SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – Omaggio alle vittime della Moby Prince

Santa Sofia d’Epiro, il tranquillo paese che si estende tra le colline calabresi, si unisce al cordoglio nazionale per commemorare le 140 vittime della tragedia del Moby Prince, che ha sconvolto Livorno e tutto il Paese. Questa tragedia ha colpito profondamente, portando via vite preziose e lasciando cicatrici che il tempo non potrà mai cancellare.

La comunità di Santa Sofia d’Epiro si unisce in particolare al lutto dei familiari del concittadino Nicodemo Baffa, che ha perso la vita in quel tragico evento. Per onorare la sua memoria e quella di tutti coloro che sono stati coinvolti, la giunta comunale ha preso una decisione che rimarrà nel cuore di tutti: la dedicazione di un’intera area nel paese e un monumento alle vittime del Moby Prince.

Questa iniziativa non è soltanto un segno tangibile di rispetto e solidarietà, ma è un messaggio forte e chiaro che il ricordo di coloro che sono stati persi non svanirà mai. L’area dedicata servirà come monumento vivente, un luogo dove le persone potranno riflettere e rendere omaggio alle vite interrotte da quella terribile sciagura.

«Non possiamo permettere che il passare del tempo affievolisca il ricordo di queste 140 vite interrotte in modo così tragico – ha dichiarato il sindaco Daniele Atanasio Sisca – ed è per questo che abbiamo deciso di creare un luogo di riflessione e ricordo, un luogo dove le loro storie possano essere tramandate alle future generazioni».

La commemorazione si svolgerà a Santa Sofia d’Epiro il 3 settembre. Questo paese dimostra ancora una volta la sua umanità e solidarietà, aprendo un luogo dove la memoria di coloro che sono stati persi nella tragedia del Moby Prince sarà conservata per sempre. Il monumento alla memoria è un tributo al passato, ma è anche un faro di speranza che brilla nel buio, assicurando che queste vite non saranno mai dimenticate. (rcs)

Gerardo Sacco è cittadino onorario di Santa Sofia d’Epiro

In una notte scintillante di stelle e di emozioni, il cuore di Santa Sofia d’Epiro ha trovato un nuovo gioiello da incastonare nella sua corona di eccellenze: il Maestro orafo Gerardo Sacco. L’atmosfera magica della festa patronale si è fusa con l’eleganza delle creazioni di Sacco, creando un’armonia unica in cui l’arte e la devozione hanno danzato insieme.

Era il 2 maggio scorso quando il Maestro Sacco, con la maestria che solo le mani di un artigiano virtuoso possono esprimere, ha consegnato nelle mani di Sant’Atanasio il Grande la “Chiave della Città”. In quell’istante, il passato e il presente si sono intrecciati, e l’arte ha abbracciato la tradizione. Non è stato solo un oggetto, ma un simbolo di connessione profonda tra il Maestro e la comunità di Santa Sofia d’Epiro devota al santo patrono.

L’invito a diventare cittadino onorario è un riconoscimento al valore di un uomo che ha dedicato la sua vita all’eccellenza artigianale e alla difesa delle radici culturali delle comunità arbëreshë. L’annuncio, fatto dal sindaco Daniele Atanasio Sisca, ha decretato una serata tutta dedicata al Maestro, ricca di emozioni e di riflessioni.

L’evento si è aperto con le note trascinanti e balcaniche del gruppo folkloristico Shqiponjat e le armonie del Coro Polifonico “Sofioti Cantores“, diretto da Daniela Bifano. Ma è stata Maria Teresa Conte, in un abito tradizionale arbëreshë, a presentare la serata con grazia e autenticità.

Gli interventi istituzionali hanno dimostrato quanto il Maestro Sacco sia un faro di ispirazione per la comunità. Rosa Correale, vice prefetto vicario della prefettura di Cosenza, ha portato i saluti del Prefetto e ha sottolineato l’importanza di personalità come Sacco nell’arricchire il patrimonio culturale. Il Papas Pietro Lanza, protosincello della diocesi di Lungro, ha sottolineato la necessità di preservare il patrimonio arbëreshë, lodando il lavoro costante del Maestro e delle comunità.

Ma il momento culminante è stato quando il sindaco Daniele Atanasio Sisca ha aperto una “seduta speciale” all’aperto del Consiglio Comunale. L’unanimità e la passione dei membri del consiglio hanno reso palese l’entusiasmo della comunità. In quell’istante, l’applauso scrosciante ha suggellato un legame tra Sacco e Santa Sofia d’Epiro che sarà indelebile.

Sotto il cielo stellato, un Gerardo Sacco emozionato ha ricevuto la cittadinanza onoraria, simbolo di gratitudine e ammirazione. Nel suo discorso, ha espresso il suo affetto per la comunità e ha reso omaggio al sindaco Sisca, che ha saputo riconoscere e valorizzare il suo impegno.

L’evento ha toccato anche le corde dell’arte e della creatività. Le modelle, sfoggiando le creazioni del Maestro, hanno portato in passerella il lusso e l’eleganza dei suoi gioielli, alternando i diversi periodi della sua arte. Alcuni gioielli ispirati al mondo arbëreshë, altri utilizzati nel periodo in cui il Sacco ha lavorato con Franco Zeffirelli. Tuttavia, la serata ha riservato un’inaspettata sorpresa quando Gerardo Sacco ha chiamato sul palco Eliana Godino, autrice del libro Ritratti del Sud – Storie, Volti, Eccellenze di Calabria. In un momento di autentica gratitudine, Sacco ha rivelato il ruolo fondamentale di Eliana nella sua presenza a Santa Sofia d’Epiro, di cui lei è originaria.

La serata ha offerto un palcoscenico a voci importanti, come il sindaco Ernesto Madeo, sindaco di San Demetrio Corone e commissario della Fondazione regionale dell’Arberia, Angelo Viteritti del Lions Club Arberia e una rappresentanza del Rotary Club di Acri. I loro interventi hanno riaffermato l’importanza dell’unità tra le comunità. Presente anche il sindaco di San Cosmo Albanese, Damiano Baffa.

Oggi, Gerardo Sacco è più di un Maestro orafo: è un cittadino onorario di Santa Sofia d’Epiro, una gemma preziosa nel tesoro di questa comunità. La serata incantata ha segnato un capitolo nuovo e luminoso nella storia condivisa di un uomo e di una città che si sono abbracciati con affetto e ammirazione. (rcs)

SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – Al via l’Ylberi Festival

Fino a domenica 6 agosto a Santa Sofia d’Epiro è in programma la nuova edizione di Ylberi Festival, il progetto di riqualificazione urbana nato dalla collaborazione tra il Comune di Santa Sofia d’Epiro e l’associazione Rublanum, promotrice del progetto di street-art Gulìa Urbana.

Ylberi, parola albanese arcaica che significa arcobaleno, è un progetto che sin dalla sua prima edizione nel 2021 punta a promuovere e valorizzare attraverso l’arte contemporanea i valori e la cultura di una tradizione così antica e magica come quella arbëreshe, di cui Santa Sofia d’Epiro è oggi uno dei pochi comuni calabresi rimasti a custodia. Ylberi fa della storia – ma non solo – il punto focale attorno al quale si sviluppano progetti di riqualificazione urbana tramite la street-art, laboratori artistici per bambine e bambini, incontri di divulgazione e momenti musicali. Un festival ma non solo, Ylberi è un appuntamento annuale per lo sviluppo e valorizzazione del territorio.

A prendere parte al progetto nell’edizione 2023 saranno come consuetudine artisti provenienti da tutto il mondo: dallo spagnolo Kraser, che nelle proprie opere reinterpreta sculture classiche, rinascimentali e neoclassiche, a cui sovrappone figure, colori e geometrie che danno vita a un dialogo tra mondo antico e creazione contemporanea; Dùo Amazonas, duo di artiste formato dalla colombiana Lina Castellanos e dall’argentina Nati Andreoli, che concentrano la propria ricerca sulla figura della donna e sulla sua rappresentazione sociale; lo svedese Yash, che nei propri lavori trae ispirazione dalle persone, dagli animali e dai loro corpi, giocando con luce, colori e forme; l’artista italiano Giuseppe Palmisano che, con il contributo del gruppo folk Shqiponjat, lavorerà ad un nuovo capitolo del suo progetto fotografico “Vuoto”, con l’obiettivo di trasformare in opera d’arte l’intera comunità di donne arbëreshe che sceglierà di rispondere al suo appello, presentandosi la mattina del 3 agosto presso la palestra comunale di Santa Sofia d’Epiro; lo street-artist italiano, calabrese di nascita e con lavori ormai presenti in tutto il mondo, Attorrep.

Gli artisti partecipanti all’edizione 2023 di Ylberi aggiungeranno i loro lavori ad un carnet di opere già presenti nella comunità realizzate dagli altri artisti che sono transitati nel corso degli ultimi due anni a Santa Sofia d’Epiro: gli spagnoli Slim Safont e Marta Lapeña, il serbo Artez, la polacca NeSpoon, l’argentina Fio Silva, gli italiani Tony Gallo, SteReal e Claudio Morne, artisti che hanno contribuito fortemente alla rigenerazione culturale e urbana del territorio. Ylberi non dimentica di raccontare e sensibilizzare anche su tematiche sociali e di genere e si pone come fine ultimo l’educazione al bello, al rispetto della cosa pubblica e della comunità.

Accanto all’arte pubblica il programma di Ylberi presenta anche momenti di musica live, su tutti spicca giovedì 3 agosto il concerto dello storico collettivo reggae salentino dei Sud Sound System presso Piazza Sant’Atanasio. In apertura la band I Moti Rivoluzionari e a seguire l’after-show con il dj-set di Kayadub. Presenti anche nel programma musicale: Carella Curcio Duo (1 agosto), Un Paese Ci Vuole – Collettivo dj-set (2 agosto) e la Banda Musicale “V. Bellini” di S. Sofia d’Epiro diretta dal Maestro Mario Azzinnari e con la presenza dei maestosi costumi indossati dalle ragazze dell’Associazione Culturale “Gruppo Folk Shqiponjat”, che domenica 6 agosto dalle 18:00 guiderà il tour guidato di presentazione dei nuovi lavori consegnati dagli artisti alla comunità. Trovano anche spazio nel programma talk (come quello del 3 agosto in cui ragionerà sulla Street Art come nuovo modello di marketing territoriale), presentazioni di libri (2 agosto Eliana Godino con “Ritratti del Sud”), laboratori per i bambini e tour del museo del costume e del territorio.

Ylberi si caratterizza sempre di più come progetto che oltre che promuovere l’arte urbana e la rivalutazione territoriale si propone sempre più di educare al bello e al rispetto etico e civico dei nostri territori. (rcs)

Il Maestro orafo Gerardo Sacco dona la Chiave della Città a Santa Sofia d’Epiro per devozione al suo Santo patrono

Il Maestro orafo Gerardo Sacco ha realizzato la Chiave della città di Santa Sofia d’Epiro, che sarà consegnata nelle mani del sindaco e del Parroco della comunità il prossimo 2 maggio.

Una data non casuale, dato che quel giorno ricorre la memoria liturgica di Sant’Atanasio il Grande, a cui la comunità di Santa Sofia d’Epiro è fortemente devota.

Alle 9.30 sarà celebrata la Solenne Divina Liturgia Pontificale celebrata dal vescovo della Diocesi di Lungro, mons. Donato Oliverio, alla quale prenderanno parte autorità civili, militari e religiose.

Al termine della celebrazione avverrà la cerimonia di consegna della Chiave, atto di affidamento della città alla sua protezione, con il posizionamento sulla statua del Santo patrono da parte del sindaco, Daniele Atanasio Sisca, e la tradizionale processione che si snoderà lungo alcune strade del paese.

Sarà un evento di rilevante importanza, che renderà ancora più solenne un giorno già tanto caro ai sofioti di tutti il mondo.

Il Maestro Sacco, nel concludere la sua opera, commenta così la sua creazione: «Per la chiave mi sono ispirato alla storia di Sant’Atanasio il Grande, soffermandomi soprattutto sulla sua lotta contro gli eretici e sulla trinità. La chiave sarà così composta: all’impugnatura i Cerchi Trinitari di Gioacchino da Fiore, tratti dal Liber Figurarum, per parlare di Calabria e territorio; sul gambo 6 ali a simboleggiare i tre angeli apparsi a Mamre, che simboleggiano la Trinità; infine il pettine, che sarà simboleggiato da un libro per ricordare il grande dottore della Chiesa».

Commozione e gratitudine da parte del primo cittadino Daniele Atanasio Sisca, che in una lettera indirizzata al Maestro Gerardo Sacco si esprime così: «Siamo grandemente onorati di accogliere nel nostro patrimonio religioso l’opera che stai magistralmente realizzando per la nostra comunità. La tua sensibilità nei confronti delle popolazioni arbëreshë ha contribuito ad accrescere il patrimonio e la visibilità dei nostri luoghi e delle nostre tradizioni al di fuori dei confini territoriali. Così come accaduto per l’intero territorio regionale, che hai saputo rappresentare con i tuoi gioielli e che hanno contribuito a far conoscere la Calabria in tutto il mondo. Solo persone illuminate come Te possono contribuire veramente a far progredire una terra come la nostra, che ha ancora tanto da riscattare. Il nostro paese e la nostra gente sono grati nei Tuoi confronti e, in occasione dell’evento di maggio, avrà modo di renderTi il giusto riconoscimento».

L’opera dell’orafo crotonese verrà custodita gelosamente dai suoi cittadini ed arricchirà il già importante patrimonio materiale e immateriale della comunità sofiota.

Tra l’altro, quest’opera è realizzata nell’anno in cui ricorre il 60esimo anniversario dell’attività del Maestro Gerardo Sacco (iniziata nel 1963): un traguardo importante che gli sta facendo tributare importanti riconoscimenti da tutto il mondo. (rcs)

SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – Al via il Festival “Ylberi”

È in programma, fino al 31 luglio a Santa Sofia d’Epiro, la seconda edizione di Ylberi, il festival a cura di GUlìa Urbana, progetto itinerante di street art promosso dall’Associazione Rublanum, e del Comune di Santa Sofia d’Epiro.

La seconda edizione di Ylberi fortemente voluta dall’Amministrazione Sisca, si presenta con un programma ricco di arte, musica, incontri, momenti laboratoriali al servizio di una comunità che fin dalla prima edizione ha espresso entusiasmo e partecipazione nei confronti di questo ambizioso progetto.

Artisti italiani e internazionali lavoreranno su opere murali che arricchiranno ulteriormente il paesaggio di questo straordinario borgo, ampliando e contaminando gli orizzonti di linguaggio culturale di un centro che ha saputo preservare le sue peculiari tradizioni, lasciando però spazio alla reinterpretazione artistica attraverso un gusto profondamente contemporaneo.

La line up prevede il coinvolgimento di artisti di assoluto rilievo nel panorama dell’arte urbana: Tony Gallo (Italia), Marta Lapeña (Spagna), Fio Silva (Argentina) e NeSpoon (Polonia).

È stata, inoltre, lanciata una chiamata alle arti che ha selezionato 4 artisti locali per la realizzazione di altrettante opere tra le vie del paese.

Il museo all’aperto identitario della cultura Arbereshe, Ylberi, continua dunque anche in questa edizione 2022 ad arricchirsi e prendere forma, con l’obiettivo di costruire un grand tour dell’arte che diventerà un patrimonio di innegabile valore culturale per la Calabria e l’intero meridione.

Fino al 31 luglio vedrà protagonisti, musicisti, poeti ed esperti di rivalutazione urbana che animeranno le giornate in programma con concerti, proiezioni di film, reading, momenti di divulgazione e laboratori artistici che coinvolgeranno le bambine e i bambini di Santa Sofia d’Epiro.

Un progetto dunque che oltre che promuovere l’arte urbana e la rivalutazione territoriale si propone sempre più di educare al bello e al rispetto etico e civico dei nostri territori.

Gulìa Urbana è la rassegna itinerante dedicata alla street art che coinvolge tutto il territorio della Calabria. Ideata e sviluppata dal collettivo Rublanum, Gulìa Urbana ha portato nel corso degli anni numerosi artisti italiani e internazionali a lavorare su opere murali che hanno arricchito il paesaggio e ampliato gli orizzonti di linguaggio di piccoli centri e borghi della provincia calabrese.

Recuperare aree poco valorizzate, offrire nuovi spunti di riflessione, squarciare il velo verso immaginari altri, anche geograficamente distanti dai luoghi in cui si opera, e promuovere le arti contemporanee, questi i principali obiettivi del progetto Gulìa Urbana, che arrivato al decimo anno di attività continua la sua opera di rifunzionalizzazione e rigenerazione all’interno del tessuto vivo della provincia calabrese. In vista del decennale il collettivo ha deciso di lanciare il progetto “Protocollo Rublanum X”. È possibile sostenere il crowdfunding con una donazione volontaria dal link: www.produzionidalbasso.com/project/protocollo-rublanum-x/. (rcs)