Martedì a Gioia Tauro il Terzo Forum del Progetto UrbanLab BiodiverCity

Martedì 9 luglio, a Gioia Tauro, alle 10, nella Sala “Le Cisterne”, si terrà il terzo dei cinque Forum ideati e programmati dal Progetto UrbanLab BiodiverCity, prodotto delle attività della Terza Missione Universitaria dei laboratori LaStre del Pau e MecAgri dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Le attività sono realizzate in collaborazione con il Settore 10 della Città Metropolitana di Reggio Calabria ‘Pianificazione – Valorizzazione del Territorio – Leggi Speciali’. Il Laboratorio, tra le azioni previste dal Piano Integrato ‘Aspromonte in Città’ è stato ammesso al finanziamento sulla linea M5C2 – Investimento 2.2 – Piani Integrati del Pnrr.

Apriranno i lavori del terzo Forum il sindaco Metropolitano, Giuseppe Falcomatà, il consigliere Delegato della Città Metropolitana, Salvatore Fuda e il Sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella oltre al dirigente del Settore Pietro Foti e al Rup dell’intervento Giandomenico Gangemi.
Presenteranno i temi del Forum e le attività da svolgere con i Comuni, il Responsabile Scientifico del Progetto, la prof. Concetta Fallanca, con il gruppo di sperimentazione composto dai Proff. Bruno Bernardi, Giuseppe Bombino, Fabio Lombardi, Pasquale A. Marziliano, Antonio Taccone e Rocco Zappia. Collaborano alle attività i Dottori di ricerca Bruno Gianmarco Carrà, Chiara Corazziere e Elvira Stagno e le dottorande Valentina Monteleone e Maria Teresa Rizzo.
Sono invitati a partecipare al confronto i Sindaci, i rappresentanti degli Ordini Professionali, i professionisti, i progettisti, i responsabili degli Uffici di Piano, i Dirigenti Scolastici degli istituti di istruzione secondaria, le associazioni culturali, ambientaliste e di volontariato dell’Area della Piana. Sono già programmati per il 2024 gli ultimi due Forum che si terranno nei territori delle altre zone omogenee della città metropolitana: in Aspromonte il 20 settembre e a Reggio Calabria il 18 ottobre.
L’evento si svolge dopo il primo incontro del 5 aprile dedicato all’Area Grecanica e quello del 17 maggio dedicato all’Area della Locride, il terzo Forum, dedicato all’Area della Piana, sarà una nuova occasione di scambio e di condivisione di idee, di ascolto del territorio e di disseminazione di una nuova cultura del verde e dei temi riferibili alla transizione ecologica. Con gli attori formali e informali presenti, come nei precedenti incontri, si discuterà di infrastrutture verdi e di ecosistemi urbani, di sicurezza e benessere delle comunità residenti e temporanee, di approcci innovativi e pratiche sostenibili per la valorizzazione delle aree verdi in ambito urbano.

I temi affrontati nei diversi Forum, infatti, formulati anche sulla base delle riflessioni dei Sindaci e dei tecnici professionisti responsabili degli uffici di piano su esperienze di rigenerazione urbana sul territorio metropolitano, vogliono stimolare il dibattito su possibili soluzioni progettuali rispetto a sfide ormai imprescindibili: Le infrastrutture verdi per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano; Ecosistemi di naturalità urbana, esistente e di progetto, per la sicurezza e il benessere delle comunità; Diffusione della cultura del verde e adempimenti previsti per i comuni dalla legge regionale n. 7/2024 “norme in materia di valorizzazione delle aree verdi e delle formazioni vegetali in ambito urbano”. (rrc)

A Gioia Tauro incontro con Carmen Lasorella

di FRANCESCA OREFICEBellissima serata organizzata dal gruppo di Lettura Lab donne, a Gioia Tauro, sabato 29 giugno all’interno dell’appuntamento annuale del Festival della Letteratura Tauro book.

A condurre la serata Monica della Vedova e Saveria Lollio, ospite la giornalista, reporter di guerra, amatissimo volto del TG in Rai, autrice, scrittrice, Carmen Lasorella.

Affluenza altissima di pubblico e grande partecipazione e curiosità da parte dei presenti. 

Dopo il saluto della sindaca di Gioia Tauro, neo eletta, dott.ssa Simona Scarcella, e un intervento musicale di giovanissimi artisti, Carmen Lasorella ha instaurato un dialogo aperto con la platea, accompagnando parole pacate ed efficaci a una gestualità accogliente e confidenziale, consona a chi conosce e rispetta l’importanza del segno comunicativo nella dialettica tra persone che vogliono comprendere e farsi comprendere.

Il libro presentato, Vera: e gli schiavi del terzo millennio, racconta la storia di una donna, attivista per i diritti umani, il cui percorso umano si intreccia con il dramma dei migranti, dei quali emerge la vulnerabilità, l’invisibilità e lo stato di emergenza, ma anche con altre tematiche del nostro tempo, come le sfide dell’innovazione e della tecnologia. 

Un viaggio narrativo attraverso gli occhi della protagonista che si incrociano a quelli dei diversi personaggi e sguardi, orientati da diversi punti di vista, ma che tessono una trama che, anche se complessa, ritorna a un comune senso di compassione, come tutte le cose umane.

La scrittrice ha immediatamente evidenziato l’importanza, anche per il proprio impegno letterario, e in linea con le tematiche del libro, dell’incontro con altri mondi e modi di pensare, perché la riflessione si alimenta della diversità e lo scopo della narrazione è quello di rappresentare la storia di popoli e culture anche attraverso i racconti, nondimeno di concedere a chi legge strumenti per decifrare il presente con lenti critiche e sguardo lungimirante. Per abitare e non farci abitare dal tempo in cui viviamo e dalle trappole della schiavitù intellettuale e della manipolazione morale che la tecnologia può strutturare mediante menzogne e negazioni della verità. 

La protagonista del libro affronta problematiche relative alle questioni dei migranti anche da punti di vista di cui si parla poco, come lo sfruttamento dei corpi e il traffico degli organi.

La sfida dei diritti, tuttavia, ha sottolineato l’autrice, riguarda ogni essere umano e non bisogna necessariamente posizionarsi sul fronte della battaglia per scandirli, perché interessano la quotidianità, la vita e le scelte politiche di ciascuno di noi. 

Di grande impatto l’espediente letterario che assume come voce narrante della storia non quella della protagonista, ma di un’altra donna, Mariella, giovane amica di Vera. Attraverso questo stratagemma narrativo, la dialettica si colloca nuovamente sulla soglia delle diverse prospettive e punti di vista, che conseguono anche alla differenza anagrafica, proponendo suggestioni e spunti di riflessione su questioni urgenti della nostra attualità e umanità.

Carmen Lasorella ha, infine, trattato il tema del linguaggio della narrazione, questione sovente trascurata nella narrativa moderna, evidenziando la necessità di cura e dedizione per la parola. 

Chi scrive deve dedicarsi al linguaggio, scandendo la cadenza delle parole come dentro un pentagramma, battendo un ritmo che accordi musicalità al testo, convertendo il registro dalle grandi alle piccole cose, per tenere acceso l’entusiasmo della curiosità, ma anche per concedere un piacere estetico a chi legge. Del resto la lettura è un atto dialogico che può concedere piacere e felicità, trasformando la solitudine in incontro, costruendo relazioni anche politiche in cui chi scrive incontra chi legge e, non poche volte, chi legge trova aspetti di sé che non conosceva: «ogni testo è un esperimento della propria molteplicità in quanto epifania dell’altro, traccia fragile e finita dell’umano» (E. Raimondi, Un’etica del lettore).

L’incontro ha fatto emergere, sopra ogni cosa, il legame sacro e istintivo tra donne, confermando la necessità primigenia della sorellanza, poetica-mente evocata dalle parole belle dell’autrice verso le altre donne, parole declamate al femminile come libertà, giustizia e verità, che lasciano, a memoria della serata, la rasserenante consapevolezza che parole vere già scrivono una storia Vera. (fo)

Cannizzaro (FI): Accolta a Reggio la delegazione del G7 per sopralluogo

Il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, ha reso noto di aver accolto a Reggio Calabria «la delegazione del G7 per il sopralluogo propedeutico all’organizzazione generale dell’evento politico-istituzionale più importante della Calabria» che si terrà a Villa San Giovanni il 16 e 17 luglio.

«Lo annunciammo esattamente un anno fa con Antonio Tajani e Roberto Occhiuto. Non ci credeva nessuno…», ha ricordato Canizzaro, sottolineando come «tra 15 giorni avremo la grande opportunità di ospitare i più grandi del mondo in tema di commercio: Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa. Calabria palcoscenico mondiale».

La delegazione, composta da 20 persone, ha fatto tappa al Porto di Gioia Tauro, ad Altafiumara (luogo che ospiterà il G7) e la Prefettura. Il programma dell’evento, infatti, coinvolgerà anche il Porto di Gioia Tauro, primo porto italiano per traffico merci e l’ottavo in Europa, nonché parte dell’iniziativa “Food for Gaza”, lanciata dal Ministro Tajani per alleviare le sofferenze della popolazione civile a Gaza.

Il G7, presieduto da Antonio Tajani, accoglierà i ministri dei Paesi G7 e il vice presidente della Commissione europea e commissario per il commercio, nonché i ministri dei Paesi terzi invitati e i rappresentanti del mondo imprenditoriale (Business 7) e delle organizzazioni internazionali.

L’obiettivo principale della riunione è quello di rispondere alle tensioni e alle frizioni commerciali che mettono a rischio il commercio globale e la crescita sostenibile e inclusiva e di tutelare la libertà di navigazione e i traffici marittimi commerciali a fronte delle crisi regionali, dal Mar Rosso all’Indopacifico.

Per questo, la Presidenza italiana ha scelto quattro tematiche che costituiscono le principali sfide sulle quali si deve misurare il commercio internazionale: rafforzamento del sistema commerciale multilaterale attraverso la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc); parità di condizioni nell’accesso ai mercati terzi; commercio e sostenibilità ambientale; resilienza e sicurezza economica. (rrc)

 

GIOIA TAURO – Il concerto del duo pianistico Fusaro-Arcuri

Sabato 8 giugno, a Gioia Tauro, alle 18, nella Sala Le Cisterne, si terrà il concerto del duo pianistico composto da Giuseppe Fusaro e Clarissa De Rosa Arcuri.

L’evento, organizzato da Ama Calabria con la collaborazione dell’Associazione Musica Insieme, è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale dello Spettacolo, dell’assessorato alla cultura della Regione Calabria e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Il duo pianistico presenta un programma di sicuro interesse musicale che prevede l’interpretazione di opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Johannes Brahms e Franz Liszt. (rrc)

San Ferdinando rifiuta le accuse di Gioia Tauro, il sindaco Gaetano: Collaboriamo per il bene comune

Il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, ha dichiarato la «nulla quaestio (nessun problema ndr) sulle determinazioni del Consiglio Comunale di Gioia Tauro che ha bocciato la variazione urbanistica utile a istituire il nuovo “Ecovillaggio” per l’ospitalità ai braccianti stranieri, né tantomeno intendiamo esprimerci sul ribaltone che ha colpito il sindaco Alessio; farlo sarebbe una gravissima interferenza rispetto al supremo organo di governo cittadino».

«Non è possibile, tuttavia, – si legge in una nota del Comune – accettare supinamente ingerenze altrui o, peggio, l’uso strumentale di un dramma umanitario coinvolgendo impropriamente le comunità limitrofe perché, contrariamente a quanto affermato, San Ferdinando non intende “risolvere” i propri problemi scaricando le responsabilità su altri né, tantomeno, ha mai richiesto interventi diretti al Comune di Gioia Tauro poiché il progetto in questione è di competenza regionale. La nostra comunità è fermamente intenzionata a risolvere i problemi locali in maniera autonoma e le questioni di territorio in maniera collaborativa e inclusiva, senza ricorrere a richieste unilaterali».

«Espressioni come «San Ferdinando risolva da solo i suoi problemi» risultano inappropriate e fuori luogo perché il Comune di San Ferdinando lo ha fatto e continuerà a farlo, come testimoniato dai progetti Su.Pr.eme.2 e Pnrr M5C2-15», continua la nota, sottolineando come «quest’ultimo progetto, a valere sui fondi Next Generation UE, prevede l’impiego di 4.728.000 Euro per la realizzazione di infrastrutture abitative e di servizio quali un ostello per lavoratori stagionali, una rete di trasporto pubblico, laboratori professionali, sportelli di orientamento e di una fattoria solidale mentre con Su.Pr.eme.2 si punta ad ampliare la rete dei poli sociali e il rafforzamento di servizi».

«Stupisce, quindi – si legge – questa improvvisa contrapposizione tra Comuni, visto che i progetti che stiamo realizzando sono caratterizzati dalla cooperazione e dalla sinergia con le città di Rosarno e Taurianova, esempio di una visione complessiva del territorio che chiama tutti a farsi carico delle responsabilità comuni con spirito di servizio. Sono inoltre rivolti alla globalità della popolazione, quindi senza discriminare i fruitori in base a criteri etnici: chiunque potrà godere i benefici di tali iniziative e questo aiuterà anche a superare le divisioni e a condividere diritti e doveri di cittadinanza attiva».

«È importante sottolineare – viene ribadito – che il Comune di San Ferdinando ha sempre operato in stretta collaborazione con  il Governo, la Regione, la Prefettura e i comuni della Piana e in questo contesto il progetto dell’Ecovillaggio, finanziato con dieci milioni di euro di fondi comunitari dalla Regione Calabria, è una testimonianza dell’impegno congiunto delle istituzioni».

«Invitiamo – dice la nota – chi ha pronunziato parole quali «San Ferdinando ha un problema che può risolvere all’interno del suo territorio, dotato di tanti spazi» ad astenersi dal fornire consigli non richiesti e a informarsi sul fatto che le aree industriali di San Ferdinando sono indisponibili perché occupate dalla Zes e dal progetto rigassificatore e che da questo nasce la necessità – oltre che da motivi squisitamente umanitari – di attuare il superamento definitivo della Tendopoli». 

«Esortiamo, pertanto – si legge ancora – il consigliere D’Agostino a rivolgere i propri strali e le proprie preoccupazioni al Governatore Occhiuto e agli organi di governo che vigilano su queste vicende, evitando di coinvolgere la comunità di San Ferdinando nella dialettica politica del suo Comune. Riteniamo lesive queste dichiarazioni perché distorcono la realtà e minano gli sforzi di cooperazione tra le comunità: sembrano mirate a solleticare sentimenti di disunione e a creare divisioni non necessarie, piuttosto che a lavorare per il bene comune. Le persone non sono “problemi” e sostenere il contrario significa negare i diritti universali dell’uomo e venir meno ai doveri di solidarietà tra individui e tra popoli.  Rifiutiamo categoricamente tali attacchi, che consideriamo non solo ingiustificati, ma anche dannosi per il tessuto sociale e la collaborazione regionale». 

«Continueremo a gestire, tra molte difficoltà – viene detto – gli insediamenti informali nel nostro Comune e a partecipare a ogni azione per superare disumanità e degrado e ringraziamo, doverosamente e con sentimenti di sincero apprezzamento, tutti coloro che si sono impegnati e si stanno impegnando nello sviluppo di iniziative utili al territorio: dalla senatrice Tilde Minasi che ha fortemente voluto il progetto dell’Ecovillaggio, all’assessore Emma Staine che lo prosegue con impegno e determinazione a nome del governo regionale». 

«È d’obbligo – conclude la nota – indirizzare sentimenti di riconoscenza alle Forze dell’Ordine e al Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro che sostiene gli sforzi della comunità e si spende in prima persona per garantire le migliori condizioni di vivibilità.  Infine, ultimi ma non meno importanti, ai tanti volontari e alle realtà associative come i sindacati, Caritas, Medu, Mediterranean Hope ed Emergency per non parlare del  Vescovo Mons. Giuseppe Alberti e di don Pino De Masi. Grazie anche ai sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e Taurianova per la visione collaborativa e a tutti i funzionari ingaggiati nelle fasi operative di sviluppo delle progettualità. Confidiamo nella comprensione e nel supporto di tutti i cittadini e delle comunità vicine per continuare a lavorare insieme verso soluzioni che rispettino e valorizzino il benessere collettivo». (rrc)

Il console del Marocco Naccari ha incontrato il presidente del Porto di Gioia Agostinelli

Il Console onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, Domenico Naccari, ha incontrato Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Meridionale e Ionio.

All’incontro, svoltosi al Porto di Gioia Tauro, era presente anche il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio. Il colloquio che fa seguito a quelli avvenuti a Roma anche presso l’ Ambasciata del Regno del Marocco.

L’Ammiraglio ha evidenziato che il porto di Gioia Tauro rappresenta oggi l’eccellenza della portualità italiana nel Meridione. Si trova nella migliore posizione geostrategica del Mediterraneo. È un porto che non ha subito contraccolpi rispetto alla crisi del Mar Rosso, vista la sua importanza come scalo, a detta di tutti gli armatori di riferimento, di rilievo mondiale. I terminal lavorano egregiamente.
Dal canto suo il Console Naccari ha evidenziato che la scelta di Gioia Tauro come sede consolare avente competenza sull’ intero territorio regionale, da parte delle autorità marocchine, deriva proprio dalla rilevanza che oggi il porto  di Gioia Tauro  riveste nel contesto del Mediterraneo e per la numerosissima comunità di cittadini marocchini che vivono e lavorano onestamente nella Piana di Gioia Tauro.  (rrc)

 

L’ETERNA GUERRA PER I RIGASSIFICATORI
CHE SERVONO TANTO MA NESSUNO VUOLE

di PIETRO MASSIMO BUSETTA – «Partiamo dal fermare l’assalto eolico»:  Alessandra Todde, la Presidente, recentemente eletta, della regione Sardegna, nella sua prima conferenza stampa, parla subito della questione che più infiamma recentemente l’Isola: le rinnovabili.     

E una domanda diventa legittima se è un acuirsi della sindrome Nynby ( Not In My Back Yard),non nel mio giardino, oppure una sacrosanta difesa del territorio? 

D’altra parte anche il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, afferma che  nessuna nuova installazione a terra verrà più autorizzata. 

Allora anche  qualche dubbio sorge sulla grande opportunità per il Sud di diventare la batteria del Paese e dell’Unione. Spesso anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha esaltato il ruolo che il Sud può avere, considerato che ha una insolazione molto prolungata, che fa sì che gli impianti solari possano raccogliere energia per molte ore al giorno, ha una presenza di venti che lo rendono particolarmente adatto agli impianti eolici, oltre che una localizzazione molto favorevole, vicina all’Africa, che lo rende particolarmente adatto ad accogliere impianti di rigassificazione, come per esempio quello di Porto Empedocle.

Peraltro in un momento in cui l’Europa spinge per la riconversione energetica e la chiusura dei rapporti con la Federazione Russa rende l’approvvigionamento alternativo fondamentale e indispensabile, pensare  di bloccare i nuovi impianti energetici, che industrializzerebbero il Sud, sembra una pazzia.  

Ma attenzione l’approccio è lo stesso che si ebbe negli anni Sessanta quando si contrabbandò come industrializzazione la localizzazione delle raffinerie, che tanta devastazione ambientale hanno portato. Si pensi al prezzo pagato da Bagnoli, che finalmente pare adesso sarà bonificata, con un costo miliardario, alla Ilva di Taranto, al petrolchimico di Gela, costruito alle spalle delle mura puniche. 

Tutte localizzazioni vendute come industrializzazione, peraltro costruite con i fondi destinati allo sviluppo del Sud. Sembra che si stia ripetendo lo stesso schema. Le esigenze del Paese, che non porteranno che  pochi  posti di lavoro, vendute come investimenti. 

E allora fare chiarezza è indispensabile. Che la transizione energetica sia indispensabile è assodato. Che il Sud ha maggiori opportunità per tale tipo di energia è altrettanto assodato. Che il Paese abbia bisogno di investimenti importanti in tali settori nessuno lo discute. 

Ma è un prezzo che il Sud paga per il Paese. E in cambio dovrebbe avere i veri investimenti, quelli che portano posti di lavoro veri, come quelli della Intel,  perduta che, furbescamente senza riuscirci, Giorgetti voleva tenersi a Vigasio. 

Stessa problematica riguarda i rigassificatori, che certamente vanno costruiti in funzione delle esigenze programmate, ma in realtà che siano adatte allo scopo. 

Quando si parla di Gioia Tauro l’adesione  non può che essere totale. Meno certezze per quanto riguarda Porto Empedocle a pochi chilometri dalla Valle dei Templi , della Scala dei Turchi e alla casa di Pirandello. 

In quel caso, vista la vocazione turistica della zona, la Valle dei templi registra oltre un milione di visitatori l’anno e si prepara ad essere capitale della cultura nel 2025, forse pensare a località già violate, come Gela, potrebbe  costituire un timeout opportuno.

Non vi è dubbio che il proliferare di pale eoliche e di pannelli solari, che sottraggono terreno all agricoltura e che rovinano spesso paesaggi incontaminati, va regolato.  Utilizzare i tetti delle stalle e delle industrie, per le quali il ministero dell’Agricoltura ha finanziato solo quest’anno 13.500 aziende, con una prospettiva di arrivare a 26mila,  é un approccio corretto. Come mettere a frutto tutte quelle aree accessorie alle grandi arterie di circolazione ferroviaria e autostradale e le aree che sono agricole, ma non utilizzate, come le  cave. 

Cosa diversa è consentire una violazione indiscriminata del paesaggio. Ma supposto sia necessario che il prezzo pagato venga considerato e rimborsato con impianti manifatturieri veri, quelli che portano posti di lavoro importanti. 

In ogni caso che non ci si limiti ad essere scelti per localizzare gli impianti, ma anche per le fabbriche, per esempio, dei pannelli fotovoltaici, come sta accadendo a Catania, anche se in tal senso si apre una grande problematica relativa ai costi di produzione, che pare in Cina, come non è difficile da credere, sono assolutamente più contenuti, tanto da rendere la produzione europea fuori mercato. 

Ma certamente va respinta la vulgata che il Sud deve essere contento di essere la batteria dell’Unione. A parte la necessità dell’assoluto divieto in aree di bellezza ambientale particolarmente rilevante, a parte la sollecitazione a mettere i parchi eolici o di rigassificatori offshore, come sta avvenendo al largo delle Egadi, con resistenze rilevanti da parte dei pescatori della zona,  sicuramente gli impianti vanno realizzati non senza un ristoro. 

Che per i rigassificatori significa che oltre che in una localizzazione che non confligga con la vocazione dei territori, anche nell’utilizzo del freddo ricavato dal portare il gas da liquido ad aeriforme per l’installazione di una catena del freddo che possa essere utilizzata dalla agricoltura della zona per impianti di surgelazione utili ai prodotti di eccellenza che si hanno al Sud. Per l’energia prodotta dagli impianti solari e fotovoltaici il ristoro potrebbe venire  in una riduzione delle bollette energetiche che servano ad incoraggiare la localizzazione di investimenti dall’esterno dell’area. 

Finora tali impianti hanno costituito solo una ottima speculazione per aziende piccole e grandi del settore, con il pericolo dell’inserimento nel grande affare della criminalità organizzata. 

Ultima considerazione:visto che l’energia prodotta serve prevalentemente all’area più industrializzata non si capisce perché non debbano essere distribuiti in tutto il Paese. Il paesaggio alpino é più pregevole di quello dei Nebrodi o delle Madonie e merita una maggiore protezione? O le colline toscane sono da preservare più dei vigneti di Trapani o dell’area attorno a Segesta? (pmb)

[Courtesy Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia]

GIOIA TAURO – Sabato omaggio a Ennio Morricone con Bruno Gambarotta

Ancora una volta Ama Calabria e Associazione Musica insieme propongono un grande evento di musica che avrò luogo sabato 20 aprilepresso la sala Le Cisterne alle ore 19.

Protagonista il grande Bruno Gambarotta, voce recitante, accompagnato musicalmente dalla flautista Elena Cornacchia e dal pianista Giorgio Costa.

L’evento La manifestazione è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale dello Spettacolo, della Regione Calabria Assessorato alla Cultura e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Un omaggio ad uno dei musicisti italiani più amati di sempre, la cui arte ha segnato un’epoca intera. Bruno Gambarotta, guiderà l’ascoltatore come in un viaggio, attraverso le opere più suggestive di Ennio Morricone raccontando e commentando preziosi aneddoti della vita del compositore.

Ascolteremo famosi brani che hanno “dipinto” gli spaghetti western di Sergio Leone (“C’era una volta il west”, “Giù la testa”), le magiche atmosfere di “Mission”, le tinte più moderne di “Nuovo Cinema Paradiso”, e ascol- teremo anche un Morricone che forse non ci aspettavamo, e cioè il Morricone autore di indimenticati brani come “Here’s to you” (cantata da Joan Baez) e “Speranze di Libertà”. Sarà un crescendo di emozioni e serena nostalgia in un’atmosfera intima e sognante, un po’ come tornare indietro di qualche anno quando il cinema (e la sua musica) era ancora magia; il tutto con la garbata ironia di Bruno Gambarotta e l’estro di Elena Cornacchia al flauto e Giorgio Costa al pianoforte. (rrc)

GIOIA TAURO – La consigliera Frachea accanto alla candidata sindaco Russo

La consigliera Frachea accanto alla candidata sindaco Russo. «Nella mia esperienza come docente e consigliere comunale uscente, ho sempre creduto nel potere dell’unità e della collaborazione per il bene comune della nostra città – afferma la consigliera uscente del Comune di Gioia Tauro Francesca Frachea – Riflettendo su questo percorso, oggi mi trovo di fronte a una decisione che considero fondamentale non solo per la mia crescita personale, ma soprattutto, per il futuro della nostra comunità. Seguendo lo spirito unitario che caratterizza il nostro modo di intendere la politica, ho deciso di ritirare la mia candidatura a favore di Maria Rosaria Russo, stimata dirigente scolastica. La sua visione per la nostra città, la sua passione per l’istruzione, il suo impegno verso il benessere dei nostri giovani, uniti alle sue notevoli capacità manageriali dimostrate nella gestione di diverse scuole, sono qualità che ritengo essenziali per guidare la comunità verso un futuro prospero».

Per il consigliere uscente «sostenere Maria Rosaria significa credere in un progetto di città che pone al centro l’istruzione, l’innovazione e la coesione sociale».

«Sono entusiasta all’idea di collaborare con lei e con tutti i candidati delle sue liste per trasformare le nostre speranze e i nostri sogni in realtà – conclude la Frachea – Lavoriamo insieme per creare opportunità, promuovere la crescita collettiva ed affrontare le sfide con un approccio inclusivo e partecipativo».

Sulla stessa lunghezza d’onda la candidata a sindaco che aggiunge: «È con profonda soddisfazione che accolgo l’adesione della componente locale, presieduta dalla collega Frachea della quale ho sempre apprezzato le doti umane oltre la qualificata professionalità, di un partito di Governo, il primo nel Paese per consensi, come FdI alla piattaforma civica elettorale “La Ginestra” che mi sosterrà alle prossime elezioni comunali – afferma la candidata Russo – Questo segnale di fiducia dimostra il crescente consenso intorno alla nostra visione per il futuro della città di Gioia Tauro e ciò, è estremamente gratificante. Accolgo questi nuovi candidati a braccia aperte e, insieme, lavoreremo instancabilmente per realizzare le aspirazioni e le necessità della nostra città. Il costante confronto e l’unità d’intenti costituiranno la chiave per affrontare le sfide che ci attendono e per costruire nuove opportunità. Continueremo a lavorare con determinazione, coerenza e trasparenza per creare un futuro in cui ognuno di noi possa sentirsi rappresentato e valorizzato, un futuro basato sulla collaborazione e sull’impegno per il bene comune. Sono grata per il sostegno che stiamo ricevendo e non vedo l’ora di continuare questo viaggio insieme a voi». (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – L’Aipd reggina cerca tutor di viaggio

La sezione reggina di Aipd – Associazione italiana persone con sindrome di Down, impegnata da anni nella promozione di percorsi di autonomia e di inserimento sociale per minori e adulti con sindrome di Down, cerca volontari “tutor di viaggio” a Gioia Tauro «Per favorire la partecipazione ai nostri percorsi di educazione all’autonomia di persone con sindrome di down che provengono da fuori Reggio, puntiamo a coinvolgere uno o due volontari disponibili ad accompagnare alcuni ragazzi maggiorenni nel tragitto in treno da Gioia Tauro a Reggio Calabria, andata e ritorno».

Questo è l’appello che il gruppo reggino di Aipd rivolge a persone di età compresa preferibilmente tra i 18 e i 35 anni, che «siano disponibili a mettersi in viaggio – in senso metaforico e non solo – per contribuire alle buone pratiche educative e inclusive che l’associazione porta avanti regolarmente da anni».

Il compito dei volontari-tutor sarà dunque quello di accogliere i ragazzi con sindrome di Down alla stazione di Gioia Tauro, percorrere con loro il viaggio in treno fino alla stazione di Reggio Calabria e partecipare agli incontri settimanali di educazione all’autonomia che si svolgono presso la sede dell’Aipd reggina (in Via Palmi, nei pressi dell’IperCoop sul Viale Calabria) ogni giovedì pomeriggio e che sono condotti dall’équipe a ciò preposta.

La trasferta dalla stazione alla sede e viceversa sarà a cura dei volontari reggini; le spese di viaggio sono a carico dell’associazione.

La disponibilità di tempo richiesta ai volontari è di circa cinque ore a settimana il giovedì pomeriggio.

Gli aspiranti volontari possono scrivere a info@aipdreggiocalabriaonlus.com oppure telefonare al numero + 39 347 705 8505 per informazioni e adesioni. (rrc)