con la convinzione, più volte esplicitata, che sia venuto il momento di rivendicarne l’unicità e la potenzialità di meta turistica di eccellenza.

Tra le tappe di questo suo entusiasmante tour, il principe è stato accolto a Montepaone Lido  dal presidente dell’Associazione “Radicando” di Girifalco (Cz), l’avvocato Vincenzo Fulvio Attisani, operatore culturale e animatore, tra l’altro, del Premio “Brigantino d’Oro”, attribuito ogni anno a personalità calabresi distintesi nel mondo. Con lui, Mario Iannelli presidente dell’Associazione culturale “Ione” di Stalettì, e Massimo Brescia conduttore di Radio Ciak. Durante l’incontro in cui si è ragionato su varie iniziative da poter mettere in campo per le accennate finalità promozionali, relazionali e d’immagine a favore della Calabria, Attisani ne ha proposto una particolarmente significativa: l’intitolazione dell’aeroporto di Lamezia Terme all’eroe dell’aria Fulco Ruffo di Calabria.

Il nobile nipote del grande aviatore si è detto assolutamente entusiasta di questo suggerimento e di questa intuizione dell’avvocato Attisani, condividendo le motivazioni esposte, e pronto a “garantire” il pieno appoggio suo e della famiglia reale, anche con l’immaginabile beneficio per il territorio che potrebbe derivare dai legami internazionali che questa può vantare tra teste coronate e non solo, in tutto il mondo.              

Mario Iannelli ha ricordato a proposito il recente ritrovamento dello “Spad”, il prestigioso caccia della Prima guerra mondiale, di fabbricazione francese, il più antico esistente al mondo, appartenuto proprio all’eroe Fulco Ruffo di Calabria, poi restaurato e ora conservato al Museo Vigna di Valle, sul lago di Bracciano, e alla cui inaugurazione hanno presenziato proprio Alberto II e la regina Paola di Liegi: «già da solo – ha tenuto a sottolineare Iannelli – è stato questo un fatto rilevante, che ha trovato ampio spazio sulla stampa per aver riportato alla luce una grande pagina di storia italiana e mondiale».

«L’intitolazione dello scalo di Lamezia – ha concluso – con tutte le azioni di promozione che si potranno costruirci intorno, e lo dico anche da operatore turistico, potrebbe essere allora e certamente una gran bella cosa, e un trampolino di lancio per una regione che ha urgente bisogno di recuperare terreno in campo turistico e non solo». (rcz)

A Lamezia apre il nuovo Duty Free Shop operato da Heinemann

Ha aperto, all’Aeroporto di Lamezia Terme, il nuovo Duty Free Shop.

 Il negozio, che si trova nell’ area Schengen dell’aeroporto, si estende su una superficie commerciale di circa 230 mq. Il risultato della ristrutturazione dell’area è una configurazione totalmente nuova oltre all’ampliamento del precedente spazio dedicato alle attività commerciali. Una nuova area del negozio Taste of Calabria è stata dedicata interamente all’assortimento locale e regionale con una selezione di eccellenze locali. Il negozio vuole accompagnare il passeggero nel suo viaggio, prolungandone la piacevolezza, fino al momento dell’imbarco, ricreando un ambiente accogliente che renda l’esperienza di acquisto all’interno del percorso verso la partenza un momento di relax.

Fulvio Fassone, Managing Director di Heinemann Italia, dichiara in occasione dell’ apertura: «Crediamo che  Lamezia insieme a tutta la Regione Calabria sia una destinazione importante per i turisti di tutto il mondo grazie alle sue bellezze e alle sue eccellenze , una destinazione che ha  grandi opportunità di crescita e per questo siamo felici di contribuire con la nostra esperienza internazionale al progetto di sviluppo avviato da Sacal che ringraziamo per la fiducia che ci ha accordato e per la grande collaborazione ricevuta da tutto il loro team  espressa con grande professionalità».

Lamezia è un aeroporto dalle grandi potenzialità dove i nostri prodotti vengono presentati in maniera ottimale in un concept innovativo, luminoso e custom-made. Il negozio vuole sì rispondere alle caratteristiche dei passeggeri ma al tempo stesso integrarsi con i processi di cambiamento in atto in aeroporto che coinvolgono tutta l’area partenze. Da un punto di vista commerciale vorrei sottolineare che l’assortimento dei prodotti regionali è profondamente legato alla splendida Calabria e in generale al Made in Italy e sarà via via integrato con proposte di eccellenze Food & Wine. Questo per restare in linea con la nostra convinzione di elaborare il concept più adatto, insieme ai nostri partner aeroportuali, e assicurarci che sia adeguato alle condizioni locali e sia rappresentativo delle particolarità della regione. La combinazione di prodotti regionali e brand globali è fatta su misura per il pubblico internazionale di Lamezia 

Marco Franchini, Amministratore Unico Sacal: «Chiari segnali di miglioramento degli standard qualitativi nei confronti dei passeggeri con uno dei più importanti player internazionali del travel retail». (rcz)

La petizione pubblica per intitolare l’Aeroporto di Lamezia a Corrado Alvaro

Venerdì 17 marzo, alle 11.30, in Consiglio regionale, saranno presentati i risultati della petizione per intitolare l’aeroporto di Lamezia Terme a Corrado Alvaro. L’iniziativa è promossa da Gianluca Passarelli, prof. ordinario alla Sapienza, e da Paride Leporace, giornalista e scrittore.

L’appello (allegato) è stato pubblicato dai principali giornali e siti calabresi nonché da siti nazionali, raccogliendo l’adesione di firme di celebri scrittori, prestigiosi intellettuali, esponenti della politica, cittadini amanti di Alvaro e della Calabria.

«I luoghi esprimono simboli e quindi significati, identità e storie – si legge nella petizione –. Gli aeroporti, come le stazioni dei treni, sono spesso “non-luoghi”, dove lo spaesamento individuale è accentuato. In assenza di riferimenti storico-sociali-culturali definiti, identificati, riconosciuti e riconoscibili, la a-spazialità accentua processi di depauperamento civico e sociale».

«L’àtopon, un luogo di ciò che è senza luogo – si legge ancora – diventi toponimo di una comunità spaesata, ma che cerca riferimenti collettivi. Non si tratta di mera metonimia, di maquillage, di marketing dei luoghi. Viceversa, l’intento è proprio sottrarre al vuoto dei codici, delle etichette campaniliste o delle sigle fantasiose, quanto dovrebbe richiamare immediatamente, ossia senza intermediazioni e subito, il senso di appartenenza e la comune identità. Da rivendicare con orgoglio, senza chauvinismo, tanto più essa sia capace di “viaggiare nello spazio e nel tempo”».

«Corrado Alvaro, i suoi scritti, le sue parole, rappresentano il più alto esempio di quella “calabresitudine” alta da riaffermare – continua il testo della petizione –. Consacrare un luogo quale l’aeroporto principale della Regione, alla figura nobile, prestigiosa e illustre di Alvaro, rappresenterebbe un segnale assai positivo».

«Scrivendo della sua Calabria – viene ricordato – Alvaro descriveva un luogo di transito, una stazione ferroviaria: “Ci trovavamo sul marciapiedi della stazione d’una linea secondaria, in attesa del treno, cioè dell’elettro treno, come si chiama. C’era qualche studente che tornava a casa dall’esame sbrigato presto, un prete, giovani professionisti, avvocati attempati e vecchi notai che andavano alle loro visite settimanali della clientela di provincia, qualche coppia di sposi, di cui una vestita di nero, la donna stretta in una guaina che faceva risaltare la pelle d’un bianco di camelia”».

«Basta sostituire treno con aereo per vedere con gli occhi e con l’immaginazione il grande traffico di persone, storie, cose che transitano quotidianamente in aeroporto. Secondo Alvaro «… il calabrese “vuole essere parlato”. Bisogna parlargli come a un uomo che ha sentimenti, doveri, bisogni, affetti: insomma, come a un uomo.» Anche la Calabria ha un particolare bisogno di essere parlata, e vuole che si parli di Lei attraverso il suo figlio più prodigioso. Confidiamo che presto il nome di Alvaro viaggi da e per l’aeroporto principale quale veicolo di cultura e identità», conclude la petizione. (rcz)