Turismo, l’assessore Calabrese: La Calabria oggi è forte e competitiva

«È iniziato un percorso nuovo per la Calabria. Oggi stiamo investendo importanti risorse diffondere un’immagine nuova della Calabria. Facciamo conoscere il bello della Calabria che stiamo costruendo con grande impegno giorno dopo giorno». È quanto ha detto l’assessore regionale al Turismo, Giovanni Calabrese, intervenendo a Lamezia al convegno Fiavet Confcommercio in Calabria su “il turismo che non si ferma: radici, identità e destagionalizzazione per un nuovo modello di sviluppo”.

«Stiamo lavorando, è sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto – per portare la Calabria al centro del mondo. Questo grazie soprattutto all’investimento che abbiamo fatto sugli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, in tutto con oltre 66 rotte. Era inimmaginabile qualche anno fa».

Per Calabrese «poi, la differenza la fanno gli uomini e le donne che ci credono. Tra tutti il nostro presidente Roberto Occhiuto».

«Con il Dipartimento regionale – ha proseguito Calabrese – abbiamo elaborato il Piano per il turismo e stiamo costruendo un percorso nuovo e importante insieme a tutti gli operatori del settore, insieme a tutte quelle persone qualificate che intendono impegnarsi insieme a noi per contribuire a far crescere la nostra terra».

«Per il comparto turistico il nostro impegno è a 360 gradi – ha ribadito – abbiamo investito 50 milioni di euro sul settore alberghiero per migliorare la qualità delle strutture alberghiere; nel campo dei servizi abbiamo destinato 46 milioni per il marketing; fra qualche giorno, a cura del Dipartimento Lavoro, partirà l’avviso Fusese che darà la possibilità di far nascere 500 nuovi imprenditori calabresi attraverso l’autoimpiego, con priorità  per chi investirà sul turismo».

«Oggi – ha sottolineato l’esponente della Giunta Occhiuto – registriamo una Calabria completamente diversa rispetto al passato. La Calabria oggi è forte e competitiva. Ci ritroviamo una Calabria che cresce e che cambia che, per la prima volta, riceve l’attenzione di investitori italiani e stranieri che vengono in Calabria perché la ritengono attrattiva e appetibile per gli investimenti».

«Allora – ha concluso l’assessore Calabrese – noi proseguiremo su questo percorso e lo vogliamo fare insieme a voi, in maniera sinergica, anche per far tornare in Calabria i calabresi di seconda, terza e quarta generazione. Dal turismo balneare al cicloturismo, dal turismo delle radici al turismo dei cammini e al Giubileo 2025: oggi ci sono tutte le condizioni per contribuire tutti insieme a far crescere una Calabria straordinaria». (rcz)

Falbo (Camera di Commercio) incontra il sindaco di Soverato

Si è parlato dello sviluppo e della competitività turistica di Soverato e dell’aria costiera di riferimento, nel corso dell’incontro svoltosi tra il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, e il sindaco di Soverato, Daniele Vacca.

Un confronto aperto e cordiale che, partendo dalla disamina del quadro economico congiunturale dell’area di interesse, si è focalizzato sulle potenzialità di sviluppo turistico di un comprensorio dalle evidenti potenzialità, che vede in Soverato la città più importante della fascia costiera catanzarese.

Nello specifico, Falbo e Vacca hanno posto particolare attenzione al piano di sviluppo Porto Turistico della Baia di Soverato-Satriano (Sosa), predisposto dall’Amministrazione comunale con obiettivi strategici di ampio respiro e con attese di ricadute economiche e sociali tali da risultare interessanti anche in ambito regionale.  

«Un progetto importante e altamente qualificante – ha detto il Presidente Pietro Falbo – in quanto comprensivo di diversificati interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, con potenziamento di servizi non solo nel settore della nautica ma anche dell’accoglienza e dell’ospitalità che danno valore aggiunto all’offerta turistica della Città e del territorio».

«Ridisegnare i luoghi e definire nuove formule di accoglienza  – ha sottolineato il Presidente Falbo – è la strategia vincente per valorizzare l’identità e l’attrattività dei territori in una logica di offerta turistica rispondente alle esigenze emergenti dei nuovi viaggiatori che si muovono sempre più dinamicamente verso mete diversificate e diversamente motivati per vacanze, ma anche per studio e lavoro».

«In questa direzione – ha concluso – con il sindaco Vacca c’è unitarietà di intenti e di sinergia per sostenere in modo produttivo piani di sviluppo infrastrutturale, economico e sociale, come e specificatamente del sistema  delle imprese, parte attiva e beneficiaria di questa visione».

«L’incontro con  il Presidente Falbo – ha sottolineato il sindaco Daniele Vacca – è stato proficuo per discutere sulle varie problematiche legate allo sviluppo turistico e  commerciale del territorio. Lavorando in sinergia, si possono trovare utili soluzioni e raggiungere risultati importanti. Auspico che questo sia l’inizio  di una altrettanta proficua collaborazione».

Il Presidente Falbo e il sindaco Vacca si sono quindi salutati, dandosi appuntamento a breve per verificare, in termini operativi, una comune pianificazione strategica.  (rcz)

 

LA LOCRIDE È TURISMO: MA SERVE UNITÀ E
SINERGIA PER PROMUOVERE IL TERRITORIO

di ARISTIDE BAVANei vari appuntamenti turistici in campo nazionale e internazionale vengono messe in risalto molto spesso le potenzialità della Calabria, e della Locride in particolare, che – ormai è un vecchio ritornello – necessità di maggiore attenzione da parte degli organismi istituzionali.

Non ci vuole molto per mettere a fuoco il grande patrimonio archeologico locrideo  ben degno di far parte di un apposito (e nuovo)  itinerario turistico che potrebbe portare alla scoperta di questa area ricca di storia e tesori archeologici.

L’obiettivo sarebbe scontato: promuovere e far meglio conoscere le bellezze della Magna Grecia in uno con le testimonianze romane, per stimolare i turisti a venire a vedere le preziose tracce storiche del territorio e ricordare che Locri e la Locride ospitano siti archeologici di grande rilievo.

Una proposta, che dovrebbe, però, essere suffragata da un qualcosa in più che nel passato è mancata e che, seppure scontata, potrebbe nell’immediato fare la differenza malgrado tante precarietà che il territorio si porta appresso e che quotidianamente vengono denunciate soprattutto dagli operatori turistici.

Ovvero la necessità che la promozione del grande patrimonio esistente nella Locride  deve avere più forza per la loro valorizzazione attraverso un discorso “unitario” che interessi tutto il territorio. Non è una novità, anche perché lo stesso Gal Terre Locridee, tempo addietro, ha presentato una proposta progettuale  includendo visite guidate ai principali siti archeologici della zona e percorsi tematici pensati per coinvolgere turisti e cittadini. Il tutto “abbracciando” l’intero territorio. 

I “tesori”, nella Locride, d’altra parte non mancano, dalla Villa Romana di Casignana al Naniglio di Gioiosa Jonica, agli scavi di Locri all’anfiteatro di Portigliola o allo stesso Museo di Monasterace, luoghi principali d’interesse più conosciuti ma non i soli presenti sul territorio. La Locride in effetti, può offrire un’offerta integrata di grande respiro che faccia vivere ai turisti un percorso generalizzato che non si limiti ad un singolo luogo ma offra una visione d’insieme del suo patrimonio storico.

Se si riesce a fare questo si può attirare un turismo sempre più ampio e diversificato, per fare della Locride una destinazione culturale di riferimento e nello stesso tempo – altro particolare da non sottovalutare – coinvolgere i cittadini, soprattutto i più giovani,  ad avere una maggiore consapevolezza del proprio patrimonio culturale,  stimolandoli a coltivare le radici di una crescita turistica che possa durare nel tempo.

D’altra parte Archeologia e turismo, da sempre costituiscono per molte zone del nostro Paese un importante binomio e un autentico toccasana per produrre economia in un settore  che rimane  trainante. Viene da chiedersi perché in confronto ad altre Regioni e in altre zone dove le due cose hanno portato economia, lavoro e ricchezza, nella Locride questo binomio ancora non funziona per come dovrebbe.

Il territorio, è innegabile, annovera al suo interno siti di straordinario interesse, due Musei, quello di Locri e di Monasterace che contengono reperti di indubbia importanza storica, resti antichi sparsi in molti angoli, il Musaba, struttura artistica all’avanguardia ed ancora una miriade di strutture di notevole pregio sparpagliate nei suoi tanti borghi antichi.

Un patrimonio immenso che, però, non riesce ad assolvere quello che dovrebbe essere il suo compito principale, ovvero richiamare flussi  reali e continui di turisti. Quelli veri, per intenderci.

Chissà se cambiando strategia e lavorando in maniera unitaria non si convincano anche gli organismi superiori a guardare con maggiore interesse alla necessità di risolvere i problemi che penalizzano il territorio? Giriamo la domanda anche ai sindaci che continuano ad essere ancora molto assenti. (ab)

La Regione approva il Piano di promozione turistica

«Questo Piano non è solo una strategia di promozione turistica, ma rappresenta un progetto di crescita sostenibile che va a consolidare il lavoro fatto in questi anni dal Governo regionale». È quanto ha detto l’assessore regionale al Turismo, Giovanni Calabrese, a margine dell’approvazione, da parte della Giunta regionale, del Piano Turistico, sottolineando come «si continua anche con Calabria Straordinaria a promuovere l’immagine della Calabria, e a valorizzare le specificità identitarie ed i suoi prodotti turistici, culturali e ambientali».

«Crediamo molto – ha aggiunto – nelle potenzialità turistiche della nostra Regione e con l’approvazione del nuovo Piano esecutivo di promozione turistica per l’annualità 2025, si prosegue il percorso di evoluzione e di trasformazione che mira a valorizzare la bellezza, la cultura e le tradizioni che rendono la Calabria unica».

Con lo stesso atto si stabilisce anche la dotazione finanziaria per la realizzazione degli interventi che è di 26.074.280,00 di euro.

«Il piano – ha spiegato – che coinvolge il nostro patrimonio naturale, le nostre eccellenze enogastronomiche e l’ospitalità calabrese, punta alla qualità dei servizi e ad un turismo per tutte le stagioni».

«Ecco perché – ha proseguito – nel piano abbiamo dato massima attenzione a nove azioni strategiche: dalla promozione e marketing digitale turistico al fine di rafforzare l’immagine del territorio calabrese sui mercati nazionali e internazionali e incentivare nuovi flussi turistici verso la “Destinazione Calabria”, al Portale Calabria Straordinaria e Osservatorio Turistico; dagli interventi per la promozione e comunicazione turistica alle iniziative congiunte con organismi pubblico-privati del settore operanti in Italia e all’estero alla costituzione e il consolidamento di Distretti Turistici per la promozione e la valorizzazione delle specificità e delle eccellenze territoriali».

«Il nostro obiettivo – ha spiegato ancora Calabrese – è quello di attrarre turisti da ogni parte del mondo, ma anche di stimolare la crescita dell’economia locale, creando nuove opportunità di lavoro nel comparto del turismo e favorendo la cooperazione tra le istituzioni, gli imprenditori e le comunità locali. Per le azioni prioritarie sono inoltre stati individuati specifici asset strategici che assumono rilevanza per la crescita del sistema turistico regionale: sviluppo del turismo naturalistico, nautico, termale».

«L’approvazione di questo Piano – ha rimarcato infine l’assessore Calabrese – segna l’inizio di un percorso che vedrà l’incremento delle infrastrutture, il miglioramento della qualità dei servizi turistici e una maggiore promozione delle nostre meraviglie, come le coste incontaminate, i parchi naturali, le ciclovie, i borghi storici e i siti archeologici, nonché la promozione dei viaggi delle radici».

«Siamo certi – ha concluso – che la Calabria saprà conquistare una posizione di prestigio nel panorama turistico internazionale, diventando, grazie soprattutto agli investimenti nel sistema aeroportuale messi in atto dal presidente Occhiuto, una meta imperdibile per chi cerca bellezza, tradizione e autenticità» (rcz)

L’OPINIONE / Giuseppe Nucera: Non può esistere Reggio città turistica se non si interviene su ricettività

di GIUSEPPE NUCERA – Reggio Calabria ha tanta storia da presentare, cultura ma mancano i posti letto.

Mi domando e chiedo al sindaco Falcomatà: va bene la presentazione della storia e delle eccellenze proposte nell’audizione di mercoledì a Roma in occasione di Reggio Capitale della Cultura 2027, ma dove andrebbero tutti questi turisti che ci si propone di ospitare? Da qui bisogna partire per realizzare una città turistica, altrimenti è tutto inutile.

Un piccolo centro del Tirreno ha più posti letto di Reggio Calabria. Il Miramare è chiuso da anni, una miseria e spreco di possibilità per la nostra città. Al posto dell’ex cinema Orchidea sarebbe ideale un hotel, non l’ennesimo centro culturale. Reggio Calabria così facendo diventa una città di transito, non turistica. Pressappochismo e miopia di questa amministrazione impediscono di avere una visione incentrata sulle reali e necessità del nostro territorio.

Da anni propongo la realizzazione di un grande centro congressi e fiere a Pentimele con annesso hotel. Sarebbe un polo fondamentale di sviluppo della nostra città. Inoltre, la mia proposta di trasferire le scuole dal centro in altre zone per realizzare alberghi non è mai stata concretizzata. Non può esistere Reggio città turistica se non si interviene in modo incisivo sulla ricettività. I B&B realizzati dai volenterosi imprenditori reggini non possono essere sufficienti.

Infine, il Museo del Mare sarà un grande attrattore per la nostra città, le opere dell’archistar Zaha Hadid sono conosciute in tutto il mondo. Se Falcomatà non avesse definanziato l’opera anni fa, forse oggi sarebbe già stata completata. Ma il ravvedimento è stato utile e oggi possiamo parlare dell’avvio del cantiere. (gn)

[Giuseppe Nucera è imprenditore e leader del movimento La Calabria che vogliamo]

A Cariati di discute di turismo tra limiti, paradossi e contraddizioni

Si parla di turismo oggi pomeriggio a Cariati e l’occasione viene dalla presentazione del libro di Franco Capalbo Perché la Calabria non dovrebbe campare di turismo?.

Secondo l’autore, il modello di turismo attualmente preferito in Calabria, soprattutto dalla classe politica e dalle pubbliche amministrazioni locali, non solo provoca danni ambientali ed impoverisce il territorio ma non rappresenta una reale alternativa economica alla cosiddetta de-industrializzazione. Siamo di fronte ad un modello estrattivo, che drena cioè risorse senza benefici per il territorio. È basato su promesse illusorie di ricchezza e sviluppo. Cosa si potrebbe o dovrebbe fare per invertire rotta? Per prima cosa vanno coinvolti gli abitanti locali nella pianificazione turistica.

E poi serve valorizzare i borghi come risorsa autentica, favorendo l’equilibrio tra uomo, natura, economia e lavoro per un turismo rispettoso e lento.

È su questa analisi e sulle prospettive di superamento del modello turistico fallimentare che da decenni imperversa nei territori di una regione che stenta a risalire classiche negative impietose, ragionamenti emergenti nel volume di Franco Capalbo, che ci si confronterà oggi venerdì 27 dicembre al Museo Civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni (MuMAM), nella cittadella fortificata bizantina di Cariati.

Promosso dall’Associazione regionale B&B e Affittacamere Calabria, coordinati da Lenin Montesanto, Program Manager della cabina di regia sui MID della Regione Calabria, dialogheranno con l’Autore, il presidente dell’ARBBAC Leonardo Trento, il Sindaco Cataldo Minò, Giovanni Filareti, patron dell’esperienza imprenditoriale A’ Cantina di Cariati, Franco Laratta, giornalista di LaC TV, Saverio Madera, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Majorana di Corigliano-Rossano, Tullio Romita, docente Unical e Pierluigi Caputo, Vice Presidente Consiglio Regionale Calabria.  λ

Giordano (Confapi) incontra l’assessore Calabrese: Focus su interventi per turismo

Giovanni Giordano, vicepresidente Nazionale e Presidente Regionale Confapi Turismo e Cultura e Coordinatore Regionale MAAVI (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane), ha incontrato l’assessore regionale al Turismo, Giovanni Calabrese, per parlare delle criticità e trovare soluzioni per il settore.

Assieme a Giordani, una una delegazione composta dagli operatori Pino Canzonieri – Full Travel, Pina Cappadona – Batida Travel, Vanni Tomaselli – Tutto Viaggi e Maurizio Cauteruccio, guida turistica.

Giordano ha manifestato la sua soddisfazione per l’incontro, durante il quale l’assessore si è mostrato disponibile ad affrontare i temi sollevati e a cercare possibili soluzioni. Al termine dell’incontro, è stato consegnato all’assessore un documento sintetico che riassume i principali punti trattati.
La nota sottolinea alcune problematiche che richiedono interventi urgenti e mirati. In primo luogo, si evidenzia la necessità di istituire una cabina di regia che includa le rappresentanze delle associazioni di categoria. Questo strumento è considerato fondamentale per garantire un dialogo costante e una gestione coordinata delle questioni più rilevanti del settore.
Un altro aspetto prioritario è la creazione di un osservatorio, o di un tavolo permanente, dedicato al contrasto dell’abusivismo nel turismo. Questo fenomeno, definito una vera e propria piaga, non solo penalizza gli operatori del settore, ma arreca danni significativi all’intero tessuto economico della regione.
Il presidente Giordano, inoltre, ha ribaditola richiesta di abolire la tassa sulla licenza regionale per le agenzie di viaggio, un provvedimento che potrebbe alleviare le imprese di settore dall’ennesimo carico fiscale, giacché, la Calabria è l’unica regione dove ne viene richiesto il pagamento.
Parallelamente, chiede maggiore attenzione al comparto del Noleggio con Conducente (NCC), con interventi mirati alla regolamentazione del rilascio delle licenze. Questo comparto riveste un ruolo cruciale nel garantire collegamenti efficienti, in particolare tra aeroporti, aree costiere e zone interne della regione.
Un ulteriore punto di intervento riguarda l’emanazione di un bando per incentivare la creazione di nuove strutture ricettive. La carenza di queste ultime è considerata un ostacolo significativo alla crescita dei flussi turistici. Contestualmente, si sottolinea l’importanza di promuovere Bandi per il reclutamento di guide turistiche e relativi percorsi formativi, figure indispensabili per gestire al meglio il turismo in regione, ma attualmente insufficienti. Così come serve allineare le norme regionali sulle guide a quelle nazionali di recente approvazione.
Infine, viene proposta l’attivazione di progetti in collaborazione con le istituzioni scolastiche, finalizzati a sviluppare il turismo intra-regionale. Questi progetti non solo favorirebbero una maggiore conoscenza del territorio tra i giovani, ma contribuirebbero anche allo sviluppo economico delle aree costiere e rurali. Un comparto così interconnesso come il turismo necessita – dunque – di proposte specifiche e integrate. Solo così si rafforza il settore e si contribuisce ad una crescita equilibrata e sostenibile del nostro territorio. (rcz)

L’OPINIONE / Bruno Tucci: Il futuro della Calabria si chiama turismo

di BRUNO TUCCI – Il futuro della Calabria si chiama turismo. Se si deve lavorare per il bene dei nostri figli e dei nostri nipoti è necessario cambiare passo e dare alla nostra regione un diverso indirizzo. Per questo motivo, hanno fatto benissimo il sindaco di Corigliano e Rossano ad indire un incontro con i suoi più stretti collaboratori per studiare un piano che dia al territorio un aspetto in grado un giorno (speriamo prossimo) di garantire a quella fascia dell’alto Jonio un avvenire che faccia dimenticare i problemi di migliaia di famiglie che stentano a mettere insieme il pranzo con la cena. 

Già, perché se un giorno il turismo dovesse diventare quello che tutti auspicano l’indotto farebbe diminuire la disoccupazione e renderebbe meno fragile la situazione che è oggi assai difficile. L’augurio è che l’iniziativa del sindaco possa espandersi e non limitarsi a quella fascia di mare che si apre dopo Sibari. Bisogna andare oltre, comprendere che i quasi ottocento chilometri di costa di cui è ricca la Calabria deve essere valorizzata al massimo. Lasciarsi alle spalle le deprecabili scelte fatte tanti anni fa, durante il governo di Emilio Colombo. Ricordate? Erano i tempi successivi ai “boia chi molla” e l’esecutivo decise senza senso la industrializzazione della Calabria: ad esempio, il quinto centro siderurgico mai nato, in provincia di Reggio.

Se questa è stata la storia sbagliata di quel periodo se ne prenda coscienza e si cambi rotta. Ad essere sinceri qualcosa si è mosso, alcuni poli del Tirreno e dello Jonio sono stati valorizzati e se ne vedono i vantaggi. Ma questo non è sufficiente se vogliamo rendere la regione più bella, ma soprattutto più ricca. In parole semplici, dimenticare quell’assioma che vuole la Calabria “il Sud del Sud”. (bt)

Da Rimini la necessità di prestare più attenzione alle problematiche del turismo

di ARISTIDE BAVATurismo, dopo la Fiera Internazionale di Rimini dove la Calabria ha registrato molta attenzione emerge anche la necessità, nella Città Metropolitana e significatamente nel territorio della Locride, ricco di una grande potenziale turistico, di qualificare ulteriormente le offerte per i turisti.

La struttura associativa del Corsecom, infatti,  ha diramato una nota stampa in cui si afferma che sono stati seguiti con estremo interesse i risultati della Fiera Internazionale di Rimini che ha fatto da apripista alla stagione turistica 2025 registrando anche la partecipazione di numerosi Operatori Turistici della Locride, Con gli stessi i responsabili del Corsecom hanno intensificato i rapporti di collaborazione e unitamente ai rappresentanti della Cooperativa turistica Jonica Holidays stanno facendo fronte unico per elaborare una strategia operativa capace di competere con le altre Regioni e gli altri territori italiani che rimangono mete ambite per il settore turistico, per come testimoniato a chiusura dei lavori della Fiera dalle varie testate giornalistiche italiane e straniere e dai canali televisivi.

L’interesse  riscontrato per la Calabria – come afferma la nota del Corsecom – è stato evidenziato dallo stesso Presidente della Regione, Roberto Occhiuto e dall’ assessore al Turismo Giovanni Calabrese, che sono stati  sottoposti a continue attenzioni da operatori italiani e stranieri. Il Corsecom ha registrato una buona partecipazione del territorio della Locride che a parte i rappresentanti della Jonica Holdays è stato ben presente con  molti operatori del settore della ricettività  tra Albergatori,Tour Operator, titolari di Bed & Breakfast e di Case Vacanze, ma anche con diversi sindaci e assessori di Comuni della Riviera e delle aree interne e anche con una apprezzata e interessante presenza di imprenditori e titolari di aziende di varie attività produttive e, in particolare,  del Gal Terre Locridee, da tempo impegnato a promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio.

L’occasione, comunque, è servita anche per un significativo scambio di idee tra i rappresentanti del Corsecom, guidati dal presidente Mario Diano, con Maurizio Baggetta e Maurizio Reale Presidente e vice presidente del Consorzio Jonica Holidays, i due Tour Operator della Locride Giuseppe Canzoniere, Antonio Muia e l’esperta guida turistica Roberta Eliodoro, che si sono espressi su alcune problematiche del Settore.

In sintesi, come riporta la nota del Corsecom, è stato maggiormente evidenziato nella due giorni di Rimini che il Turismo è un settore così complesso e così variegato che mette in moto tanti altri settori capaci di condizionarlo e influenzare i potenziali turisti a scegliere una località invece di un’altra. Diventa sempre più chiaro come il turista, prima di scegliere una località, si sofferma e valuta tutto ciò a cui andrà incontro e che coinvolge il suo viaggio e il suo soggiorno. Accanto alle strutture ricettive vogliono avere notizie della località, di come si raggiunge e di quello che offre. E qui entrano subito in campo  la viabilità, i trasporti e  la loro efficienza ed ancora quello che caratterizza e qualifica principalmente una località e la inserisce tra le destinazioni turistiche, ovvero i servizi e le attrazione che vengono offerti.

Ma anche il decoro urbano, il verde pubblico, l’accoglienza, le spiagge, il mare pulito, i luoghi da visitare, i collegamenti tre le marine e le aree interne, la visita degli Antiche Borghi e delle immense risorse Storiche nonché la presenza di parchi e di Aree Archeologiche. Accanto a questi servizi gli esperti interpellati hanno sottolineato anche l’importanza della Sanità, la vicinanza di Ospedali e la loro efficienza.

Ecco, dunque, che il Corsecom riprendendo un percorso iniziato da tempo, sente la necessità di raccomandare l’opportunità di presentare un territorio pulito ordinato e organizzato e di fare, ancora una volta, appello  alle istituzioni e, in particolare, ai Sindaci affinché si si creano le condizioni per dare risposte e soluzioni alle problematiche direttamente interessate al settore turistico.

Il Corsecom si ripromette di continuare il suo impegno operativo per stimolare maggiore interesse per la soluzione delle problematiche del territorio nella consapevolezza che il settore turistica può diventare trainante per lo sviluppo economico e sociale del territorio. (ab)

L’OPINIONE / Rossano Sasso: Il turismo in Calabria sta vivendo una fase di grande crescita

di ROSSANO SASSO – Il turismo in Calabria sta vivendo una fase di grande crescita, frutto di una strategia vincente che punta a valorizzare le straordinarie risorse del territorio e migliorare le infrastrutture, in particolare quelle aeroportuali. Questo risultato è merito di una visione lungimirante promossa dal presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, e rafforzata dagli investimenti strategici del Ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini, che ha riconosciuto l’importanza di potenziare il sistema aeroportuale calabrese per promuovere lo sviluppo economico e turistico della regione.

Grazie al lavoro congiunto del governo regionale e del Ministero delle Infrastrutture, gli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone sono stati potenziati, rendendo la Calabria più facilmente raggiungibile dai viaggiatori nazionali e internazionali. In particolare, la collaborazione con compagnie aeree come Ryanair ha permesso di ampliare il numero di tratte disponibili, creando nuovi collegamenti con le principali città italiane ed europee. Questo ha contribuito a un notevole incremento del flusso turistico, con sempre più persone attratte dalle bellezze naturali e culturali della nostra regione.

Non a caso, Ryanair ha recentemente lanciato una campagna promozionale dedicata alla Calabria, invitando i viaggiatori a scoprire le incantevoli spiagge di Tropea e Capo Vaticano, i borghi suggestivi e la gastronomia locale. La regione, grazie agli investimenti nelle infrastrutture e alla promozione internazionale, si sta affermando come una destinazione turistica ideale per chi cerca relax, bellezza e autenticità, lontano dalle folle.

Il Presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto,  ha dimostrato che investire nel turismo e nelle infrastrutture è una strada maestra per la crescita della Calabria. Il potenziamento degli aeroporti, reso possibile anche grazie all’impegno del Ministro Matteo Salvini, ha avuto un impatto diretto sull’incremento dei flussi turistici e sullo sviluppo economico regionale, portando benefici a tutta la comunità calabrese.

Con il rafforzamento dei collegamenti aerei e l’incremento delle presenze turistiche, la Calabria è pronta a vivere una nuova stagione di crescita e prosperità, in cui il turismo rappresenta uno dei settori chiave per il rilancio economico della regione. Grazie alla collaborazione tra il Presidente Occhiuto e il Ministero delle Infrastrutture, il futuro della nostra Calabria appare più luminoso che mai. (rs)

[Rossano Sasso è commissario regionale della Lega]