;
L'assessore Caracciolo: Ferramonti di Tarsia pilastro della nuova narrazione della Calabria

L’assessore Caracciolo: Ferramonti di Tarsia pilastro della nuova narrazione della Calabria

Ferramonti di Tarsia «uno dei pilasti della nuova narrazione della Calabria». È quanto ha detto l’assessore regionale all’Istruzione, Maria Stefania Caracciolo, intervenendo al terzo appuntamento de “I giorni della Memoria – Internamento e R-esistenza umana”, la sei giorni di contenuti e riflessioni promosse dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Ameruso e dal Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti, diretto da Teresina Ciliberti.

L’assessore Caracciolo, inoltre, ha ribadito l’attenzione della Regione  per questo Marcatore Identitario Distintivo, mentre il 27 gennaio, Giornata della Memoria, la consigliera regionale Pasqualina Straface, portando i saluti del presidente Roberto Occhiuto, ha ribadito come «il Campo di Ferramonti deve essere riconosciuto tra i Parchi Letterari della Regione Calabria, a partire dall’importante avviso pubblico destinato a questa finalità, affinché questa straordinaria realtà possa beneficiare delle risorse dedicate e diventare più di oggi riferimento per la memoria, per la ricerca storica e per il recupero delle consapevolezze».

«Ferramonti, tra i marcatori identitari più emblematici della nostra terra – ha aggiunto – non è solo un luogo di memoria, ma un simbolo vivo, che ci invita a riflettere e a promuovere i valori della democrazia, della solidarietà e della dignità umana, oggi più che mai attuali e rispetto ai quali ognuno di noi deve diventare ambasciatore, soprattutto con i più giovani e nelle scuole».

Il terzo appuntamento, che ha visto in platea gli studenti dell’Istituto Comprensivo Padula di Acri, è stato coordinato da Umberto Filici, componente del Comitato Tecnico Scientifico del Museo.

Leggi antiebraiche, emigrazione clandestina e rinascita. Sono stati, questi, i temi al centro del dibattito che hanno visto i preziosi contributi di Marco Cavallarin e Simonetta Heger, intervenuti sul percorso che dalle leggi antiebraiche ha portato alla realizzazione dei campi di concentramento; di Ruth Hauben Foa, internata a Ferramonti quando aveva solo 6 anni e che non conserva di quell’esperienza ricordi di violenza o fame, ma della solidarietà della gente del posto. Le relazioni sono state intervallate da interventi musicali a cura del Maestro Simonetta Heger, che ha intonato al pianoforte il Valzer di Ferramonti, composto dai musicisti internati nel campo.

Giovedì 30 gennaio, il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia ospiterà la presentazione del cortometraggio dedicato ai giochi psico-motori dei bambini internati a Ferramonti, realizzato dall’Istituto Comprensivo Terranova da Sibari, plesso scolastico di Tarsia. Coordinati da Vincenzo Barbati, Generale dell’Esercito italiano, interverranno con il Primo Cittadino Roberto Ameruso, il Dirigente scolastico Maria Letizia Belmonte, il Direttore del Museo Teresina Ciliberti e Roberto Cannizzaro, consigliere delegato alla cultura del Comune di Tarsia(rcs)