SS 106, Rapani (Fdi): Aggiudicati i lavori da CZ a Kr, attesa per Sibari

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’aggiudicazione dei lavori per il nuovo tracciato tra Catanzaro e Crotone, «si compie un altro passo verso una viabilità più efficiente lungo la fascia jonica della Calabria». È quanto ha detto, con soddisfazione, il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, sottolineando come «abbiamo sempre detto che per far ripartire il Mezzogiorno servono infrastrutture, oggi dimostriamo con i fatti che non erano solo parole» ha dichiarato il parlamentare».

Il nuovo collegamento si inserisce nel progetto più ampio che prevede un anello stradale in grado di connettere in maniera efficace il versante jonico con quello tirrenico, contribuendo così a superare il lungo isolamento della costa jonica calabrese.

«Dopo l’aggiudicazione di questi lavori – ha proseguito – attendiamo ora la scadenza del 30 giugno per l’esito della gara relativa al tratto Sibari-Coserie. Intanto il Governo è già al lavoro per individuare i fondi necessari al finanziamento del collegamento Coserie-Crotone, la cui progettazione definitiva è già pronta».

Un intervento strutturale atteso da decenni che, nelle parole del senatore, «restituisce dignità e opportunità a un territorio troppo a lungo lasciato ai margini». La sinergia tra governo, Anas e Regione viene considerata decisiva per l’avanzamento di un’opera che contribuirà a colmare un divario storico e aprire nuove prospettive per cittadini e imprese. (rp)

Baldino (M5S): Salvini tratta la Calabria come set per i suoi spot

«Annunci, promesse, passerelle. I calabresi sono stanchi di sentir parlare di miliardi che non arrivano mai, di cantieri che non partono e di opere pubbliche usate come spot elettorali. E sono ancora più stanchi di vedere Matteo Salvini intestarsi meriti che non ha». È quanto ha detto la deputata del M5S, Vittoria Baldino, ricordando come «i 3 miliardi di cui Salvini oggi si vanta non sono farina del suo sacco. Sono il frutto della programmazione del governo precedente, di cui il M5S faceva parte, che ha definito la Statale 106 come opera strategica. A Salvini invece dobbiamo ricordare solo una cosa: i 7 miliardi sottratti alla Statale 106 per pagare le quote latte del Nord. Risorse che oggi avrebbero permesso di completare l’ammodernamento dell’intera SS106».

«Salvini è sceso in Calabria – ha proseguito –  per “raccontare favole” anche sull’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria. “Non solo mancano i fondi per arrivare a Praia a Mare, ma lo stesso AD di RFI, Giampiero Strisciuglio, ha confermato che non si tratta di vera Alta Velocità. I treni non supereranno i 200 km/h: un progetto che sa di contentino per il Sud, mentre al Nord si viaggia a 400 km/h».

«E l’elenco delle contraddizioni non finisce qui. Salvini parla di miliardi –  ha rimarcato Baldino – ma nel frattempo le Province calabresi denunciano di non avere neppure i fondi per la manutenzione ordinaria delle strade. Parla di sviluppo ferroviario, ma ha sottratto 40 milioni di euro destinati all’elettrificazione della Catanzaro–Melito Porto Salvo, lasciando quella linea nel XIX secolo: binario unico, non elettrificata, e senza prospettive concrete di ammodernamento».

«La verità – ha concluso – è che Salvini, ogni volta che parla di Calabria, lo fa per farneticare del Ponte sullo Stretto o per distorcere la realtà delle infrastrutture. Ma i calabresi non ci stanno. La Calabria non è l’agnello sacrificale della propaganda di Meloni, Salvini o Occhiuto. I calabresi vogliono verità, risorse vere e rispetto». (rp)

Baldino (M5S):Governo intervenga su crisi idrica nell’area Rocca Imperiale–Trebisacce”

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha presentato una interrogazione al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, chiedendo di convocare un tavolo tecnico interregionale per individuare soluzioni condivise e avviare un piano straordinario, in collaborazione con le autorità locali e regionali, per la gestione dell’emergenza e il potenziamento delle infrastrutture irrigue in merito alla crisi idrica che sta colpendo il comparto agricolo nell’area Rocca Imperiale–Trebisacce”

«La persistente crisi idrica che sta colpendo il comprensorio agricolo Rocca Imperiale–Trebisacce rischia di compromettere in modo irreversibile una delle eccellenze produttive della Calabria e dell’intero Mezzogiorno», ha spiegato Baldino, sottolineando come «in quest’area si concentra la produzione del Limone IGP di Rocca Imperiale, un prodotto che rappresenta un orgoglio per l’agricoltura calabrese e un importante motore economico per centinaia di aziende. Ma oggi l’intera zona è in grave sofferenza a causa della scarsità d’acqua, che rischia di danneggiare irrimediabilmente la campagna agricola e il tessuto produttivo locale».

L’interrogazione evidenzia come l’accordo di programma firmato a marzo tra Basilicata e Puglia per la gestione dell’invaso di Monte Cutugno non preveda l’erogazione di acqua per l’area calabrese, sollevando interrogativi sulla necessità di includere anche il territorio jonico cosentino nei processi decisionali interregionali. Ad aggravare la situazione anche la grave carenza idrica che interessa lo Jonio cosentino, oggetto nei mesi scorsi di una delibera del Consiglio dei Ministri che ne ha prorogato lo stato di emergenza.

«Secondo le stime locali – ha rimarcato Baldino – la portata idrica attualmente proposta per il mese di maggio (120 l/s) risulta largamente insufficiente, a fronte di un fabbisogno minimo stimato in 300 l/s a giugno e 400 l/s nei mesi di luglio e agosto. Il rischio concreto è la perdita di oltre 1.200 ettari irrigabili, con gravi ripercussioni economiche e sociali».

«Il settore agricolo ha bisogno di risposte rapide e coordinate. In gioco c’è la sopravvivenza economica di un intero comprensorio, ma anche la valorizzazione di una filiera d’eccellenza del Made in Italy», conclude Baldino(rp)

Rapani (FDI) al cantiere Rfi: Confermato rispetto tempistiche per 2026

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha fatto un sopralluogo al cantiere dei lavori di elettrificazione della dorsale ionica, realizzati da Rete Ferroviaria Italiana con direzione lavori Italferr (Gruppo FS) e ha confermato il rispetto dei tempi per il 2026.

Il parlamentare ha sottolineato l’importanza del rispetto delle tempistiche: «I margini di flessibilità sono minimi, ecco perché è fondamentale monitorare da vicino ogni fase. Personalmente, seguo con attenzione l’andamento del cantiere: voglio verificare sul campo come stanno procedendo i lavori e assicurarmi che il cronoprogramma venga rispettato».

Il progetto prevede circa 112 km di elettrificazione della Sibari-Crotone (con 8 sottostazioni elettriche) e 58 km della Crotone–Catanzaro Lido (con 3 sottostazioni e interventi in galleria a Cutro). Un’opera strategica per il rilancio del trasporto ferroviario ionico, che rientra nel piano di potenziamento Lamezia Terme–Catanzaro Lido–Dorsale Jonica. Il valore complessivo è di 438 milioni di euro, di cui parte coperta con fondi del PNRR. Durante il sopralluogo, richiesto a RFI a cinque mesi dall’avvio effettivo dei lavori, Rapani ha constatato che le attività sono in linea con le scadenze.

«Oggi, grazie alla collaborazione con RFI, Italferr e l’azienda esecutrice, abbiamo potuto verificare che i lavori procedono come previsto – ha spiegato il parlamentare –. L’obiettivo resta quello di completare entro giugno 2026 e permettere la circolazione dei treni nel secondo semestre dello stesso anno».

Una volta completata l’infrastruttura, sarà possibile attivare treni elettrici ad alta velocità anche sulla dorsale ionica.

«Il sogno è quello di portare le Frecce sulla tratta Sibari–Crotone – ha affermato Rapani – e offrire un collegamento rapido utile anche a rendere accessibile l’aeroporto di Crotone per i residenti dell’Alto Ionio».

Attualmente sono in corso le installazioni dei trefoli di guardia, le sottostazioni elettriche, oltre alle attività di bonifica e cantierizzazione, con i lavori già avanzati fino a Strongoli. In parallelo si stanno eseguendo interventi infrastrutturali su binari, ponti e stazioni.

Sul fronte dei passaggi a livello, quattro su cinque sono già stati autorizzati. «A breve – ha spiegato il senatore – saranno bandite le gare per l’aggiudicazione degli interventi, necessari per rendere pienamente operativa la linea ad alta velocità».

La tecnologia ERTMS su 172 km di tratta, lo stesso sistema in uso sulle linee AV, è prossima al completamento dei lavori. Questo garantirà maggiore regolarità e sicurezza nella circolazione dei treni. Il senatore Rapani continuerà a seguire personalmente l’andamento dei lavori, a tutela del rispetto dei tempi e della qualità degli interventi. L’obiettivo è portare a termine entro i limiti imposti dal Pnrr un progetto che, finalmente, può trasformare la mobilità ferroviaria calabrese. (rp)

Furgiuele (Lega): Bene Cipess su Sibari-Co-Ro

Per il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, «con  lo stanziamento di 1,12 miliardi di euro dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027, per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Corigliano-Rossano della strada statale 106 Jonica, si compie un passo avanti fondamentale per la realizzazione di un’opera infrastrutturale strategica per tutta la Calabria e attesa da tempo dai nostri territori».

«Grazie al Cipess, e all’impegno del sottosegretario Morelli – ha aggiunto – guardiamo con convinzione alla concretizzazione di un progetto sul quale come Lega ci spendiamo da sempre, intercettando le istanze che provengono da cittadini e operatori economici della regione. Questo asse viario, infatti, rappresenta non solo un fattore di crescita infrastrutturale importante per la Calabria ma anche un’opportunità di sviluppo economico per l’intero territorio».

«Ancora una volta un risultato concreto, una promessa che la Lega continua a mantenere. Avanti così», ha concluso. (rp)

Occhiuto (FI): Presentato emendamento per istituire psicologo scolastico

Il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, ha presentato un emendamento per istituire la figura dello psicologo scolastico.

«L’Italia – ha detto – è l’unico Paese europeo a non avere ancora una figura stabile di psicologo scolastico. Eppure, si tratta di una presenza sempre più necessaria per rispondere al crescente bisogno di supporto psicologico tra i nostri giovani, oggi esposti in modo continuo e profondo a pressioni, stimoli e pericoli, sia online che offline, anche a causa della pervasività dei mezzi di comunicazione».

«Riconoscere e intercettare precocemente segnali di disagio – ha evidenziato  è fondamentale per intervenire con tempestività, tutelare la salute mentale dei ragazzi e prevenire l’insorgenza di future patologie. Nonostante alcune misure adottate negli ultimi anni, la figura dello psicologo scolastico non è ancora disciplinata da una norma che ne garantisca una presenza strutturale e permanente nel sistema educativo».

«Oggi spetta alle singole scuole decidere se attivare o meno questo servizio – ha proseguito – generando evidenti disparità territoriali nell’accesso al supporto. Per questo ho presentato un emendamento al Ddl sulla salute mentale che istituisce in modo stabile la figura professionale dello psicologo scolastico. Alcune regioni stanno già avviando progetti concreti per integrare la figura dello psicologo all’interno del sistema scolastico».

«In Calabria, ad esempio – ha spiegato – si sta lavorando a un piano che dovrebbe partire da settembre e che prevede l’introduzione di psicologi scolastici con criteri organizzativi basati sul numero di studenti. È un segnale importante che mostra come il tema sia sempre più al centro dell’agenda pubblica e possa trovare soluzioni efficaci anche a livello territoriale. Introdurre la figura dello psicologo scolastico in modo stabile significa anche contribuire a superare lo stigma che ancora oggi circonda il ricorso all’assistenza psicologica, normalizzandone la presenza sin dall’età scolare».

«È un primo passo culturale importante – ha concluso – in attesa di affermare anche la figura dello psicologo di base nei servizi territoriali. Garantire un sostegno psicologico ed emotivo agli studenti, alle loro famiglie, ai docenti e a tutto il personale scolastico significa costruire una rete di prevenzione efficace contro il disagio e promuovere un ambiente educativo più sano, inclusivo e motivante». (rp)

Tirocinanti, Orrico (M5S): Dove sono i soldi promessi da Occhiuto?

«Dove sono i fondi del governo Meloni per i Tis e i tirocinanti del Ministero della Cultura? Quanto ancora si vuole tenere appesi all’amo questi lavoratori per fare perenne campagna elettorale sulla loro pelle?». È quanto ha chiesto la deputata del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico, dopo aver incontrato, insieme alla presidente del Consiglio comunale di Lungro Valentina Pastena, una rappresentanza dei tirocinanti calabresi del Ministero della Cultura «che, da quasi un anno, chiedono quanto il governo Meloni ed il presidente Occhiuto si sono impegnati a fare: consentire loro di lavorare con un contratto dignitoso dopo che per decenni hanno svolto importanti attività presso le nostre pubbliche amministrazioni con inquadramenti indecenti».

«Sono storie – ha detto – di persone che in tutti questi anni hanno servito presso gli uffici del Ministero della Cultura accogliendo visitatori, svolgendo funzioni tecniche, con competenza e dedizione. Sono volti di donne e uomini, madri e padri, figli e figlie che portano con loro il desiderio di poterlo continuare a fare, con dignità, in una terra dove il lavoro è spesso considerato un favore o una forma di ricatto».

«Ma, purtroppo – ha aggiunto – non sono gli unici tirocinanti a dover fare i conti con la politica regionale parolaia che tanto discorre di precariato. Vogliono, per caso, trovare l’ennesimo espediente come sta avvenendo con i Tirocinanti dell’inclusione sociale, senza i quali i comuni, ormai, non potrebbero aprire al pubblico?».

«Il contributo una tantum – ha proseguito – di 25 mila euro proposto dalla Regione, somma che dovrebbe servire per assumere a tempo indeterminato ogni tirocinante, è un’elemosina e riversa tutto il peso sulle spalle dei comuni che dovrebbero poi fare ricorso a risorse economiche proprie per stabilizzarli».

«Bene ha fatto, seppure timidamente – ha concluso – la presidente dell’Anci Calabria Rosaria Succurro a richiamare il lavoro fatto dal Movimento 5 stelle al governo, ed in particolare dei colleghi Auddino e Tucci, che per la stabilizzazione degli Lsu/Lpu, un bacino di 20 mila lavoratori, portò allo stanziamento di 59 milioni di euro a fronte di una parte residuale messi dalla Regione Calabria».(rp)

Furgiuele (Lega): Confrontiamoci sui dati, Sin non può ricevere rifiuti da altre regioni

Per il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, «non possiamo abbassare l’attenzione sulla discarica di Farina Tappeto a Crotone. Al momento infatti vengono conferiti quei rifiuti che invece Eni è chiamata a rimuovere».

«Questo sebbene il Paur – ha spiegato – valga solo per i rifiuti di Crotone e non invece per quelli provenienti da altre regioni. Arpacal ha inoltre sottolineato criticità legate alla salubrità del mare».

«A questo punto, anche considerato quanto sia delicato il tema della bonifica del Sin di Crotone – ha proseguito – che non può essere limitata alle sole operazioni di smaltimento e che, invece, deve essere  legata ad una più complessa iniziativa di rilancio industriale  della città e del territorio,  riteniamo utile confrontarci sui dati in mano al Commissario, proprio perché ci troviamo nel cortocircuito per il quale Eni deve smaltire i rifiuti in stabilimenti a duemila chilometri di distanza, dilatando i tempi di bonifica, mentre oggi vengono conferiti nuovi rifiuti nello stesso sito».

«Dopo anni di promesse – ha concluso – è necessario dare risposte concrete ai crotonesi che per troppo tempo hanno dovuto convivere con una vera e propria emergenza ambientale». (rp)

Orrico (M5S): Occhiuto interviene tardi smentendo Regione su bonifica Sin Kr

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha evidenziato come «sorprendono le dichiarazioni social, le ennesime, del Presidente Occhiuto sul Sin di Crotone rispetto al quale ha deciso di diffidare il Commissario per la bonifica del sito Errigo».

«Peccato – ha aggiunto – che è stata proprio la Regione Calabria, nel 2024, a modificare il Piano regionale dei rifiuti spalancando così le porte alla possibilità, per Eni, di smaltire pericoloso materiale inquinante di un ex sito industriale all’interno della città».

«Infatti – ha ricordato Orrico – nel marzo del 2024 la Regione Calabria ha approvato un nuovo piano di gestione dei rifiuti nel quale venivano indicati nuovi criteri localizzativi per l’individuazione di aree idonee per gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti da applicare indifferentemente a quelli urbani e quelli speciali pericolosi. Un vulnus sul quale si è pasticciato e che ha portato alla situazione che stiamo vivendo».

«Insomma – ha proseguito l’esponente pentastellata –, un’uscita tardiva e strumentale quella del governatore dettata dall’esigenza di poter dire qualcosa sull’onda dell’indignazione per quanto Eni, avallata dal commissario Errigo, sta rifiutando di fare a Crotone venendo meno ai precedenti accordi stipulati su tavoli istituzionali, ovvero una bonifica che assicuri lontano dalla città, e dalla Calabria, i rifiuti speciali».

«Occhiuto – ha concluso dovrebbe capire che i calabresi comprendono bene la differenza fra la narrazione della loro terra che continua a veicolare dalla amara realtà con la quale devono invece fare i conti ogni giorno». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Stato presente in Calabria contro ndrangheta

«Lo Stato è presente in Calabria contro la ndrangheta e gli atti intimidatori verso imprese e cittadini non resteranno impuniti». È quanto ha dichiarato il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, sottolineando come «in questi due anni, grazie all’impegno del governo e del sottosegretario Wanda Ferro, le forze di polizia sono state notevolmente potenziate a supporto della magistratura inquirente».

«Abbiamo introdotto misure più restringenti per i mafiosi e utilizzato i beni confiscati per attività sociali – ha concluso –. Su questo tema non defletteremo, lavorando per isolare sempre di più la criminalità organizzata». (rp)