CORIGLIANO ROSSANO – Con il modello di Riace si chiude Patir

È con il modello di Riace, ormai riconosciuto in tutto il mondo e con la consegna del Premio Patìr Giorgio Leone a Mimmo Lucano, quattro volte sindaco della cittadina in provincia di Reggio Calabria e oggi euro-parlamentare, che è stata archiviata la quarta edizione 2025 di Patìr Open Lab ispirata al tema percorsi per la pace e luoghi dello spirito.

E quella di Lucano è una delle tante e diverse declinazioni di pace che l’evento ha dato modo di sperimentare attraverso il trinomio patrimonio, comunità e visioni.

Intervistato dal giornalista de la Repubblica e scrittore Giuseppe Smorto, Lucano ha ricevuto il Premio dal sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi e da Rita Leone, sorella del compianto Giorgio Leone, unitamente ai Consiglieri di Rossano Purpurea.

«Il Premio Patìr Giorgio Leone – ha sottolineato Rita Leone, sorella del compianto storico dell’arte, dicendosi onorata di consegnare il riconoscimento a Mimmo Lucano per il suo esempio concreto di accoglienza e per aver restituito dignità a chi non ne aveva più – nasce per celebrare i pilastri imprescindibili della cultura e della pace, anime gemelle che non possono fare a meno l’una dell’altra».

«Non può esserci pace senza cultura e viceversa. Con questo premio – ha aggiunto – vogliamo mantenere viva la memoria e l’eredità di un uomo che ha saputo costruire ponti di sapere, seminare rispetto e accendere menti. Giorgio Leone continua a camminare accanto a noi attraverso le azioni che ha trasmesso, nei gesti di chi si impegna per un nuovo umanesimo fondato sull’educazione alla bellezza della conoscenza, al pensiero critico e alla solidarietà».

Il sindaco Stasi ha espresso, con forza, l’importanza di valorizzare luoghi come il Patire e di ricordare la figura di Giorgio Leone per il suo impegno nella cultura e nella ricerca, riconosciuto ben oltre i confini nazionali. Ha poi definito la scelta di assegnare il premio a Mimmo Lucano non solo opportuna, ma necessaria».

«La guerra – ha detto il primo cittadino – deriva dall’insicurezza dei popoli; dalla precarietà esistenziale. Mimmo Lucano rappresenta un esempio di lotta a questa precarietà attraverso l’integrazione».

Il Premio Patir Giorgio Leone, edizione 2025, è stato conferito in memoria, anche ad Amedeo Ricucci, inviato di guerra scomparso nel 2023; uomo capace di rischiare la vita per raccontare la verità e di restituire il dolore al pubblico con lo sguardo fermo e sensibile di chi non si è mai voltato dall’altra parte.

Ad anticipare l’intervista a Mimmo Lucano c’erano stati la liturgia della parola e un Coro di Pace a cura di Don Mosè Cariati e la Parrocchia di Piragineti; le escursioni sui sentieri del bosco a cura dell’Associazione Pathirion e la consegna degli attestati da parte di Ranieri Filippelli e Vincenzo Monaco, consiglieri e cofondatori del sodalizio, ai numerosi partecipanti alla Passeggiata ciclistica verso il Patire, partita qualche ora prima dal Quadrato Compagna, cuore del borgo storico marinaro di Schiavonea.

Un evento che si ripete negli anni per tessere, attraverso le pedalate e l’energia dei ciclisti, un filo di collegamento ideale che unisce il Patire alle due anime cittadine di Rossano e Corigliano. Vi hanno partecipato le associazioni MTB Valle del Trionto, Motoclub Rossano, ASD Santa Tecla – Calopezzati-Mirto, Leoni Bizantini Rossano, l’ASD Corigliano Bike, Memorial Arturo Graziano, Rossano Threeface Cycling, Cicli Sapia. La mattinata si è conclusa nel refettorio con un buffet offerto dalla parrocchia di Piragineti San Pio X che ha curato l’accoglienza e dagli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa.

Da Mariella Arcuri ad Alfonso Caniglia, da Annalisa De Marco a Giuseppina Irene Groccia, da Anna Lauria ad Eliana Noto, da Mirella Renne a Chettina Straface, passando da Pino Savoia a Luisa Zicarelli. Sono, questi, i nomi degli artisti, tutti del territorio, protagonisti della rassegna Arte en plein air che, con la direzione artistica di Antonio Cimino, hanno fatto incontrare arte e natura, intrecciando, in un modo inimitabile e sorprendente, la loro creatività con la memoria spirituale del luogo, le pietre e gli spazi del complesso monastico, suggerendo nuove forme di ascolto, relazione e consapevolezza.

Posizionate nel chiostro e davanti le tre absidi semicircolari metaforicamente rivolte ad oriente, ad accogliere lo spettatore c’erano le Rocce arenarie danzanti, modellate dal tempo e dalla natura, di Pino Savoia, e le opere scultoree dall’evocazione primordiale e spirituale, realizzate con il legno e la pietra dall’artista Alfonso Caniglia(rcs)

Il comitato “La cura” all’Asp di Cosenza: Pubblicare risultati inchiesta interna su Congi

Il comitato civico “La Cura” ha chiesto formalmente al direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, di pubblicare con urgenza gli esiti dell’inchiesta interna avviata dalla stessa Azienda sanitaria dopo la morte di Serafino Congi, avvenuta il 4 gennaio scorso durante un trasferimento in ambulanza dall’ospedale di San Giovanni in Fiore a quello di Cosenza.

Nella lettera, firmata dai coordinatori Giovanni Iaquinta, Rocco La Rizza, Emiliano Morrone, Alessandro Sirianni e Silvio Tunnera, il comitato denuncia il perdurante silenzio dell’Asp e chiede trasparenza e chiarezza: «Alla data odierna – si legge nella nota – nulla è stato comunicato sui risultati dell’inchiesta interna, avviata senza obbligo di legge e con l’intento, evidente, di rassicurare l’opinione pubblica e dimostrare il compimento dei propri doveri istituzionali».

Il comitato fa notare come già il 7 gennaio scorso la direzione dell’Asp avesse comunicato alla stampa l’avvio di una commissione d’inchiesta interna per accertare eventuali responsabilità sul decesso di Congi. Nei mesi successivi, si sono susseguiti richiami pubblici da parte del Partito democratico calabrese, dell’europarlamentare Pasquale Tridico e, più recentemente, della senatrice Ilaria Cucchi, che con propria interrogazione ha chiesto l’intervento del ministro della Salute per sollecitare la pubblicazione degli esiti.

«È inconcepibile – sostiene il comitato – che, a quasi cinque mesi dai fatti, l’Asp di Cosenza non abbia ancora reso note le proprie conclusioni, né fornito alcuna spiegazione pubblica. Questo silenzio tradisce lo spirito di trasparenza annunciato dalla Direzione generale e le aspettative legittime dei cittadini, della famiglia Congi e della comunità di San Giovanni in Fiore». “La cura” ritiene indispensabile che l’Asp renda noti «i risultati dell’inchiesta, le eventuali carenze riscontrate e le misure correttive adottate».

Il comitato chiede, nel contempo, che tali informazioni siano pubblicate sul sito istituzionale dell’Azienda e diffuse tramite la stampa. «È un dovere etico e istituzionale – conclude il comitato – ed è il minimo che si possa fare in nome della dignità, della verità e del diritto alla salute». (rcs)

A San Benedetto Ullano al via la fase sperimentale del Polo Digitale PA

San Benedetto Ullano ha avviato la fase sperimentale del Polo Digitale Calabria Polo Digitale PA, dando il via a un programma formativo innovativo volto a promuovere la digitalizzazione delle amministrazioni locali e a colmare il divario digitale tra i cittadini.

Alla cerimonia, svoltasi a Palazzo Bisciglia, hanno partecipato studenti, impiegati comunali e cittadini, alla presenza del sindaco di San Benedetto Ullano, Rosaria Amalia Capparelli, del Coordinatore Nazionale del Polo Digitale PA, Francesco Cannataro, e dei rappresentanti del gruppo giovani del Polo Digitale Calabria e del Polo Digitale PA, Aldo De Rango e Pio Nicola Marinelli.


Il programma formativo, che ha preso il via con i primi corsi di alfabetizzazione digitale e sicurezza informatica, è destinato a dipendenti pubblici, professionisti e cittadini, con l’obiettivo di fornire competenze fondamentali per navigare in modo sicuro nel mondo digitale. I corsi sono progettati per rispondere alle esigenze specifiche del territorio, promuovendo una cultura digitale inclusiva e consapevole.

Il sindaco Capparelli ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, evidenziando come la digitalizzazione rappresenti una leva strategica per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici e per favorire una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa.

«Con l’avvio di questo programma formativo, San Benedetto Ullano si pone come esempio di innovazione e di impegno verso una pubblica amministrazione più moderna e accessibile», ha dichiarato la sindaca Capparelli.

Francesco Cannataro, Coordinatore nazionale del Polo Digitale PA, ha evidenziato il valore strategico dell’iniziativa e l’approccio innovativo adottato: «Questo progetto parte dai territori e si costruisce insieme a loro: non è una proposta calata dall’alto, ma una risposta concreta alle esigenze quotidiane delle amministrazioni locali. Vogliamo che ogni ente trovi nel Polo Digitale PA un alleato operativo, capace di semplificare l’accesso agli strumenti digitali e di accompagnare davvero il cambiamento».

Cannataro ha poi sottolineato l’importanza di coinvolgere attivamente i dipendenti pubblici fin dalle prime fasi del processo di innovazione: «solo se le persone sono formate e consapevoli, la transizione digitale può trasformarsi in un’opportunità reale per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Questo è il cuore della nostra missione».

Sebbene impossibilitato a presenziare per impegni istituzionali, il Presidente del Polo Digitale Calabria – Polo Digitale PA, Emilio De Rango, ha voluto comunque far pervenire un suo messaggio, sottolineando l’importanza della giornata formativa e del percorso avviato.  De Rango ha ribadito con forza l’importanza di investire nella formazione digitale come leva strategica per affrontare le sfide poste dalla trasformazione tecnologica: «Solo attraverso una formazione continua, concreta e mirata sarà possibile garantire quell’efficienza che i cittadini si aspettano dai propri enti locali».

Ha, inoltre, sottolineato come queste pillole formative, focalizzate sulla sicurezza informatica e sull’alfabetizzazione digitale, rappresentino il primo tassello fondamentale verso la conquista e la padronanza dell’utilizzo consapevole della tecnologia. L’obiettivo è costruire le basi culturali e operative per un utilizzo corretto e responsabile degli strumenti digitali, condizione essenziale per un insediamento efficace della tecnologia nella pubblica amministrazione e nella vita quotidiana delle comunità.
Secondo De Rango, la vera formazione è quella che si realizza attraverso l’esperienza concreta, supportata da pillole formative teorico-pratiche, con contenuti chiari, comprensibili e immediatamente applicabili, capaci di coinvolgere operativamente i partecipanti e guidarli verso un uso consapevole e produttivo delle tecnologie nel loro contesto lavorativo quotidiano.

Il presidente ha voluto infine rivolgere un sentito ringraziamento al sindaco Rosaria Amalia Capparelli per aver accolto con entusiasmo l’iniziativa del Polo Digitale PA, riconoscendone da subito il valore strategico. Ha evidenziato come questa prima sperimentazione sia solo l’inizio per contribuire a un ecosistema digitale condiviso, un progetto promosso dal Polo Digitale PA, nato dall’ascolto e dalla condivisione delle reali esigenze degli enti locali, e pensato proprio per offrire risposte concrete e operative a chi ogni giorno è chiamato a gestire il cambiamento all’interno della Pubblica Amministrazione. Un modello fondato sulla collaborazione, sulla condivisione dei processi e sull’attivazione concreta di competenze a servizio delle comunità locali.

«Oggi più che mai – ha concluso – gli amministratori locali devono essere consapevoli che il percorso promosso dal Polo Digitale non è un’opportunità, ma una necessità per accompagnare in modo strutturato e sostenibile la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione».

Il programma formativo si inserisce in un più ampio progetto di digitalizzazione delle amministrazioni locali, che prevede l’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate e lo sviluppo di competenze digitali tra cittadini e dipendenti pubblici.
Durante questa prima giornata formativa i partecipanti sono stati guidati in un percorso integrato che ha combinato i fondamenti dell’alfabetizzazione digitale con i principi chiave della sicurezza informatica, offrendo un’introduzione completa e accessibile all’uso consapevole della tecnologia.

Il modulo ha affrontato i concetti base dell’utilizzo del computer, la gestione di file e cartelle, la navigazione efficace su Internet e l’uso degli strumenti digitali più comuni, come email e servizi cloud. Ampio spazio è stato riservato anche alla comunicazione digitale, alle piattaforme di collaborazione online, agli strumenti per la didattica e a una prima riflessione sul pensiero critico e sull’uso sicuro dell’intelligenza artificiale.


La giornata è stata condotta dalla docente Donatella Filippelli, formatore certificato AICA, che ha guidato i partecipanti con competenza e chiarezza attraverso i vari argomenti, favorendo l’interazione e l’apprendimento attivo.

In parallelo, sono stati approfonditi i principali rischi legati all’utilizzo del web, come phishing, malware e ransomware, nonché le buone pratiche per proteggere i propri dati attraverso la gestione sicura delle password, l’autenticazione a due fattori e un utilizzo attento di dispositivi digitali e servizi cloud. Non è mancato un focus essenziale sulla protezione dei dati personali, con una panoramica introduttiva sul Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Con l’avvio di questa fase sperimentale, San Benedetto Ullano si conferma all’avanguardia nella promozione della digitalizzazione, ponendo le basi per una comunità più connessa, informata e partecipativa.

Al termine della giornata, sono stati rilasciati gli attestati di partecipazione a tutti i presenti, a riconoscimento del percorso formativo intrapreso. (rcs)

CASTROVILLARI – All’IIS Fermi-Pitagora-Calvosa una giornata di studi sull’IA nelle scienze

Si è parlato dell’intelligenza artificiale nelle scienze, nel corso dell’incontro con Riccardo Cristoforo Barberi, direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria con studenti e docenti delle classi quinte indirizzi Chimica, Elettrotecnica ed Informatica dell’IIS Fermi-Pitagora-Calvosa di Castrovillari.

In una lezione magistrale, tenutasi nei giorni scorsi presso l’aula Magna Vittorio Castriota, il professor Barberi, oltre a ragionare sulle mappe percorse dall’Intelligenza artificiale, legate fra di loro da operazioni semplici, ha dimostrato come sia la matematica a dominare il nostro linguaggio. I campi di applicazioni dell’intelligenza artificiale nelle scienze sono stati spalancati proprio da questa scoperta: medicina, biologia, astronomia, fisica delle particelle, scienze ambientali, scienza dei materiali hanno raggiunto, attraverso l’analisi d’immagine supportate dall’intelligenza artificiale, obiettivi importanti, sia in termini di efficacia sia in termini di velocità.

L’uso di questa tecnologia, nello stretto giro di pochi anni, è andato ben oltre il prevedibile: IA si è affermata nella ricerca scientifica, nelle relazioni di conoscenza, nel controllo delle frodi, nelle risorse umane, nella previsione dei guasti di sistema e l’investimento su di essa, ha spiegato il professor Barberi, ed è destinato nei prossimi cinque anni a diventare il primo settore economico planetario. 

«È per questo che il Polo Tecnico di Castrovillari ritiene di dover studiare, lavorare, fare esperienze e prioritariamente riflettere sul futuro di questa ennesima trasformazione tecnologica – ha spiegato il dirigente, prof. Raffaele Le Pera –. Restare fuori dalla sfida che propone l’intelligenza artificiale significa rinunciare al ruolo che la scuola tecnica ha sempre avuto nel nostro Paese. Se è vero che le macchine saranno sempre più capaci di sostituire l’uomo in compiti semplici, quali quelli analitici di cui parlava il prof. Barberi, è altrettanto vero che sarà comunque l’uomo a dover sovraintendere ai processi decisionali. La competenza resta la pietra angolare del futuro dei nostri figli. Coniugare educazione e innovazione è per la scuola la via maestra… e non solo per salvare la nostra filiera produttiva, ma per salvaguardare i diritti, i valori sociali e culturali, pilastri di una vita civile e libera». 

All’insegna della cittadinanza attiva si è conclusa la mattinata. Benedetto e Marco Castriota, entrambi insegnanti e figli del compianto preside Vittorio Castriota, hanno consegnato una borsa di studio a Ilenia Ciofalo, studentessa della IV A, che si è distinta per i rilevanti obiettivi nello studio sin qui conseguiti, proprio nell’indirizzo Chimico, fortemente voluto dal preside Castriota.

La somma della borsa ha finanziato la partecipazione della studentessa, accompagnata dal professor Davide Di Marco, alla tredicesima gara nazionale di chimica. Il convegno si è chiuso con il ringraziamento di Ilenia e l’istituzione formale del “Premio- Studio Preside Vittorio Castriota”, per un allievo meritevole dell’indirizzo chimico.

«Abbiamo avuto il privilegio di avere un padre – hanno affermato i professori Benedetto e Marco Castriota  che ci ha guidato sulla strada della conoscenza, insegnandoci il valore di spenderci per gli altri. Ricordarlo nella sua passione più grande, che è stata la scuola, soprattutto questa, è per noi una gioia». (rcs)

Depurazione, a San Giovanni in Fiore disco verde all’avvio dei lavori

Il subcommissario alla depurazione, Tonino Daffinà, ha reso noto che «arriva la consegna definitiva dei lavori per la realizzazione dell’intervento relativo ai lavori di potenziamento degli impianti di depurazione in località Ponte Arvo e località Lorica, con relativo completamento e potenziamento dell’intera rete fognaria del Comune di San Giovanni in Fiore, per l’importo complessivo pari ad 1.3 milioni di euro».

Il sub commissario, inoltre, ha incontrato nella sua sede di Cosenza, i rappresentanti dell’impresa aggiudicatrice, la Ecotec Srl del gruppo Ecosistem, oltre che quelli del Comune di San Giovanni in Fiore, guidato dal sindaco Rosaria Succurro, attuale presidente della Provincia di Cosenza.

Il contratto d’appalto, in realtà, era stato già sottoscritto due mesi addietro, per l’esattezza lo scorso 25 marzo, alla presenza, oltre che del primo cittadino, del Rup Maria Pia Funaro e del Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di San Giovanni in Fiore, Luigi Borrelli. La conclusione è prevista nell’arco di circa cinque mesi.

Il progetto, accelerato dal sub-commissario calabrese alla depurazione per i comuni in procedura d’infrazione, che opera in perfetta sinergia con il commissario nazionale Fabio Fatuzzo, prevede il revamping del depuratore sito in località Arvo attraverso la messa in opera di nuove apparecchiature elettromeccaniche, in sostituzione di quelle esistenti, dimensionate in maniera non consona rispetto ai volumi e qualità di refluo da trattare.

Chiaro l’obiettivo: conferire una nuova ed efficiente funzionalità all’impianto già in essere, mediante l’ottimizzazione del sistema depurativo. Operazione che consentirà di mitigare considerevolmente le problematiche derivanti dalla presenza della fognatura di tipo misto.

Nel contempo, l’impresa aggiudicataria dell’appalto dovrà intervenire sui collettori fognari esistenti, mediante la sostituzione di apparecchiature elettromeccaniche in tre stazioni di sollevamento.

Al termine del revamping dell’impianto, sarà possibile trattare in modo adeguato tutti i reflui, relativi ai 18mila abitanti equivalenti del centro abitato, superando le criticità riscontrate, che hanno portato alla procedura d’infrazione comunitaria (P.I. 2014/2059).

«Siamo riusciti nell’intento di rispettare alla perfezione il cronoprogramma che ci eravamo dato. Con l’avvio dei lavori – ha spiegato Daffinà – inizia il countdown che dovrà permetterci di ridare normalità, sotto questo profilo, ad un comune significativo, guidato da un sindaco straordinariamente attento e competente, rispetto a questioni che interessano da vicino, non solo la tutela della salubrità dell’ambiente ma anche la salute dei cittadini».

«Ci siamo affidati ad un’impresa – ha concluso il subcommissario – che siamo certi rispetterà le scadenze e saprà capitalizzare al meglio le risorse di cui dispone per evitare lungaggini che, talvolta, finiscono per riflettersi sulla popolazione e sulle imprese». (rcs)

A Corigliano Rossano al via Patìr

Fino a domenica 25 maggio, a Corigliano Rossano si terrà Patìr 2025 – Patrimonio Comunità Visioni, il contenitore di eventi culturali di Rossano Purpurea.

«L’obiettivo – hanno sottolineato Mariella Arcuri e Ranieri Filippelli, tra i soci fondatori di Rossano Purpurea – resta quello di valorizzare il nostro patrimonio identitario, perché forse, siamo così abituati a godere del patrimonio naturalistico, culturale ed artistico del nostro territorio da non averne consapevolezza e non riuscire, quindi, a trasmettere all’esterno il suo valore. Serve, quindi, far conoscere ed apprezzare questo patrimonio prima di tutto alle comunità locali. Ed è questa la sfida che iniziative come Patìr Open Lab vogliono raccogliere per promuovere momenti di crescita e consapevolezza».

Questa mattina, al COmplesso Monastico S. Maria del Patire, si terrà il focus “Percorsi di pace e luoghi dello spirito”, a cui seguirà la performance musicale Fos Ilaròn, a cura dell’Ensemble di Melurgia Bizantina. Curato da Nino De Gaudio nel corso di questo momento saranno portati in scena canti liturgici della tradizione arbëreshe di origine bizantina; canti religiosi, senza accompagnamento musicale, portati in Calabria dagli Arbereshe, mantenuti vivi ancora oggi, a testimonianza del legame ancestrale fra la Calabria e il mondo greco. Sono canti non scritti ma tramandati esclusivamente per via orale. Queste melodie sono antecedenti al XV secolo, quando la melurgia bizantina, una delle liturgie ancora oggi più seguite dai cristiani di fede ortodossa, venne riformata in quella attuale.

A Palazzo Maria De Rosis ospiterà, dalle 17, la tavola rotonda internazionale Focolai di pace e il concerto della formazione artistica Stranìa, composta da Fabiana Dota e Tiziana Grezzi (voce), Piero Gallina (Violino), Alberto La Neve (saxofono), Checco Pallone (chitarra e tamburo a cornice) che suoneranno musiche dal mondo: da quella tradizionale calabrese e napoletana, passando per quella sudamericana e mediorientale. La musica può essere strumento per superare confini e barriere e costruire la pace. È, questo, il messaggio al quale si darà fiato, energia e ritmo, anche attraverso strumenti della tradizione calabrese come la lira e il tamburo a cornice.

Per la Passeggiata ciclistica verso il PATIRE, si partirà alle ore 9 dal Quadrato Compagna, cuore del borgo storico marinaro. A cura delle associazioni MTB Valle del Trionto, Motoclub Rossano, ASD Santa Tecla – Calopezzati-Mirto, Leoni Bizantini Rossano, ASD Corigliano Bike, Cicli Sapia, la passeggiata che si rinnova dalla prima edizione e che ha già raccolto più di 100 adesioni, dopo l’intervento ed i saluti dell’assessore al turismo Costantino Argentino, partirà da Schiavonea e proseguirà per Fabrizio, Corigliano Scalo, Piragineti ed il Patire.

Al loro arrivo i partecipanti potranno partecipare anche alle Escursioni sui sentieri del bosco, a cura dell’Associazione Pathirion e visitare la mostra Arte en plein air, con la direzione artistica dell’architetto Antonio Cimino e le esposizioni degli artisti Mariella Arcuri, Alfonso Caniglia Annalisa De Marco, Giuseppina Irene Groccia, Anna Lauria, Eliana Noto, Mirella Renne, Chettina Straface, Pino Savoia, Luisa Zicarelli. (rcs)

TREBISACCE – Sanità, il sindaco Mundo e l’assessore Malatacca incontrano l’Asp

Il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo e l’assessore Luigi Malatacca  hanno incontrato, a Cosenza, i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale insieme al dott. Laviola.

Tema principale dell’incontro con il dott. Riccardo Borselli è stata la realizzazione del nuovo servizio di elisoccorso, a seguito dell’acquisizione gratuita da parte del Comune dell’area necessaria per la costruzione della struttura, indispensabile a completamento dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale.

Il sindaco Mundo e l’assessore Malatacca hanno espresso al Dott. Borselli l’urgenza di avviare rapidamente le procedure, dichiarando anche la disponibilità del Comune a sostenere parte degli oneri economici necessari affinché i lavori vengano conclusi in tempi brevi.

Nel corso della stessa giornata, gli amministratori hanno affrontato con il direttore sanitario, dott. Rizzo, il tema del completamento dell’organico dell’ospedale, evidenziando la necessità di procedere al più presto con l’assunzione di personale destinato sia al Pronto Soccorso che al reparto di Medicina. È stata, inoltre, sottolineata l’importanza di attivare rapidamente il servizio di Cardiologia annesso al reparto di Medicina, allo scopo di affrontare in maniera efficace le patologie cardiache più diffuse nel comprensorio. 

Contestualmente, il sindaco e l’assessore hanno avuto un’interlocuzione telefonica con il Commissario ad acta, arch. Dora Di Francesco, per l’attuazione della sentenza n. 1051 del 2015 del Consiglio di Stato, sollecitando una rapida ripresa dei lavori di consolidamento strutturale e di adeguamento sismico dell’ospedale, al fine di completare quanto prima le nuove sale operatorie.

A supporto di questa esigenza, anche la consigliera regionale Pasqualina Straface ha manifestato la propria disponibilità ad affrontare con il Presidente Occhiuto, Commissario per il Piano di rientro, il tema della copertura finanziaria necessaria per la realizzazione degli interventi richiesti.

Il aindaco Mundo e l’assessore Malatacca hanno espresso soddisfazione per la disponibilità e i riscontri ottenuti dai vertici dell’Asp, manifestando la speranza che quanto discusso possa presto tradursi nella riapertura completa delle attività ospedaliere e dei relativi servizi.

Dall’IC Lauropoli-Sibari-Cassano un appello contro il bullismo

Sensibilizzare le nuove generazioni e di costruire una rete di supporto tra scuola, famiglia e istituzioni. È stato questo l’obiettivo dell’incontro, di grande rilevanza, organizzato dall’Istituto Comprensivo Lauropoli-Sibari-Cassano, nella sala convegni Don Milani di Sibari.

L’evento ha visto la partecipazione attiva degli studenti delle scuole primarie e secondarie, con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare tutto il territorio sulla lotta al bullismo, fenomeno che purtroppo continua a minacciare il benessere psicologico e sociale di tanti giovani.

Il dibattito ha preso avvio con una cerimonia solenne, durante la quale gli alunni di Strumento Musicale della Scuola Secondaria di I grado di Sibari hanno eseguito l’Inno Nazionale. Un gesto simbolico che ha dato il tono a tutta la giornata, richiamando l’importanza di stare uniti come comunità educativa nel contrastare ogni forma di violenza e discriminazione. Questo momento di raccoglimento ha mostrato l’impegno collettivo per combattere una piaga che non riguarda solo l’ambito scolastico, ma che si riflette nella società in generale.

A dare il via ai lavori è stato il professor Salvatore Papasso, referente d’Istituto per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, che ha sottolineato come il fenomeno del bullismo non possa più essere ignorato. «Non possiamo fermarci solo alla sensibilizzazione», ha dichiarato Papasso. «Abbiamo il dovere di offrire ai ragazzi gli strumenti necessari per affrontare e prevenire situazioni di bullismo, e per farlo è essenziale una collaborazione costante tra scuola, famiglie e istituzioni».

Le parole del docente hanno subito messo in evidenza il vero spirito di questo incontro: non solo parlare del problema, ma agire concretamente per porvi rimedio.

Il Dirigente Scolastico Michele Marzana ha proseguito il suo intervento con una riflessione profonda sull’importanza che la scuola riveste nel territorio. «Il nostro istituto è sempre stato impegnato nel creare un ambiente sicuro e inclusivo, dove ogni ragazzo possa crescere serenamente, lontano da qualsiasi forma di discriminazione», ha sottolineato Marzana.

«La scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma una vera e propria comunità che ha il compito di educare i ragazzi a essere cittadini consapevoli e rispettosi. In questo, è fondamentale il nostro impegno quotidiano, ma anche la collaborazione con il territorio e con le istituzioni locali, affinché i valori che promuoviamo qui possano essere condivisi e rafforzati fuori dalle aule». Un messaggio forte, quello del Dirigente Scolastico, che ha ribadito l’importanza di un’educazione basata sul rispetto e sull’inclusione.

A prendere la parola è stato poi Giovanni Papasso, Sindaco di Cassano Allo Ionio, che ha ribadito l’importanza del tema trattato. «Il bullismo è una delle piaghe più pericolose per il nostro territorio, e come comunità non possiamo permettere che i nostri giovani siano vittime di questo fenomeno», ha affermato Papasso.

Il Sindaco ha ringraziato il Dirigente Michele Marzana per il suo impegno costante nella promozione di iniziative educative che hanno visto la scuola come punto di riferimento sul territorio. «La scuola e il Comune di Cassano Allo Ionio sono legati da un rapporto di collaborazione che va oltre le mura dell’edificio scolastico. Grazie al lavoro svolto dal Dott. Marzana, abbiamo creato un sistema di supporto che coinvolge tutti: le istituzioni, le famiglie e la comunità», ha concluso Papasso, sottolineando quanto sia importante che la lotta al bullismo diventi una priorità collettiva.

Le forze dell’ordine hanno poi preso la parola, con l’intervento del Maresciallo Capo Giuseppe Schena, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cassano Ionio, e del Capitano Michele Ornelli, Comandante della Compagnia di Cassano. Entrambi hanno enfatizzato il ruolo fondamentale della prevenzione, invitando i ragazzi a essere sempre vigili e a non sottovalutare i segnali di bullismo.

«La scuola deve essere un ambiente dove i giovani possano crescere senza paura», ha affermato il Capitano Ornelli. «Ma anche la famiglia e le istituzioni devono fare la loro parte, creando un sistema di protezione che non permetta mai che si verifichino episodi di violenza o sopraffazione».

Il loro intervento ha ricordato quanto sia importante il lavoro di squadra per combattere il bullismo, e quanto siano fondamentali la collaborazione e l’ascolto da parte degli adulti.

Dopo l’intervento del Capitano Ornelli, è intervenuto il Commissario Rocco Botta, della Polizia di Stato di Castrovillari. Con la sua vasta esperienza sul campo, il Commissario ha dato un contributo fondamentale, aiutando i presenti a comprendere meglio i segnali di bullismo da riconoscere, le conseguenze legali di certi comportamenti e, soprattutto, gli strumenti di prevenzione e intervento già a disposizione della comunità.

«Il bullismo non solo danneggia la vittima, ma ha anche gravi conseguenze legali per chi lo perpetra», ha spiegato il Commissario Botta –. È essenziale che ragazzi e adulti imparino a riconoscere precocemente questi segnali e sappiano come intervenire. La legge offre già strumenti efficaci per proteggere le vittime, ma la prevenzione è la vera chiave per fermare questo fenomeno».

Le sue parole hanno dato un’ulteriore prospettiva importante, mostrando come la lotta contro il bullismo debba essere affrontata anche sotto il profilo legale, con misure concrete per tutelare chi subisce violenze e sanzionare chi le commette.

Uno degli interventi più significativi è stato quello della signora Maria Catrambòne Raso, madre di Michele Ruffino, un ragazzo di Rivoli (Torino) che a soli 17 anni non ha potuto sopportare oltre le offese e le derisioni e ha deciso di porre fine alla propria vita. La signora Maria ha raccontato la tragica storia di suo figlio, le parole crudeli che gli venivano rivolte e come queste lo abbiano segnato profondamente. Le sue parole, piene di dolore e determinazione, hanno scosso tutti i presenti, lasciando un segno indelebile.

«Non ignorate mai le sofferenze dei vostri figli – ha esortato la signora Maria –. Non abbiate paura di chiedere aiuto e di denunciare ogni forma di violenza».

Le sue parole sono state accompagnate dalla visione di un video emozionante che ha raccontato la vita di Michele, portando il tema del bullismo in una dimensione più personale e umana, che ha commosso tutti i presenti.

Per onorare la sua coraggiosa testimonianza, la vicepreside Rossella Ciappetta ha consegnato alla signora Maria un omaggio floreale, esprimendo tutta la solidarietà e la vicinanza della scuola a una madre che ha subito una perdita così grande. Questo gesto simbolico ha rappresentato il riconoscimento di una tragedia che non deve più accadere, ma anche il nostro impegno affinché nessun altro debba vivere un’esperienza simile.

L’incontro si è concluso con una riflessione condivisa tra tutti i presenti, che ha sottolineato l’importanza di non rimanere indifferenti e di prendere posizione contro il bullismo, ogni volta che si presenta. Il professor Papasso ha concluso l’incontro invitando ciascuno a portare con sé il messaggio che il contrasto al bullismo non è un compito che può essere delegato a pochi, ma una responsabilità di tutti: «La scuola deve essere un luogo sicuro per ogni ragazzo, ma questo è possibile solo se ognuno di noi si impegna ogni giorno a costruire una comunità più solidale e inclusiva».

Un ringraziamento particolare è stato rivolto a tutte le autorità locali, alle forze dell’ordine, alle associazioni e agli studenti, che con la loro partecipazione attiva hanno reso questa giornata un passo fondamentale nella costruzione di una società più giusta e rispettosa. Grazie a questa sinergia tra scuola e territorio, l’Istituto Comprensivo Lauropoli-Sibari-Cassano continua a distinguersi come un’eccellenza non solo nel campo dell’istruzione, ma anche nella promozione di valori civici fondamentali per il futuro di tutta la comunità. La lotta al bullismo è una sfida che riguarda ognuno di noi, ma insieme possiamo affrontarla e vincerla. (rcs)

SAN GIOVANNI IN FIORE – Il Comitato La cura presenta proposte per ospedali montani

Venerdì, a San Giovanni in Fiore, alle 17, nella sala riunioni del ristorante Jure, il Comitato “La cura” presenterà le proprie analisi e proposte per rilanciare la sanità pubblica nelle aree montane della Calabria, servite dagli ospedali di San Giovanni in Fiore, Acri, Serra San Bruno e Soveria Mannelli.

Alliniziativa interverranno: il meridionalista Giovanni Iaquinta, Silvio Tunnera per lassociazione acrese L.A.C.A., il giornalista Alessandro Sirianni, presidente del Comitato per lospedale del Reventino, Rocco La Rizza, componente del Comitato per lospedale di Serra San Bruno, e il giornalista Emiliano Morrone, che relazionerà sulle contraddizioni di sistema del Piano di rientro e sullinganno dei Lea. Seguirà un dibattito aperto alla società civile e alle forze politiche e sociali. «La sanità pubblica nelle aree montane della Calabria è al bivio», avverte il comitato, che precisa: «Se non viene rilanciata da una nuova programmazione regionale, rischia di essere sostituita da quella privata nel giro di pochi anni. Inoltre, il territorio continuerebbe a spopolarsi, con gravi conseguenze economiche e sociali».

«Dal 2010, non ci sono novità – osserva il comitato – riguardo allassistenza sanitaria nelle aree montane della Calabria. Gli ospedali montani hanno la stessa configurazione inadeguata di allora. Tra laltro, si continua a spendere denaro pubblico per prestazioni a gettone oppure aggiuntive, con costi superiori allassunzione di personale medico stabile. Soprattutto, manca del tutto una visione di profondità e coraggio su come rilanciare gli ospedali montani e non si parla di investimenti per trasformarli in strutture attrattive».

«Nellassenza di partecipazione, acuita dallaumento progressivo della povertà, tendono a prevalere – denuncia il comitato La cura” – due atteggiamenti diffusi: la rassegnazione e limprovvisazione, accompagnate da evidente opportunismo politico, da inutili forme di protagonismo e perfino da tentativi di cancellare e riscrivere la storia della sanità regionale».

«È dunque indispensabile – conclude lo stesso Comitato – unoperazione di verità e unindicazione su che cosa si può e si deve fare. Per questo siamo nati e su questo vogliamo lavorare insieme alle nostre comunità». (rcs)

La Scuola media di Cassano allo Ionio vince il premio assoluto al Concorso internazionale per Orchestre

L‘Orchestra della Scuola Secondaria di I Grado “Lanza Milani”, appartenente all’Istituto Comprensivo Lauropoli – Sibari – Cassano Jonio ha conquistato il primo premio assoluto al Concorso Internazionale per Orchestre Scolastiche “Città di Maruggio”. L’orchestra, infatti, si è distinta tra numerose realtà scolastiche provenienti da tutta Italia e dall’estero. Un riconoscimento di altissimo prestigio che premia l’impegno, la serietà e l’eccellenza educativa che da anni contraddistinguono questa istituzione.

Questo successo rappresenta molto più di una vittoria musicale: è la dimostrazione concreta della qualità della proposta formativa offerta dalla scuola “Lanza Milani”, che da tempo investe con convinzione nella valorizzazione dei talenti, nella promozione dell’arte e nella costruzione di un ambiente scolastico inclusivo, stimolante e attento alla crescita globale degli studenti. L’insegnamento della musica, all’interno dell’istituto, non è concepito come semplice attività extracurricolare, ma come parte integrante di un progetto pedagogico solido, capace di coniugare rigore, creatività e spirito di collaborazione.

Il Dirigente Scolastico, prof. Michele Marzana, ha manifestato profonda soddisfazione per il risultato raggiunto, sottolineando il valore educativo e formativo dell’esperienza musicale. In un suo intervento ha affermato che il premio ottenuto testimonia non solo il talento degli alunni, ma anche la loro capacità di lavorare insieme, di affrontare le difficoltà con serietà e di esprimere emozioni attraverso la musica. Ha voluto inoltre ringraziare calorosamente i docenti di strumento per la loro competenza e dedizione, nonché le famiglie, sempre presenti e partecipi nel sostenere i giovani musicisti.

La Vicepreside, prof.ssa Rossella Ciappetta, ha condiviso con entusiasmo la gioia per il traguardo raggiunto, definendolo un momento di autentica celebrazione collettiva. Ha elogiato l’orchestra della scuola per la qualità dell’esecuzione e per l’eccezionale maturità dimostrata sul palco, qualità che riflettono l’efficacia dell’intero percorso educativo promosso dall’istituto.

Il successo ottenuto a Maruggio conferma la “Lanza Milani” come un punto di riferimento nel panorama scolastico non solo locale, ma anche nazionale. L’istituto ha saputo costruire negli anni un’identità forte, fondata su valori solidi come il rispetto, la responsabilità, l’impegno e la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno. Il percorso musicale, in particolare, si è rivelato una leva educativa straordinaria, capace di sviluppare competenze trasversali, favorire l’inclusione e rafforzare l’autostima degli studenti.

A nome dell’intero istituto, la scuola ha rivolto le più sentite congratulazioni agli alunni protagonisti di questo straordinario successo, ai loro docenti per la guida sapiente e appassionata, e alle famiglie per il costante sostegno. Si tratta di una vittoria corale che dà lustro all’intera comunità educativa e conferma, ancora una volta, che la passione, quando è guidata da una visione educativa chiara e condivisa, può trasformarsi in eccellenza.  (rcs)