TROPEA – Successo per Teatro d’aMare

Conclusa con successo, a Tropea, la nona edizione di Teatro d’aMare, il festival di LaboArt diretto da Maria Grazia Teramo e Francesco Carchidi. Per tre giorni, Tropea ha ospitato 14 appuntamenti in cartellone tra teatro, danza, musica, incontri e installazioni site-specific, e oltre 50 ospiti tra artisti, musicisti, performer e operatori culturali.

Teatro d’aMare 2025 è stato realizzato con il contributo economico del Comune di Tropea, con il sostegno della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e dei main sponsor LaboApartments e Tropis Hotel.

Tre giornate – dall’11 al 13 settembre – in cui a fare da filo conduttore è stato il tema della cura nella scena contemporanea, indagato attraverso pratiche e testimonianze concrete: dall’esperienza laboratoriale annuale condotta da LaboArt insieme a persone ai margini, confluita nello spettacolo “Nella mia stanza l’Orsa Maggiore”, alla pratica della “non-scuola” di Marco Martinelli raccontata nel libro della giornalista e insegnante Francesca Saturnino, fino alle voci dei Putéca Celidònia che in una conferenza-spettacolo hanno presentato le loro esperienze portate avanti nel Rione Sanità di Napoli e nell’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida.

La cura è stato anche il focus del dibattito inaugurale del festival, che ha intrecciato le testimonianze di artisti, operatori e terapeuti, mostrando come le arti performative possano farsi strumento concreto di incontro e trasformazione.

A partire da lì, la riflessione si è articolata attraverso linguaggi e forme diverse: la performance itinerante “Trans. Essere Paesaggio”  di Pietro Spoto e Andrea Gerlando Terrana ha invitato a guardare la città come un organismo vivo, mentre il trittico “Metamorphosis” della C&C Company ha attraversato con potenza il tema delle mutazioni e del confine tra uomo e bestia.

Cura intesa anche come possibilità di oltrepassare i limiti e trasformarli in possibilità condivise: la cena-performativa “Limine” è stata allo stesso tempo approdo e varco, aprendo il festival verso nuove possibilità di relazione tra arte, comunità e territorio; “Peccato” di Mucchia Selvaggia ha invitato il pubblico a spingersi oltre i concetti di bene e male, mentre “Afànisi” del gruppo CTRL+ALT+CANC ha ribaltato la relazione tra spettatore e scena e la potenza di Annalisa Limardi in “NO” ha ricordato l’importanza di far valere la propria voce.

Accanto a loro, le voci dei musicisti hanno amplificato il senso di comunità: dalle sonorità urbane di DonGocò, al jazz del Claudio Francica Trio, fino alla reinterpretazione della tradizione calabrese firmata da Federica Greco e Paolo Presta.

«È stata un’edizione che ha raccolto, ma soprattutto ha costruito un mosaico di esperienze dove la cura si è manifestata come pratica concreta: nel lavoro quotidiano al fianco delle persone fragili, nel corpo che resiste e si trasforma, nelle comunità che si incontrano, nelle voci che raccontano i margini – affermano i direttori artistici Maria Grazia Teramo e Francesco Carchidi -. La risposta del pubblico, attento e partecipe, ci ha confermato che la strada intrapresa è quella giusta. La scelta di privilegiare linguaggi universali come la danza e la musica ha permesso anche ai tanti turisti stranieri presenti a Tropea di avvicinarsi al festival, scoprendo una città che non offre solo bellezza paesaggistica, ma anche una dimensione culturale viva e dinamica». (rvv)

Il Carnevale di Lamezia è già in cammino: riaperte le porte del Laboratorio dei Giganti dell’Allegria

L’Associazione Carnevale di Lamezia ha già riaperto — da settimane ormai — le porte del suo cuore creativo: il Laboratorio dei Giganti dell’Allegria.

Qui, nei capannoni, negli spazi di lavoro e tra le botteghe artigiane, i maestri cartapestai mescolano acqua, colla, carta e colori, modellando strutture che sembrano sospese fra sogno e realtà.
Ogni carro allegorico che prenderà forma è il frutto di una tradizione artigianale antica, ma sempre in dialogo con nuove ispirazioni e nuovi temi: natura, satira, scuola, sogni, memoria.

I volontari, gli artisti, i maestri della cartapesta e tutti i componenti dell’Associazione hanno già intrapreso un lungo cammino fatto di progettazione attenta, organizzazione capillare e passione viva.

Il Carnevale di Lamezia Terme non è soltanto una festa: è un patrimonio materiale e immateriale della città. 

È cultura popolare, tradizione che si rinnova, occasione di socialità e bellezza condivisa.
Ogni anno, attraverso la creatività e l’impegno collettivo, la festa carnevalesca riesce a donare gioia, stupore e sorrisi a grandi e piccini, riaccendendo nei cuori lo spirito autentico della festa.

Nel laboratorio si lavora ogni giorno con entusiasmo e dedizione: si disegnano bozzetti, si costruiscono impalcature, si danno i primi tocchi di colore; e mentre le mani plasmano la cartapesta, le idee fioriscono, gli spiriti si accendono, le risate affiorano, anticipando l’evento stesso.

Invitiamo sin da ora tutti i lametini – grandi e piccoli, artigiani, scolari, famiglie – a sentirsi parte di questo sogno collettivo.
Perché il Carnevale non è solo ciò che vediamo in strada. Non è “di qualcuno”, ma di tutti.
E come ogni anno, sarà la voce della città a prendere vita nei colori, nelle maschere e nei sorrisi che animeranno le nostre strade. Ma il Carnevale è anche ciò che cresciamo insieme, ciò che costruiamo con le mani e con il cuore.

I Giganti dell’Allegria sono pronti a tornare, carichi di luci, colori e stupore per accendere sorrisi, scacciare la monotonia e ricordarci e ricordarci che la bellezza non si riceve: si crea, si vive, si condivide. L’appuntamento è con la magia e la magia ha già cominciato a prendere forma. (rcz)

COSENZA – Venerdì l’evento conclusivo della mostra itinerante Archivio Mabos

È con “Coltivazioni” che venerdì 5 settembre, a Cosenza, si chiude la mostra itinerante Archivio Mabos,  giunta alla terza edizione.

«Abbiamo scelto questo titolo per raffigurare l’essenza dell’evento, ovvero coltivare come azione multiforme che parte dalla terra per coinvolgere tutto l’assetto culturale, artistico e sociale, attivando azioni concrete per un presente e un futuro sostenibile e condiviso», spiega Elisa Longo, direttrice del Mabos.

Infatti, l’evento conclusivo, finanziato con risorse del PSR Calabria 2014/2022 – Misura 19.4 “Risorse Aggiuntive” – CUP: J48H23001140006 dal Gal dei Due Mari che si conferma motore di sviluppo locale e catalizzatore di energie territoriali, prevede diversi momenti che si susseguiranno dalle ore 9.30 alle ore 20, grazie alla collaborazione con altre realtà del territorio come il Parco Avventura Alberolandia, alle porte del Parco Nazionale della Sila, dove, durante la mattinata, i bambini e i ragazzi di Albi, Carlopoli e paesi limitrofi potranno divertirsi intraprendendo percorsi acrobatici forestali. 

A seguire, alle 11.30, si terrà una visita guidata al Mabos a cura dell’Associazione DiverCity.  Il pomeriggio, invece, sarà dedicato all’approfondimento culturale: alle ore 16, nell’ambito della tavola rotonda “Arte e territori: tra contaminazione e valorizzazione, esperienze a confronto”, presso il MABOS, la direttrice dialogherà sul tema dell’arte ambientale con Michela Laporta, storica dell’arte e cultrice della materia presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, e Paolo Genoese, direttore artistico del FACE Festival – Aspromondo che, nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, ha realizzato il Bosco degli Artisti, un progetto similare al Mabos, in cui arte contemporanea e paesaggio offrono un percorso immersivo e poetico. 

Lo sguardo sarà volto anche alle eccellenze gastronomiche del territorio con il momento “Gal e territorio: sinergie e sviluppo” che, a seguito dei saluti istituzionali di Emanuela Talarico, Salvatore Dardano, Aldo Scorza e Alessandro Falvo, rispettivamente sindaci di Carlopoli, Albi, Sorbo San Basile e Cicala, e di alcuni rappresentanti delle associazioni coinvolte, tra cui Auser Albi, Amaro Letterario e Terra Mater Cicala, alle ore 17.15, prevede l’intervento di Maria Antonietta Sacco, direttrice del Gal dei Due Mari, introdotta dai saluti del Presidente del GAL dei Due Mari, Francesco Esposito. Immancabile la degustazione dei prodotti delle aziende del GAL a cura del Ristorante Hotel Granaro. 

A suggellare la giornata, alle ore 20, saranno le note del chitarrista Giorgio Caporale che presenterà il progetto “Cordae – suoni dal silenzio” attraverso cui sfida i confini del concerto tradizionale per trasformare la sua più intima relazione con lo strumento in un rito, in un gesto politico e poetico. 

In tal modo, offrendo un’esperienza collettiva e multidisciplinare, la direttrice del MABOS, Elisa Longo, e il fondatore Mario Talarico intendono valorizzare il territorio della Sila Piccola catanzarese attraverso l’incontro tra arte ambientale, cultura rurale, saperi tradizionali, agricoltura sostenibile e innovazioni enogastronomiche. 

«Abbiamo realizzato un laboratorio a cielo aperto che mette al centro la comunità locale, la bellezza paesaggistica e la ricchezza agroalimentare di una delle aree più autentiche della Calabria», dichiarano all’unisono, invitando tutti a partecipare, venerdì 5 settembre, a ColtivAzioni, l’evento organizzato per contribuire al futuro della comunità, dell’ambiente e dell’economia locale. (rcs)

 

NOCERA TERINESE (CZ) – Si presenta il libro “Giornali prigionieri”

Lunedì 4 agosto, alle 21, nella piscina di Villaggio del Golfo, sarà presentato il libro “Giornali prigionieri. La stampa di prigionia durante la Grande Guerra” di Giuseppe Ferraro, edito da Donzelli editore.

L’evento è organizzato dall’Associazione italiana parchi culturali Lamezia Terme Aps – AIParC Lamezia Terme Aps (Ente no profit presieduto dalla docente e giornalista Dora Anna Rocca).

Dopo i saluti della Presidente di AIParC Lamezia Terme e di altre sedi territoriali, e dei rappresentanti istituzionali presenti, la moderatrice Rosanna Volpe, docente di lettere e vicepresidente di AIParC Lamezia Terme Aps, dialogherà con il professore Ferraro sì da far conoscere alcuni aspetti di una storia costituita dalle storie degli internati che scrivendo riuscivano a raccontare e a raccontarsi in un periodo di grande sofferenza qual è stato quello della Grande Guerra.

Il volume di Ferraro che è stato recensito da testate locali e da alcune nazionali tra i quali il Messaggero, il Tempo, La lettura, ha ricevuto anche il premio letterario nazionale Troccoli 39° edizione Magna Graecia di ricerca e promozione culturale. Una indagine tra le pieghe della guerra che attraverso i giornali di prigionia ci offre la possibilità di conoscere ed approfondire alcuni aspetti storici ma anche psicologici e umani dei prigionieri di guerra. Al dibattito seguirà dalle 22 alle 22:30 buffet e degustazione di vini offerta dall’azienda vitivinicola Grutteria.

Un viaggio nella storia che il professore Giuseppe Ferraro, dottore di ricerca presso l’Università di San Marino, scrittore, deputato di storia patria, direttore dell’Istituto per la storia del risorgimento italiano Comitato provinciale di Cosenza e dirigente dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, ha deciso di percorrere per amore delle pagine di storia che se non colte possono essere dimenticate. (rcz)

SAN COSTANTINO CALABRO (VV) – La Sagra della Pitta Chjina

Il 2 agosto a San Costantino Calabro si terrà la 29esima edizione della Sagra della Pitta Chjina, organizzato dalla Pro Loco di San Costantino Calabro, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di San Costantino Calabro, e prevede ingresso gratuito.

A testimonianza della qualità e del valore culturale dell’evento, la Sagra della Pitta Chjina è stata insignita del riconoscimento di “Sagra d’Eccellenza Italiana” dal Senato della Repubblica italiana, un prestigioso sigillo che ne attesta l’autenticità e l’importanza nel panorama nazionale delle tradizioni enogastronomiche.

Protagonista assoluta? La Pitta Chjina.

Un’antica pietanza della tradizione contadina calabrese, nata come pasto nutriente e pratico per braccianti e pastori durante le lunghe giornate di lavoro.

Un guscio di pane cotto nel forno a legna che racchiude un ripieno ricco e genuino: salsa di pomodoro, olive, peperoni arrosto, tonno e acciughe.

Un trionfo di sapori semplici e autentici, che raccontano la storia e l’identità del nostro territorio.

Ma la sagra è molto più di un evento gastronomico: è un viaggio nei sapori e nelle eccellenze locali.

Oltre alla Pitta Chjina, il menù propone una selezione tra le più amate della regione:

Fileja al sugo di pomodoro e ‘nduja, braciola di melanzana croccante, mozzarella fresca, tris di salumi, antipasto di verdure sott’olio, olive, crostino e treccina di pane croccante, ‘nduja, bevande a scelta, dolce, Amaro del Capo, caffè e il celebre Tartufo di Pizzo.

A rendere l’atmosfera ancora più travolgente ci penserà Studio 54 Network. 
Oltre a diffondere l’intera serata in diretta radiofonica, il suo team composto da 10 animatori intratterrà il pubblico con energia contagiosa, musica e giochi.
In più, un led wall gigante proietterà interviste esclusive, momenti salienti dell’evento e immagini in tempo reale, regalando un’esperienza immersiva e coinvolgente.
E per chi vuole continuare a festeggiare, il post-sagra sarà animato dallo stesso team, con musica e divertimento fino a notte fonda! (rvv)

A Lamezia evento di prevenzione per il progetto Gap

Si è svolto nella sede di contrada Cutura dell’Associazione Comunità Progetto Sud, a Lamezia Terme, l’evento conclusivo del progetto Gap (Gioco d’azzardo patologico), annualità 2021.

L’evento, dal tema “La bellezza di mettersi in gioco”, si è svolto nell’ambito delle previste azioni di prevenzione, coordinate dalla Cooperativa Zarapoti, con la presenza dei rappresentanti del Ser.D. di Lamezia Terme, degli operatori della stessa cooperativa, di quelli della comunità terapeutica Progetto Sud, degli ospiti della comunità Fandango, di genitori e di cittadini. Il progetto Gap è diretto da Michele G. Rossi, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, e da M. Giulia Audino, direttrice dei Ser.D. dell’Asp di Catanzaro. La stessa Asp ha coinvolto i servizi pubblici, il privato sociale accreditato e il volontariato: il Serd di Catanzaro con le sub-articolazioni di Soverato e Lamezia, le Comunità Terapeutiche accreditate (Centro Calabrese di Solidarietà e Progetto Sud) e la Cooperativa Sociale Zarapoti – Servizio accreditato di “Unità di Strada”.

Tra le attività previste dal progetto vi è una buona parte dedicata alla prevenzione. L’evento lametino ha riscosso molto interesse soprattutto per la modalità informale con la quale si è tenuto. Dopo l’accoglienza degli ospiti (genitori, giovani, cittadinanza) e i saluti da parte degli organizzatori, si sono alternati gli interventi dei referenti del progetto Gap, Roberto Gatto, responsabile area dipendenze dell’Associazione Comunità Progetto Sud; Ampelio Anfosso, presidente della Cooperativa Sociale Zarapoti; Mariarita Notaro, coordinatrice progetto Gap.

I ragazzi presenti hanno partecipato attivamente all’iniziativa, portando le varie testimonianze attraverso poesie, dediche, manifesti a tema e una breve rappresentazione teatrale. Gli intermezzi musicali sono stati curati dal gruppo “Banda Ballò” di Lamezia Terme, con rinfresco conclusivo. La cooperativa sociale Zarapoti intende ringraziare la comunità terapeutica Fandango per aver coadiuvato l’iniziativa attraverso un’organizzazione congiunta tra le due realtà che ha prodotto l’ottimo risultato finale. L’evento sarà probabilmente replicato nei prossimi mesi nelle piazze di Lamezia Terme.  (rcz)

Castrolibero rilancia la sfida al randagismo

Domani a Castrolibero si terrà una conferenza stampa del Comune con nuove azioni e proposte concrete contro il randagismo.

Estate è spesso sinonimo di abbandono. Proprio nei mesi più caldi, quando le città si svuotano e le famiglie partono, troppi animali vengono lasciati per strada.

Ecco perché il Comune di Castrolibero ha scelto di parlare oggi, e non a settembre, di randagismo: per contrastare l’emergenza dove nasce, nei comportamenti e nelle scelte quotidiane.

«Quando si prende un animale – spiega Annamaria Buono, consigliera del Comune di Castrolibero con delega al randagismo – non si sceglie un giocattolo da riporre. Si compie un gesto d’amore, ma anche di responsabilità».

Un messaggio che si traduce in azioni: giovedì 31 luglio alle ore 12, presso la sede municipale del Comune di Castrolibero in via XX Settembre, sarà presentato alla stampa il nuovo piano comunale di prevenzione e contrasto al randagismo.

<<Siamo molto attenti al problema del randagismo che non è, per tutta una serie di ragioni, di facile soluzione. Con queste nuove proposte e misure cercheremo di attuare una campagna di controllo a tappeto sul territorio con un progetto innovativo di Dog Park pubblico>> dichiara il sindaco Orlandino Greco.

Durante la conferenza verranno illustrate le misure già attive – dalla microchippatura gratuita al rimborso spese per le adozioni – insieme a un calendario di interventi che partiranno da settembre, tra cui una campagna di controllo sul territorio e un progetto per la realizzazione di un Dog Park pubblico.

Interverranno il sindaco Orlandino Greco e la consigliera delegata al randagismo Annamaria Buono.

Sarà anche l’occasione per lanciare un appello ai cittadini: quest’estate, più che mai, abbandoniamo il superfluo, non i nostri amici a quattro zampe. (rcs)

TROPEA – Da Bach a Morricone: due serate di grande musica

Mercoledì 30 luglio, a Tropea, a Palazzo Santa Chiara, alle 22, è in programma il concerto del Des Brass Quintet: Daniel Enrique Ibarra e Simone Bottino (tromba), Cecilia De Novellis (corno), Andrea Amoretti (trombone) e Davide Marinucci (tuba).

L’evento rientra nell’ambito della rassegna diretta dal M Emilio Aversano “Armonie della Magna Graecia – Serate Musicali”, che sta regalando all’estate calabrese serate di grande fascino e intensità, tra virtuosismo e atmosfere suggestive.

“Armonie della Magna Graecia”, a cura dell’Associazione “Amici del Conservatorio”, è realizzata con il contributo economico del Comune di Tropea, della CCIAA CZ-KR-VV nell’ambito del “Bando Turismo 2025” e candidata agli avvisi della Regione Calabria a valere sulle risorse “POC 2014/2020”.

 Un viaggio musicale che abbraccia tre secoli di storia, dal contrappunto barocco della Fuga in sol maggiore di J.S. Bach alla luminosità corale dell’ Hallelujah di G.F. Handel, fino alle passioni dell’opera romantica con l’Aida di Verdi e La Bohème di Puccini. L’energia e l’affiatamento del quintetto promettono una serata dal ritmo incalzante, dove ogni brano rivivrà con la potenza e la brillantezza degli ottoni.

La rassegna proseguirà poi sabato 2 agosto 2025, sempre alle 22, con un recital dedicato alla magia del grande schermo. Sul palco, il pianista Lucio Grimaldi interpreterà le immortali colonne sonore di Nino Rota ed Ennio Morricone, in un concerto che fonde nostalgia, emozione e melodia. Da Amarcord a Nuovo Cinema Paradiso, passando per i temi epici dei film di Sergio Leone, la musica diventa racconto e ricordo condiviso. La serata si arricchirà della speciale sezione “Musica à la Carte”, dove il pubblico potrà scegliere i brani da ascoltare, trasformando il concerto in un dialogo vivo tra artista e spettatori. (rrv)

A Rosarno si celebra l’incoronazione della Madonna di Patmos

di CATERINA RESTUCCIA – Manca poco meno di un mese all’evento storico che segna il primo quarto del secolo a Rosarno: l’incoronazione della Madonna di Patmos.

Ricorrono ad agosto di quest’anno ben 75 anni dalla prima incoronazione di Maria Santissima di Patmos.

E tutto si muove verso di Lei, la Madonna Nera assisa in trono ligneo dall’aureo colore, che la tradizione vuole e racconta giunta dalla lontana isola asiatica di Patmos.

Proprio ad aprile l’Associazione di volontari A.Fe.Ro. ha voluto sensibilmente omaggiarla con la posa di un simulacro riproducente la Madonna Nera nei pressi del lido Carosello, ove la storia narra sia stata ritrovata da un bovaro, un tal Nicola Rovito, nel lontano 1400.

Per sigillare ancor più il legame che i fedeli e le fedeli coltivano e mantengono con la bellissima e misteriosa effigie di Maria SS di Patmos, nel mese di marzo durante una solenne celebrazione eucaristica il Gruppo Patmos ha vestito gli scapolari consacrati alla Madonna Nera nel Santuario a lei dicatum.

Momento profondamente significativo legato a questo straordinario fatto storico è stato, inoltre, il 25 giugno 2025, quando in Piazza San Pietro a Roma Papa Leone XIV ha benedetto le Corone che saranno poste sul capo della Vergine di Patmos e del suo bel Gesù Bambino il 13 Agosto.

La data del 13 agosto simboleggia e ricorda quella del ritrovamento della sacra effigie della Madonna presso le rive del piccolo litorale rosarnese, quando nel 1400 un umile bovaro scoprì la cassa e la fece condurre al centro abitato.

La Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in onore e lode alla Madonna tanto venerata fu elevata a Santuario nell’anno Giubilare 2000, quando dinanzi a centinaia di fedeli l’allora parroco Don Pino Varrà lesse durante un’importante celebrazione il Decreto del Vescovo pro tempore S.E. Mons. Domenico Crusco per rendere pubblica l’elevazione solenne.

Dopo la prima incoronazione avvenuta il 12 agosto del 1950 nel quinto centenario dal ritrovamento del simulacro della Beata Vergine Maria di Patmos, il prossimo 13 agosto la solenne celebrazione sarà officiata dal parroco don Salvatore Larocca, che tanta devozione a Lei ha mostrato sin dai primi istanti di servizio parrocchiale a Rosarno.

L’evento sarà anticipato domenica 10 agosto, presso Piazza Duomo alle ore 21.30, dalla rappresentazione teatrale curata dal Gruppo Teatro Patmos, che porterà in scena la storia del luogo sin dalle origini leggendarie della sua fondazione magnogreca, focalizzando soprattutto la narrazione sulla fede alla Madonna di Patmos. (cr)

A Pizzo celebrata al Giornata del Mare

È tra fede, memoria e impegno civile che si è svolto, a Pizzo, al Santuario di San Francesco di Paola, il Giubileo della Gente di Mare, evento promosso dall’Ufficio Pastorale del Lavoro della diocesi di Mileto diretto da don Pietro Carnovale, dal Comune di Pizzo Calabro e dalla comunità locale. Un evento per celebrare la Giornata del Mare e rendere omaggio a tutti coloro che vivono e lavorano sul mare, tra sacrifici, speranza e dedizione. L’incontro, sotto lo sguardo di San Francesco di Paola, patrono della gente di mare nel 1943, in pieno conflitto mondiale è stato moderato dal presidente del Forum Famiglie Calabria e giornalista Claudio Venditti, che ha introdotto i lavori soffermandosi sul ruolo delle parrocchie, associazioni e movimenti affinchè siano spazi di ascolto intergenerazionale, di confronto con mondi diversi, di cura delle parole e delle relazioni.  Ci sono stati i saluti istituzionali del Rettore e superiore del Santuario, padre Antonio Bonacci, che riassunto la vicinanza a chi vive nell’incertezza quotidiana delle onde assicurando assistenza spirituale e morale ai lavoratori del mare e alle loro famiglie. Il sindaco di Pizzo, Sergio Pititto, ha illustrato l’attività dell’amministrazione per valorizzare l’economia del mare, poiché Pizzo indiscutibilmente è una città di mare. È intervenuto Padre Antonio Casciaro, correttore e superiore del convento di Catona (RC), che ha approfondito il legame tra spiritualità e lavoro marittimo. Enzo Pagnotta, promotore del progetto “Gente di Mare”, ha evidenziato le sfide del trasporto marittimo. Giuseppe Francolino, comandante Guardia Costiera di Pizzo, ha insistito sul valore dei marittimi e sul ruolo della Guardia Costiera che non si esaurisce nell’ambito logistico come protagonisti attivi nella salvaguardia dell’ecosistema marino, contribuendo all’attuazione delle normative ambientali, alla gestione sostenibile delle risorse alla sicurezza e alla prevenzione dell’inquinamento. Pino Procopio, responsabile del Museo del Mare, ha condiviso testimonianze storiche e culturali. Particolarmente significativa la presenza degli studenti dell’Istituto Nautico di Pizzo e dei loro docenti, simbolo di una nuova generazione che guarda al mare non solo come risorsa economica, ma come orizzonte di valori e responsabilità. Ha concluso i lavori Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, che ha ricordato come il mare sia luogo di incontro, di lavoro e di fede, ma anche di fragilità e di speranza.

«La Giornata del Mare di oggi – ha proseguito – si conferma un appuntamento di grande valore civile e spirituale, capace di unire istituzioni, scuola, Chiesa e cittadini attorno a una cultura della legalità, della memoria e della cura del creato». La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo e concelebrata da diversi sacerdoti e diaconi. (rvv)