Successo per il convegno sul libro sulla Strage di Pentedattilo

di ARISTIDE BAVAUn notevole successo ha accompagnato la presentazione del libro Il giglio, la spada e la mano di pietra che riassume le vicende che si sono accompagnate alla strage di Pentidattilo ed è stato scritto a quattro mani da Giuseppe F. Macrì e Carmine Laganà.

La presentazione è stata oggetto di un convegno molto partcipato che si è tenuto, organizzato dai Lions Club di Locri, Roccella e Siderno, presso la sede del Lions Club di Locri in piazza stazione. Dal convegno sono emersi ampi spazi di verità su quella che è stata battezzata appunto, molti anni addietro,  la Strage di Pentidattilo, ma resta ancora il mistero su quali siano stati effettivamente i reali motivi che hanno scatenato la furia omicida che nel lontano 1686  calò  sulla famiglia Alberti  nel piccolo borgo aspromontano annientata nel proprio castello dagli accoliti della famiglia Abenavoli.

L’evento culturale ha avuto come ospiti e relatori gli storici ( e scrittori) Vincenzo De Angelis e Pasquale Flachi che si sono ampiamente soffermati sulle vicende narrate nel romanzo Il giglio, la spada e la mano di pietra con sottotitolo Antonia Alberti e la strage di Pentidattilo e lo stesso coautore del libro Giuseppe F. Macrì che con Carmine Laganà (che ha portato telefonicamente  il suo saluto ai partecipanti da Milano) ha fatto delle certosine ricerche storiche che hanno consentito una narrazione certamente più veritiera di quanto in precedenza si era scritto ma che, ancora,  presenta qualche lato oscuro.

De Angelis, Flachi e Macrì sono stati concordi nell’affermare che non è stato l’amore non corrisposto da Antonia Alberti (come in molti supponevano) a scatenare la furia di Bernardino Abenavoli e quella che era ritenuta la sua feroce vendetta nei confronti dell’altra famiglia. Forse è stata (Macrì è sembrato  più propenso verso questa tesi) una questione “economica” e di supremazia territoriale. Supposizioni, però, senza una reale certezza perché i documenti storici ritrovati e analizzati lasciano spazio a molti dubbi emersi anche dagli interrogativi che molti dei partecipanti alla presentazione hanno avanzato durante un articolato e interessante dibattito che ha fatto da cornice alla presentazione del libro.

Certo è che i  due coautori  Giuseppe Macri, ingegnere di Bovalino trapiantato a Locri  ben noto cultore di cartografia storica e di storia della Calabria, nonché Carmine Laganà, architetto di Palizzi, trapiantato a Milano, curatore di arte contemporanea con all’attivo diverse monografie, hanno fatto veramente un lavoro molto meticoloso rivisitando la tragica vicenda   avvenuta grazie al ritrovamento, negli archivi  degli Alberti,  di importanti documenti che hanno consentito di scrivere un affresco storico di notevole spessore dal quale emerge anche la condannabile condizione femminile dell’epoca in uno con le prevaricazioni più abiette della tirannia feudale.

I lavori sono iniziati, dopo una introduzione della cerimoniera Lions, Giulia Arcuri con i saluti di Lorenzo Maesano e Vincenzo Mollica rispettivamente presidenti dei Club Lions di Roccella e Siderno. Poi un primo intervento molto attento, e riflettente le condizioni sociali dell’epoca di Vincenzo De Angelis, al quale ha fatto seguito quello di Pasquale Flachi che già tempo addietro, aveva scritto anche lui un libro sulla strage di Pentidattilo.

Quindi l’intervento di Giuseppe F.Macrì che ha raccontato della simbiosi con Carmine Laganà, del ritrovamento dei documenti storici sulla vicenda e della decisione di scrivere il libro non mancando di precisare che in qualche parte la vicenda è romanzata per la mancanza di documentazioni certe, ma nel complesso la storia è decisamente reale. Quindi un ricco dibattito con la partecipazione di molti uomini e donne di cultura tra cui Bruna Filippone, Roberto Polito, Nicolò La Barbera, Gianni Pittari, Caterina Origlia, Emmida Multari, Enzo Scirripa, Maria Luisa Muscoli.

Dopo  nuovi interventi di Macrì, Flachi e De Angelis che hanno dato le loro risposte alle molteplici domande arrivate dal dibattito i lavori sono stati chiusi dal Presidente della XI Circoscrizione Lions, Giuseppe Ventra che ha espresso il suo compiacimento per la riuscita ottimale dell’evento e per i risvolti sociali che dallo stesso sono arrivati.

Non solo, dunque, la presentazione di un buon romanzo,  ma anche, e soprattutto,la possibilità di offrire spazi di riflessione, di ampia portata culturale, sulla società di un tempo e sulla condizione femminile che vigeva in un’epoca in cui le uniche donne libere – per come è stato ripetutamente evidenziato durante il convegno – erano le prostitute e sulla vita feudale che era spesso accompagnata da pesanti risvolti negativi.  (ab)

 

Il Lions Day a Camini, Centro dell’accoglienza e dell’inclusione

di ARISTIDE BAVAParte da un lembo della Calabria una iniziativa di grande impatto mediatico che, dopo la strage di Cutro, vuole fare accendere i riflettori su quella che oggi viene chiamata “inclusione” ma che ricorda anche il problema dell’emigrazione di tanti meridionali che negli anni ’50/’60 lasciarono la loro terra per cercare lavoro in altre parti del mondo.

La strage di Cutro resta, per questo,  un monito di tremenda attualità per le vicende legate allo sbarco di migranti, soprattutto in Calabria e nella Locride, dove l’accoglienza è sempre stata un punto fermo di molte istituzioni locali, alcune delle quali si sono fortemente adoperate anche per la loro inclusione.

Uno di questi Comuni  è certamente il piccolo centro di Camini dove da anni opera l’Associazione Jungi Mundu presieduta da Rosario Zurzolo che ha sempre agito in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, oggi gestita dal sindaco Giusepe Alfarano , e che ha fatto della resilienza, dell’accoglienza e del superamento delle discriminazioni il proprio spirito costituente. Tanto che oggi Camini è diventata una nuova vera casa per chi è stato costretto a lasciare la propria terra. E, anche per questo, i Club Lions di Locri, Siderno e Roccella , d’intesa con la Fondazione Distrettuale del loro Distretto  ( il 108 ya) e il bene placido del Governatore Franco Scarpino hanno deciso di dedicare il Lions Day la più importante manifestazione annuale dell’importante associazione internazionale, (che quest’anno ricorre in tutta Italia il 16 aprile), proprio al Comune di Camini che sarà fortemente attenzionato dai Lions della provincia reggina in questa importante giornata.

Per il 16 aprile è previsto, infatti, a Camini un raduno dei Lions che avrà luogo alle ore 10 nella Piazza del piccolo comune e che, poi, dopo un incontro con il sindaco e gli amministratori locali e con i rappresentanti dell’associazione Jungi Mundu, si svilupperà con una serie di iniziative che occuperanno buona parte della giornata durante la quale i Lions con i loro tradizionali gilet gialli visiteranno, le vie del borgo, i vari laboratori creati a Camini dai migranti e, quindi, si riuniranno per dar vita ad un convegno.

Tema portante sarà Camini… dove l’inclusione e l’accoglienza fanno storia. Durante il convegno saranno ascoltate alcune testimonianze dei migranti e si metterà a fuoco anche l’attività di Jungi Mundu che nel dialetto calabrese locale significa “Unisci il mondo”. Un voluto omaggio dei Lions a Camini ma anche a chi è stato costretto a scappare dalla propria terra ed è stato accolto nel piccolo borgo dove ha creato il suo nuovo mondo, ha costruito famiglia e ha ripopolato un Comune che altrimenti, al pari di tanti altri borghi calabresi e della Locride, continuava a spopolarsi.

E non è un semplice modo di dire perché conferma di ciò è arrivata anche  dal fatto che a Camini si è riaperta la scuola materna che adesso funziona con grande regolarità. Un reciproco aiuto, insomma cheoggi ha fatto diventare Camini  un indiscutibile esempio di turismo solidale che ha ridato la centralità alla comunità locale e un nuovo ruolo nello sviluppo del territorio.

A Camini sono nati, infatti  laboratori  di ceramica, falegnameria, liuteria, corsi di cucina locale e straniera, cose che  richiamano sempre più visitatori che rimangono affascinati da questa nuova realtà. E, non solo. Le stesse abitazioni di Camini, anche quelle usurate dal tempo e dall’abbandono hanno ritrovato nuova vita e si sono trasformate in alloggi diventati esempio di ospitalità diffusa tanto che il piccolo centro Aspromontano è diventato una specie di paese albergo, una aspirazione, questa, che hanno anche parecchi altri borghi antichi del territorio in molti dei quali non si riesce a fermare lo spopolamento.

Con questa iniziativa l’associazione Lions vuole testimoniare che, con la buona volontà  e, soprattutto,  con l’operatività,  le diseguaglianze possono essere abbattute e si possono creare nuovi percorsi di rinnovata umanità. Il Lions Day è un appuntamento annuale dell’associazione e rappresenta in maniera significativa una giornata dedicata a dare visibilità ai Lions e ai loro scopi attraverso una serie di iniziative organizzate dai vari Club italiani su tutto il territorio nazionale.

La scelta dei Club Lions della Locride di accendere i riflettori su questo attualissimo tema dei migranti,  è stata fortemente apprezzata dai vertici della associazione. Subito dopo il citato convegno, che sarà aperto al pubblico, avrà luogo anche un pranzo solidale. (ab)

A Locri i Lions a confronto sulla leadership

di ARISTIDE BAVASi è svolta presso la sede del Lions Club di Locri, con larga partecipazione di esponenti del lionismo della provincia di Reggio Calabria, l’annunciata riunione consultiva dei presidenti di zona 25,26,27, presente il Coordinatore Distrettuale Glt ( Global LeadershipiTeam), Rodolfo Trotta, che ha sviluppato una seguita relazione sulla Leadership Lions mettendo a fuoco l’importanza di “fare squadra”, obiettivo necessario per ottenere risultati ottimali nelle attività operative dei Lions.

L’incontro è stato aperto e chiuso dal Presidente della XI Circoscrizione, Giuseppe Ventra (che occupa ad interim anche il ruolo di presidente di zona 26) che, unitamente ai presidenti di zona 25, Armando Alessi e di zona 27, Giuseppe Strangio hanno anche voluto dedicare l’importante giornata alla commemorazione del compianto farmacista sidernese, Pasquale Gagliardi scomparso prematuramente a causa di un infarto nell’ottobre scorso proprio mentre occupava il ruolo di presidente di zona 26.

All’incontro era anche presente la vedova di Gagliardi, Rossana, che ha voluto prendere la parola per un sentito ringraziamento ai tanti amici che hanno onorato la figura del marito  evidenziata anche da un breve intervento del presidente de Lions Club di Siderno ( a cui apparteneva Pasquale Gagliardi già presidente dello stesso club), Vincenzo Mollica. Quindi dopo l’apprezzata relazione di Rodolfo Trotta un serrato dibattito al quale hanno partecipato Lorenzo Maesano, presidente del club di Roccella, Natina Ippolito, presidente del Reggio Host di Reggio Calabria, Giulio Varone, presidente del Club di Gioia Tauro ed ancora Antonello Posterino presidente del Club di Palmi, Ornella Attisano presidente del Città del Mediterraneo di Reggio Calabria, Daniela Futia presidente di Monasterace, Mimmo Praticò presidente di Villa San Giovanni, Pasquale Iozzo, presidente di Taurianova, Pino Naim Coordinatore Distrettuale del Programma Alert Coperazione Protezione civile, il Past Governatore reggino Mimmo Laruffa, il coordinatore distrettuale dell’area cultura Paolo Mobrici ed ancora Pino Macrì e Piero Multari (Locri), Nando Iacopino (Gioia Tauro), nonché Massimo Serrano e Lillo Conti ( Reggio Calabria). 

Dal dibattito in cui è emerso che, finalmente, tra i vari Club della fascia ionica, di quella tirrenica e della stessa Reggio Calabria si è riscontrata anche un interessante sinergia operativa – frutto anche delle indicazioni del Governatore Franco Scarpino che ha invitato i club ad agire in collaborazione tra di loro e, ove possibile, anche con le altre associazioni oltre che con le amministrazioni pubbliche – è arrivata anche la proposta di Giuseppe Strangio di ripetere negli anni  questo tipo di Riunione Consultiva magari alternandola nelle tre zone interessate. Una proposta che è stata approvata per acclamazione.

Le conclusioni, dopo ulteriori interventi di Rodolfo Trotta, Armando Alessi e  Giuseppe Strangio sono state affidate al presidente di circoscrizione Giuseppe Ventra che ha salutato positivamente quella che è stata definita “una bella pagina di lionismo arricchita da tanti interventi di spessore che hanno contribuito a dare lustro ad un incontro di indubbia importanza per l’attività futura del lionismo da quest’anno chiamato ad affrontare con maggiore determinazione i problemi delle comunità locali”.

Nel corso dell’incontro è anche intervenuto telefonicamente il Governatore Franco Scarpino, impegnato a Roma nel Consiglio dei Governatori, per portare il suo saluto all’assemblea e il suo rammarico per la prematura scomparsa di Pasquale Gagliardi. (ab)

I Lions ricordano la Shoah

di ARISTIDE BAVAIl dramma della Shoah è stato al centro di alcuni significativi incontri organizzati dai Lions Club di Locri, Siderno e RoccelLa. In particolare a Gerace sotto il tema Per non dimenticare si è svolto un significativo convegno sulla Shoah organizzato dai tre clubs in collaborazione con l’ Istituto comprensivo “Cinque Martiri” di Gerace.

All’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Comune,  hanno preso parte attiva gli allievi della scuola che, coordinati dalla docente Barbara Franco, hanno suonato, ad inizio del convegno, l’Inno nazionale e il “silenzio” . Un applaudito intermezzo musicale ha fatto anche da cornice alla manifestazione grazie alla esibizione dei docenti ad indirizzo musicale dell’ Istituto Comprensivo Simona Strati (pianoforte) Fabio Andrianò (Clarinetto), Cosimo Ascioti (tromba) e Ferdinando Pedullà (Percussioni).

L’incontro tenutosi ieri mattina presso la Chiesa del complesso Monumentale di San Francesco è iniziato con un breve intervento del docente Cosimo Ascioti che ha messo a fuoco l’importanza del convegno finalizzato a far conoscere agli studenti gli orrori della Shoah appunto “per non dimenticare”.

Poi è stato il prof. Ferdinando Pedullà, nella sua qualità di vicepreside a portare il saluto della Scuola a nome del Dirigente scolastico Francesco Sacco. Sono, quindi intervenuti Vincenzo Mollica per il Lions Club di Siderno e Domenico Leonardo per il Lions Club di Roccella che nel rivolgere il loro indirizzo di saluto hanno anche parlato delle attività e degli scopi dell’ associazione Lions. Quindi è stato il vicesindaco Rudi Lizzi, che è anche consigliere della Città Metropolitana, a soffermarsi brevemente sulle atrocità dei campi di concentramento nazisti  per mettere a fuoco una passato che certamente non si può dimenticare.

Successivamente è intervenuto Armando Alessi, presidente Lions della zona 25  che ha rimarcato  gli orrori della Shoah. Poi è stato Giuseppe Ventra presidente della Circoscrizione Lions e figlio del deportato Rocco, sopravvissuto dopo essere stato rinchiuso nel campo di concentramento di Mauthausen che ha portato all’attenzione dell’uditorio la sua personale testimonianza  sulla base dei racconti del padre che ha fissato la sua deportazione e la sua storia in un libro dato alle stampe molti anni dopo il suo ritorno a casa. 

Una relazione – quella di Giuseppe Ventra – non priva  di impatto emotivo che è servita a mettere a fuoco gli orrori della Shoah e accompagnata anche dalla necessità, espressa ai giovani,  di combattere per  scongiurare il pericolo di un ritorno del razzismo. 

Ventra ha suscitato notevole attenzione  parlando senza remore  del tormento del padre Rocco, sopravvissuto allo stermino. Ha anche precisato che per lungo tempo il padre ha voluto evitare di parlare del suo periodo di prigionia quasi a voler cancellare dalla sua mente l’atrocità dei ricordi. Un silenzio che, poi, sulla spinta dei figli Giacoma e, appunto Giuseppe, è stato rotto sino ad affidare alle pagine di un libro, dal titolo Un Calabrese a Mathausen, i suoi ricordi. Ricordi che ora sono affidati ai giovani per aiutarli a conoscere le atrocità della sua prigionia  e impedire il ripetersi di eventi così drammatici. 

Altro incontro si è svolto presso la sede del Lions Club di Locri, in Piazza stazione. Questa volta la Shoah è stata “narrata” al femminile e nel corso del convegno organizzato dai Clubs Lions di Locri, Roccella e Siderno è stato messo in risalto proprio il ruolo delle donne spesso soggette – è stato precisato – ad una persecuzione eccezionalmente brutale da parte del Regime Nazista. Sono state Maria Luisa Muscoli e Beatrice Toniolo a mettere a fuoco la delicata tematica ricordando anche che i Nazisti crearono  il più grande campo di concentramento esclusivamente femminile, quello di Ravensbrück, dove più di 100.000 donne furono incarcerate, tra la sua apertura e il momento in cui le truppe sovietiche lo liberarono, nel 1945.

Le donne ebree in stato di gravidanza e le madri di bambini piccoli venivano deportate nei campi di sterminio, dove erano inserite quasi sempre nei gruppi destinati a morire subito nelle camere a gas. E’ stato anche evidenziato, dalle due relatrici, che le donne ebbero anche un ruolo importante in numerose operazioni della Resistenza, specialmente quelle appartenenti ai movimenti giovanili. tema del convegno era appunto  “ Il ruolo della donna nella Shoah”.

Dopo i saluti dei presidenti Vincenzo Mollica e Lorenzo Maesano e le incisive relazioni di Maria Luisa Muscoli e Beatrice Toniolo è intervenuto in maniera molto approfondita il presidente di circoscrizione Giuseppe figlio, del deportato Rocco, scampato alla morte dopo una lunga prigionia nel campo di sterminio di Mathausen. L’incontro è stato ben presentato dalla cerimoniera del Club di Locri Giulia Arcuri  che ha anche declamato una poesia di Primo Levi sulla delicata tematica.

L’incontro è stato anche arricchito dagli interventi del presidente della zona lions 25  Armando Alessi, dall’ officer Pino Naim e da Ida Gemelli presidente della Fidapa di Roccella. Erano presenti numerosi rappresentanti di altre  associazioni e alcuni esponenti della cultura locale. (ab)

I Lions di Roccella, Locri e Siderno hanno ricordano gli orrori della Shoah

di ARISTIDE BAVAI Lions club di Siderno, Locri e Roccella  hanno organizzato, in collaborazione con la 11esima Circoscrizione Lions e l’Istituto Comprensivo Gioiosa Ionica-Grotteria,   un interessante convegno sul tema Le Ragioni della Shoah in Calabria, che ha avuto per protagonista il dott. Giuseppe Ventra, figlio del deportato Rocco, calabrese sopravvissuto al campo di sterminio di Mauthausen.

Il convegno coordinato da Nicodemo Vitetta, presidente del Club Unesco, si è svolto ieri mattina,  presso l’auditorium di Gioiosa Ionica  e si è aperto con i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura Lidia Ritorno che non ha mancato di soffermarsi su alcune tematiche di stringente attualità per evidenziare agli studenti la necessità di scongiurare il ritorno al razzismo.

Dopo brevi interventi  di Lorenzo Maesano e Vincenzo Mollica rispettivamente presidenti dei Lions club di Roccella e Siderno che anch’essi si sono soffermati su talune delle triste vicende di “un passato che non si deve dimenticare”, è stata la docente Cristina Briguglio che, dopo aver portato il saluto della Dirigente scolastica Marilena Cherubino, si è ampiamente soffermata sugli orrori della Shoah, con una dettagliata relazione seguita attentamente dagli studenti, per introdurre la testimonianza di Giuseppe Ventra sulla base dei racconti del padre che ha fissato la sua deportazione e la sua storia in un libro dato alle stampe molti anni dopo il suo ritorno a casa. 

Un racconto – quello di Ventra – di grande impatto emotivo che è servito a mettere a fuoco anche la necessità di scongiurare il pericolo di un ritorno del razzismo. Ventra ha calamitato  l’attenzione degli studenti  parlando senza remore  del tormento del padre Rocco, sopravvissuto allo stermino e per lungo tempo rimasto in silenzio, quasi a voler cancellare dalla sua mente l’atrocità dei ricordi. Un silenzio  poi rotto dagli stimoli dei suoi figli sino ad affidare alle pagine di un libro i suoi ricordi.

I ricordi  di chi ha vissuto dal vivo un orrore finanche difficile da raccontare  ma necessario per aiutare i giovani a conoscere quelle atrocità e impedire il ripetersi di eventi così drammatici. Giuseppe Ventra nel suo racconto si è fatto aiutare da alcune slide con fotografie del campo di concentramento scattate da lui stesso in occasione di una visita, fortemente voluta, fatta unitamente alla sorella Giacoma nei luoghi della prigionia del padre.

Nel corso dell’incontro è stato rimarcato che il convegno si è tenuto non già il 27 gennaio “Giornata della memoria” ma in data diversa e più generalizzata perché il ricordo di quelle immani sciagure non si deve limitare a quella unica giornata ma deve essere presente in ogni giorno dell’anno.

Prima della conclusione una serie di domande, anche di carattere personale, che gli studenti hanno rivolto a Giuseppe Ventra che non ha mancato di dare precise risposte, fortemente convinto che sono proprio le nuove generazioni che devono tramandare gli orrori della Shoah per evitare nuovi orrori. (ab)

Un Premio Letterario per analizzare il divario Nord-Sud

di ARISTIDE BAVAIl divario Nord-Sud è una costante sociale che si trascina ormai da tantissimi anni . In molti hanno la speranza che le nuove risorse che arrivano dal Pnrr  potrebbero aprire spiragli di luce per territori come questo della Locride che, da sempre, è rimasto abbandonato a se stesso.

L’associazione Lions negli ultimi mesi ha deciso di dare un corposo aiuto alla causa del territorio sposando appieno la candidatura della Locride a capitale Italiana della cultura 2025 e, anche in questa ottica, su input del Governatore del Distretto meridionale, Franco Scarpino, la Fondazione Lions del Distretto, Ente che opera nei territori della Calabria, della Campania e della Basilicata e promuove iniziative sostenendo le progettualità che tendono a valorizzano il territorio e le sue risorse anche culturali e sociali, ha indetto un importante Premio Letterario che in questa prima edizione ha proprio  il titolo Divario Nord – Sud: valorizzare le risorse per promuovere lo sviluppo del Mezzogiorno.

Una iniziativa di particolare importanza proprio in un momento in cui si fa un gran parlare del  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che ha nuovamente attirato l’attenzione sullo sviluppo dei territori del mezzogiorno, specie di quelli più “poveri” come può essere il territorio della Locride.

Un premio, peraltro, in linea con gli scopi della Fondazione distrettuale lions nata circa 20 anni addietro proprio con lo scopo di incentivare lo sviluppo delle  varie attività  presenti nelle aree meridionali. In questi ultimi anni la Fondazione Lions, d’altra parte, ha intensificato la sua attività con parecchie iniziative di grande spessore alle quali, appunto, adesso si aggiunge questa prima edizione  del Premio letterario sopraindicato,  che è indirizzato non solo ai Lions ma a tutti gli under 40 residenti nei territori che fanno parte del  Distretto 108 ya. 

Il Comitato promotore è presieduto dal Presidente del Cda della Fondazione, Renato Rivieccio, e si avvale del Coordinamento scientifico di Alba Capobianco. Come informano i due autorevoli rappresentanti dell’ associazione Lions  il premio ha l’obiettivo di offrire una analisi moderna del mancato decollo dei territori del Sud e delle strategie  possibili per il suo reale sviluppo con la speranza che si possa costruire un futuro che, da territori d’emigrazione li veda sempre più protagonisti dello sviluppo economico e  dell’inclusione sociale del Paese.

Gli elaborati dovrebbero analizzare quali sono gli ostacoli che il Sud e i territori come la Locride devono affrontare per superare lo storico divario con il Nord  e quali, soprattutto, i possibili interventi da attuare. Obiettivi perfettamente in linea con le ipotesi progettuali elaborate per la presentazione della Candidatura della Locride a Capitale Italiana della cultura 2025, tant’è che tra gli argomenti da sviluppare  negli elaborati che parteciperanno al premio letterario sono indicati lo sviluppo locale, l’immigrazione, la sanità, il valore delle aree interne, l’ambiente, il turismo, i sapori, la solidarietà e l’accoglienza. Tutte cose che sono parte integrante della storia del territorio della Locride.

L’iniziativa della Fondazione Lions rimane ,anche per questo, di alto valore culturale e significativamente finalizzata a capire  quali possono essere le strategie da seguire per favorire lo sviluppo del territorio soprattutto alla luce dell’importante dote di finanziamenti che dovrebbero arrivare dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. (ab)

Grande successo per l’Omaggio a Ennio Morricone dei Lions di Locri, Roccella e Siderno

di ARISTIDE BAVA –  Musica, arte e cultura per solennizzare la fine di un anno e aprire la strada alla speranza di un altro che si vorrebbe pieno di cose positive e, soprattutto, di pace e serenità sociale. Dalla grande musica, e con la grande musica, è arrivato, infatti, anche un forte messaggio di pace indirizzato a tutti i popoli del mondo.

È stato uno dei leit motiv del concerto di fine anno, in omaggio a Ennio Morricone organizzato dai Clubs Lions di locri, Roccella e Siderno presso l’Hotel Parco dei Principi di Roccella. Un concerto che ha avuto come  grande protagonista il Maestro Francesco Andrea Calabrese che, nel soffermarsi sulla presentazione di alcune sue splendide esecuzioni non ha mancato di evidenziare un apprezzato messaggio di pace che la musica è capace di diffondere nella sua universalità attraverso le note  di Bernstein, Gershwin, Chopin, Ciaikovskij, tanto per citare alcuni dei grandi compositori che hanno fatto da cornice all’ “omaggio a Ennio Morricone”, e dello stesso premio Oscar italiano chiamato direttamente in causa per mettere il dito sulla piaga di un altro grande tema sociale, quello dell’emigrazione.

Un tema, quest’ultimo, legato – ha evidenziato Calabrese – alla splendida musica di Nuovo Cinema paradiso e alle vicissitudini del suo protagonista anche lui costretto a partire da un piccolo centro siciliano per cercare di trovare il suo posto al sole. Non solo grande musica, dunque, ma anche problemi sociali, arte e cultura, ben rappresentati da alcuni autorevoli personaggi presenti in sala chiamati  a solennizzare la serata anche sotto tali  importanti aspetti.

E tra questi anche il sindaco di Roccella Vittorio Zito, le scrittrici Palma Comandè e Caterina Mammola, la poetessa Bruna Filippone, l’artista Giuliano Zucco, il Direttore dell’ Accademia Harmonia di Siderno, Natale Femia, la recente “stella d’argento” del Coni, Stefano Archinà, e il presidente dell’ XI Circoscrizione Lions che, in rappresentanza del Governatore Franco Scarpino, ha fatto ricordare l’impegno dell’ associazione nel supportare la candidatura di “Locride Capitale Italiana della cultura 2025” che sarà manifestato anche attraverso un congresso distrettuale Lions  che il 17 e 18 febbraio prossimi porterà sul territorio circa 500 delegati con loro amici e familiari.

Per il resto un concerto di grande impatto musicale che  è stato  piacevolmente  arricchito dalle dettagliate spiegazioni che il Maestro Francesco Andrea Calabrese ha dato sui pezzi presentati, molti dei quali tratti dalle colonne sonore di grandi film, e particolarmente apprezzati dal folto pubblico presente in una sala arrivato da parecchi centri della provincia reggina e finanche dal Vibonese e dal Catanzarese. Un evento, insomma, di notevole portata che, a sentire i presidenti dei Clubs Lions, Vincenzo Mollica e Lorenzo Maesano, potrebbe diventare un appuntamento fisso della Locride anche per  i prossimi anni. (ab)

I Lions omaggiano Ennio Morricone

di ARISTIDE BAVAI Clubs Lions di Locri, Siderno e Roccella chiuderanno le loro attività sociali per  il corrente anno con un concerto in omaggio al grande Ennio Morricone.

Un “omaggio” che non arriva a caso in quanto Ennio Morricone  era anche socio del Lions Club International. Il concerto, che avrà luogo venerdì 30 dicembre nei locali dell’ Hotel Parco dei Principi di Roccella avrà come protagonista il noto pianista, compositore e direttore d’orchestra, Francesco Andrea Calabrese, laureato a pini voti presso il Conservatorio ” Francesco Cilea” di Reggio Calabria e ben noto al grande pubblico del settore per aver studiato pianoforte con Maria Matilde Espinosa Uribe, Lya de Barberiis, Sergio Cafaro, Vincenzo Balzani.

Calabrese di nome e di fatto ha vinto diversi premi in concorsi pianistici e, tra gli altri, il 1° premio Ama Calabria Lamezia Terme. Si esibisce in qualità di pianista e direttore d’orchestra in Italia e all’estero e tiene concerti in tutto il mondo (soprattutto in America) come solista, in ensemble da camera e con orchestra.

Ha suonato come pianista solista con importanti orchestre, tra cui l’Orchestra Filarmonica Nazionale Bulgara, Orchestra Filarmonica di Vidin (Bulgaria), Orchestra Sinfonia di Bacau (Romania), Orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria, I Solisti Veneti. Ha diretto anche l’Orchestra da Camera di Messina e l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Reggio Calabria.

Il Maestro Calabrese ha accettato di buon grado l’invito dell’ Associazione Lions a tenere questo importante concerto in onore di Ennio Morricone di cui – ha detto – è grande estimatore. Al concerto di venerdi 30 dicembre saranno invitati tutti i soci Lions della XI Circoscrizione, struttura che partecipa direttamente all’organizzazione della serata, e oggi diretta dal Presidente Giuseppe Ventra. Sarà presente anche il Governatore del Distretto 108 Ya, Franco Scarpino.

L’inizio del concerto è previsto per le ore 19.30.L’ingresso è gratuito. Il filo conduttore del concerto saranno le musiche tratte dalle colonne sonore di alcuni dei film più importanti portati sul grande schermo oltre ad alcuni “pezzi” natalizi di grande successo e alcun musiche che hanno segnato la storia dell’ 800 e del ‘900.  (ab)

A Roccella una tavola rotonda sulla sanità

di ARISTIDE BAVA –  I “chiaroscuri” della sanità sul territorio della Locride sono stati messi a fuoco nel corso di una corposa tavola rotonda organizzata dai Lions Club di Roccella, Locri e Siderno presso l’Hotel Kennedy di Roccella a cornice di un “Gala di beneficenza” indetto per la raccolta di strumentazioni da devolvere all’Ospedale di Locri.

In particolare con questa iniziativa, nata dall’idea di Mommo Zito, socio del Lons club di Roccella,  a cui è stato dato il titolo Sfide Nobili, è stato deliberato di garantire l’acquisto di carrozzelle per il pronto soccorso del nosocomio. Il galà di beneficenza, come si diceva, è stato preceduto da un dibattito molto partecipato al quale hanno preso parte molti medici, alcuni sindaci e qualificati esponenti del mondo lionistico, presente anche il Presidente del Tribunale dei diritti del malato, Pino Mammoliti, che ancora una volta ha ribadito la necessità che vengano colmate le carenze di organico del nosocomio Locrese e che venga ridata dignità all’ospedale con la qualificazione della struttura e l’acquisto delle attrezzature necessarie per garantire una buona sanità.

Necessità che sono state richiamate anche in molti dei successivi interventi effettuati in rapida successione dal primario di Ostetricia Pino Macri, dall’ex primario della rianimazione Franco Adamo, dagli stessi ex primari di chirurgia e medicina Rocco Vasile e Francesco Ferraro, dall’attuale responsabile della Fisiatria, Raffaele Argirò e da altri autorevoli medici come Cosimo Caccamo, Antonio Figliomeni e Vincenzo Mollica, oltre che da Massimo Serranò, officer lions, e dallo stesso Presidente della XI Circoscrizione lions, Giuseppe Ventra, ( che ha chiuso i lavori)  anch’esso medico e responsabile di una importante struttura sanitaria. Al dibattito hanno partecipato anche il presidente del Comitato dei sindaci Giuseppe Campisi, sindaco di Ardore e il sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano che operano, appunto, in territori dove la carenza della sanità è palpabile,.cosa che costringe ancora molti cittadini ad andare a curarsi altrove.

Anche se – è giusto dirlo – non sono mancati alcuni interventi in cui sono stati evidenziati gli sforzi che anche all’interno dell’ Ospedale di Locri, in molti settori, si stanno facendo per garantire al meglio l’utenza sanitaria del territorio grazie alla presenza di validi professionisti che, tra i mille problemi esistenti, riescono a sopperire a molte mancanze con passione e abnegazione. Un aspetto questo che i medici hanno voluto mettere a fuoco lamentando che si parla troppo di malasanità e troppo poco delle molte cose positive che all’ ospedale di Locri, si riescono a fare.

Dal convegno è partito, anche per questo, un appello alla Regione e alle stesse istituzioni sanitarie della Asp ( invitate e non presenti ) di guardare con maggiore attenzione alle necessità dell’ Ospedale di Locri e della sanità del territorio in genere dove non è stata ancora risolta neppure la problematica della Casa della salute di Siderno. I lavori sono stati coordinati da Maria Grazia Di Masi e sono stati aperti dal presidente del Lions Club di Roccella Lorenzo Maesano che ha portato i saluti  dell’associazione Lions illustrando le finalità dell’iniziativa indirizzata anche ad evidenziare le lacune da colmare nel nosocomio ma anche a parlare delle cose positive che si riscontrano e dei propositi che si intendono attuare per dare spazio alla conoscenza effettiva della realtà ospedaliera locrese.

Da qui la “sfida nobile” indirizzata all’azione di volontariato con la donazione delle strumentazioni per contribuire ad accrescere il potenziale dell’ ospedale. Poi la conclusione della serata con la Cena di gala, la presentazione di una carrozzina per il pronto soccorso già donata dall’imprenditore Salvatore Agostino e una raccolta fondi per ulteriore acquisto di strumentazioni. La “sfida nobile” hanno annunciato i responsabili Lions continuerà anche nei prossimi mesi con ulteriori iniziative di questo genere. (ab)

Al Congresso dei Lions grande spazio alle iniziative della Locride

di ARISTIDE BAVA – Il progetto predisposto per la valorizzazione e la qualificazione dei borghi antichi da parte dei Lions Club di Locri e del Lions Club di Siderno ha trovato riscontri positivi in occasione del Congresso di apertura dell’ Associazione Lions che si è svolto nei giorni scorsi a Paestum e che ha interessato 140 club di Calabria, Campania e Basilicata.

Accanto a questa iniziativa è stata portata all’attenzione del Congresso anche l’opportunità che i Lions si occupino anche, in maniera positiva, di Locride Capitale Italiana della cultura 2025 iniziativa di largo respiro la cui causa È già stata “sposata” dal Governatore del Distretto Lions, il calabrese Franco Scarpino, e che – come è stato chiarito – non riguarda solo una parte del territorio calabrese ma è parte integrante di un progetto ambizioso indirizzato a stimolare il riscatto dell’intero sud nell’ottica di un coinvolgimento generale che prevede anche la crescita del nostro Paese.

Gli sforzi, quindi, del mondo Lions, a supporto dell’iniziativa, saranno particolarmente intensificati nell’ottica della ventata di “nuovo lionismo” che il Governatore Scarpino ha stimolato sin dall’inizio del suo mandato. Un nuovo lionismo, attivo, propositivo e collaborativo, indirizzato ad individuare nell’esercizio dell’attività bisogni, problemi, necessità ma anche piani d’azione e precisi obiettivi da raggiungere mettendo da parte le politiche del fare improvvisato e applicando le nuove teorie fatte di concretezza, e soprattutto di vicinanza ai problemi delle comunità e di supporto alle Istituzioni locali in un aspetto, però, di “parità” a significare che l’Associazione Lions e con essa, se vogliamo, anche le altre associazioni a carattere nazionale e internazionali, devono agire in cooperazione con la Pubblica Amministrazione con attività finalizzate ad ottenere risultati che possono tradursi, attraverso services dedicati (lavoro, giovani, economia) in fenomeni occupazionali.

Il Governatore ha, peraltro, ricordato che il Distretto 108 Ya si trova a dover operare in territori con grossi problemi e, quindi, può, e deve, contribuire in maniera propositiva a curare l’eterna malattia sociale che si portano appresso questi territori, come appunto la Locride, con idee e progetti capaci di alleviarne le sofferenze. Anche per questo – ha comunicato Scarpino – il Distretto ha creato strutture di supporto specifiche per creare interazione tra clubs e pubblica amministrazione in modo che la pianificazione, la programmazione, la formazione mirata e l’organizzazione possano costituire la base del nuovo agire dell’ Associazione Lions.

Il congresso è stato seguito con notevole attenzione da parte del Presidente del Consiglio dei Governatori, (lombardo) Eddy Frezza, e dal Past Direttore internazionale (siciliano) Domenico Messina oltre che da un nutrito gruppo di ospiti istituzionali e alcune centinaia di delegati arrivati a Paestum dalle tre regioni (Calabria, Campania e Basilicata) del Distretto.

Una bella festa del lionismo arricchito dal fascino dei Templi e delle antiche vestigie di Paestum celebrate con un piacevole video e soprattutto con l’esibizioni di un gruppo di artisti che hanno portato sul palco dell’Ariston Hotel, dove si è svolto il congresso, una bella rappresentazione di una antichità che si tramanda nei secoli. Il “nuovo lionismo” ha fortemente convinto la platea e ha fatto riscoprire la voglia di una rinnovata politica del fare che, forse, nel recente passato Ë rimasta frenata non solo dalla pandemia, ma anche e soprattutto, da condizionamenti operativi non sempre in sintonia con le necessità delle nostre comunità e con una politica del “we serve” finalizzata solamente ad attività di volontariato estemporanee e poco produttive.

Dal congresso di Paestum, dunque, anche un preciso messaggio che travalica i confini territoriali del Distretto 108 Ya e si pone come apripista di questa novità certamente più vicina alle esigenze attuali della nostra società. Accanto alle incisive relazioni di Franco Scarpino tutte una serie di interventi, da parte dei leader lionistici più importanti come i già citati Eddy Frezza e Domenico Messina ma anche del giurista e storico Ermanno Bocchini o del past governatore Francesco Accarino e dei primi due vice, Pasquale Bruscino e Tommaso Di Napoli, anche quello di molti qualificati officers e, soprattutto, di semplici soci, molti dei quali reggini e calabresi. (ab)