di UGO BIANCO – Con l’entrata in vigore della legge di Bilancio 2025 n. 207/2024, l’art. 1 comma 174, ha confermato la Quota 103, mantenendo inalterate le regole già previste lo scorso anno. Si tratta di una misura di pensionamento anticipato rivolta ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, agli autonomi e ai parasubordinati, con l’esclusione del personale militare, delle forze armate, della polizia, dei vigili del fuoco e della guardia di finanza.
Ma quali sono i costi e i vantaggi di questa scelta? A differenza della prima versione, l’assegno pensionistico è ora calcolato interamente con il sistema contributivo, meno vantaggioso rispetto a quello misto o retributivo, con una possibile riduzione dell’importo fino al 20%. Inoltre, è previsto un tetto massimo alla rata mensile, fissato a € 2.466,28 lordi (quattro volte il trattamento minimo Inps) fino al compimento dei 67 anni. Sono state allungate le finestre mobili di uscita, ossia il tempo di attesa tra la maturazione dei requisiti e la decorrenza dell’assegno pensionistico. Rimane l’incumulabilità tra pensione e redditi da lavoro. In particolare, la pensione non è compatibile con altre attività lavorative, ad eccezione del lavoro autonomo occasionale, il cui reddito annuo non deve superare i 5.000 euro.
Quali sono requisiti?
I requisiti per accedere alla Quota 103, nell’anno in corso, sono i seguenti: 62 anni d’età; 41 anni di contribuzione; Non essere beneficiario di pensione.
Non è previsto nessun incremento dell’età anagrafica in base alla speranza di vita.
Come funzionano le finestre mobili?
Quando si valuta il pensionamento anticipato con Quota 103 è importante considerare le finestre mobili. Per i lavoratori dipendenti del settore privato e per gli autonomi il periodo di attesa è di 7 mesi, mentre per i dipendenti pubblici è di 9 mesi.
Con quale contribuzione?
Si considerano validi tutti i contributi versati o accreditati, sia obbligatori che volontari, inclusi quelli da riscatto e figurativi. È fondamentale aver raggiunto almeno 35 anni di contributi, escludendo i periodi di disoccupazione e malattia, se richiesto dalla gestione che eroga la pensione (ad esempio, il Fondo pensioni lavoratori dipendenti). Inoltre, è possibile cumulare i contributi di diverse gestioni previdenziali INPS, purché il richiedente non sia già beneficiario di una pensione diretta da una delle forme di assicurazione obbligatoria Inps.
Come fare domanda?
Secondo il messaggio Inps 502/2025 si puoi procedere come segue: Online: Accedi al servizio “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, Ape Sociale e Beneficio precoci” sul sito Inps, selezionando la voce “Nuova prestazione pensionistica” nell’area tematica. Patronati: Puoi rivolgerti ad un patronato che ti assisterà nella presentazione della domanda. Contact Center: Puoi contattare il Contact Center Multicanale chiamando il numero verde 803 164 da telefono fisso, o il numero 06 164 164 da cellulare (a pagamento in base al gestore). (ub)
[Ugo Bianco è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]