LAMEZIA – Si presenta il progetto Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura

Domani mattina, a Lamezia, alle 10, al Museo Archeologico Lametino, sarà presentato il Progetto Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura.

.Grazie ai Fondi Pnrr che il Ministero della Cultura sta investendo in Calabria, è stato infatti avviato un progetto di rilevanza enorme per il sistema museale calabrese, partito dal Museo di Lamezia Terme e che nei prossimi mesi coinvolgerà altri musei della Drm Calabria – il Museo Archeologico Metauros di Gioia Tauro (RC) e il Museo Archeologico “Capialbi” di Vibo Valentia – e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con l’obiettivo di rendere il patrimonio culturale dei Musei e dei luoghi della cultura maggiormente accessibile attraverso le nuove tecnologie, per il pubblico di oggi e per le generazioni future

L’evento è stato fortemente voluto dalla Direzione Regionale Musei Calabria, guidata dal dott. Fabrizio Sudano, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria MarRC.

«Con questo fondamentale e strategico Piano Nazionale di Digitalizzazione le collezioni dei musei statali della Calabria diventano accessibili a un pubblico notevolmente più ampio rispetto al passato – ha dichiarato Sudano –. Tutto il processo consentirà di ripensare in chiave moderna ai nostri allestimenti museali, al modo di comunicare il nostro patrimonio culturale e permetterà anche di fare ricerca scientifica e tutela dei nostri reperti archeologici».

«Siamo orgogliosi di presentare proprio qui a Lamezia questo progetto di rilevanza nazionale e che avrà un impatto importante per il sistema museale – ha dichiarato la direttrice del Museo Archeologico Lametino, arch. Simona Bruni –. La Direzione Regionale Musei Calabria ha programmato con cura le fasi di preparazione e avvio di questo importante cantiere in atto di svolgimento all’interno della sede del Museo archeologico Lametino che permetterà, attraverso la digitalizzazione della selezione dei reperti facenti parte la collezione museale volta a produrre i dati identificativi essenziali degli oggetti, di ampliare le azioni di tutela, conservazione, valorizzazione e promozione, permettendone la rintracciabilità e abilitando future attività di ricerca».

Dopo la presentazione dei lavori in corso, l’evento si concluderà con la visita al cantiere digitale del Museo Archeologico Lametino. Il giorno seguente, venerdì 29 novembre, il Museo aprirà le proprie porte agli studenti degli istituti scolastici della città per far conoscere loro l’importante progetto di digitalizzazione in corso.

Le operazioni di digitalizzazione, affidate al Consorzio Maggioli, sono portate avanti da Sinapsys – Società del Gruppo Maggioli – e da Maggioli Cultura e Turismo.

«Essere parte attiva, dunque partecipi al processo di digitalizzazione del Museo Archeologico di Lamezia Terme rappresenta per noi un impegno che unisce tecnologia e cultura – ha spiegato Alessandro Carellario, AD del Consorzio Maggioli –. Siamo impegnati in una continua ricerca sulle nuove tecnologie, perché crediamo che  l’innovazione digitale sia uno strumento di inclusione: non un ostacolo, ma il ponte che rende il patrimonio accessibile a tutti. La digitalizzazione non solo preserva, ma diffonde la conoscenza, democratizza la fruizione della nostra storia e del nostro patrimonio culturale».

Per questo progetto è stato creato  un gruppo di lavoro ad hoc, coordinato dall’archeologo Marco Di Lieto e composto da professionisti di grande esperienza come la restauratrice Aba Muleo, il fotografo Domenico Critelli e l’archeologa Federica Persampieri.

Le attività hanno finora digitalizzato circa 1500 reperti e creato oltre 3500 risorse digitali. Ad essere coinvolti sono tutti i reperti esposti nelle vetrine del museo e gran parte dei reperti conservati nei depositi.  In totale, il progetto attivato sulla Drm Calabria prevede la realizzazione di circa 26mila risorse digitali. Grazie alle operazioni in corso è stata realizzata una documentazione fotografica di altissimo dettaglio degli oggetti museali, che potrà essere utilizzata per la ricerca e lo studio, ma anche a fini di fruizione e divulgazione.

La digitalizzazione dei beni culturali di oggi getta infatti le basi per la ricerca scientifica di domani. Grazie a strumenti come l’analisi colorimetrica e la creazione di riserve archeologiche digitali più ricche, si darà vita a un database funzionale per valorizzare e conservare il patrimonio, realizzando anche una sistematizzazione completa delle collezioni e dei depositi archeologici.

Le attività sono finanziate con il Sub-investimento M1C3 1.1.5 – “Digitalizzazione del patrimonio culturale”. L’attività di digitalizzazione rientra tra le azioni strategiche delineate nel Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (PND), che costituisce la visione strategica con la quale il Ministero intende promuovere e organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026, rivolgendosi in prima istanza ai musei, agli archivi, alle biblioteche, agli istituti centrali e ai luoghi della cultura statali che possiedono, tutelano, gestiscono e valorizzano beni culturali. (rcz)

LAMEZIA – Al Museo Archeologico Lametino visite guidate speciali con focus tematici

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Museo Archeologico Lametino ha organizzato delle visite guidate sul tema della Ritualità e sfera femminile nel mondo antico.

Le iniziative speciali sono attivate dal Ministero della Cultura, per sensibilizzare e riflettere sui significati e sull’importanza di questa ricorrenza. Su proposta del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’8 marzo, l’ingresso per le donne in tutti i musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e in tutti i luoghi della cultura statali a pagamento, sarà gratuito.

La narrazione dedicata alla figura femminile nelle civiltà greca e romana sarà curata dagli assistenti museali del Museo Archeologico Lametino nei consueti orari di apertura al pubblico: dalle 9 alle 19. Un momento di approfondimento tematico, parte della straordinaria storia del territorio, di cui il Museo è espressione culturale e strumento di divulgazione del patrimonio identitario.

In accordo con la Convenzione di Faro, che promuove una comprensione più ampia del patrimonio culturale e della sua relazione con le comunità e la società, riconoscendo che gli oggetti e i luoghi non sono, di per sé, ciò che è importante del patrimonio culturale; essi sono importanti per i significati e gli usi che le persone attribuiscono loro e per i valori che rappresentano. (rcz)

LAMEZIA – Il laboratorio ludico-didattico “Mettiamo insieme le tessere”

Domani pomeriggio, al Museo Archeologico Lametino di Lamezia Terme, dalle 16.30 alle 18.30, si terrà il laboratorio didattico-ludico per i più piccoli Mettiamo insieme le tessere, dedicato ai mosaici dell’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia Vetere. I partecipanti potranno cimentarsi nella creazione di un mosaico con tessere ricavate da cartoncini colorati, come dei piccoli artigiani dell’XI secolo.

Il laboratorio è curato da Marco Matarazzo e Maria Grazia Scarfò, è gratuito e riservato a un numero massimo di 20 bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni. (rcz)

Giornate dell’Archeologica, al Museo Lametino “Mediterraneo. Oggetti, relazioni e suggestioni musciali”

S’inaugura domani, al Museo Archeologico Lametino, alle 19, l’itinerario tematico Mediterraneo. Oggetti, relazioni e suggestioni musicali, organizzate nell’ambito di Anteprima Trame “10.100.1000 passi. Itinerari alla scoperta del territorio”.

Una iniziativa organizzata in occasione, anche, delle Giornate Europee dell’Archeologia, organizzate dal Ministero della Cultura con la Direzione generale Musei e la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio al fine di promuovere il patrimonio archeologico e far conoscere il lavoro dell’archeologo, le Giornate Europee dell’Archeologia sono una manifestazione internazionale in cui tutti gli attori istituzionali del mondo dell’archeologia si mettono all’opera per far scoprire al pubblico i tesori del patrimonio. Le Giornate diventano occasione per momenti volti alla divulgazione dal respiro europeo, cui il Museo archeologico lametino tende la sua mission.

Ad inaugurare l’itinerario l’arch. Simona Bruni, direttrice del Museo, e la dott.ssa Stefania Mancuso, archeologa e collaboratore Direzione regionale musei Calabria. A seguire si terrà una narrazione guidata a cura di Stefania Mancuso. Per quella serata, inoltre, il luogo della cultura di Lamezia Terme osserverà una apertura straordinaria sino alle ore 22.00.

L’itinerario, conduce il fruitore alla scoperta, vetrina dopo vetrina, di una narrazione che accende molteplici focus dai riflessi mediterranei che hanno visto la selezione di reperti – alcuni mai esposti sinora – legati al Mediterraneo come accezione di relazione tra i popoli in tutte le epoche, fil rouge di legami e suggestioni che ci vengono narrati dai reperti attraverso la loro storia produttiva e dalle relazioni d’uso che richiamano legami e scambi.

Partendo dal periodo preistorico, alla declinazione delle produzioni classiche della magnogreca Terina sino alle realizzazioni medievali dell’Abbazia di S. Maria di Sant’Eufemia e del Castello normanno-svevo, attraverso la narrazione guidata i fruitori scopriranno il racconto dei reperti e le suggestioni correlate a una campionatura musicale per una scoperta inedita del territorio.

L’itinerario tematico rimarrà visitabile per tutte le giornate di Trame Festival e sino al 30 agosto 2023. (rcz)

LAMEZIA – Al Museo Lametino “A spasso nella preistoria”

Oggi, al Museo Archeologico Lametino di Lamezia Terme, p n programma A spasso nella preistoria: i segreti del graffitismo nel paleolitico.

Laboratorio ludico-didattico in un percorso di divulgazione in cui il Museo è impegnato da anni. Ogni opera d’arte e reperto archeologico racconta una storia e nasconde segreti che possono essere trasmessi anche ai più piccoli.
La prima tappa del laboratorio è didattica e consisterà in un’introduzione delle principali espressioni artistiche dei nostri progenitori preistorici con particolare attenzione al graffitismo nel paleolitico, attraverso l’esempio della grotta del Romito (Papasidero, Cs) e del Bue Primigenio, un graffito datato tra 14.000 e i 12.000 anni fa (Paleolitico Superiore), la cui riproduzione è presente all’interno della sala della Preistoria.
Nella seconda tappa, ludica, si potrà realizzare il proprio piccolo graffito attraverso la tecnica del contrasto con i colori a cera.
Un laboratorio al Museo per giocare, conoscere l’arte e la storia e creare. (rcz)

Con “Tutte le cose si compiono” si chiude la terza edizione di Ceilings

È con la mostra Tutte le cose si compiono di Claudia Giannuli che si chiude la terza edizione di Ceilings, il progetto dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, cofinanziato dalla Regione Calabria con i fondi Pac Calabria 2014-2020.

L’esposizione, a cura di Simona Caramia, è visitabile dal 25 gennaio al Museo Archeologico Lametino e si chiude con l’intervento di Claudia Giannuli, a cui l’artista lavora da maggio e che è stato possibile grazie al lavoro sinergico di docenti e studenti dell’Accademia: i professori Andrea Grosso Ciponte, Lea Urzino e le allieve Michela Intrieri, Maria Gilda Perri e Giorgia Rosi.

L’opera di Giannuli, pensata per il Museo archeologico nazionale lametino e fortemente voluta dalla direttrice dott.ssa Simona Bruni, restituisce simbolicamente un frammento di storia importante a tutto il territorio calabrese.

Nel testo del catalogo generale di Ceilings, Simona Caramia – curatrice dell’intervento e direttore artistico dell’intero progetto – scrive: «Tutte le cose si compiono nasce da un’attenta analisi della collezione permanente del Museo lametino, omaggiando il Tesoro di Sant’Eufemia, composto da un diadema, parti di due o tre collane, terminali di un paio di orecchini a spirale, pezzi di alcune cinture, un anello e frammenti di altri ornamenti appartenenti ad una o più donne ricche. Il tesoro fu realizzato tra il 330 e il 300 a. C. dal “Maestro di Sant’Eufemia”, fu ritrovato nel 1865 e fu venduto al British Museum di Londa nel 1896».

«L’opera di Giannuli – scrive ancora Caramia – restituisce al Museo una reinterpretazione del diadema, che non vuole e non può essere un’emulazione del prezioso gioiello, ma un interessante spunto per riflettere sulla potenza simbolica degli ornamenti nel passato. Da gioiello punitivo, e per nulla ornamentale, l’opera di Giannuli manifesta il suo potere producendo l’occlusione della vista. Così foglie bianche in ceramica – o rosa come si vede nell’animazione 3D – occludono gli occhi, intesi quale mezzo di conoscenza del mondo, un mondo che proprio nel periodo di lockdown – che ha attraversato questa edizione di Ceilings – abbiamo visto scomparire per mesi, sotto il peso di chiusure, più o meno radicali».

L’opera, ultimata a dicembre, si compone di una video animazione in loop su monitor e da una scultura in ceramica e ottone in teca; l’intervento sarà visibile al Museo lametino dal 25 gennaio ore 10.30 e documentato nel catalogo della terza edizione del progetto.

Ceilings è realizzato in partenariato con Direzione Regionale Musei Calabria, Fondazione Rocco Guglielmo, Comune di Cosenza, Comune di Catanzaro, Provincia di Catanzaro, Galleria Nazionale di Cosenza, Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, BoCs Art Museum di Cosenza, Fondazione Attilio ed Elena Giuliani, Villa Rendano – Museo Consentia itinera, MABOS – Museo del Bosco della Sila, Lanificio Leo, Nido di Seta, Museo della Seta, Museo archeologico Lametino di Lamezia Terme, Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna, Museo e Parco archeologico nazionale di Scolacium, Carabinieri Forestali della Calabria, con il patrocinio di ICOM Italia, Alma Artis Accademia di Belle Arti di Pisa, Libreria Ubik di Catanzaro. (rcz)

LAMEZIA – Al Museo si celebra Dante con una edizione unica della Divina Commedia

«Inauguriamo le celebrazioni dedicate al Sommo Poeta esponendo, sulla nostra bacheca virtuale, un’edizione unica al mondo della Divina Commedia» ha scritto su Facebook il Museo Archeologico Lametino, in occasione del Dantedì, la giornata che celebra Dante Alighieri.

«Si tratta – prosegue il Museo – dell’edizione realizzata In Firenze per Domenico Manzani nel MDXCV (1595), messa a nostra disposizione per questa eccezionale occasione da Giovanna Adamo, presidente dell’Associazione artistico-culturale Arte&Antichità Passato Prossimo di Lamezia, che ringraziamo».

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«Ecco alcune curiosità – prosegue il Museo – la copertina in cartapecora venne rifatta nel ‘700; la gatta raffigurata nello stemma è il simbolo della casa editrice; la raffigurazione della gatta che gira la leva della macchina, detta frullone, e che serve a preparare la crusca dal grano, è un riferimento alla famosa Accademia della Crusca». (rcs)

 

LAMEZIA – L’evento “Un museo da favola”

Oggi pomeriggio, a Lamezia Terme, alle 17.30, al Museo Archeologico Lametino, l’evento Un museo da favola. Cosa fa un restauratore? Lettura animata di Mirta e i Fiorincanto.

L’evento, organizzato dal Museo Archeologico Lametino, è una iniziativa ludico-didattica che si propone di diventare un luogo vivo e inclusivo, coinvolto nella formazione culturale anche dei più piccini. In un’epoca in cui il digitale ha preso il sopravvento, si vuole far riscoprire ai bambini il piacere di leggere un libro scritto e di conoscere le straordinarie professioni che ruotano intorno al magico mondo dei beni culturali.

Il Museo, per questa occasione, coinvolgerà i piccoli nella lettura animata della favola Acanto, primo volume di Mirta e i Fiorincanto, scritto da Laura Montuoro e illustrata da Felicia Vilella, che saranno presenti all’evento, coordinato da Rosanna Calabrese, funzionario archeologo del Polo Museale della Calabria, diretto da Antonella Cucciniello. (rcz)