GIOIA TAURO (RC) – Le attività natalizie al Museo Mètauros

Ha preso il via, al Museo Archeologico “Mètauros”, Natale al Museo, la serie di eventi dedicati a bambini e adulti – e particolarmente indicato per le famiglie – che condurrà i visitatori nell’atmosfera delle feste natalizie, un modo innovativo di vivere il museo come luogo di socializzazione.

«Natale al Museo è il tema del calendario di attività previste per le festività di Natale 2024», ha spiegato il direttore del Museo Metauros, arch. Simona Bruni. Aspettiamo con gioia amiche e amici per vivere un calendario ricco di eventi, per un museo che vuole essere casa per i gioiesi e per tutti i visitatori».

«Il Natale – ha aggiunto – è un momento nel quale possiamo cogliere l’occasione per un tempo di qualità con amici e famiglia. È per noi motivo di orgoglio che le famiglie e gli appassionati possano vivere da vicino il nostro inestimabile patrimonio culturale».

Il calendario natalizio, cominciato giorno 8 dicembre Festa dell’Immacolata con le visite teatralizzate e i giochi, prosegue con un laboratorio di ceramica e di scavo archeologico, proposto in collaborazione con Itineraria Brutii e Gruppo Archeologico Altano. Un appuntamento che già in passato ha visto una grande partecipazione delle famiglie.

Si continuerà con diversi momenti, giorno 21 “Olimpiadi a colori”, un laboratorio di composizione a tema sportivo, realizzato in collaborazione coi ragazzi del Servizio Civile di Gioia Tauro, giorno 28 sarà la volta di “A spasso nel tempo”, uno spettacolare appuntamento con le visite teatralizzate a cura di Itineraria Brutii, che coinvolgeranno i presenti con musiche e scene teatrali. Altri appuntamenti previsti poi fino al giorno dell’Epifania sono il laboratorio per bambini del 31 dicembre per giorno di vigilia e la prima domenica dell’anno con le domeniche al museo. Conclusione il 6 gennaio con “Archeologo per un giorno” un laboratorio ludico didattico pensato per grandi e bambini.

Gli appuntamenti sono curati e pensati per comprendere e vivere la storia del sito di Mètauros, che riveste una importanza nel territorio, con una collezione che va dall’età greca a quella romana e medievale.

Le attività rappresentano un modello di visita innovativa e dinamica, organizzata pensando alle famiglie che vogliono vivere un’esperienza insieme, coniugando tempo libero e conoscenza, e anche ideale per adulti appassionati che vogliono conoscere da vicino in maniera originale gli usi e costumi delle civiltà antiche.

I visitatori potranno, inoltre, godere di due mostre temporanee che sono allestite negli spazi museali: “Viaggio nel Mediterraneo”, una mostra di reperti archeologici che raccontano il mito del Mar Mediterraneo e i rapporti tra popolazioni, inaugurata il 30 novembre, in occasione dell’apertura del consolato del regno del Marocco a Gioia Tauro. E la mostra “Arché”, con l’esposizione degli abiti-scultura ispirati dal mondo classico e realizzati dall’artista gioiese. (rrc) 

 

GIOIA TAURO (RC) – Al Museo Mètauros “Tra greci e italici”

Domani, dalle 10 alle 13, al Museo Archeolico Mètauros di Gioia Tauro, propone con Itineraria Brutii, una mattinata di straordinaria valenza culturale.

Una mattinata di attività ludico-didattiche dal titolo “Tra greci e italici”, che darà la possibilità ad un gruppo di massimo 40 visitatori di ripercorrere e vivere insieme la storia del sito di  Mètauros in età greca e romana attraverso una serie di attività di partecipazione corale tra proiezioni, visite teatralizzate con attori in scena e antichi giochi.

Le attività rappresentano un modello di visita innovativa e dinamica, organizzata pensando alle famiglie che vogliono vivere un’esperienza insieme, coniugando tempo libero e conoscenza, e anche ideale per adulti appassionati che vogliono conoscere da vicino in maniera originale gli usi e costumi delle civiltà antiche, che vivevano nei nostri territori nei secoli passati. 

«Con questo primo appuntamento domenicale, che coincide con la Festa dell’Immacolata, apriamo il calendario di attività previste per le festività di Natale 2024 – ha dichiarato la direttrice del Museo, arch. Simona Bruni –. Il Museo è spazio collettivo di condivisione, è per noi motivo di orgoglio che le famiglie e gli appassionati possano sentirsi accolti. Il nostro obiettivo è far vivere il patrimonio culturale a tutte le generazioni in un ambiente inclusivo».

Il concetto di Museo si evolve da luogo di sola conservazione, in luogo aperto e strumento per far emergere i bisogni di cultura che il territorio esprime. Le visite, previste all’interno della programmazione di servizi educativi del Museo, stanno vedendo un’importante partecipazione, anche da comuni vicini. (rrc)

A Gioia Tauro inaugurata la sede del Consolato Onorario del Regno del Marocco

È stata inaugurata, a Gioia Tauro, la sede del Consolato Onorario del Regno del Marocco in Calabria, ospitata all’interno di Palazzo Sant’Ippolito.

Una manifestazione imponente, curata nei minimi particolari, che ha dato il senso dell’importanza di un Consolato che rappresenta una comunità di circa 15.000 marocchini in Calabria e che è iniziata con un convegno nella Sala Fallara del Comune.
Molti i sindaci presenti in fascia tricolore provenienti da ogni parte della Calabria, presidenti e rappresentanti degli ordini professionali, il deputato Giovanni Arruzzolo, i consiglieri regionali Giacomo Crinò e Giuseppe Mattiani, autorità religiose e rappresentanti delle associazioni Marocchine in Calabria, forze dell’ordine, giornalisti delle varie testate, la Giunta ed il Consiglio comunale di Gioia Tauro, l’avv. Giuseppe Saletta ed il Commendatore Nicolino La Gamba, membri del Consolato, il dott. Fabio Fanciulli, collaboratore della sindaca Simona Scarcella, che ha parlato di «un momento storico per la città. Si apre un nuovo capitolo per la comunità, intriso di condivisione, cooperazione e reciproco rispetto».
Il primo cittadino, nel corso del suo intervento, ha ricordato i tratti comuni con il Regno del Marocco: il clima, la gastronomia e la presenza di due grandi realtà portuali che caratterizzano i due territori: Tangeri per il Marocco e Gioia Tauro per l’Italia ed il Console Onorario del Regno del Marocco, Domenico Naccari, il quale ha ripercorso le tappe per la realizzazione del Consolato tra le quali la delibera n.122 del 2024 con la quale la Giunta Comunale di Gioia Tauro ha assegnato i locali del prestigioso Palazzo Sant’ippolito al Regno del Marocco da adibire a sede consolare.
Presente il sottosegretario di Stato, Wanda Ferro, la quale ha manifestato il plauso del governo per l’iniziativa ed evidenziato gli ottimi rapporti commerciali tra Italia e Regno del Marocco. Ha evidenziato altresì la perfetta integrazione della Comunità Marocchina in Calabria ed in Italia.
S.e. Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, ha ricordato di conoscere molto bene la realtà calabrese, essendo stato Console a Palermo con competenza anche per la Calabria, e di credere fortemente nel ruolo del Consolato di rafforzare i legami economici e culturali tra la Calabria ed il Marocco.
La presidente della Corte di Appello di Reggio Calabria, dott.ssa Caterina Chiaravalloti, la quale ha ricordato che la presenza di un Consolato a Gioia Tauro è importante anche come interlocuzione per prevenire reati transnazionali.
L’incontro, moderato dal giornalista Arcangelo Badolati, è stato allietato dalla S. Arlia Wind Orchestra, diretta dalla dott.ssa Cettina Nicolosi, che ha aperto i lavori con gli inni nazionali del Marocco e dell’Italia ed un intermezzo musicale di Puccini con “Nessun dorma” che ha riscosso un’ovazione da parte del pubblico.
Al termine del convegno, è stata effettuata una visita guidata al museo Metauros a cura della sua direttrice arch. Simona Bruni e della dott.ssa Maria Maddalena Sica, funzionario archeologo. Qui è stata allestita una mostra realizzata ad hoc per l’evento dal titolo:” Viaggio nel Mediterraneo. Le colonne d’Ercole tra mito e conoscenza”.
L’esposizione rappresenta un’occasione di riflessione sul Mare Mediterraneo, spazio geografico dell’anima, dove nel corso dei secoli ci sono stati intrecci di storie e vite e dove ancora oggi si creano nuove relazioni e spazi di identità. (rrc)

GIOIA TAURO – S’inaugura la mostra “Viaggio nel Mediterraneo”

Fino al 31 dicembre si potrà visitare, al Parco Archeologico Metauros, la mostra Viaggio nel Mediterraneo: Le Colonne d’Ercole tra mito e conoscenza a cura della direttrice del Museo, arch. Simona Bruni e dal funzionario archeologico, dott.ssa Maria Maddalena Sica.

Questa importante novità è stata programmata in occasione dell’inaugurazione della sede del consolato del Marocco a Gioia Tauro e vuole rappresentare un’occasione per una riflessione culturale sul Mediterraneo, spazio geografico e dell’anima, nel quale genti diverse hanno convissuto per secoli con intrecci di storie e vite; Mediterraneo dove ancora oggi le storie dei popoli danno vita a nuove relazioni e a nuovi spazi di identità.

La scelta del tema trae ispirazione dalla mitologia e, in particolare, dal mito di Eracle, l’eroe greco per eccellenza, al quale la tradizione letteraria antica attribuisce la realizzazione di due colonne poste a segnare i confini del mondo fino ad allora conosciuto. Una dimensione mitica che rimanda al celebre viaggio di Ulisse “per seguire virtute e canoscenza”. Il viaggio nel Mediterraneo è mito della conoscenza, della ricerca e scoperta di nuovi mondi, un desiderio di apprendere e scoprire nuovi orizzonti, al di là del mare. Al tempo stesso ci parla dei limiti che a volte la natura impone agli uomini e della loro voglia di superarli.

I pezzi selezionati per la mostra saranno una guida per i visitatori, una bussola di comprensione del grande valore culturale dei rapporti secolari intessuti dalle genti del Mediterraneo.

«Siamo orgogliosi di presentare questa nuova offerta per i visitatori del nostro Museo – ha detto la Direttrice del Museo Archeologico Metauros Arch. Simona Bruni – Pensare alle connessioni culturali nel Mediterraneo è riflessione culturale e al tempo stesso inno alla conoscenza e alla ricerca, di viaggi nei mondi dell’anima che il Mediterraneo regala. La mostra sarà un’occasione per uno sguardo inedito sulla collezione museale». (rcs)

A Gioia Tauro sabato s’inaugura il Consolato del Regno del Marocco in Calabria

Sabato 30 novembre, a Gioia Tauro, nei locali di Palazzo Sant’Ippolito, sarà inaugurata la sede del Consolato onorario del Regno del Marocco in Calabria.

Il Comune, guidato dalla sindaca Simona Scarcella, con delibera n.122 del 2024, ha concesso i locali da destinare a sede del Consolato Onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, venendo incontro  ai circa 15.000 marocchini presenti in Calabria che troveranno un punto di riferimento nella città di Gioia Tauro.

Il programma con inizio alle 10, nella la sala “Fallara” del Comune di Gioia Tauro, prevede l’intervento di molteplici autorità, tra cui l’ Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia S.E. Youssef Balla, il Sottosegretario agli interni, Wanda Ferro, il vicepresidente della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, la Presidente delle Corte di Appello di Reggio Calabria, dott.ssa Caterina Chiaravalloti. I lavori saranno moderati dal giornalista Arcangelo Badolati.

Nel corso della manifestazione è previsto un intermezzo musicale a cura della S. Arlia Wind Orchestra diretta dalla dott.ssa Cettina Nicolosi ed una visita guidata al museo Metauros, a cura della sua direttrice, arch. Simona Bruni, e della dott.ssa Maria Maddalena Sica, funzionario archeologo.

Entusiasta la Sindaca Scarcella che ha definito “storica” la delibera della sua Giunta, poiché renderà Gioia Tauro sede di un importante Consolato con competenza territoriale su tutto il territorio Calabrese. Ha ricordato, altresì, che il comune da lei amministrato, grazie alla presenza del porto, primo italiano per traffico merci ed ottavo in Europa, ritorna nella sua vocazione “internazionale”. Nella seconda metà dell’Ottocento, infatti, quando nella zona il commercio era fiorentissimo, Gioia Tauro era sede di numerosi consolati esteri: Danimarca, Svezia, Norvegia, Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti e Brasile.

Soddisfatto anche il  Console Naccari, il quale ha rilevato come Gioia Tauro, con l’ apertura dell’ importante sede, sarà in rapporto diretto con il Marocco, la cui economia, oggi secondo dati statistici crescerà nel 2024 del 3,1 per cento, superando tutte le economie africane e ponendolo come uno dei paesi più attraenti negli investimenti.

Consentirà, pertanto, di incentivare le relazioni commerciali italo-marocchine. Peraltro le ultime riforme varate  dal Regno del Marocco, favoriscono l’apertura del paese agli investimenti stranieri e promuovono la modernizzazione dell’ economia. (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Sabato si presenta il libro “Democristiani” di Mimmo Nunnari

Sabato 30 novembre, a Gioia Tauro, alle 16.30, alla Biblioteca Comunale, sarà presentato il libro Democristiani di Mimmo Nunnari.

L’evento è a cura dell’Amministrazione comunale. Interverranno il sindaco Simona Scarcella, l’assessore alla cultura Domenica Speranza e sarà presente l’eurodeputata Giusi Princi.

Dialogherà con l’autore la docente di letteratura italiana e giornalista Roberta Macrì

In “Democristiani”  Nunnari ripercorre le  tappe della storia del partito scudocrociato attraverso le biografie dei suoi maggiori leader: De Gasperi, Fanfani, Moro, Andreotti, De Mita, fino all’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che l’autore definisce “l’ultimo democristiano”.

Democristiani, edito da Luigi Pellegrini Editore, è in viaggio come nel Gran Tour. Una presentazione dopo l’altra che sta aprendo un dibattito sul ruolo dei cattolici in politica suscitando un’attenzione nel mondo della Chiesa. Significativa la presenza alla  presentazione di Reggio dell’arcivescovo Fortunato Morrone, presidente della Conferenza episcopale calabrese. A Polistena dove “Democristiani” sarà presentato oggi a cura dei Rotary Club di Nicotera, Medma e Polistena, sono invece previsti gli interventi tra gli altri di don Pino De Masi, referente territoriale di Libera e di don Gaudioso Mercurio, assistente ecclesiastico Fuci della diocesi. (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Riapre al pubblico il Museo Archeologico Mètauros

Il Museo Archeologico Mètauros di Gioia Tauro, dopo il restauro e la rifunzionalizzazione degli spazi a Palazzo Baldari, riapre le sue porte al pubblico. Per l’occasione, venerdì 11 ottobre, dalle 16 alle 21 il Museo effettuerà un’apertura straordinaria. Ma non solo: alle 11 è prevista la cerimonia di inaugurazione, a cui seguirà un dibattito sui Presidi culturali e territorio.

Intervengono Filippo Demma, direttore Direzione Regionale Musei Nazionali Calabria, Maria Mallemace, soprintendente Abap per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, Simona Scarcella, sindaca di Gioia Tauro, Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, Simona Bruni, direttore Museo Archeologico Mètauros, in dialogo con Massimo Tigani Sava, di LaCNetwork.

All’apertura straordinaria del Museo, oltre a Demma, Scarcella e Bruni, intervengono Domenica Speranza, assessore Cultura e Beni culturali del Comune di Gioia Tauro, Virgilio Piccari, direttore Aba Catanzaro, e Simona Caramia, Aba Catanzaro.

Dopo la visita guidata della collezione esposta, alle 17, è prevista la presentazione dell’opera multimediale degli artisti Luca Savelli e Claudia Giannulli, a cura di Simona Caramia e Tommaso Palaia. A seguire ancora, la presentazione dell’installazione Arché di Immacolata Melito.

La riapertura al pubblico rappresenta per il Museo archeologico Mètauros, in linea con le linee guida della Direzione regionale musei, conferma delle sinergie messe in campo dagli Istituti Culturali come strumento di cardine territoriale nei contesti urbani che vede i Musei come Hub Culturali.

Obiettivo che in questi anni è diventato fondamento di tutte le iniziative e attività progettuali nell’ambito della direzione Museale che mette al centro le buone pratiche di promozione del patrimonio, fondate sulla valorizzazione della relazione identitaria fra i musei/luoghi della cultura e la comunità di riferimento, garantiscono reciproca sostenibilità e sviluppo socioeconomico, diffondendo la consapevolezza dei valori culturali identitari di riferimento.

 

 

GIOIA TAURO (RC) – A Le Cisterne il concerto del soprano Fabiana Rossi e della pianista Anna Lucia Trimboli

Domani sera, a Gioia tauro, alle 19, nella Sala Le Cisterne, si terrà il concerto del soprano Fabiana Rossi e della pianista Anna Lucia Trimboli.

L’evento è organizzato da Ama Calabria in collaborazione con l’Associazione Musica insieme e realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo, dell’Assessorato Regionale alla Cultura e del Comune di Gioia Tauro.

Le due giovani artiste collaborano stabilmente dal 2021, anno in cui hanno iniziato a esibirsi in diverse città calabresi, in numerose chiese e alcune sale prestigiose di Roma tra le quali la chiesa di Santa Maria in Monte Santo – Piazza del Popolo, l’Oratorio del Gonfalone. Sarà in Calabria che il duo presenterà il loro nuovo album “Sogno”, appena pubblicato dalla casa discografica Alfa Music – Roma.

Ad accompagnare Fabiana Rossi al pianoforte sarà la pianista Anna Lucia Trimboli, dotata di una grande tecnica e di un tocco raffinato, la pianista nelle sue esibizioni raggiunge una felice sintesi espressiva, sempre in simbiosi con il soprano. Le sue esecuzioni sono affini alle corde stilistiche della cantante e è anche in grado di mostrare una rara capacità di fondersi con l’interprete e dando intense sfumature che esaltano il suo pianismo e, al contempo, la voce della Rossi.

Martedì a Gioia Tauro il Terzo Forum del Progetto UrbanLab BiodiverCity

Martedì 9 luglio, a Gioia Tauro, alle 10, nella Sala “Le Cisterne”, si terrà il terzo dei cinque Forum ideati e programmati dal Progetto UrbanLab BiodiverCity, prodotto delle attività della Terza Missione Universitaria dei laboratori LaStre del Pau e MecAgri dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Le attività sono realizzate in collaborazione con il Settore 10 della Città Metropolitana di Reggio Calabria ‘Pianificazione – Valorizzazione del Territorio – Leggi Speciali’. Il Laboratorio, tra le azioni previste dal Piano Integrato ‘Aspromonte in Città’ è stato ammesso al finanziamento sulla linea M5C2 – Investimento 2.2 – Piani Integrati del Pnrr.

Apriranno i lavori del terzo Forum il sindaco Metropolitano, Giuseppe Falcomatà, il consigliere Delegato della Città Metropolitana, Salvatore Fuda e il Sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella oltre al dirigente del Settore Pietro Foti e al Rup dell’intervento Giandomenico Gangemi.
Presenteranno i temi del Forum e le attività da svolgere con i Comuni, il Responsabile Scientifico del Progetto, la prof. Concetta Fallanca, con il gruppo di sperimentazione composto dai Proff. Bruno Bernardi, Giuseppe Bombino, Fabio Lombardi, Pasquale A. Marziliano, Antonio Taccone e Rocco Zappia. Collaborano alle attività i Dottori di ricerca Bruno Gianmarco Carrà, Chiara Corazziere e Elvira Stagno e le dottorande Valentina Monteleone e Maria Teresa Rizzo.
Sono invitati a partecipare al confronto i Sindaci, i rappresentanti degli Ordini Professionali, i professionisti, i progettisti, i responsabili degli Uffici di Piano, i Dirigenti Scolastici degli istituti di istruzione secondaria, le associazioni culturali, ambientaliste e di volontariato dell’Area della Piana. Sono già programmati per il 2024 gli ultimi due Forum che si terranno nei territori delle altre zone omogenee della città metropolitana: in Aspromonte il 20 settembre e a Reggio Calabria il 18 ottobre.
L’evento si svolge dopo il primo incontro del 5 aprile dedicato all’Area Grecanica e quello del 17 maggio dedicato all’Area della Locride, il terzo Forum, dedicato all’Area della Piana, sarà una nuova occasione di scambio e di condivisione di idee, di ascolto del territorio e di disseminazione di una nuova cultura del verde e dei temi riferibili alla transizione ecologica. Con gli attori formali e informali presenti, come nei precedenti incontri, si discuterà di infrastrutture verdi e di ecosistemi urbani, di sicurezza e benessere delle comunità residenti e temporanee, di approcci innovativi e pratiche sostenibili per la valorizzazione delle aree verdi in ambito urbano.

I temi affrontati nei diversi Forum, infatti, formulati anche sulla base delle riflessioni dei Sindaci e dei tecnici professionisti responsabili degli uffici di piano su esperienze di rigenerazione urbana sul territorio metropolitano, vogliono stimolare il dibattito su possibili soluzioni progettuali rispetto a sfide ormai imprescindibili: Le infrastrutture verdi per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano; Ecosistemi di naturalità urbana, esistente e di progetto, per la sicurezza e il benessere delle comunità; Diffusione della cultura del verde e adempimenti previsti per i comuni dalla legge regionale n. 7/2024 “norme in materia di valorizzazione delle aree verdi e delle formazioni vegetali in ambito urbano”. (rrc)

A Gioia Tauro incontro con Carmen Lasorella

di FRANCESCA OREFICEBellissima serata organizzata dal gruppo di Lettura Lab donne, a Gioia Tauro, sabato 29 giugno all’interno dell’appuntamento annuale del Festival della Letteratura Tauro book.

A condurre la serata Monica della Vedova e Saveria Lollio, ospite la giornalista, reporter di guerra, amatissimo volto del TG in Rai, autrice, scrittrice, Carmen Lasorella.

Affluenza altissima di pubblico e grande partecipazione e curiosità da parte dei presenti. 

Dopo il saluto della sindaca di Gioia Tauro, neo eletta, dott.ssa Simona Scarcella, e un intervento musicale di giovanissimi artisti, Carmen Lasorella ha instaurato un dialogo aperto con la platea, accompagnando parole pacate ed efficaci a una gestualità accogliente e confidenziale, consona a chi conosce e rispetta l’importanza del segno comunicativo nella dialettica tra persone che vogliono comprendere e farsi comprendere.

Il libro presentato, Vera: e gli schiavi del terzo millennio, racconta la storia di una donna, attivista per i diritti umani, il cui percorso umano si intreccia con il dramma dei migranti, dei quali emerge la vulnerabilità, l’invisibilità e lo stato di emergenza, ma anche con altre tematiche del nostro tempo, come le sfide dell’innovazione e della tecnologia. 

Un viaggio narrativo attraverso gli occhi della protagonista che si incrociano a quelli dei diversi personaggi e sguardi, orientati da diversi punti di vista, ma che tessono una trama che, anche se complessa, ritorna a un comune senso di compassione, come tutte le cose umane.

La scrittrice ha immediatamente evidenziato l’importanza, anche per il proprio impegno letterario, e in linea con le tematiche del libro, dell’incontro con altri mondi e modi di pensare, perché la riflessione si alimenta della diversità e lo scopo della narrazione è quello di rappresentare la storia di popoli e culture anche attraverso i racconti, nondimeno di concedere a chi legge strumenti per decifrare il presente con lenti critiche e sguardo lungimirante. Per abitare e non farci abitare dal tempo in cui viviamo e dalle trappole della schiavitù intellettuale e della manipolazione morale che la tecnologia può strutturare mediante menzogne e negazioni della verità. 

La protagonista del libro affronta problematiche relative alle questioni dei migranti anche da punti di vista di cui si parla poco, come lo sfruttamento dei corpi e il traffico degli organi.

La sfida dei diritti, tuttavia, ha sottolineato l’autrice, riguarda ogni essere umano e non bisogna necessariamente posizionarsi sul fronte della battaglia per scandirli, perché interessano la quotidianità, la vita e le scelte politiche di ciascuno di noi. 

Di grande impatto l’espediente letterario che assume come voce narrante della storia non quella della protagonista, ma di un’altra donna, Mariella, giovane amica di Vera. Attraverso questo stratagemma narrativo, la dialettica si colloca nuovamente sulla soglia delle diverse prospettive e punti di vista, che conseguono anche alla differenza anagrafica, proponendo suggestioni e spunti di riflessione su questioni urgenti della nostra attualità e umanità.

Carmen Lasorella ha, infine, trattato il tema del linguaggio della narrazione, questione sovente trascurata nella narrativa moderna, evidenziando la necessità di cura e dedizione per la parola. 

Chi scrive deve dedicarsi al linguaggio, scandendo la cadenza delle parole come dentro un pentagramma, battendo un ritmo che accordi musicalità al testo, convertendo il registro dalle grandi alle piccole cose, per tenere acceso l’entusiasmo della curiosità, ma anche per concedere un piacere estetico a chi legge. Del resto la lettura è un atto dialogico che può concedere piacere e felicità, trasformando la solitudine in incontro, costruendo relazioni anche politiche in cui chi scrive incontra chi legge e, non poche volte, chi legge trova aspetti di sé che non conosceva: «ogni testo è un esperimento della propria molteplicità in quanto epifania dell’altro, traccia fragile e finita dell’umano» (E. Raimondi, Un’etica del lettore).

L’incontro ha fatto emergere, sopra ogni cosa, il legame sacro e istintivo tra donne, confermando la necessità primigenia della sorellanza, poetica-mente evocata dalle parole belle dell’autrice verso le altre donne, parole declamate al femminile come libertà, giustizia e verità, che lasciano, a memoria della serata, la rasserenante consapevolezza che parole vere già scrivono una storia Vera. (fo)