di BRUNELLA GIACOBBE – Prende il nome dall’architetto spagnolo originario di Valencia Santiago Calatrava Valls, ma dai cosentini è chiamato anche Ponte di San Francesco in onore a San Francesco di Paola (CS) che, leggenda narra, utilizzò il suo mantello a mo di imbarcazione e di vela per oltrepassare lo stretto di Messina. Inaugurato nel 2018, il ponte si erge nel quartiere Gergeri, vale a dire una delle principali porte di accesso al centro storico bruzio.
Da un approfondimento del canale divulgativo Geopop, apprendiamo che: «Il ponte strallato è una tipologia di ponte in cui l’impalcato è sostenuto da cavi (stralli) che collegano la struttura ai piloni. Questi cavi sono di solito in acciaio e possono raggiungere distanze tra i piloni superiori rispetto ai ponti tradizionali sospesi, grazie alla loro capacità di coprire luci maggiori».
«Esistono due principali configurazioni: stralli a ventaglio, che offrono maggiore rigidità, e stralli ad arpa, che migliorano la resistenza alle forze laterali. La differenza principale rispetto ai ponti sospesi sta nel fatto che i cavi di un ponte strallato sono disposti in modo da sostenere direttamente l’impalcato, consentendo luci più lunghe e una maggiore stabilità».
Quello di Cosenza è il secondo più alto d’Europa, con un’altezza di 104 metri.
Il primato spetta al ponte di Siviglia, terminato nel 1992 e sempre dell’architetto Calatrava.
Fu voluto dall’allora sindaco Giacomo Mancini, che nel 1999 presentò la programmazione della riqualificazione della zona sud-est della città, laddove il fiume Crati prosegue il suo corso dopo aver segnato il confine tra centro storico e la città nuova.
Con delibera del consiglio comunale, Mancini fece inserire il progetto del nuovo ponte nel programma Pru (Programma di Recupero Urbano), ma lo sviluppo dello stesso non fu immediato e furono necessarie diverse legislature prima che, ad opera del sindaco ed architetto di Cosenza Mario Occhiuto, il progetto fu finalmente sbloccato, i lavori avviati e l’apertura effettuata alla presenza dell’architetto Calatrava. (bg)