;
I sindaci del Reggino si oppongono al Piano dell'Autorità di Bacino: Avviare confronto con Regione

L’OPINIONE / Antonio Barberio e Gregorio Buccolieri: Da Regione solo confusione e contraddizioni sulla sanità

di ANTONIO BARBERIO E GREGORIO BUCCOLIERI – Il dibattito acceso che sta riguardando il futuro della sanità catanzarese, e con essa lo stesso destino della Capoluogo di regione,  ha messo in evidenza la confusione e le contraddizioni interne nelle forze vicine al governo della regione e da cui, tuttora, rispetto alle tante questioni sollevate non sono arrivate risposte certe e rassicuranti.

L’Ospedale Pugliese, è sotto gli occhi di tutti, sta attraversando una grave regressione in termini di servizi e di gestione amministrativa, mortificando, e non poco, le tantissime professionalità che vi operano tra tante difficolta’ e tra notevoli ritardi e conseguenti disagi lamentati da una grande fetta di utenti.
Il percorso di integrazione che ha portato alla nascita dell’Azienda Dulbecco sembra non aver prodotto, finora, i frutti sperati e non si intravedono all’orizzonte investimenti e miglioramenti che avrebbero dovuto interessare, specialmente in questa fase, il principale hub sanitario della Calabria.
Dubbi che diventano ancora più concreti davanti alla presunta volontà politica, dichiarata anche da consiglieri regionali espressione del partito del commissario Occhiuto, di trasformare il Pugliese in Casa della salute, secondo un disegno non ben specificato, che alla fine potrebbe causare un ridimensionamento di quella che è una struttura da sempre punto di riferimento assistenziale per Catanzaro e non solo.
Siamo favorevolissimi alle case della salute ma, nella fattispecie, appare un sacrificio del presidio ospedaliero del Pugliese in nome del secondo pronto soccorso a Germaneto con la conseguenza che tale atto  potrebbe celare un ulteriore sbilanciamento, delocalizzando e isolando di fatto un’intera porzione di città che vive soprattutto grazie all’ospedale e che non intravede nessuna concreta alternativa.

Discorsi che si incrociano con la vicenda Cardiochirurgia e Sant’Anna Hospital e con le plurime facoltà di medicina, tutti temi che di fatto hanno indebolito il ruolo primario del Capoluogo a dispetto di una frammentazione dei servizi tra le province. All’interno di Forza Italia Catanzaro sono emerse evidenti divergenze di idee, con qualcuno che ha contestato fortemente le scelte politiche del governo regionale, segno che più di una frattura politica si è generata nel partito del governatore Occhiuto.

Costringendo alcuni dei suoi rappresentanti sul territorio a deboli difese d’ufficio, seguite da passi indietro una volta che la bomba è scoppiata. Catanzaro non può assistere passivamente a questa situazione: il Consiglio comunale non può essere tenuto fuori dal dibattito e dalle decisioni sulla sanità che rischiano di restare concentrati nelle mani del solo commissario. (ab e gb)

[Antonio Barberio e Gregorio Buccolieri sono consiglieri comunali di Catanzaro]