TARSIA (CS) – Il 30 novembre lo spettacolo “Mio cognato Mastrovaknic”

Sabato 30 novembre, a Tarsia, alle 20.30, al Piccolo Teatro Popolare, in scena lo spettacolo Mio cognato Mastrovaknic, interpretato con bravura da Paolo Mauro e Marco Tiesi su testo di Ciro Lenti e con la regia di Lindo Nudo.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della settima edizione della rassegna Tarsia Teatro.

La pièce, di impronta umoristica nonostante il contesto drammatico,  è ambientata nell’anno 1943 nel campo di internamento Ferramonti dove Uccio (Tiesi), giovane fabbro del luogo condannato per reati comuni, viene rinchiuso per errore nella baracca degli omosessuali. Il giovane è preoccupato, perché teme che nel paese possano diffondersi voce calunniose che mettano in discussione la sua virilità. In cella conosce Mastrovaknic (Mauro), un professore polacco rinchiuso perché dichiaratosi omosessuale. Il rapporto fra i due all’inizio è conflittuale, soprattutto a causa dei pregiudizi di Uccio, ma se la convivenza in un primo momento esaspera lo scontro, con il passare dei giorni la condivisione di un progetto di fuga, vissuto come un anelito di salvezza e libertà, farà germogliare tra i due un’amicizia in grado di colmare la distanza mentale che li divide.

Una proposta della compagnia Teatro Rossosimona che bene s’inserisce nella visione della compagnia teatrale Luci nelle Grotte di dare spazio alle compagnie professionali calabresi, privilegiando un teatro di qualità che valorizza le maestranze locali. Dalla sua costituzione l’associazione ha intrapreso numerose attività progettuali di carattere culturale e solidale e da sette anni promuove una stagione teatrale a servizio del territorio di Tarsia e dei paesi limitrofi per dare opportunità di aggregazione alla comunità attraverso il linguaggio universale del teatro.

La rassegna “Tarsia Teatro” proseguirà sabato 14 dicembre alle 20.30 con “Night and gay”, commedia sui diritti civili interpretata da Alessandro Scanderbeg (anche autore del testo) e Paolo Mauro con la regia di Lindo Nudo; sarà poi la volta di una proposta del Centro R.A.T/Teatro dell’Acquario: “Che fa Sua Maestà…?”, di e con Francesco Liuzzi e Rossana Micciulli, sabato 28 dicembre alle 18.30.

Raccontando Pirandello” è il titolo dello spettacolo scritto da Antonello Antonante e Gianfranco Quero sull’opera del celebre drammaturgo siciliano e interpretato dallo stesso Quero in programma il 22 marzo 2025 alle 20.30.

Chiusura di stagione – sabato 12 aprile 2025 alle 20.30 – affidata a “4×25”, scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Praticò: una produzione di Teatro Rossosimona che invita a riflettere sulle morti bianche. (rcs)

Al Campo Ferramonti di Tarsia si commemorano le vittime dell’Olocausto

Domani mattina, al Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, che ospita il Museo Internazionale della Memoria, si terrà una cerimonia speciale per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Dopo la deposizione di una corona e la celebrazione religiosa tenuta da don Cosimo Galizia, parroco di Tarsia, seguiranno i saluti  istituzionali, con la presenza del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, dell’assessore Regionale della Calabria, Gianluca Gallo, del consigliere regionale, Luciana De Francesco, e del consigliere comunale di Tarsia con delega alla Cultura, Roberto Cannizzaro.

Durante la cerimonia, interverranno il noto storico Vittorio Cappelli, Direttore Scientifico dell’Icsaic, che parlerà dell’importanza della memoria storica, e Walter Brenner, figlio di un ex internato di Ferramonti di Tarsia, che condividerà la testimonianza della sua famiglia. Modera il giornalista Pasquale Motta.

Saranno presenti, anche, le autorità locali, tra cui il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, e la Presidente della Provincia di Cosenza, Maria Rosaria Succurro. Umberto Filici, membro del C.TS. del Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia, e Teresina Ciliberti, Direttore del Museo, saranno presenti per rappresentare l’importanza di preservare la memoria di questo luogo storico.

La cerimonia si concluderà con l’intervento di Adriana Taubert, figlia di un ex internato di Ferramonti di Tarsia, che condividerà la sua esperienza personale.

Durante la giornata, sarà possibile visitare il monumento sito in Viale Riccardo Pacifici, che rappresenta un simbolo della memoria e dell’importanza di non dimenticare gli orrori dell’Olocausto.

Questa cerimonia rappresenta un momento significativo per ricordare le vittime dell’Olocausto e per onorare la memoria di coloro che hanno sofferto in questo campo di concentramento. Il Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia svolge un ruolo fondamentale nel preservare la storia e nell’educare le future generazioni sull’importanza di combattere l’odio e la discriminazione. (rcs)

TARSIA (CS) – Le riprese del docufilm “Menorah Esodo 25” al campo di Ferramonti

Le macchine da presa ritornano a Ferramonti. Continuano le riprese del docufilm “Menorah Esodo 25” scritto e diretto da Gianfranco Confessore e prodotto da Visualia-Produzioni Cinematografiche, il cui presidente è Attilio Russo e “Tempi Moderni European Film Association” del presidente Ermanno Reda, con il contributo fondamentale della Calabria Film Commission, a supporto del progetto.

Nei giorni scorsi nuova tappa e nuove riprese: la location del ciak è stata il Campo di concentramento Ferramonti di Tarsia, che fu il più grande realizzato dal regime fascista in Italia. Il campo era destinato alla reclusione di ebrei provenienti da tutta Europa, “occupato” da quasi 2200 persone.

Attori e produzione hanno lavorato intensamente alle scene del docufilm, immersi tra i racconti e le storie del campo di concentramento. Reda e Confessore, insieme ad Alberto Celestino, aiuto alla regia e Pierandrea Dotto, direttore alle camere, hanno “accompagnato” gli attori nel prosieguo delle scene, in un clima straordinariamente reale.

Gli attori sul set a Ferramonti sono stati Cristina Raffaele, Andrea Marozzo e Donato Buccieri. Un cameo anche per il regista.

Costumi originali realizzati da Valentino de Rose, auto d’epoca fornite da Victor autonoleggio, gioielli originali disegnati e realizzati da Gerardo Sacco, makeup Moema Academy di Giada Falcone. Prossime riprese, prima del “gran finale” previsto nella città vecchia a Cosenza, saranno realizzate a Reggio Calabria e Bova. (rcs)

A Tarsia si è festeggiato l’olio calabrese: Il sindaco annuncia la De.Co

La quarta edizione di Tarsia città dell’olio in festa è stato un vero e proprio successo. Una serata in cui si è festeggiato l’olio calabrese con la degustazione iniziale del dottor Mario Reda ed il dibattito, a seguire, con le istituzioni e gli esperti per focalizzare al meglio il cammino intrapreso e la valorizzazione del prodotto e dei produttori.

Nel corso della manifestazione, poi, è stato annunciato dal sindaco Roberto Ameruso, della De.Co., la denominazione comunale, altro importante traguardo a queste latitudini. Ed ulteriore base di partenza per altri obiettivi.

Alla fine musica popolare, canti e balli, con il “percorso” enogastronomico tra i vicoli illuminati della città.

Entusiasti gli amministratori locali con il sindaco Roberto Ameruso ed il consigliere comunale delegato Sara Scarola, che – insieme a tutta l’amministrazione comunale ed al sempre attivo centro anziani – hanno lavorato sodo all’organizzazione della kermesse.

Il dibattito, moderato dal giornalista Francesco Mannarino, ha coinvolto il presidente del Consorzio Olio di Calabria Igp Massimino Magliocchi che ha tracciato le tappe ed i risultati, anche nazionali, della campagna mediatica messa in campo (dal Ministero della Salute alla Lilt, dal campione di tuffi Tocci alla sponsorizzazione della squadra di pallanuoto femminile di serie A1 passando per i testimonial come Peppone Calabrese e la partecipazione alle trasmissioni Linea Verde ed a La7 con la Cucinotta).
Insieme a loro anche il commissario Arsac, Fulvia Caligiuri, e la piena disponibilità del “braccio operativo” della regione Calabria per “spingere” ulteriormente sulla qualità dell’olio ed infine, non per ultimo, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che ha parlato di “ascensore sociale” in riferimento alle opportunità, nelle famiglie calabresi del passato, che proprio l’albero di ulivo è riuscito ad apportare. Consentendo studi, crescite professionali e successi.
L’appuntamento, al Centro Visitatori Riserve, palazzo Rossi, diretto da Agostino Brusco, ha destato molta curiosità e tantissima partecipazione.
«L’olivicoltura rappresenta il primo settore agricolo a Tarsia in quanto ad estensione e produzione, la maggior parte Biologico e Igp», hanno rimarcato i protagonisti.
Cultivar principe e indiscusso è la Roggianella di Tarsia, dalla qualità superiore per via delle caratteristiche organolettiche e chimiche dell’olio che ne deriva.
«La storia ci racconta che Tarsia è arrivata ad avere fino a sette frantoi attivi contemporaneamente nel suo piccolo territorio», è emerso nel corso della serata. Tra orgoglio e appartenenza. In mezzo le videoricette di prodotti tipici tarsiani, curate da Pasquale Borchetta, patrimonio culturale indescrivibile, del circolo anziani “Maria Santissima”, promotore insieme all’amministrazione dell’iniziativa, il riconoscimento di impresa storica ottenuta dall’azienda Acquaceraso Contessa della famiglia Rende ed i balli popolari mescolati alle tradizioni culinarie. Tarsia, città dell’olio in festa. (rcs)

 

TARSIA (CS) – L’evento “Città dell’olio in festa”

Domani pomeriggio, al Centro Visitatori Riserve, è in programma la quarta edizione di Tarsia città dell’olio in festa, che prevede tantissime iniziative dedicate proprio al mondo dell’olivicoltura.

Si parte con le degustazioni guidate di oli calabresi a cura di Mario Reda, la tavola rotonda con il dibattito alla presenza del sindaco Roberto Ameruso, del consigliere comunale delegato Sara Scarola, del presidente del Consorzio Olio di Calabria Igp Massimino Magliocchi, del commissario Arsac, Fulvia Michela Caligiuri, del direttore generale del dipartimento agricoltura Giacomo Giovinazzo e dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo (ore 19) e poi, dalle 20,30 in poi, il percorso enogastronomico con la musica popolare del trio “Suoni lontani”.

«L’olivicoltura rappresenta il primo settore agricolo a Tarsia in quanto ad estensione e produzione, la maggior parte Biologico e Igp», fanno sapere dal Comune.
Cultivar principe e indiscusso è la Roggianella di Tarsia, dalla qualità superiore per via delle caratteristiche organolettiche e chimiche dell’olio che ne deriva.
«La storia ci racconta che Tarsia è arrivata ad avere fino a sette frantoi attivi contemporaneamente nel suo piccolo territorio», dicono gli organizzatori. Diverse le aziende storiche del territorio che consentiranno di presentare anche il marchio De.Co. Grande attenzione è prestata dal sindaco Roberto Ameruso e dell’amministrazione comunale tutta nei riguardi di questo settore.
Così come Il circolo anziani “Maria Santissima”, promotore insieme all’amministrazione dell’iniziativa, che presta alle nuove generazioni esperienza e saggezza.
Aria di festa dunque. Per l’olio e per la consapevolezza di una qualità ormai riconosciuta ed apprezzata. Tarsia è pronta ad accogliere visitatori e calabresi innamorati delle proprie origini. (rcs)

Dominick Critelli, l’eroe di guerra che torna nella sua Calabria

Dominick Critelli, un eroe di guerra decorato con la Medaglia dell’Aria, si prepara, all’età di 102 anni, per un significativo viaggio di ritorno alle sue radici calabresi.

Questa visita straordinaria, pianificata dal 14 al 16 ottobre, rappresenta un tributo tangibile al coraggio di Critelli e al suo profondo legame con la Calabria.

Noto per il suo coraggio e la dedizione dimostrati durante la Seconda Guerra Mondiale, Dominick Critelli è stato uno degli uomini coraggiosi del 378° Reggimento che ha volato dietro le linee nemiche nel novembre del 1944. La sua missione era consegnare rifornimenti vitali alle truppe americane isolate bloccate sul lato nemico di una testa di ponte. Per il suo servizio eroico e meritorio, è stato insignito della prestigiosa Medaglia dell’Aria, oltre a ricevere altre onorificenze militari, tra cui la medaglia della campagna europeo-africano-mediorientale con tre stelle di bronzo, la medaglia del teatro americano, la medaglia della vittoria della Seconda Guerra Mondiale e una medaglia di buona condotta.

La visita di Dominick Critelli è stata resa possibile grazie all’impegno del presidente del Comites di New York, Alessandro Crocco, originario di Acri. Crocco ha espresso il suo entusiasmo per questa visita, affermando: «Questa iniziativa è un tributo ai sacrifici dei nostri connazionali e alla profonda connessione che condividiamo. La sua risonanza va ben oltre la sua importanza storica, poiché serve anche a rafforzare e consolidare il legame che ci unisce, sia tra le comunità calabresi negli Stati Uniti che tra di noi e le nostre radici in Calabria».

Il 15 ottobre, Critelli e i suoi ospiti, tra cui la figlia Nancy e l’organizzatrice della visita in Italia, Elizabeth Bettina Nicolosi, si dirigeranno a Tiriolo, il borgo natio di Dominick. La comunità locale, grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale e del presidente dell’Unpli regionale Filippo Capellupo, riceverà con entusiasmo il valoroso eroe di guerra, sottolineando l’importanza di preservare le proprie radici culturali e storiche. Questa affettuosa accoglienza rappresenta un sincero omaggio alla memoria delle proprie origini.

Il lunedì 16 ottobre, ospiti del comune di Tarsia, la delegazione si recherà a Ferramonti, dove visiterà il campo di concentramento e Dominick Critelli avrà l’opportunità di condividere il suo commovente racconto. Questo luogo storico simboleggia le sfide affrontate dai connazionali italiani durante la Seconda Guerra Mondiale e si intreccia con la storia dell’ex reduce di guerra, costituendo un patrimonio che ispirerà e verrà trasmesso alle future generazioni, rafforzando il legame con la sua amata Calabria.

Questi eventi straordinari offrono un’opportunità unica per rinsaldare i legami che uniscono le comunità calabresi all’interno e all’esterno del territorio, promuovendo una maggiore comprensione e collaborazione tra le terre di origine e la diaspora calabrese. (rcz)

TARSIA (CS) – In scena Spine

Ècon lo spettacolo “Spine” di Mana Chuma, in programma domenica 8 ottobre, alle 18, a Tarsia, al Piccolo Teatro Popolarel la prima parte della stagione “Tarsia Teatro – Percorsi nei generi teatrali” dell’Associazione Luci nelle Grotte, presieduta da Ernesto Iusi e la direzione artistica di Flavio Casella.

La stagione teatrale è realizzata con la collaborazione dell’amministrazione comunale e il contributo della Regione Calabria.

Sul palcoscenico Stefania De Cola, Lorenzo Praticò e Mariano Nieddu.

Un racconto a più voci, intessuto di urla gridate sottovoce. Personaggi che sembrano fantasmi si muovono come le foglie degli alberi di notte.

«“Spine” – si legge nelle note di regia – nasce dal bisogno di individuazione di nuove modalità di creazione artistica, da una necessità espressiva».

«Dall’esigenza di confrontarsi con una storia alta a partire dai margini, dai vuoti non raccontati – conntinua la nota – dalla volontà di indagare strade normalmente ignorate, sia in termini di drammaturgia che di ricerca linguistica.

«È un calendario di qualità di cui andiamo fieri – affermano Flavio Casella ed Ernesto Iusi – . Un percorso teatrale in crescendo che Luci nelle Grotte ha avviato circa sei anni fa per dare alla comunità di Tarsia un’opportunità di crescita e di aggregazione attraverso il linguaggio universale del teatro». ν

Tre incontri per ricordare il Campo Ferramonti di Tarsia

A Castrovillari, Tarsia e San Marco Argentano si parlerà del Campo Ferramonti di Tarsia, il campo di internamento del periodo fascista, situato in Calabria, l’unico dove non c’è stato nemmeno un morto. L’occasione è il bel romanzo, Campo Ferramonti Storia di una vita, edito da Media&Books, ispirato a una storia vera, di Pino Ambrosio, un calabrese che vive da moltissimi anni in Svizzera e che ha vissuto per indiretta esperienza familiare la storia di Ferramonti.

Gli incontri, promossi da Casa Calabria International, saranno guidati dal giornalista Santo Strati, direttore del quotidiano Calabria.Live, che intervisterà l’autore con l’intervento di studiosi, giornalisti e pubblico.

Si comincia il 2 agosto a Castrovillari nella sede del Palazzo di Città, con l’intervento del sindaco Domenico Lo  Polito e il responsabile culturale dell’Associazione Kontatto Production Pasquale Pandolfi. Il 3 agosto l’incontro sarà ospitato al Museo della Memoria di Ferramonti e vedrà la partecipazione del sindaco Roberto Ameruso e della direttrice del Museo della Memoria Teresina Ciliberti. Si chiude a San Marco Argentano il 4 nell’atri comunale ocn la partecipazione della sindaca Virginia Mariotti.

L’opera di Pino Ambrosio ci dona una storia nella storia che molti italiani, ebrei italiani e a vario titolo cittadini stranieri sono stati costretti a vivere e subire.

Pino Ambrosio in questo libro ci invita a riflettere sulle barbarie della guerra che ancora oggi purtroppo nel mondo sono di estrema attualità. di In quegli anni tutti hanno vissuto l’orrore della guerra, le atrocità della persecuzione razziale, il fanatismo e la propaganda dei regimi dittatoriali.

Molti essere umani senza colpa hanno vissuto nel silenzio, la  loro prigionia, le torture, l’olocausto nella completa indifferenza di tanti, in alcuni casi di molti vicini di casa che hanno taciuto per paura o hanno omesso di dare soccorso o aiuto solo per ipocrisia o peggio ancora per scelte dovute ad una pazza ideologia.

Le sole vittime con la loro solitudine hanno scritto pagine di storia ricche di eroismo che per la crudeltà di alcuni uomini, hanno ricevuto una immane sofferenza che a distanza di tanto tempo scuote ancora la coscienza degli uomini giusti.

Molti uomini che hanno fatto la scelta di stare dalla parte giusta in quel preciso contesto storico, sono stati definiti Uomini Giusti, hanno sentito il dovere di dare il loro contributo mettendo a rischio la propria esistenza (in alcuni casi anche più volte) per tentare di salvare le vite, alleviare le sofferenze inutili e le tante barbarie e oscenità dell’olocausto a  cui uomini, donne, bambini erano stati destinati. Questi sono i veri uomini a cui noi tutti dobbiamo rendere omaggio, dare voce e tramandare il loro esempio alle future generazioni.

Uomini che, senza interesse alcuno hanno scritto le più belle pagine di grande Umanità, nella follia generale del secondo conflitto mondiale, dove l’odio dilagante ha visto immolare tra il 1933 e il 1945,  circa 15-17  milioni le vittime dell’Olocausto, di entrambi i sessi e di tutte le età, tra cui 4-6 milioni di ebrei. (rcs)

TARSIA (CS) – Borgo in Festival, mercoledì in scena “Re Pipuzzu fattu a manu”

Mercoledì 28 dicembre, a Tarsia, alle 20, al Piccolo Teatro Popolare, in scena lo spettacolo Re Pipuzzo fattu a mano, per Borgo in Festival.

La rassegna “Borgo in festival”, la cui  direzione artistica è affidata a Flavio Casella, porta la firma dell’Associazione Luci nelle Grotte presieduta da Ernesto Iusi ed è stata realizzata con la collaborazione dell’amministrazione comunale guidata da Roberto Ameruso e il contributo della Regione Calabria.

Dario De Luca (Scena Verticale) dà corpo e voce a questo racconto popolare, puntando l’attenzione sulla storia di Re Pepe, anche se il vero protagonista della storia non è il re del titolo, ma una donna: una giovinetta di sangue reale sicura del fatto suo. In un melologo dolce e irriverente, il personaggio di Reginotta, figura femminile calabrese e “capatosta”, è pronta a trasformare la tradizionale ricerca obbligata del marito in un atto creativo fatto di pastafrolla, riscatto e caparbia femminile. La narrazione mischia l’italiano al nostro dialetto più musicale.

In scena con De Luca il musicista polistrumentista Gianfranco De Franco, che accompagna la narrazione con un setting di strumenti elettronici e a fiato, creando uno spazio sonoro suggestivo e spesso emotivo che mischia accenti popolari con armonizzazioni contemporanee. (rcs)

TARSIA (CS) – Borgo in Festival, domenica lo spettacolo “Spartacu in stri viu”

Domenica 4 dicembre, al Piccolo Teatro Popolare di Tarsia, alle 20, in scena lo spettacolo  Spartacu Strit Viù – Viaggio sulla SS 106 ispirato alla lotta di Franco Nisticò, con Francesco Gallelli e la regia di Luca Michienzi.

Lo spettacolo Spartacu Strit Viù della compagnia Teatro del Carro è il  quarto appuntamento della rassegna Borgo in festival, realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale guidata da Roberto Ameruso e il contributo della Regione Calabria, con la direzione artistica di Flavio Casella e l’organizzazione dell’associazione Luci nelle Grotte presieduta da Ernesto Iusi.

La strada statale 106 Jonica, conosciuta come la strada della morte, diventa il pretesto per parlare di schiavitù, di sogni, di incontri, di paesaggi, di incidenti, di Beautiful, di mar Jonio, di lotta e di politica.

È la strada che Spartacu, contemporanea incarnazione dell’antico lottatore/schiavo trace Spartacus, si trova a percorrere ogni giorno per andare a guadagnare quei pochi denari che gli occorrono per sperare di costruirsi un futuro e una famiglia. Sa che il suo destino è legato a questo viaggio quotidiano, che costantemente compie, sin da quando è piccolo, perché lui su questa strada ci è nato e per questa strada si batterà tutta la vita. Ed ecco così che la vicenda dell’eroe di epoca romana, che la leggenda vuole abbia compiuto imprese mirabili proprio in Calabria, si intreccia con quella dell’uomo d’oggi.

Una storia che si intreccia alla vita e alla lotta di Franco Nisticò, politico calabrese che si è battuto con ogni mezzo per l’ammodernamento della 106, sino alla sua morte avvenuta nel 2009. (rcs)