Legambiente Calabria e Legambiente Crotone hanno espresso il loro plauso per l’operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Crotone, che ha portato al sequestro di una discarica abusiva di oltre 5.000 metri quadrati in località Camporato.
L’area, soggetta a vincoli idrogeologici, era adibita allo stoccaggio di oltre 2.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, tra cui una grande quantità di rifiuti edili e pneumatici fuori uso, in assenza delle necessarie autorizzazioni per la gestione e il trattamento dei rifiuti.
I proprietari e il conduttore del terreno sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Crotone, guidata dal Procuratore Capo Domenico Guarascio.
«Restiamo in attesa degli esiti processuali, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza. Tuttavia, ancora una volta, la Calabria finisce tristemente al centro delle cronache per un caso legato al ciclo illegale dei rifiuti e del cemento, fenomeni che causano gravi danni ambientali e alimentano circuiti illeciti estremamente remunerativi a discapito della collettività», hanno dichiarato Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, e Rosaria Vazzano, presidente del circolo Legambiente Crotone.
«La normativa sugli ecoreati – hanno spiegato –ha certamente reso più efficace la lotta ai crimini ambientali, ma è fondamentale intensificare le attività di controllo, prevenzione e repressione, soprattutto in territori fragili come la provincia di Crotone, per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini».
La speranza e l’impegno dei Circoli di Legambiente e dei volontari punta ad un’inversione di tendenza, che possa finalmente vedere i cittadini non più meri spettatori dello scempio ambientale, ma soggetti attenti e vigili, un deterrente reale per quanti in nome del profitto sacrificano il bene comune. (rcz)