Il consigliere Lo Schiavo presenta mozione per riorganizzare Farmacia territoriale a Vibo

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha presentato una mozione «che impegni il presidente della Giunta regionale, nella sua qualità di commissario straordinario alla sanità, a procedere alla riorganizzazione del servizio di erogazione dei farmaci da parte della Farmacia territoriale di Vibo Valentia».

Obiettivo della riorganizzazione richiesta, è spiegato nella mozione, è quello di conseguire «una riqualificazione funzionale dell’attuale sede nonché una più efficace dislocazione del servizio in almeno due ulteriori punti di erogazione sul territorio provinciale, lungo la fascia costiera (nel presidio ospedaliero di Tropea o nei locali dell’ex ospedale di Nicotera) e nella fascia montana (nel presidio di Serra San Bruno o nell’ex ospedale di Soriano Calabro) in maniera tale da alleggerire il carico insostenibile attualmente gravante sull’unico punto di erogazione di Vibo Valentia; garantire il servizio in punti di maggiore prossimità più facilmente raggiungibili dai pazienti di altre aree della provincia; assicurare locali più accoglienti ed idonei, così alleviando le sofferenze degli utenti ed il carico di lavoro degli operatori».

La mozione prende le mosse, come si spiega in premessa, dal fatto che «per l’intero territorio della provincia di Vibo Valentia, il servizio di distribuzione diretta, di vitale importanza per gli utenti, è garantito da un unico punto di erogazione, sito in via Protettì a Vibo Valentia, in locali peraltro insalubri e poco idonei ad accogliere centinaia di pazienti provenienti da tutta la provincia; l’organizzazione del servizio di distribuzione diretta dei farmaci è gravemente inadeguata, come dimostrano le ripetute campagne di stampa, le interrogazioni rivolte al presidente della Giunta, la comune e notoria esasperazione dei cittadini utenti, addirittura i disordini e i ripetuti interventi delle forze dell’ordine; il punto di erogazione diretta rimane aperto solo per quattro giorni a settimana, con turni di quattro ore al giorno e, per tale ragione, si formano code enormi di utenti costretti a sostare all’esterno degli angusti locali nel periodo invernale al freddo ed al gelo e, nel periodo estivo, al sole ed al caldo; il servizio di prenotazione telefonica indicato negli avvisi esterni è pressoché inutilizzato poiché non è presente il personale necessario per rispondere agli utenti».

«Questa mozione che sottoporrò all’approvazione del Consiglio Regionale – ha spiegato Lo Schiavo – dopo aver fatto numerosi interventi e interrogazioni sul punto, serve a non fare calare il silenzio rispetto alle evidenti e ormai notorie problematiche che riguardano il funzionamento della Farmacia territoriale di Vibo Valentia. Un servizio indispensabile e di primaria importanza per centinaia di utenti alle prese con terapie delicatissime che, tuttavia, viene erogato all’interno di locali assolutamente inadeguati ed è purtroppo caratterizzato da notevoli disservizi mai realmente affrontati dall’Azienda sanitaria vibonese né dalla struttura commissariale regionale, nonostante le già citate numerose e costanti sollecitazioni».

«Mi auguro che, attraverso una forte presa di posizione del Consiglio regionale – ha concluso – si possa finalmente registrare una decisa inversione di marcia su questa dolorosa e odiosa vicenda». (rvv)

VIBO – Si presentano i servizi educativi museali 2025

Domani mattina, a Vibo, nel salone principale del Castello di Vibo Valentia, sede del Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”, saranno presentati i servizi  educativi museali 2025.

Un ricco programma di giochi, laboratori sperimentali sulle produzioni agricole e artigianali del mondo antico, seminari di archeologia, workshop teatrali e spettacoli rivolti a tutti, scuole, associazioni, cittadini e turisti, reso possibile da un’apposita linea di finanziamento ministeriale.

Un servizio educativo moderno ed efficiente al servizio della crescita culturale della Città di Vibo Valentia e del suo territorio, all’insegna di un sempre maggiore impegno del Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Nazionali Calabria per il rilancio del Museo vibonese, che proprio di recente è stato inserito nel Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del Ministero della Cultura, destinatario di un finanziamento di 1.5 milioni di euro finalizzati al restauro e riallestimento del Museo.

Ad accompagnare grandi e piccini alla conoscenza del patrimonio archeologico vibonese sarà una guida d’eccezione, il conte Vito Capialbi, l’illustre studioso ottocentesco cui è intitolato il Museo, trasformato in mitico supereroe la cui immagine aleggia ancora oggi tra le fredde mura del castello, per riapparire solo ai visitatori più curiosi, capaci di interrogare gli oggetti antichi e di ascoltarne il racconto.

Parteciperanno alla conferenza stampa, oltre al direttore del Museo Maurizio Cannatà (che coordinerà i lavori), il Direttore Regionale Musei Fabrizio Sudano, la Dirigente dell’Ambito Territoriale di Vibo Valentia dell’Ufficio Scolastico Regionale Concetta Gullì, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Vibo Valentia Vania Continanza, l’Assessore alla Cultura Stefano Soriano, la Responsabile della Compagnia Teatrale BA17 Angelica Artemisia Pedatella, l’Archeologio Gianluca Sapio e il responsabile del Gruppo Archeologico “Altano” Salvatore Fida.

Prevista anche la partecipazione di numerose rappresentanze di studenti e docenti delle istituzioni scolastiche del territorio che prenderanno parte in via sperimentale ai primi laboratori, che saranno poi liberamente prenotabili dalle scuole e dal pubblico a partire dal mese di gennaio 2025. (rvv)

BAKER HUGHES RESTA IN CALABRIA: 26 MLN
STANZIATI PER LO STABILIMENTO DI VIBO

di SANTO STRATI – Quando tutto sembrava perduto dopo l’assurdo ricorso al Presidente della Repubblica contro l’investimento da 60 milioni della multinazionale Baker Hughes, ecco dal cilindro di Mandrake-Occhiuto il recupero. Non ha fatto illusionismi, però, il Presidente della Regione, né ipnotizzato i suoi interlocutori, ha semplicemente esercitato il suo fascino di ammaliatore di industriali e ha convinto Baker Hughes a non scappare dalla Calabria.

Non ci sarà l’investimento da 60 milioni a Corigliano-Rossano, ma la multinazionale investirà 26 milioni di euro per potenziare lo stabilimento di Vibo Valentia. Un respiro di sollievo per tutta la Calabria, affamata più che mai di investimenti importanti per la creazione di occupazione e nuovi posti di lavoro.

«La nostra mission – ha dichiarato il presidente Roberto Occhiuto – è costruire in Calabria un contesto istituzionale favorevole all’attrazione di investimenti. Sono molto contento che aziende di primaria importanza come Baker Hughes, così come altre, abbiano trovato nella nostra Regione la sede di importanti investimenti. Continueremo le interlocuzioni con Baker Hughes per tentare di recuperare anche il resto dei 60 milioni inizialmente annunciati e farli rimanere tutti nella nostra Regione».

Occhiuto aveva incontrato ieri mattina, presso la Cittadella di Catanzaro, il presidente di Baker Hughes-Nuovo Pignone, Paolo Noccioni.

Durante la riunione – alla quale hanno preso parte anche l’assessore allo Sviluppo economico, Rosario Varì, e il vice presidente dell’azienda Paolo Ruggeri – è stato affrontato il tema degli investimenti di Baker Hughes in Calabria.

La multinazionale aveva inizialmente previsto di investire 60 milioni di euro nella nostra Regione, ma nelle scorse settimane è tramontata – com’è noto – l’ipotesi che riguardava il porto di Corigliano-Rossano.

Grazie alle interlocuzioni tra la Regione e la multinazionale, Baker Hughes ha però annunciato ieri l’intenzione di confermare ed aumentare gli investimenti per Vibo Valentia: 26 milioni di euro dei 60 rimarranno, dunque, sul nostro territorio.

Il piano per lo stabilimento vibonese, recentemente rivisto dall’azienda alla luce degli eventi che hanno interessato gli sviluppi delle proprie attività nella regione, prevede per i prossimi tre anni un investimento davvero importante, per l’appunto 26 milioni di euro – maggiore del 50% di quello inizialmente stabilito -, che porterà all’espansione delle attività industriali nel sito.

In particolare, gli investimenti sono funzionali al potenziamento del ruolo di centro di eccellenza dello stabilimento di Vibo nel panorama della catena globale di fornitura di Baker Hughes e prevedono anche la costituzione di un Engineering Digital Hub, quindi anche attività di ricerca e sviluppo ingegneristico.

Il sito Baker Hughes di Vibo è da più di 60 anni un centro di eccellenza per la saldatura, per la progettazione e la costruzione di scambiatori ad aria per diverse applicazioni nel settore dell’energia, per l’assemblaggio di centraline e per la fabbricazione e lavorazione meccanica di grossi componenti di materiale pregiato che vengono utilizzati nella produzione di compressori e turbine a gas.

Anche l’assessore Varì ha espresso viva soddisfazione per l’impegno di Baker Hugues su Vibo: «Sono molto contento che Baker Hughes, anche grazie all’ottimo rapporto instauratosi con il governo regionale, continui ad investire in Calabria, sullo stabilimento di Vibo Valentia, a Porto Salvo, dove è insediata da 60 anni e dove ha creato un ottimo rapporto con la popolazione.

La decisione dell’azienda è importante non solo per le ricadute occupazionali rilevanti che un investimento da 26 milioni di euro determinerà, ma anche perché dette risorse, oltre che per accrescere la produttività e produzione, saranno impiegate in ricerca e sviluppo, un ambito che determina di per sé attrazione di nuovi investimenti e occupazione per i giovani laureati calabresi che vorranno lavorare sul territorio per una grande azienda».

La gestione dell’investimento originariamente previsto per il Porto di Corigliano-Rossano è stata a dir poco disastrosa e non è un’opinione: l’Amministrazione Stasi aveva fatto sfumare non solo l’impegno della multinazionale, ma ispirato il completo disimpegno nei confornti della regione Calabria.

Il Presidente Occhiuto non aveva però perso le speranze e ha cercato in tutti i modi di ricucire lo strappo e riannodare i fili di una complessa trattativa fatta naufragare in modo così banale e assurdo.

Il nuovo investimento, destinato a Vibo, non solo conferma l’intenzione della multinazionale di restare sul territorio, ma lascia persino il margine (è un’idea di Occhiuto) per far destinare la rimanente parte dei famosi 60 milioni iniziali (ci sono 34 milioni in ballo) sempre sul territorio calabrese.

Senza tirare per la giacchetta alcuno, ci permettiamo di segnalare la grande opportunità che è offerta da un diverso utilizzo dell’area del Porto di Saline. Un’area immensa dove peraltro sarebbe bello immaginare il trasferimento della Hitachi Rail nell’ex Officina Grandi Riparazioni delle FS: ci sono le condizioni per invetsire e valorizzare questo territorio. (s)

 

A Vibo al via le Giornate di Contromafiecorruzioni di Libera

Da domani e fino al 20 ottobre, a Vibo Valentia, nella Scuola di Polizia, si terranno le Giornate di Contromafiecorruzione di Libera.

Una tre giorni che vedrà più di 250 partecipanti, cinque panel tematici (il ruolo dell’educazione e dei movimenti; donne e ‘ndrangheta: violenza, organizzazione, ricerca di strade di liberazione; economie criminali, economie libere dalla criminalità; il ruolo della Chiesa nel contrasto alla ‘ndrangheta: da don Italo Calabrò a Papa Francesco; migrazioni, da crisi a opportunità: le porte del Mediterraneo e i “modelli” di sviluppo ) con  oltre 70 contributi di magistrati, esponenti del sindacato, del terzo settore, dell’Università, amministratori, giornalisti, scrittori.

Tre giorni, dunque, di riflessioni, incontri, testimonianze per una nuova proposta di rinnovamento dei percorsi, dei linguaggi e degli strumenti legislativi nella lotta alle mafie e alla corruzione e denunciare il pericolo di una “normalizzazione” dell’infezione virale mafiosa e corruttiva, infezione da cui il nostro Paese deve decidersi di guarire una volta per tutte. Contromafiecorruzione si svolge in Calabra con un focus specifico sull’ndrangheta capace di affrontare le sfide e i cambiamenti imposti dalla modernità globale rimanendo uguale a se stessa, una organizzazione criminale che nel contempo ha mantenuto forti radici nel territorio d’origine che, secondo alcune importanti inchieste più o meno recenti, rimane «cuore pulsante» o «roccaforte» del suo potere.

Contromafiecorruzione in Calabria per ribadire l’importanza della rete sociale contro la ‘ndrangheta,  di esempi concreti di realtà associative, del mondo cattolico, dei familiari di vittime innocenti delle mafie, di donne e uomini che, anche a costo della loro vita, hanno lottato e lottano per  rendere la Calabria un posto migliore. 

La manifestazione si aprirà con i saluti di Pasquale Ciocca, Direttore Scuola di Polizia Vibo Valentia; Enzo Romeo, Sindaco di Vibo Valentia; Paolo Giovanni Grieco, Prefetto di Vibo Valentia; Rodolfo Ruperti, Questore di Vibo Valentia; Camillo Falvo, Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia; Mons. Attilio Nostro Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea .

Alle 17 la relazione di Don Luigi Ciotti e gli interventi, tra gli altri, di Giuseppe Lombardo,Procuratore aggiunto presso la Procura di Reggio Calabria; Salvatore Dolce, Direzione Nazionale Antimafia; Lorena Di Galante,Vicedirettore Operativo della Direzione Investigativa Antimafia. 

Sabato 19 ottobre  si apre con la testimonianza di una donna inserita nel Progetto Liberi di Scegliere che ha deciso di allontanarsi dalle logiche criminale e  uscire dal contesto mafioso. Una ribellione di cuore e di coscienze che  nonostante i codici culturali consolidati ha detto basta!. Previsti, tra gli altri, interventi di  Marisa Manzini sost. Proc generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro; Roberto Di Palma procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria;  Annamaria Frustaci, DDA Catanzaro; Vincenzo Capomolla,Procuratore della Repubblica F.F. Catanzaro;Stefano Musolino, Procuratore aggiunto presso la procura di Reggio Calabria; Monsignor Franco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, Monsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Jonio e Vicepresidente della Cei. (rvv)

I consiglieri Lo Schiavo e Mammoliti: A Vibo situazione sanitaria drammatica e fuori controllo

«Bisogna riaccendere i riflettori sulla sanità, soprattutto quella vibonese, che è la più critica nel contesto sanitario regionale». È quanto hanno ribadito i consiglieri regionali Antonio Lo SchiavoRaffaele Mammoliti, nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nei giorni scorsi, al Centro Servizi Volontariato di Vibo Valentia, rilevando come «non c’è stata alcuna inversione di tendenza, la situazione è drammatica».

Rivolgendosi al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, Lo Schiavo e Mammoliti hanno assicurato che «noi non vogliamo fare ostruzionismo. Noi siamo per fare le cose insieme, ma se la maggioranza vuole intraprendere un altro approccio, sappia che noi siamo pronti».

Per Mammoliti quella organizzata a Vibo è stata un’iniziativa «per denunciare pubblicamente l’indolenza del commissario e di chi possiede ruoli di responsabilità per questo territorio. Parliamoci chiaro, c’è il tentativo evidente di smantellare il sistema sanitario pubblico per favorire quello privato». Mammoliti elenca i principali problemi: «Non abbiamo i posti letto adeguati, abbiamo la percentuale più bassa nel territorio vibonese, non abbiamo la medicina di territorio e quella di prossimità stenta a partire. In cinque anni abbiamo cambiato cinque commissari».

Sull’Asp vibonese resta ancora l’incertezza della commissione d’accesso antimafia, ma per il consigliere «Occhiuto non si può trincerare dietro l’idea della Commissione». Anche perché «la commissione ha finito i propri lavori e adesso aspettiamo il pronunciamento. Ma a prescindere dalla decisione, abbiamo bisogno di avere un commissario a tempo pieno o di un direttore generale perché Vibo non può accettare o tollerare una sanità da terzo mondo».

Sulla questione esercito di fronte l’ospedale, Mammoliti come il sindaco prova a ridimensionare il caso: «Non c’è nessuna militarizzazione, ma la volontà di garantire l’incolumità degli operatori, che dovrebbe essere garantita dall’Asp ma che evidentemente non riesce a farlo». Il consigliere dem ha invitato Occhiuto a fare di più, in virtù «dei poteri speciali che ha da commissario».

E sui medici imboscati, «ci sono state tante interrogazioni, Occhiuto sta valutando cosa fare, ci sono alcune situazioni dove ci sono questioni di salute e non si può intervenire. Ma lui, avendo la sanità nelle sue mani, ha un grande potere che nessuno finora aveva avuto». Mammoliti è tornato, poi, sulla particolare situazione vibonese: «Non abbiamo chi pianifica, chi programma, viviamo alla giornata. E in questa situazione gli operatori vivono nell’incertezza e i cittadini non hanno risposte. Questo è il dato drammatico».

Dello stesso avviso il consigliere regionale del gruppo misto Antonio Lo Schiavo, che nel corso del suo intervento ha elencato le criticità sanitarie, a partire dall’ingente debito di oltre 800 milioni. «La sanità è la grande questione calabrese, è un’emergenza ormai davvero grave. Ma il vibonese, rispetto a tutti i territori, oggi registra i più alti livelli di attenzione. Un caso emblematico delle disparità, delle disuguaglianze territoriali e dei diritti negati ai cittadini». Una situazione che Lo Schiavo definisce «drammatica e fuori controllo».

Tra le criticità anche i lavori del nuovo ospedale: «Aspettiamo da troppi anni una nuova struttura, un nuovo ospedale che mi sembra ritardi ancora una volta nella sua realizzazione. Noi abbiamo fatto più interrogazioni per capire se il cronoprogramma sarà rispettato, ma i dubbi sono più delle certezze».

Nel frattempo, però, «non si investe più nello Jazzolino». Un ospedale che, attacca Lo Schiavo, «non so più se può considerato tale a tutti gli effetti». «C’è una carenza di medici enorme, che non può essere colmata solo con i medici cubani. Poi c’è una grande difficoltà che è la medicina del territorio. Se questa non è funzionante noi intaseremo ancora di più gli ospedali, già ora il pronto soccorso non riesce a reggere la mole di lavoro». Tutte problematiche che «sono all’attenzione del Presidente Occhiuto. Noi chiediamo un incontro urgente per parlare della situazione della sanità vibonese, sapendo anche che per affrontare questa emergenza serve un management a tempo pieno. Siamo in un limbo: si parla di scioglimento per infiltrazioni mafiose, ma intanto non abbiamo ancora un manager a tempo pieno, un direttore generale o un commissario. Serve qualcuno che può programmare nel tempo». (rvv)

Celebre (Fillea (Cgil): Attivarsi per realizzare al più presto Ospedali di Palmi, Vibo e Sibaritide

Il segretario generale generale di Fillea Cgil CalabriaSimone Celebre, «ha sostenuto che chi di dovere ha l’obbligo di non tergiversare più e di attivarsi affinché i tre ospedali della Sibaritide, di Palmi e di Vibo Valentia siano realizzati al più presto, possibilmente rispettando i cronoprogrammi a suo tempo stabiliti».

Per quanto riguarda l’Ospedale della Sibaritide, il sindacalista ha ricordato come «dopo la sospensione “necessaria” per l’approvazione della variante e a seguito dell’avvenuta approvazione e degli ultimi incontri tenutesi in Prefettura alla presenza del Prefetto e delle istituzioni Locali e Regionali come Fillea Cgil Calabria auspichiamo che i lavori, da poco ripartiti, possano procedere speditamente e senza intoppi.  La costruzione dell’Ospedale della Sibaritide rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione di un’infrastruttura sanitaria cruciale per il territorio che contribuirà, in maniera significativa, al miglioramento dei servizi sanitari dell’intera Regione».

«A oggi, dopo la ripartenza – ha aggiunto – siamo al 19% e la fine lavori è prevista per fine 2026. Un ospedale moderno e adeguato alle esigenze della popolazione locale come quello della Sibaritide è una priorità non solo per garantire cure migliori e più accessibili, ma anche per ridurre i tempi di attesa e offrire un servizio di qualità agli operatori e all’utenza, riducendo drasticamente l’emigrazione sanitaria. Sia chiaro però che la Fillea Calabria, da sempre attenta alla tutela dei lavoratori e alla promozione di un’occupazione stabile e di qualità, vigilerà affinché la ripresa dei lavori avvenga nel rispetto dei diritti e della sicurezza dei lavoratori impiegati nel cantiere dove attualmente a oggi sono impegnate 60 maestranze e 5 ditte nella costruzione».

«Saremo vigili nel monitorare costantemente il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro – ha detto ancora – per garantire condizioni lavorative dignitose e prevenire incidenti o irregolarità come già fatto con le numerose richieste di intervento in Prefettura. Saremo vigili, altresì, affinché l’Ospedale della Sibaritide possa essere completato nel rispetto delle tempistiche previste, rispondendo così alle urgenti esigenze sanitarie dell’intera comunità».

Per quanto riguarda lo stato dei lavori dell’Ospedale di Palmi, «come è noto a tutti – ha spiegato Celebre – è un tema che ha suscitato notevoli polemiche e frustrazione tra i cittadini e le autorità locali. Questo progetto, che avrebbe dovuto fornire una struttura sanitaria essenziale per il territorio, ha subito una serie di ritardi, problematiche burocratiche e difficoltà gestionali che hanno portato a una situazione, a dir poco, “vergognosa”».

«Un cantiere che è stato avviato molti anni fa, ma i lavori sono stati caratterizzati da interruzioni frequenti e tempi di realizzazione estremamente dilatati. Nonostante i numerosi annunci di ripresa e completamento dei lavori – ha rilevato – i cantieri sono stati spesso fermi, causando un enorme disagio per la popolazione. Questa infrastruttura ha affrontato anche difficoltà economiche, con problemi di finanziamento che hanno ulteriormente complicato l’avanzamento dei lavori, con revisioni del budget e nuove negoziazioni per garantire la continuità del progetto. Attualmente i cantieri sono solo parzialmente attivi, con avanzamenti limitati rispetto alle aspettative iniziali.  Non ci sono però certezze sulla data di completamento, il che alimenta ulteriori preoccupazioni fra i cittadini. Le istituzioni locali e regionali hanno promesso più volte di intensificare gli sforzi per completare i lavori, ma la mancanza di progressi concreti fino a oggi ha lasciato e ci lascia molti scettici. Per noi della Fillea questa vicenda rappresenta un caso emblematico di inefficienza amministrativa e di cattiva gestione dei progetti pubblici». 

La situazione dei lavori per la realizzazione dell’ospedale di Vibo, per il sindacalista, infine, è «la più preoccupante tra le tre.

«Il progetto per la costruzione dell’Ospedale di Vibo Valentia – ha spiegato – ha avuto un iter molto travagliato tra difficoltà e ritardi. Solo ultimamente i lavori sono ufficialmente ripresi e le autorità locali, assicurano, bontà loro, che questa volta proseguiranno fino al completamento, previsto per il 2026. Noi, come Fillea Cgil Calabria, nutriamo molti dubbi. Nonostante le lavorazioni relative alle solo opere preliminari siano a oggi vicine al loro completamento, si riscontrano serie problematiche e ritardi significativi nell’approvazione del progetto esecutivo complessivo dell’opera e ancora, nonostante le continue rassicurazione della Giunta Regionale, l’avvio delle opere principali non ha una data certa».

«Così come persistono forti dubbi sulla disponibilità effettiva dei fondi necessari – ha spiegato ancora – a coprire il costo complessivo del progetto che è lievitato a circa 190 milioni di euro. I dubbi che l’opera possa essere realizzata entro i tempi previsti sono molto forti, ma il nostro auspicio è che il cantiere, anche per quanto attiene le opere principali, possa prendere il via in tempi stretti e questa importante opera pubblica di centrale rilevanza per la Città di Vibo Valentia, è l’intero territorio provinciale, possa sviluppare ricadute occupazionali per le maestranze del territorio e consegnare nei tempi previsti il nuovo nosocomio per far fronte ai fabbisogni sanitari della cittadinanza. Sarebbe auspicabile, visti i ritardi e confusione sullo stato della progettazione esecutiva, che chi di dovere comunicasse la data certa dell’avvio del cantiere». (rcz)

Il presidente Agostinelli incontra il sindaco di Vibo Romeo per il Porto di Vibo

Si è parlato dello sviluppo del porto di Vibo Valentia Marina, con al centro le misure infrastrutturali necessarie a garantire lo sviluppo dello scalo portuale vibonese, nel corso dell’incontro, avvenuto a Vibo, tra il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Medionale e Jonio, Andrea Agostinelli e il sindaco di Vibo, Enzo Romeo.

A tale proposito, il presidente Andrea Agostinelli ha informato il sindaco Enzo Romeo della mancanza di disponibilità di fondi per la riqualificazione delle banchine, che invece necessitano di interventi specifici. 

Il presidente Agostinelli ha, quindi, assicurato il Sindaco Romeo della volontà dell’Ente di intervenire con fondi propri per assicurare almeno i lavori considerati necessari, fino alla disponibilità delle somme presenti nell’avanzo di bilancio dell’Ente.

L’incontro si è concluso con un rinnovato e cordiale scambio di cooperazione, al fine di mantenere alte le funzionalità dello scalo portuale, con la certezza di una proficua sinergia istituzionale da mettere in atto, anche, nella fase di redazione del nuovo Piano regolatore portuale dello scalo di Vibo Valentia Marina per la quale sarà richiesta opportuna collaborazione dell’Amministrazione comunale.  (rvv)

FILADELFIA (VV) – Grande successo al Teatro comunale per “Mary Poppins”

Grande successo per “Mary Poppins”, musical organizzato e promosso dall’Istituzione Teatrale del Comune di Filadelfia e prodotto da “Teatro Incanto”, compagine d’eccezione di Catanzaro, che ha visto la partecipazione di oltre 40 attori nell’intera performance.

Le parole di Francesco Passafaro, regista dello spettacolo capolavoro di Pamela Travers ed interprete di Mr. Banks: «Siamo felici di essere tornati a Filadelfia, ospiti ancora una volta dell’Istituzione Teatro Comunale cittadina, dopo aver prodotto uno spettacolo su Falcone e Borsellino; questa volta abbiamo incontrato le famiglie, con ragazze e ragazzi, bambine e bambini di tutte le età: perché “Mary Poppins” è uno spettacolo per tutti, grandi e piccini. Un ringraziamento doveroso all’amministrazione comunale che ci ha accolti e a Letizia, la presidente, che ci ha fortemente voluti. La speranza è quella di poter calcare nuovamente, e presto, il palco del teatro filadelfiese».

La presidente dell’istituzione teatrale, Letizia Dastoli esprime la soddisfazione propria e del cda: «Per noi é sempre una grande emozione vedere una risposta così grande da parte del pubblico. La scelta di un classico come “Mary Poppins” aveva lo scopo di regalare momentidi spensieratezza e felicità, insieme aoccasioni di riflessione che questi capolavori senza tempo sanno regalare. Gli attori hanno letteralmente “abbracciato” il pubblico in sala, sorprendendolo per tutta la durata dello spettacolo. Consentitemi una lode personale a Francesca Guerra, magistrale nel ruolo di Mary Poppins, e ai piccoli Francesca e Paolo nei panni di Jane e Micheal, incredibilmente a loro agio nonostante la giovane età. Per i prossimi appuntamenti in programma, l’augurio di tutta l’Istituzione Teatrale è quello di continuare a carpire il gusto di quante più persone possibili, sempre nell’ottica del maggior coinvolgimento dell’intera comunità filadelfiese ma non solo». (rvv)

L’OPINIONE / Antonio Lo Schiavo: «Comunali a Vibo, si punti su competenze e principi morali»

di ANTONIO LO SCHIAVO – I prossimi 8 e 9 giugno gli elettori di diversi comuni della Calabria saranno chiamati alle urne per eleggere i rispettivi consigli comunali.

Tra i centri al voto, unico capoluogo di provincia, vi sarà la città di Vibo Valentia dove si procederà all’elezione del sindaco e di 32 consiglieri.

L’auspicio è che in questa tornata, a differenza di quelle precedenti, si possa agire con senso di responsabilità e ponderatezza fin dalla fase della formazione delle compagini. Evitando di schierare un esercito di liste e candidati spesso utile solo a gonfiare i muscoli ma poco produttivo, se non controproducente, sul piano del consenso.

Operare fin dal principio una selezione di quella che sarà la classe dirigente cittadina per i prossimi cinque anni, puntando su competenze, principi morali, impegno civile e politico, onestà, distanza da ambienti e relazioni controindicate, e scongiurando il proliferare di simboli e candidature spesso da zero voti, sarebbe un segnale molto positivo e, ritengo, apprezzato dagli elettori. Un segnale che i candidati a sindaco darebbero già fin dalla presentazione delle liste, dimostrando serietà e rispetto per l’elettorato vibonese e per il ruolo che hanno accettato di rivestire.

Meno liste e minor numero di candidati al Consiglio (rischiando magari di apparire più deboli sul piano strettamente numerico), dunque, ma maggior qualità della proposta, dei profili e della “squadra” chiamata a dare sostanza ai programmi elettorali, affinché anche questi abbiano una ragion d’essere basata sulle competenze di chi sarà poi deputato ad attuarli e non restino mere enunciazioni.

Mi auguro che proprio da Vibo Valentia, e da chi si candida a guidare la città, possa partire un segnale di responsabilità e trasparenza, per mettere fine al poco edificante spettacolo della caccia al candidato a ogni costo e della spasmodica ricerca di un consenso fine a sé stesso, che spesso rivela carenza di idee e proposte e abbondanza di velleitarie ambizioni personali. (als)

[Antonio Lo Schiavo è consigliere regionale e presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti]

VIBO – A maggio torna ViboFiorArt

Dall’11 al 13 maggio, lungo l’asse commerciale di Corso Vittorio Emanuele III di Vibo Valentia si terrò la seconda edizione di ViboFiorArt, organizzato dall’Assessorato alle Attività produttive retto dall’assessore Carmen Corrado.

All’Avviso (qui tutta la documentazione) possono partecipare i produttori e imprenditori  agricoli,  iscritti alla  Camera di Commercio per le attività di florovivaistica, le associazioni di categoria, gli artigiani, gli hobbisti, chi vende le proprie opere d’arte; gli esercenti ambulanti in possesso della titolarità del commercio su aree pubbliche.

I prodotti merceologici ammessi sono: fiori, piante verdi e da fiore, piantine aromatiche, composizione di fiori freschi recisi e di  fiori  secchi, bulbi e sementi; vasi e sottovasi, coprivasi, prodotti ornamentali di ceramica, terracotta o altro materiale.

La domanda di partecipazione dovrà essere indirizzata al Suap del Comune di Vibo Valentia, Piazza Martiri d’Ungheria – 89900 Vibo Valentia e pervenire al protocollo generale del Comune entro le h 12,00 di martedì 30 Aprile 2024. La richiesta di partecipazione potrà essere presentata mediante PEC al seguente indirizzo protocollocomunevibo@pec.it; a mano presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Vibo Valentia, aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e nel pomeriggio di martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30.

L’obiettivo è quello di vivacizzare il centro storico e le attività incentivando le presenze, ed al contempo valorizzando il florovivaismo e l’artigianato locale. “Siamo lieti di ripetere anche quest’anno la positiva esperienza di ViboFiorArt – è il commento del sindaco Limardo – andando incontro alle esigenze della cittadinanza che dimostra di avere tanta voglia di partecipazione, ed a quelle degli esercenti, che vedono in queste occasioni motivo di stimolo al settore del commercio”.

«Prevediamo una grande partecipazione – ha dichiarato l’assessore Corrado – perché già lo scorso anno, alla prima edizione, la manifestazione ha suscitato il gradimento dei tantissimi partecipanti. Nell’ottica di una continua e proficua collaborazione con il comparto dei commercianti ambulanti, degli artigiani e dei florovivaisti il Comune di Vibo Valentia si pone ancora una volta al servizio delle istanze della comunità, creando occasioni di svago e possibilità di acquisti diversi rispetto ai soliti canoni, il tutto con un occhio di riguardo al lato estetico delle cose, perché i fiori sono portatori di bellezza, quella stessa bellezza che può esprimere la nostra città. Il tutto arricchito dalle mostre ed estemporanee degli artisti del posto, che impreziosiranno i tanti angoli del centro». (rvv)