A Metrocity RC oltre 17 mln di euro per interventi di messa in sicurezza dei ponti e viadotti

Sono 17,405 milioni di euro la somma destinata alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, per interventi di messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti, e la realizzazione di nuovi ponti, in sostituzione di quelli esistenti, con problemi strutturali.

La cifra è stata destinata dalla Direzione generale per le strade ed autostrade del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, a seguito della trasmissione delle schede preliminari di progettazione con il programma di Palazzo Alvaro, inviata nel 2023, e relativa alla ‘Ripartizione e utilizzo dei fondi previsti dall’articolo 49 della legge 13 ottobre 2020, n. 126’.

Il programma degli interventi, su indicazione del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, d’intesa con il vicesindaco Carmelo Versace, è stato realizzato dal settore Viabilità e riguarda 7 ponti, con lavori ripartiti dal 2024 fino al 2029. Si tratta nello specifico: nuovo ponte sulla SP 3, con risanamento e conservazione dell’attuale; adeguamento e messa in sicurezza del ponte Acquacalda sulla SP 6; adeguamento e messa in sicurezza del ponte sul fiume Mesima, in località Barbassano; adeguamento e messa in sicurezza del ponte sulla fiumara Cantucello sulla SP 5; adeguamento e messa in sicurezza del ponte sulla fiumara Stillaro sulla SP 9 in contrada Manica; adeguamento e messa in sicurezza del conte Ancone sulla fiumara Careri SP 74; adeguamento e messa in sicurezza del ponte sulla SP 100.

«La sicurezza del territorio e la vicinanza a tutte le comunità dell’area metropolitana, restano in testa al nostro impegno programmatico», ha detto il sindaco Falcomatà che aggiunge: «la viabilità e la sicurezza delle reti viarie, restano al primo posto tra i servizi fondamentali, per garantire la necessaria mobilità a cittadini, famiglie, per il commercio, per lavoro, altre esigenze personali, per il turismo. È fondamentale, inoltre, al fine di evitare il fenomeno dello spopolamento dei borghi interni».

«In questo ambito – ha aggiunto il sindaco – va evidenziata la progressiva riduzione, negli anni, delle risorse trasferite per la manutenzione delle strade ed in generale delle infrastrutture viarie, con una programmazione per gli enti locali sempre più complicata, perché dettata per la maggior parte da risorse destinate ad emergenze, come in questo caso».

«Nonostante ciò in questi anni siamo riusciti a portare avanti un importante lavoro di ricognizione sulle arterie stradali metropolitane – ha proseguito – operando attraverso una programmazione attenta e capillare soprattutto con l’obiettivo di attrarre risorse aggiuntive per aumentare la dotazione finanziaria indirizzata alle manutenzioni stradali. Il percorso chiaramente non può ancora definirsi completo, ma grazie al lavoro di squadra portato avanti dal Ente, dal settore viabilità con l’attività del vicesindaco con delega Carmelo Versace ed il coordinamento del Dirigente Lorenzo Benestare, stiamo portando avanti un piano complessivo che riguarda l’intero reticolo delle strade metropolitane».

«Il lavoro chiaramente è ancora tanto – ha concluso – ne siamo consapevoli, ci sono tante arterie che attendono da tempo interventi strutturali, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta». (rrc)

LA REGGIO DI UN TEMPO, BELLA E GENTILE
OGGI È LA PEGGIORE TRA LE 14 METROCITY

di ANTONIETTA MARIA STRATI – La Città Metropolitana di Reggio Calabria risulta la peggiore in Italia, tra le 14 Metrocity, per il benessere dei suoi cittadini. Lo ha rilevato l’Istat nel Report Il benessere equo e sostenibile dei territori, in cui indica Reggio Calabria come la peggiore per le misure di benessere, con un 79% sotto la media italiana.

Accanto a questo desolante dato, l’Istituto ha indicato, per la soddisfazione per la vita nei capoluoghi per le persone di 14 e più, Reggio tra le città con i risultati migliori: il 54,7% delle persone molto soddisfatte per la propria vita. Ottimi risultati, anche, sul dato sulle Persone su cui contare, in cui la Città dello Stretto ha la percentuale più alta (88,8%) di persone con parenti su cui contare, mentre Palermo con il 62,2% presenta la percentuale più bassa.

L’Istat, attraverso il report, permette di confrontare le 14 città metropolitane – dove vive il 36,2% della popolazione – evidenziando i divari rispetto all’Italia, i punti di forza e di debolezza, le evoluzioni recenti.  Inoltre, tre focus tematici approfondiscono il quadro del benessere nei domini Istruzione e formazione, Benessere economico e Ambiente con nuove misurazioni sulla disponibilità di risorse educative e sugli esiti scolastici, sulle condizioni economiche degli individui, sull’esposizione della popolazione nelle isole di calore urbane. Altri contributi esplorano le disuguaglianze interne alle aree vaste metropolitane, analizzando alcune misure di benessere sui 14 capoluoghi e sul restante territorio.

Per la prima volta nel report vengono diffusi indicatori di benessere relativi alle reti d’aiuto, alla percezione di degrado e di sicurezza nella zona in cui si vive e alla soddisfazione per la vita, elaborati a partire dal Censimento della popolazione. Ma non solo: sull’ambito dell’istruzione, l’Istituto ha rilevato un divario tra Bologna (80,3%) e Catania (56,6%) sull’istruzione medio-alta delle persone tra i 25 e i 64 anni, evidenziando come ci siano 23,7 punti di differenza.

Anche per il numero di occupati, è stato rilevato come nel Nord Italia oltre il 70% delle persone tra i 20 e i 64 anni sono occupati, mentre nel Mezzogiorno circa il 50%, con Napoli, Catania e Palermo con i valori più bassi.

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli individui, dagli ultimi dati disponibili, ossia dal 2021, c’è «più disuguaglianza tra gli individui nelle città metropolitane del Centro-Nord, dove il reddito disponibile equivalente annuo è mediamente maggiore. Milano è la città metropolitana con la media più elevata in Italia (26 mila euro). Nel Mezzogiorno il reddito medio più alto è nella città metropolitana di Cagliari (19 mila euro).

Sulle risorse educative ed esiti scolastici, l’Istat ha rilevato – nonostante l’ultimo dato non sia disponibile – «grandi carenze in tutte le città metropolitane del Mezzogiorno, con risultati particolarmente critici per Palermo e Napoli ed eccezione positiva per Bari. Milano mostra una maggiore carenza di risorse educative rispetto alle altre città metropolitane del Centro-Nord da cui si distacca».

Tra giugno e agosto 2024 il 90,6% della popolazione residente nei capoluoghi Città Metropolitane, è stato esposto a temperature superficiali di 40°C o più (media di 3 mesi). Si tratta di 8,4 milioni di persone, tra le quali oltre 1,3 milioni di bambini fino a 5 anni e anziani di 75 anni e più.

Dati, quelli indicati dall’Istat, che dovrebbero far riflettere la Città Metropolitana di Reggio Calabria sulle criticità da affrontare con urgenza.

Durissima la presa di posizione di Emanuela Chirico, del Coordinamento Forza Italia Giovani di Reggio, che ha evidenziato come «dieci anni di amministrazione Falcomatà hanno portato Reggio Calabria ad un punto di stallo inaccettabile: i dati del report Istat non sono soltanto numeri, ma rappresentano il malessere vissuto quotidianamente da ogni singolo cittadino».

«Questo quadro desolante non è casuale: è il risultato di un decennio in cui le promesse sono rimaste tali, e le esigenze dei reggini sono state ignorate», ha evidenziato Chirico, sottolineando come «le criticità che emergono riguardano istruzione, occupazione, e qualità dei servizi pubblici, elementi indispensabili per migliorare la vita dei cittadini ed impedire la fuga di noi giovani».

«Noi ragazzi non dovremmo essere costretti ad abbandonare la nostra terra – ha sottolineato – ma la mancanza di opportunità e il degrado delle infrastrutture ci spingono a cercare altrove ciò che Reggio non riesce più ad offrirci».

«Personalmente, da reggina – ha aggiunto – da giovane ragazza costretta a “fuggire” al nord, è frustrante pensare che per troppo tempo Reggio Calabria sia stata gestita senza una visione chiara di sviluppo e senza interventi concreti per migliorarne le condizioni socioeconomiche e la qualità della vita».

«Reggio Calabria merita più di tutto questo – ha concluso – perché è più di tutto questo. Abbiamo bisogno di un rilancio serio, di un impegno concreto che porti la nostra città a splendere di nuovo. Tutti noi abbiamo il diritto di vivere una vita dignitosa. Dentro di me ho ancora la speranza che le cose possano migliorare, lo spero davvero». (ams)

 

Muraca (PD): Occhiuto intervenga per trasferire funzioni a Metrocity RC

Il consigliere regionale del Pd, Giovanni Muraca, ha evidenziato come sia «imbarazzante che esponenti del centrodestra nazionale disconoscano l’assurda e irragionevole situazione che vede la Città Metropolitana di Reggio Calabria ancora priva delle funzioni che, per legge, la Regione le avrebbe dovuto trasferire ormai da lungo tempo».

«Solo così, infatti – ha spiegato – si può spiegare l’insensato attacco dei deputati della Lega che, alla Camera, hanno individuato nella Città Metropolitana la responsabilità per il mancato risarcimento agli agricoltori reggini dopo i danni causati dai cinghiali sui loro terreni. Palazzo Alvaro e la maggioranza del sindaco Giuseppe Falcomatà avrebbero riconosciuto volentieri gli indennizzi dovuti ai lavoratori, ma è la Regione, titolare, appunto, delle funzioni specifiche, a dover rispondere di ogni ritardo o omissione».

Il dem ha evidenziato «l’incredibile svarione di chi, pur ricoprendo incarichi pubblici di prestigio a livello nazionale, disconosce la singolarità, unica in Italia, di una Città Metropolita che, da anni, invoca ruoli, deleghe e risorse che la Regione trattiene, inspiegabilmente, per sé».

«Ed allora – ha continuato l’esponente del Pd – crediamo non si possa più rinviare una questione che ha davvero raggiunto il limite di ogni umana sopportazione. Sono trascorsi ormai molti mesi dall’annuncio dell’avvio del tavolo tecnico-politico per il trasferimento delle funzioni, ma la comunità reggina si domanda a che punto sia questa procedura e come mai stia passando così tanto tempo, dopo il lungo ritardo degli anni passati, per finalizzare questo percorso».

«Il Governatore Roberto Occhiuto intervenga, nel più breve tempo possibile – ha concluso – per sanare un’anomalia tutta calabrese che lede i diritti dei cittadini reggini, offende le istituzioni e, come abbiamo potuto costatare, espone a clamorose gaffe esponenti che, a Montecitorio, rappresentano la sua stessa maggioranza». (rrc)

L’OPINIONE / Carmelo Versace: I danni sull’agricoltura deve risarcirli la Regione

di CARMELO VERSACE – In Parlamento, gli esponenti della maggioranza di centrodestra, ancora dimenticano o forse disconoscono che la Città metropolitana di Reggio Calabria è l’unico Ente pubblico intermedio d’Italia al quale, ancora, non sono state conferite le funzioni, assegnate per legge, da parte della Regione.

Abbiamo ascoltato e visto, con sgomento, interventi di parlamentari della Lega che stigmatizzavano un nostro mancato risarcimento agli agricoltori reggini per i danni causati dai cinghiali sui loro terreni.

Dispiace constatare che anche ai più alti livelli istituzionali, in questo caso in Parlamento, non si riconosca, ancora, questo assurdo ritardo, unico in Italia.

Noi, pur con i nostri limiti d’azione,. abbiamo comunque cercato di restare vicini agli agricoltori reggini e ai sindaci dei territori danneggiati dai cinghiali. La caccia è stata chiusa in maniera totale, nella zona 2 del territorio di Reggio Calabria, con un’ordinanza del 2 ottobre scorso, una condizione che ha limitato notevolmente le azioni di depopolamento dei cinghiali.

Il risarcimento dei danni va, quindi, erogato direttamente dalla Regione Calabria. Gli agricoltori reggini attendono da anni, da parte del dipartimento Agricoltura della Regione, il pagamento di quanto dovuto a titolo di risarcimento danni da cinghiale, unico soggetto istituzionale al momento gravato dell’onere di provvedere.

Anche in questo caso la Città metropolitana di Reggio Calabria potrebbe procedere direttamente agli indennizzi dovuti, a patto che la Regione trasferisca le deleghe e i relativi fondi fino a oggi trattenuti presso la cittadella regionale. (cv)

[Carmelo Versace è vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria]

A Palazzo Alvaro costituito il Tavolo tecnico di coordinamento sull’erosione costiera

Si è costituito, a Palazzo Alvaro di Reggio Calabria, il Tavolo tecnico per il coordinamento dei soggetti istituzionalmente preposti alla mitigazione del fenomeno dell’erosione costiera nel territorio metropolitano’.

A presiederlo nel corso del primo incontro il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, d’intesa con il consigliere metropolitano delegato Salvatore Fuda e dalla dirigente del settore Domenica Catalfamo. Alla prima riunione erano presenti, tra gli altri, il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace e i consiglieri metropolitani Giuseppe Marino e Antonino Zimbalatti.
Il ‘Tavolo’ è stato istituito, con delibera del sindaco metropolitano, lo scorso mese di luglio 2024, con una apposita delibera. Tra le motivazioni quelle del ‘continuo l’aggravarsi del fenomeno erosivo che sta interessando la fascia costiera del territorio regionale ed in particolare quello metropolitano’. La Regione Calabria nel riordino delle funzioni amministrative regionali e locali, ha demandato, tra l’altro, alle Province e alla Città metropolitana, le funzioni amministrative relative a interventi di difesa da fenomeni di dissesto, compresi gli interventi per la tutela delle coste e degli abitati costieri, realizzazione e manutenzione di opere idrauliche, in caso di assenza dei soggetti tenuti alla loro realizzazione.
Il Tavolo tecnico metropolitano è composto dai rappresentanti di: settore Tutela del Territorio e dell’Ambiente Città metropolitana di Reggio Calabria; settore Pianificazione-valorizzazione del territorio- leggi speciali- Città metropolitana di Reggio Calabria; Regione Calabria, dipartimento Infrastrutture LLPP settore Difesa del suolo; Regione Calabria, dipartimento Ambiente e territorio; Autorità di bacino distrettuale Appennino meridionale; Anas; Rfi; Mit, Direzione marittima- Capitaneria di Reggio Calabria.
Lo scopo del tavolo è di individuare sistemi comuni per una corretta e sostenibile gestione della fascia costiera e per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici, anche in conformità e continuità a quanto previsto nel ‘Protocollo d’intesa per il Tavolo tecnico regionale permanente per il coordinamento dei soggetti istituzionalmente preposti alla mitigazione del fenomeno dell’erosione costiera in Calabria’.
«Questo tavolo dal punto di vista politico e istituzionale – ha detto il consigliere metropolitano Salvatore Fuda – ci aiuterà ad instaurare un dialogo tra le diverse autorità ed amministrazioni affinché il problema dell’erosione costiera, che è unito a quello del dissesto e delle fiumare, possa incominciare a trovare soluzioni».
«Le amministrazioni – ha aggiunto – possono usufruire e alcune ne stanno usufruendo, dei fondi di progettazione. Occorre però che non si lavori in maniera separata, necessita una regia unica per poter aumentare la loro efficacia».
«Questo  Tavolo appunto – ha concluso Fuda – coordinerà e pianificherà per dare risposte concrete a un territorio che ha numerose urgenze».
Per la dirigente della Città metropolitana Domenica Catalfamo l’avvio del Tavolo «Rappresenta un un punto di partenza, per rendere efficace una sinergia istituzionale e tecnica su una materia di elevatissima importanza. Il sindaco metropolitano, lo scorso mese di luglio, ha costituito questo Tavolo sull’erosione costiera e sulla salvaguardia delle coste, proprio perché si potesse innescare questa sinergia che ci porterà a rendere efficaci gli interventi e capire quali sono le priorità, ad intervenire in emergenza».
«Alla prima riunione erano presenti tutti i rappresentanti che, a vario titolo – ha concluso – sono stati già inseriti nell’omologo Tavolo istituito a livello regionale nel 2021 e di cui questa quest’area metropolitana vuole diventarne parte attiva, perché i nostri 220 km di costa rappresentano un quarto delle delle coste regionali». (rrc)

Riunito il Consiglio Metropolitano di Reggio: Approvato bilancio consolidato e focus su sanità

Si è riunito, a Palazzo Alvaro, il Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria,  presieduto dal sindaco Giuseppe Falcomatà, dove si sono discussi 16 punti all’ordine del giorno, tra i quali il Bilancio consolidato per l’anno 2023, che ha ottenuto l’approvazione dell’aula con 8 voti a favore ed uno contrario.

Per quanto riguarda la sanità, nel corso del dibattito, tra i preliminari, il consigliere metropolitano Giuseppe Marino è intervenuto affrontando gli argomenti relativi all’assegnazione delle funzioni delegate dalla Regione e soprattutto all’emergenza delle strutture sanitarie territoriali di competenza dell’Asp, in particolare alcuni ambulatori e le Guardie mediche, molte delle quali rischiano di chiudere.

«Secondo le previsioni dell’Asp – ha detto Marino – sono 54, lasciando senza servizi di prossimità sanitari molti Comuni dell’area metropolitana. Viviamo un’emergenza sanitaria. Condivido e appoggio la forte presa di posizione del sindaco Falcomatà contro questa decisione, che rappresenta un taglio lineare dei servizi sanitari territoriali adottati dalla dg Di Furia seguendo la linea politica della Regione Calabria. Auspico quindi un Consiglio metropolitano sul tema, invitando tutti i sindaci dell’area metropolitana chiedendo a tutti i partiti di fare fronte comune contro questa scelta».

Sullo stesso tenore anche gli interventi del consiglieri Conia, Zimbalatti, Fuda e Zampogna, quest’ultimo ha proposto di «convocare la Conferenza dei sindaci per incontrare ed ascoltare la dg dell’Asp Di Furia. È una notizia eclatante se chiuderanno oltre 50 guardie mediche”.

Il vicesindaco Versace, condividendo la linea del sindaco Falcomatà ha ricordato anche la difficoltà che vive il presidio ospedaliero di Scilla, e la protesta durante la quale «anche alla presenza dell’Arcivescovo metropolita, Morrone, le porte sono rimaste chiuse. Non ci possono essere tagli sui servizi, soprattutto – ha aggiunto – se sono quelli sanitari pubblici».

A fine dibattito il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, recependo le istanze dell’aula di Palazzo Alvaro ha proposto la convocazione, nell’immediato, di un Consiglio metropolitano sui temi della Sanità, anche congiunto con quello del Comune di Reggio Calabria.

I successivi punti all’ordine del giorno, dal primo all’ottavo, tutti approvati a maggioranza, hanno riguardato ratifiche di delibere del sindaco metropolitano, in particolare per: interventi lavori di valorizzazione della Villa Romana del Naniglio a Gioiosa Jonica e lavori di completamento impianto sportivo nel Comune di Caulonia. Lavori di manutenzione straordinaria dell’ex palazzo FFSS di Locri e l’impianto di videosorveglianza nelle scuole comunali ed aree di pertinenza del Comune di Locri. Sul punto il vicesindaco Versace ha evidenziato come si tratti di un intervento, unico nel suo genere, in scuole non di competenza della Metrocity e per l’hinterland cittadino di Locri.

Tra le delibere anche una relativa ad interventi in difesa costiera e salvaguardia del litorale del Comune di Melito Porto Salvo. Su questo punto è stata posta l’attenzione anche su altri tratti, quali quello reggino, tra Pellaro e Capo d’Armi di Motta San Giovanni. Sul punto è intervenuto il consigliere delegato Fuda che ha ricordato il costituendo ‘Tavolo per l’emergenza erosione’, al quale parteciperà anche la Regione Calabria, voluto dal sindaco Falcomatà e a breve sarà convocato.

Approvati con voto unanime i punti relativi allo schema di ‘Patti parasociali’ tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Comune di Reggio Calabria, per l’esercizio del controllo analogo congiunto sulla società in house Castore Spl srl; il ‘Piano di marketing turistico metropolitano 2022-2024, aggiornamento azioni 2024; il Piano fieristico 2024-2026. Aggiornamento.

Disco verde anche per la convenzione tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e Consorzio di bonifica Calabria, per la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria nei settori idraulico-fluviali e regimazione acque bianche nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Sul punto il vicesindaco Versace ha parlato di un “accordo che ancora una volta dimostra che il nostro Ente è al passo con i tempi, garantendo continuità operativa e opportunità per i lavoratori, all’unico Consorzio di bonifica, impegnato per la tutela e manutenzione del territorio”.

Approvato anche lo schema di accordo per il progetto ‘Foro Boario: Intervento Integrato per la Mobilità della Città metropolitana di Reggio Calabria’; lo schema di convenzione e collaborazione per attività di supporto alla realizzazione degli adempimenti in relazione all’attuazione territoriale della Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile tra il MASE Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Città Metropolitana di Reggio Calabria”.

In merito all’approvazione del Bilancio consolidato della Città metropolitana anno 2023, è intervenuto il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio, che ha relazionato sul piano contabile evidenziato che «il Conto economico consolidato, considerate anche gli organismi appartenenti al gruppo Amministrazione pubblica della Città Metropolitana, nonché quelli compresi nel perimetro di consolidamento del gruppo, ha ottenuto un risultato d’esercizio di 24.371.476 euro. Nonostante i continui tagli del governo – ha evidenziato Ranuccio – l’Ente continua a tenere una buona solidità e gode di ottima salute sia per quanto riguarda l’attività della Città metropolitana e per le società partecipate, tra queste: Sviprore, Trincal, Atam, Castore».

«Quindici punti all’ordine del giorno, diverse raffiche di deliberazioni di giunta, alcune variazioni di bilancio, ma soprattutto – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà – l’approvazione del bilancio consolidato della Città Metropolitana e delle sue società partecipate, in particolare Castore, Atam e Sviprore. È stato un Consiglio che ha visto un dibattito serio e autorevole anche rispetto ad altre tematiche che riguardano il nostro territorio, in particolare la tematica relativa alla sanità. Abbiamo accolto gli spunti intervenuti durante i preliminari come quelli del consigliere Marino e del vicesindaco Versace, ma anche del consigliere Zampogna».

«Quindi – ha aggiunto il primo cittadino – nelle prossime settimane convocheremo un Consiglio metropolitano sulla sanità per discutere dello stato attuale, in particolare della sanità territoriale e, quindi, della situazione dell’Asp oltre che dei nostri ospedali. Valuteremo anche se fare come in passato, penso ad esempio sull’aeroporto, un consiglio congiunto con il Consiglio comunale reggino perché bisogna affrontare in maniera seria e istituzionale queste tematiche, depurandole da ogni tipo di strumentalizzazione, sia da una parte sia dall’altra, ma sapere qual è, in questo caso le parole sono appropriate, lo stato di salute della sanità sul nostro territorio, farlo con gli attori deputati a garantire il diritto alla salute ai nostri concittadini e farlo in un’assise democratica come quella del Consiglio metropolitano e del Consiglio comunale».

«Sono intervenuto in Consiglio metropolitano – ha detto il consigliere Marino –  per sottolineare il lavoro che è stato fatto nelle scorse settimane bilaterale tra dirigenti della Città Metropolitana e dirigenti della Regione Calabria in merito al tema che, purtroppo, si trascina ormai da troppo tempo, del trasferimento delle funzioni dalla Regione Calabria alla Città Metropolitana. Una Città Metropolitana che, di fatto, opera e prova a dare risposte sul territorio senza, però, avere funzioni piene, risorse finanziarie e umane che deve trasferirci la Regione Calabria. In queste ultime settimane, è stato fatto un lavoro importante di approfondimento fra le strutture amministrative di tutti i settori della Regione e della Città Metropolitana».

«La Città Metropolitana – ha ribadito Marino – ha dimostrato di essere pronta a ricevere le funzioni con tutta la sua struttura amministrativa, con i suoi dirigenti, con il Direttore generale. Adesso, però, la Regione Calabria, il presidente Occhiuto, la giunta regionale devono dimostrare di voler trasferire veramente queste funzioni e ci aspettiamo un cambio di passo in questa procedura. È necessario che la procedura si completi entro la fine dell’anno 2024 per non arrivare in prossimità delle consultazioni elettorali e fare in modo che questa operazione diventi un’operazione di natura elettorale».

«Assolutamente non è giusto che sia così, ma – ha concluso – è necessario che adesso Occhiuto dia un segnale di concretezza che noi ci aspettiamo». (rrc)

REGGIO – Il Consiglio Metropolitano approva definitivamente il Rendiconto di Gestione 2023

Il Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria, presieduto dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha approvato una serie di atti relativi al Bilancio di previsione. Si tratta di variazioni relative all’annualità 2024, da adottarsi, ai sensi dell’art. 175 del D.lgs. 267/2000. ‘Applicazione quota avanzo accantonato 2023’.

La prima variazione, sulla quale ha relazionato il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio, supportato dal dirigente Nicita, è relativa a spettanze per i dipendenti dell’Ente in applicazione del Contratto collettivo di lavoro, il cui iter burocratico, ha specificato successivamente il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, «è partito a dicembre del 2023, con una fase intermedia a luglio 2024».

Il secondo punto è servito per incrementare il capitolo di spesa, relativo agli oneri derivanti dai debiti fuori bilancio, maturati per sentenze passate in giudicato in cui l’Ente è risultato soccombente. Su entrambi i punti all’ordine del giorno si è registrata un’approvazione a maggioranza.

Il terzo punto all’ordine del giorno ha riguardato l’approvazione definitiva del Rendiconto di gestione 2023, già approvato dall’Aula lo scorso mese di luglio 2024, e che non ha registrato alcuna variazione. Anche in questo caso il testo è stato approvato a maggioranza.

Nel corso della discussione generale il consigliere metropolitano Giuseppe Marino ha auspicato il coinvolgimento del Consiglio metropolitano per preparare i lavori d’aula. Dello stesso tenore l’intervento del vicesindaco Carmelo Versace che ha anche ricordato come momenti di confronto, pur nelle lacune dell’attuale normativa nazionale sulle Città metropolitane, sono comunque previsti. Versace ha anche ribadito la necessità di dare maggiore sostegno all’attuale sistema burocratico di Palazzo Alvaro che pur nelle difficoltà di organico, riesce ad adempiere al meglio il proprio lavoro.

A conclusione dei lavori il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà si è soffermato sull’importanza dell’approvazione del ‘Rendiconto di gestione’, «un atto dovuto dopo i precedenti passaggi, ma fondamentale per la vita dell’Ente», esprimendo un ringraziamento a tutti i Consiglieri metropolitani che in presenza o in collegamento hanno partecipato alla seduta. i(rrc)

Il consigliere Metrocity RC Marino: Basta temporeggiare su trasferimento funzioni da Regione

«Basta temporeggiare, l’attualità dell’autonomia differenziata ci impone una definitiva accelerazione al trasferimento delle funzioni alla Città metropolitana». È quanto ha dichiarato Giuseppe Marino, presidente della Seconda Commissione Affari Istituzionali in Città Metropolitana di Reggio Calabria, sottolineando come «l’autonomia differenziata, per come è stata pensata, avrà delle conseguenze drammatiche sul territorio calabrese e sull’erogazione dei servizi essenziali, per questo è necessario ripensare alla governance calabrese promuovendo anche le unioni dei comuni e quindi una politica di prossimità».

«Sì alle unioni dei comuni, no alle fusioni. I comuni rappresentano presidi di democrazia irrinunciabili, trincee di partecipazione democratica. Attuando il principio di sussidiarietà le funzioni saranno svolte dagli enti più vicini ai cittadini. La Regione non può più temporeggiare», ha detto ancora nel corso del dibattito in cui si è fatto il punto sul trasferimento delle funzioni dalla Regione, alla presenza del direttore generale della Città metropolitana, Umberto Nucara.

Il direttore Nucara ha presentato una relazione introduttiva sullo stato dell’arte della procedura di trasferimento delle funzioni alla Città metropolitana, chiarendo che la stessa è pronta al cambio e ha già una proposta di legge regionale che può essere portata in discussione in consiglio regionale.

Una riunione lunga e partecipata con tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione per un confronto serrato e approfondito sulla tematica nel corso del quale si sono approfondite le conseguenze che il trasferimento delle funzioni alla Città metropolitana avrebbe sul Comune capoluogo. Conseguenze non di poco conto se si considera che le funzioni attengono a servizi come mobilità, trasporti, servii sociali, turismo e cultura, settori strategici per lo sviluppo della città.

Unanimemente i consiglieri presenti hanno condiviso la necessità di arrivare alla definizione di questa procedura nell’interesse della Città metropolitana ed hanno ritenuto di dover sollecitare i propri riferimenti politici regionali affinché la procedura possa andare avanti.

«L’idea – ha spiegato infine Marino – è quella di assumere un’iniziativa istituzionale il più possibile unitaria per fare in modo che il governatore Occhiuto e il presidente del consiglio regionale siano consequenziali agli impegni pubblicamente assunti da mesi e ancora non concretizzati». (rrc)

REGGIO – Pubblicato bando per progetti di prevenzione e contrasto a violenza di genere

La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha pubblicato un avviso per promuovere azioni volte alla “Prevenzione e contrasto alla violenza di genere, con interventi a sostegno delle donne che hanno subito violenza.

Lo hanno reso noto il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà insieme ai Consiglieri delegati alle Politiche Sociali, Domenico Mantegna, e alle Pari Opportunità, Filippo Quartuccio.

L’Avviso è rivolto ai soggetti gestori di Centri Antiviolenza (CAV), aventi sede legale o operativa nel territorio metropolitano e che alla data di pubblicazione, risultino autorizzati e riconosciuti dalla Regione Calabria in conformità a quanto previsto dalle intese e dalla normativa vigente. Ogni Ente potrà presentare una sola proposta progettuale. E’ consentita la presentazione, da parte dell’Ente proponente, di lettere di adesione agli scopi del Progetto di altri soggetti pubblici o privati. Tale adesione deve essere comprovata allegando alla proposta progettuale una lettera di intenti, firmata dal legale rappresentante del soggetto coinvolto, nella quale viene formalizzata l’adesione senza oneri all’iniziativa.

Le proposte progettuali dovranno prevedere il perseguimento degli obiettivi individuati quali azioni volte a sostenere l’inserimento – reinserimento delle donne vittime di violenza nel mondo del lavoro; azioni volte al sostegno delle donne al fine di favorire l’empowerment, l’acquisizione di autonomia e consapevolezza di sé, anche attraverso percorsi di supporto psicologico e alla genitorialità, nell’ottica di gestione di figli minori; azioni inerenti attività culturali, educative, sportive ecc. che siano finalizzate al benessere fisico e psicologico delle donne che hanno subito violenza. La durata massima delle attività progettuali non potrà eccedere i 12 mesi, successivi all’inizio delle attività.

Tra gli obiettivi di Palazzo Alvaro, in linea con il mandato programmatico del sindaco e dei delegati, quelli di promuovere processi di cambiamento culturale in termini di parità di genere e di tutela dei diritti; favorire l’individuazione e l’emersione del fenomeno della violenza di genere sul territorio metropolitano; attuare azioni di contrasto alla violenza di genere in tutte le sue forme; potenziare e rafforzare la rete tra Enti, Comuni, Istituzioni e Enti del Terzo settore al fine di attivare azioni per l’accoglienza ed il sostegno delle donne vittime di violenza e dei minori a carico.

«Ancora una volta – ha spiegato il sindaco Giuseppe Falcomatà, illustrando i contenuti del bando – la Città Metropolitana dimostra la sua concreta utilità e vicinanza alle esigenze quotidiane della comunità ed in particolare, come in questo caso, dei soggetti più fragili, quali sono appunto le donne vittime di violenza di genere. Il bando destina una somma cospicua al sostegno ai progetti promossi dai centri antiviolenza. Un supporto concreto, reale, tangibile, che speriamo potrà fornire una linfa importante a strutture che sono davvero importantissime nel percorso di sostegno alle vittime di violenza». (rrc)

REGGIO – Ok da Comitato di Sorveglianza a relazione annuale del Psc della Metrocity

Il Comitato di Sorveglianza, preposto al controllo dello stato di attuazione del Psc, regolarmente convocato, ha approvato la relazione annuale del Psc al 31 dicembre 2023, all’esito della riunione tenutasi lo scorso 22 maggio in modalità telematica.

L’ingegner Pietro Foti, dirigente del Settore 10 “Pianificazione – Valorizzazione del Territorio –Leggi Speciali”, Autorità Responsabile del PSC, con la collaborazione dei dipendenti e dei collaboratori presenti, ha esposto i punti salienti della Relazione in merito all’andamento della spesa nel corso dell’anno 2023, alle attività di monitoraggio e controllo in loco effettuate e, circostanza di particolare rilievo, al sostanziale consolidamento del finanziamento complessivo del PSC, in quanto tutti gli interventi originari sono stati confermati e due sono transitati nella programmazione regionale FSC 2017/2021.

L’attuale dotazione finanziaria del Psc della Città Metropolitana, pertanto, al netto dei due interventi transitati sulla programmazione regionale, è pari a 134.820.000,00 euro.

Nel corso della medesima riunione, durante la quale è più volte emerso l’ottimo rapporto di collaborazione instauratosi tra la Città Metropolitana ed i rappresentanti delle istituzioni che compongono il Comitato di Sorveglianza, è stata esaminata ed approvata la proposta di riprogrammazione dell’attuale PSC, mediante redistribuzione di alcuni importi tra gli interventi ancora in itinere e l’inserimento di nuovi interventi – alcuni dei quali provenienti da altri canali finanziari – al fine di ottimizzare l’impiego dell’attuale dotazione finanziaria, anche mediante riutilizzo delle economie accertate.

Le sinergie in campo hanno sortito, ancora una volta, ottimi risultati, confermando in toto la positività delle modalità operative improntate ai principii di cooperazione, condivisione e confronto interistituzionale per il raggiungimento di un comune obiettivo finale, volto al pieno soddisfacimento del pubblico interesse delle comunità locali. (rrc)