SANTA CATERINA ALBANESE (CS) – Presentato il libro su Carlo Nardi

Nella serata del 23 agosto un pubblico attento e interessato ha seguito, davanti alla bellissima Chiesa di San Nicola Magno nel borgo di Santa Caterina Albanese, l’intervista di Stefano Vecchione a Salvatore Nardi, autore del libro “Mio padre la mia guida” e direttore dei Servizi generali ed amministrativi del Liceo statale “G. Galilei” di Paola (Cs). Il libro è dedicato alla vita di Carlo Nardi.

Questa è stata la prima serata della tre giorni organizzata dall’associazione “Carolina Novello” e patrocinata dal Comune di Santa Caterina Albanese e dalla Provincia di Cosenza. (rcs)

SANTA CATERINA ALBANESE (CS) – Mercoledì incontro con Salvatore Nardi

Mercoledì 23 agosto, a Santa Caterina Albanese, alle 21, davanti la Chiesa di San Nicola Magno, Stefano Vecchione intervisterà Salvatore Nardi, autore del libro Mio padre la mia guida e direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi del Liceo Statale “G. Galilei” di Paola (CS).

L’evento rientra nell’ambito degli eventi promossi ed organizzati, per i giorni 23, 24 e 25 agosto, dall’Associazione “Carolina Novello”, patrocinati dal Comune di Santa Caterina Albanese e dalla Provincia di Cosenza.

Mio padre la mia guida è un testo attraverso cui l’autore, Salvatore Nardi, ripercorre la vita e gli insegnamenti del padre Carlo, prematuramente scomparso nel 1988. Consigliere comunale, assessore Comunità Montana, Funzionario dell’E.P.A.C.A. (Patronato della Coldiretti), Giudice Popolare, componente Comitato di beneficenza pubblica presso la Prefettura, Carlo Nardi ha sempre vissuto all’insegna dei valori cristiani, l’onestà, la solidarietà, il rispetto verso il prossimo, l’attenzione per i più deboli. Emerge così il ritratto di un uomo innamorato della famiglia e della sua terra, impegnato politicamente ma senza mai demonizzare l’avversario, consapevole dell’importanza dell’educazione dei figli. I ricordi di chi l’ha conosciuto, e i riconoscimenti alla memoria conferitigli nel corso degli anni, testimoniano l’affetto che sapeva suscitare nelle persone.

A trent’anni dalla morte, nel 2018, Salvatore Nardi aveva già realizzato un opuscolo in memoria del padre, al quale nel 2020 è stato anche dedicato uno slargo nella sua città natale, Mendicino.

Un testo che certamente fornisce ai giovani studenti una testimonianza, un esempio concreto di una vita all’insegna della legalità, della solidarietà e dell’etica, ricordando anche quanto detto dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Sua Ecc.za Rev.ma Card. Gualtiero Bassetti, nella lettera indirizzata alla madre dell’autore: «… Il modo in cui suo marito ha esercitato i molti incarichi lavorativi e pubblici, a servizio della sua comunità, può insegnare moltissimo alle giovani generazioni e a tutta la nostra Italia. Anche il suo ruolo esemplare all’interno della vostra famiglia, testimoniato dalle belle pubblicazioni, non resta nel privato, ma é di incitamento e sprone per tutti e in particolare per le famiglie: una pedagogia oggi più che mai necessaria…».

Carlo Nardi è stato destinatario di importanti riconoscimenti, oltre che in vita anche dopo la sua morte. Tra i diversi e prestigiosi riconoscimenti alla memoria; ne ricordiamo alcuni: “Accademico d’Onore” conferito dell’Accademia Costantina, candidato al Premio Eccellenza Italiana 2019 a Washington (Stati Uniti d’America), “Medaglia Aurata al merito” conferita dalla Norman Academy, “Accademico di merito” conferito dall’Accademia di Studi Economici e Sociali Estense, Premio Caposuvero 2019, Premio Internazionale Giovanni Paolo II 2019, un “Encomio di Benemerenza” conferito dell’Accademia Bonifaciana, Premio Internazionale Chimera d’argento 2020 conferito nella Sala di Palazzo degli Elefanti della Città di Catania, Premio Internazionale Culturale Cartagine 2020 conferito nella Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma.

A testimonianza della stimata figura di Carlo Nardi, particolarmente commovente é stata la lettera del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, scritta a penna, di proprio pugno, indirizzata alla madre dell’autore.
Inoltre in ricordo di Carlo Nardi, è stata realizzata dal bravissimo scultore lucano Antonio Saluzzi una medaglia commemorativa in bronzo, fatta a mano, in pochi esemplari numerati. (rcs)

SANTA CATERINA ALBANESE (CS) – Rete cinema Calabria sbarca a Joggi

Si prepara a partire Fuori Campo 4 – Il Cinema in Festa la rassegna cinematografica itinerante ideata e diretta da Rete Cinema Calabria, che per la sua IV edizione – 5 tappe in programma dal 17 agosto al 17 settembre – si propone di indagare i maggiori contesti di festa realizzati sul territorio calabrese attraverso l’occhio della settima arte.

Ad essere protagonisti delle cinque tappe di Fuori Campo 4 saranno infatti le più recenti produzioni cinematografiche e seriali italiane presentate all’interno di alcuni degli eventi festivi più rappresentativi della Calabria: la Varia di Palmi (Rc), lo Joggi Avant Folk a Santa Caterina Albanese (Cs), Exit: Deviazioni in Arte e Musica a San Lorenzo Bellizzi (Cs), Cosenza Capitale Italiana del Volontariato 2023 e il Palio di Ribusa di Stilo (Rc).

Una rassegna dedicata alla produzione cinematografica e audiovisiva nazionale indipendente e d’autore, con un’attenzione particolare rivolta all’analisi e alla rappresentazione di uno specifico territorio, quello calabrese, che attraverso incontri, workshop con personalità del cinema italiano, proiezioni cinematografiche e visite guidate, durante l’edizione 2023 racconterà i luoghi e le feste della Calabria. Ad inaugurare Fuori Campo 4 – giovedì 17 agosto a Santa Caterina Albanese (Cs), – sarà un appuntamento dal titolo “Il corpo politico nel cinema”, parte del programma della XXV edizione dello Joggi Avant Folk, festival artistico e musicale, in programma dal 16 al 18 agosto, che abbraccia generi e linguaggi artistici diversi, spaziando dalla musica al teatro, dal cinema alla letteratura, divenuto negli anni un vero simbolo di resistenza culturale.

«Il concetto di festa abbraccia una serie di aspetti legati non solo alla festa intesa come usanza, come momento gioioso da condividere con la comunità, ma come valore etnoantropologico, rivelatore dell’identità e dell’esperienza umana – ha dichiarato Ivana Russo, referente del progetto Fuori Campo per Rete Cinema Calabria – L’incontro con il cinema non può non esaltare questi aspetti: prospettare nuovi punti di vista, nuove conoscenze e riflessioni per riscoprire in chiave inedita il territorio. Ogni luogo assumerà infatti una declinazione diversa, e in questo primo appuntamento a Joggi Il corpo sarà centrale nello sviluppo delle tematiche che si affronteranno. Il corpo come soggetto politico per raccontare temi complessi e universali che investono la contemporaneità, dall’immigrazione alla libertà d’espressione agli ecocidi». L’evento è realizzato con il contributo di Fondazione Calabria Film Commission, nell’ambito del Piano di Azione e Coesione 2014/2020, erogate ad esito dell’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria – 2023.

La prima tappa di Fuori Campo 4, moderata e presentata da Francesco Mollo, partirà alle 16:30 con una visita guidata a Santa Caterina Albanese arrivando fino alla piccola frazione di Joggi, dalla quale il Festival prende il nome.

A seguire, alle 17:30 nella Piazzetta Bruno Vivona, verrà ufficialmente inaugurato Fuori Campo 4, con la proiezione del video racconto su Joggi Avant Folk a cura di Rete Cinema Calabria. Alle 18:00 un momento di approfondimento sul cinema con il workshop “Genesi di Disco Boy”, dall’idea alla realizzazione. Processo artistico e produttivo del film Orso d’argento dell’ultima Berlinale” a cura di Giacomo Abbruzzese, l’unico regista italiano in concorso alla Berlinale 2023 con il suo lungometraggio d’esordio “Disco Boy”. Nella sua lunga carriera da regista di cortometraggi e documentari, Abbruzzese presenta una visione originale della realtà, radicata nella storia del cinema e in grado di restituire una lettura del presente complessa e mai banale.

Alle 20:10 appuntamento con la proiezione del cortometraggio “Split Ends”, di Alireza Kazemipour (Iran, 2022), attualmente in concorso al Calabria Short Movie International Festival che cura la selezione dei corti per Fuori Campo, e già vincitore di numerosi riconoscimenti come il premio Amnesty di Short on Rights 2022 – Sezione internazionale del Corto Dorico Film Festival. Interpretato da Marjan Alizadeh, Mehran Mirmiri e Hadi Eftekharzadeh, i protagonisti del corto sono una ragazza dalla testa rasata e un uomo dalla folta chioma che si trovano nella sede della polizia morale di Teheran per lo stesso motivo: il sequestro della loro auto a causa del loro comportamento, considerato inappropriato. A chiudere la prima tappa di Fuori Campo 4 sarà alle 20.30 la proiezione di “Disco Boy” (Ita., Fr., Pl., Be., 2023) di Giacomo Abbruzzese, film vincitore dell’Orso D’Argento per il miglior contributo artistico per la fotografia, curata da Hélène Louvart, alla Berlinale 2023. Nel film, Aleksei interpretato da Franz Rogowski, bielorusso in fuga dal suo passato, raggiunge Parigi e si arruola nella Legione Straniera per ottenere il passaporto francese. Nel delta del Niger, Jomo (Morr Ndiaye), giovane rivoluzionario, si batte contro le compagnie petrolifere che hanno devastato il suo villaggio. La sorella Udoka (Laetitia Ky) sogna di fuggire, consapevole che ormai tutto è perduto. I loro destini si intrecceranno, al di là dei confini, della vita e della morte.

La serata proseguirà poi in musica con i live parte del programma dello Joggi Avant Folk, che vedranno in concerto il rapper Murubutu, docente di storia e filosofia che unisce musica e letteratura nei suoi brani, e Rares, giovane cantautore di origini romene il cui percorso artistico attraversa il pop, il soul e l’elettronica.

Rete Cinema Calabria è un’Associazione Culturale che si propone di unire i professionisti del Cinema e dell’Audiovisivo calabresi, per favorire reciproche collaborazioni e realizzare progetti comuni. Tra gli scopi principali dell’Associazione, vi sono anche l’assistenza e fornitura di servizi e maestranze alle produzioni che decidono di girare in Calabria, nonché il costante dialogo istituzionale con gli enti del territorio, volto a favorire uno sviluppo crescente del mercato e della produzione regionale. Gli obiettivi principali dell’Associazione sono dunque: creare sinergie, promuovere il territorio, offrire servizi di qualità. (rcs)

CERZETO (CS) – La conferenza internazionale di studi sullo scrittore arbëreshë Santori

Oggi, a Cerzeto, all’Università della Calabria e nelle Comunità arbëreshë di Santa Caterina Albanese, una conferenza internazionale di studi sullo scrittore italo-albanese  Francesco Antonio Santori.

L’evento è stato organizzato in occasione del bicentenario della nascita dalla Fondazione Universitaria “Francesco Solano” e dal Laboratorio di Albanologia dell’Unical in collaborazione con le Amministrazioni Comunali delle comunità santoriane di Santa Caterina Albanese e di Cerzeto, con il patrocinio della Regione Calabria (interverrà nel corso dei lavori l’Assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano) e della Repubblica del Kosovo – Presidenza della Repubblica.

La conferenza sarà inaugurata a San Giacomo di Cerzeto alle 18.00, comunità dove il Santori operò come parroco e morì nel 1894, con una Messa solenne in cui è prevista la partecipazione del Vescovo della Diocesi di San Marco-Scalea, Mons. Leonardo Bonanno, e di don Ennio Stamile, sacerdote originario della stessa comunità e responsabile regionale di Libera Calabria.

Seguirà la presentazione della antologia santoriana, in albanese con traduzione italiana a fronte, a cura di Vincenzo Belmonte.

Chiuderanno la manifestazione la presentazione del sito web santoriano, con le opere manoscritte on-line e i luoghi citati nelle opere del Santori, sito curato dall’ing. Battista Sposato, con la collaborazione di Luigi Caparelli, Monica Lombardo e Sandra Domanico e la rappresentazione teatrale della EMIRA, curata da Nando Pace, con voce recitante Brunilda Lato e la partecipazione del gruppo etnomusicale Shpirti Arberesh di Cerzeto e del Coro Picilia di Santa Caterina Albanese.

Diversamente da altri intellettuali di formazione ecclesiastica arbëreshë, di rito e formazione cattolica di rito bizantino, Santori fu un francescano di rito latino: formatosi nel Seminario diocesano di San Marco Argentano, dove ritroviamo con lui altre figure importanti del romanticismo calabrese come Vincenzo Selvaggi e Vincenzo Padula, per molti anni ha operato nel convento dei Riformati di San Marco Argentano, ricoprendo incarichi di responsabilità all’interno dell’ordine francescano.

Figura di spicco della cultura arbëreshë – aveva Girolamo De Rada come suo mentore letterario – Francesco A. Santori appartiene a quella corrente romantica naturale calabrese fatta conoscere dal grande critico Francesco De Sanctis, che per la prima volta ha proiettato la nostra regione nella letteratura nazionale.

Purtroppo la sua straordinaria opera, linguistica e letteraria, è rimasta in ombra sino agli anni ’70 del secolo scorso, essendo rimasta in gran parte inedita, anche per la estrema povertà in cui visse – e una parte importante delle sue carte sono finite nel Fondo De Rada della Biblioteca Civica di Cosenza, dove attualmente si trovano, purtroppo in precario stato di conservazione.

Le sue opere vanno, però, al di là del romanticismo, assumendo una forte connotazione sociale assimilabile a quelle di Vincenzo Padula, e per alcuni aspetti anticipano dal punto di vista tematico il realismo nella letteratura albanese. Santori non è solo, assieme a Girolamo De Rada, a Giuseppe Serembe e a Gabriele Dara junior tra i protagonisti del romanticismo arbëresh, ma anche il primo autore in assoluto nella letteratura albanese di romanzi, ma anche di tante opere teatrali – la più nota è l’EMIRA, che descrive la dura repressione del brigantaggio meridionale da parte dell’esercito piemontese subito dopo l’Unità d’Italia, ma anche molti romanzetti o novelle in versi, novelle, drammi e melodrammi. (rcs)