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All'IC Mater Domini concluso il progetto "Chi ben comincia"

CATANZARO – All’IC Mater Domini concluso il progetto “Chi ben comincia”

di ELISA CHIRIANOGiovedì, 11 aprile all’Auditorium “A. Coccimiglio” dell’Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro, si è svolto l’evento conclusivo del progetto Chi ben comincia: incipitiamo, una grande avventura, che ha coinvolto il collettivo di scrittura e illustrazione “I Galatini” (studentesse e studenti della classe III D della Scuola secondaria di Primo Grado “V. G. Galati” di Catanzaro), in collaborazione con esperti del mondo della scuola, dell’editoria e del settore culturale.

Il Progetto, nato all’interno del bando nazionale della Società Dante Alighieri, è stato promosso e sostenuto dal Comitato catanzarese, presieduto da Teresa Rizzo, che nel corso della manifestazione finale ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di promuovere azioni in cui i giovani protagonisti si sentano chiamati in prima persona a confrontarsi sui grandi classici della Letteratura, per divenire artefici di un significativo percorso di crescita artistica e creativa. 

Le attività sono state sostenute in ogni fase dalle Dirigenti Scolastiche, che nel corso degli ultimi anni si sono avvicendate alla guida dell’Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro: le dott.sse Rosetta Falbo, Elisabetta Zaccone e Maria Antonietta Crea. Quest’ultima, in particolare, ha messo in risalto la gioiosa fatica con la quale docenti, alunni e famiglie operano per amore della cultura, consentendo a un Dirigente di coglierne i frutti.

Dammi un grande incipit e scriverò tutta un’altra storia! È questo il senso del libro, frutto di fervide giovani menti che si sono lasciate stuzzicare da intrecci di parole e grovigli di sensazioni, convergenti o dissonanti. Hanno chiacchierato con Edgard Allan Poe e percorso divini sentieri nella selva oscura; hanno immaginato tormenti antichi e tracciato strade nuove. Hanno riacciuffato ricordi e si sono messi in viaggio in bilico tra orizzonti nuovi e confini incerti.

I Galatini hanno scritto sedici racconti brevi, di cui hanno curato anche le illustrazioni, che sono diventati struttura portante del libro, pubblicato da La rondine edizioni, casa editrice diretta da Gianluca Lucia. L’attento lettore potrà cercare, tra le righe, battiti e battute, sogni e segni, Potrà trovare se stesso e l’altro da sé; potrà accendere nostalgie e immaginare futuri di-versi, nella certezza che, come scriveva Italo Calvino, «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire».

Un esperimento ben riuscito, rispetto al quale l’assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, che ha condiviso con i presenti anche un saluto da parte dell’assessore all’Istruzione, Nunzio Belcaro, ha espresso soddisfazione e apprezzamento. Ripartire dai classici per scoprire il valore della parola, della sua efficacia nel tempo e della sua forza narrativa: è questa la sfida da perseguire e l’obiettivo da raggiungere. I classici sono opere che hanno superato una selezione operata dal tempo. Immergersi in essi significa scoprire un baule pieno di tesori, ma spesso chi insegna deve vincere la diffidenza degli studenti nei confronti di libri che vengono dal passato e apparentemente evocano mondi lontani dai nostri.

L’esperienza laboratoriale è stata condotta da esperti del settore. Daniele Aristarco (autore di numerosi romanzi, racconti e saggi divulgativi, soprattutto destinati ai ragazzi e alle ragazze, e pubblicati da diverse e prestigiose case editrici italiane) ha curato il laboratorio di scrittura, rendendolo strumento di incontro, confronto, condivisione ma soprattutto di dialogo. La proiezione del suo videomessaggio nel corso della presentazione del libro ha commosso il pubblico e ha acceso nuove scintille di bellezza.

Giuseppe Pavone (illustratore catanzarese, specializzato in “Progettazione artistica per l’impresa graphic design” all’Accademia di Belle Arti del capoluogo, con all’attivo due mostre personali di arte contemporanea tra il 2017 e il 2018, diversi progetti d’arte e di educazione civica in collaborazione con varie scuole del territorio calabrese) si è occupato invece del laboratorio di illustrazione.

«La natura del progetto – ha sottolineato – mi ha subito stimolato e ringrazio i ragazzi per avermi fatto sentire parte della classe, mentre fornivo loro indicazioni, solo tecniche, per migliorare le loro tavole senza snaturarle». 

La prof.ssa Barbara Gullo, che ha seguito le fasi operative dei laboratori creativi e l’editing dell’opera, ha sottolineato quanto una simile attività sia stata gratificante per i ragazzi e ragazze che, senza temere di ricevere un voto o un giudizio, si sono messi a nudo, anche scavando dentro di sé o fantasticando, fino a realizzare un libro piccolo nelle dimensioni, ma denso di senso, di cui andar fieri.

L’evento conclusivo è stato un modo per scoprire che la rete è una forza, che insieme si possono raggiungere grandi traguardi, che la diversità è fonte di ricchezza e che la condivisione è un valore aggiunto. Interessante e degno di nota è stato, a tal proposito il contributo fornito dall’Associazione culturale Calabria Contatto, presieduta da Giuseppe Valerio Guzzi, da anni impegnata in iniziative di promozione e diffusione di buone pratiche, di eventi artistici e culturali della nostra regione.

Interessanti sono altresì le interviste che la giornalista Roberta Cricelli, responsabile dell’ufficio stampa e socia di Calabria Contatto, ha diffuso attraverso notizie e interviste diramate nel sito e nelle pagine social, che hanno ricevuto il plauso di un vasto pubblico e una notevole risonanza mediatica.

«Calabria Contatto si prefigge da sette anni l’obiettivo di offrire un megafono a ciò che di buono questa terra trattiene. Cosa può esserci di più bello da raccontare se non l’approccio di ragazzi e ragazze alla scrittura, alla letteratura e all’arte, in forma libera e non condizionata dalla struttura burocratica che spesso imbriglia la scuola».

«A loro che vivono qui e adesso e che sono il presente non il futuro, prossimi possibili autori del Salone del Libro o del Concorso Calabria in Versi da noi organizzato, auguro la libertà di poter esprimere sempre sé stessi, al di là delle convenzioni, avendo compreso che si può essere liberi anche restando in una stanza a scrivere o a leggere», ha affermato al termine dell’evento, Roberta Cricelli.

Il pomeriggio è stato anche allietato dall’eccellente performance musicale della Lampasi Philarmonic Orchestra, guidata dai docenti Giuseppe Mazza, Massimo Naccarato, Gianfranco Notaro, Anna Scalzo e Giuseppe Scalzo. I giovani strumentisti hanno scaldato l’atmosfera sulle note de l’Inno di Mameli, della colonna sonora di Pinocchio e del Walzer n, 2 di Dimitri Šostakovič.   (ec)