COSENZA – Due giornate dedicate alla prevenzione delle infezioni ospedaliere

Domani – e il 28 novembre – a Cosenza, nella Sala Convegni dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, si terrà la prima delle due giornate dedicate alla prevenzione delle infezioni ospedaliere, promosse dall’As di Cosenza.

Liniziativa, finanziata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR – Missione 6, Componente 2, Sub-investimento 2.2), si inserisce nel programma nazionale di aggiornamento destinato al personale del Servizio Sanitario. Il corso è rivolto ai componenti del C.I.C.A. e ai referenti del rischio infettivo, oltre che ad altre figure individuate nelle strutture ospedaliere.

Le lezioni saranno guidate da esperti del settore, sotto la responsabilità scientifica della professoressa Aida Bianco, con il coordinamento del Responsabile Unico del Progetto, ingegner Raffaele Rosignuolo.

Il direttore generale, dottor Antonio Graziano, aprirà i lavori insieme alla Direzione Sanitaria aziendale rappresentata dal dottor Martino Rizzo, rimarcando la scelta strategica dellAsp di investire nella crescita professionale del personale.

Come sottolinea la Direzione, «il potenziamento delle competenze è la condizione per garantire una sanità di qualità e servizi più sicuri per i cittadini».

Il corso, accreditato ECM presso Agenas, prevede moduli di approfondimento sulle strategie di prevenzione, la gestione dei rischi e la sorveglianza epidemiologica, con momenti di confronto e discussione interattiva. Al termine delle due giornate sarà rilasciato lattestato con i crediti formativi, previa verifica della partecipazione e del superamento del test finale. (rcs)

COSENZA – Si presenta il libro “L’orologiaio di Brest”

Sarà presentato, giovedì pomeriggio, alle 17.30, al Cinema San Nicola di Cosenza, il libro “Lorologiaio di Brest” di Maurizio de Giovanni ed edito da Feltrinelli.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Libri in Comune”, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso e che si deve alla felice intuizione della delegata alla Cultura, Antonietta Cozza.

L’incontro sarà aperto dai saluti del Sindaco Franz Caruso. Parteciperanno la scrittrice Assunta Morrone e Pino Sassano della Libreria Mondadori. A moderare l’incontro sarà Antonietta Cozza, consigliera comunale delegata del Sindaco alla Cultura. Levento è realizzato in collaborazione con Mondadori Bookstore, la Feltrinelli e Multicinema Citrigno Group.

«Cosenza – sottolinea il Sindaco Franz Caruso – è una città che ama profondamente la cultura e che riconosce nella letteratura un elemento fondamentale della propria identità».

«Il ritorno di Maurizio de Giovanni nella nostra città, qualche anno dopo la presentazione di Caminito” – ha aggiunto Franz Caruso – è per noi motivo di grande orgoglio perché è uno scrittore che ha saputo raccontare il Sud con la forza delle emozioni e la profondità della verità. Accoglierlo ancora una volta a Cosenza significa confermare il nostro impegno nel costruire una città che vive e cresce attraverso i libri, la bellezza e il pensiero».

Con Lorologiaio di Brest”, Maurizio de Giovanni firma uno dei suoi romanzi più intensi e maturi. Ambientato tra Napoli e lItalia ferita degli anni di piombo, il libro intreccia le vite di Vera Coen, giornalista dinchiesta dal carattere indomito, ma segnato dalle delusioni, e di Andrea Malchiodi, ex professore universitario travolto da un ingiusto scandalo che gli ha distrutto la carriera e la famiglia. Le loro esistenze, apparentemente lontane, si incrociano quando un antico fatto di sangue, sepolto da quarantanni, riemerge dalle pieghe del tempo. Al centro, una figura enigmatica e quasi mitica: lOrologiaio di Brest, un uomo che conosce i segreti del passato e li custodisce come ingranaggi di un meccanismo destinato prima o poi a esplodere. È una storia di colpa e redenzione, di verità e memoria, ma anche un ritratto lucido dellItalia degli anni Ottanta, delle sue illusioni e delle sue ferite mai rimarginate. Un romanzo che mescola con maestria il thriller psicologico e il noir storico, capace di restituire il suono del tempo che scorre e delle coscienze che si risvegliano. (rcs)

COSENZA – Venerdì l’evento conclusivo della mostra itinerante Archivio Mabos

È con “Coltivazioni” che venerdì 5 settembre, a Cosenza, si chiude la mostra itinerante Archivio Mabos,  giunta alla terza edizione.

«Abbiamo scelto questo titolo per raffigurare l’essenza dell’evento, ovvero coltivare come azione multiforme che parte dalla terra per coinvolgere tutto l’assetto culturale, artistico e sociale, attivando azioni concrete per un presente e un futuro sostenibile e condiviso», spiega Elisa Longo, direttrice del Mabos.

Infatti, l’evento conclusivo, finanziato con risorse del PSR Calabria 2014/2022 – Misura 19.4 “Risorse Aggiuntive” – CUP: J48H23001140006 dal Gal dei Due Mari che si conferma motore di sviluppo locale e catalizzatore di energie territoriali, prevede diversi momenti che si susseguiranno dalle ore 9.30 alle ore 20, grazie alla collaborazione con altre realtà del territorio come il Parco Avventura Alberolandia, alle porte del Parco Nazionale della Sila, dove, durante la mattinata, i bambini e i ragazzi di Albi, Carlopoli e paesi limitrofi potranno divertirsi intraprendendo percorsi acrobatici forestali. 

A seguire, alle 11.30, si terrà una visita guidata al Mabos a cura dell’Associazione DiverCity.  Il pomeriggio, invece, sarà dedicato all’approfondimento culturale: alle ore 16, nell’ambito della tavola rotonda “Arte e territori: tra contaminazione e valorizzazione, esperienze a confronto”, presso il MABOS, la direttrice dialogherà sul tema dell’arte ambientale con Michela Laporta, storica dell’arte e cultrice della materia presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, e Paolo Genoese, direttore artistico del FACE Festival – Aspromondo che, nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, ha realizzato il Bosco degli Artisti, un progetto similare al Mabos, in cui arte contemporanea e paesaggio offrono un percorso immersivo e poetico. 

Lo sguardo sarà volto anche alle eccellenze gastronomiche del territorio con il momento “Gal e territorio: sinergie e sviluppo” che, a seguito dei saluti istituzionali di Emanuela Talarico, Salvatore Dardano, Aldo Scorza e Alessandro Falvo, rispettivamente sindaci di Carlopoli, Albi, Sorbo San Basile e Cicala, e di alcuni rappresentanti delle associazioni coinvolte, tra cui Auser Albi, Amaro Letterario e Terra Mater Cicala, alle ore 17.15, prevede l’intervento di Maria Antonietta Sacco, direttrice del Gal dei Due Mari, introdotta dai saluti del Presidente del GAL dei Due Mari, Francesco Esposito. Immancabile la degustazione dei prodotti delle aziende del GAL a cura del Ristorante Hotel Granaro. 

A suggellare la giornata, alle ore 20, saranno le note del chitarrista Giorgio Caporale che presenterà il progetto “Cordae – suoni dal silenzio” attraverso cui sfida i confini del concerto tradizionale per trasformare la sua più intima relazione con lo strumento in un rito, in un gesto politico e poetico. 

In tal modo, offrendo un’esperienza collettiva e multidisciplinare, la direttrice del MABOS, Elisa Longo, e il fondatore Mario Talarico intendono valorizzare il territorio della Sila Piccola catanzarese attraverso l’incontro tra arte ambientale, cultura rurale, saperi tradizionali, agricoltura sostenibile e innovazioni enogastronomiche. 

«Abbiamo realizzato un laboratorio a cielo aperto che mette al centro la comunità locale, la bellezza paesaggistica e la ricchezza agroalimentare di una delle aree più autentiche della Calabria», dichiarano all’unisono, invitando tutti a partecipare, venerdì 5 settembre, a ColtivAzioni, l’evento organizzato per contribuire al futuro della comunità, dell’ambiente e dell’economia locale. (rcs)

 

COSENZA – Giovedì si presenta il libro di Santo Gioffrè

Giovedì 26 giugno, a Cosenza, alle 18, nella sede della Cgil, sarà presentato “Tutto pagato. Il saccheggio della sanità calabrese raccontato da chi l’ha scoperto” di Santo Gioffrè ed edito da Castelvecchi editore.

Dialogheranno con l’autore Massimiliano Ianni, segretario generale CGIL Cosenza, Massimo Razzi, direttore Quotidiano del Sud, Mario Oliverio, già presidente della Regione Calabria, Giancarlo Costabile, docente dell’Unical. Modera la giornalista Tiziana Bagnato.

“Tutto pagato!” è il racconto dell’esperienza di Santo Gioffrè, commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria nel 2015. Incaricato di ripristinare trasparenza e legalità, si ritrova immerso in un sistema di corruzione, connivenze e truffe milionarie ai danni dello Stato. L’autore ricostruisce atti, pressioni e delegittimazioni subite nel tentativo di fare emergere la verità contabile dell’ente. A venire denunciate sono le accuse costruite contro chi rompe il silenzio, raccontando le dinamiche giuridiche e mediatiche che hanno trasformato un’azione di risanamento in un bersaglio politico. (rcs)

COSENZA – Si presenta il libro “Incontri ravvicinati” di Antonio Monda

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18, nel Salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, sarà presentato il libro “Incontri ravvicinati” di Antonio Monda ed edito da La Nave di Teseo.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna LibrinComune, ideata dalla consigliera comunale delegata alla Cultura, Antonietta Cozza.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Franz Caruso, Antonio Monda dialogherà con il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati e con il magistrato Biagio Politano. Modera la consigliera Antonietta Cozza.

Con una prosa elegante e sincera, Monda, nel suo nuovo libro, “Incontri ravvicinati”, ci apre le porte di un mondo fatto di volti noti, conversazioni memorabili e momenti umani spesso sorprendenti. Il libro è una raccolta di racconti autobiografici che ripercorrono trent’anni di incontri con alcuni dei grandi protagonisti del nostro tempo: artisti, scrittori, registi, attori, pensatori, sportivi. Da Meryl Streep a Martin Scorsese, da Al Pacino a Philip Roth, passando per Toni Morrison, Muhammad Alì, David Foster Wallace, Susan Sontag, Paul Auster, e tanti altri. Ma “Incontri ravvicinati” non è solo un diario di amicizie celebri. È anche una riflessione sul valore della conversazione, dell’ascolto e del confronto intellettuale. Attraverso aneddoti, scene di vita quotidiana, momenti teneri o spiazzanti, Antonio Monda ci mostra cosa significa davvero entrare in relazione con l’altro. Ogni incontro è un piccolo romanzo, ogni persona una finestra aperta sul mondo. Il cuore del libro è New York, città dove Monda vive da oltre trent’anni e dove ha costruito una fitta rete di relazioni culturali.

Lo scrittore Antonio Monda, protagonista della scena culturale internazionale, saggista e firma prestigiosa del quotidiano “La Repubblica”, è molto legato alla città di Cosenza, anche per le sue origini.

«Sono particolarmente orgoglioso di ospitare nuovamente nella Casa comunale lo scrittore Antonio Monda, figlio illustre della nostra città e cittadino del mondo – ha detto il sindaco Caruso –. Il suo spessore culturale impreziosisce certamente la nostra rassegna libraria sulla quale stiamo investendo tanto, convinti come siamo del contributo che autori prestigiosi come Antonio Monda possano dare promozione della lettura che deve essere indirizzata ancor di più alle giovani generazioni bisognevoli di nuovi stimoli per avvicinarsi sempre di più al libro, prendendosi una sana e proficua pausa dalla loro dipendenza, forse eccessiva, dai social». (rcs)

Il prof. Franco Rubino: Serve approccio integrato per stimolare la crescita economica della Calabria

Ha parlato del potenziale del settore turistico nell’economia calabrese, evidenziando la necessità di un approccio integrato per stimolare la crescita economica della regione il prof. Franco Rubino, nel corso del convegno  “Destinazione Calabria”, organizzato dalla Camera di Commercio di Cosenza.

In apertura, Rubino ha espresso la sua gratitudine verso la Camera di Commercio, in particolare al Presidente Klaus Algieri e alla Segretaria Generale, dott.ssa Erminia Giorno, e ha salutato il personale per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’evento.

Riflettendo sull’impatto del turismo, il Professore ha introdotto un paradigma cruciale per lo sviluppo economico: “Competenze, Connessioni, Competitività”. Ha affermato che «per creare sviluppo, in primo luogo, sono necessarie Competenze: persone competenti al posto giusto; nessuno, però, può avere tutte le competenze necessarie in tutti i campi del sistema economico».

Ecco allora la necessità delle Co
Parafrasando questo paradigma, ha proposto un nuovo approccio specifico per il settore turistico, sintetizzato in “Turismo, Istruzione, Sviluppo”. Ha evidenziato come «il turismo attivi molteplici filiere e rappresenti non solo un valore diretto, ma anche un effetto moltiplicatore fondamentale: “Ogni euro speso da un turista genera spesa aggiuntiva in altri settori, aumentando il valore complessivo creato sul territorio»

Tuttavia, ha sottolineato che, in Calabria, questo potenziale è bloccato da “motivi strutturali” come «“infrastrutture carenti, frammentazione dell’offerta e scarsa cooperazione tra attori del territorio». Pur riconoscendo i progressi recenti grazie agli investimenti della Regione, ha evidenziato come «si devono riconoscere con orgoglio i passi avanti compiuti negli ultimi anni… Sono stati effettuati investimenti negli aeroporti di Lamezia Terme, Crotone, Reggio Calabria e si è lavorato per l’aumento significativo del numero di rotte aeree da e per la Calabria».

Un punto cruciale del suo intervento è stato l’importanza dell’istruzione e della formazione. Il prof. Rubino ha evidenziato il ruolo fondamentale delle università nel preparare i professionisti del settore: «non per nulla all’Università della Calabria, nell’ambito del Corso di Studio in Scienze Turistiche, la laurea magistrale è stata completamente rivista… È stata chiamata ‘Progettazione, innovazione, e gestione sostenibile delle destinazioni turistiche’».
Concludendo il suo intervento, Rubino ha ricordato l’importanza dell’istruzione con una toccante citazione di Don Milani:«Quando avete buttato nel mondo di oggi un ragazzo senza istruzione, avete buttato in cielo un passerotto senz’ali. Se sai, sarai – se non sai, sarai di qualcun atro».

L’intervento del Prof. Rubino al convegno ha lanciato un forte appello per un impegno collettivo volto a sfruttare il potenziale del settore turistico, sottolineando la necessità di un approccio integrato e sostenibile per garantire un futuro prospero alla Calabria. (rcs)

A Cosenza riconosciuta per la prima volta una bimba nata da pma

Il Comune di Cosenza ha riconosciuto, come figlia di entrambe le madri, quella biologica e quella intenzionale, una bimba, nata nel 2023, a seguito di un percorso di procreazione medicalmente assistita.

«Cosenza è una città che si adegua ai tempi e che ha una visione progressista della propria attività», ha detto il sindaco Franz Caruso al termine della breve cerimonia, avvenuta davanti all’Ufficiale di Stato civile delegata, Lorella Gallo, presente anche la Dirigente del Settore Anagrafe e dei servizi demografici del Comune, Alessia Loise.

Il riconoscimento non era stato possibile prima d’ora, in quanto la legge italiana (legge n. 40 del 2004) riconosceva come madre legale solo la donna partoriente, negando ogni diritto alla madre intenzionale, costringendola – nella migliore delle ipotesi – a intraprendere il complesso e lungo percorso dell’adozione in casi particolari.

A rivoluzionare la delicata materia, un recente pronunciamento della Corte Costituzionale che, con la sentenza n.68 del 22 maggio scorso, ha consentito alle due signore, residenti a Cosenza, Maria e Medina, di riconoscere la bimba, nata dal progetto omogenitoriale di procreazione medicalmente assistita, come figlia di entrambe le madri.

«Non abbiamo potuto riconoscere prima questo diritto alle due mamme – ha detto il Sindaco Franz Caruso – perché mancava una norma di riferimento. Norma che ancora non c’è, perché la Consulta è intervenuta per riconoscere quello che è, secondo noi, il diritto delle due mamme, quella biologica e quella intenzionale, di iscrivere nei registri dell’anagrafe questa nuova situazione».

«La Consulta – ha aggiunto – si è pronunciata poco tempo fa su questo aspetto che oggi è legge e quindi noi immediatamente, senza neanche aspettare indirizzi interpretativi o comunicazioni da parte di organi che hanno anche una capacità interpretativa di questa evoluzione giurisprudenziale, abbiamo applicato la norma».

«Per cui oggi – ha spiegato Franz Caruso – abbiamo sottoscritto il primo atto di riconoscimento della doppia maternità nel nostro Comune, in conseguenza di una volontà che già avevamo espresso e che adesso ha trovato conferma in questa decisione della Corte Costituzionale».

L’Amministrazione comunale ha compiuto, in altri termini, un passo significativo ed ha scritto una pagina importante, anche perché qualche tempo fa le due signore, Medina e Maria, si erano unite civilmente, proprio al Comune di Cosenza e nel 2023 era nata questa bellissima bimba. Inizialmente, la norma non aveva consentito di soddisfare la richiesta delle due madri, la biologica e quella intenzionale, che oggi la Corte Costituzionale ha, invece, legittimato. L

e due madri hanno, pertanto, sottoscritto, davanti all’Ufficiale di stato civile, l’atto con il quale è stata annotata nel certificato di nascita della bimba anche l’identità della madre intenzionale. Alla fine della breve formalità è partito l’applauso del salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, con i relativi auguri alle due mamme. Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato delle due mamme, Francesca Maria Colistra che sta continuando a battersi anche per il riconoscimento del doppio cognome.

«Oggi, attraverso questo dettato costituzionale il Comune di Cosenza ha recepito legittimamente questo orientamento di grande civiltà, dando modo alle signore di modificare l’atto di nascita già compilato ed esistente negli archivi, annotando il cognome della madre intenzionale. Il riconoscimento della madre intenzionale – ha aggiunto Colistra – è un riconoscimento di diritti in ogni ambito, compresi quelli successori».

«Purtroppo la strada è ancora lunga –  ha concluso – per il riconoscimento del doppio cognome, in quanto, nonostante l’attestazione e l’annotazione nel certificato di nascita dell’identità della madre intenzionale, non è così automatico che si passi al riconoscimento del cognome. Ancora i comuni si stanno adeguando e quindi speriamo che a breve ci possa essere un automatismo tra il riconoscimento e l’annotazione della madre intenzionale ed il riconoscimento del doppio cognome che è interesse e desiderio delle signore ottenere». (rcs)

Il comitato “La cura” all’Asp di Cosenza: Pubblicare risultati inchiesta interna su Congi

Il comitato civico “La Cura” ha chiesto formalmente al direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, di pubblicare con urgenza gli esiti dell’inchiesta interna avviata dalla stessa Azienda sanitaria dopo la morte di Serafino Congi, avvenuta il 4 gennaio scorso durante un trasferimento in ambulanza dall’ospedale di San Giovanni in Fiore a quello di Cosenza.

Nella lettera, firmata dai coordinatori Giovanni Iaquinta, Rocco La Rizza, Emiliano Morrone, Alessandro Sirianni e Silvio Tunnera, il comitato denuncia il perdurante silenzio dell’Asp e chiede trasparenza e chiarezza: «Alla data odierna – si legge nella nota – nulla è stato comunicato sui risultati dell’inchiesta interna, avviata senza obbligo di legge e con l’intento, evidente, di rassicurare l’opinione pubblica e dimostrare il compimento dei propri doveri istituzionali».

Il comitato fa notare come già il 7 gennaio scorso la direzione dell’Asp avesse comunicato alla stampa l’avvio di una commissione d’inchiesta interna per accertare eventuali responsabilità sul decesso di Congi. Nei mesi successivi, si sono susseguiti richiami pubblici da parte del Partito democratico calabrese, dell’europarlamentare Pasquale Tridico e, più recentemente, della senatrice Ilaria Cucchi, che con propria interrogazione ha chiesto l’intervento del ministro della Salute per sollecitare la pubblicazione degli esiti.

«È inconcepibile – sostiene il comitato – che, a quasi cinque mesi dai fatti, l’Asp di Cosenza non abbia ancora reso note le proprie conclusioni, né fornito alcuna spiegazione pubblica. Questo silenzio tradisce lo spirito di trasparenza annunciato dalla Direzione generale e le aspettative legittime dei cittadini, della famiglia Congi e della comunità di San Giovanni in Fiore». “La cura” ritiene indispensabile che l’Asp renda noti «i risultati dell’inchiesta, le eventuali carenze riscontrate e le misure correttive adottate».

Il comitato chiede, nel contempo, che tali informazioni siano pubblicate sul sito istituzionale dell’Azienda e diffuse tramite la stampa. «È un dovere etico e istituzionale – conclude il comitato – ed è il minimo che si possa fare in nome della dignità, della verità e del diritto alla salute». (rcs)

COSENZA – Si presenta il del Festival della Lettura “Reading”

Domani, a Cosenza, alle 11.30, al Museo dei Brettii e degli Enotri, sarà presentata la nona edizione del Festival della Lettura “Reading”, in programma dal 23 al 25 maggio nel complesso monumentale di S. Agostino a Cosenza.

Il Festival è promosso dall’associazione UniterpreSila Aps e dal Circolo Arci – comitato Arci di Cosenza, in collaborazione con il Circolo Culturale Prometeo Ottantotto di Casole Bruzio, e con il patrocinio del Comune di Cosenza, “Cosenza Città che Legge 2025”, e del Comune di Casali del Manco. Alla conferenza stampa parteciperanno il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, la Consigliera delegata alla Cultura di Palazzo dei Bruzi, Antonietta Cozza, l’assessora alla Cultura del comune di Casali del Manco, Giulia Leonetti, e, inoltre, Ida Nicoletti, Stefania Martucci, Gaspare Tancredi e Domenico D’Agostino, in rappresentanza dell’Associazione UniterpreSila aps – Festival della Lettura “Reading”.

Nel corso della conferenza stampa sarà presentato il programma completo della tre giorni del Festival, ricca di libri, ospiti, case editrici, reading performativi, musica, esposizioni artistiche, momenti di convivialità e cultura.

«Obiettivo del Festival – sottolineano gli organizzatori – è una nuova riflessione sul ruolo cruciale della lettura. Al “Reading” i libri sono i veri protagonisti, escono dalle pagine e prendono vita, e i lettori, con loro, saranno pronti a immergersi in un viaggio che è dispersione e ritrovamento: i libri possono essere bussole, che aiutano a orientarsi nella complessità del mondo, oppure labirinti affascinanti, dove è necessario perdersi prima di ritrovarsi in una nuova prospettiva». (rcs)

COSENZA – Si presenta il film “Nottefonda”

Domani, alle 20, al Cinema San Nicola di Cosenza, sarà presentato il film “Nottefonda” di Giuseppe Miale di Mauro. Sarà presente, anche, l’attore protagonista Francesco Di Leva. A moderare l’incontro la giornalista Barbara Marchio.

Scritto dallo stesso regista con Bruno Oliviero e Francesco Di Leva, “Nottefonda” è prodotto da Mad Entertainment con Rai Cinema in collaborazione con Leocadia. La serata evento è organizzata da Giuseppe Citrigno, presidente Anec Calabria e amministratore della CGC Sale cinematografiche. Francesco Di Leva torna a Cosenza dopo la vittoria del David di Donatello 2025 come migliore attore non protagonista per il film “Familia”, presentato proprio al Cinema Citrigno insieme al regista Francesco Costabile.

Liberamente tratto dal romanzo, “La strada degli Americani” (Frassinelli) a firma dello stesso regista Miale Di Mauro, il film racconta la storia di Ciro (Francesco Di Leva), un uomo allo sbando dopo la perdita della moglie, che ogni notte esce con il figlio di tredici anni, Luigi (Mario Di Leva), alla ricerca di quell’auto rossa che ha investito e ucciso l’amata moglie. In questa ricerca ha perduto sé stesso, il senso del tempo e la possibilità di far vivere una vita normale a suo figlio, un ragazzino costretto a crescere in fretta per trattenere il padre dalla discesa negli inferi. Una via crucis dell’elaborazione di un lutto difficile da superare. Ma il loro destino è già scritto, e durante l’ultima “Nottefonda” dovranno affrontarlo.

In “Nottefonda” l’attore napoletano condivide il set con il figlio Mario, classe 2010.

«Il mio personaggio di Ciro – racconta Francesco Di Leva – è un uomo che sprofonda in un abisso e, dopo aver raggiunto il punto più profondo e oscuro della sua esistenza, prova in tutti i modi a risalire a galla, sperando di vedere presto la luce. Non è un vero tossicodipendente, ma ha trovato nell’uso e nell’abuso del crack uno sfogo per uscire dalla traversata del lutto che lo ha colpito dopo la morte improvvisa di sua moglie in un incidente stradale. Per restituire al personaggio il dolore, la fatica, ma anche la tenerezza che si porta dietro come un macigno, ho lavorato molto sul silenzio».

«Ciro evita di confrontarsi con le persone – ha proseguito – e anche di incontrare gli sguardi degli altri, sfugge a qualsiasi contatto umano perché questa circostanza implicherebbe un confronto. Lui sa che è il momento di essere invaso dalla sofferenza, vuole percepirla come ultima e grande esperienza di amore verso sua moglie mentre tutto il resto, gli altri, la vita di ogni giorno, vengono dopo». (rcs)