Si è riunito, a Palazzo Alvaro, il Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria, presieduto dal sindaco Giuseppe Falcomatà, dove si sono discussi 16 punti all’ordine del giorno, tra i quali il Bilancio consolidato per l’anno 2023, che ha ottenuto l’approvazione dell’aula con 8 voti a favore ed uno contrario.
Per quanto riguarda la sanità, nel corso del dibattito, tra i preliminari, il consigliere metropolitano Giuseppe Marino è intervenuto affrontando gli argomenti relativi all’assegnazione delle funzioni delegate dalla Regione e soprattutto all’emergenza delle strutture sanitarie territoriali di competenza dell’Asp, in particolare alcuni ambulatori e le Guardie mediche, molte delle quali rischiano di chiudere.
«Secondo le previsioni dell’Asp – ha detto Marino – sono 54, lasciando senza servizi di prossimità sanitari molti Comuni dell’area metropolitana. Viviamo un’emergenza sanitaria. Condivido e appoggio la forte presa di posizione del sindaco Falcomatà contro questa decisione, che rappresenta un taglio lineare dei servizi sanitari territoriali adottati dalla dg Di Furia seguendo la linea politica della Regione Calabria. Auspico quindi un Consiglio metropolitano sul tema, invitando tutti i sindaci dell’area metropolitana chiedendo a tutti i partiti di fare fronte comune contro questa scelta».
Sullo stesso tenore anche gli interventi del consiglieri Conia, Zimbalatti, Fuda e Zampogna, quest’ultimo ha proposto di «convocare la Conferenza dei sindaci per incontrare ed ascoltare la dg dell’Asp Di Furia. È una notizia eclatante se chiuderanno oltre 50 guardie mediche”.
Il vicesindaco Versace, condividendo la linea del sindaco Falcomatà ha ricordato anche la difficoltà che vive il presidio ospedaliero di Scilla, e la protesta durante la quale «anche alla presenza dell’Arcivescovo metropolita, Morrone, le porte sono rimaste chiuse. Non ci possono essere tagli sui servizi, soprattutto – ha aggiunto – se sono quelli sanitari pubblici».
A fine dibattito il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, recependo le istanze dell’aula di Palazzo Alvaro ha proposto la convocazione, nell’immediato, di un Consiglio metropolitano sui temi della Sanità, anche congiunto con quello del Comune di Reggio Calabria.
I successivi punti all’ordine del giorno, dal primo all’ottavo, tutti approvati a maggioranza, hanno riguardato ratifiche di delibere del sindaco metropolitano, in particolare per: interventi lavori di valorizzazione della Villa Romana del Naniglio a Gioiosa Jonica e lavori di completamento impianto sportivo nel Comune di Caulonia. Lavori di manutenzione straordinaria dell’ex palazzo FFSS di Locri e l’impianto di videosorveglianza nelle scuole comunali ed aree di pertinenza del Comune di Locri. Sul punto il vicesindaco Versace ha evidenziato come si tratti di un intervento, unico nel suo genere, in scuole non di competenza della Metrocity e per l’hinterland cittadino di Locri.
Tra le delibere anche una relativa ad interventi in difesa costiera e salvaguardia del litorale del Comune di Melito Porto Salvo. Su questo punto è stata posta l’attenzione anche su altri tratti, quali quello reggino, tra Pellaro e Capo d’Armi di Motta San Giovanni. Sul punto è intervenuto il consigliere delegato Fuda che ha ricordato il costituendo ‘Tavolo per l’emergenza erosione’, al quale parteciperà anche la Regione Calabria, voluto dal sindaco Falcomatà e a breve sarà convocato.
Approvati con voto unanime i punti relativi allo schema di ‘Patti parasociali’ tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Comune di Reggio Calabria, per l’esercizio del controllo analogo congiunto sulla società in house Castore Spl srl; il ‘Piano di marketing turistico metropolitano 2022-2024, aggiornamento azioni 2024; il Piano fieristico 2024-2026. Aggiornamento.
Disco verde anche per la convenzione tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e Consorzio di bonifica Calabria, per la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria nei settori idraulico-fluviali e regimazione acque bianche nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Sul punto il vicesindaco Versace ha parlato di un “accordo che ancora una volta dimostra che il nostro Ente è al passo con i tempi, garantendo continuità operativa e opportunità per i lavoratori, all’unico Consorzio di bonifica, impegnato per la tutela e manutenzione del territorio”.
Approvato anche lo schema di accordo per il progetto ‘Foro Boario: Intervento Integrato per la Mobilità della Città metropolitana di Reggio Calabria’; lo schema di convenzione e collaborazione per attività di supporto alla realizzazione degli adempimenti in relazione all’attuazione territoriale della Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile tra il MASE Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Città Metropolitana di Reggio Calabria”.
In merito all’approvazione del Bilancio consolidato della Città metropolitana anno 2023, è intervenuto il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio, che ha relazionato sul piano contabile evidenziato che «il Conto economico consolidato, considerate anche gli organismi appartenenti al gruppo Amministrazione pubblica della Città Metropolitana, nonché quelli compresi nel perimetro di consolidamento del gruppo, ha ottenuto un risultato d’esercizio di 24.371.476 euro. Nonostante i continui tagli del governo – ha evidenziato Ranuccio – l’Ente continua a tenere una buona solidità e gode di ottima salute sia per quanto riguarda l’attività della Città metropolitana e per le società partecipate, tra queste: Sviprore, Trincal, Atam, Castore».
«Quindici punti all’ordine del giorno, diverse raffiche di deliberazioni di giunta, alcune variazioni di bilancio, ma soprattutto – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà – l’approvazione del bilancio consolidato della Città Metropolitana e delle sue società partecipate, in particolare Castore, Atam e Sviprore. È stato un Consiglio che ha visto un dibattito serio e autorevole anche rispetto ad altre tematiche che riguardano il nostro territorio, in particolare la tematica relativa alla sanità. Abbiamo accolto gli spunti intervenuti durante i preliminari come quelli del consigliere Marino e del vicesindaco Versace, ma anche del consigliere Zampogna».
«Quindi – ha aggiunto il primo cittadino – nelle prossime settimane convocheremo un Consiglio metropolitano sulla sanità per discutere dello stato attuale, in particolare della sanità territoriale e, quindi, della situazione dell’Asp oltre che dei nostri ospedali. Valuteremo anche se fare come in passato, penso ad esempio sull’aeroporto, un consiglio congiunto con il Consiglio comunale reggino perché bisogna affrontare in maniera seria e istituzionale queste tematiche, depurandole da ogni tipo di strumentalizzazione, sia da una parte sia dall’altra, ma sapere qual è, in questo caso le parole sono appropriate, lo stato di salute della sanità sul nostro territorio, farlo con gli attori deputati a garantire il diritto alla salute ai nostri concittadini e farlo in un’assise democratica come quella del Consiglio metropolitano e del Consiglio comunale».
«Sono intervenuto in Consiglio metropolitano – ha detto il consigliere Marino – per sottolineare il lavoro che è stato fatto nelle scorse settimane bilaterale tra dirigenti della Città Metropolitana e dirigenti della Regione Calabria in merito al tema che, purtroppo, si trascina ormai da troppo tempo, del trasferimento delle funzioni dalla Regione Calabria alla Città Metropolitana. Una Città Metropolitana che, di fatto, opera e prova a dare risposte sul territorio senza, però, avere funzioni piene, risorse finanziarie e umane che deve trasferirci la Regione Calabria. In queste ultime settimane, è stato fatto un lavoro importante di approfondimento fra le strutture amministrative di tutti i settori della Regione e della Città Metropolitana».
«La Città Metropolitana – ha ribadito Marino – ha dimostrato di essere pronta a ricevere le funzioni con tutta la sua struttura amministrativa, con i suoi dirigenti, con il Direttore generale. Adesso, però, la Regione Calabria, il presidente Occhiuto, la giunta regionale devono dimostrare di voler trasferire veramente queste funzioni e ci aspettiamo un cambio di passo in questa procedura. È necessario che la procedura si completi entro la fine dell’anno 2024 per non arrivare in prossimità delle consultazioni elettorali e fare in modo che questa operazione diventi un’operazione di natura elettorale».
«Assolutamente non è giusto che sia così, ma – ha concluso – è necessario che adesso Occhiuto dia un segnale di concretezza che noi ci aspettiamo». (rrc)