La sottosegretaria Nesci: Per ripartire coniugare legalità e sviluppo

«È necessaria la massima sinergia per risolvere le criticità del territorio e valorizzarne le risorse, sia a livello produttivo che turistico-culturale», ha dichiarato la sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, che ha voluto incontrare una delegazione dei sindaci dell’area del Cirotano e le imprese e le Associazioni di zona per un confronto sulle priorità da affrontare a livello istituzionale, a partire dalla sicurezza e infrastrutture.

«Come Governo metteremo in campo azioni concrete per coniugare legalità e sviluppo, solo così la Calabria potrà ripartire» ha proseguito la Nesci, sottolineando che «i Comuni rappresentano l’avamposto dello Stato e vanno sostenuti».

«Nell’area del Cirotano – ha spiegato – è particolarmente doveroso garantire adeguati presidi di sicurezza e con questo incontro abbiamo avviato una interlocuzione specifica, anche con il Prefetto Carolina Ippolito. Ringrazio, per il tramite del sindaco Sergio Ferrari, tutti i primi cittadini presenti per il confronto costruttivo che proseguirà in futuro».

«Il Contratto Istituzionale di Sviluppo – ha proseguito – per la Calabria sarà una grande opportunità di rilancio per tutti i Comuni, perché oltre a stanziare risorse aggiuntive sono anche previste procedure velocizzate per l’attuazione dei progetti. Particolare attenzione verrà riservata allo sviluppo del tessuto economico, che nel Cirotano è rappresentato egregiamente dalle eccellenze vitivinicole, e dal comparto del turismo culturale».

«Tra gli ambiti del Cis Calabria – ha detto ancora la sottosegretaria – abbiamo voluto inserire anche gli interventi a favore delle minoranze linguistiche e del loro patrimonio storico di tradizioni che, come nel caso del Müze di Pallagorio che la piattaforma Fili Meridiani ha voluto dedicare all’Alberia crotonese, rappresenta un valore aggiunto».

«Grazie al Pnrr – ha spiegato ancora – abbiamo stanziato 2 miliardi di euro nei prossimi anni per dare impulso alla Strategia nazionale per le aree interne e 1 miliardo di euro subito disponibile per il Piano nazionale Borghi. Le infrastrutture rivestono ovviamente un ruolo strategico e per questo, oltre a destinate il 50% dei fondi infrastrutturali del Pnrr al Sud, abbiamo previsto anche un ulteriore Fondo di perequazione che consentirà di ridurre il divario rispetto al Centro-Nord».

«C’è un grande impegno finanziario – ha ricordato – per garantire gli investimenti necessari ma è indispensabile anche l’apporto progettuale: oltre ad un apposito fondo da 123 milioni di euro che consentirà ai Comuni di acquisire idee e proposte stiamo procedendo anche con le assunzioni, tra cui quella recentissima di oltre 2.000 unità destinate al Sud».

«Stiamo lavorando – ha concluso Nesci – per dare ai nostri terrori sia risorse che gli strumenti necessari per far sì che la Calabria partecipi da protagonista al rilancio del Paese». (rkr)

Cirò Marina protagonista nel programma “Manu e Matteo in viaggio” della tv della Repubblica Ceca

Il Laboratorio Luccetta di Cirò Marina è stato protagonista del programma Manu e Matteo in Viaggio, trasmesso sulla Ceska Televize, la TV di stato della Repubblica Ceca.

Il popolare programma, giunto alla terza edizione, e condotto da Emanuele Ridi e Matej Ruppert, prevede 10 puntate che andranno in onda in prima serata e, tra queste, c’è quella in Calabria, dove Antonio Lucchetta ha accolto i due conduttori nel Laboratorio o dove si è svolta prima una piccola dimostrazione della salatura dei pesciolini pepati.

Successivamente, la Maccaroni Chef Academy di Corrado Rossi – sempre attenta alla valorizzazione e promozione delle eccellenze della nostra regione – grazie all’opera dello Chef Roberto Spizzirri, ha saputo esaltare il prodotto appena preparato con un piatto semplice e dal sapore tradizionale – Spaghetti con pesciolini e mollica di pane croccante.

Oltre al Laboratorio Lucchetta e le sue produzioni apparirà anche il territorio di Cirò Marina, un elogio prestigioso per un territorio ricco di tradizione e peculiarità. (rkr)

Pitaro (Gruppo Misto): Istituire un punto di primo soccorso o intervento a Cirò Marina

Il consigliere regionale del Gruppo MistoFrancesco Pitaro, ha chiesto al commissario ad acta Guido Longo e all’Asp di Crotone, di «dotare il comune di Cirò Marina  di un punto di primo soccorso o intervento».

Ciò per «eliminare il collo di bottiglia che si crea all’ospedale di Crotone (unico punto pubblico di raccordo sanitario e di soccorso di tutto il comprensorio la cui popolazione si attesta intorno ai 170.000 abitanti), presidio impossibilitato, dunque, ad evadere tutte le richieste del territorio, in particolare quelle di emergenza-urgenza con un Pronto Soccorso davvero al collasso».

«La situazione – ha spiegato Pitaro – è resa ancor più esplosiva dall’emergenza Covid-19 in atto e rischia di diventare insostenibile con l’avvento del periodo estivo e con l’accrescersi del numero di presenze che arrivano persino a raddoppiarsi».

Secondo Pitaro «L’istituzione dell’infrastruttura sanitaria a Cirò Marina (dove attualmente è in dotazione della postazione Suem una sola ambulanza), oltre a svolgere le tipiche funzioni di emergenza-urgenza, fungerebbe anche da ‘filtro’ dei pazienti verso il pronto soccorso di Crotone, evitando quella dilatazione dei tempi nella sottoposizione dei pazienti a visita che potrebbe procurare gravi ed evidenti conseguenze».

«Né è possibile trascurare – ha detto ancora Pitaro – che le distanze da percorrere mal si conciliano con la necessità di garantire la necessaria celerità negli interventi d’urgenza. Il Pronto Soccorso di Crotone dista, per l’appunto, circa 30 chilometri dal comune di Cirò Marina ed è percorribile in circa 40 minuti (tempo che, in ogni caso, varia a seconda del volume di traffico della congestionata strada statale 106 jonica)». 

«Peraltro – ha continuato l’esponente politico – l’esistenza della sola Casa della Salute nel territorio di Mesoraca risulta insufficiente considerando che il distretto di Cirò Marina registra un bacino di oltre 40.000 mila residenti cui si aggiungono (dopo la soppressione dell’Ospedale di Cariati) ulteriori 10 mila utenti dei comuni cosentini limitrofi (Cariati, Terravecchia, Scala Coeli)».

Il consigliere regionale lamenta che «è in atto una spoliazione dei presidi sanitari e un depotenziamento delle Guardie Mediche in tutto il territorio cirotano che rischiano di compromettere l’effettività del diritto alla salute e alle prestazioni assistenziali per tutta la comunità dell’esteso comprensorio».

«Da qui – ha concluso – la necessità di procedere all’istituzione a Cirò Marina di un punto di pronto soccorso o di primo soccorso atto a garantire:  diagnosi tempestive; contenimento dei tempi di attesa; riduzione drastica del tasso di mortalità; tutela onnicomprensiva dei malati; cooperazione tra struttura sanitaria e medici curanti, i quali si trovano spesso da soli e sprovvisti di una struttura di supporto di pronto intervento immediato; ed infine, una risorsa fondamentale per l’assistenza concreta, funzionale e vitale al comparto turistico di riferimento». (rkr)

In copertina, foto di Guide Turistiche Associate Calabria

Siglata convenzione per l’ingegnerizzazione idrica di tre Comuni del Crotonese

Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina e Cutro sono i tre Comuni crotonesi in cui sarà realizzata l’ingegnerizzazione della rete idrica.

La convenzione è stata siglata a Isola Capo Rizzuto tra la Regione Calabria, rappresentata dall’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio – e i Comuni di Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina e Cutro.

All’incontro, oltre ai primi cittadini dei tre Comuni interessati, era presente anche la consigliera regionale Flora Sculco.

«Un’opera fondamentale – ha detto De Caprio – la cui realizzazione sarà affidata, nella gestione dell’appalto, all’Autorità idrica. Andiamo a intervenire su un punto nevralgico del sistema dei servizi ai cittadini e speriamo che i lavori siano celeri».

Prima della firma della convenzione, De Caprio, accompagnato dagli amministratori locali, ha visitato contrada Torrevecchia, a Isola Capo Rizzuto, per un sopralluogo nei luoghi interessati da alcuni eventi idrogeologici.

«È veramente triste constatare – ha commentato l’assessore – come tanta bellezza venga deturpata. Ma non siamo qui per guardare e basta: il dipartimento Ambiente si attiverà da subito per affrontare questa emergenza in tempi brevi. È impensabile che questi luoghi siano messi a rischio dalle azioni sbagliate dell’uomo». (rkr)

ENERGIE RINNOVABILI E PIÚ SOSTENIBILITÀ
LA ‘MISSION’ A CIRÓ E BELVEDERE SPINELLO

Le energie rinnovabili, oggi più che mai, sono diventate indispensabili non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per uno stile di vita migliore e più sostenibile e renderle una quotidianità è una sfida che non solo l’Italia, ma tutto il mondo deve cogliere e portare a termine.

Puntare, quindi, sulle energie rinnovabili è la mission che è stata colta sopratutto in Calabria, dove c’è un grandissimo impegno da parte di amministrazioni comunali e aziende a rendere più green una Regione che, già di per sé, è una fonte inesauribile di energia rinnovabile.

E che ha visto agire, in prima persona, l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, che ha avanzato, a maggio, una proposta di legge per la Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche da fonti rinnovabili che è stata poi approvata a novembre dal Consiglio regionale della Calabria.

«Il provvedimento – ha spiegato De Caprio – recepisce la Direttiva europea [del 2018 sulle energie rinnovabili (Red II, art. 21 e 22)] con delle puntualizzazioni relative alla capacità propositiva e partecipativa della Regione Calabria” e che “attraverso il provvedimento, non solo si consenta ai privati di scambiare l’energia, ma si riesca fattivamente a puntare sullo sviluppo energetico, fondamentale per la Calabria».

Tra le altre cose, De Caprio ha ricordato che «L’ambiente è l’oro della Calabria. Ambiente vuol dire turismo, mare, montagna, vuol dire la bellezza degli alberi come questo, ma anche – e soprattutto – le energie rinnovabili. Sono energie che dobbiamo gestire e ridare all’azienda più importante che abbiamo: il popolo».

L’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, ha effettuato un sopralluogo nell’ex sito minerario di Belvedere di Spinello e nello stabilimento Eni Rewind di Cirò Marina, accompagnato dai sindaci Rosario Macrì e Sergio Ferrari, che lo hanno poi accolto nei rispettivi municipi.

«La Regione c’è anche oggi – ha detto l’assessore – nel nome di Jole Santelli, e rappresenta le famiglie e i cittadini anche lontano dalla Calabria. Li portiamo nel cuore. Siamo qui per trasformare una criticità in risorsa. Con umiltà ascoltiamo i territori, anche con il supporto delle Università».

L'assessore De Caprio visita i siti minerari del Crotonese

Nella prima tappa di Belvedere Spinello, in mattinata, De Caprio ha visitato l’ex sito minerario Montedison (in seguito Eni) di produzione del salgemma, che dal 2018 è di proprietà della Regione Calabria. Eni Rewind, attualmente, detiene il sito al fine di eseguire il piano di messa in sicurezza e monitoraggio. Con De Caprio il sindaco Macrì, il consigliere regionale Flora Sculco e il commissario della Sorical, Cataldo Calabretta.

Annualmente e semestralmente, l’Eni fornisce gli esiti delle attività alla Regione e al Comune. Dalla miniera parte il salinodotto che si estende per 42 km fino a Cirò Marina. La Regione ha dato in uso una parte del salinodotto a Sorical per la gestione emergenza idrica dei comuni limitrofi. Sorical, in caso di un accordo comune, potrebbe convertire il salinodotto in acquedotto.

De Caprio si è, poi, trasferito in municipio, dove ha sottolineato: «Queste comunità devono avere una speranza di prosperità. Comunità che deve prevalere sulle fazioni. I piccoli paesi sono grandi paesi. Andremo avanti sulle energie rinnovabili, abbiamo programmato le risorse e ci stiamo battendo insieme alla Giunta. Gli obiettivi sono l’autoconsumo, la lotta alla povertà energetica ma anche la vendita. Nella commissione di monitoraggio di Crotone inseriremo anche i rappresentanti di Belvedere di Spinello e Cirò Marina».

A Cirò Marina, De Caprio – accompagnato dal sindaco Ferrari e dalla Sculco – ha fatto visita allo stabilimento ex Syndial, oggi di Eni Rewind, dove avveniva la raffinazione della salamoia per produrre sale iperpuro.

l'assessore all'Ambiente Sergio De caprio

«Questo pontile deve sparire – ha detto –. La bellezza va restituita ai cittadini e ai turisti. Lo facciamo insieme al sindaco Ferrari e a tutti i soggetti interessati».

Dal 2009, sul sito sono in corso attività ambientali, limitate al monitoraggio delle acque di falda in quanto i suoli non risultano contaminati. Da settembre 2019, sono state eseguite le attività propedeutiche per la demolizione del pontile, che sarà avviata dal gennaio 2021.

De Caprio ha, infine, partecipato al Consiglio comunale straordinario che si è tenuto in municipio, dove è stata avanzata la proposta di conferire la cittadinanza onoraria all’assessore.

L'assessore De Caprio

Oltre al sindaco Ferrari e all’intera assise comunale, erano presenti i consiglieri regionali Sculco e Vito Pitaro e il presidente della Provincia di Crotone, Simone Saporito.

«Per me – ha detto l’assessore regionale – è un grande onore essere qui. Si tratta di un giorno storico. Vogliamo affrontare la questione ambientale in termini diversi con le grandi società. Abbiamo riaperto tavoli di confronto che erano chiusi. Nella negoziazione ci vuole un dialogo progettuale. Le aree offese devono diventare laboratori di avanguardia». (rkr)

CIRÓ MARINA – Telecamere per sorvegliare chi butta i rifiuti per strada

Un sistema di videosorveglianza a Cirò Marina per controllare chi butta i rifiuti in maniera indiscriminata per le vie: il controllo delle strade dovrebbe scoraggiare gli incivili. Era stato spento a causa del mancato rinnovo del contratto di manutenzione, ma a breve le telecamere torneranno a funzionare grazie al residuo di un finanziamento della scorsa estate destinato all’assunzione di vigili ausiliari part-time. A regime torneranno attive 60 telecamere per il ocntrollo della città. (rkr)

CIRÒ MARINA (KR) – Al via il primo corso online per Operatorio Socio Assistenziale

È partito da Cirò Marina il primo corso, online, per Operatore Socio Assistenziale, organizzato dal Centro Formazione Secom, guidato da Giuseppe Benvenuto.

Il corso, iniziato lo scorso 11 novembre, vede la partecipazione di 20 ‘alunni’ che, al termine delle 600 ore di lezione – di cui 336 ore Fad, 84 ore sincrono e 180 ore Project Work – otterranno l’attestato di qualifica professionale, in conformità  agli standard di cui all’art. 6 d.lgs 16/01/2013 (ex art. 14 della legge 845 del 1978) che potrà facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro, nei Concorsi e, soprattutto, partecipare ai nuovi inserimenti e aggiornamenti delle Graduatorie di III fascia Ata del 2021.

Il corso, oltre a essere riconosciuto dal Miur, è riconosciuto a livello Europeo.

L’operatore Socio Assistenziale svolge la sua attività nell’assistenza a pazienti non autosufficienti, sia presso il domicilio dell’utente che in strutture socio-assistenziali.

Si occupa di fronteggiare i bisogni di assistenza materiale ed affettiva, dalla cura dell’igiene, all’alimentazione, all’ambiente di vita, di soggetti in situazione di forte disagio (principalmente disabili, anziani non autosufficienti, soggetti con disagio psichico, minori problematici, tossicodipendenti) tendendo a favorirne l’autonomia e l’autodeterminazione e a migliorare il loro rapporto con il contesto. Collabora con altre figure professionali dell’area sanitaria e dei servizi sociali: medici, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, educatori, psicologi, ecc.

Svolge la sua attività presso il domicilio dell’utente o in strutture socioassistenziali, come dipendente, in modo autonomo o, non di rado, in forma cooperativa.

Per informazioni contattare
Giuseppe Benevento – Tel. e WhatsApp 0962371572 – tel. 3282160739 centroformazione@secom.it – www.centro-formazione.it(rkr)

De Caprio incontra i sindaci di Belvedere Spinello e Cirò Marina: presto tavolo con Syndial

Aprire un tavolo di discussione con Syndial e chiedere la restituzione dei luoghi alla comunità. È stato questo il fulcro dell’incontro, avvenuto in Cittadella regionale, tra l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, e i sindaci di Belvedere Spinello, Rosario Macrì, e di Cirò Marina, Sergio Ferrari.

Presenti, oltre all’assessore all’Università della Regione Calabria, Sandra Savaglio, il consigliere regionale Flora Sculco, i rappresentanti di Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale), dell’Università della Calabria, dell’Avvocatura regionale e dell’Ufficio di bonifica della Regione Calabria.

I Comuni di Belvedere Spinello e Cirò Marina sono interessati dallo sfruttamento minerario del salgemma operato dagli anni 60 dalla società Montedison prima, Syndial, dopo, ed Eni Rewind, oggi. A seguito dell’abbandono della attività, anche per la scadenza della concessione, oltre che per il venir meno degli interessi industriali all’estrazione del salgemma (per lo più impiegato nella chimica), si è posta la problematica sia della restituzione dei luoghi alla comunità, sia della compensazione ambientale per i territori interessati dallo sfruttamento minerario, secondo il principio “chi inquina paga”.

«La Regione è solo l’insieme dei Comuni – ha sottolineato l’assessore De Caprio  – e segue la logica della prossimità sulla logica della verticalità. Nel tavolo saranno presentate proposte progettuali concrete e l’obiettivo sarà ottenere le compensazioni rivendicate dai Comuni e finora rimaste inascoltate».

«Non è la prima volta che i due assessorati, Ambiente e Università lavorano insieme e a fianco. Io e Sergio De Caprio  – ha dichiarato l’assessore Savaglio – siamo convinti che l’università sia una grandissima risorsa di sapere, che può dare moltissimo per l’ambiente, e che vada coinvolta sul campo e nelle fasi operative, non solo di ricerca». (rrm)

LA PRESIDENTE JOLE SOGNA IL “CAPPOTTO”
PER ESSERE “APE REGINA” DELLA CALABRIA

Ma si vota per i Comuni o per la Regione ? La battuta racchiude l’essenza della partita politica che
si gioca tra pochi giorni (20 e 21 settembre) in Calabria, dove sei Comuni superiori ai 15.000
abitanti eleggeranno il nuovo Sindaco (in prima battuta oppure rinviando di 15 giorni al
ballottaggio). Apparentemente una contraddizione (che c’entra la Regione, visto che si è votato
appena sei mesi fa per le regionali?), nella realtà un dato obiettivo. Si tratta, in altri termini, del
primo ed impegnativo test elettorale per Jole Santelli, presidente della Regione e leader del
centrodestra calabrese, che in questi mesi è stata sottoposta ad un enorme stress non solo per il
duro contrasto alla pandemia, ma anche per le fibrillazioni sempre presenti nella politica
calabrese.
Jole sogna un risultato “tennistico” che confermi e rafforzi la sua leadership. Risultato “tennistico”
ha un solo significato: 6-0. Vincere cioè a Reggio Calabria, Crotone, Castrovillari, San Giovanni in
Fiore, Cirò Marina e Taurianova, tutti Comuni guidati dalla sinistra. Non sarà facile, ma non è
impossibile. Se Jole riuscirà a portare a casa questo clamoroso risultato (ma le basterebbe anche
un 5-1), il suo potere si accrescerebbe a dismisura e nessuno si sognerebbe di metterlo in
discussione.
Se, al contrario, il risultato ringalluzzirà un centrosinistra in evidenti difficoltà e che si aggrappa alle
chances dell’uscente Giuseppe Falcomatà a Reggio Calabria, tutti si affretteranno a chiedere il
conto alla “presidentessa”. L’elenco di quelli che attendono al varco la Santelli è lungo: si va da
Fratelli d’Italia che reclama maggiori spazi gestionali a quella parte di Lega che vorrebbe mandare
a casa il pittoresco vicepresidente Nino Spirlì a vantaggio del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo;
da coloro che mal hanno sopportato la nomina di due assessori esterni come Capitano Ultimo e
l’astrofisica Sandra Savaglio a quelli che hanno storto il muso per l’eccessivo ricorso a personalità
non calabresi per molti ruoli chiave (si pensi a Giovanni Minoli alla Film Commission).
Si vota per i Comuni, ma si vota, in fondo, per le Regionali. Lunedì sera sapremo se la Calabria è
saldamente nelle mani dell’Ape Regina Jole Santelli o se i sempre fragili equilibri della politica
regionale diverranno ancora più fragili. Non resta che attendere lo spoglio che inizierà alle 15 di
lunedì. (dr)

CIRÒ MARINA (KR) – Il 2 giugno riapre il Museo Civico Archeologico

A Cirò Marina, l’Associazione Frammenti, il 2 giugno riapre le porte del Museo Civico Archeologico.

Per la giornata del 2 giugno, l’orario sarà dalle 17.30 alle 19.30, mentre riaprirà tutte le sere dal 16 luglio al 31 agosto, e su eventuale prenotazione. Scrupolose le visite: almeno di un metro tra le persone e l’obbligo della mascherina; all’ingresso i visitatori potranno usufruire di gel igienizzante o di soluzioni idroalcoliche.

«Non ci saranno viaggiatori e turisti in prima battuta – si legge in una nota –. Dunque, i Cirotani e paesi limitrofi avranno il privilegio di riscoprire in esclusiva il proprio meraviglioso museo civico, contenitore
culturale di un territorio colmo di storia». (rkr)