Turismo, l’assessore Calabrese: La Calabria oggi è forte e competitiva

«È iniziato un percorso nuovo per la Calabria. Oggi stiamo investendo importanti risorse diffondere un’immagine nuova della Calabria. Facciamo conoscere il bello della Calabria che stiamo costruendo con grande impegno giorno dopo giorno». È quanto ha detto l’assessore regionale al Turismo, Giovanni Calabrese, intervenendo a Lamezia al convegno Fiavet Confcommercio in Calabria su “il turismo che non si ferma: radici, identità e destagionalizzazione per un nuovo modello di sviluppo”.

«Stiamo lavorando, è sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto – per portare la Calabria al centro del mondo. Questo grazie soprattutto all’investimento che abbiamo fatto sugli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, in tutto con oltre 66 rotte. Era inimmaginabile qualche anno fa».

Per Calabrese «poi, la differenza la fanno gli uomini e le donne che ci credono. Tra tutti il nostro presidente Roberto Occhiuto».

«Con il Dipartimento regionale – ha proseguito Calabrese – abbiamo elaborato il Piano per il turismo e stiamo costruendo un percorso nuovo e importante insieme a tutti gli operatori del settore, insieme a tutte quelle persone qualificate che intendono impegnarsi insieme a noi per contribuire a far crescere la nostra terra».

«Per il comparto turistico il nostro impegno è a 360 gradi – ha ribadito – abbiamo investito 50 milioni di euro sul settore alberghiero per migliorare la qualità delle strutture alberghiere; nel campo dei servizi abbiamo destinato 46 milioni per il marketing; fra qualche giorno, a cura del Dipartimento Lavoro, partirà l’avviso Fusese che darà la possibilità di far nascere 500 nuovi imprenditori calabresi attraverso l’autoimpiego, con priorità  per chi investirà sul turismo».

«Oggi – ha sottolineato l’esponente della Giunta Occhiuto – registriamo una Calabria completamente diversa rispetto al passato. La Calabria oggi è forte e competitiva. Ci ritroviamo una Calabria che cresce e che cambia che, per la prima volta, riceve l’attenzione di investitori italiani e stranieri che vengono in Calabria perché la ritengono attrattiva e appetibile per gli investimenti».

«Allora – ha concluso l’assessore Calabrese – noi proseguiremo su questo percorso e lo vogliamo fare insieme a voi, in maniera sinergica, anche per far tornare in Calabria i calabresi di seconda, terza e quarta generazione. Dal turismo balneare al cicloturismo, dal turismo delle radici al turismo dei cammini e al Giubileo 2025: oggi ci sono tutte le condizioni per contribuire tutti insieme a far crescere una Calabria straordinaria». (rcz)

Regione e Unindustria Calabria insieme per le politiche attive del lavoro

Un protocollo di intesa finalizzato alla promozione delle Politiche attive del lavoro sul territorio è stato firmato tra la Regione Calabria e Unindustria Calabria.

Presenti alla firma l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, e il direttore del Dipartimento, Fortunato Varone, il presidente e direttore di Unindustria Calabria, rispettivamente, Aldo Ferrara e Dario Lamanna.

Le azioni dell’accordo riguardano tre ambiti specifici.

L’attività di cooperazione destinata all’efficace attuazione del Padel-Piano delle politiche attive del lavoro, a valere sul Pr Calabria Fesr-Fse+ 2021-2027, che prevede una serie di interventi suddivisi in quattro aree tematiche (incentivi all’autoimprenditorialità; incentivi all’occupazione; formazione e competenze; servizi per il lavoro).

Unindustria Calabria s’impegna a collaborare con la Regione Calabria per: promuovere il confronto in relazione all’attuazione ed implementazione delle azioni e delle misure previste, al fine di individuare termini e modalità più efficaci; mettere in campo azioni di promozione e di diffusione delle iniziative previste dal Piano, nonché di supporto per l’attuazione delle stesse; svolgere un’attività di monitoraggio e di verifica sull’impatto delle azioni e misure del Piano sul tessuto produttivo regionale; promuovere momenti di confronto strutturati al fine di valutare gli esiti dell’attività di monitoraggio sull’efficacia delle iniziative adottate sul tessuto produttivo regionale e individuare eventuali azioni correttive di miglioramento.

La Regione Calabria e Unindustria Calabria si impegnano ad attivare un sistema di monitoraggio territoriale volto a verificare la rispondenza dei contenuti del Repertorio regionale delle qualificazioni e delle competenze sul tessuto produttivo calabrese, con i seguenti obiettivi: analizzare i percorsi formativi esistenti e verificarne l’aderenza alle necessità delle imprese del territorio; individuare eventuali lacune formative e proporre l’integrazione con nuovi percorsi, coerenti con le esigenze produttive locali; favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso la raccolta e l’analisi di dati sulle competenze richieste dalle imprese e sulla disponibilità di profili professionali adeguati; promuovere iniziative di raccordo tra il sistema formativo e il tessuto imprenditoriale, attraverso tavoli tecnici, workshop e strumenti di orientamento professionale.

Inoltre, la collaborazione riguarderà anche l’attuazione del Progetto Mirai-Insieme creiamo il futuro, per l’avvio di percorsi formativi brevi professionalizzanti destinati agli studenti delle classi quarta e quinta delle scuole secondarie di secondo grado della Calabria.

Nello specifico, Unindustria, in sinergia con i Centri per l’impiego calabresi, promuoverà incontri informativi e di orientamento con i giovani, al fine di: dare ai giovani la possibilità di conoscere il mondo delle imprese e promuovere la cultura d’impresa; trasmettere ai giovani i concetti economici di base e lo spirito imprenditoriale; mostrare ai giovani come possono prepararsi al meglio per il futuro lavorativo al fine di adottare scelte consapevoli rispetto alle proprie aspirazioni e vocazioni e alle reali opportunità e richieste; provenienti dal mondo del lavoro;
creare contatti diretti e favorire il dialogo costruttivo tra scuola ed imprese; far conoscere alle imprese industriali la scuola rispetto ai diversi indirizzi, alle attività e alle specificità presenti nel sistema educativo provinciale. (rcz)

SALUTE MENTALE, IN CALABRIA OLTRE
470MILA PERSONE SOFFRONO DI DISTURBI

di CATERINA CAPPONI – Ansia, depressione, senso di solitudine e frustrazione sono diventati sentimenti diffusi. E come amministratori pubblici, abbiamo il dovere di rispondere a questa emergenza sociale, non solo con il potenziamento dei servizi sanitari, ma con una visione globale di inclusione e sostegno psicologico.

La salute mentale è un tema che, come tutti sappiamo, è ormai divenuto centrale nel dibattito pubblico e nelle priorità politiche, soprattutto in seguito alle sfide che la pandemia ha posto alle nostre comunità. È una questione che trascende il solo ambito sanitario, e le politiche sociali giocano un ruolo fondamentale nel suo trattamento e nella sua prevenzione. La salute mentale, infatti, non può essere separata dalla qualità della vita che una persona conduce, dai contesti sociali in cui cresce, vive e si relaziona.

La povertà, l’isolamento, la disoccupazione, le disuguaglianze, la difficoltà di accesso ai servizi sono solo alcune delle determinanti sociali che influenzano la salute mentale, spesso in modo profondo e devastante. Il nostro impegno come amministratori pubblici non si limita alla sola implementazione delle politiche sanitarie, ma deve abbracciare un approccio integrato, che consideri il benessere sociale ed emotivo di un individuo. Le politiche sociali devono favorire il benessere emotivo e psicologico attraverso interventi che coinvolgano scuola, famiglia, lavoro e ambiente urbano. Solo così potremo  creare una rete di supporto che aiuti a prevenire i disturbi mentali, ma anche rispondere tempestivamente a quelli che si manifestano, offrendo percorsi di recupero e reintegrazione.

Non possiamo ignorare che la pandemia ha lasciato un segno indelebile sulla salute mentale delle persone, in particolare dei bambini e dei giovani. Gli effetti collaterali del lockdown, della didattica a distanza, dell’isolamento sociale e delle incertezze legate alla situazione sanitaria globale sono stati devastanti per le nuove generazioni. I bambini, ancora in fase di sviluppo emotivo e relazionale, e i giovani, spesso privi degli strumenti necessari per gestire il trauma, hanno visto peggiorare il loro benessere psicologico. Ansia, depressione, senso di solitudine e frustrazione sono diventati sentimenti diffusi. Come amministratori pubblici, abbiamo il dovere di rispondere a questa emergenza sociale non solo con il potenziamento dei servizi sanitari, ma con una visione globale di inclusione e sostegno psicologico.

L’integrazione tra il settore sanitario e il settore sociale è la chiave per una risposta efficace. A tal fine, la Regione Calabria ha avviato una serie di iniziative per garantire un accesso più rapido e diffuso alle risorse psicologiche, con progetti che coinvolgono scuole, associazioni, e centri di aggregazione giovanile.

Vogliamo offrire ai nostri bambini e ragazzi uno spazio protetto dove possano esprimere le proprie emozioni, affrontare le difficoltà e acquisire gli strumenti per affrontare le sfide future.

Inoltre, la pandemia ci ha mostrato quanto sia importante investire nel rafforzamento della rete di supporto sociale. Non possiamo più permetterci che le persone vulnerabili siano lasciate sole a fronteggiare le proprie difficoltà.

Le politiche sociali devono puntare a garantire la protezione, il supporto e l’inclusione di tutti, a partire dai più giovani, che sono i cittadini del nostro domani. Solo costruendo una società che offra pari opportunità di crescita e sviluppo emotivo potremo sperare di ridurre il carico delle malattie mentali e favorire il benessere collettivo.

Questo convegno rappresenta un’opportunità fondamentale per discutere le soluzioni e le pratiche che possiamo mettere in atto per rispondere in modo adeguato alla sfida della salute mentale nella nostra Regione. (cc)

[Caterina Capponi è assessore regionale alle Politiche Sociali]

 

I dati della Calabria

Secondo i dati dell’ultimo rapporto sulla salute mentale pubblicato dal Ministero della Salute alla fine del 2024, le persone in carico ai Dipartimenti della Regione, nel 2023, erano 17.636, con circa 470mila soggetti (le stime parlano del 20-30% della popolazione) che convivono con situazioni di disagio psicologico e disturbi mentali sottosoglia.

Numeri che raccontano di un disagio crescente, come confermano i dati degli accessi nei Pronto Soccorso calabresi per problematiche psichiatriche che, nel 2023, sono stati 15.407, ossia più di 40 al giorno. L’analisi delle diagnosi principali che hanno portato agli accessi in pronto soccorso mostra che le sindromi nevrotiche e somatoformi costituiscano il problema più frequente, con oltre cinquemila casi segnalati. Oltre 164mila, poi, le prestazioni erogate in un anno dai servizi territoriali, di cui 8.385 a domicilio.

La rete di assistenza psichiatrica in Calabria è articolata con cinque Dipartimenti di salute mentale, 43 centri territoriali, 22 strutture residenziali e 5 strutture semiresidenziali che offrono, rispettivamente, 412 e 52 posti tra pubblico e privato. Il costo complessivo dell’assistenza psichiatrica territoriale nella regione (ma i dati, ha precisato il Ministero nel report, sono provvisori) ammonta a 88 milioni di euro, di cui quasi 48 milioni destinati all’assistenza ambulatoriale e domiciliare, 4,6 milioni per l’assistenza semiresidenziale e 31,5 milioni per l’assistenza residenziale.

Per quanto riguarda il personale, secondo i dati diffusi dal Ministero alla fine del 2024, aggiornati al 31 dicembre 2022, il personale dei dipartimenti di salute mentale della Calabria contava 423 unità, di cui 98 medici (41 dei quali psichiatri). E poi 178 unità di personale infermieristico, 9 tecnici della riabilitazione psichiatrica, 11 educatori professionali, 31 Ota/Oss, 23 assistenti sociali, 13 amministrativi e 37 figure rientranti in altre categorie. Gli psicologi dei Csm sono 31, in media uno ogni 43mila abitanti.

In Italia, il numero di persone affette da disabilità mentali è di 16 milioni, con un incremento del 6% rispetto al 2022. Il 75%, circa 12 milioni, soffre di ansia e depressione. I numeri, però, raccontano di un Paese che arranca. I dipartimenti di salute mentale (Dsm) sono crollati, passando da 183 nel 2015 a 139 nel 2023.

Un taglio che si accompagna a un esodo di professionisti, con 25.000 operatori attivi, 55 ogni 100.000 abitanti, molto al di sotto degli 83 previsti dagli standard dell’Agenas e ratificati dal Ministero della Salute. La spesa pubblica per la salute mentale, intanto, rimane anemica: appena 3,6 miliardi l’anno, facendo dell’Italia il fanalino di coda tra i Paesi europei ad alto reddito. Dietro questa cifra, però, si nasconde un vuoto doloroso: un 3,5% di italiani, oltre due milioni di persone, secondo le stime non riesce a trovare aiuto. (rrm)

Salone del Libro, l’assessore Capponi incontra gli editori calabresi

La partecipazione della Regione Calabria al Salone del Libro di Torino è un investimento strategico per la crescita culturale ed economica della regione, un’occasione imperdibile per celebrare e promuovere l’identità calabrese nel contesto nazionale e internazionale». È quanto detto dall’assessore regionale alla Cultura, Caterina Capponi, incontrando in Cittadella regionale i rappresentanti dell’editoria calabrese.

Obiettivo dell’incontro è stato delineare le fasi preparatorie per la partecipazione della Regione Calabria alla prestigiosa manifestazione internazionale del Salone del Libro di Torino, la cui edizione 2025 si terrà dal 15 al 19 maggio.

Sono state, infatti, poste le basi per una presenza significativa e ben organizzata della Calabria all’evento torinese, considerato il più importante appuntamento fieristico italiano dedicato all’editoria. Gli editori calabresi hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie proposte editoriali e discutere le iniziative culturali da realizzare presso lo stand regionale, con l’intento di valorizzare il patrimonio letterario e culturale della Calabria.

A guidare e coordinare tutti i sistemi bibliotecari calabresi nell’organizzazione della partecipazione regionale al Salone torinese, il Sistema Bibliotecario Silano.

Il Sistema Bibliotecario Silano ha, inoltre, annunciato la nomina di Francesco Mazza come direttore artistico per l’importante iniziativa culturale che vedrà la Calabria protagonista con uno stand dedicato. Questa scelta strategica affida a Mazza la responsabilità di curare sia il concept creativo che il programma dettagliato delle presentazioni, delineando così l’identità culturale che la Regione intende proiettare attraverso questo progetto.

Francesco Mazza rappresenta una figura poliedrica nel panorama culturale italiano, con un profilo professionale che abbraccia molteplici discipline artistiche. La sua carriera si è sviluppata attraverso ruoli complementari: come regista ha dimostrato una visione cinematografica distintiva; come produttore ha saputo valorizzare talenti e storie significative; come editore ha contribuito alla diffusione di contenuti culturali di qualità; e come ideatore di mostre e concorsi fotografici ha creato piattaforme innovative per l’espressione artistica visiva.

Dal canto suo, Mazza ha espresso il suo sincero ringraziamento al presidente Succurro per la prestigiosa nomina ricevuta, manifestando il proprio entusiasmo per l’importante incarico di guidare la partecipazione calabrese al Salone Internazionale del Libro di Torino, uno degli eventi culturali più significativi nel panorama italiano ed europeo.

Particolare attenzione sarà dedicata da Mazza alla collaborazione con le strutture tecniche della Regione Calabria, che avranno il compito fondamentale di trasformare in realtà concreta le idee creative proposte dal cineasta. Questa sinergia tra visione artistica e competenze tecniche rappresenta un elemento chiave per garantire un’efficace rappresentanza della Calabria all’importante manifestazione torinese, creando uno spazio che sappia essere al contempo funzionale, accogliente e rappresentativo dell’identità culturale calabrese.

Presente alla riunione, il presidente del Sistema Bibliotecario Silano, Rosaria Succurro, sindaco di San Giovanni in Fiore e presidente della Provincia di Cosenza.

«Questa scelta sottolinea il riconoscimento dell’eccellenza e della competenza del Sistema Bibliotecario Silano nel panorama culturale regionale, ottenendo un ruolo di primo piano nella promozione della letteratura calabrese”.

Durante l’incontro preparatorio, i vertici regionali hanno delineato il percorso che porterà la Calabria a presentarsi nel contesto nazionale. Maria Francesca Gatto, dirigente generale del Dipartimento Istruzione e Pari opportunità, insieme a Ersilia Amatruda, dirigente del settore Cultura, hanno illustrato i passaggi tecnico-organizzativi che verranno implementati nelle prossime settimane, con l’obiettivo di strutturare una presenza calabrese significativa, capace di valorizzare l’identità culturale e letteraria del territorio. (rcz)

Intesa tra Regione e Inu per la pianificazione urbanistica e territoriale

Promuovere e coordinare gli studi di urbanistica ed edilizia, con il compito di diffondere e valorizzare i principi in materia e favorirne l’applicazione. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato tra la Regione Calabria e l’Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu).

L’iniziativa fa seguito alla delibera di Giunta regionale con la quale è stato approvato nei giorni scorsi lo schema del predetto protocollo.

«L’obiettivo – ha dichiarato l’assessore Maria Stefania Caracciolo – è quello di operare sinergicamente con la sezione Calabria dell’Inu, presieduta dal professor Domenico Passarelli, e con l’Anci Calabria, presieduta dalla dott.ssa Rosaria Succurro, nelle attività di approfondimento e sensibilizzazione in materia di pianificazione urbanistica e territoriale, ove si riscontrano, tra l’altro, significative criticità da parte di diversi Enti locali calabresi nell’attuazione delle disposizioni dettate dalla Legge urbanistica regionale n. 19/2002».

«Proprio per questo – ha proseguito l’assessore Caracciolo – tra le iniziative in programma, che vanno dall’organizzazione di un laboratorio sperimentale permanente presso la cittadella regionale con auspicabili tirocini di formazione in favore dei responsabili degli uffici tecnici comunali alla promozione di attività di studio e ricerca per migliorare la conoscenza scientifica dei fenomeni relativi alla pianificazione urbanistica e territoriale, vi è anche quella di supportare le Amministrazioni comunali».

Le iniziative prenderanno il via già dal mese di aprile prossimo. con una serie di incontri decentrati ai quali saranno invitati a prendere parte, tra l’altro, i Comuni che hanno avviato l’iter di adozione del piano senza tuttavia pervenire alla sua approvazione, allo scopo di fare il punto della situazione, esaminare le eventuali problematiche esistenti e fornire gli opportuni chiarimenti.

Attivato, inoltre, su richiesta, un servizio di accompagnamento nella redazione degli strumenti urbanistici presso gli uffici regionali di settore, anche distaccati nelle varie province.

«Con questa attività, che si avvale della preziosa collaborazione dell’Inu e dell’Anci  – ha rilevato infine l’assessore Caracciolo – vogliamo supportare gli Enti che intendono proseguire celermente nell’iter di adozione degli strumenti urbanistici, di fruire di un supporto concreto, allo scopo di superare sinergicamente le difficoltà riscontrate, trattandosi di un ambito particolarmente delicato, che incide sull’ordinato e corretto sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo, ai fini della tutela e salvaguardia ambientale, migliorando la qualità della vita». (rcz)

Pubblicato bando di Regione e Unioncamere per formazione aggiuntiva su sicurezza e salute sul lavoro

Fino al 18 marzo si può presentare la domanda per l’Avviso pubblico per la formazione aggiuntiva in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, rivolto alle imprese, promosso dalla Regione Calabria – Dipartimento Salute e Welfare Settore n.4 “Prevenzione e Sanità Pubblica” – da Unioncamere Calabria e dalle Camere di commercio calabresi in attuazione all’accordo quadro di collaborazione tra Inail e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Il bando rappresenta una importante opportunità a favore delle imprese poiché prevede la concessione di finanziamenti per progetti di formazione aggiuntiva rispetto a quella obbligatoriamente prevista per legge a carico dei datori di lavoro in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro al fine di accrescere la consapevolezza dei rischi presenti nei contesti produttivi e promuovere l’adozione delle più corrette misure di prevenzione.

La dotazione finanziaria complessiva destinata all’iniziativa della Regione Calabria è di euro 343.228,00 ripartita tra le Camere di commercio del territorio calabrese che provvederanno alla erogazione.

Sono i beneficiari dell’avviso i lavoratori e i preposti di imprese aventi le seguenti classificazioni Ateco: C23: Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; C33: Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature; E: Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; F41: Costruzione di edifici; F42: Ingegneria civile; F43: Lavori di costruzione specializzati.

I progetti formativi possono essere presentati da: a) Impresa singola o più imprese nella forma di ATI/ATS costituita o costituenda; b) Un soggetto accreditato dalla Regione Calabria per la formazione nell’ambito della “Formazione continua”.

Le imprese potranno presentare alla Camera di commercio territorialmente competente i progetti formativi rivolti ai propri lavoratori e preposti, anche percettori di ammortizzatori sociali o con contratti di apprendistato, nell’ambito della formazione continua rivolta ai dipendenti. (rcz)

 

Giusi Princi nel Comitato scientifico del progetto Recapp CAL

L’europarlamentare Giusi Princi è stata designata, dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel Comitato scientifico del progetto sperimentale RECAPP CAL.

Si tratta di un progetto «che abbiamo ideato e fortemente voluto, quando ero vicepresidente della Regione, per superare i divari apprenditivi scolastici tra la Calabria e il resto d’Italia», ha spiegato Princi, sottolineando come sia «un progetto sperimentale molto importante per rafforzare le competenze di base in italiano e in matematica, per ridurre il fenomeno della dispersione scolastica e per preparare i nostri giovani ad affrontare le sfide del domani».

Saranno coinvolti 140 Istituti scolastici calabresi con un finanziamento di 5 milioni di euro, di cui 2.500.000 euro per l’anno scolastico 2025/2026 e 2.500.000 euro per l’anno scolastico 2026/2027. Il progetto sperimentale innovativo è promosso dalla Regione Calabria con l’importante partenariato dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR), dell’Invalsi, del Sistema accademico calabrese (Unical, Magna Graecia, Mediterranea) e dell’Università Bocconi.

«L’obiettivo operativo – ha proseguito l’europarlamentare – consiste nel miglioramento del successo formativo attraverso la sperimentazione di una metodologia didattica e di valutazione innovativa finalizzata al recupero, potenziamento, innalzamento e valutazione delle competenze chiave (italiano e matematica) degli studenti calabresi del primo e del secondo ciclo. Ciascuna delle classi coinvolte svolgerà complessivamente 200 ore di potenziamento delle competenze. Contestualmente, i docenti di italiano e matematica saranno formati attraverso appositi corsi erogati dalle università calabresi».

Il Comitato scientifico, di cui fa parte Giusi Princi, è composto da rappresentanti del Sistema universitario calabrese, dell’Usr, dell’Invalsi e della Regione Calabria. Il progetto, finanziato dal Dipartimento istruzione della Regione Calabria, verrà assunto, in accordo con l’Invalsi, come prototipo nazionale da replicare in quelle regioni caratterizzate da divari dei livelli apprenditivi degli studenti rispetto allo standard nazionale.

Il Comitato scientifico ha avviato l’iter attuativo e ha stabilito il cronoprogramma, prevedendo la presentazione del progetto nel mese di giugno, alla presenza di tutti i partner istituzionali: oltre al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, anche l’assessore regionale all’Istruzione Maria Stefania Caracciolo, Antonella Iunti (Direttore generale USR Calabria), Roberto Ricci (Presidente Invalsi), Nicola Leone (Rettore Unical), Giovanni Cuda (Rettore Università Magna Graecia), Giuseppe Zimbalatti (Rettore Università Mediterranea), Francesco Billari (Rettore Università Bocconi).

Determinante il contributo del Dipartimento Istruzione della Regione Calabria, con il Dirigente generale Francesca Gatto e il Dirigente di settore Anna Perani.

«Ringrazio il Presidente Roberto Occhiuto  – ha aggiunto l’europarlamentare Princi – per aver voluto che continuassi a seguire l’iter che avevamo già avviato in Regione. Mi impegnerò a presentare in Europa, insieme ai partner, il modello virtuoso sperimentato i Calabria».

«Proprio recentemente, infatti, con i Commissari al ramo – ha concluso – abbiamo previsto nell’agenda europea la nuova ‘Unione delle competenze’ quale motore fondamentale non solo dello sviluppo degli Stati membri ma anche della nuova competitività europea nello scenario internazionale».

In Cittadella regionale aperta la nuova Sala operativa del 118

In Cittadella regionale è stata aperta la sala operativa del 118 di Catanzaro.

Al momento sono operativi 12 postazioni incrementabili a 18, con la possibilità aggiuntiva di altre 6 postazioni per la eventuale gestione delle maxi emergenze. Le postazioni di soccorso territoriali governate sono 37 distribuite per le tre province, con una più capillare copertura rispetto al recente passato (anno 2023), visto il potenziamento deliberato con i decreti del Commissario ad Acta 198/2023 e 78/2024. Contestualmente al potenziamento dei mezzi sono state fatte assunzioni di personale dedicato per 163 autisti e circa 150 infermieri. Le postazioni del 118 da 54 saranno incrementate a 75 (ad oggi sono 70).

«La nuova sede della sala operativa del 118 di Catanzaro che è stata allestita nella Cittadella regionale – ha affermato il direttore generale di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino – è parte di un continuo lavoro che Azienda Zero insieme al Dipartimento Salute e Welfare e all’Asp di Cosenza svolgono quotidianamente per migliorare le condizioni del servizio di emergenza urgenza in Calabria».

Sono state rinnovate le dotazioni tecnologiche con strumentazioni di ultimissima generazione, adeguandole agli standard nazionali e rendendole pienamente compatibili alle tecnologie del numero unico europeo 112.

La sala operativa del 118 di Catanzaro è stata adeguata, anche, nella dotazione di personale, realizzando inoltre un rinnovamento generazionale e processa le richieste di soccorso provenienti dall’area sud del territorio Regionale (precisamente le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria) per un totale di circa 1 milione di abitanti.

È inoltre, presente la Centrale regionale Elisoccorso (CrEli) per la gestione delle 4 basi di elisoccorso. A fine 2023 il 118 regionale era organizzato su 5 centrali operative disconnesse tra di loro con un software gestionale risalente addirittura al 1997.

Ad oggi la Regione Calabria ha uniformato sull’intero territorio il numero unico europeo 112 come previsto dalle leggi europee e nazionali, e unificato il 118 unico regionale, suddiviso in due sale operative: una sala operativa su Cosenza (area nord) e una sala operativa su Catanzaro (area sud). In entrambe le sale operative sono stati rinnovati tutti i sistemi tecnologici ed è stato avviato un rinnovo totale dei mezzi sanitari.

«Ringrazio tutti i professionisti che collaborano a questo prezioso servizio, dimostrando la loro continua abnegazione verso la tutela dei più fragili. Fino a qualche anno fa la Calabria aveva 5 centrali operative del 118, scollegate tra loro, spesso senza connessione ad internet, con le ambulanze che venivano chiamate telefonicamente senza alcuna organizzazione», ha detto ancora Miserendino.

«Oggi abbiamo 2 sale operative rinnovate – ha concluso – con strumentazioni di ultima generazione, con addetti formati e pronti a dare nel più breve tempo possibile risposte adeguate alla cittadinanza. La strada da fare è ancora lunga, ma in questo momento la Calabria può vantare un sistema di risposta nell’emergenza-urgenza in linea con il resto del Paese». (rcz)

Agricoltura, costituito il Coordinamento Akis per innovare il settore

Rafforzare la cooperazione tra istituzioni, imprese agricole, ricercatori e altri attori del settore per promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel comparto agricolo regionale. È questo l’obiettivo di Akis – Agricultural Knowledge and Innovation Systems, uno strumento strategico messo in atto dall’UE per perseguire l’obiettivo trasversale della Pac 2023-2027.

«Akis rappresenta una grande opportunità per la Calabria –  ha commentato l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo – perché attraverso un partenariato multidisciplinare permetterà di affrontare le sfide emergenti del settore, come il cambiamento climatico, la digitalizzazione, la biodiversità e la sicurezza alimentare, favorendo allo stesso tempo la crescita di un’agricoltura innovativa e sostenibile».

«Il nostro impegno – ha concluso Gallo – è quello di garantire che le pratiche agricole siano all’avanguardia e in grado di rispondere alle esigenze di un mercato in continuo cambiamento».

Il Coordinamento regionale Akis avrà il compito di sviluppare una rete di collaborazione tra i diversi attori coinvolti nel sistema agricolo regionale, tra cui enti di ricerca, università, aziende agricole, istituzioni locali, associazioni di categoria e altre realtà che operano nel settore.

Sarà, inoltre, un punto di riferimento per la promozione di iniziative di formazione e aggiornamento professionale per gli agricoltori, con l’intento di rafforzare la loro capacità di adottare nuove tecnologie e approcci sostenibili. (rcz)

SANITÀ, LA REGIONE SALE LA CHINA SUI LEA
È UN +18,25, MA È INADEMPIENTE PER IL 2023

di ANTONIETTA MARIA STRATI – La Calabria sta gradualmente risalendo la china nella sanità, registrando +18,21 punti in tutte e tre le aree dei Lea – Livelli Essenziali di Assistenza, passando da 135,25 a 153,46. È quanto emerso dalle analisi condotte dalla Fondazione Gimbe sugli adempimenti Lea della Regione Calabria, illustrati in conferenza stampa in Cittadella regionale. Un risultato non indifferente in cui, tuttavia «nonostante i miglioramenti e l’eventuale rettifica nell’area della prevenzione, la Calabria risulterebbe ancora inadempiente per il 2023, poiché il punteggio nell’area distrettuale rimane comunque inferiore alla soglia di 60 punti», ha avvertito il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta.

Questo recupero ha compensato, in parte il crollo di -24,74 punti registrato tra il 2021 e il 2022, quando il punteggio era sceso da 159,99 a 135,25. Tra il 2022 e il 2023, il punteggio Lea dell’area della prevenzione aumenta da 36,59 a 43,82 (+7,23 punti); in quella distrettuale da 34,88 a 40,48 (+5,60 punti); in quella ospedaliera da 63,78 a 69,16 (+5,38 punti). Si rileva che per l’area della prevenzione la Regione Calabria ha richiesto una rettifica del punteggio Lea al Ministero della Salute in quanto secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Vaccini le coperture vaccinali sono superiori al 90% per l’anno 2023: in caso di rettifica, la Calabria risulterebbe adempiente anche per l’area della prevenzione. 

Il Ministero della Salute valuta annualmente l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), ovvero l’insieme delle prestazioni sanitarie che tutte le Regioni e Province autonome sono tenute a garantire gratuitamente o previo pagamento del ticket.

«Si tratta di una vera e propria “pagella” per i servizi sanitari regionali – ha spiegato il presidente della Fondazione Gimbe – che stabilisce quali Regioni sono promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e quali invece vengono bocciate perché inadempienti».

A partire dal 2007 le Regioni con un disavanzo nel conto economico, vengono sottoposte ai Piani di rientro, un meccanismo di affiancamento da parte del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze finalizzato a ristabilire l’equilibrio economico-finanziario nella continua erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, che nei casi più critici può portare fino al commissariamento della Regione. 

Dal 2020 la “Griglia Lea” è stata sostituita dal Nuovo Sistema di Garanzia (NSG), che valuta le Regioni attraverso gli indicatori Core, suddivisi in tre aree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. Per ciascuna area, le Regioni possono ottenere un punteggio tra 0 e 100 e vengono considerate adempienti se raggiungono almeno 60 punti in tutte le tre aree. Al contrario, se il punteggio è inferiore a 60 anche in una sola area, la Regione risulta inadempiente. 

L’ultimo report del Ministero della Salute, pubblicato il 15 luglio 2024, è relativo all’anno 2022: la Regione Calabria è risultata inadempiente in quanto nell’area della Prevenzione (36,59) e in quella Distrettuale (34,88) ha ottenuto punteggi inferiori a 60. Solo nell’area ospedaliera, con un punteggio di 63,78, la Regione Calabria ha superato la soglia di adempienza.

«Utilizzando i risultati preliminari 2023 forniti dalla Regione Calabria – ha spiegato Cartabellotta – abbiamo condotto una valutazione indipendente per analizzare variazioni tra il 2022 e il 2023, sia in termini di punteggi nelle tre aree, sia rispetto ai valori dei singoli indicatori. L’obiettivo era quello di individuare i progressi ottenuti e le criticità tuttora esistenti su cui intervenire per raggiungere l’adempimento ai Lea da parte della Regione».

Per quanto riguarda le performance sui singoli indicatori,«al fine di identificare il miglioramento o peggioramento delle performance, è stata effettuata un’analisi comparativa tra i risultati ottenuti dalla Regione Calabria nel 2022 e quelli preliminari del 2023 sul valore dei singoli indicatori». Complessivamente su 29 indicatori: 21 (72,4%) mostrano un miglioramento, 7 (21,1%) registrano un peggioramento e 1 indicatore (3,4%) risulta stabile.

Nell’area della prevenzione, «7 degli 8 indicatori mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa. L’unico indicatore in lieve peggioramento è il tasso di copertura per lo screening del carcinoma della mammella (da 8,61 nel 2022 a 8,11 nel 2023)».

Va rilevato che le coperture vaccinali per l’esavalente (88,09%) e la trivalente (87,71%) riportate nei risultati preliminari 2023 dal Ministero della Salute si attestano al di sotto della soglia minima del 90% necessaria per l’attribuzione del punteggio, che per la Regione Calabria continua quindi ad essere pari a 0. Considerato che, secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Vaccini, per l’anno 2023 tali coperture sono superiori al 90%, la Regione Calabria ha richiesto una rettifica del punteggio Lea al Ministero della Salute. Nell’area prevenzione la criticità più rilevante riguarda la copertura molto bassa per tutti gli screening oncologici, con particolare riferimento a quello per il tumore del colon-retto.

Nell’area Distrettuale, «8 dei 12 indicatori – si legge – mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa, mentre 4 risultano in peggioramento. Tra i progressi più significativi si evidenzia il miglioramento nell’assistenza domiciliare (D22Z) e nel trattamento socio-sanitario degli over 75 non autosufficienti (D33Z)».

Nell’area distrettuale il punteggio Lea risulta pari a zero per due indicatori: “Intervallo Allarme-Target dei mezzi di soccorso” dove, nonostante il progressivo miglioramento negli ultimi anni il valore rimane ancora al di sopra di 22,7434 minuti, soglia al di sopra della quale il punteggio attribuito è pari a zero.

«Ovviamente – ha spiegato ancora Cartabellotta – questa soglia unica per tutte le Regioni, finisce inevitabilmente per penalizzare tutte le Regioni con un territorio prevalentemente montuoso e criticità nella viabilità». Il secondo indicatore a cui viene assegnato il punteggio Lea pari a zero è quello relativo alle liste di attesa per criticità legate al flusso dati che la Regione Calabria riferisce di aver risolto per l’anno 2024. 

Per l’area Ospedaliera, 6 dei 9 indicatori mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa, 2 risultano in peggioramento ed 1 è stabile.

«L’area ospedaliera – ha rilevato Cartabellotta – risulta già adempiente, ma anche suscettibile di ulteriori miglioramenti».

In particolare la percentuale di colecistectomie laparoscopiche con degenza inferiore a 3 giorni, la percentuale di parti cesarei primari e la mortalità a 30 giorni dal primo ricovero per ictus ischemico. (ams)