L’ODv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 smentisce le notizie sulla presunta aggiudicazione dei 5 lotti della Crotone–Catanzaro, evidenziando come «sul sito ufficiale di Anas S.p.A. non risulta alcuna comunicazione ufficiale in merito».
«Oggi, grazie ad una nostra formale richiesta rivolta alla Direzione Generale di Anas e al Ministero delle Infrastrutture – ha spiegato l’Odv – è emersa la conferma definitiva “sono concluse le fasi tecniche di valutazione” e “le imprese partecipanti conoscono già la graduatoria” ma soprattutto “il seggio di gara non è ancora chiuso: mancano le verifiche formali e quindi l’aggiudicazione definitiva” e “solo dopo queste verifiche l’aggiudicazione diventa efficace e ufficiale, e solo allora verrà pubblicata sul sito di Anas S.p.A».
«Chi afferma il contrario, sbaglia. E confonde l’opinione pubblica», ha detto ancora Basta Vittime, aggiungendo come è, dunque, evidente che la nostra posizione era, ed è tuttora, corretta: non esiste al momento alcuna aggiudicazione ufficiale ed efficace. Non accettiamo che questo nostro impegno per una corretta informazione venga strumentalizzato come sterile polemica».
«Siamo fortemente irritati di fronte a un atteggiamento irresponsabile e superficiale – ha proseguito – soprattutto quando arriva da chi dovrebbe tutelare la verità e la trasparenza. In un contesto complesso e drammatico come quello della Statale 106 – dove i cittadini attendono da anni risposte, sicurezza e futuro – è inaccettabile giocare con le parole».
«Aggiudicare i lavori sulla stampa non equivale ad aggiudicarli nella realtà. Le leggi parlano chiaro: prima dell’aggiudicazione definitiva servono verifiche obbligatorie. Senza quelle – viene evidenziato nella nota – non esiste alcun contratto, alcun vincitore, alcuna certezza per i cittadini».
«Il Consiglio direttivo della nostra Organizzazione – conclude la nota – stigmatizza con forza chi ha diffuso notizie non verificate, contribuendo a creare confusione. Non servono proclami, servono atti concreti, ufficiali e trasparenti. Sulla Statale 106 non si gioca. Serve rigore, chiarezza e rispetto per chi da anni attende fatti, non parole. È il minimo che si deve alle vittime. È il minimo che si deve ai vivi».