LA MOSTRA DEL CALABRESE PINO PINGITORE A NAPOLI

21 agosto – S’inaugura oggi al Complesso Monumentale di San Severo al Pendino del Comune di Napoli la mostra “La densità dell’astrazione fluida” dell’artista calabrese Pino Pingitore curata da Luigi Polillo.
Nella splendida navata neorinascimentale del Complesso sarà collocato un importante gruppo di opere che testimonia l’assidua ricerca dell’artista originario di Spezzano della SIla.
Pino Pingitore è un artista dall’importante cursus: inizia la sua attività nei primi anni ’70 su un ottica astratto-geometrica, ma sono gli anni 2000 che aprono una serie di esposizioni tra Cosenza, Lamezia Terme, Roma, Palermo, Catania, Napoli ecc.; anni basati su un’attenta riflessione dei linguaggi dell’arte che orienta il lavoro verso una ricerca che va dal recupero del linguaggio pittorico, anche in chiave iperrealista, alle installazioni. Nascono così gli “Astratti fluidi”, opere realizzate tramite un processo digitale e poi dipinte, che sono il risultato di una dissoluzione di immagini precedentemente selezionate.
Con rigore geometrico, l’artista disegna la propria struttura, si serve del presente, cioè degli innovativi strumenti digitali e, attraverso la competenza tecnica della pittura ad olio, dissolve il proprio scenario, la luce diviene un elemento caratterizzante per il concepimento dell’opera, la tavolozza a volte è ridotta a pochi colori, essenziali per il raggiungimento di una composizione cupa, in altre, invece, si sviluppa con diverse varianti stilistiche; in entrambi i casi l’occhio umano evade dalla realtà e si smarrisce in infinite gradazioni cromatiche.
Una pittura ricca e complessa, dunque, di cui Giorgio Bonomi ha scritto nel catalogo: «Che la pittura di Pino Pingitore sia pittura astratta, secondo il senso comune cioè che non ha nessun riferimento realistico o figurativo, è evidente (anche se vedremo come questi lavori provocano suggestioni naturalistiche), ma lo è anche nel senso sopraesposto, cioè è una pittura concreta, solida, densa (di colori, immagini e contenuti), pur tuttavia, allo sguardo, vediamo questa “densità” scorrere, fluire, scivolare dall’alto al basso, da sinistra a destra e viceversa, sulla tela». (rac)