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Il presidente Occhiuto: «Sull'autonomia fermiamoci»

Sin Crotone, Occhiuto diffida Errigo

«Ho appena firmato la diffida nei confronti del commissario straordinario per la bonifica di Crotone, Emilio Errigo, che aveva fatto una ordinanza per consentire a Eni Rewind di smaltire i rifiuti della bonifica nella discarica di Crotone: rifiuti pericolosi». È quanto ha annunciato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, tramite un video sui social.

«È vero, a Crotone, in quella discarica si ricevono rifiuti pericolosi da tutta Italia – ha aggiunto –. Quindi Eni dice: perché allora non prendete i rifiuti pericolosi derivanti dalla bonifica? No, perché non ho deciso io negli anni passati di fare una discarica per rifiuti pericolosi a Crotone».

«Ora che sono presidente di Regione – ha concluso – non consentirò sotto il mio governo che un chilo di rifiuti pericolosi venga messo in quella discarica, solo perché Eni Rewind non li smaltisce – come la Regione ha indicato come proprio vincolo – fuori dalla Calabria».

Errigo, infatti, aveva diramato un’ordinanza che – si legge  –evidenzia la propria palese illegittimità, poiché emessa in carenza di potere ed in violazione dei provvedimenti vigenti. Né dal provvedimento di nomina, né dalla normativa vigente in esso richiamata, si rinviene il preteso potere di ordinanza del Commissario in ordine alla materiale effettuazione delle attività di bonifica, atteso che allo stesso sono conferiti poteri di impulso volti all’accelerazione, coordinamento e promozione degli interventi di bonifica e della riparazione del danno».

«Tale assunto – si legge – trova conferma nell’articolo 2 del DPCM 14 settembre 2023 di nomina, che individua l’esatto perimetro di azione del Commissario Straordinario (comma 1) e le materie per le quali può esercitare i poteri sostitutivi, limitatamente ai profili di competenza (comma 2). Alla luce della normativa vigente, dunque, il Commissario Straordinario non ha alcun potere di ordinanza rispetto all’avvio del procedimento di riesame del Paur, analogamente alla totale assenza di potere del Mase, per cui è sub iudice l’impugnativa avverso il D.D. n. 27/2024».

«Occorre precisare che il Paur oggi vigente contempla la prescrizione dello smaltimento dei rifiuti fuori regione, per cui l’ordine impartito ad Eni Rewind ed a Salvaguardia Ambientale è suscettibile di determinare una gestione di rifiuti non autorizzata e lo stesso Decreto direttoriale n. 27/2024 ribadisce che il vincolo del Paur è “[…] allo stato invalicabile – di cui alla prescrizione n. 4 del parere della STV parte integrante del Paur, adottato con Decreto della Regione Calabria n. 9539 del 2 agosto 2019, prorogato con Decreto Dirigenziale N° 9957 del 12 luglio 2024, la cui modifica è riservata formalmente all’organo che ha adottato il provvedimento amministrativo».

Si precisa al riguardo che la fattispecie di gestione illecita dei rifiuti è riconducibile a: Violazione del titolo autorizzativo di cui al provvedimento regionale n. 9539 del 2 agosto 2019 (PAUR), ad oggi vigente, laddove si prescrive che prima dell’inizio delle attività di deposito sia individuato il sito di smaltimento che in accordo alle indicazioni dettate dalla Regione Calabria e dagli Enti territoriali della Calabria in sede di approvazione del POB fase 2, deve trovarsi fuori regione; Violazione del Decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente n.7/2020 di approvazione del progetto operativo di bonifica POB fase 2 e degli atti presupposti (conferenza dei servizi decisoria del 24 ottobre 2019) nella parte in cui il parere positivo della Regione, del Comune e della Provincia è subordinato al conferimento dei rifiuti della bonifica fuori regione;

Violazione della nota del MASE prot. 172897 del 24.09.2024 ove “si diffida ENI Rewind ad avviare le attività di bonifica nel rispetto del vincolo regionale, mettendo in opera tutte le attività necessarie a gestire il deposito temporaneo dei rifiuti anche, ove assolutamente necessario (nell’impossibilità di utilizzare la struttura del deposito preliminare esistente), mediante l’allestimento di una nuova area nel rispetto di tutti gli obblighi di legge”».

La Regione, inoltre, «non ha inteso né intende avviare il procedimento di modifica della prescrizione del PAUR, anzi ha già proposto ricorso avverso il provvedimento ministeriale e il relativo procedimento è tuttora pendente; non si ravvisano gli estremi per l’ordine impartito dal Commissario Straordinario, né – tanto meno – per il paventato intervento sostitutivo».

Errigo – si legge nel testo a firma di Occhiuto e di Salvatore Siviglia, dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Ambientale – viene diffidato «all’immediato ritiro in autotutela dell’ordinanza n. 1/2025, con avvertenza che, in mancanza, la stessa sarà impugnata dinanzi alla competente magistratura».

Inoltre, si diffida Eni Rewind ad avviare le attività di Bonifica nel rispetto del vincolo di destinazione dei rifiuti fuori dal territorio regionale; la Società di Salvaguardia Ambientale a negoziare con Eni per il conferimento dei rifiuti della Bonifica del Sin di Crotone nella discarica di Sovreco; la Società Sovreco a negoziare direttamente direttamente con Eni per il conferimento dei rifiuti della bonifica del Sin di Crotone, nonché ad accettare nella discarica ubicata in Crotone, loc. Columbra rifiuti provenienti dal Sin di Crotone. (rcz)