Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18, nella Dimora Storica Giostra Vecchia, sarà presentato il libro “Giornalisti robot? – L’Ia generativa e il futuro dell’informazione” di Domenico Talia ed edito da Guerini e Associati.
L’evento, che rientra nell’ambito della rassegna LibrinComune, ideata e coordinata dalla delegata del sindaco Franz Caruso, Antonietta Cozza, è promosso in collaborazione con l’Associazione “La Giostra” APS, presieduta da Rosa Lorenzon, ed il Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza, presieduto dal giornalista Franco Rosito.
Dopo i saluti del sindaco Franz Caruso e di Rosa Lorenzon, presidente dell’Associazione di promozione sociale “La Giostra”, con l’autore dialogheranno i giornalisti Franca Ferrami, Segretario del Circolo della Stampa di Cosenza, Attilio Sabato, direttore di Ten (Teleuropa Network) e Filippo Veltri, già responsabile per lungo tempo dell’Ansa regionale. Previste alcune “incursioni” di lettura di Antonietta Cozza, consigliera delegata alla Cultura.
Con “Giornalisti robot?”, Domenico Talia offre un saggio brillante, accessibile e profondamente documentato sull’impatto dell’intelligenza artificiale generativa nel mondo del giornalismo. Il volume esplora strumenti come ChatGPT, GPT-4, Bard e altri, che stanno trasformando l’intera filiera dell’informazione, dalle redazioni alle abitudini di lettura dei cittadini. Il testo affronta temi cruciali: come funzionano i modelli linguistici generativi? In che modo l’IA viene già usata per scrivere notizie, titoli, commenti? Quali sono le nuove responsabilità etiche, i rischi di automatizzazione della disinformazione e la perdita di autorialità? Talia scrive: «I giornalisti robot non sono una fantasia futuristica, ma una realtà che sta già prendendo forma. Non si tratta di capire se cambierà il giornalismo, ma come vogliamo che cambi».
E ancora: «L’intelligenza artificiale non sta solo cambiando come scriviamo le notizie, ma anche chi le scrive e perché. Le redazioni che sapranno integrare l’IA con intelligenza umana diventeranno più forti; quelle che la subiranno, rischiano di scomparire.” L’autore non si limita a segnalare pericoli, ma propone una strada: la formazione, la consapevolezza, la cultura digitale, per costruire un giornalismo capace di affrontare le sfide del futuro con spirito critico e strumenti adeguati. Il libro di Domenico Talia è impreziosito dalla prefazione di Gianni Riotta, giornalista e intellettuale di rilievo internazionale, che definisce il testo “un’opera utile, lucida, tempestiva».
Riotta scrive inoltre: «Capire l’intelligenza artificiale non è più un’opzione: è un’urgenza culturale e democratica. Questo libro ci aiuta a farlo, con rigore e intelligenza». (rcs)