Vincenzo Nac ed Enzo Daniele, i promotori della prima Tattoo Convention di Rende

di BRUNELLA GIACOBBEVincenzo Nac ed Enzo Daniele sono i promotori della prima Tattoo Convention di Rende (CS), presso il Parco Acquatico Santa Chiara, tenutasi il 14 e 15 dicembre.

Vincenzo, già ideatore e organizzatore dell’evento Parklife del primo maggio a Cosenza e dei noti party Wish, e Enzo, tatuatore con anni di esperienza nel settore e titolare di Seven Ink tattoo studio, hanno unito le forze per dar vita a un evento unico nel suo genere.

Una due giorni organizzata con stand di tatuatori, espositori, mostre, concerti, battle di freestyle rap, laboratori, seminari, concorsi e premiazioni, esibizioni e performance, quindi ben concepita a livello qualitativo, fornendo un’esperienza davvero articolata oltre che un evento. 

Abbiamo incontrato Vincenzo per porre qualche domanda su questo evento partito alla grande e che presumibilmente, quindi, continuerà ad essere occasione attrattiva per il settore, portando nel nostro territorio professionisti e appassionati dell’universo dei tattoo, come vedremo nell’intervista anche per la prima volta in Calabria. 

– Vincenzo com’è nata l’idea della tattoo convention?
«L’idea è nata dalla nostra esperienza: da anni giriamo per le tattoo convention, io per la passione per i tatuaggi e Enzo per la sua professione. Enzo è molto più che un amico, in quanto negli ultimi dieci anni abbiamo condiviso anche casa, viaggi, gioie e dolori, quindi è per me una persona di fiducia. Qualche mese fa ho ricevuto una proposta da Enzo: “Organizziamo la prima Rende Tattoo Convention?” Ci penso un secondo, ma poi l’istinto mi precede e la risposta è stata “Sì!”.
Da quel momento è partita una macchina senza freni, anche perché amo organizzare tutto nei minimi dettagli e in largo anticipo, mentre questa volta i tempi erano un po’ stretti, ma non potevamo perdere quel momento di slancio!».

– Quindi come vi siete organizzati?
«Dall’idea alla realizzazione non c’è mai stata differenza, ma solo un obiettivo da raggiungere. Scelta la location adatta, incartata la documentazione e le varie richieste burocratiche, creato il sito, lanciati i social e strutturata la comunicazione, abbiamo iniziato a stilare una lista di tatuatori. Partono le telefonate per invitarli ad un qualcosa che era solo nella nostra testa, e hanno accettato. Questi cento tatuatori provenienti da tutta Italia si sono innamorati della nostra idea, incentivati dai servizi messi a loro disposizione, curiosi e desiderosi di conoscere la nostra regione, perché per molti sarebbe stata la prima volta».

– Beh questo è un bel risultato collaterale.
«Senza alcun dubbio, sapevamo sarebbe andata così e siamo davvero orgogliosi di essere stati il motivo per cui alcune persone hanno visitato per la prima volta la Calabria».

– Come si è sviluppata la fase organizzativa?
«Coordinate altre mille cose, convenzionato l’albergo, dedicato un transfer che li andasse a prendere in stazione o all’aeroporto venerdì 13 dicembre, più di 100 artisti hanno raggiunto la Calabria, e il 14 e 15 dicembre sono state due giornate meravigliose, piene di arte, musica, spettacoli, talk e ovviamente inchiostro su pelle».

– Come vi siete sentiti in quei due giorni?
«La stanchezza accumulata in questi ultimi mesi svaniva di colpo ad ogni sorriso incontrato durante l’evento, ad ogni complimento ricevuto. Migliaia di persone di qualsiasi età hanno partecipato, chi per osservare, tanti per tatuarsi. Abbiamo visto addirittura gente emozionarsi mentre veniva tatuata dal proprio artista preferito! Questa sinergia con il territorio, questa passione, questa condivisione, sono quelle cose che vorrei vivere ogni giorno e soprattutto mi fanno sentire vivo. Non mi emozionavo così da quel primo indimenticabile Wish Park, del mio progetto di musica Wish in cui faccio ballare e divertire la gente promuovendo e divulgando musica di una certa ricercatezza. Non percepivo questa “umanità viva” da quei lunedì del Wish con la gente che saltava sulla consolle».

– Quale insegnamento da questa esperienza?
«Le cose cambiano con la volontà, il confronto crea dialogo, curiosità e esigenza. La società si trasforma, non si impone».

– A quanto pare avete puntato in alto e ci siete riusciti.
«Sì. Da tempo volevamo vedere l’ambiente dei tattoo pulsare nella nostra città, e finalmente ci siamo riusciti. Avendo già esperienza di eventi non potevo fare le cose senza passione, quindi hai perfettamente ragione, abbiamo subito puntato in alto per creare qualcosa di enorme e coinvolgente. Il risultato è sorprendente».

– Entusiasti del riscontro dei tatuatori invitati?
«Assolutamente! Abbiamo selezionato 100 tatuatori scegliendoli con cura, e come detto tutti si sono dimostrati entusiasti di partecipare all’evento. Vedere il loro entusiasmo e ricevere i loro apprezzamenti è stata una grande soddisfazione per noi, perché parliamo di artisti professionisti».

– E delle persone partecipanti?
«Anche il riscontro del pubblico è stato incredibile. Le persone che hanno partecipato sono rimaste colpite dalla qualità dell’evento e dalla sua articolazione, quindi per noi è stato motivo di orgoglio vedere un’adesione così calorosa e partecipata».

– Con quale spirito vi affacciate alla prossima edizione?
«Siamo già al lavoro sulla prossima edizione! A breve usciremo con le date per il prossimo anno. L’entusiasmo è alle stelle e siamo determinati a fare ancora meglio. Lo spirito è quello di continuare a crescere, mantenendo alta la qualità e coinvolgendo sempre più persone e tatuatori».

– Grazie Vincenzo per il tuo tempo.
«Grazie a voi per aver notato questo grande movimento avvenuto in città e per aver colto il potenziale decidendo di approfondire con me. Un abbraccio virtuale ad Enzo, ad Angela e a nostra figlia, grazie di esistere. Un saluto a tutti i partecipanti, ci rivediamo presto!». (bg)

RENDE (CS) – Il 21 e 22 dicembre l’evento “La Sila in Città”

Il 21 e 22 dicembre, a Rende, a Piazza Matteotti, si terrà l’evento La Sila in Città, promosso dal Gal Sila e realizzato all’interno del progetto di cooperazione “Filiere corte e mercati locali”, a valere sulla misura 19.3 del PSR Calabria 2014-2022, l’evento è patrocinato dal Comune di Rende.

Dalle 10 alle 20 la piazza si trasformerà in una vivace mostra-mercato ad ingresso libero, dove sarà possibile degustare e acquistare eccellenze alimentari a km zero. I visitatori avranno l’opportunità di scoprire i sapori autentici del territorio silano, immersi in un’atmosfera festosa arricchita da spettacoli itineranti che animeranno le due giornate.

“La Sila in città” rappresenta un’occasione imperdibile per conoscere e apprezzare i prodotti di montagna delle aziende agricole della nostra Sila, sostenendo al contempo la filiera corta e il consumo consapevole. La filiera corta è fondamentale per garantire la freschezza e la qualità dei prodotti, riducendo al minimo i passaggi intermedi tra produttore e consumatore. Questo approccio non solo assicura alimenti più genuini e sostenibili, ma favorisce anche l’economia locale, riducendo l’impatto ambientale legato al trasporto delle merci.

Partecipare a “La Sila in città” significa sostenere le piccole realtà agricole della nostra regione, contribuendo alla valorizzazione delle tradizioni locali e promuovendo un modello di consumo più responsabile e attento all’ambiente. Non perdete l’occasione di essere parte di questa celebrazione della tradizione e della qualità! (rcs)

RENDE (CS) – Domani l’open day del Crea

Domani, a Rende, alle 9.45, nella Sala Candiano del Crea, si terrà l’Open day, organizzato dai Centri di ricerca Crea: Foreste e Legno (Crea-FL), Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura (Crea-Ofa) e Politiche e Bioeconomia (Crea-PB)in sinergia con le attività formative dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) della Regione Calabria e delle delegazioni provinciali.

L’evento è l’occasione per far conoscere le iniziative di ricerca dei tre Centri realizzate in collaborazione con UICI finalizzate a rispondere ai bisogni sociali ed economici del territorio: il progetto “Social Urban Change” per attività didattiche, formative ed infor-
mative, la realizzazione della prima tartufaia accessibile per un’esperienza emozionale (CREA FL); l’ideazione, la realizzazione e divulgazione dell’etichetta accessibile degli oli per favorire acquisti inclusivi (CREA OFA); la Carta degli oli accessibile e le esperienze di informazione e inclusione sociale nell’ambito del progetto Oleario (CREA PB), attività del comitato d’assaggio nazionale delle castagne (CREA FL-OFA-PB).

Dopo i saluti istituzionali da parte dei direttori dei tre Centri Crea, avranno inizio i tour guidati alla scoperta dell’analisi sensoriale dei Tartufi di Calabria; dell’Olio extravergine d’oliva calabrese; dell’analisi sensoriale delle Castagne di Calabria. (rcs)

REFERENDUM, È FLOP DI PARTECIPAZIONE
VINCE IL NO, PERÒ IL PROGETTO RIMANE

di MASSIMO CLAUSI – Il dato del referendum sulla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero alla fine è stato clamoroso. 10652 votanti a Rende, 10655 votanti a Cosenza e 3657 votanti a Castrolibero hanno detto ampiamente no al progetto incardinato dal centrodestra regionale. I numeri finali dicono che a Cosenza e si sono stati il ​​69,48% e no il 29,45. A Rende i “si” il 18,12% e i no l’81,43; a Castrolibero i “si” il 25,57 ei no il 73,81% In totale, quindi, il no ha vinto con il 56,81 (13166 voti) contro il 42,45 (9838 voti).

E davvero in pochi alla vigilia erano disposti a scommettere su un’affermazione così netta del no, anche perché il percorso verso la fusione dei tre comuni è davvero ineludibile. Quello che non ha convinto è stato evidentemente il progetto, ammesso ce ne fosse uno.

Un brutto colpo per l’attuale amministrazione regionale che si è fatta promotrice della proposta, nonostante il presidente della giunta, Roberto Occhiuto, abbia preferito rimanere sott’acqua. Non così il fratello, il senatore Mario, che ha cavalcato moltissimo le ragioni del sì con post e dichiarazioni quasi quotidiane.

A salvare il centrodestra regionale dalla clamorosa sconfitta è stato l’atteggiamento dell’opposizione che ha votato in linea con la maggioranza sulla proposta di legge di fusione con l’eccezione di Laghi e Tavernise che si sono astenuti e il no del consigliere del Misto, Antonio Lo Schiavo, in splendida solitudine. Quanto basta per far dire a Sandro Principe di essere dispiaciuto per l’atteggiamento del centrosinistra che avrebbe potuto fare una battaglia caratterizzante contro la destra sul punto.

Il problema di fondo è stata la partecipazione, fiacca anzi fiacchissima che non si può spiegare solo con il progressivo astensionismo che attanaglia la politica. Se questa, infatti, è dato dalla scarsa capacità dei partiti di interpretare le istanze della gente, in un meccanismo di partecipazione diretta come il referendum l’assioma non può reggere.

RENDE – Giovedì la Giornata Internazionale del Volontariato

Giovedì 5 dicembre, al Cinema Teatro Garden di Rende, si terrà un evento organizzato dal Csv Cosenza in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato.

Nell’occasione ci sarà la premiazione del volontario dell’anno 2024. Il Centro servizi ha, infatti, bandito un concorso rivolto a studenti e studentesse delle scuole primarie, delle scuole secondarie di primo grado e delle scuole secondarie di secondo grado di tutta la provincia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria – Ambito Territoriale di Cosenza e con il patrocinio gratuito della Provincia di Cosenza, con l’obiettivo di diffondere la cultura della solidarietà e dell’azione spontanea di cittadinanza attiva tra i giovani.

Hanno partecipato in 60, tra ragazzi e ragazze, e saranno assegnati cinque premi: scuola primaria; scuola secondaria di primo grado; scuola secondaria di secondo grado; menzione speciale CSV e premio speciale Etica Pro Assimoco. Lo scorso anno, ad essere premiati sul palco del Teatro Rendano, sono stati Emanuel Gjoka, Carmen Pia Capristo, Carmen Spagnuolo e Ines Toteda (foto in allegato).

Sarà, inoltre, proiettato il video dei 20 anni del CSV, nato nel 2004, e saranno presentati gli spettacoli di “Tutto un altro Natale”, il cartellone di spettacoli e iniziative natalizie del volontariato cosentino. Seguirà la rappresentazione “Piazza Tagliola” a cura dell’associazione “Spaccamattuni” con testi di Ruggero Ciancio e regia di Vincenza Benincasa.

In Italia sono 6 milioni le persone che, secondo l’indagine Istat, CSVnet e Fondazione Volontariato e Partecipazione, ogni giorno si mettono a disposizione degli altri. Nella nostra provincia, secondo l’ultima ricerca realizzata dal Centro servizi e dall’Università della Calabria, sono oltre 30 mila le persone coinvolte regolarmente nelle attività delle organizzazioni del terzo settore nella provincia.

Ad oggi sono oltre mille e 500 gli enti di terzo settore iscritti al Runts (Registro unico nazionale terzo settore), impegnati principalmente in ambito sociale. Il 5 dicembre è l’occasione per farli sentire speciali e per accendere i riflettori sul loro lavoro quotidiano e silenzioso accanto agli altri e a favore del bene comune. (rcs)

RENDE (CS) – Al Tau “La scortecata”

Mercoledì 4 dicembre, al Teatro Auditorium dell’Unical, a Rende, alle 20.30, in scena lo spettacolo La Scortecata della Compagna Atto Unico/Sud Costa Occidentale, con testo e regia di Emma Dante.

Lo spettacolo, tratto liberamente da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, vede sul palco Carmine Maringola e Salvatore D’Onofrio.

Emma Dante reinterpreta in modo originale una delle novelle più famose della raccolta “Lo cunto de li cunti” ovvero “lo trattenimiento de peccerille”, con cui Giambattista Basile creò un capolavoro della tradizione letteraria italiana e mondiale nel Seicento. Il napoletano di Basile, ricco di espressioni gergali, proverbi e invettive popolari, dà vita a forme teatrali che mescolano elementi della commedia dell’arte con influenze shakespeariane.

“La scortecata” narra di un re che si innamora della voce di una vecchia. Trasformata in una giovane bellissima da un incantesimo, questa rivela all’altra sorella di essersi fatta scorticare per diventare così bella. Rispettando la tradizione settecentesca, la Dante assegna a due uomini i ruoli delle sorelle e del re. In un ambiente spoglio, con un castello in miniatura a evocare un sogno, le due “vecchie” ricreano l’antica fiaba, che invita le donne a non essere vanitose, le anziane a riconoscere il ridicolo e gli uomini a non lasciarsi ingannare dalle apparenze. (rcs)

Coi Rotary di Cosenza si parla delle infrastrutture necessarie alla Calabria

Domani, a Rende, alle 18, al BV President Hotel, si terrà l’incontro “Infrastrutture necessarie per una Calabria in crescita e per uno sviluppo economico ed occupazionale”, organizzata dai Rotary Club di Cosenza Telesio, Cosenza Nord, Rende, Presila Cosenza Est, Montalto Uffugo Valle del Crati, Mendicino e Cosenza Sette Colli.

La manifestazione, voluta dal Rotary, vuole affrontare il problema delle infrastrutture che tanto hanno e penalizzano il Sud ed, in particolare, la Calabria. Spazio, anche, alla Questione Meridionale.

Al centro del dibattito il libro di Giacomo Francesco Saccomanno, che affronta, appunto le ragioni del declino del Sud e indica quali potrebbero essere le iniziative per superarlo, individuando specificatamente gli accorgimenti e gli interventi indispensabili. La serata è aperta dai saluti istituzionali dei presidenti dei RC organizzatori e del DGE Dino De Marco, a seguire l’introduzione del Past District Governor Francesco Socievole, e poi gli interventi programmati di Giacomo Francesco Saccomanno, autore del libro “La questione Meridionale: è la volta buona?”, di Francesco Caporaso, responsabile dell’Anas Struttura Territoriale Calabria, di Lucio Menta, Direttore Investimenti Rfi, e dopo il dibattito, le conclusioni del Governatore Distretto 2102 Maria Pia Porcino.

In tale direzione si vuole affrontare la questione riguardante il territorio di Cosenza e della fascia ionica che, allo stato, risulta particolarmente isolata. Uno sguardo, quindi, agli interventi programmati da RFI e Anas, che prevedono grossi ed importanti investimenti e, nel contempo, la verifica su possibili ed eventuali integrazioni, con suggerimenti che partono dal territorio.

Un momento di grande riflessione che, lasciando da parte polemiche e campanilismi, mira a collaborare con gli enti preposti ed a condividere quelle iniziative che servono al territorio per superare il gap esistente e che il sud si trascina da decenni, senza che nessuna misura, allo stato, sia riuscita a migliorare la situazione. Un modo nuovo per tentare di partecipare alla programmazione di opere di rilevante interesse e che potrebbero essere migliorate con la collaborazione delle comunità, che conoscono, naturalmente, le necessità del territorio. Un confronto a più voci che, sicuramente, arricchirà la conoscenza del possibile sviluppo del territorio e che consentirà anche di prendere atto dello sforzo del Governo per consentire al meridione di fare quel salto di qualità che finora è rimasto solo negli annunci. Sarà la volta buona? Secondo l’autore ci sono tutte le condizioni, ma il territorio deve condividere e partecipare attivamente e non lasciare al caso o nelle mani di pochi uno sviluppo che dipende solo dalle comunità interessate e dalla politica che si sta interessando, oggi, particolarmente al mezzogiorno. Una condivisione e una collaborazione che deve arricchire l’esistente programmazione  e non deve invece bloccarla per ragioni a volte sconosciute. (rcs)

CITTÀ UNICA, SÌ O NO: OGGI IL REFERENDUM
PER DECIDERE SULLA “GRANDE COSENZA”

di SANTO STRATI – Oggi i cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero sono chiamati ad esprimere con un voto il loro parere sulla fusione dei tre comuni. È un referendum consultivo, quindi non impone vincoli per chi governa, ma risulterà sicuramente utile per mettere a confronto favorevoli e contrari.

E soprattutto aiuterà, forse, a capire perché si è arrivati a un quasi scontro tra chi pensa alla “Grande” Cosenza con la modifica dei confini territoriali e chi invece vuol mantenere lo status quo, con la continuità dell’autonomia (non differenziata…) dei tre comuni. Questa della fusione – su cui abbiamo dedicato ampio spazio accogliendo le varie opinioni e mettendo a confronto le tesi a favore e contro – è una battaglia persa in partenza per tutt’e tre i comuni, qualunque sia l’esito referendario, perché sono state prese decisioni dall’alto senza sondare e ascoltare il territorio.

È tornato in auge il vecchio (formidabile) progetto della Grande Cosenza, che piaceva molto a Beniamino Andreatta, primo Rettore dell’Università della Calabria, ma non si è ritenuto di tenere nella dovuta considerazione le ragioni del No, dei sindaci di Rende e Castrolibero. Si è deciso quindi di chiedere ai cittadini un parere consultivo da esprimere attraverso un voto in piena regola. Un voto che non potrà essere un eventuale veto, ma di cui non si potrà ignorare il risultato.

Tra l’altro, nella scheda, i votanti posso anche esprimere un parere su tre proposte per la nuova denominazione del Comune se dovesse passare la fusione (al di là delle indicazioni referendarie che non hanno, appunto, efficacia di legge). Le proposte sono: a) Cosenza, b) Cosenza-Rende-Castrolibero, c) Nuova Cosenza (ma quest’ultima – permetteteci – sembra più una testata giornalistica che il nome di una Città…). Manca invece, a nostro avviso, la denominazione più consona e indicata, se avverrà – come si pensa – la fusione dei tre comuni: ovvero Grande Cosenza. Senza presunzione per l’utilizzo dell’aggettivo “Grande”, ma con la precisa convinzione che prenderebbe piede davvero una “grande” città, secondo un vecchio futuribile progetto poi naufragato.

Oppure – permettete un ulteriore suggerimento – ancora meglio Cosenza Unica, che rende appunto l’idea una “grande” città che ha allargato il territorio con ambiziosi obiettivi di unicità rispetto alle realtà metropolitane del Sud, guardando alla crescita e al futuro delle nuove generazioni. Quest’ultimo, finalmente, sembra sempre più dipingersi di rosa, visti i continui e brillanti successi di Arcavacata. Certo oltre a sfornare fior di laureati e a formare super specialisti, l’Università dovrebbe diventare anche un centro di “reclutamento” per i propri studenti, individuando, nell’intera regione, opportunità di impiego e di utilizzo delle competenze, con una generosa ricaduta su tutto il territorio. Ma questo è un altro discorso.

Torniamo alla “città unica”: Cosenza – è una facile profezia – è predestinata a diventare la Milano del Mezzogiorno, grazie anche a un’Università di eccellenza a cui guarda tutto il mondo. Andate a contare gli studenti stranieri e chiedete quante sono le domande di ammissione – da tutto il mondo – che purtroppo ogni anno devono venire respinte. E la crescita di Cosenza sarà il volano di sviluppo per l’intera Calabria, se finiscono le rivalità di campanile e si pensa, finalmente, a fare rete tra le province calabresi.

Peccato che i politici locali non abbiano voluto sentire ragione dell’opportunità di includere anche Montalto Uffugo nella “città unica”, visto che mezza Università poggia su quel territorio. Ma a tutto c’è rimedio, se prevale il buon senso e non viene a mancare la volontà politica.

Inutile dire che  bisogna osservare che – evidentemente – ci sarebbero due municipalità che vedranno apparentemente “cancellata” la loro storia, ma in realtà la “Grande Cosenza” – a nostro avviso – costituisce una apprezzabile visione di futuro, soprattutto per le nuove generazioni, nel rispetto delle storie e dei traguardi raggiunti dai rispettivi comuni. (s)

Chi vota

Al referendum consultivo (non è richiesto il raggiungimento di alcun quorum dei votanti) sono chiamati gli elettori dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Le operazioni di voto inizieranno alle ore 8,00 e termineranno alle 21,00. Le operazioni di scrutinio inizieranno immediatamente dopo la conclusione delle operazioni di voto.

Gli aventi diritto al voto sono 55.717, di cui 25.963 uomini e 29.754 donne. I cittadini dell’Aire (Anagrafe Italiani residenti all’estero) che potrebbero tornare in città per esercitare il diritto di voto, sono 4347. 260 sono, invece, i maggiorenni del secondo semestre 2024.

Saranno 82 le sezioni elettorali sparse sul territorio cittadino. Si ricorda che, in occasione delle ultime consultazioni elettorali europee del giugno 2024, l’ufficio elettorale del Comune comunicò lo spostamento di alcuni seggi elettorali approvato dalla Commissione elettorale Circondariale. In particolare i seggi elettorali n.7, 8 e 9 sono stati trasferiti dall’edificio dell’ex scuola elementare di Donnici Inferiore, “Suor Elena Aiello” (strada Provinciale n. 84) all’edificio di località Bivio Donnici, Strada provinciale 241 (ex SS19) che fa parte dell’Istituto Comprensivo Cosenza 1 Zumbini, attualmente adibito a scuola elementare e media.

Un altro spostamento ha riguardato i seggi elettorali n. 29, 30 e 45 dalla sede della ex scuola di via Francesco Principe, già via Asmara, alla sede della scuola dell’infanzia di Via L. Picciotto, già via Somalia, che fa parte sempre dell’Istituto Comprensivo Cosenza 1 Zumbini. Oltre al seggio ordinario istituito presso l’Ospedale civile dell’Annunziata, saranno in funzione altri 5 seggi speciali (dove saranno raccolti i voti dell’Ospedale, espressi dai pazienti non deambulanti, e nelle case di cura e riposo con più di 100 posti letto). Altri 9 seggi volanti saranno allestiti nelle case di cura e riposo con meno di 100 posti letto. (rcs)

 

 

RENDE (CS) – La Fiera del Disco

Domani e domenica 1° dicembre, a Rende, dalle 10, nella Sala Meeting dell’Hotel San Francesco, si terrà la Fiera del Disco.

Sarà un’occasione unica per immergersi nel mondo della musica, esplorando una vasta collezione di dischi in vinile, cd, dvd, riviste, locandine, gadgets e tanto altro materiale, rappresentante tutti i generi musicali e adatto a tutte le tasche.

Oltre all’opportunità di acquistare rarità e pezzi da collezione, i visitatori potranno scambiare o rivendere i propri vinili con gli espositori presenti, creando un vivace scambio culturale e musicale. (rcs)

RENDE – Si consegnano le borse di studio del master Unical Meec

Venerdì 22 novembre, all’Unical, alle 18.30, al Teatro Auditorium Unical, saranno consegnate le Borse di Studio del Master in mobilità elettrica ed economia circolare dell’Ateneo.

Il Master che conferisce il titolo di “esperto in gestione di sistemi e strutture per la mobilità elettrica e l’economia circolare” è nato, nel contesto dei Patti territoriali per l’alta formazione, in seno al Dimes (il Dipartimento di ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica).

Gli allievi del Master in mobilità elettrica ed economia circolare sono tutti giovani professionisti, laureati in Ingegneria, ma anche in Economia, in Matematica, in Fisica, in Chimica. 

Sono già una squadra compatta ed entusiasta e si affacciano al mondo del lavoro grazie a questa esperienza altamente formativa. “Quelli del Meec”, così potremmo chiamare gli allievi, hanno appena terminato i mesi di formazione in aula (il master è iniziato lo scorso maggio) e si apprestano a iniziare la fase clou  degli stage sul campo.

Durante la cerimonia, dodici di loro riceveranno anche la seconda tranche della borsa di studio prevista dal bando.

L’evento sarà moderato dal giornalista Rai ed esperto di innovazione Massimo Cerofolini.

In apertura, i saluti e l’introduzione del professore Gregorio Cappuccino, direttore del master, che presenterà i numeri e i risultati della  prima edizione del Meec (2023-24)

A rappresentare la Regione Calabria saranno: l’assessore allo sviluppo economico, all’innovazione e al sistema universitario, Rosario Varì; il dirigente generale del Dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente” Salvatore Siviglia.

Sul palco si alterneranno autorità, tra le quali il sindaco di Cosenza Franz Caruso e rappresentati di aziende protagoniste del cambiamento green che, come è stato palesato più volte, durante le master class e nel corso delle visite dei prof e degli allievi alle gigafactory dell’ampio campo della mobilità elettrica, sono alla ricerca di nuovi profili iper specializzati per migliorare le proprie performance di mercato. 

Ricco il parterre della serata, insomma. Tra gli ospiti, che saluteranno gli allievi del master con la consegna simbolica della borsa di studio, anche il direttore della sede regionale della Rai, Massimo Fedele.

Non poteva mancare la rappresentanza della partnership del Meec. 

Da Roma si collegherà Francesco Naso, segretario generale di Motus-E. E’ l’associazione, della quale fanno anche parte atenei, fornitori di energia e terzo settore e che mette insieme industrie e marchi automobilistici major, per guidare il cambiamento in Italia.

Saranno, inoltre presenti, Stefano Sordelli di VolskWagen Italia e Vincenzo Vadalà di Audi Italia: Francesca De Santis dell’Azienda napoletana per la mobilità (ANM); Kevin Praticò di Replanet; Salvatore Mazzotta di Ecosistem; Emanuele Ionà, managing director del “Gruppo Ionà motori”.

Ad arricchire l’evento, il concerto dell’Orchestra Sinfonica Brutia.

Le attività didattiche di questa nuova edizione inizieranno il 19 dicembre. 

L’iscrizione è gratuita e la domanda di ammissione deve essere consegnata entro il prossimo 30 novembre. Anche in questa seconda tornata di master i più meritevoli riceveranno una borsa di studio, da 12mila euro ciascuna. (rcs)