COSENZA – Screening diagnostico con gli anziani Aira

«Uno screening diagnostico accurato è indispensabile per raggiungere una diagnosi precoce del cancro della prostata ormai diventato la neoplasia più frequente nella fascia di età tra i 50 ed i 70 anni. Il nostro obiettivo è, in primo luogo, quello di supportare la cittadinanza con un’opera dai chiari risvolti sociali e benefici, senza scopo di lucro ed in modo totalmente gratuito. In secondo luogo quello di sensibilizzare la stessa, mediante la compilazione di un semplice questionario e la esecuzione di diverse sessioni di visite gratuite, sul fatto che non basta il dosaggio del Psa per effettuare una diagnosi precoce, ma è indispensabile eseguire una esplorazione rettale».

Il presidente Aira, Maria Brunella Stancato, non esita a definirsi preoccupata dopo il primo dei tanti incontri organizzati sulla prevenzione.

“Un ciclo di visite urologiche a beneficio di 24 soggetti di età media compresa fra i 48 e gli 80 anni e con 1 solo caso di ereditarietà per carcinoma della prostata”, spiega il dottor Emilio De Giacomo che ha svolto le visite a Cosenza, la scorsa settimana.

«I valori del Psa totale andavano da un minimo di 0.23 ng ad un massimo di 6,58 ng. Solo 5 pazienti riferivano una sintomatologia di disturbi del basso tratto urinario, mentre 1 paziente riferiva emospermia che in fondo è l’unico sintomo che può essere correlato al cancro della prostata. 18 pazienti non avevano alcuna sintomatologia soggettiva. In 24 casi l’esplorazione rettale era negativa, mentre in 1 solo caso, età 69 anni, con Psa totale di 3,2 ng la esplorazione era positiva per una zona sospetta, per cui è stato consigliato di effettuare una Rmn multiparametrica che certamente, per l’elevato costo beneficio, non può rientrare in uno screening diagnostico», emerge dai dati elaborati.

All’incontro cosentino ha partecipato anche il presidente del Consorzio dell’Olio di Calabria Igp, Massimino Magliocchi, coprotagonista della lodevole iniziativa.

«Alla fine del lavoro riporteremo i dati definitivi e la sua utilità con riscontri sociali, diagnostici, terapeutici ed in termini di risparmio economico. Noi siamo soddisfatti dall’esito del primo incontro. Aiutare ed informare su una possibile patologia così subdola è per noi motivo di stimolo ad andare avanti e cercare di raggiungere ancora più persone», conferma la Stancato.

«Far arrivare il messaggio che adottare uno stile di vita sano può essere anch’esso la medicina giusta per cercare di avere una qualità di vita eccellente. Prediligere grassi vegetali ai grassi animali, fare movimento, evitare stress e magari dedicarsi e dedicare un po’ del proprio tempo fa bene al cuore ed all’anima. Vi aspettiamo giorno 22 aprile 2024 a San Pietro in Guarano (Cs). Chiunque voglia partecipare deve scrivere all’indirizzo: anziani.italia@gmail.com e portare con se l’esame del PSA e compilare il questionario qui di seguito indicato:https://docs.google.com/forms/d/18vWpkEHup7q6lPygMc5dC1mEBnUgSSZDtrtkmg_ahRo/edit». (rcs)

COSENZA – Presentato il lavoro di restauro della Fontana del Balilla

È stato presentato, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, il progetto di conservazione e restauro della fontana del Balilla di Piazza Crispi.

Nel corso del suo intervento, il sindaco Franz Caruso ha  rivolto un particolare ringraziamento all’assessore all’urbanistica, Pina Incarnato,  unitamente al Presidente della commissione urbanistica, Francesco Turco e alla direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso, intervenuti anch’essi all’iniziativa insieme a Donatella Barca, ordinaria di Petrografia e coordinatrice del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei beni culturali dell’Università della Calabria, a Mauro La Russa, ordinario di Petrografia applicata ai Beni culturali, sempre dell’Unical ed alla Presidente del Soroptimist Club di Cosenza, Francesca Stumpo.

«Il progetto di conservazione e restauro della Fontana del Balilla – ha detto Caruso – affidato alla straordinaria professionalità del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra del nostro ateneo, sancisce un rapporto istituzionale tra il Comune e l’Università della Calabria che si sta sempre di più cementando. Questa collaborazione fattiva e concreta ha già prodotto ottimi frutti per Cosenza e la sua vasta area urbana e, soprattutto, ha realizzato il sogno, inseguito da tanti miei predecessori, di aprire un corso di laurea nel nostro centro storico di cui non smetterò mai di ringraziare la sensibilità del Magnifico Rettore, Nicola Leone».

«Abbiamo affidato alle mani esperte degli studenti del Dibest, coordinati dai loro docenti – ha proseguito Franz Caruso – una delle opere più importanti e belle del nostro patrimonio artistico/culturale, che va al di là di ciò che ha rappresentato o rappresenta e che merita di essere preservata e conservata, convinto come sono che l’arte non ha e non può avere colori politici. Nell’esprimere la mia profonda gratitudine a questi giovani e brillanti studenti ed ai loro docenti per l’opera di estremo valore che svolgono e portano avanti con passione e professionalità, così come al Soroptimist Club della nostra città che profonde tante energie nella promozione dell’arte e della cultura, esprimo la mia convinzione che l’intero nostro patrimonio artistico, storico e culturale deve essere tutelato e salvaguardato, rappresentando il grimaldello dello sviluppo non solo per Cosenza ma per un’ area vasta, che va ben oltre i confini angusti di quella urbana».

«Questo perché  Cosenza Vecchia, tra i centri storici più belli d’ Italia – ha detto ancora – è uno scrigno prezioso di beni storici, artistici e culturali che insieme al Mab, è attrattore naturale di visitatori che può diventare motore di sviluppo anche per i tanti Comuni che la circondano, da est ad ovest, da nord a sud, e che sono essi stessi detentori, nei propri centri storici, di piccoli preziosi gioielli. In questo contesto creare una filiera, una rete di offerta culturale e turistica significa accogliere e vincere la sfida per uno sviluppo complessivo e condiviso».

Il sindaco Franz Caruso ha anche individuato nell’opera meritoria dei giovani studenti dell’Unical un messaggio educativo volto al rispetto della cosa pubblica “che – ha affermato – significa avere considerazione per la propria storia e le proprie radici. Un popolo che non ricorda e non rispetta il proprio passato, tutelandone la memoria, è un popolo che non ha futuro». (rcs)

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Il Comune sigla un accordo con Anpana per la tutela del territorio

«L’accordo con le guardie ecozoofile dell’Anpana ci permette di salvaguardare ancora meglio il territorio comunale, che ha quasi 280 chilometri quadrati di natura incontaminata, biodiversità, acque fluenti e luoghi incantevoli, e che, per i suoi boschi rigogliosi, è tra i polmoni verdi più importanti dell’Italia, con l’aria più pulita d’Europa».

Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che precisa: «La Costituzione repubblicana ha tra i princìpi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Per questo, con Anpana abbiamo siglato un’intesa con cui rafforziamo la vigilanza nel territorio per prevenire e reprimere reati contro l’ambiente e gli animali, sempre preziosi per la vita umana».

«San Giovanni in Fiore, che ha larga parte del proprio territorio nel Parco nazionale della Sila, si distingue in Italia – conclude la sindaca Succurro – per l’attenzione al valore delle proprie risorse e bellezze naturali, al punto che al riguardo è un modello da seguire». (rcs)

CASALI DEL MANCO (CS) – Intitolato a Francesco Feraco lo slargo sulla Chiesa di S. Francesco

È stato intitolato lo slargo antistante la Chiesa di San Francesco di Paola in località Trenta di Casali del Manco a Francesco Feraco, il benefattore originario di Trenta, insignito della “Stella al merito del lavoro” come “Maestro del lavoro” da parte del Presidente della Repubblica nel 1976, della medaglia d’oro dall’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura per qualità e quantità di attività svolta negli anni e della medaglia d’oro dal Comune di Trenta, per il contributo dato alla realizzazione di opere civili, ai fini dello sviluppo socio-economico del territorio.

L’Amministrazione comunale di Casali del Manco ha voluto fortemente rendere omaggio a Francesco Feraco, non solo per le sue numerose attività in favore dell’agricoltura e dello sviluppo dell’economia italiana e della Calabria, ma anche per la sua abnegazione nei confronti del suo territorio.

Alla cerimonia erano presenti il figlio di Francesco Feraco, Emidio, con la moglie, il sindaco di Casali del Manco Francesca Pisani, gli Assessori comunali Giulia Leonetti, Gianluca Ferraro e Michele Rizzuti e, in rappresentanza dell’arma dei Carabinieri, il Comandante Antonio Sica

Feraco fu uno stimato agronomo, funzionario del Ministero dell‘Agricoltura, segretario particolare dell’Onorevole Fausto Gullo, ai tempi Ministro dell’Agricoltura, nonché consulente di Antonio Segni, Sottosegretario allo stesso dicastero.

Dal 1946 al 1950 Capo ufficio dell’’Unsea, l’Ufficio Nazionale Statistico Economico dell’Agricoltura, venne inviato in Calabria nel 1951 con la qualifica di Dirigente capo per avviare le attività della nascente Ovs, l’Opera Valorizzazione Sila, dove predispose la prima distribuzione delle terre ai contadini nei comuni del Crotonese e della Sila. Fece parte del Gabinetto del Ministro dell’Agricoltura Giuseppe Medici e dal 1955 fu ai vertici del consorzio di bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati.

Autore di oltre 50 pubblicazioni sulle principali riviste nazionali di settore e di una nutrita attività giornalistica specializzata, Francesco Feraco si è contraddistinto quale esperto nel campo della riforma agraria, della bonifica e dell’irrigazione, impostando il Piano regionale degli invasi, occupandosi della progettazione e della realizzazione dell’invaso di Tarsia e della diga sull’Esaro, di numerose opere di bonifica e della realizzazione della Centrale ortofrutticola di Thurio e della Cantina sociale del Pollino.

«Oggi vogliamo ricordare l’infaticabile impegno profuso da Francesco Feraco a servizio dell’allora Comune di Trenta e della popolazione del territorio – ha dichiarato il sindaco Pisani –. In particolare negli anni ’60, quando fu in prima linea nella realizzazione delle principali opere di impiantistica idrica, fognaria ed elettrica, di sistemazione e prima asfaltatura della principale via provinciale di collegamento a Cosenza e della costruzione della strada alternativa di collegamento con Cosenza, l’attuale via Schiavonea, ottenendo la realizzazione del villaggio-centro di servizio di Schiavonea ed il rifacimento della cappella-chiesetta dedicata alla Madonna della Schiovonea, patrona della gente trentese».

«Intitolare lo slargo antistante la Chiesa di San Francesco di Paola a Francesco Feraco non era soltanto un atto dovuto – ha concluso il primo cittadino – ma rappresenta un grande onore per tutta la comunità casalina, che oggi e per sempre ricorderà una figura tanto autorevole». (rcs)

COSENZA – Asit e Avis al liceo scientifico Scorza per sensibilizzare sulla donazione

La donazione è un atto volontario. Un gesto importante che può salvare altre vite ma di cui si parla troppo poco. Un tema sul quale da anni Asit – Associazione Sud Italia Trapiantati stimola la conoscenza e il dibattito, argomento del seminario “Donare per ricevere: questo strano gioco di parole” svoltosi ieri negli spazi del liceo scientifico “G.B. Scorza” di Cosenza.

Un incontro informativo rivolto alle quinte classi del liceo cittadino, già sede del progetto pilota Pre.Di.Re. sulla prevenzione e diagnosi delle malattie renali, realizzato con la collaborazione della sede provinciale dell’Avis per sensibilizzare i giovani sul valore etico e sociale della donazione.

Inizio alle 9.30 con il saluto del dirigente scolastico Aldo Trecroci, a cui ha fatto seguito l’intervento della presidente dell’Asit Rachele Celebre, la quale, affiancata dalla vicepresidente Angela Pastore, ha spiegato e motivato l’iniziativa a circa un centinaio di studenti, suddivisi in due turni per ragioni di spazio.

Sulle modalità in cui avviene la donazione degli organi si è espressa con competenza la dott.ssa Maria Vigna, anestesista e rianimatrice all’Azienda ospedaliera di Cosenza, che ha esplicitato il processo scientifico e legale legato ad essa.

Significativa la testimonianza della prof.ssa Alessandra Crispini, che da “trapiantata” ha messo in rilievo l’esperienza umana e sanitaria di cui è stata involontaria protagonista, ma che le ha lasciato un sentimento di profonda gratitudine nei confronti del donatore e dell’equipe medica che l’ha seguita.

Sui benefici, personali e collettivi, di un gesto abbastanza semplice come donare il sangue, si è invece soffermato Amleto Pastore, volontario dell’unità di raccolta Avis di Cosenza e abituale donatore: donare, ha affermato, significa dare il proprio contributo al benessere e alla guarigione di persone che, per cause diverse, si trovano in condizioni di sofferenza, aiutandole a ritrovare una vita normale.

È questo il messaggio che Asit e Avis hanno voluto lasciare agli studenti ormai sulla soglia della maggiore età e pertanto più pronti a recepire il significato di una scelta che può fare la differenza. (rcs)

COSENZA – Martedì e mercoledì tre appuntamenti con Maria Cristina Nardone

Due giorni a Cosenza insieme a Maria Cristina Nardone, figura di spicco nel mondo della Comunic-Azione e del Problem solving, coach di atleti olimpici oltre che essere consulente di importanti multinazionali. Definita «un ciclone» per la sua straordinaria energia e capacità relazionale nonché per l’abilità di guidare persone e organizzazioni a cambiamenti desiderati in tempi rapidi.

Il primo giorno, 23 aprile, sarà dedicato ai giovani fornendo loro strumenti strategici per gestire le emozioni. Sentimenti di sconforto, ansia, rabbia e paura di deludere le aspettative degli altri stanno diventando sempre più diffusi tra le giovani generazioni. In questo giorno verranno condivise strategie innovative per sviluppare le proprie capacità di gestione emotiva e costruzione del futuro. Giornata suggerita vivamente anche a genitori, insegnanti, educatori che inevitabilmente orientano scelte e influenzano i destini dei giovani.

Il secondo giorno, 24 aprile, sarà dedicato a chi desidera elevare le proprie competenze di leadership. Verranno forniti strumenti pratici e insights preziosi per chi aspira a ruoli di leadership o chi già occupa posizioni di gestione e desidera affinare le proprie abilità nel guidare con efficacia, efficienza ed eleganza.

Il primo appuntamento di martedì 23 aprile si terrà all’Università della Calabria dalle ore 9.30 nell’Aula OA/SG3 del Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche, e avrà per tema “Strumenti strategici per gestire le emozioni – Come affrontare difficoltà e risolvere problemi strategicamente”.

Sarà presente Maria Cristina Nardone, ceo di “Nardone group”, ideatrice del modello di Counseling coaching strategico e autrice del libro “Giovani strateghi” scritto insieme a Michele Paternoster, mental coach e tutor della scuola di Counseling coaching strategico, anche lui presente all’incontro dell’Unical.

L’introduzione e la moderazione sono affidate ad Antonietta Cozza, consigliera comunale e delegata alla Cultura del Comune di Cosenza mentre ci saranno le relazioni di Angela Costabile, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione e delegata del rettore al counseling psicologico di ateneo Unical, e Giuseppina Simone, professoressa di Organizzazione aziendale e delegata del rettore al Placement e al Fund raising Unical. La partecipazione è gratuita.

Nel pomeriggio gli autori Maria Cristina Nardone e Michele Paternoster si sposteranno, alle 18 introdotti da Alessandro Mari, alla libreria Feltrinelli a Cosenza in corso Mazzini, 86, Il tema dell’incontro è “Emozioni strategiche – Con i giovani per costruire futuro”. La partecipazione è gratuita.

Mercoledì 24 aprile Maria Cristina Nardone sarà protagonista, dalle 9.30 alle 12.30 nella sala Pitagora dell’Italiana Hotels di via Panebianco, 452, a Cosenza, del workshop “Leadership strategica”. La quota di iscrizione, per chi volesse partecipare, è di 80 euro più iva (per info 328 5395949).

Maria Cristina Nardone è imprenditrice, consulente e coach strategica.Tra le sue tante esperienze, si è curata dell’organizzazione di 5 Convegni Mondiali di Psicoterapia e nel 1999 vanta di un percorso di gestione del cambiamento condotto con l’Esercito Italiano per l’accesso delle donne alle carriere militari.

Per 28 anni è stata al fianco del fratello Giorgio Nardone (noto psicoterapeuta di fama mondiale) con il quale ha gestito 2 società (Stc Change strategies e Centro di terapia strategica) per le quali è stata 12 anni amministratore delegato e 16 anni direttore amministrativo e del personale per l’altra.

Dal 2000 si è occupata di tutti gli interventi formativi e di consulenza in ambito aziendale-manageriale costruendo delle personali modalità d’intervento per risolvere problemi e gestire il cambiamento con tecniche in grado di impattare dove logiche ordinarie e razionalità non funzionano- sbloccando quei processi mentali ed emotivi, che inevitabilmente impattano sulle performance, sulle modalità decisionali, sulla leadership. Da questa sua esperienza concreta ha ideato un metodo specifico, il Counsel-Coaching breve strategico®.

Ha formato, con le sue 2 scuole, centinaia di allievi, seguito in consulenza top manager, imprenditori e atleti olimpici a supporto delle loro massime performance.

È stata anche docente a contratto in alcune università, svolgendo seminari specialistici su argomenti relativi alle “Soft skills” come ad esempio al Santa Chiara Lab – Università di Siena e nel master in Ingegneria dell’impresa – Università Tor Vergata di Roma in materie come “Leadership e management strategico” – “Dall’intelligenza emotiva a quella strategica per gestire emozioni invece che subirle”.

Le sue conoscenze specialistiche del “fattore umano”, di management, comunicazione, unite alle strategie di problem solving strategico l’hanno fatta diventare consulente di grandi aziende e multinazionali. Parte del suo lavoro è racchiuso nel suo libro “L’azienda vincente – Migliorare il presente, inventare il futuro: problem solving per le organizzazioni”, edito da Ponte alle Grazie. (rcs)

COSENZA – Si presenta il progetto Cosmo

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18.30, alle Seppie Lab San Gaetano, sarà presentato Cosmo – Cosenza MicroMondi, il progetto di rigenerazione urbana a guidato da La Rivoluzione delle Seppie.

Il progetto è sostenuto e promosso dal programma Agenda Urbana del Comune di Cosenza, che ha l’obiettivo di rigenerare e creare valore attorno ai quartieri del centro storico, grazie ad attività che agiranno in maniera biunivoca: da una parte attrarre una nuova comunità verso la città di Cosenza, per un turismo di valore che dia spazio al legame con il territorio, dall’altra la comunità locale alla quale dare nuovi stimoli e possibilità di sviluppo economico.

Intervengono Franz Caruso (sindaco Comune di Cosenza), Francesco Alimena (consigliere Comune di Cosenza e delegato al centro storico), Rita Elvira Adamo (coordinatrice Cosmo e co-fondatrice La Rivoluzione delle Seppie), Daniele Scarpelli (educatore – facilitatore), Elio Fortunato (digital artist – educatore).

Cosmo opera in tutta l’area del centro storico della città, partendo dai tre poli culturali in esso presenti: Casa delle Culture, Cinema Italia e Oratorio di San Gaetano, spazio che si accinge a diventare, grazie anche al lavoro realizzato dal collettivo di architettura orizzontale, un co-working e incubatore creativo e professionale per artisti, artigiani e nomadi digitali, una factory che non sarà solo un laboratorio di idee, ma una piattaforma di ricerca per le menti creative che desiderano lasciare un’impronta tangibile nel tessuto urbano di Cosenza.

Cosmo punta a dare slancio al progetto di una Cosenza che possa accogliere e essere attrattiva culturalmente per persone del posto ma anche per turisti, studenti nazionali e internazionali, nomadi digitali e professionisti stanchi dei grandi centri. In tale contesto, le attività e servizi che si intendono offrire all’area urbana di Cosenza coinvolgono i cittadini e prevedono laboratori ed eventi di educazione non formale, workshop in collaborazione con professionisti internazionali e nazionali, attività che favoriscono informazione, ascolto, dialogo e collaborazione. In aggiunta a questo Cosmo promuove la nascita di 12 nuove imprese, che seguiranno percorsi di accompagnamento alla progettazione con fasi di ascolto e coinvolgimento.

Cosmo è anche un contenitore digitale che ha l’obiettivo di comunicare e valorizzare in modo strategico il territorio urbano in cui è inserito, con uno storytelling costruito su misura, attraverso contenuti multimediali che ne esaltano l’identità e le storie. Per confrontarsi con la comunità locale e l’identità della città il gruppo di lavoro ibrido (in connessione con associazioni e enti del posto) è partito con una ricerca sul territorio, basata sia su ricerca di fonte storiche, che con una ricerca più empirica, basata sul colloquio e la “conversazione” con persone rappresentative della città che  hanno fornito informazioni importanti per definire i confini geografici e culturali di Cosenza.

Il primo laboratorio, che ha ufficialmente inaugurato ad inizio marzo le attività di Cosmo, ha visto la partecipazione dell’artista/educatore Roberto Alfano. Alfano ha guidato un Laboratorio di Riuso Creativo, realizzato anche grazie alla partecipazione di Lotta Senza Quartiere ODV, coinvolgendo bambini e ragazzi che abitano i quartieri del centro storico e che attraverso la raccolta di rifiuti e/o altro materiale di scarto hanno realizzato Baracca n. 3, un’installazione artistica che ora campeggia nel cuore di Santa Lucia. È partito in questi giorni il Laboratorio Area Cinema Italia, una settimana di incontri e attività tra gli studenti e le studentesse del Liceo Lucrezia della Valle con le realtà presenti nel quartiere dei Rivocati, in cui i partecipanti potranno approfondire la conoscenza del territorio e delle sue realtà sociali, con l’obiettivo di creare una nuova simbologia per i rioni del centro storico. (rcs)

 

SAN GIOVANNI IN FIORE – Comune approva contributi economici per le famiglie bisognose

La Giunta comunale di San Giovanni in Fiore, guidata dalla sindaca Rosaria Succurro, ha approvato la concessione di contributi economici per 34 nuclei familiari bisognosi della città.

Nuclei che sono stati «individuati dai Servizi comunali del welfare – ha spiegato la sindaca – anche in virtù dell’impegno costante degli otto nuovi assistenti sociali assunti dalla nostra amministrazione allo scopo di potenziare il settore, oggi fondamentale».

«Il contributo in questione potrà essere speso in alimenti o nel pagamento di bollette e farmaci. Ci è parso doveroso intervenire con questa misura, in un periodo segnato da gravi problemi economici – ha evidenziato –. Come ripeto da anni, nessuno deve restare indietro e il Comune deve farsi carico dei bisogni delle persone più deboli e fragili, che vanno sostenute soprattutto di fronte all’aumento del costo della vita e alle crescenti difficoltà che ne derivano».

«Continuiamo a lavorare con la testa e con il cuore – ha concluso la sindaca Succurro – per rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione della persona umana e, anche in virtù della riduzione degli sprechi e di una sana gestione del bilancio, per alleviare i pesi quotidiani delle famiglie che vivono a San Giovanni in Fiore». (rcs)

Sabato a Cosenza un sit-in a difesa della clinica del Sacro Cuore

Sabato 20 aprile, dalle 10, si terrà un sit-in pacifico davanti alla clinica Sacro Cuore di Cosenza, organizzato dall’Associazione di promozione sociale Mammachemamme, che sostiene il movimento spontaneo delle mamme venutosi a creare a seguito della decisione della Regione Calabria di chiudere il punto nascita.

«Un punto nascita accessibile – scrive l’associazione in una nota – è vitale per garantire cure sicure e di qualità per le mamme, i neonati e le famiglie. Ciò non solo influisce sulla salute fisica, ma anche sul benessere emotivo di tutti». (rcs)

Il cedro di Santa Maria del Cedro dop attrae nuovi stakeholder

L’Incontro “Dolci sorprese. Gli impieghi degli aromi naturali in pasticceria” organizzato martedì 16 aprile presso l’Iis Praia a Mare – “Ipsar Lc”, in sinergia con la “D.I.A. Distillerie Italiane Aromatici” di Vicenza e Dipar & Dipar, ha offerto un’ampia panoramica sul Cedro di Santa Maria del Cedro Dop, evidenziando il ruolo cruciale del Consorzio del Cedro di Calabria nell’attrarre nuovi stakeholder.

Il Presidente del Consorzio, Angelo Adduci, ha non solo esaltato le virtù culinarie del Cedro, ma ha anche sottolineato l’importanza di coinvolgere nuovi attori nel settore. Strategie di promozione e marketing mirate che evidenziano gli aspetti economici e culturali, stanno contribuendo ad attirare l’interesse di chef, aziende alimentari, turisti e investitori italiani ed esteri, interessati a questo nobile agrume calabrese ed ai suoi molteplici impieghi che spaziano dalla nutraceutica alla cosmetica naturale.

«La creazione di nuovi partenariati con enti pubblici, associazioni di categoria, istituzioni culturali ed aziende dell’industria alimentare è essenziale per ampliare la visibilità del Cedro e aprire nuove opportunità di sviluppo. Incontri come quello tenutosi all’Iis di Praia a Mare servono a sensibilizzare il pubblico sulle potenzialità del Cedro di Santa Maria del Cedro Dop e stimolare la partecipazione attiva degli operatori del settore» – ha affermato il presidente Adduci.

La dimostrazione, curata dallo chef patissier Concetto Cicero, è stata ideata per offrire la possibilità di acquisire nuove competenze, approfondire o aggiornarsi su temi specifici del mondo della cucina gourmet e della pasticceria d’autore.

Attraverso progetti innovativi e iniziative di valorizzazione del territorio, il Consorzio del Cedro di Calabria promuove la creazione di un ambiente favorevole alla crescita del settore cedricolo e alla diversificazione dell’economia locale. La collaborazione con nuovi stakeholder, incentrata sulla promozione e sviluppo della Dop economy, riveste un ruolo cruciale nel garantire il successo del settore e nel preservare il ricco patrimonio culturale e gastronomico della regione Calabria. (rcs)