LAMEZIA – Sabato il libro “Me la sono andata a cercare”

Sabato 29 novembre, a Lamezia, alle 19, all’Hub Casa della Cultura, sarà presentato il libro “Me la sono andata a cercare” di Giuliana Sgrena, protagonista di un incontro che attraversa fronti di guerra, memorie personali e verità politiche ancora irrisolte, in un dialogo che si annuncia denso di significato civile.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Cinema&Cinema – Proiezioni di comunità” , a cura di ARCI Lamezia Terme – Vibo Valentia APS e con la direzione artistica di Ivan Falvo D’Urso e Domenico Isabella, rientra nell’Avviso Pubblico 2025 “Festival e Rassegne Cinematografiche e Audiovisive in Calabria”, promosso dalla Calabria Film Commission con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.

La serata, moderata da Maria Francesca Gentile e da Nuccio Iovene, presidente della Fondazione Trame, prenderà avvio dalla presentazione del libro “Me la sono andata a cercare”, Laterza 2025, in cui Sgrena ripercorre trent’anni di reportage nei luoghi in cui la storia si è spesso consumata lontano dagli occhi dell’Occidente: Afghanistan, Algeria, Palestina, Congo, Iraq, rivendicando un giornalismo capace di sottrarsi a governi, eserciti e narrazioni precostituite, denunciando la progressiva scomparsa di un’informazione indipendente nei conflitti globali e il crescente ricorso alla propaganda travestita da racconto di guerra.

Il cuore del libro resta però la dolorosa esperienza personale del rapimento a Baghdad nel 2005, la prigionia, le trattative opache e il viaggio di ritorno verso l’aeroporto iracheno in cui avvenne l’attentato: il fuoco dei militari statunitensi che colpì l’auto dei servizi segreti italiani, uccidendo l’agente Nicola Calipari, che aveva appena ottenuto la sua liberazione. Un episodio che, dopo vent’anni, continua a mancare di una verità giudiziaria condivisa, lasciando aperti interrogativi su responsabilità, dinamiche e omissioni internazionali. Sgrena, nel suo libro, affronta queste ferite con lucidità e rigore, smontando semplificazioni, ricostruendo contesti, riportando parole e dettagli spesso rimossi dal dibattito pubblico.

A completare l’incontro, la proiezione del film Il Nibbio, che restituisce sullo schermo gli ultimi ventotto giorni della missione di Calipari. Il film evita l’enfasi eroica per scavare nell’identità di un uomo che agisce nel silenzio e nell’ombra, muovendosi tra diplomazia sotterranea, rischi continui e un profondo senso dello Stato. In questa narrazione, la figura di Calipari si intreccia con quella di Sgrena, dando vita a un racconto asciutto ma potente che rinnova la necessità di interrogarsi su cosa significhi proteggere una vita e, più in generale, difendere la verità in scenari dove la verità stessa diventa terreno di scontro geopolitico. (rcz)

LAMEZIA – Successo per la sesta giornata di donazione Avis

Nei giorni scorsi, nell’azienda T&T Porte di Lamezia si è svolta la sesta edizione della Giornata Avis “Insieme per il Sociale” per la donazione del Sangue, promossa da Lameziaeuropa, Azienda T&T Porte  ed AVIS di Base SantEufemia ed in collaborazione con le imprese insediate nellarea industriale di Lamezia.

Liniziativa, dopo le positive esperienze già realizzate nellarea nel 2014, 2015, 2017, 2023 e luglio 2025, è stata gestita e curata dal personale Avis Base di SantEufemia attraverso una emoteca mobile attrezzata posta nel piazzale dellazienda T&T Porte i cui spazi operativi hanno ospitato le varie fasi della giornata quali accettazione e registrazione, visita medica e ristoro.

Liniziativa è stata una delle tappe programmate sul territorio lametino dallAvis di Base SantEufemia presieduta da Carmelo Morgante nellambito della campagna annuale di promozione e sensibilizzazione al dono del sangue ed ha permesso la raccolta di 14 sacche di sangue quasi tutte prime donazioni aspetto questo molto importante ai fini dellattività di sensibilizzazione portata avanti sul territorio lametino.

Il direttore della Lameziaeuropa Spa, Tullio Rispoli, presente alla iniziativa, ha portato il saluto del Presidente Leopoldo Chieffallo ed ha ringraziato  innanzitutto Gianni e tutta la famiglia Torcasio per la sensibilità e la fattiva collaborazione, il Presidente Morgante e tutti i volontari e personale medico dellAvis Base di SantEufemia ed i dipendenti e collaboratori dellazienda T&T che hanno donato e si sono resi protagonisti delliniziativa che ha rappresentato un segnale concreto di promozione, sensibilizzazione, vicinanza e sostegno alla meritoria attività svolta sul territorio lametino dallAvis. (rcz)

A Lamezia e Cleto la memoria delle donne dell’Abbazia Benedettina

Dalle antiche pietre medievali del Castello di Cleto al suggestivo Chiostro di Lamezia Terme. Ha scelto due splendide scenografie naturali l’Associazione a Promozione Sociale A Regola d’arte per mettere in scena lo spettacolo “Cronache degli Altavilla – Note di Regia”. Lo spettacolo fa parte della rassegna “Artivamente. Viaggio tra mito e realtà”, giunto alla seconda edizione e realizzato con il cofinanziamento della Regione Calabria. Progetto finanziato con risorse PAC 2014/2020 – Az. 6.8.3. – Avviso Attività Culturali 2023 Brand “Calabria Straordinaria”.

Il riadattamento drammaturgico curato dalla critica teatrale Giovanna Villella, che ne ha curato anche la direzione artistica, ha dato respiro, tra  ricostruzione storica e suggestivamente romanzata, alle vicende dell’incantevole Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia – Lamezia (attualmente non disponibile al pubblico).

Nelle scorse serate la passione, la forza, il coraggio, ma anche l’impeto delle donne che animarono quelle mura nell’undicesimo secolo, hanno riecheggiato nel cortile dell’antico convento nel cuore di Lamezia.

Tra vicende d’amore e voglia di emancipazione e crescita, tra moti di ribellione ai canoni e ai dettami che imbrigliavano le donne di quel secolo, lo spettacolo, con la regia e la progettazione di Tiziana De Matteo, ha mostrato un diverso volto del Medioevo e della cronaca storica di quegli anni, offrendo nuova e più intima luce a uno dei più potenti e famosi centri monastici del Medioevo.

La regia ha dato spazio a personaggi femminili intensi: Bernfrieda, fragile e poi forte, simbolo della crescita e del riscatto; Fredesenda, divisa tra dovere politico e passione personale;

Giuditta e Sichelgaita, archetipi complementari di femminilità, una fedele e delicata, l’altra guerriera e pragmatica. Accanto a loro, la voce di Frate Goffredo, ponte tra cronaca e spiritualità, tra mondo maschile e femminile.

Magistrale la guida e voce narrante di Giovanna Villella, appassionata l’interpretazione di Maria Pileggi, Annalisa Brizzi, Alida Ventura, Claudia Lavinia Barberino e Giuseppe Grandinetti.

Un inno alle donne, custodi della memoria e protagoniste silenziose della storia, che hanno sempre tentato di emergere e di lasciare traccia.

Lo spettacolo “Cronache degli Altavilla” si è così confermato non solo un racconto teatrale, ma anche un atto politico e culturale: ridare voce a chi ne è stato privato, valorizzando l’eredità femminile come parte integrante della nostra memoria collettiva.

Nella piéce di Cleto lo spettacolo è stato impreziosito dalla celebre sand artist Rachele Strangis, che ha disegnato sulla sabbia immagini suggestive dedicate alla vita delle donne degli Altavilla. Le sue creazioni, proiettate direttamente sulle mura del castello, hanno trasformato lo spazio scenico in un affresco vivente, rendendo l’evento ancora più coinvolgente e carico d’atmosfera. Figure di regine, monache e nobildonne medievali sono apparse e svanite tra i granelli di sabbia, narrando storie di amori, conflitti e aspirazioni in un dialogo continuo tra arte e memoria.

«Uno spettacolo suggestivo, in cui la narrazione è stata la vera protagonista grazie ad un riadattamento drammaturgico interessante che ha fatto toccare con mano un’epoca così distante, eppure così vicina», ha commentato il presidente della Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) Nico Morelli.

«Il mio auspicio – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, Annalisa Spinelli – è che questo spettacolo possa essere replicato nella sede in cui è ambientato, l’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia, autentico gioiello archeologico di Lamezia». (rcz)

LAMEZIA – Teatrop presenta la nuova stagione teatrale per le scuole

È un cartellone dedicato ai più piccoli per un mondo a misura di bambino, quello presentato dalla Compagnia Teatrop, nel foyer del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme.

A illustrare le trame dei sei spettacoli in programma fino alla primavera 2026 sono stati Pierpaolo Bonaccurso, attore e regista, e Greta Belometti, direttrice artistica.

Si inizierà il 19 e 20 novembre prossimi con lo spettacolo “Pinocchio sabbia e legno” col Teatro della Libellula; la stessa compagnia sarà in scena dal 16 al 18 dicembre con la pièce “Il racconto di Natale di Zampalesta”. Per l’anno nuovo le rappresentazioni in cartellone sono quattro: il 20 e 21 gennaio 2026 andrà in scena la compagnia de “I Teatrini” con “Pietro Saltatempo, il filo magico”. Il 16 e 17 febbraio sarà la volta di “Clown, la maschera del cuore” a cura di Teatrop. La compagnia “La Contrada” si esibirà il 24 e 25 marzo prossimi con le “Le 4 Stagioni”. Chiuderà la stagione lo spettacolo “Un principe piccolo piccolo” che sarà rappresentato dalla compagnia Teatrop. Gli spettacoli si terranno tutti al Teatro comunale Grandinetti.

Tra le nuove maestranze di Teatrop, anche l’artista lametina Mafalda Daniele che si occuperà di scenografia. Da notare che le due rappresentazioni di novembre saranno in concomitanza con la Giornata mondiale per i diritti dei bambini, un’occasione per riflettere su quanto sia determinante per il futuro della nostra società creare un mondo a loro misura, che favorisca al meglio la loro crescita fisica e intellettiva.

Belometti e Bonaccurso hanno evidenziato che la compagnia Teatrop collabora sinergicamente alla produzione dei sei spettacoli della nuova stagione per le scuole, «con la finalità precipua di valorizzare la funzione educativa del teatro che diventa didattica innovativa per la formazione delle nuove generazioni».

«Infatti – ha sottolineato la direttrice artistica Belometti – ormai da diversi anni, Teatrop sta portando avanti il teatro per ragazzi e per le famiglie con la produzione di spettacoli a tema e con l’obiettivo di offrire un ulteriore strumento di conoscenza e di dialogo fra le diverse generazioni».

La compagnia ha intrapreso e consolidato un’interlocuzione molto proficua con le scuole che, puntualmente, accolgono le proposte di Teatrop ospitando spettacoli e performance che incontrano sempre il gradimento delle comunità scolastiche. Teatro, scuola, società civile, un fil rouge che si rafforza «per aprire una finestra su un mondo fantastico – ha spiegato Belometti – in cui, piccoli e grandi, possono riscoprire la bellezza dello stupore, l’incanto della fiaba (moderna o antica che sia) che ci trasporta in un universo più giusto, più bello, senza guerre, dove la natura è rispettata e ogni bambino vive con spensieratezza la sua età».

Pierpaolo Bonaccurso, attore e regista figlio di Piero Bonaccurso che oltre quarant’anni fa fu tra i fondatori del Teatrop, ha ricordato che nel 2026 la stagione per le scuole e un po’ tutte le attività in cantiere della compagnia saranno dedicate al grande Piero Bonaccurso «un artista eclettico e poliedrico che con la sua moderna visione, piantò radici solide sul nostro territorio per la realizzazione di un teatro che si svolgesse non solo nei luoghi sacri dell’arte ma anche nelle piazze, per le strade, per essere sempre vicini alla gente e in particolare ai più piccoli».

L’assessora comunale alla Cultura, Annalisa Spinelli, ha salutato con gran favore la nuova stagione ribadendo «l’impegno costante e continuo di Teatrop, una compagnia costituita da artisti e maestranze di alta professionalità. Una realtà d’eccellenza per Lamezia e la Calabria affermata anche livello nazionale; una fucina di idee che dona all’intera comunità momenti di sano divertimento e di proficua riflessione con delle rappresentazioni che accompagnano la crescita dei bambini e sono di gran supporto anche per la vita degli adulti, per la comprensione delle complesse dinamiche familiari». (rcz)

Il Carnevale di Lamezia è già in cammino: riaperte le porte del Laboratorio dei Giganti dell’Allegria

L’Associazione Carnevale di Lamezia ha già riaperto — da settimane ormai — le porte del suo cuore creativo: il Laboratorio dei Giganti dell’Allegria.

Qui, nei capannoni, negli spazi di lavoro e tra le botteghe artigiane, i maestri cartapestai mescolano acqua, colla, carta e colori, modellando strutture che sembrano sospese fra sogno e realtà.
Ogni carro allegorico che prenderà forma è il frutto di una tradizione artigianale antica, ma sempre in dialogo con nuove ispirazioni e nuovi temi: natura, satira, scuola, sogni, memoria.

I volontari, gli artisti, i maestri della cartapesta e tutti i componenti dell’Associazione hanno già intrapreso un lungo cammino fatto di progettazione attenta, organizzazione capillare e passione viva.

Il Carnevale di Lamezia Terme non è soltanto una festa: è un patrimonio materiale e immateriale della città. 

È cultura popolare, tradizione che si rinnova, occasione di socialità e bellezza condivisa.
Ogni anno, attraverso la creatività e l’impegno collettivo, la festa carnevalesca riesce a donare gioia, stupore e sorrisi a grandi e piccini, riaccendendo nei cuori lo spirito autentico della festa.

Nel laboratorio si lavora ogni giorno con entusiasmo e dedizione: si disegnano bozzetti, si costruiscono impalcature, si danno i primi tocchi di colore; e mentre le mani plasmano la cartapesta, le idee fioriscono, gli spiriti si accendono, le risate affiorano, anticipando l’evento stesso.

Invitiamo sin da ora tutti i lametini – grandi e piccoli, artigiani, scolari, famiglie – a sentirsi parte di questo sogno collettivo.
Perché il Carnevale non è solo ciò che vediamo in strada. Non è “di qualcuno”, ma di tutti.
E come ogni anno, sarà la voce della città a prendere vita nei colori, nelle maschere e nei sorrisi che animeranno le nostre strade. Ma il Carnevale è anche ciò che cresciamo insieme, ciò che costruiamo con le mani e con il cuore.

I Giganti dell’Allegria sono pronti a tornare, carichi di luci, colori e stupore per accendere sorrisi, scacciare la monotonia e ricordarci e ricordarci che la bellezza non si riceve: si crea, si vive, si condivide. L’appuntamento è con la magia e la magia ha già cominciato a prendere forma. (rcz)

A Lamezia evento di prevenzione per il progetto Gap

Si è svolto nella sede di contrada Cutura dell’Associazione Comunità Progetto Sud, a Lamezia Terme, l’evento conclusivo del progetto Gap (Gioco d’azzardo patologico), annualità 2021.

L’evento, dal tema “La bellezza di mettersi in gioco”, si è svolto nell’ambito delle previste azioni di prevenzione, coordinate dalla Cooperativa Zarapoti, con la presenza dei rappresentanti del Ser.D. di Lamezia Terme, degli operatori della stessa cooperativa, di quelli della comunità terapeutica Progetto Sud, degli ospiti della comunità Fandango, di genitori e di cittadini. Il progetto Gap è diretto da Michele G. Rossi, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, e da M. Giulia Audino, direttrice dei Ser.D. dell’Asp di Catanzaro. La stessa Asp ha coinvolto i servizi pubblici, il privato sociale accreditato e il volontariato: il Serd di Catanzaro con le sub-articolazioni di Soverato e Lamezia, le Comunità Terapeutiche accreditate (Centro Calabrese di Solidarietà e Progetto Sud) e la Cooperativa Sociale Zarapoti – Servizio accreditato di “Unità di Strada”.

Tra le attività previste dal progetto vi è una buona parte dedicata alla prevenzione. L’evento lametino ha riscosso molto interesse soprattutto per la modalità informale con la quale si è tenuto. Dopo l’accoglienza degli ospiti (genitori, giovani, cittadinanza) e i saluti da parte degli organizzatori, si sono alternati gli interventi dei referenti del progetto Gap, Roberto Gatto, responsabile area dipendenze dell’Associazione Comunità Progetto Sud; Ampelio Anfosso, presidente della Cooperativa Sociale Zarapoti; Mariarita Notaro, coordinatrice progetto Gap.

I ragazzi presenti hanno partecipato attivamente all’iniziativa, portando le varie testimonianze attraverso poesie, dediche, manifesti a tema e una breve rappresentazione teatrale. Gli intermezzi musicali sono stati curati dal gruppo “Banda Ballò” di Lamezia Terme, con rinfresco conclusivo. La cooperativa sociale Zarapoti intende ringraziare la comunità terapeutica Fandango per aver coadiuvato l’iniziativa attraverso un’organizzazione congiunta tra le due realtà che ha prodotto l’ottimo risultato finale. L’evento sarà probabilmente replicato nei prossimi mesi nelle piazze di Lamezia Terme.  (rcz)

LAMEZIA – Inaugurata la sede dell’Associazione “Il Dono”

È stata inaugurata, a Lamezia, la sede dell’Associazione “Il Dono”, presieduta da Alfonso Toscano.

Alla cerimonia hanno preso parte il Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, il Garante alla Salute della Regione Calabria Anna Maria Stanganelli, il sindaco di Lamezia Terme Mario Murone, il commissario straordinario dell’Asp Antonio Battistini, il comandante del Reggimento Sirio col. Francesco Romano, don Giacomo Panizza che ha benedetto i locali, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Lamezia in rappresentanza del Questore Linares e del primo dirigente Antonio Turi impegnati in altri eventi istituzionali. Sono intervenuti il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asp Giuseppe Caparello, il responsabile del gruppo scuola-salute della Regione Calabria Giuseppe Furgiuele, la consigliera comunale Annalisa Spinelli, soci e ai volontari dell’Associazione.

A dare il benvenuto alle autorità, il presidente Alfonso Toscano che ha condiviso parole intrise di emozione e gratitudine. “Per me oggi è una vera tempesta di emozioni – ha detto Toscano – la realizzazione della sede della nostra preziosa associazione coincide con il primo anniversario del mio trapianto di fegato avvenuto a Cisanello nel preparto di chirurgia e trapianto di fedato egregiamente diretto dal prof. Davide Ghinolfi. Un ringraziamento al mio angelo e ai suoi cari, che con il loro gesto mi hanno donato una seconda possibilità. Mi sento in dovere di portare avanti progetto che ci permettono di continuare a vivere e sognare insieme. Lui mi ha donato le ali, ma siete voi tutti che mi state insegnando a volare. L’associazione “Il dono”, fondata per promuovere la cultura della donazione degli organi e supportare chi è in attesa o è nel post trapianto, rappresenta oggi un punto di riferimento umano e solidale per la comunità”.

Nel corso dell’evento Toscano ha presentato il progetto “Chiediti se sono felice” dedicato alle problematiche adolescenziali, come capirle, affrontarle e superarle. Il progetto prevede una serie di incontro in diversi istituti scolastici della regione e riguarderanno il disagio emotivo e comportamentale, l’inclusione sociale, il sostegno all’autonomia e all’autostima, il rapporto scuola-famiglia, il bullismo, il cyberbullismo e le dipendenze.

Il progetto nasce grazie alla volontà della Garante alla salute della Regione Calabria dott.ssa Anna Maria Stanganelli, con l’obiettivo di offrire agli studenti uno spazio di ascolto, confronto e crescita. Un progetto che vede anche la collaborazione del Soroptimist club di Lamezia Terme, presieduto da Luigina Pileggi, associazione internazionale di donne impegnato nel mondo del lavoro che porta avanti progetti e promuove azioni per aiutare le donne a realizzare il loro pieno potenziale e creare comunità pacifiche, concentrando le iniziative sull’educazione, la diversità, la parità di genere e i diritti umani per migliorare la vita delle donne e delle ragazze. 

Il progetto “Chiedimi se sono felice” è stato presentato dal presidente Toscano al Viminale al capo della Polizia e prefetto di Roma Vittorio Pisani, che ha espresso piena adesione della Polizia di Stato all’iniziativa.

Nel corso dell’inaugurazione della sede il Prefetto  Castrese De Rosa ha affermato: “Sono onorato di essere qui all’inaugurazione della sede del sodalizio fondata da Alfonso Toscano, trapiantato epatico che dalla sua esperienza personale è riuscito a ripartire più forte di prima per promuovere progetti educativi nelle scuole con una capacità di coinvolgimento più unica che rara. Il nuovo progetto “Chiediti se sono felice” partirà il prossimo anno scolastico e riguarderà le problematiche adolescenziali. Siamo in tanti, Istituzioni pubbliche e del privato sociale a sostenere Alfonso in questa sua iniziativa che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della donazione degli organi come scelta di civiltà e a saper parlare ai giovani con i linguaggi a loro consoni e senza stereotipi. L’associazione “Il dono” non sarà mai sola a promuovere esperienze di inclusione e verso le persone deboli e vulnerabili, ma saremo in tanti a sostenerla”.

La Garante alla salute Stanganelli, sempre attenta alle tematiche correlate alla salute mentale giovanile, ha annunciato che presenterà il progetto “Chiedimi se sono felice” in Consiglio regionale, nel corso di un pubblico incontro, promuovendolo come modello educativo e sociale da estendere a diversi poli scolastici calabresi e di organizzare incontri di sensibilizzazione alla donazione degli organi nelle scuole, università, parrocchie e carcere e incontri di formazione al personale degli uffici Anagrafe dei Comuni calabresi.

Particolarmente significativo è stato l’intervento del commissario straordinario dell’Asp Antonio Battistini che ha sottolineato l’importanza del legame tra le associazioni che si occupano del benessere e salute e il sistema della sanità pubblica, esprimendo soddisfazione per aver assegnato all’associazione “Il dono” una sede nel vecchio ospedale.

Tutti hanno espresso pieno sostegno alla finalità dell’associazione e al progetto, confermando la loro adesione e l’importanza di un lavoro sinergico per il benessere della comunità. Rispetto al progetto dello scorso anno, il nuovo progetto si arricchirà di tante novità: oltre agli enti, associazioni, fondazioni, esperti e testimonianze già coinvolti, si aggiungeranno nuove realtà di rilievo, come l’associazione “Insieme a te” di Debora Aquati; Civico 25 rappresentato da Eugenio Iannella; l’associazione “Famiglie di Angeli”; l’associazione “Bullistop”. Un momento particolarmente atteso sarà la partecipazione del giornalista sportivo Marco Cattaneo che presenterà in anteprima il suo nuovo libro in uscita a gennaio. Il volume racconta l’incredibile vicenda del tentato sequestro del calciatore della nazionale italiana di calcio e del Parma Gianfranco Zola, da parte di Fabrizio Maiello ed altri complici. Un evento che vedrà anche la presenza diretta delle persone coinvolte.

LAMEZIA – Presentato il progetto di ricerca europeo Fastch2ange

È stato presentato, al Centro Servizi Lameziaeuropa di Lamezia Terme, il progetto europeo FASTCH2ANGE, promosso da RINA Consulting Centro Sviluppo Materiali Spa in collaborazione con Distretto Matelios e Lameziaeuropa e finanziato per 3 milioni di euro dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe e la Clean Hydrogen Partnership.

Il progetto di ricerca e sviluppo affronta una delle sfide più urgenti della transizione ecologica: la sostituzione dei composti PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) noti per la loro persistenza ambientale e i potenziali rischi per la salute umana. 

FASTCH2ANGE mira allo sviluppo di materiali e processi innovativi, sicuri e sostenibili, per impiegarli in particolare nelle celle elettrolitiche per la produzione di idrogeno verde  con ricadute potenziali su numerosi settori industriali. All’evento hanno partecipato i seguenti Partner di progetto: per l’Italia RINA-CSM Unità Operativa di Lamezia Terme in qualità di coordinatore del progetto e il Sentiero International Campus, per la Spagna Tecnalia e Idener, per la Finlandia VTT e per la Germania Fraunhofer, a testimonianza di un impegno congiunto verso una Europa più sostenibile ed attenta alla salute pubblica e ambientale.

Pietro Gimondo Head of Funded Research & Innovation di RINA ha dato l’avvio alla presentazione del progetto insieme al coordinatore Angelo Meduri. 

Tullio Rispoli, direttore della Lameziaeuropa Spa, nel portare i saluti del Presidente Leopoldo Chieffallo e del Consiglio di Amministrazione, ha evidenziato l’importanza del progetto FASTCH2ANGE, strettamente legato alla tematica della transizione ecologica su cui nell’area industriale di Lamezia Terme si stanno portando avanti concreti progetti di ricerca e sviluppo da anni insieme al Distretto Matelios, oggi presieduto da Pietro Gimondo e insediato nell’area grazie all’impegno del presidente Gaspare Ciliberti e Dino Tolino. Lì si stanno attuando importanti iniziative quali la realizzazione dell’unico impianto per la produzione di Idrogeno finanziato dalla Regione Calabria promosso dal gruppo lametino Teca Gas in partnership con la società Techfem ed il più grande impianto fotovoltaico localizzato in un’area industriale d’Italia in fase di realizzazione, con la supervisione di Corap ed ARSAI, da parte di un gruppo industriale greco leader a livello internazionale.

All’evento è intervenuto anche Ilario Nasso, Giudice Civile della Corte d’Appello di Reggio Calabria che ha illustrato il quadro giuridico europeo dei PFAS. L’evento è proseguito con un workshop di disseminazione e networking nel corso del quale sono stati presentati gli avanzamenti di altri progetti di ricerca finanziati a tematica PFAS in cui è coinvolto il RINA: Ana Suarez Vega e Fabiola Brusciotti di Tecnalia hanno presentato i progetti PROPLANET e Tornado; Arturo Sanchez Ramos di Idener ha presentato il progetto COOPERANT sulla prossima generazione di impianti solari a concentrazione. A seguire è stato presentato l’avanzamento di altri progetti finanziati in cui la sede RINA di Lamezia Terme è direttamente coinvolta: Domenico Amico ha presentato MIRIA progetto sui rivestimenti antimicrobici in ambito ospedaliero; Domenico Costanzo SMARTWELD su tecniche di saldatura innovative; Alessia Bezzon TERASUN sui pannelli solari innovativi. Infine Farhan Ali (VTT), Stefan Bercher (Fraunhofer) e Matteo Tallarida (RINA) hanno presentato le rispettive attività sull’idrogeno tra cui HYDRA un progetto da 88 milioni di euro coordinato da RINA per decarbonizzare con l’idrogeno la produzione dell’acciaio. 

LAMEZIA – Venerdì “La cura” presenta la proposta di legge per trasformare in spoke gli ospedali montani della Calabria

Venerdì 27 giugno, a Lamezia, alle 10, all’interno delle 109 Officine di via Pasquale Cerra 5, il Comitato Civico “La Cura” presenta la proposta di legge regionale di iniziativa popolare per l’istituzione dell’Azienda ospedaliera unica dei presìdi di zona montana di Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria Mannelli. Durante l’incontro, il dottore Tulio Laino, medico in pensione, illustrerà nel dettaglio la proposta normativa.

Interverranno, inoltre, gli altri componenti del comitato civico “La cura”, nato per portare avanti questa proposta e composto da esponenti dell’attivismo civico e sociale delle quattro comunità coinvolte. La proposta mira a superare l’attuale configurazione degli ospedali di montagna, spesso ridotti a semplici punti di stabilizzazione, privi delle dotazioni necessarie per l’emergenza-urgenza e le patologie a media e bassa complessità. L’obiettivo è riconfigurare i quattro presìdi come ospedali di rete Spoke, con l’attivazione di unità operative complesse di Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Terapia intensiva, Cardiologia con Utic, Ginecologia, Emodinamica e Pronto soccorso.

Nell’articolato si denuncia una «deprivazione assistenziale sistemica», causata da criteri classificatori fondati su parametri economici e demografici che penalizzano le aree interne, ignorandone la fragilità sociale, la viabilità carente e l’elevato tasso di cronicità. La nuova Azienda ospedaliera unica regionale avrebbe personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale e sarebbe istituita formalmente entro il 30 giugno 2026, per entrare in funzione dal 1° luglio 2026.

«È una proposta che nasce dal basso – spiegano i promotori – per dare risposte concrete a oltre 100mila cittadini che oggi vivono in territori abbandonati dalla programmazione sanitaria, dove la salute è diventata questione di distanza, reddito e fortuna».

Il comitato “La cura” chiede la presenza di tutta l’informazione calabrese, perché, spiega, «la sanità pubblica nei territori montani è un diritto costituzionale da difendere con forza, anche facendo conoscere le iniziative possibili e di sicura utilità generale». (rcz)

LAMEZIA – Successo per Trame Festival

Si è conclusa con un messaggio di pace, l’ultima edizione di Trame. Festival dei libri sulle mafie.

Dal 17 al 22 giugno il tema “Liberi Liberi” ha guidato il ricco programma di Trame14, dedicato quest’anno a Giancarlo Siani e Francesco Ferlaino, rispettivamente nel 40° e 50° anniversario della loro uccisione, riaffermando l’importanza della memoria come leva per la giustizia e la legalità.

Trame 14 è stato promosso da Fondazione Trame Ets e Ala – Associazione Antiracket Lamezia Onlus, finanziato con risorse PAC 2014/2020 erogate ad esito dell’Avviso Pubblico Regione Calabria per il Finanziamento di Eventi e Manifestazione di Grande Interesse Turistico 2025, con il patrocinio di Camera dei Deputati, Ministero dell’Interno, Ministero della Cultura, Anci, Regione Calabria, Comune di Lamezia Terme, Confcommercio, Rai per la Sostenibilità. Con il sostegno di Eni e PagoPA, e la collaborazione di partner come: Fondazione Carical, Spicgil, Fondazione con il Sud, Legambiente, Avviso Pubblico, Confapi, Banca Etica, Fondazione Finanza Etica, Museo Archeologico Lametino, Round Robin Editrice, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Associazione Amici di Roberto Morrione, Cesura, Ugly Films, Premio Morrione per il giornalismo investigativo, Musica contro le mafie, Scena Verticale, Vacantusi APS, e numerose altre realtà locali e nazionali.

«Un successo. La continua crescita del festival mi rende davvero orgoglioso. Trame si dimostra ancora una volta patrimonio della città. La cultura, i libri, l’informazione, servono a comprendere la realtà, con l’obiettivo anche di migliorarla. Parlare di mafie, dei loro complici e della loro evoluzione serve a rendere il Paese un posto migliore», ha dichiarato il direttore artistico Giovanni Tizian tracciando un bilancio più che positivo.

Il festival, infatti, ha ospitato oltre cento relatori e relatrici – magistrati, scrittori, giornalisti, attivisti, studiosi e rappresentanti istituzionali – e ha proposto più di settanta appuntamenti tra dibattiti, presentazioni di libri, mostre, spettacoli, concerti e proiezioni.

Nelle sei giornate i luoghi del festival – quelli tradizionali e quelli di #trameincittà – sono stati animati da una straordinaria partecipazione di pubblico, con migliaia di presenze e un’ampia eco anche sui canali digitali (un milione le visualizzazioni raggiunte sugli account ufficiali, con oltre seicento post pubblicati).

Da Siani a paragon, dal tema dell’accoglienza alla questione carceraria, dal narcotraffico al tifo estremo e alle mutazioni della ndrangheta, dai romanzi noir all’antimafia giovanile, dalla finanza etica alle ecomafie, dalle testimonianze degli imprenditori che denunciano a quelle dei cronisti minacciati, dalla sanità alla politica locale. Questo, e tanto altro, è stato raccontato a partire dagli oltre trenta libri presentati.

Tra le proiezioni di Trame14: “Cutro, Calabria, Italia” del regista Mimmo Calopresti, il docufilm “Magma. Mattarella, il delitto perfetto” dello scrittore e editorialista Attilio Bolzoni e della regista Giorgia Furlan, l’inchiesta “Aemilia 220”, coproduzione Rai Fiction, di Fabio Melchionna, Savino Paparella, Cosimo Ribezzi e Jessica Giuliani, con le voci narranti di Paolo Bonacini e Giovanni Tizian, e la prima ufficiale del film-documentario su Peppe Valarioti “Medma non si piega”, scritto e diretto dal giornalista e film-maker di Ugly Films Gianluca Palma.

Il festival ha previsto tre mostre: una fotografica dedicata a Andy Rocchelli, una illustrativo – fumettistica su Giancarlo Siani, e l’installazione artistica “L’ombra del pizzo” di Grazia Resta.

Settanta volontari e volontarie, con un’età compresa tra i 16 e i 35 anni, provenienti da tutta la regione, hanno animato il festival offrendo un fondamentale supporto all’organizzazione logistica e un significativo apporto al suo racconto.

Per il secondo anno consecutivo si è rinnovata la collaborazione con il Quotidiano del sud che, tra i media partner dell’evento, ogni giorno ha concesso ai ragazzi e alle ragazze della redazione di scrivere un articolo per il giornale.

«È stata un’edizione bellissima – ha commentato anche il presidente della Fondazione Trame Ets, Nuccio Iovene –. Il primo ringraziamento va alla città, per la sua partecipazione straordinaria, l’attenzione e l’affetto con i quali ha seguito il festival in questi sei giorni. Il secondo ringraziamento va ad Armando Caputo, a tutti i soci dell’ALA e a coloro che quattordici anni fa resero possibile la prima edizione del festival. Senza di loro non saremmo potuti arrivare fin qui».

«Il terzo e più grande ringraziamento va allo staff di trame, alle volontarie e ai volontari che, sempre più numerosi, partecipano al festival e se ne sentono protagonisti», ha detto Iovene, sottolineando come sia stata «un’edizione ricca di eventi, appuntamenti, occasioni di riflessione. Anche quest’anno abbiamo voluto accompagnare il festival tributando un omaggio ad un grande calabrese come Corrado Alvaro, a centotrenta anni dalla sua nascita, ricordando il suo monito: “La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”, frase che anima quotidianamente il nostro lavoro, e abbiamo voluto che sul palco principale del festival campeggiasse tutte le sere la parola “pace”, perché siamo consapevoli dei pericoli e delle tragedie di queste ore e di questi giorni, e nemmeno per un momento, parlando delle tante cose di cui ci siamo occupati, abbiamo pensato di rimuoverle dalle nostre preoccupazioni». (rcz)