COSENZA – Aperto il nono cantiere per il risanamento ambientale

È stato aperto il nono cantiere del Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) “Cosenza Centro Storico”, per la realizzazione dei lavori di risanamento ambientale, messa in sicurezza del versante e adeguamento del muro di sostegno di Portapiana.

L’importo programmato per i lavori, il cui coordinamento è del dirigente del settore Lavori Pubblici, ing.Salvatore Modesto, mentre il Responsabile Unico del Procedimento è l’arch. Alessandro Sangregorio, è di 678.135,78 euro.

«Con l’apertura del cantiere – ha detto il sindaco Franz Caruso – a seguito di una serie di sondaggi geoarcheologici richiesti dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio che ringraziamo per la collaborazione e dopo le attività preliminari propedeutiche allo spostamento dei reperti, sarà presto garantita, dagli interventi che si realizzeranno, la sicurezza della viabilità in una zona interessata da importanti flussi veicolari provenienti dalle colline di Donnici verso la città e viceversa, che per lungo tempo hanno sofferto disagi a causa del forzato restringimento della carreggiata, in prossimità del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” e della Chiesa di Santa Maria della Sanità». 

«Non solo, ma – ha aggiunto il primo cittadino – sarà migliorata anche l’accessibilità nella zona del Conservatorio, grazie anche alla prossima riapertura del vicinissimo parcheggio, dotato di ascensore e già completato, che sarà reso fruibile non appena sarà espletato il bando di Project financing che riorganizzerà la gestione dei parcheggi cittadini. Gli interventi cui sarà data immediata attuazione si inseriscono nel più articolato disegno di riqualificazione dell’intero quartiere di Portapiana che prevede, in particolare, la rifunzionalizzazione sia del parcheggio interrato che dell’intera area sovrastante».

«Un impegno, questo – ha concluso il sindaco – che ho assunto con i cittadini e soprattutto con i residenti del quartiere e che, grazie all’attuazione del CIS, stiamo portando a compimento».

Soddisfazione per l’apertura del cantiere è stata espressa anche da Francesco Alimena, consigliere delegato del Sindaco al Cis che ha spiegato il dettaglio degli interventi. 

«Sarà realizzata una paratia di micropali – ha spiegato – con muro in testa, al piede del muro a gravità prospiciente la strada. Inoltre gli ulteriori interventi riguarderanno la realizzazione di una serie di opere idrauliche per la regimentazione delle acque superficiali e la messa in sicurezza delle colonnine in muratura esistenti, posizionate nella parte sommitale del muro». 

«Siamo proiettati nella direzione di dare delle risposte finalmente certe ai residenti di uno dei nostri quartieri storici, come Portapiana – ha concluso – che è uno dei 18 rioni della Cosenza antica e che ha un valore altamente simbolico in quanto rientra nell’insediamento originario della città, cuore della sua parte storica, sul fianco orientale del Colle Pancrazio». (rcs)

COSENZA – Lunedì al via i lavori di riqualificazione della Villa

Lunedì 2 settembre partono i lavori di riqualificazione e recupero della Villa Vecchia a Cosenza.

I lavori, sia dal punto di vista botanico che con riferimento alle aree e ai manufatti architettonici presenti al suo interno, è il settimo degli 11 cantieri del Contratto Istituzionale di Sviluppo, e costerà 2 milioni e 731.183,50 euro, e termineranno entro la fine di dicembre del 2025, come tutti gli interventi del Contratto Istituzionale di Sviluppo.

«Non c’era mai stato, prima d’ora – ha sottolineato il sindaco Franz Caruso nell’annunciare l’inizio dei lavori – un progetto di riqualificazione di questa portata che valorizza il più antico e principale polmone verde della città di Cosenza, da sempre amato ritrovo dei cosentini, dei turisti e visitatori della nostra città e soprattutto del centro storico. Da anni il suo patrimonio arboreo e materiale, a causa anche dell’incedere del tempo, si era depauperato».

«Il progetto – ha proseguito il primo cittadino – si inserisce all’interno di una strategia complessiva di recupero e riqualificazione del centro storico, volta a salvaguardarne e valorizzarne il consistente patrimonio storico e architettonico. Elemento guida del progetto è stata la consapevolezza di intervenire in un’area di notevole importanza storica sulla quale operare con interventi di conservazione e restauro, così come essa è stata realizzata, con i cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli e come a noi è pervenuta, recuperandola con interventi adeguati e rifunzionalizzandola secondo le normative vigenti in tema di recupero architettonico».

«A questo si aggiunga – ha detto ancora Caruso – che tutta l’operazione, oltre che di recupero e di rigenerazione, riguarda anche la messa in sicurezza dei luoghi, sia perché gli alberi andati perduti nel corso degli anni saranno ripiantumati con alberi della stessa specie, sia perché i costoni sovrastanti e interessati dai movimenti franosi saranno consolidati».

I lavori di recupero e rigenerazione che interesseranno la Vecchia villa comunale riguarderanno: gli interventi su manufatti antichi sottoposti a tutela; quelli su manufatti edilizi; gli altri interventi sul patrimonio botanico e quelli sul verde e di ingegneria naturalistica. Saranno esplicati ulteriori interventi sui giochi d’acqua e nel ripristino del sistema idraulico e delle reti, sulla pubblica illuminazione, per lo smaltimento delle acque meteoriche e sul sistema di irrigazione. Ad esprimere soddisfazione per l’avvio del nuovo cantiere del Cis nella Villa vecchia è stato anche il delegato del Sindaco al Contratto istituzionale di sviluppo, Francesco Alimena.

«Particolare attenzione – ha sottolineato Alimena – sarà riservata al restauro delle fontane, così come sarà ristrutturato e riaperto il bar, proprio al fine di incrementare la funzionalità dello spazio pubblico. L’Amministrazione comunale ha, infatti, intenzione di ospitare all’interno del nuovo spazio, un piccolo ristoro, da affidare in concessione, ed anche servizi igienici a servizio del parco».

«Gli obiettivi che ci siamo prefissati – ha aggiunto il consigliere Francesco Alimena – partono dalla rigenerazione e riqualificazione del bene e vanno nella direzione di migliorare lo stato di conservazione delle componenti vegetali e artistico/architettoniche che ne definiscono il valore culturale. C’è l’esigenza di rafforzare l’identità del luogo, rimuovendo elementi estranei e sostituendoli con elementi coerenti con il linguaggio originario».

«Allo stesso modo, il progetto tende a migliorare gli standard di accoglienza e fruizione inclusiva, al servizio della qualità della vita e del benessere psicofisico dei cittadini. Nell’opera di riqualificazione – ha proseguito Alimena – si è tenuto conto del carattere di giardino selvaggio che la Villa ha sempre avuto, senza modificarne, su richiesta anche della Soprintendenza, l’aspetto originario, aumentando la quantità di verde presente. Si è, inoltre, deciso di mantenere anche l’anfiteatro, originariamente sorto come vasca-fontana, nella sua funzione proprio di anfiteatro, evitando peraltro, in tempi di transizione ecologica, che si possano configurare ulteriori sprechi di acqua».

Il sindaco Franz Caruso ha, infine, inteso ringraziare sia il dirigente del Settore Lavori Pubblici, ing. Salvatore Modesto, e il Rup, ing. Maria Colucci, ma anche lo studio di progettazione di Bologna che ha approfondito gli studi sulla Villa vecchia, valutando sia come salvaguardare la vegetazione e il patrimonio arboreo più antico, presente nella stessa villa, sia come rimodulare il sistema irriguo per evitare quanto accaduto finora, con il continuo proliferare di malattie fungine che incidono sulla vita degli alberi, molti dei quali sono caduti perché non era loro garantito il giusto equilibrio imposto dall’ecosistema.

COSENZA – Al via il restauro del Complesso Monumentale di San Domenico

A Cosenza ha preso il via il restauro del Complesso Monumentale di San Domenico. Il cantiere, il sesto degli 11 del Cis – Contratto Istituzionale di Sviluppo, è costato 11 milioni di euro e prevede interventi strutturali, interventi di restauro delle superfici e interventi di adeguamento degli impianti.

La fine dei lavori è prevista per la fine di dicembre del 2025, come tutti gli interventi del Contratto Istituzionale di Sviluppo.

«È questo – ha commentato il sindaco Franz Caruso – quello più complesso tra tutti gli interventi del Cis. Il completamento del percorso ha conosciuto diversi passaggi importanti. Grazie al consigliere delegato al Cis, Francesco Alimena, abbiamo salvato il finanziamento; con l’apporto decisivo del settore Lavori pubblici lo abbiamo concretizzato, ma è stato grazie all’Università della Calabria e al suo Rettore, prof. Nicola Leone, che ci ha creduto, che si è arrivati a questo risultato. Con il Rettore Leone si è sviluppata una comunione d’intenti che ha dato la spinta propulsiva verso la realizzazione del nostro ambizioso progetto che ha una portata storica per la città. Siamo stati caparbi nel crederci e nel volerlo fortemente».

«È sempre difficile riadattare un luogo storico, monumentale, alle esigenze di sicurezza e funzionalità che le leggi richiedono – ha detto ancora Franz Caruso –. È facile dire portiamo l’Università nel centro storico. Il difficile è stato concretizzare questo passaggio importante e per certi versi epocale. È stato un grande lavoro, niente affatto semplice. Ci siamo arrivati grazie all’apporto che tutti insieme abbiamo messo in campo. Per questo ringrazio il Dirigente del Settore Lavori Pubblici, ing.Salvatore Modesto, e il Rup, ing. Maria Colucci. Quando si lavora in silenzio, a testa bassa, per raggiungere un obiettivo, si arriva al risultato. Trasferire un dipartimento universitario importante in un edificio storico non è cosa di poco conto, ma quando si coopera in sinergia tra più enti verso un unico obiettivo, i risultati non tardano ad arrivare».

1Il trasferimento della facoltà di scienze infermieristiche a Cosenza – ha sottolineato – rappresenta un grande risultato per la città e per il suo centro storico. L’anno che si chiude per la nostra Amministrazione, secondo il calendario scolastico, è suggellato da due significativi traguardi: il trasferimento dell’Unical a San Domenico e dell’ordine degli ingegneri nell’ex Albergo Bologna. È un buon viatico per la ripresa autunnale che sarà certamente costellata di altri importanti risultati».

Soddisfazione per l’avvio dei lavori di restauro del Complesso monumentale di San Domenico è stata espressa anche dal delegato del sindaco al Cis, Francesco Alimena.

«La convenzione tra Unical e Comune di Cosenza per il trasferimento del nuovo dipartimento di scienze infermieristiche – ha sottolineato Alimena – è stata possibile proprio grazie al fatto di poter contare sull’intervento Cis che prevedeva, già in origine, che il complesso monumentale fosse restaurato per farne un centro di cultura, alta formazione e arte. Solo grazie a questo intervento – ha rimarcato Alimena -siamo riusciti a realizzare l’effettivo insediamento del Dipartimento dell’Unical, altrimenti di San Domenico era stata restaurata solo una piccola parte, mentre il resto dell’edificio era ancora in condizioni fatiscenti. L’Università ha già iniziato i corsi nella parte restaurata, con i primi 119 studenti, per arrivare, a regime, a 600».

«L’intervento in corso – ha concluso – comprende la realizzazione di aule, laboratori, servizi e uffici. Quello preparatorio è stato un lavoro lungo e complesso che ha coinvolto la Soprintendenza, i Vigili del fuoco, per le prescrizioni su sicurezza e funzionalità, i nostri uffici e le imprese vincitrici dell’appalto integrato di progettazione e lavori». (rcs)

L’OPINIONE / Paolo Brunetti: Esclusione da Cis inspiegabile, Reggio unico capoluogo estromesso”

di PAOLO BRUNETTI – Del tutto inspiegabile al decisione del Ministero, annunciata nei giorni scorsi dalla Sottosegretaria Nesci, di escludere i progetti del Comune di Reggio Calabria, al pari di quelli della Città Metropolitana, dai Contratti Istituzionali di Sviluppo.

Ciò che è accaduto è gravissimo. Reggio è l’unico capoluogo di provincia a non rientrare tra i progetti finanziati, a differenza degli altri Comuni principali della nostra Regione che invece hanno ricevuto finanziamenti per una media complessiva di quasi 10 milioni ciascuno.

Le comunicazioni della Sottosegretaria Nesci ci lasciano basiti, come può il Ministero per il Sud e per la Coesione territoriale estromettere completamente una città importante e strategica nello scacchiere dello sviluppo del Mezzogiorno, come appunto Reggio Calabria, da una linea di finanziamento che prevede centinaia di milioni di euro di investimenti.

Il sindaco Falcomatà a suo tempo aveva sollevato il rischio di un possibile errato indirizzo politico rispetto alla gestione dei finanziamenti, che potevano penalizzare i Comuni che sono già destinatari di altre misure. Ma se Reggio Calabria è Città Metropolitana, se è una tra le città più importanti al sud, sia per ciò che riguarda il livello di popolazione che di capacità produttiva, i finanziamenti extracomunali di cui dispone devono essere considerati un valore aggiunto e non misure sostitutive delle risorse ordinarie.

Per questo, non condividiamo in alcun modo la logica proposta dal Ministero che penalizza fortemente il nostro territorio. Basti pensare che nel caso del comune capoluogo di Cosenza il Ministero ha attivato un Cis specifico da 90 milioni di euro per la riqualificazione dell’area del centro storico. Ci chiediamo dunque da dove nasce la disparità di trattamento? In Calabria esistono città politicamente amiche e nemiche? Certo è che a pensare male forse si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Da parte nostra sosteniamo quindi la battaglia già avviata dalla Città Metropolitana e chiederemo alla Regione e al Ministero ulteriori delucidazioni in merito ai criteri che sono stati utilizzati per la selezione dei finanziamenti. Ciò che è certo è che il Comune di Reggio Calabria non rinuncerà in alcun modo ai progetti presentati. Rilanceremo a prescindere su tutte le altre linee di finanziamento affinché tutti i progetti presentati siano comunque finanziati e realizzati. (rrc)

Versace: Atto gravissimo esclusione di Metrocity RC dai Cis

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha definito l’esclusione della Metrocity dai Cis «un atto gravissimo ed incomprensibile», chiedendo spiegazioni a Ministero e Regione.

I Cis Calabria, infatti, « «distribuiscono 227 milioni di euro ad ogni capoluogo di provincia regionale fuorché alla Città Metropolitana ed Comune di Reggio Calabria», ha spiegato Versace, evidenziando come la decisione «umilia e mortifica l’intero territorio».

«A suo tempo – ha aggiunto Versace – il sindaco Giuseppe Falcomatà fu facile profeta nel criticare i criteri di classificazione dei progetti e a nulla, a questo punto, sono servite le successive rassicurazioni della sottosegretaria Dalila Nesci. Oggi, con zero progetti finanziati sui 16 proposti, il dicastero della ministra Mara Carfagna, l’Agenzia per la Coesione e la Regione Calabria presentano un piatto indigesto che ha tanto il sapore politico e nessun retrogusto istituzionale».

«I Cis – ha continuato l’inquilino di Palazzo Alvaro – sarebbero dovuti servire a promuovere percorsi di bellezza e cultura. Ecco, non sono stati ritenuti degni di considerazione progetti come la riqualificazione di “Palazzo Ducale Ruffo” a Bagnara Calabra, la valorizzazione del Parco Archeologico della Villa Romana del “Naniglio” a Gioiosa Jonica, l’ammodernamento del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria o del Parco naturalistico dell’Oasi del Pantano di Saline Joniche, la riqualificazione del sistema dei “Caselli Forestali” nelle aree montane dell’Aspromonte per la realizzazione di una Rete dei Rifugi Aspromontani, la realizzazione di una serie di percorsi ed itinerari di trekking urbano nella cintura aspromontana, la creazione di un “Innovation Hub” dedicato al bergamotto o il progetto per la nascita del Giardino degli artisti a Cittanova. Si è preferito, piuttosto, puntare sul recupero di una piscina o sulla realizzazione di dehors in plastica in altri Comuni di specifici colori politici».

«Qualcuno – ha proseguito il sindaco facente funzioni – forse non si sbagliava nel dire che è iniziata la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. Io aggiungo che, se lo si è fatto, si è scelto il modo peggiore. Perché non si è consumato un torto per l’ente “Città Metropolitana”, ma per tutti i 97 Comuni che la compongono. Si è deliberatamente scelto di mortificare intere comunità, cittadini e territori che aspettavano con ansia questi fondi per sperare in un rilancio concreto, si è offeso il lavoro di sindaci, amministratori, dirigenti e funzionari che, giorno e notte, non si sono risparmiati per realizzare i migliori progetti possibili, capaci, come in altre occasioni, di valorizzare l’intero territorio metropolitano».

«Non esiste – ha specificato ancora Versace – alcuna graduatoria sui progetti, ma si sono valutati quelli che dovevano essere finanziati. Una scelta discrezionale che penalizza, oltre ogni misura, un comprensorio di oltre 500 mila abitanti. Per questo motivo, i nostri uffici stanno già predisponendo le attività necessarie per chiedere un accesso agli atti per valutare la possibilità di procedere con un ricorso. Intanto, nelle prossime ore, proverò ad interloquire direttamente con la ministra Carfagna perché credo esistano, ancora, gli spazi per poter recuperare. Di certo, c’è che i senatori, l’intera deputazione calabrese ed i Consiglieri regionali di ogni partito hanno dimenticato il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria». 

Per il consigliere metropolitano delegato ai Lavori pubblici, Domenico Mantegna, intervenuto a margine della conferenza stampa a fianco al sindaco facente funzioni, si tratta di «una vicenda scandalosa». «Nel mio ruolo – ha spiegato – ho seguito ogni fase per la presentazione dei progetti e, anche ieri mattina, sono stato a Tropea per assistere di persona alla firma dei Cis. Lì, ho abbandonato i lavori per protesta. Adesso, sanno di beffa gli incontri avuti, negli ultimi mesi, con la sottosegretaria Dalila Nesci, non ultimo quello in Prefettura durante il quale si è premurata di spiegare i criteri del bando raccomandando una strategia di inclusione e aggregazione dei Comuni. Tutte prescrizioni che abbiamo seguito alla lettera, ma oggi vediamo finanziate quasi esclusivamente schede di singoli Enti locali. Di quale aggregazione parlava la Nesci?».

«Infine – ha concluso Mantegna – mi ha profondamente rammaricato l’esclusione del progetto relativo a Pietra Cappa, il più grande monolite d’Europa patrimonio Unesco, a favore della riqualificazione di alcune case popolari. Mi domando: dov’è che si “svela la bellezza”, per come voleva il bando, con simili operazioni? Come Assemblea dei sindaci della Locride, al pari della Città Metropolitana, chiederemo un accesso agli atti per provare a comprendere ciò appare davvero incomprensibile». (rrc)

Loizzo (Lega) chiede a Occhiuto di chiarire sul finanziamento Coesione

La consigliera regionale della Lega, Simona Loizzo, ha presentato una interrogazione al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, chiedendo chiarezza sui finanziamenti del Fondo Coesione.

Nello specifico, la capogruppo in Consiglio regionale della Lega ha chiesto «quale livello di reale coinvolgimento ha interessato la Regione Calabria nella fase di selezione delle priorità; quanti sono realmente i progetti complessivi presentati dai comuni calabresi; sulla base di quali criteri e punteggi siano stati finanziati 110 progetti, definiti con priorità alta».

«Entro quale logica di programmazione sono stati selezionati – si legge –. Se e quando avverrà la pubblicazione ufficiale della graduatoria definitiva dei progetti. Se, quando e come si pensa di finanziare tutte le altre proposte presentate»,

«Nel dicembre scorso – ha ricordato Loizzo nell’interrogazione – diversi comuni calabresi hanno presentato al Dipartimento Programmazione della Regione Calabria alcune schede progettuali per partecipare al Contratto Istituzionale di Sviluppo – Regione Calabria – “Svelare Bellezza” sulla base dell’intesa fra la stessa Regione e il Governo centrale».

«Diversi sindaci – prosegue l’interrogazione – sostengono che dette schede sono state poi inviate dalla Regione al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Sembrerebbe che con una prima selezione, condotta dall’Agenzia per la Coesione territoriale insieme alla Regione Calabria siano stati individuato 890 interventi per circa 3,5 miliardi di euro distribuiti su tutto il territorio regionale e rappresentanti 325 enti, tra cui l’80 per cento dei Comuni calabresi le Province e due Parchi».

«Che – viene ricordato – in data 21 giugno u.s. a Tropea si è svolta una iniziativa pubblica coordinata dal Sottosegretario per il Sud e la Coesione territoriale, On. Dalila Nesci, con la presenza da remoto dello stesso titolare del Dicastero, On. Mara Carfagna e, in questa occasione, sono stati sottoscritti, alla presenza dei sindaci interessati, i primi 110 contratti di sviluppo con i comuni di c. d. “fascia alta”».

«Che il finanziamento complessivo ammonta – continua l’interrogazione – per questa prima tranche, in 226 milioni che rappresentano il primo vero grande intervento di coesione territoriale immesso dal Governo nel circuito economico calabrese. Che il Cis era incardinato su tre direttrici fondamentali: Ambiente, risorse naturali e riqualificazione urbana; Turismo (enogastronomico, sportivo e religioso); Cultura e minoranze etnolinguistiche, con un quarto ambito, trasporti e mobilità sostenibile complementare agli altri».

«Considerato che – si legge ancora – dall’elenco dei progetti finanziati emerge che su 110 comuni destinatari delle risorse 28 sono della provincia di Reggio Calabria; 36 di Cosenza; 20 di Catanzaro; 14 Crotone ed infine 20 per quella di Vibo Valentia. Dalla lettura però degli interventi ammessi emerge che intere aree territoriali non hanno ricevuto alcun finanziamento. Basti pensare per la provincia di Cosenza la città capoluogo, la vicina Rende e ancora Montalto Uffugo, Castrolibero, Mendicino, la stessa Provincia di Cosenza, ecc».

«Che – si legge – ad altri progetti è stata assegnata priorità media, e priorità bassa, ma pare che a nessuno degli altri Comuni esclusi da questo primo elenco sia arrivata alcuna comunicazione in tal senso, ne è possibile comprendere in quale livello di priorità siano ricompresi, né se saranno successivamente finanziati».

Loizzo, poi, ha evidenziato che «a tutt’oggi nessuno conosce quali siano i criteri, le procedure, i punteggi assegnati, le caratteristiche tecniche, progettuali e qualitative adottate» e che «il tutto sembra configurarsi come un intervento a pioggia scoordinato da qualsiasi intervento programmatorio e da qualsiasi idea progettuale di sviluppo della regione».

«Molti sindaci – ha concluso – lamentano una scarsa chiarezza e trasparenza di tutto l’iter del progetto, che , in verità appare oggettivamente oscuro e opaco al punto che può dare adito a sospetti circa l’adozione di meri criteri di natura clientelare». (rrc)

CARIATI (CS) – Presentati sette progetti per il Cis

Sono 7 i progetti, per oltre 13 milioni di euro, con i quali l’Amministrazione Comunale candida la Città ad essere ammessa ai finanziamenti ministeriali previsti dai Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS), piano straordinario di interventi per valorizzare il patrimonio ambientale, turistico e culturale della regione e renderlo fruibile a tutti.

Lo ha reso noto il sindaco, Filomena Greco, sottolineando con l’assessore alle opere pubbliche Fiorenzo Bevacqua che il filo rosso delle proposte progettuali avanzate è stato, insieme a quello di migliorare la vivibilità per i residenti, quello della valorizzazione dei marcatori identitari e delle risorse storiche, paesaggistiche, ambientali ed enogastronomiche per i turismi.

Oltre 2,7 milioni per la messa in sicurezza delle aree in frana lungo l’acquedotto comunale Acquarella-Zagaria; quasi 2 milioni per il progetto di viabilità sostenibile; un milione e 700 mila euro per il progetto di riqualificazione sociale e culturale dell’area degradata denominata Borgo Marina; un milione e 738 mila per il progetto di riqualificazione ambientale della fascia rimboschita e la realizzazione di una pista ciclabile di collegamento con il centro urbano; due milioni e 700 mila euro per la riqualificazione ed il recupero della zona Stabilimento e San Paolo.

Circa 1,8 milioni per la valorizzazione del territorio e la creazione di un museo della cultura contadina; meno di un milione di euro per la realizzazione della Fabbrica del Pensiero Meridiano e del turismo esperienziale ed eco sostenibile. Sono, questi, nello specifico gli importi ed progetti che se ammessi a finanziamento potranno contribuire allo sviluppo del territorio. (rcs)

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Presentati sette progetti per il Cis

Il Comune di Cassano allo Ionio ha presentato sette progetti per il Cis Calabria Svelare bellezza, il piano straordinario di interventi per la valorizzazione del patrimonio ambientale, turistico e culturale della Regione, avviato dal Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale.

Lo ha reso noto il sindaco, Gianni Papasso, spiegando che  sono stati proposti dall’amministrazione comunale sei interventi in forma singola e un intervento in aggregazione con altri comuni dell’alto ionio cosentino. Nello specifico, riguardano : la realizzazione di un impianto di depurazione unico, nell’ottica di un programma generale di risanamento ambientale e con lo scopo di garantire economicità nella gestione e conseguente risparmio sulle tariffe, dell’importo complessivo di € 15.000.000,00; la realizzazione di nuovi tratti fognari nelle contrade non ancora servite di Caccianova, Brighetto, Fuscolara, Laccata e Sisto, al fine di migliorare le condizioni di vita della popolazione residente e le condizioni ambientali della zona, favorendone lo sviluppo, del costo complessivo di € 8.500.000,00.

E ancora, la realizzazione di una pista ciclabile di collegamento dei principali siti di interesse turistico e culturale del territorio comunale, con l’obiettivo di realizzare un sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato e sostenibile dal punto di vista ambientale, dell’importo totale di € 5.500.000,00; la riqualificazione e il miglioramento della qualità urbana nel centro storico cittadino, attraverso la sistemazione e l’arredo urbano di un percorso di circa tre chilometri, che collega il nucleo storico con l’area termale, dell’importo di € 1.780.000,00.

La realizzazione del Parco naturalistico “Torre di Milone” e teatro all’aperto, che prevede la valorizzazione dell’area dell’ex ferrovia calabro-lucana, a diretto contatto con l’area termale, attraverso la costruzione di un teatro all’aperto, il recupero degli ex bagni termali, il restauro monumentale dell’antica Torre di Milone e la sistemazione paesaggistica dell’area circostante la torre con la creazione di un parco naturalistico, dell’importo di € 1.785.000,00; la riqualificazione dell’antica Masseria Bruscate e la sua rifunzionalizzazione a centro turistico- culturale di eccellenza, attraverso un intervento di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’immobile, con l’obiettivo di ampliare l’offerta turistica di tipo prevalentemente balneare, facendo conoscere gli attrattori culturali e ambientali del territorio e promuovendo anche le eccellenze enogastronomiche di cui è ricco, del costo complessivo di € 2.135.000,00 circa.

Inoltre, insieme ai Comuni di Rocca Imperiale, Canna, Nocara, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Castroregio, Oriolo, Amendolara, Trebisacce, Albidona, Alessandria Del Carretto, Plataci, Villapiana, Francavilla Marittima, Cerchiara Di Calabria, San Lorenzo Bellizzi, è stata candidata una proposta unitaria, costituita da una serie coordinata di operazioni riguardanti i singoli territori dei diversi comuni, alla quale Cassano ha aderito con il progetto di sistemazione e riqualificazione funzionale e urbanistica dell’area portuale Laghi di Sibari – Marina di Sibari, che prevede il miglioramento dell’accessibilità turistica, la riqualificazione degli spazi pubblici a verde e l’efficientamento degli impianti a rete pubblici (idrico, fognario e di smaltimento delle acque bianche), dell’importo di € 4.600.000,00.

Complessivamente, quindi, ha sottolineato il sindaco Papasso, proposte per oltre 39 milioni di euro, che abbracciano l’intero territorio, con l’obiettivo di rilanciare e rafforzare l’immagine di Cassano e “svelarne la bellezza”, attraverso la riqualificazione ambientale e urbana, la creazione di spazi per la cultura, la valorizzazione turistica e la mobilità sostenibile.​ (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – Presentato il Cis Calabria “Svelare bellezza”

È stato presentato, a Corigliano Rossano, dalla sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, il Contratto Istituzionale di Sviluppo Calabria.

A fare gli onori di casa, insieme a Davide Tavernise, capogruppo in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. Presenti i parlamentari del territorio Abate, Forciniti, Sapia, nonché i Sindaci di Paludi, Cropalati, Campana, Villapiana, Amendolara, San Lorenzo del Vallo, Scala Coeli, Calopezzati, Mirto Crosia, Oriolo, Montegiordano, Canna e Roseto Capo Spulico.

«Il Cis Calabria non può che essere l’inizio di un nuovo lavoro che dobbiamo svolgere insieme, perché solo collaborando, senza scendere in sterili campanilismi, possiamo ottenere risultati concreti per i calabresi» ha dichiarato tavernise.

«La coesione territoriale – ha evidenziato la sottosegretaria Nesci – richiede interventi strutturali che, come Governo, stiamo portando avanti per ridurre i divari e favorire la crescita di tutto il Paese. In una regione come la Calabria, formata in larga misura da Comuni dislocati nelle zone periferiche della regione, il Cis può diventare uno strumento di sviluppo delle aree interne e di valorizzazione della loro ricchezza produttiva e culturale. Questo progetto vuole rendere sempre più fruibili i nostri territori per chi li visita, ma anche più vivibili per chi li abita. Svelare la bellezza della Calabria significa investire sulle zone rurali e le aree interne, che custodiscono un vero patrimonio in termini di storia e tradizioni».

I comuni interessati dal CIS Calabria: 150 nella provincia di Cosenza; 27 nella provincia di Crotone; 80 nella provincia di Catanzaro; 50 nella provincia di Vibo Valentia; 97 nella Città metropolitana di Reggio Calabria. Oltre al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, sono coinvolti: l’Agenzia per la Coesione Territoriale, in qualità di Autorità di Gestione; Invitalia, in qualità di Soggetto Attuatore e Centrale di Committenza del CIS; il Responsabile Unico del Contratto (RUC); la Regione Calabria, chiamata a coadiuvare il Ministero nella fase preliminare raccogliendo le proposte, ad assistere gli enti pubblici del territorio nella presentazione delle medesime, a verificare l’aderenza con i piani regionali di intervento, a partecipare con eventuali proprie risorse al finanziamento del CIS; gli Enti pubblici del territorio.

Ambiente, risorse naturali, riqualificazione urbana, cultura e minoranze etno-linguistiche, turismo, trasporti e mobilità sostenibili, gli Ambiti di Azione.

 Viceversa, i criteri da tenere presente in sede di compilazione delle proposte di intervento sono: la coerenza con gli ambiti di azione; l’assenza di altro finanziamento per il medesimo progetto; significatività dell’intervento (minimo un milione di euro); la sostenibilità ambientale. (rcs)

 

SERRA SAN BRUNO (VV) – La sottosegretaria Nesci incontra i sindaci della zona

Domani pomeriggio, a Serra San Bruno, la sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, incontrerà i sindaci della zona per illustrare il Contratto Istituzionale di Sviluppo della Calabria.

Saranno presenti i Sindaci di Brognaturo, Fabrizia, Mongiana, Nardodipace, San Nicola da Crissa, Serra San Bruno, Simbario, Spadola, Vallelonga, Dinami e Filadelfia.  (rvv)