All’Unical la Giornata per la donazione del sangue

di FRANCO BARTUCCISi è svolta, presso l’Università della Calabria, la prima giornata di “Donare al Campus”, dedicata alla sensibilizzazione verso la donazione di sangue.

Promossa dal Rotaract Club Calabria University, il primo Rotaract di tipo universitario della Calabria, in collaborazione con Enti e Associazioni locali. 

L’evento è servito a rafforzare la cultura del dono e a sottolineare l’importanza della solidarietà per il benessere della collettività. Ha aderito all’iniziativa il Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria, che ospita tra gli altri il Corso di studio in Medicina e TD, avvalendosi della collaborazione dell’AVIS Comunale di Rende “Maria Capizzano”, delle Associazioni Morfeo, UNS, e dell’Associazione Culturale “Mauro Francaviglia”.

La manifestazione si è aperta con un convegno presso il Centro Congressi “B. Andreatta” dell’Ateneo calabrese. L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli figure accademiche e istituzionali. Tutti i professionisti hanno approfondito il valore scientifico e umano della donazione di sangue, evidenziando il ruolo cruciale dei donatori nel salvare vite.

La Prorettrice Patrizia Piro, delegata al Centro Residenziale, ha aperto i lavori, porgendo i saluti istituzionali e rimarcando l’importanza della Terza missione e delle attività collaterali di diffusione culturale e sociale sul territorio che l’università è chiamata a portare. Come promotrice della Socialità in ateneo, si è complimentata con le varie associazioni del Campus che, sostenute dall’apposita Area della Direzione del Centro Residenziale, coordinata dalla sua collaboratrice, Marcella Lorenzi, sanno mettere in campo e in rete il loro entusiasmo e il loro tempo per iniziative proficue per la popolazione studentesca e non.

I saluti introduttivi sono stati portati da: Luana Meireles De Moura, Presidente del Rotaract Club Calabria University, che ha sottolineato l’importanza dei service solidali portati avanti da chi crede veramente nel “servire al di sopra di sé stessi”, per il bene della comunità e del grande lavoro fatto dai giovani coinvolti nell’iniziativa; Veronica Bruno, Presidente Avis comunale di Rende, che ha annunciato l’apertura di uno sportello permanente nel Campus, situato presso il Centro Sanitario, cubo 34/b, invitando tutti a donare e partecipare alle importanti attività di volontariato che ruotano attorno ad un’attività di grande umanità quale la donazione del sangue; Pierpaolo Trotta, presidente dell’Associazione Morfeo; Andrea Spezzano, Presidente dell’Associazione UNS (Universitari nel sociale), i quali hanno entrambi sottolineato l’importanza delle numerose attività che le associazioni svolgono nel campus a favore degli studenti, sia italiani che internazionali, anche in sinergia col territorio.

Tra i relatori, medici ed esperti nel settore sanitario, sono intervenuti: Antonio Rende, responsabile di medicina trasfusionale presso l’Ospedale Spoke Paola/Cetraro, che ha introdotto con una presentazione accattivante e completa le varie fasi del processo di donazione del sangue; Francesco Zinno, direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e Coordinatore del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale “Area Nord Calabria”,  che ha illustrato le importanti attività coordinate sul territorio e il valore di una continuità per la creazione di risorse per i momenti di necessità;  Ubaldo Lupia, responsabile sanitario Udr Cosenza; Paolo Guglielmelli, direttore sanitario Avis Montalto Uffugo, che hanno portato entrambi le loro testimonianze di tanti anni di lavoro esercitati nel campo.

L’incontro è stato moderato da Roy Zulueta De Hoz. Numerosi sono stati gli interventi da parte del pubblico presente in sala. Salvatore Mangiardi, membro del Consiglio di Amministrazione Unical, ha apprezzato l’evento e si è mostrato disponibile a partecipare e a promuovere iniziative simili sulla solidarietà.

L’evento si è concluso il giorno dopo  la sede dell’Avis negli ambienti del Centro Sanitario dell’UniCal, dove è stata effettuata una raccolta sangue con la partecipazione di studenti, personale universitario e cittadini del territorio. (fb)

Rocco Papaleo torna all’Università della Calabria dopo 48 anni

di FRANCO BARTUCCILa notizia mi giunge a Bologna nell’antivigilia di un evento doloroso che riguarda una figura importante della storia dell’Università della Calabria. Mi arriva tramite un messaggio Whatsapp da parte del presidente del Consiglio Comunale del mio paese di origine, Alessandra De Rose, che mi fa sapere, mostrandomi una dichiarazione ed un saluto rivolto agli abitanti di San Vincenzo La Costa dal noto uomo di spettacolo lucano, Rocco Papaleo, che in quel momento aveva da poco ultimato nel teatro Auditorium dell’Università della Calabria, il suo spettacolo “Gli esercizi di libertà”, ottenendo un grande successo di pubblico con un teatro pieno e con in prima fila il Rettore, prof. Nicola Leone.

Per Rocco Papaleo si è trattato di un suo ritorno dopo 48 anni nella sua prima e giovanissima università, che ha frequentato per un anno intero nel 1976, come studente del primo anno del corso di laurea in ingegneria, avendo come residenza un alloggio nello stabile Martire e Remorini di Contrada Commenda di Rende.

Per circa due ore ha entusiasmato con il suo spettacolo, fatto di episodi, racconti, canzoni e poesie, tratte dalla sua biografia “Perdere tempo mi viene facile”, scritta per celebrare i suoi 40 anni di carriera artistica. Alessandra mi ha pure detto ch’è stato uno show convincente in cui si è mescolato molto umorismo, malinconia e poesia, riuscendo a coinvolgere il pubblico presente che ha registrato il tutto esaurito dei posti a sedere dell’Auditorium teatrale dell’Università della Calabria. L’attore lucano ha pure raccontato della sua esperienza di studio per un anno nel campus universitario di Arcavacata a quel tempo con la frequentazione dell’edificio polifunzionale e della mensa universitaria adiacente al primo blocco delle maisonnettes, con i viaggi in pullman tra Contrada Commenda ed il complesso universitario esistente dell’edificio polifunzionale con le sue baracche utilizzate come aule.

«Fu una scelta di un giovane del Sud – è stata la dichiarazione di Rocco Papaleo in una fase dello spettacolo molto applaudito – verso una Università del Sud emergente con tante novità in campo nazionale». 

Ma è stato con il Rettore Nicola Leone, chiamato sul palco, a fare una dichiarazione per certi aspetti con un pizzico di rimpianto e di apprezzamento nei confronti dell’Università di oggi. Anzitutto gli ha detto di avere sostenuto alcuni esami, inclusi Analisi I e Calcolo numerico. Poi gli amici che si erano iscritti a Roma lo incoraggiarono a trasferirsi, finendo per distrarsi e abbandonare gli studi. «Oggi mi pento – ha confidato al Rettore Leone – perché comprendo che in una cittadella universitaria come l’UniCal, tutti sono studenti e studiano, inducendoti a farlo anche tu».

Trovandomi a Bologna per impegni familiari, sapendo e vedendo le immagini dello spettacolo di Rocco Papaleo nell’Auditorium teatrale dell’UniCal, in una serata straordinaria e in un luogo straordinario ed unico come il Campus Universitario di Arcavacata il pensiero è subito andato all’ideatore e stimolatore di questo straordinario progetto e cioè Beniamino Andreatta, primo Rettore, che appena insediatosi al suo posto dopo l’elezione ad un inviato del quotidiano Il Resto del Carlino, in un servizio pubblicato il 16 giugno 1971, tenne a precisare: «L’Università della Calabria deve assumere una funzione civile oltre che scientifica e deve mobilitare nelle coscienze dei professori e degli studenti tutte le energie per realizzare un grande ed effettivo motivo fusivo».

«L’impegno fondamentale sarà quello di considerare l’Università come luogo di convergenza non soltanto dei giovani ma degli adulti, un luogo dove, al di là della formazione didattica, si sviluppi un rapporto di tipo pubblico. Vorrei che l’intera società calabra e non soltanto una minima parte di essa, trovasse nell’università un ben più profondo significato di quanto non ne abbiano avuto, finora, tutte le altre Università. L’Università di Cosenza deve diventare una città dei giovani, con tutti i servizi e le infrastrutture necessarie. Questa società di giovani avrà veramente la possibilità di studiare in modo nuovo, entro un ambiente nuovo. Perché oltre ai temi professionali si darà ampio spazio anche ad altri temi culturali e sportivi come il teatro, le piscine, le palestre, i campi da gioco. Un mondo studentesco inedito».

Grazie allo spettacolo di Rocco Papaleo, che dopo 48 anni torna nella sua prima università, l’auspicio, il desiderio, il sogno e l’impegno del Rettore Beniamino Andreatta diventano tutt’uno e la fusione tra comunità universitaria e società del territorio diventa realtà luogo di convergenza per la crescita di un rapporto pubblico di alto valore aggiunto.

Per questo Rocco Papaleo meriterebbe una laurea “honoris causa” in Dams ad opera del dipartimento competente ed afferente al suo lavoro. Oggi l’Università della Calabria, che non ha ancora raggiunto la sua dimensione consegnataci dai padri fondatori, ha un patrimonio teatrale e cinematografico unico in Italia con due teatri e due sale cinematografiche; mentre gli manca ancora il villaggio dello sport programmato tra il confine di Rende ed il territorio di Settimo di Montalto Uffugo. (fb)

All’Unical la Conferenza sul Turismo delle Radici

Dal 12 al 14 dicembre, all’Unical, si terrà l’International Conference on Roots Tourism – Social Science and Tourism, un appuntamento di rilievo internazionale interamente dedicato al fenomeno del Turismo delle Radici.

Promossa con il patrocinio del Ministero del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura, la conferenza è organizzata dal Centro Ricerche e Studi sul Turismo dell’Università della Calabria e dall’Osservatorio Universitario sul Turismo dell’Università Federico II di Napoli, vantando inoltre il sostegno di prestigiose istituzioni accademiche.

Alla guida del comitato scientifico, composto da studiosi di rilievo internazionale, figurano Tullio Romita, Antonella Perri, Fabio Corbisiero e Philippe Clairay, affiancati da un team di esperti provenienti da diverse discipline.

Ad arricchire l’evento, la lectio magistralis di Daniela Bas su Per un turismo delle radici inclusivo”.

I lavori si apriranno il 12 dicembre con una sessione inaugurale dedicata a un’introduzione complessiva del tema. I promotori delineeranno il contesto teorico e operativo del Turismo delle Radici, mettendo in luce le sue potenzialità come fenomeno culturale e sociale e analizzando le dinamiche di governance territoriale che possono favorirne la crescita. Seguiranno gli interventi dei membri del comitato scientifico, che forniranno un quadro di riferimento per le giornate successive.

Il 13 dicembre sarà dedicato agli approfondimenti tematici, con sessioni su sostenibilità territoriale, governance pubblica e identità culturale legate al tema. Una prima sessione esplorerà modelli di sviluppo sostenibile, seguita da un’analisi delle politiche pubbliche, come il Pnrr italiano e l’esperienza irlandese di The Gathering, e infine una riflessione sul rafforzamento dell’identità culturale e delle relazioni sociali attraverso la memoria collettiva.

Elemento centrale sarà il Forum “Sinergie per il Futuro: Imprese, Comunità e Amministrazioni nel Turismo delle Radici”, coordinato da Letizia Sinisi e ospitato nell’Aula Sorrentino dell’Università della Calabria. Il Forum mira a favorire il dialogo tra imprese, comunità locali e amministrazioni, identificando strategie collaborative e progetti concreti. Particolare attenzione sarà riservata al Programma Italea del Maeci, punto di riferimento per creare sinergie tra attori a livello locale, nazionale e internazionale.

Si discuteranno, inoltre, modelli di collaborazione innovativi e saranno presentati casi studio significativi da parte di rappresentanti di Enit, Unioncamere, Confesercenti, Confcommercio, Unindustria e altre realtà di rilievo. L’incontro si concluderà con un confronto aperto tra i partecipanti, stimolando nuove prospettive e azioni concrete per valorizzare il Turismo delle Radici come leva di sviluppo sostenibile e inclusivo.

Il 14 dicembre, la conferenza proseguirà con la consegna del Premio Turismo Sostenibile, giunto alla sua terza edizione e dedicato alla memoria di Osvaldo Pieroni e Fulvio Beato, due pionieri della sociologia ambientale. Saranno premiati i progetti più innovativi e sostenibili nel coniugare turismo, valorizzazione culturale e sviluppo locale.

Nel pomeriggio, un panel conclusivo offrirà una visione prospettica sul futuro del settore, con particolare attenzione alle strategie per consolidare il Turismo delle Radici come motore di sviluppo in un contesto globale in continua trasformazione.

La giornata conclusiva del 15 dicembre sarà dedicata a una visita esperienziale nel Comune di San Marco Argentano. I partecipanti avranno l’opportunità di immergersi nella cultura locale, tra storia e tradizioni, concludendo la conferenza con una cena sociale che celebrerà l’enogastronomia calabrese. Questo momento conviviale rappresenterà una sintesi perfetta dello spirito dell’evento, favorendo l’incontro tra accademici, operatori turistici e comunità locali. (rcs)

L’economista di Yale Orazio Attanasio sceglie l’Unical per le sue ricerche

Orazio Attanasio, accreditato economista a livello internazionale e professore ordinario presso la Yale University – ma originario di Castrovillari – ha scelto l’Università della Calabria per sviluppare il progetto di ricerca “Measurement Tools Design”.

Il progetto, finanziato con 2 milioni e 226 mila euro grazie al bando del Fondo italiano per la scienza (Fis) tra gli Advanced Grant, rappresenta un traguardo straordinario non solo per Attanasio, ma anche per l’Unical, che si conferma come sede riconosciuta di ricerca di eccellenza.

Il progetto propone la creazione di un “Laboratorio delle Misurazioni”, concepito per sviluppare strumenti innovativi volti a misurare concetti teorici complessi, legati al comportamento individuale. Il laboratorio resterà attivo anche oltre la durata del finanziamento e promuoverà iniziative per misurare credenze soggettive, atteggiamenti, norme sociali e altro ancora. Per sua stessa natura, sarà un’iniziativa interdisciplinare e sarà legata alla ricerca empirica, nonché a progetti che saranno articolati e sviluppati a livello locale e internazionale.

Il progetto avrà la sua base all’Unical, e si avvarrà della collaborazione di Maria De PaolaVincenzo Scoppa e altri professori e ricercatori del Desf, ma opererà anche come nodo centrale di una rete collaborativa con istituzioni internazionali.

Il progetto presentato dal prof. Attanasio ha ottenuto uno dei soli otto finanziamenti “Advanced Grant” in Italia nel macrosettore SH (Scienze sociali e umanistiche), unico in Calabria e tra i 2 del Sud Italia.

L’Advanced Grant è un riconoscimento riservato a progetti di ricerca condotti da Principal Investigators (PI) senior, ovvero ricercatori affermati e indipendenti con più di 12 anni di esperienza e un profilo di leadership nel loro settore, che dovrà coordinare le attività di ricerca da svolgere in una Host Institution, in questo caso l’Unical.  Questi progetti sono caratterizzati da un forte impatto innovativo e contribuiscono significativamente all’avanzamento delle frontiere della conoscenza. Si tratta di uno dei finanziamenti più prestigiosi nell’ambito della ricerca accademica in Italia. Si ispira a modelli internazionali come gli Erc Advanced Grants, promossi dallo European Research Council, e mira a sostenere progetti di ricerca fondamentale di eccellenza condotti da ricercatori altamente qualificati e riconosciuti come leader nel proprio campo.

Attanasio avrà l’incarico di professore ordinario di Economia politica all’Unical, presso il dipartimento di Economia, statistica e finanza “Giovanni Anania” (Desf), con chiamata diretta. Un altro cervello di ritorno che l’Unical ha saputo attrarre e far tornare nella sua terra d’origine.

L’arrivo del professor Attanasio, un nuovo cervello di ritorno, si inserisce anche nel piano dell’Unical di attrarre studiosi altamente qualificati dall’estero e dall’Italia. Tra i reclutati tramite call, spiccano figure di rilievo come Georg Gottlob, scienziato dell’AI proveniente da Oxford, Enrico Natalizio, esperto di droni e sistemi multirobot in arrivo da Abu Dhabi, Franca Melfi, pioniera nella chirurgia robotica, Ciro Indolfi, luminare della cardiologia.

Originario di Castrovillari, il professor Attanasio ha ottenuto il dottorato alla London School of Economics ed è stato docente presso istituzioni di prestigio come Stanford, University College London e Yale. È noto a livello internazionale per le sue ricerche su consumi, risparmio, politiche pubbliche e sviluppo, con particolare attenzione ai paesi emergenti. Il suo contributo accademico è stato riconosciuto con numerosi premi, tra cui il Klaus Jacobs Research Prize, e posizioni di rilievo in associazioni prestigiose come la Econometric Society, di cui è stato presidente. L’università di Padova gli ha recentemente conferito il dottorato ad honorem in Economia e management. (rcs)

RENDE (CS) – Al Tau “La scortecata”

Mercoledì 4 dicembre, al Teatro Auditorium dell’Unical, a Rende, alle 20.30, in scena lo spettacolo La Scortecata della Compagna Atto Unico/Sud Costa Occidentale, con testo e regia di Emma Dante.

Lo spettacolo, tratto liberamente da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, vede sul palco Carmine Maringola e Salvatore D’Onofrio.

Emma Dante reinterpreta in modo originale una delle novelle più famose della raccolta “Lo cunto de li cunti” ovvero “lo trattenimiento de peccerille”, con cui Giambattista Basile creò un capolavoro della tradizione letteraria italiana e mondiale nel Seicento. Il napoletano di Basile, ricco di espressioni gergali, proverbi e invettive popolari, dà vita a forme teatrali che mescolano elementi della commedia dell’arte con influenze shakespeariane.

“La scortecata” narra di un re che si innamora della voce di una vecchia. Trasformata in una giovane bellissima da un incantesimo, questa rivela all’altra sorella di essersi fatta scorticare per diventare così bella. Rispettando la tradizione settecentesca, la Dante assegna a due uomini i ruoli delle sorelle e del re. In un ambiente spoglio, con un castello in miniatura a evocare un sogno, le due “vecchie” ricreano l’antica fiaba, che invita le donne a non essere vanitose, le anziane a riconoscere il ridicolo e gli uomini a non lasciarsi ingannare dalle apparenze. (rcs)

All’Unical una tre giorni internazionale per discutere della gestione urbana delle acque

di FRANCO BARTUCCIL’Università della Calabria ospiterà dal 2 al 4 dicembre prossimi, nel centro congressi “Beniamino Andreatta” dell’aula magna, le giornate internazionali di studio del Centro Studi d’Idraulica Urbana (Csdu DAYS 2024), che avrà come tema di discussione: “Nuove soluzioni per affrontare le sfide della gestione urbana dell’acqua”. “Un’occasione unica per costruire città più resilienti, sostenibili e pronte ad affrontare le sfide del futuro.

Per presentare l’evento si è svolta una conferenza stampa nell’area bistrot dell’auditorium teatrale di piazza Vermicelli dell’UniCal ad opera della prof.ssa Patrizia Piro e del prof. Roberto Gaudio, responsabile del Laboratorio Grandi Modelli Idraulici del dipartimento di Ingegneria Civile, con la moderazione della giornalista Angela Forte.

A promuovere, organizzare e coordinare le tre giornate internazionali di lavoro del corso sarà la prof.ssa Patrizia Piro, Ordinario di Costruzioni Idrauliche, Idrologia e Costruzioni Marittime, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile; nonché presidente del Centro Studi nazionale di Idraulica Urbana (CSDU) e per ultimo Pro Rettrice dell’Università della Calabria con delega al Centro Residenziale

«Questo evento – ha sostenuto in apertura del suo intervento di presentazione – rappresenta un’occasione unica per studiosi, professionisti e amministratori per confrontarsi sulle soluzioni innovative per affrontare le sempre più pressanti sfide imposte dai cambiamenti climatici e dalla crescente urbanizzazione».

L’acqua è un elemento essenziale per la vita umana e per lo sviluppo delle società, ma nelle città moderne la sua gestione sta diventando sempre più complessa. Fenomeni come l’aumento delle precipitazioni intense, le prolungate siccità, la crescente impermeabilizzazione dei suoli e l’espansione urbana non pianificata, stanno esercitando pressioni senza precedenti sui sistemi idrici urbani. In questo contesto, parlare di “Challenges and Perspectives in Urban Water Management Systems” significa riflettere su una questione cruciale: come bilanciare il bisogno di sicurezza e resilienza con l’urgenza di promuovere sostenibilità ed equità sociale?

L’approccio tradizionale alla gestione idrica, basato su infrastrutture rigide e altamente tecnicizzate, si sta rivelando insufficiente per rispondere alle sfide del XXI secolo. Per affrontare queste criticità, è necessario un cambio di paradigma che integri soluzioni tecnologiche avanzate con approcci basati sulla natura, promuovendo una maggiore partecipazione delle comunità e una pianificazione urbana più sensibile agli impatti ambientali.

«L’evento si propone – ha sostenuto il prof. Roberto Gaudio – di rispondere a queste domande fondamentali attraverso un confronto multidisciplinare. Con il tema centrale delle sfide e delle prospettive, si invitano i partecipanti a interrogarsi non solo sulle soluzioni tecniche, ma anche sui valori, le priorità e i compromessi che guidano le scelte di progettazione e gestione delle risorse idriche urbane, sempre senza dimenticare i due elementi fondamentali: il ruolo cruciale dell’acqua nelle città e l’urgenza di ripensare le infrastrutture idriche in un’ottica di sostenibilità e resilienza».

L’evento è organizzato dal Centro Studi iDraulica Urbana (CSDU) in collaborazione con prestigiose istituzioni accademiche italiane e internazionali. Esso nasce con l’obiettivo di creare uno spazio di discussione per proporre soluzioni efficaci e innovative, che spaziano dall’utilizzo di tecnologie avanzate alla progettazione di infrastrutture di tipo Nature Based Solutions.

Il programma si presenta ricco di approfondimenti e spunti di riflessione.  L’evento si articolerà, infatti, in tre giornate, ognuna dedicata a temi specifici della gestione idrica urbana, a cominciare dalla prima sessione che avrà luogo nel primo pomeriggio di lunedì 2 dicembre, subito dopo la registrazione dei partecipanti e i saluti delle varie autorità invitate. (fb)

Novecento studenti hanno visitato i laboratori di Ingegneria dell’Unical

di FRANCO BARTUCCIUna giornata movimentata all’Università della Calabria, dove i dipartimenti di Ingegneria hanno offerto un percorso di conoscenza, orientamento e formazione a studenti, circa 900, provenienti da 19 Scuole superiori di tutta la Calabria, invadendo, tra l’altro, l’arena di Piazza Vermicelli del ponte Bucci per la tradizionale foto ricordo e visitando le varie strutture dell’area di ingegneria.

Gli studenti e le studentesse, selezionati tra coloro che stanno valutando l’idea di diventare ingegneri, hanno potuto così incontrare i ricercatori e i docenti dei 34 laboratori che hanno aderito all’iniziativa. Questo incontro era previsto nell’ambito della seconda edizione del percorso PCTO “Studiare ingegneria all’Unical: come orientarsi e in che modo prepararsi al Tolc-I”, che i quattro dipartimenti di Ingegneria dell’Unical hanno proposto in modo congiunto alle scuole superiori calabresi. 

L’obiettivo del percorso è stato quello di: conoscere le caratteristiche dei diversi corsi di laurea di ingegneria offerti dall’Unical e gli aspetti innovativi della ricerca; affrontare uno o più percorsi di approfondimento sui corsi di laurea di maggiore interesse attraverso dei seminari specialistici; visitare i principali Laboratori di Ingegneria dell’Unical; prepararsi ad affrontare i test Tolc necessari per accedere ai corsi di laurea di ingegneria già in primavera.

Le attività sono iniziate a metà ottobre e termineranno nel mese di dicembre, principalmente attraverso incontri pomeridiani in modalità on-line. Il programma ha una struttura modulare per cui gli studenti possono decidere in autonomia a quali attività partecipare, cercando di assecondare al meglio i propri interessi.

La fase dei seminari di orientamento per la scelta dei Corsi di Studio si è conclusa, registrando una estesa e consapevole partecipazione da parte degli studenti e delle studentesse.

«Le attività di orientamento – sostengono i referenti docenti e ricercatori delegati dell’UniCal verso tali iniziative – hanno l’obiettivo primario di aiutare gli studenti ad effettuare una scelta consapevole, che tenga conto delle opportunità lavorative ma soprattutto della predisposizione personale  e delle proprie passioni. Il tasso di abbandono degli studi universitari o i casi di studenti che procedono troppo lentamente sono spesso la conseguenza di scelte non accurate. Questo progetto di ingegneria è stato progettato proprio con l’obiettivo di far toccare con mano che cosa si fa concretamente nei diversi ambiti ingegneristici, per far scoccare la scintilla della passione, primo vero fattore di successo per qualsiasi tipo di studi».  

La successiva visita in presenza presso i laboratori è stato quindi un ulteriore momento significativo che ha consentito di toccare con mano quale potrebbe essere il proprio futuro, in modo da scoprire la varietà e la qualità dell’offerta formativa ed effettuare una scelta consapevole. 

«Il successo della giornata di visita ai laboratori è ovviamente frutto – dicono  i delegati dell’UniCal – dell’interazione di tanti fattori: oltre, ovviamente, alla capacità divulgativa dei ricercatori, è stato importante il ruolo svolto dagli studenti di ingegneria che hanno fatto da accompagnatori ai gruppi scolastici: nello spostarsi tra i cubi da un laboratorio all’altro infatti i ragazzi più giovani hanno fatto amicizia con i loro futuri colleghi e hanno potuto osservare la vita quotidiana degli studenti universitari».

Le scuole che hanno aderito sono state:  i Licei Scientifici Valentini-Majorana di Castrolibero, Scorza e Fermi- Brutium  di Cosenza, Galilei di Trebisacce, il  Galilei di Lamezia, il Pitagora di Rende, i licei di Filadelfia, di Belvedere, di San Giovanni in Fiore, di Nicotera, il Liceo Lombardi Satriani di Petilia, Guarasci-Calabretta di Soverato, l’IIS Lopiano di Cetraro, il Liceo Morelli di Vibo Valentia, il  Pizi di Palmi, l’I.T.I.S Fermi di Castrovillari, l’ITI Monaco di Cosenza,  gli istituti di Petilia, Mesoraca e Cotronei e anche il Guerrisi di Cittanova e lo Zaleuco di Locri.

I Dipartimenti interessati dalla visita sono stati: Dipartimento di Ingegneria Civile, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale, Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica. 

Un merito va quindi ai delegati all’orientamento di ingegneria che sono: Attilio  Fiorini Morosini, Dipartimento di Ingegneria Civile; Saverino Verteramo, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale; Massimo Zupi, Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente; Claudio Savaglio, Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica. (fb)

Istituito in Calabria il corso di alta formazione per lo sviluppo turistico in ambiente agricolo e aree rurali

È stato presentato, al Dipartimento DiScAG dell’Unical, il nuovo corso di alta formazione in “ Marketing per lo Sviluppo Turistico in Ambiente Agricolo e Aree Rurali ”.

Si tratta di un progetto formativo che nasce dalla convenzione recentemente siglata tra il Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche (DiScAG) dell’Unical e Coldiretti Calabria, con l’obiettivo di valorizzare il turismo nelle aree rurali della regione, che vantano una forte vocazione agricola e agrituristica.

L’iniziativa, dunque, rappresenta una nuova opportunità di formazione nell’ambito del Turismo delle Radici, che punta a stimolare negli emigrati della nostra regione, la riscoperta delle proprie origini e il legame con la propria terra.

Il corso si propone di offrire a laureati, professionisti, titolari e manager di aziende agricole una formazione specifica in ambito turistico e agrituristico, che risponda alle nuove esigenze del mercato del lavoro e alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalla sostenibilità. Attraverso un approccio innovativo al marketing e alla gestione del turismo, si punta a rendere le aree rurali calabresi luoghi di attrazione per un turismo che rispetti l’ambiente, le comunità locali e il territorio.

Pensato per offrire una preparazione completa sul marketing applicato al settore agrituristico, intende formare esperti capaci di valorizzare le peculiarità dei territori calabresi. È finalizzato alla formazione del management di aziende agricole e stakeholders del settore, oltre che di laureati, con prospettive di  specializzazione sempre più in linea con le attuali richieste del mercato del lavoro, a partire dai nuovi insegnamenti che nascono dall’interesse e dalle esigenze specifiche del  settore agricolo e agrituristico.

Secondo Franco Aceto, presidente Regionale di Coldiretti Calabria, «questo corso rappresenta un passo fondamentale per il futuro delle nostre aree rurali. Il turismo rurale, e in particolare il Turismo delle Radici, può diventare una risorsa straordinaria per il già forte appeal turistico della Calabria, purché venga sviluppato nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni locali».

«Lavorare insieme al mondo accademico – ha concluso – ci permette di formare nuove figure professionali, pronte a promuovere un turismo sostenibile che valorizzi i territori senza comprometterne l’integrità».

 «Dobbiamo rendere consapevole il mondo che ci osserva della centralità dell’agricoltura e delle aree rurali non solo in termini economici – ha sottolineato Dominga Cotarella, presidente Nazionale Terranostra –. Senza l’agricoltura saremmo un paese più povero anche in termini di bellezza. Siamo leader nel turismo enogastronomico, rurale ed esperienziale e lo dobbiamo all’agricoltura. Mi complimento con questo corso in una università prestigiosa e all’avanguardia. Sicuramente un’esperienza che farà scuola».

Per Vincenzo Abbruzzese, presidente Terranostra Calabria, «il cibo, che rappresenta un elemento sempre più significativo dell’esperienza turistica, assume una rilevanza ancora maggiore in questi casi».

«Poiché – ha aggiunto – l’emigrazione ha riguardato aree agricole e le tradizioni a tavola sono espressione più diretta del legame con la terra. Ben il 96% dei viaggiatori delle radici in Italia ha apprezzato la cucina locale e l’80% ha fatto acquisti di cibo o bevande».

«Sono felice che il protocollo d’intesa sottoscritto dal Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche, di cui sono la referente, e Coldiretti Calabria dia i primi risultati – ha detto Sonia Ferrari, professore di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale all’Unical –. Questo corso formazione sul ‘Marketing per lo sviluppo turistico in ambiente agricolo e in aree rurali’ può rappresentare un importante strumento di sviluppo per le aree rurali e interne calabresi, oltre che un supporto verso la diversificazione e la crescita per molte imprese del settore agricolo».

Il connubio fra turismo ed agricoltura non è importante solo per attrarre nuovi segmenti di mercato ma anche per promuovere la qualità in entrambi i settori. Spinge, infatti, l’agricoltura verso modelli di gestione più efficienti e mette in luce risorse del territorio di grande valore. Inoltre, va in direzione di una crescente sostenibilità turistica e favorisce la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale delle destinazioni. Ringrazio Coldiretti per la sensibilità mostrata nel voler realizzare un progetto di questo tipo. (rcs)

RENDE – Si consegnano le borse di studio del master Unical Meec

Venerdì 22 novembre, all’Unical, alle 18.30, al Teatro Auditorium Unical, saranno consegnate le Borse di Studio del Master in mobilità elettrica ed economia circolare dell’Ateneo.

Il Master che conferisce il titolo di “esperto in gestione di sistemi e strutture per la mobilità elettrica e l’economia circolare” è nato, nel contesto dei Patti territoriali per l’alta formazione, in seno al Dimes (il Dipartimento di ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica).

Gli allievi del Master in mobilità elettrica ed economia circolare sono tutti giovani professionisti, laureati in Ingegneria, ma anche in Economia, in Matematica, in Fisica, in Chimica. 

Sono già una squadra compatta ed entusiasta e si affacciano al mondo del lavoro grazie a questa esperienza altamente formativa. “Quelli del Meec”, così potremmo chiamare gli allievi, hanno appena terminato i mesi di formazione in aula (il master è iniziato lo scorso maggio) e si apprestano a iniziare la fase clou  degli stage sul campo.

Durante la cerimonia, dodici di loro riceveranno anche la seconda tranche della borsa di studio prevista dal bando.

L’evento sarà moderato dal giornalista Rai ed esperto di innovazione Massimo Cerofolini.

In apertura, i saluti e l’introduzione del professore Gregorio Cappuccino, direttore del master, che presenterà i numeri e i risultati della  prima edizione del Meec (2023-24)

A rappresentare la Regione Calabria saranno: l’assessore allo sviluppo economico, all’innovazione e al sistema universitario, Rosario Varì; il dirigente generale del Dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente” Salvatore Siviglia.

Sul palco si alterneranno autorità, tra le quali il sindaco di Cosenza Franz Caruso e rappresentati di aziende protagoniste del cambiamento green che, come è stato palesato più volte, durante le master class e nel corso delle visite dei prof e degli allievi alle gigafactory dell’ampio campo della mobilità elettrica, sono alla ricerca di nuovi profili iper specializzati per migliorare le proprie performance di mercato. 

Ricco il parterre della serata, insomma. Tra gli ospiti, che saluteranno gli allievi del master con la consegna simbolica della borsa di studio, anche il direttore della sede regionale della Rai, Massimo Fedele.

Non poteva mancare la rappresentanza della partnership del Meec. 

Da Roma si collegherà Francesco Naso, segretario generale di Motus-E. E’ l’associazione, della quale fanno anche parte atenei, fornitori di energia e terzo settore e che mette insieme industrie e marchi automobilistici major, per guidare il cambiamento in Italia.

Saranno, inoltre presenti, Stefano Sordelli di VolskWagen Italia e Vincenzo Vadalà di Audi Italia: Francesca De Santis dell’Azienda napoletana per la mobilità (ANM); Kevin Praticò di Replanet; Salvatore Mazzotta di Ecosistem; Emanuele Ionà, managing director del “Gruppo Ionà motori”.

Ad arricchire l’evento, il concerto dell’Orchestra Sinfonica Brutia.

Le attività didattiche di questa nuova edizione inizieranno il 19 dicembre. 

L’iscrizione è gratuita e la domanda di ammissione deve essere consegnata entro il prossimo 30 novembre. Anche in questa seconda tornata di master i più meritevoli riceveranno una borsa di studio, da 12mila euro ciascuna. (rcs)

Coldiretti Calabria e Unical insieme per promuovere il Turismo delle Radici e la sostenibilità.

Mercoledì 20 novembre, all’Unical, alle 12, al Dipartimento DiScAG, sarà presentato il nuovo corso di alta formazione in “ Marketing per lo Sviluppo Turistico in Ambiente Agricolo e Aree Rurali”.

Si tratta di un progetto formativo che nasce dalla convenzione recentemente siglata tra il Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche (DiScAG) dell’Unical e Coldiretti Calabria, con l’obiettivo di valorizzare il turismo nelle aree rurali della regione, che vantano una forte vocazione agricola e agrituristica.

Intervengono Enrico Parisi Delegato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa; Franco Rubino –Direttore Dipartimento Scienze Aziendali e Giuridiche; Vincenzo Abbruzzese – Presidente Regionale Terranostra Calabria; Sonia Ferrari Docente Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale; Tiziana Nicotera Docente a Contratto Unical; Carmelo Troccoli – Direttore Generale Fondazione Campagna Amica; Dominga Cotarella Presidente Nazionale Terranostra Coldiretti e Franco Aceto Presidente Regionale Coldiretti Calabria.

Nel pomeriggio alle 15.30, nella Sala Sport & Salute di Piazza Matteotti a Cosenza, ci sarà un incontro/confronto con le aziende agrituristiche calabresi per analizzare le criticità e le opportunità del settore.

«Sono felice che il protocollo d’intesa sottoscritto dal Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche, di cui sono la referente, e Coldiretti Calabria dia i primi risultati», ha detto la prof.ssa Ferrari.

«Questo corso formazione sul ‘Marketing per lo sviluppo turistico in ambiente agricolo e in aree rurali’ – ha concluso – può rappresentare un importante strumento di sviluppo per le aree rurali e interne calabresi, oltre che un supporto verso la diversificazione e la crescita per molte imprese del settore agricolo». (rcs)