All’Unical una giornata di studio su Giuseppe Dossetti

Lunedì mattina, all’Unical, si terrà la prima giornata di studio dedicata alla figura di Giuseppe Dossetti, il cui pensiero e la cui esperienza politica, ecclesiale e culturale verranno analizzati da diverse prospettive.

L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Università della Calabria, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Calabra in preparazione al meeting La Calabria: Crocevia del Mediterraneo verso un Nuovo Umanesimo Integrale.

Dopo i saluti del direttore prof. Franco Rubino, l’evento sarà aperto dall’intervento di Don Guido Quintieri, direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea.

Seguiranno le riflessioni di studiosi e professionisti del settore, tra cui Michele Leonetti, dottorando di ricerca presso l’Università della Calabria, Elia Fiorenza, docente di Storia Economica e Storia dell’Industria Turistica, Giacomo Fuscaldo, avvocato, e Maria Carmela Passarelli, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese. A concludere i lavori sarà Enrico Caterini, professore ordinario di Diritto Privato.

La giornata di studio si propone di sviluppare una riflessione sul concetto di “umanesimo integrale”, ispirato alla dottrina sociale della Chiesa e fortemente presente nel pensiero di Dossetti. L’idea di un modello di sviluppo che coniughi economia, cultura e giustizia sociale sarà al centro del dibattito, con l’obiettivo di delineare strategie che possano rendere la Calabria protagonista nel Mediterraneo.

In un momento storico caratterizzato da profonde trasformazioni, l’incontro rappresenta un’opportunità di dialogo tra il mondo accademico, il settore giuridico e la Chiesa, per tracciare nuove traiettorie di crescita basate sui principi di equità, solidarietà e sostenibilità. (rcs)

Nuovo prorettore all’Unical: Francesco Raniolo subentra a Patrizia Piro

Prestigioso incarico per Francesco Raniolo, che è stato nominato Pro Rettore dell’Unical con delega al Centro Residenziale.

La nomina è avvenuta  dal Rettore Nicola Leone, a seguito delle dimissioni dall’incarico di pro rettrice, da parte di Patrizia Piro, per motivi personali

«Desidero esprimere la mia gratitudine alla professoressa Patrizia Piro – ha detto il Rettore Leone –, che nel suo ruolo di prorettrice delegata al Centro residenziale ha lavorato con generosità e profuso grande impegno per garantire servizi di qualità alla comunità universitaria, contribuendo a rendere il Campus un luogo più inclusivo, accogliente e attento ai bisogni degli studenti».

«Grazie alle sue attività – ha concluso – sono stati raggiunti risultati significativi nel miglioramento dei servizi di residenzialità, da alloggi e ristorazione, alla promozione dell’inclusione sociale, l’Unical è diventata un luogo sempre più vivibile e a misura di studente».

 Professore di Scienze politiche e presidente del Comitato arti, musica e spettacolo (Cams), a Raniolo è affidato soprattutto il compito di apportare una visione strategica orientata all’identificazione e al coordinamento delle opportunità di servizio e di public engagement presenti nell’ateneo con particolare riguardo alle attività socio-culturali. In questa prospettiva, le strutture destinate allo spettacolo, come il teatro e i cinema presenti nel Campus su cui già lavora da anni, rappresenteranno un elemento centrale per la diffusione culturale e la promozione sociale e civile.

Nella veste di delegato al Centro residenziale dell’Unical, Raniolo avrà l’incarico di gestire anche i servizi essenziali per la comunità studentesca come l’alloggio e la ristorazione. La delega al Centro residenziale riveste, infatti, un ruolo strategico nell’assicurare che tali servizi siano efficienti e rispondenti alle esigenze degli studenti, contribuendo a creare un ambiente che favorisca il successo formativo e il benessere della comunità accademica. 

«Rivolgo al professor Raniolo – ha concluso il Rettore Leone – i migliori auguri di buon lavoro, certo che saprà affrontare con competenza e visione strategica le grandi sfide intraprese dall’Unical». (rcs) 

 

Le dimissioni a sorpresa della pro rettrice Piro

di FRANCO BARTUCCI – Una notizia eclatante dallUniversità della Calabria: la prof.ssa Patrizia Piro con delega, in qualità di Pro Rettore, alle problematiche del Centro Residenziale, ha consegnato nelle mani del Rettore Nicola Leone, le proprie dimissioni dallincarico affidatole nel mese di dicembre 2019.

La lettera è stata regolarmente protocollata dallapposito ufficio di protocollo dellAteneo Calabrese.

Dimissioni che giungono esattamente a distanza di sette mesi e quattordici giorni dalla scadenza del suo mandato e di quella dello stesso Rettore Nicola Leone, stabilita per legge al 31 ottobre 2025.

La prof.ssa Patrizia Piro, con linsediamento del prof. Nicola Leone a Rettore dellUniversità della Calabria, avvenuto il 1° novembre 2019 per un mandato di sei anni (2019/2025), ebbe lincarico di Pro Rettore con delega al Centro Residenziale, insieme alla prof.ssa Maria De Paola con la funzione di Pro Rettore Vicario, che si dimise dopo pochi mesi.

Breve Curriculum della prof.ssa Patrizia Piro

Oltre ad aver svolto le funzioni di Pro Rettore dellUniCal, con delega al Centro Residenziale, la prof.ssa Patrizia Piro ricopre lincarico di Presidente del Centro Studi Nazionale di Idraulica Urbana (CSDU) fin dal 2018 con scadenza nel 2027. È Professore ordinario dal 2009, presso lUniversità della Calabria, dove acquisì la Laurea magistrale con Lode in Ingegneria Civile per la Difesa del Suolo e la Pianificazione (Indirizzo idraulica) il 23 Luglio 1986. Esperta nel campo delle risorse idriche e dellIdraulica urbana; in particolare: sistemi di drenaggio urbano, soluzioni di ingegneria idraulica urbana a basso impatto ambientale (Low Impact Development e Nature-Based Solutions), allagamenti in aree urbane. È autrice di oltre 300 articoli pubblicati su riviste internazionali, conferenze internazionali e nazionali nel settore delle risorse idriche, costruzioni idrauliche, monitoraggio ambientale e previsione e mitigazione del rischio idrogeologico e dellingegneria ambientale; titolare di brevetti di invenzione industriale nei sopra citati settori.

Le funzioni del CSDU

La prof.ssa Patrizia Piro è la prima Presidente donna dalla nascita del Centro Studi di Idraulica Urbana (CSDU), avvenuta nel 1992, esattamente 32 anni addietro. Partecipano alle attività del CSDU esperti fra professori, ricercatori e cultori della materia, afferenti a più di 20 differenti sedi universitarie italiane.

Il CSDU è unassociazione di ricerca senza scopo di lucro il cui scopo è coordinare e sviluppare ricerche su molteplici aspetti inerenti i sistemi idrici integrati e la tutela dei corpi ricettori, con particolare riferimento ai sistemi di drenaggio urbano e al loro impatto ambientale.  In tale direzione il CSDU promuove un approccio multidisciplinare ai temi affrontati, coinvolgendo esperti dei settori non solo idraulico e ambientale, ma anche territoriale, urbanistico ed economico. La struttura organizzativa dell’associazione si articola in unità operative localizzate presso varie sedi universitarie, distribuite omogeneamente su tutto il territorio nazionale e coordinate fra loro da un comitato direttivo composto da docenti universitari del settore.  (fb)

 

 

All’Unical i seminari su “Solidarietà sociale e il ruolo delle donne nella democrazia diretta”

La solidarietà sociale e il ruolo delle donne nella democrazia diretta sono gli argomenti dei due seminari in programma domani, martedì 18 e giovedì 20 marzo nella sala Arrighi dell’Unical.

I due seminari sono stati promossi dal Dottorato in Politica, Cultura e Sviluppo del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria su iniziativa della prof.ssa Laura Corradi, docente senior di Metodo Intersezionale, Genere e Scienza della stessa Università.

Sono due seminari che cadono in un momento difficile per il nostro Paese, che dovrà affrontare ulteriori tagli della spesa pubblica, ed è per questo che sono aperti al pubblico anche online.

Il primo incontro è dalle 11 alle 13, ed avrà come tema di riflessione una antica parola sumera – che indica la capacità umana di aiuto reciproco e collaborazione: “Asabyyah: Sul concetto e sulle pratiche di solidarietà sociale”; vedrà come relatore la partecipazione di Paolo Ferrero, ex Ministro della Solidarietà Sociale ed attuale direttore della rivista ‘Su la testa’.

Il secondo, seminario si svolgerà giovedì 20 marzo dalle 9 alle 11, ed ha come titolo: “Il ruolo delle donne nell’esperienza curda di democrazia diretta e la proposta di Jineology”. La relazione sarà tenuta da  Dilar Dirk, studiosa e attivista, Ph.D. in Sociologia, della University of Cambridge, nonchè postdottorata alla University of Oxford, ed ora ricercatrice indipendente, autrice di ‘Kurdish Women’s Movement: History, Theory, Practice’. (fb)

Elezioni, all’Unical si avvicina il Semestre bianco

di FRANCO BARTUCCILa settimana che si è appena chiusa ha registrato all’Università della Calabria episodi ed eventi importanti che rappresentano dei punti fermi nel presente e per il futuro della stessa università, in modo da capirne vita e miracoli.

Iniziamo con il primo episodio riguardante lo stesso Rettore Nicola Leone, che di fronte a delle voci che circolano in alcune testate giornalistiche, circa una sua possibile candidatura a Sindaco di Rende, quale candidato di centro destra, interviene subito, questa volta, a smentire con un proprio comunicato la voce di corridoio ricorrente.

«Ho appreso che alcuni articoli giornalistici – è scritto nel comunicato stampa – mi indicano come possibile candidato alla carica di sindaco alle prossime elezioni comunali di Rende. Ritengo necessario fare chiarezza, anche in considerazione della carica istituzionale che oggi ricopro, così da prevenire polemiche e speculazioni indebite. Anzitutto, sento il dovere di ringraziare tutti coloro che mi hanno invitato a candidarmi per questo incarico, trasversalmente da entrambi gli schieramenti politici, così come i numerosi cittadini che, apprese le indiscrezioni pubblicate sulla stampa, mi hanno contattato per esprimere vicinanza, sostegno e persino entusiasmo».

«Sono onorato e lusingato degli inviti che ho ricevuto – conclude il comunicato stampa – tuttavia è opportuno ribadire con assoluta chiarezza che candidarmi a sindaco di Rende non è mai stato nelle mie intenzioni, né ho preso alcuna “pausa di riflessione” come qualcuno ha riportato. Bensì, con il senso di responsabilità e la trasparenza che hanno sempre contraddistinto il mio operato, ho già manifestato la mia indisponibilità alla candidatura, e confermo che non prenderò parte alla competizione elettorale».

Poi lunedì 10 marzo c’è stata la splendida giornata con Santo Versace, che nell’aula magna “Beniamino Andreatta”, il Rettore Nicola Leone, al termine di una splendida cerimonia gli ha consegnato la pergamena di laurea “Honoris Causa” in Ingegneria Gestionale, su proposta dello stesso corso di laurea passato con l’approvazione del Consiglio di Corso, del Dipartimento Dimeg, del Senato Accademico e del Ministero dell’Università e Ricerca Scientifica.

Su questa cerimonia ne abbiamo ampiamente trattato il suo contenuto in un puntuale servizio di cronaca pubblicato in questo stesso giornale mercoledì 12 marzo; ma ci porta a sottolineare in questo servizio che sono state due ore splendide per il clima che si è respirato e per i pensieri espressi  dalla moderatrice Livia Blasi, dal presidente di Entopan, Francesco Cicione, che ci ha ricordato la figura alta del Primo Rettore Beniamino Andreatta, e dallo stesso Santo Versace, che nella sua “Lectio Magistralis”, tra le tante cose ha pure detto: «Ho sempre creduto che il lavoro, per essere autentico e portare un contributo importante alla società, debba essere guidato dai valori, dalla passione e dall’etica».

Pensieri e parole forti che riscaldano chi vive nell’Università, con le sue specificità di Campus universitario, nel prestare la sua opera di docente, non docente e studente.

Nella stessa aula magna “Beniamino Andreatta”, ma nel pomeriggio, si è svolto un interessante e storico incontro coordinato dal prof. Giancarlo Costabile per gli studenti di Scienze dell’Educazione sui temi che riguardano la pedagogia della giustizia e l’etica delle responsabilità, quali strumenti educativi per affermare comportamenti orientati al bene comune, alla gratuità dell’opera, alla rigenerazione morale dell’individuo e della collettività da opporre alla visione utilitaristica e prevaricante della cultura mafiosa. 

Relatore principale dell’evento è stato il giudice Vincenzo Capomolla, designato a coprire la carica di Procuratore della Repubblica di Cosenza, che parlando di mafie e ‘ndrangheta, le quali hanno un profilo universale, ha sottolineato che queste «si occupano di tutto ciò che interessa la vita della collettività».

Per tali ragioni, ha avvertito Capomolla, le condotte opache e ambigue «emarginano l’idea di giustizia. Stiamo attenti – ha aggiunto – alla legalità debole nelle relazioni sociali perché le mafie non sono un corpo estraneo dalle comunità in cui si sviluppano. Ed è evidente la loro capacità di contaminare ogni tipo di realtà e settore, anche di natura istituzionale».

Argomenti e temi di studio, riflessione e percorsi formativi, che si può dire siano da sempre di casa all’UniCal fin dalle origini con stimoli creati dal Rettore Beniamino Andreatta e proseguiti con il prof. Pino Arlacchi, nell’ambito del Dipartimento di sociologia. Mentre oggi ci sono: il prof. Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia dell’Antimafia e promotore del ciclo di seminari in materia di contrasto educativo alle mafie giunto al suo quattordicesimo anno di attività; la prof.ssa Rosanna Adele Rossi, coordinatrice del corso di studio unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche; nonché il prof. Mario Caligiuri con i suoi master sulla Intelligence e seminari sulla pedagogia della comunicazione, che hanno partecipato con dei loro interventi all’incontro con il Procuratore della Repubblica Vincenzo Capomolla.

Al termine del seminario, promosso dal Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’UniCal, il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Vincenzo Capomolla, è stato ricevuto in rettorato dal Rettore Nicola Leone, che si è intrattenuto, come riportato nella pagina Facebook dello stesso rettore, in un piacevole colloquio parlando tra l’altro dei giovani e dei percorsi educativi alla legalità.

Intanto sull’asse UniCal va segnalato che mancano 44 giorni per entrare con il 1° maggio nel “semestre bianco”, che porterà il corpo elettorale dell’Ateneo a scegliere il loro nono Rettore. Il Decano, prof. Francesco Altimari, dovrà stabilire al più presto i tempi e modi su come gestire, al meglio, questo periodo di transizione. (fb)

All’Unical omaggio a Lucio Dalla

Domani sera, al Teatro Auditorium dell’Unical, si terrà lo spettacolo Aspettiamo senza avere paura, domani di Dario De Luca, Sasà Calabrese e Daniele Moraca.

L’evento fa parte del cartellone “Meridiano Sud”, stagione teatrale del Tau.

Sul palco, gli autori Dario De Luca (voce narrante), Sasà Calabrese (chitarra e voce) e Daniele Moraca (chitarra e voce) renderanno omaggio a uno dei più grandi musicisti e cantautori del nostro Paese. Durante la serata, non mancheranno alcune sorprese, con la presenza di altri artisti che accompagneranno gli ideatori dello spettacolo in questo affascinante viaggio musicale.

In una sua intervista al Corriere della Sera nel 2002, Lucio Dalla disse: “Tutti i testi delle mie canzoni sono sempre piccoli racconti, ipotesi di sceneggiature”. Da qui nasce l’idea di unire la forma canzone con la parola, con l’arte di teatralizzarla, creando uno spettacolo dove le canzoni del genio bolognese arrivano sotto forma di racconto. Un racconto orizzontale, come se fosse un film, come se fossero storie cucite a mano dalla musica.

Canzoni, dunque, cantate e recitate, riflessioni sulla musica, aneddoti sulla vita artistica di Lucio, artista unico e imparagonabile, e di tanti colleghi che formano il frastagliato arcipelago della canzone d’autore italiana, si dipaneranno nello spettacolo, prodotto da Scena Verticale, in un clima di leggerezza ed ironia, in cui non mancherà il coinvolgimento del pubblico. (rcs)

RENDE (CS) – Il 20 marzo all’Unical il convegno “Calcio e Società”

Il 20 marzo, alle 10, all’Unical, nella Sala Stampa, si terrà un importante convegno dal titolo “Calcio e Società: Il ruolo dello sport nella storia contemporanea e nelle dinamiche economiche globali”.

L’evento riunirà studiosi ed esperti per un’analisi approfondita del calcio come fenomeno storico, economico e sociale.

Il convegno si aprirà con il saluto e il coordinamento del professor Tullio Romita, Presidente del Corso di Laurea in Scienze Turistiche presso il Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Università della Calabria. A seguire, interverranno diversi relatori di rilievo. Tra questi, il professor Gianraimondo Farina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Milano-Brescia, che offrirà una riflessione storica sul calcio nella Sardegna e nella Brianza degli anni Venti, analizzandone le implicazioni economiche e sociali.

Elia Fiorenza, dell’Università della Calabria, parlerà invece del turismo sportivo e del ruolo del calcio come motore di crescita per le regioni italiane, esaminandone passato, presente e prospettive future. Maurizio Lupo, dirigente di ricerca presso l’IRCrES (Consiglio Nazionale delle Ricerche), presenterà il progetto “Academic Football Lab” (AFLab) e la trilogia “Visioni di Gioco”, illustrando il lavoro di un gruppo di ricerca dedicato all’analisi dell’evoluzione del calcio.

Nel pomeriggio, i lavori riprenderanno con l’intervento di Francesco Gallo della Società Italiana di Storia dello Sport, che esplorerà il legame tra il Barcellona e l’identità catalana, analizzando le interazioni tra calcio, politica e nazionalismo. Seguirà Carmine Marino, che discuterà l’evoluzione e la marginalizzazione dei talk show calcistici nella televisione generalista.

L’analisi economica sarà affidata a Roberta Costanzo dell’Università della Calabria, che presenterà uno studio sulle peculiarità contabili delle società di calcio professionistiche e le loro performance economico-finanziarie. Rosamaria Rusciano, anch’essa dell’Università della Calabria, approfondirà il tema del fair play finanziario e il business del calcio.

L’aspetto politico e internazionale del calcio sarà trattato da Davide Paparcone dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, che illustrerà il ruolo del calcio come strumento di soft power nel lungo Novecento, con un focus sulla Spagna franchista e la dittatura argentina. Infine, Paolo Corvo dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche analizzerà l’impatto del calcio sulle identità culturali e sociali. Young Students Session: Lo Sguardo dei Giovani Studiosi: Il convegno si chiuderà con una sessione dedicata ai giovani studiosi. Pascal Corrado parlerà dell’evoluzione economica delle leghe calcistiche, mentre Giuseppe Taverniti offrirà una prospettiva storica ed economica sul calcio in America Latina. Francesco Urso discuterà gli investimenti stranieri nei club e il loro impatto strategico, mentre Mariano Parise presenterà un intervento sull’intelligenza artificiale nel calcio, con particolare attenzione al fuorigioco semiautomatico. L’evento vede anbche la collaborazione dell’Associazione Lotta Tumori “Alt”. (rcs)

 

All’Unical nasce il nuovo corso di laurea in Scienze del Turismo

di ELIA FIORENZA – Un’importante novità si affaccia nel panorama accademico con l’istituzione del corso di laurea in Scienze del Turismo e dei Servizi Turistici, diretto dal professor Tullio Romita, esperto di turismo delle radici a livello internazionale. L’iniziativa punta a formare professionisti capaci di affrontare le nuove sfide del settore, unendo competenze economiche, giuridiche, sociologiche e tecnologiche per una gestione moderna e innovativa delle destinazioni turistiche.

 

Il percorso formativo si caratterizza per un approccio interdisciplinare che spazia dall’economia e gestione dei servizi turistici al marketing innovativo, dalla sociologia del fenomeno turistico alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Grande attenzione è riservata al turismo digitale, con lo studio di strumenti come l’e-tourism e l’hospitality 4.0, e all’apprendimento linguistico, indispensabile per operare in un contesto internazionale.

Un elemento distintivo del corso è il focus sul turismo delle radici, un fenomeno in crescita che coinvolge milioni di italiani all’estero desiderosi di riscoprire le proprie origini. Questa specializzazione, sotto la guida del professor Romita, permetterà agli studenti di progettare itinerari su misura per questo segmento, contribuendo allo sviluppo di un turismo sostenibile e alla valorizzazione delle tradizioni locali. Oltre alla teoria, il corso offre una preparazione pratica orientata alle esigenze del mercato del lavoro.

I laureati potranno inserirsi in diversi ambiti professionali, dalla gestione di strutture ricettive alla promozione di destinazioni turistiche, fino alla consulenza per enti pubblici e privati. L’uso delle nuove tecnologie, combinato con una solida preparazione economica e giuridica, garantirà loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione.

L’istituzione di questo corso rappresenta un passo significativo verso una formazione più specializzata e moderna nel settore turistico, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più orientato alla sostenibilità, all’innovazione e alla qualità dell’esperienza offerta ai viaggiatori. (ef)

L’Unical conferisce a Santo Versace la laurea honoris causa in Ingegneria Gestionale

di FRANCO BARTUCCIL’Università della Calabria, su richiesta e promozione del Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale (Dimeg), diretto dalla prof.ssa Francesca Guerriero, conferirà lunedì 10 marzo, con una cerimonia che avrà luogo alle ore 11,00, nell’aula magna “Beniamino Andreatta”, la laurea “Honoris Causa” in Ingegneria Gestionale a Santo Versace,  uno dei simboli del talento calabrese nel mondo”, già ambasciatore della stessa Università su designazione del Rettore, Giovanni Latorre.

Dopo Silvio Berlusconi, insignito dello stesso titolo ad honorem in ingegneria gestionale il 27 novembre 1991, sarà, quindi, Santo Versace, dopo 34 anni ad acquisire questo importante titolo di onorificenza accademico per la straordinaria carriera imprenditoriale nell’industria della moda e nella promozione del “Made in Italy” nel mondo.

La cerimonia, che sarà presieduta dal Rettore Nicola Leone, vedrà la partecipazione della prof.ssa Francesca Guerriero, direttrice del dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale (Dimeg), che ha avviato la procedura amministrativa di conferimento della laurea, dopo la decisione assunta dal Consiglio del corso di laurea in ingegneria gestionale, con delibera del Consiglio di Dipartimento del 14 giugno 2024 ; nonché di Giuseppina Ambrogio, coordinatrice del corso di laurea in Ingegneria gestionale, frequentato in questo anno accademico da circa mille studenti, sia del corso di laurea triennale che del corso della laurea magistrale, dal quale corso è partita la richiesta di conferimento della laurea “Honoris Causa” a Santo Versace.

 La “laudatio” sarà tenuta da Luigino Filice, ordinario di Tecnologie e sistemi di lavorazione, presso il Dimeg, il  quale è stato colui che ha creato un primo contatto con Santo Versace, coinvolgendolo nel partecipare alla sesta edizione dell’assemblea annuale plenaria dell’Associazione IG Alunni (che raggruppa i laureati di Ingegneria Gestionale dell’UniCal), che si è svolta  nella stessa Università il 27 dicembre 2023, nel corso della quale Santo Versace, in collegamento, ha potuto parlare ai giovani laureati del suo libro “Fratelli”, dedicato a suo fratello Gianni Versace, ucciso a Miami il 15 luglio 1997, nel 25° anniversario della sua morte.

La delibera del Dipartimento Dimeg di conferimento del titolo accademico onorario a Santo Versace è stata successivamente approvata dal Senato Accademico nella seduta del 23 luglio 2024 e quindi accettata e condivisa dal Ministro dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini. 

Al termine della “laudatio” ci sarà la consegna della pergamena di conferimento della laurea “Honoris Czusa”, con la relativa motivazione, da parte del Rettore Nicola Leone, al neo laureato Santo Versace, che prenderà la parola per esprimere i suoi sentimenti e trarrà la sua valutazione sull’esperienza vissuta tra gli studenti dell’UniCal tenendo conto della sua esperienza di imprenditore della moda a livello internazionale.

La laurea “honoris causa” rappresenta, infatti, l’occasione per celebrare il contributo straordinario di Versace all’industria della moda italiana, frutto di una combinazione unica di visione imprenditoriale, strategia e innovazione gestionale. Grazie alla guida di Santo e al genio creativo del fratello Gianni, la “Maison Versace” si è affermata come un’icona mondiale del “Made in Italy”. L’opera di Santo Versace si distingue anche per la sua attività filantropica. Attraverso la Fondazione, che porta il suo nome, ha agito, infatti, in modo concreto, contro le diseguaglianze sociali, mettendo in campo iniziative di inclusione sociale a sostegno delle persone fragili.

A rappresentare il mondo delle imprese portando i saluti ci sarà Francesco Cicione, presidente di Entopan. L’evento vedrà partecipare non solo i componenti della comunità accademica dell’Università della Calabria, ma anche i rappresentanti del mondo industriale e di numerose realtà imprenditoriali locali e nazionali, partner del corso di laurea in Ingegneria gestionale, a testimonianza di un solido legame tra ateneo e mondo produttivo per lo sviluppo di innovativi progetti ed idee d’impresa.

«Siamo orgogliosi – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – di conferire questo riconoscimento a Santo Versace, uno dei simboli del talento calabrese nel mondo. La sua straordinaria carriera, partita proprio da questa terra, unita al suo impegno filantropico, sono un esempio per i nostri giovani ingegneri gestionali, che potranno trarre ispirazione dalla sua visione imprenditoriale e dalla sua capacità di coniugare successo e impegno sociale».

Volendo entrare nel merito delle funzioni e nella decisione assunta nel conferire a Santo Versace la laurea “Honoris Causa” in Ingegneria gestionale abbiamo considerato opportuno sentire il decano del Corso di laurea, prof. Roberto Musmanno, ordinario di Ricerca Operativa, che ci ha dichiarato: «Il Corso di studi in Ingegneria Gestionale dell’Università della Calabria è orgoglioso di aver avuto un ruolo centrale nella proposta e nell’assegnazione della laurea honoris causa a Santo Versace. Un riconoscimento che celebra non solo il valore imprenditoriale e manageriale del nostro conterraneo, ma anche l’impegno del nostro ateneo nel promuovere eccellenza e innovazione nel mondo dell’impresa. Questa iniziativa conferma la vocazione del corso nel formare professionisti capaci di coniugare visione strategica e competenze gestionali d’avanguardia». (fb)

LA RIFLESSIONE / Serafino Lio: Entrare nel rapporto di conoscenza storica tra l’Unical e Cosenza

di SERAFINO LIOGli studi che furono compiuti per la scelta dell’area dell’Università Statale della Calabria prevedevano che «la presenza di questo nuovo complesso di strutture avrebbe modificato l’assetto territoriale ed il suo sistema di relazioni, per cui si rendeva necessario rivedere la pianificazione urbana da parte degli Enti Locali interessati» per influenzare, quindi, anche lo sviluppo futuro di Cosenza e del suo vasto hinterland.

La scelta della localizzazione a Nord di Cosenza dell’Università significava localizzarla in un’area già urbanizzata e rispondeva anche all’obiettivo di frenare la tendenza all’urbanizzazione, anzi “ribaltare questo rapporto” tanto che nell’impostazione del concorso internazionale bandito nel 1972 ed espletato nel 1974 (poi vinto dal gruppo del prof Vittorio Gregotti), fra le indicazioni di possibili soluzioni progettuali era previsto anche che l’Università  potesse “al limite considerarsi dissolta nelle Città” (Vittorio Gregotti). 

Nella scelta dell’ubicazione fu scartata la possibilità di far sorgere l’Università nella valle del Crati, riserva agricola di grande rilievo, e fu proposto di spostare più a monte fra le colline la sua localizzazione anche per le occasioni che questo avrebbe potuto offrire all’Università stessa nell’ambito di una stretta relazione antropogeografica. 

La relazione al progetto del prof Gregotti diceva: «Con l’Università ed il Centro Storico si rimettono in relazione due estremità qualificate dello sviluppo urbano di Cosenza, due punti terminali che indurranno nuovi interessi per la riorganizzazione della città esistente. Se non fosse così l’Università stessa alimenterebbe la riproduzione di una periferia che dilaga ad ondate successive nella valle. Ma la città è più ampia dell’Università, le residenze degli studenti saranno ubicate in una seconda fase nei centri storici dei Comuni e nella costiera tirrenica oltre che nel Centro Storico di Cosenza, quando fossero intraprese le necessarie opere di risanamento. Requisito fondamentale per la diffusione di tali effetti sul territorio sarà un sistema di trasporti efficace dalla Regione a dalla Città», investendo anche le zone ad ovest ed a sud-est della Città stessa (Fausto Lio).

Sembra evidente che il collegamento fra le “due estremità qualificate” non poteva essere assicurato soltanto da linee infrastrutturali (come forse qualcuno credeva e sperava) perché non basta, come scriveva il sindaco di Cosenza, Fausto Lio, alla fine del suo mandato nel volume “Università di Calabria. Incontri e resoconti”, un servizio auto-filo-tranviario e ferroviario che consentisse a studenti, docenti, personale amministrativo ed ospiti di raggiungere un campus chiuso sulle colline di Arcavacata ed allo stesso tempo invogliasse a visitare ed ammirare le significative opere d’arte e strutture architettoniche del Centro Storico di Cosenza; era necessario pensare ed instaurare anche un «rapporto Università-Città volto ad arricchire ed integrare le potenzialità operative di questi due sistemi inserendo la comunità universitaria nelle popolazioni cosentine e calabresi come elemento di solidarietà sociale e di elevazione civile e culturale».

Tutto questo accadeva e sviluppava un dibattito nei primi anni ‘70 (il presidente Antonio Guarasci prima della sua prematura scomparsa nell’ottobre ‘74, scriveva che “esiste una specie di diffidenza fra classe politica e Università e forse tra Università e società”) ed oggi, anche grazie ai fondi del Pnrr, ci si riallaccia a quella “utopia” con la notizia recente che Rfi informa di avere chiesto la  pubblicazione nella Gazzetta Europea del bando di gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di raddoppio della Galleria Santomarco sulla linea Cosenza-Paola oltre che  la realizzazione di una nuova fermata a Settimo di Montalto Uffugo, e il campus universitario, che nelle intenzioni diventerà la stazione di Alta velocità dell’area urbana pur ricordando che la Città di Cosenza è stata pensata come baricentro dell’asse Università-Città. Ovviamente è una buona notizia con l’auspicio della sua concretizzazione in tempi ragionevoli.

Certo non basta, come già dicevano negli anni ‘70, un sistema di collegamento auto-filo-tranviario e ferroviario ma, come scrisse il prof Gregotti sul Corriere della Sera del 17 giugno 2010 “Università e territorio il progetto mancato”, è un segnale interessante.

Vivo in Veneto da molti anni (sono un medico ospedaliero recentemente andato in quiescenza) ma questo non mi ha impedito di seguire ed appassionarmi alle vicende di Cosenza e della Calabria tutta alla quale sono molto legato. In questi anni ho seguito il dibattito su Unical, a cui mio padre si dedicò con grandissimo impegno e passione, anche leggendo quanto il giornalista Franco Bartucci ha scritto su Calabria.Live.

In questi anni ha pubblicato molti articoli su questi argomenti e bisogna dargli atto, a mio avviso, che lo ha fatto con competenza, convinzione e passione e le mie considerazioni al riguardo vorrebbero essere solo un piccolo e personale contributo alla ricostruzione storica e al dibattito da parte di un appassionato cosentino. (sl)

[Serafino Lio è figlio dell’ex sindaco di Cosenza, Fausto Lio]